Non me lo so spiegare Dal Messico

http://static.blogo.it/artsblog/barry_mcgee_01.jpg“…scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare ma vuoi dirmi come questo può finire? Non melo so spiegare Io Non me lo so spiegare”. Conclusioni¬† Radical Shock da Cittଆ del Messico: I Baffoni. Storia di Tiziano Ferro che si rivela gay e rimbalzi là: “… finalmente l‚Äôorgoglioso popolo messicano ha ottenuto lo scalpo di cui aveva bisogno”. Problemi da niente? Mah…dipende come lo si legge, se di traverso dritto o rovescio. A me piace come e cosa canta Tiziano Ferro. Lo propongo con musica Radical Shock a cui dico Via, via, vieni via di qui It’s wonderful, it’s wonderful, it’s wonderful…Quanto al post scriptum dell’articolo ” ha da ven√≠ Baffone!!” e chi lo molla il nostro Baffino in Messico, eh? A voi buona lettura, Compagne Compagni

Doriana Goracci

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Sono passati quattro anni. Quattro anni di pazienza, di tanta frustrazione, di dolore consumato nel privato di case dai muri colorati. Ci sono voluti quattro lunghi anni, in cui il Messico ha perso quasi trentamila dei suoi figli in una guerra al narco (ora guerra al crimine organizzato), che non sembra dare risultati apprezzabili. Sono passati quattro anni che hanno visto vincere l‚ÄôItalia in un mondiale di calcio e farle fare una figura patetica. Ma dopo tutto questo tempo finalmente l‚Äôorgoglioso popolo messicano ha ottenuto lo scalpo di cui aveva bisogno. Perché come tutti sappiamo la vendetta è un piatto che va gustato freddo (gustato?).

Tiziano Ferro è frocio. Ok, dov‚Äôè la notizia? No, infatti non c‚Äôè nessuna notizia, lo sapevamo tutti da molto tempo. Però ora lui l‚Äôha confessato, è uscito dall‚Äôarmadio, l‚Äôha dovuto ammettere davanti a tutti. E tu dici, vabbè e sticazzi, il mondo è pieno di froci, mo non è che sei più bravo se ora ti piace il cazzo. A me poi Tiziano Ferro m‚Äôè sempre piaciuto, per esempio, non c‚Äôera bisogno di essere frocio per avere la stima degli altri.

Comunque il Messico quel giorno si è svegliato con una felicità incontenibile nell‚Äôaria, come quando arriva la primavera e tu hai voglia di amar tutti. Tiziano ha ammesso e i¬† messicani ora godono come pazzi. Non gli era proprio andata giù quella dichiarazione così irrispettosa del nostro cantautore di Latina, quattro anni fa. Si era permesso di prendere in giro l‚Äôorgoglioso popolo messicano, affermando che le donne in Messico sono brutte e hanno i baffi. Per anni in questo paese quasi non si è parlato d‚Äôaltro. Di punto in bianco gli italiani sono diventati tutti stronzi agli occhi dei messicani, perché Tiziano Ferro aveva insultato le loro donne. Che peraltro in molti casi effettivamente sono delle baffone da competizione.

E allora daje de prime pagine di giornali popolari con la foto di Tiziano e il titolo ironico: A Tiziano…Fierro! alludendo al membro maschile (il fierro appunto), nuova passione del cantante che ha deliziato milioni di noi. E poi nelle pagine interne : Confiesa Tiziano Ferro su gusto por bigotones.

Perdio, confessa il tuo gusto per i baffoni, maledetto frocio. Questo nel paese che comunque ha legalizzato il matrimonio tra omosessuali nel Distrito Federal, la capitale coi suoi 25 milioni di abitanti.

√à che sono dei rosiconi. La verità è questa. E per la prima volta dopo mesi comincio a sviluppare un astio strano nei confronti di questo paese e dei suoi abitanti. Sarà perché pochi giorni fa ho assistito a un‚Äôassurda sparatoria in mezzo alla strada, o perché mi ritrovo a combattere (senza alcuna speranza di avere la meglio, ovviamente) contro la burocrazia malata dell‚Äôufficio immigrazione. Però ultimamente li sopporto sempre meno i messicani. E ora che si accaniscono su Tiziano, perché ha avuto il coraggio di rivendicare la sua preferenza sessuale non riesco più a capire questo paese.

La prima pagina per gioire del fatto che Tiziano Ferro è frocio. Ma con tutte le cose che ci sono da dire, le porcate da smascherare, le ingiustizie a cui opporsi, tu trovi la tua fonte di gioia in questo fatterello. Come con il 15 settembre.

Ecco, a proposito, dato che il Messico è un paese dove lo sport conta, come confermano le valanghe di medaglie olimpiche vinte negli ultimi anni, il Governo Federale (maiuscolo per scherzo) ha organizzato un evento goebbelsiano: il Festival Olimpico Bicentenario (sic).

Tralascio l‚Äôinsopportabile utilizzo propagandistico della parola ‚Äúbicentenario‚Äù, che quest‚Äôanno ha giustificato qualsiasi tipo di nefandezze proposte dalle istituzioni (tra le più corrotte del sistema solare). L‚Äôevento consisteva, niente meno che nell‚Äôallestire una lunga serie di campi sportivi e piscine per tre giorni lungo il Paseo de la Reforma, una delle arterie principali della citt√°, lunga decine di chilometri e che attraversa il centro. Quaranta milioni di dollari per allestire un circo di tre giorni. Volevo andare a vedere come si fa a costruire una piscina per i tuffi sul Paseo de la Reforma, ma siccome i messicani sono gente strana, magari non fanno nessuno sport per tutta la vita (infatti i bambini messicani sono tra i pi√∫ obesi della galassia), per√≥ se c‚Äôé Michael Phelps che si fa pagare un gettone di presenza di 200mila dollari, allora tutti diventano sportivi e vanno in massa a vedere l‚Äôolimpiade bicentenario. Bloccando la citt√°.

In questo scenario apocalittico, in cui migliaia di corpi sudati si strusciano per fotografare un campione di nuoto straniero al bordo di una costosissima e squallida piscina montata in mezzo alla strada, si consuma la tragedia di un paese che non sa proprio dove andare, e che quindi preferisce non guardare e farsi drogare con il circo.

Intanto io mi faccio crescere i baffi e cerco di riderci sotto, per non piangerci, per mimetizzarmi tra la folla, eventualmente per rimorchiare, hai visto mai Tiziano Ferro passasse da queste parti.

Solo che pensavo a quanto é inutile farneticare, credere di stare bene quando é inverno e te, togli le tue mani calde, non mi abbracci e mi ripeti che son grande, mi ricordi che rivivo in tante cose‚Ķnananana. Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale, che anche se non valgo niente perlomeno a te ti permetto di sognare e se hai voglia, di lasciarti camminare scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare ma vuoi dirmi come questo può finire?

Non melo so spiegare

Io

Non me lo so spiegare.

p.s. ha da vení Baffone!!


L’altra ricerca: “Ti amo anche se non so chi sei”

Cd realizzato da Roberto e Marinella Ferri con la supervisione di Franco Battiato per promuovere la donazione degli organi. Presentazione ufficiale e vendita dal 12 ottobre 2010. Questo Cd è nato per iniziativa di Marinella e Roberto Ferri, con il supporto e la supervisione di Franco Battiato.

‚ÄúLo scopo ‚Äì dichiara Roberto Ferri – è quello di diffondere, attraverso la musica, la cultura della ‚Äúdonazione degli organi‚Äù in considerazione della triste realtà, ovvero: le donazioni di organi sono notevolmente diminuite con conseguente perdita di numerose vite umane che invece potrebbero essere salvate‚Äù

La partecipazione, a questo progetto, è stata massiccia da parte di numerosi artisti ed addetti ai lavori. I brani contenuti sono in parte noti ma rielaborati, ed in parte inediti. Roberto Ferri ben conosce la realtà dei trapianti in quanto lui stesso trapiantato da tre anni di fegato ed appunto alla luce di questa conoscenza, lui stesso e la moglie Marinella stanno dedicando, dalla data del trapianto, grande attività atta a far conoscere le problematiche alle quali vanno incontro coloro che hanno necessità di entrare in lista di attesa, coloro che vi sono, coloro che muoiono nell‚Äôattesa in quanto non giunge loro un organo in tempo, come fu per Grégory Lemarchal, famoso artista francese, qui presente, che morì nel 2007 a soli 23 anni, in lista di attesa per trapianto e al quale non giunsero in tempo i polmoni di cui necessitava in quanto affetto da mucoviscidosi (fibrosi cistica).
Tali problematiche sono conosciute da pochi come per esempio nel campo dell‚Äôepatologia: enorme diffusione di malattie del fegato (2.500.000 le persone affette da epatite B e C. Oltre 2.000.000 le persone con epatopatia legata ad abuso di bevande alcoliche, 21.000 i decessi all‚Äôanno per cirrosi o tumore del fegato. Le malattie epatiche sono la prima causa di morte nella fascia d‚Äôetà tra i 35 e i 44 anni e la terza nella fascia tra i 45 e i 54 anni).

“Proprio in funzione della ricerca scientifica – aggiunge Roberto Ferri Рrivolta allo studio ed alla cura di tali malattie onde evitare successivi trapianti epatici i proventi della vendita di tale CD Рal netto delle spese sostenute – verranno devoluti a tal fine ed alla promozione della donazione di organi”

Hanno dato il loro patrocinio all‚Äôiniziativa: AISF Associazione Italiana per lo Studio del Fegato, FIRE Fondazione Italiana per la Ricerca in Epatologia, Associazione Nazionale Trapiantati di Fegato ‚ÄúG.Gozzetti‚Äù e EpaC Onlus. Gli Artisti che hanno voluto dare il loro contributo artistico al CD ‚ÄúTi amo anche se non so chi sei‚Äù: Lucio Dalla, Pia, Franco Battiato, Fiorella Mannoia, Iskra, Roberto Ferri, Marco Alemanno, Ron, Vincenzo Capezzuto, Massimo Ranieri, Sepideh Raissadat e Piccolo Coro Antoniano, Maddy Cattaneo, Alessandro Altarocca, Florence Donovan, Gianni Morandi, Fabrizio de André, Ivano Fossati, Anna Mazzamauro, Giuseppe Barbera e Grégory Lemarchal. Contatti: [email protected]. Sito Web: http://www.robertoferri.it; .

Roberto Ferri, nato a Bologna nel 1947, si può definire un cantautore e paroliere raffinato, geniale e spesso precursore dei tempi. In gioventù alterna l’attività di cantante con gli studi di chimica pura, in cui si laurea. Dopo il debutto al Festival di Castrocaro nel 1967, partecipa a Settevoci alla fine degli anni ‚Äò60, incidendo alcuni singoli per la casa discografica PDU, di proprietà di Mina. A metà degli anni ’70 si scopre paroliere. Il suo LP del 1978 Se per caso un giorno la follia parla dei vari vizi e follie dell’uomo, come il narcisismo, la gerontofilia, la sindrome di Peter Pan e anche la vivisezione. Intanto scrive per vari cantanti e vince il Festival di Sanremo 1983 con Sarà quel che sarà, interpretata da Tiziana Rivale. Prosegue l’attività di insegnante (a Firenze) e di paroliere: scrive con Fabrizio De André il testo di Faccia di cane per i New Trolls e con Gaetano Curreri la musica di E dimmi che non vuoi morire per Patty Pravo. Il suo stile è strettamente legato alle canzoni d’autore francese (Brel, Bécaud, Aznavour). Non ha mai smesso di tenere concerti. √à sposato con la cantante Marinella, partecipante a Sanremo nel 1979 (con un brano scritto da lui e Giancarlo Trombetti) e 1981.

La scaletta del CD:
– S.O.S d‚Äôun terrien en détresse
Grégory Lemarchal
– Com‚Äôé profondo il mare
Lucio Dalla – Pia – Franco Battiato – Fiorella Mannoia – Iskra – Roberto Ferri – Marco Alemanno – Ron – Vincenzo Capezzuto

– Ti amo anche se non so chi sei
Massimo Ranieri

– Salmo 121
Sepideh Raissadat – Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano
РBabe our love doesn’t wanna die
Maddy Cattaneo
– La valse du pois
Alessandro Altarocca
– La Cura
Roberto Ferri – Florence Donovan – Gianni Morandi – Iskra – Sepideh Raissadat – Lucio Dalla – Franco Battiato

– Lunfardia
Roberto Ferri
– Fiori Malati
Vincenzo Capezzuto – Roberto Ferri
– Come mi fai bene tu
Giuseppe Barbera
– Anime Salve
Fabrizio De André ‚Äì Lucio Dalla ‚Äì Franco Battiato ‚Äì Ivano Fossati ‚Äì Gianni Morandi ‚Äì Roberto Ferri – Sepideh Raissadat
Р‘A Livella
Anna Mazzamauro

Magia della Musica

In queste due sere su RAI Uno ho guardato il film televisivo “Le ragazze dello swing”

Se non l’aveste visto è la storia del Trio Lescano. Penso che tutti noi che abbiamo più di 50 anni conoscano il Trio Lescano. E se proprio non di persona, chi di noi non ha ascoltato una canzone ” Tulipan” Oppure ” Bombolo”?

Per 4 ore sono stato catapultato in un mondo che ho vissuto solo lateralmente da racconti dei miei genitori, e mi ricordo di molte di queste canzoncine che cantava mia madre.

Me la ricordo ancora mentre cuciva e canticchiava sorridendoci. Noi tre figli nei primi anni cinquanta eravamo proprio ragazzini alle elementari e mi ricordo di quanto mi piacessero queste canzoncine sicuramente leggere e molto orecchiabili.

Riascoltarle e rimanere commosso è stato un tutt’uno. Non sapevo che fossero del Trio Lescano, non sapevo che fossero olandesi non sapevo nulla di loro prima che RAI UNO non me lo dicesse con una Fiction molto bella!

Spero che l’abbiate vista tutti, meritava. Quando uno spettacolo è fatto bene ti deve trasmettere qualcosa, e sicuramente questo mi ha dato qualcosa.

Potere,corruzione,guerra,leggi razziali,dolore, amore infranto e amori impossibili, odio, risentimento, squallidume di un periodo sicuramente non bello della storia italiana. Ma dentro in questa bolgia dantesca spiccavano loro. Spiccava la musica, spiccava la gioia di un canto ritmico, orecchiabile, allegro. La musica vinceva sempre, vinceva sulle leggi razziali, sull’odio sulla guerra e sulla corruzione. Vinceva sulle leggi razziali e sull’odio al punto che senza di loro il potere svelava quanto era nudo il re. Erano diventate il simbolo del benessere del popolo italiano. Loro tre olandesine figlie di un contorsionista di circo.

Non so quanto sia stata romanzata la storia che RAI UNO ha trasmesso ma sicuramente l’ultimo concerto cantato nel carcere prima della loro uscita è stata una cosa splendida.

Spero che sia vero perchè ¬†è stata splendida!

Per una volta tanto dico Grazie RAI!

En Dos Tres 4 Settembre Tutti a Roma per i Rom e i Sinti

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Era l’8 agosto 2008, tanti numeri all’Otto, volarono le Adesioni in Rete, fu la prima manifestazione dei Rom e i Sinti a Roma, interventi finali da un palco civile e appassionato come pochi, un popolo senza patria che non ha mai fatto guerra a nessuno, un corteo all’insegna della musica partecipato assai meno di quanto avevano fatto credere i numeri:¬† le cifre virtuali all’otto. Dopo meno di un mese scrissi Giostra della morte¬† Jada e Joy, Sinti, carbonizzati, con queste conclusioni: Rimane una scritta su un muro ‚ÄòBrucia il rom‚Äô lasciata lo scorso 30 agosto da un gruppo razzista locale nel territorio di Vigodarzere, un comune limitrofo del padovano, dopo aver incendiato una baracca sull‚Äôargine del Brenta. C’è poco da sottovalutare, resta la cenere.

Inutile recriminare e discutere, si cammina…e quindi En Dos TresTutti a Roma il 4 Settembre.

Leggo una richiesta, come nel 2008, di Santino¬† Spinelli tramite il coordinamento Nazionale Antidiscriminazione, di cui più avanti¬† porto il Comunicato, mi ha fatto pensare la striscia sul sito che continua a scorrere con una frase di Hannah¬† Arendt: “le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressochè normale, nè demoniaco nè mostruoso”. Mi piace concludere con quel Vengo, sono senza patria… ma con amore e sia Latcho Drom che sta in italiano per Buon Cammino.¬† La Ca√≠ta, “El p√°jaro negro”, continua a cantare…”Tu, sei una cicogna Che 謆 atterrata sulla Terra. Io, sono un uccello nero che ha preso il volo.Perché il vostro sputo¬† su di me? Che male ho fatto¬† a voi Perch謆 la mia pelle è scura¬† E i miei sono neri capelli zingari? Da Isabella la¬† cattolica …Da Hitler a Franco …Siamo stati vittime delle loro guerre. Qualche sera, alcune sere Come molte altre sere Certe sere mi ritrovo a invidiare Il rispetto e la carezza che date al vostro cane.”

Doriana Goracci
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Tutti a Roma il 4 Settembre

Il COORDINAMENTO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONE Mobilita Rom e Sinti e tutti gli amici Sabato 4 settembre 2010 alle ore 14,30 a Roma Piazza Farnese davanti l’Ambasciata di Francia per dire: STOP A RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE CONTRO I ROM E SINTI! STOP AI CAMPI NOMADI! BASTA USARE ¬†ROM E SINTI COME CAPRI ESPIATORI E CARNE DA MACELLO PER FINI POLITICI STOP ALLE NUOVE FORME DI DEPORTAZIONE!!

Il Ministro Maroni con un intervento al Corriere della Sera ha¬† ufficialmente aperto la campagna elettorale che verterà ancora una¬† volta sul problema della sicurezza e i predestinati ad essere usati come carne da macello e agnelli sacrificali saranno i Rom e Sinti.¬† Il Corriere della Sera ha intervistato il Ministro senza dare ¬†alcuna possibilità ai Rom e Sinti di replicare. I soliti articoli a senso unico!! La comunicazione in Italia è pura propaganda e non informazione. Quando si tratta di Rom e Sinti non c’ è mai contraddittorio!! Ciò che sta accadendo in Francia ai Rom ci indigna come uomini prima ¬†che come cittadini italiani, europei e cittadini del mondo. Basta¬† deportazioni!! I Rom e Sinti hanno pagato un prezzo altissimo durante la Seconda guerra Mondiale: i 500 mila Rom e Sinti massacrati dai nazifascisti ¬†senza che questo evento si sia impresso nella memoria¬† collettiva!!
I media asserviti al potere mettono in evidenza solo gli effetti  devastanti della discriminazione senza  rilevare le cause che li  determinano di cui sono responsabili  le stesse decisioni del governo.
Sarkozy e Maroni mostrano i muscoli contro bambini, donne e vecchi che non possono difendersi in nessun modo!!  Ai Rom e Sinti solo la cronaca, mentre gli eventi culturali sono  oscurati!
La società civile deve essere informata e deve reagire!¬† L’integrazione passa attraverso i Fondi Europei e non dalle tasche degli italiani come invece si fa credere!

Prime Adesioni

Alexian Santino Spinelli (musicista e docente universitario Rom)
Moni Ovadia (artista)
Nazzareno Guarnieri (Presidente della Federazione Romanì)
Radames Gabrieli (Presidente Federazione Rom e Sinti Insieme)
Sergio Giovagnoli (Presidente l’Apis -Roma)
Valerio ¬†Tursi (Presidente Arci Solidarietà -Roma)
Carla Osella (AIZO Rom e Sinti ­Torino)
Stefano Galieni (giornalista di Liberazione)
Andrea Castelfranato (musicista ­Lanciano CH)
Diana Pavlovic (attrice Rom ­ Milano)
Yuri De Bar (Consigliere Comunale Sinto ­ Mantova)
Gennaro Spinelli (studente e musicista rom ­ Lanciano CH)
Marian Serban (musicista rom ­Roma)
Luciano Pannese (musicista ­Castelluccio Valmaggiore FG)
Luciano Di Giandomenico (direttore d’orchestra ¬†-l’Aquila)
Luca Marziali (musicista ­Civitanova Marche)
Giulia Di Rocco (Ass. Them Romano ­ Lanciano CH)
Antonietta Spinelli (Ass. Thèm Romano Pratola Peligna AQ)
Gianni Novelli (CIPAX Roma)
Marco Brazzoduro (docente universitario ­ Roma)
Nico Arcieri (musicista ­ Bisceglie .BA)
Giani di Claudio (Regista ­ Pianella CH)
Luca Krstic (regista ­ Pescara)
Gennaro Spinelli (commerciante Rom ­Lanciano CH)
Giulia Spinelli (casalinga Rom ­Lanciano CH)
Valentina De Rosa (parrucchiera romnì ¬≠ Lanciano CH)
Orietta Cipriani (musicista ­ Pescara)
Lena Persiani (operaia rom  - Palena CH)
Roberto Malini (Everyone)
Marco Livia (Acli ­Roma)
Daniela De Rentiis (Associazione Thèm Romanò ¬≠Lanciano CH)
Tamara Bellone (docente universitaria ­Torino)
Rosa Spinelli (dipendente comunale di etnia rom ­ Lanciano CH)
Amelia Spinelli (imprenditrice di etnia rom ­ Lanciano CH)
Piera Tacchino (Ass. Piemonte Grecia Santorre di Santarosa ­Torino)
Alma Azovic (mediatrice culturale Rom ­Torino)
Giulia Spinelli (commerciante di etnia rom – Lanciano CH)
Olimpio Cari (Pittore Sinto ­Bolzano)
Bruno Morelli (pittore Rom ­Avezzano AQ)
Gennaro Cieri (operaio rom ­Atessa ­CH)
Luigi Cieri (Operaio Rom ­Pescara)
Angela Cieri (Casalinga di etnia rom ­Paglieta CH)
Silvia Faugno (Cantante lirica ­Pescara)
Federica Zanetti (docente Universitaria ­Bologna )
Miriam Mehgnagi (cantante ­Roma)
Glenis Robinson (Everyone – Roma)
Fabio Parente (Fabulafilm ­regista e produttore  - Roma)
Gennaro Bevilacqua (imprenditore Rom -San Vito Chietino CH)
Orhan Galius (Giornalista Rom ­Olanda)
Bajram Osmani (giornalista rom.Ass. thèm romanò -Brescia)
Vladimiro Torre (Sinto, presidente Ass. thèm Romanò ¬†di Reggio Emilia)
Jovan Damianovic (Deputato Rom Repubblica Serba)
Bajram Haliti (avvocato, scrittore rom  - Serbia)
Alija Krasnici (scrittore Rom – Serbia)
Juan De Dios Ramirez Heredia (Union Romanì – Spagna)
Antonio Torres (Union Romanì – Spagna)
Loredana Galassini (giornalista – Roma)
Alberto Custodero (Giornalista – Roma)
Davide Spinelli (studente universitario Rom ­Ortona CH)
Giulia Spinelli (studentessa di etnia rom Lanciano CH)
Evedise Spinelli (studentessa di etnia rom ­Lanciano CH)
Antonio Ranieri (musicista ­Lanciano CH)
Liviana Ranieri (musicista Lanciano CH)
Gianni Di Fonso (giostraio Rom – Lanciano CH)
Bruno di Fonzo (ingegnere ­Argenta FE)
Paolo Barabani (cantante ­Argenta FE)
Cristiana Arena (musicista  - Pescara)
Gianluca Magagni (AIZO Rom e Sinti -Trento)
Claudio Bocci (Ass. Altrevie ­Roma)
Franca Minnucci (attrice – Pescara)
Franco Rossi (Ass. Cult. Colonos  - Udine)
Maria Grazia Dicati (Federazione Romanì – Piove di Sacco PA)
Salvo Di Maggio (Cooperativa ERMES – Roma)
Guido Cohen (Consigliere Comunità Ebraica – Roma)
Gaetano Maffia (regista – Roma)
Franco Mancuso (Roma)
Adriano Mordenti (Artista ­ Roma)
Mariella Valente (IDV ­ Livorno)
Franco Guarnieri (operaio rom ­ Pescara)
Gino Di rocco (studente universitario rom ­ Lanciano CH)
Giuseppe Di Rocco (imprenditore rom ­ Francavilla al Mare CH)
Umberto Di Nella (imprenditore rom ­ Vinchiaturo CB)
Tommaso Di Nella (commerciante rom ­ Lanciano CH)
Maria Rosa Sisto (pediatra ­Francavilla al Mare CH)
Roberta Sangiorgi (presidente Associazione Ex e Tra ­ Mantova)
Pino Petruzzelli (attore, Genova)


http://images.contentreserve.com/ImageType-100/1096-1/%7BF0F7DC86-BDD8-47E0-8313-FF12D9AD0762%7DImg100.jpgImmagine tratta dal film Vengo I come di Tony Galif

Una Gianna Nannini incoerente

[Auguri]
Creative Commons License photo credit: E|…|

Cari Amici, Gianna Nannini una brava cantante ed un personaggio pubblico che avrebbe potuto continuare alimentare in me stima e simpatia ha invece deluso le aspettative con una recente notizia di dominio pubblico!?
Pare che Gianna Nannini sia in dolce attesa a 54 anni !?

Estratto dal TG1 Gianna Nannini a 54 anni mamma

Gianna Nannini per Sua stessa ammissione da sempre donna di sinistra che, non ha mai negato le proprie diversità, è la dimostrazione lampante di quanto sia facile filosofeggiare ma quanto sia invece poi comodo comportarsi da borghesi capitalisti!
Si cara Gianna perché è facile fare successo con canzoni dai testi e contenuti subliminali sulle DONNE DIVERSE ed invece poi è comodo essendo RICCHISSIMI assumere comportamenti ultraborghesi che poche donne possono permettersi!
Moltissime donne omosessuali che si amano, vorrebbero avere un figlio, ma non possono farlo perché non hanno i SOLDI neppure a trent‚Äôanni non a cinquantaquattro anni suonati come Te carissima Nannini !!!
Cara Gianna è facile fare la ‚Äúcomunista‚Äù e difendere i diritti delle donne nei testi delle canzoni e comportarsi poi da capitalista borghese!? Si cara Gianna perché non venirmi a raccontare che, un‚Äôoperaia della Fiat può mettersi in testa di avere un figlio a cinquantaquattro anni e detto fatto resta gravida !?
Fare tutto ciò che si vuole della propria vita, per il proprio egoismo, per il successo e la ricchezza, non giustifica e soprattutto non autorizza nessuna donna a disporre del futuro di un figlio che avrà una NONNA per mamma!
Guarda, cara Gianna, che sono contento per Te e Ti faccio pure tantissimi auguri di qualsiasi bene a Te e per la Tua futura creatura! Non mi frega assolutamente nulla dei discorsi etico morali che sono tutte stronzate cattoliche!
Non critico la Tua scelta, ci mancherebbe altro non mi permetterei mai, sono problemi solo Tuoi, valuto semplicemente la tua incoerenza ed ipocrisia di donna di sinistra diversa !!!
Cara Gianna come cantante ed autrice Ti ho sempre apprezzato e continuerò ad essere un Tuo ammiratore, ma come DONNA di sinistra diversa, mi hai profondamente deluso!
Se ritieni questa Tua, una dimostrazione di TOTALE indipendenza della donna, nei confronti del maschio è ancora più triste!

Meravigliosa creatura

Monello in viaggio ad agosto… Viterbo Roma

http://nova100.typepad.com/photos/uncategorized/2007/12/24/blog_il_monello_superbone.jpg

Il 1 giugno lessi: “Inno alla vita”, questo il titolo dell’evento organizzato dal Ferrari Club di Viterbo che ha avuto i riflettori puntati Sabato scorso tra Viale Marconi e P.za del Sacrario dalle 15.00 in poi! Sul  set un insieme di molteplici argomentazioni e attività che in un’unica giornata hanno acceso le luci su una realtà locale forse precedentemente poco conosciuta: la Casa di Accoglienza “Madre Teresa di Calcutta”  che dal 2001 svolge la lodevole iniziativa di sostegno a mamme e bambini in difficoltà provvedendo al loro sostentamento, alla loro vita, sotto tutti i punti di vista.”http://2.bp.blogspot.com/_kujElUIkev4/SjuqcvBWlkI/AAAAAAAACy4/EEPqeVkewos/S226/minore_carcere.jpg

Poi il “set” si è ristretto alla vigilia di ferragosto con un altra notizia: “Violenze e minacce, 17enne allontanato dalla casa famiglia. Da due giorni è detenuto nel carcere minorile di Roma il ragazzo di 17 anni accusato di aver creato un clima di tensione e paura in una casa di accoglienza di Viterbo.Il ragazzo, con precedenti per furto, era stato affidato dalla magistratura agli educatori della casa famiglia. Ma, specie nelle ultime settimane, era diventato indomabile, persino per il personale della struttura. I suoi scontri, fisici e verbali, con i piccoli ospiti della casa famiglia erano sempre più frequenti. Non solo. Secondo le indagini della squadra mobile di Fabio Zampaglione, il ragazzo avrebbe minacciato di morte più volte anche gli educatori. Una situazione divenuta insostenibile per tutti. Al punto che il Tribunale dei minori ha deciso, due giorni fa, di allontanare il ragazzo dalla casa famiglia, per trasferirlo al carcere minorile romano di Casal del Marmo.”

Ma cos’è allora , mi sono detta, il carcere minorile? “Il carcere minorile, anche detto casa di correzione o riformatorio per corrigendi, è una casa di reclusione tipicamente destinata alla restrizione di individui minorenni. L’istituto della reclusione separata dei minori non è recente. Per quanto riguarda gli stati successivamente confluiti nell’Italia ha notizia nel Rinascimento dell’istituzione di reclusori specializzati a partire dalla metà del XVII sec. ad esempio con la fiorentina Casa dei Monellini, il cui nome fu poi mutato in Casa di correzione per i ribelli all’autorità paterna. A Roma sorse nel 1703 il San Michele, fortemente voluto da papa Clemente XI che prescriveva fosse mirato a  correggere attraverso l’insegnamento, la pratica della religione e l’apprendimento di qualche arte meccanica. Il San Michele sarebbe poi stato avvicendato dalla nuova struttura di Casal del Marmo nel 1964. Attualmente, in Italia, possono essere detenuti presso carceri minorili esclusivamente giovani di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, sottoposti al medesimo ordinamento penale e penitenziario dei maggiori ma con pene ridotte (oggetto di ultima revisione nel 1975). Se la condanna si protrae oltre il compimento del diciottesimo anno di età, il detenuto rimane presso il penitenziario minorile sino al ventunesimo anno, dopodiché viene trasferito d’ufficio presso una casa circondariale (se rimangono meno di tre anni di pena da scontare) o penitenziario ordinario. Se la pena diviene esecutiva, in séguito a emissione di sentenza di condanna passata in giudicato, dopo che il minore ha compiuto i 18 anni, egli viene traslato presso il carcere minorile se di età inferiore agli anni 21, altrimenti direttamente presso un carcere ordinario. Possono essere rinchiusi in un carcere minorile anche i minori degli anni 14, non imputabili ai sensi della legge penale, nel caso in cui vengano ritenuti socialmente pericolosi dopo aver commesso un crimine di particolare gravità. I carcerati provengono sempre da un centro di prima accoglienza, in cui la reclusione ha forme meno severe.”

Di finestra in finestra sono andata a cercare una Giusta Informazione…e ho appreso anche ciò che ha lasciato scritto Gabriella Pasquali Carlizzi che ha reso possibile Garcon, un giornale per quelli dentro a Casal del Marmo: “Alle nuove generazioni vittime della solitudine interiore in cui sono abbandonate da una società che nell’era del consumismo ha dimenticato il prezioso ruolo dell’educazione ai valori morali, laici e religiosi che sono alla base dell’onestà e del rispetto verso se stessi e verso il prossimo” Queste parole di Gabriella (tratte dalla dedica del suo romanzo “Meredith Kercher  Un delitto imperfetto”) ci paiono il miglior commiato ad amici, lettori ed estimatori: infatti Gabriella Pasquali Carlizzi, dopo lunga malattia, è venuta a mancare questa mattina alle 7.45, nella sua casa di Via Cassia in Roma.” Era l’11 agosto 2010. Due giorni dopo sul Blog di Paolo Franceschetti leggo chi era Gabriella Carlizzi, chi scrive sostiene di averla conosciuta bene e chi scrive si era anche visto chiudere il Forum dei Poteri occulti, dove si parlava di Massoneria. Lei aveva risposto.

Allora rivado con la mente a quando ero bambina e andavo a comprarmi, ne sono sicura…il giovedì, il Monello: quello era il mio giornalino se ero stata brava durante la settimana: lire trenta.Oggi leggo tante cose , io ragazzina del ’50, sul Monello, io che ho il pc: “I fratelli Del Duca, che nel frattempo avevano fondato la Casa Editrice Universo, provarono a riproporre il Monello nel dopoguerra. La nuova serie partì nel 1953 in formato libretto, aveva cadenza settimanale e presentò una produzione prevalentemente italiana d’ elevata qualità… Fiordistella reginetta del cielo..Nel corso dei ’60 il Monello assorbì varie testate della casa e i personaggi in essi contenuti…cambiò per un po’ la testata in Il Monello Jet…

Era dunque il fratello minore dell’Intrepido…e di ricordo in ricordo, ecco mio padre a 20 anni nell’Istituto dei Corrigendi in un paese della Toscana, che mi suggeriva di farmi amico sempre il più cattivo, perchè lui così era sopravvissuto come maestro, appena più grande a quei ragazzi con la mantellina e le gambe scoperte, già lunghe magre e pelose…ma finì poi per andare a fare l’impiegato, dopo la guerra. Che mi riprometto scrivendo? Poco…vorrei fare arrivare un messaggio da una donna lontana che canta Mama, è Khadja Nin: ” Nina a  16 anni lasciò il Burundi per trasferirsi in Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo), dove si sposò ed ebbe un figlio. Per qualche tempo si dedicò al settore turistico insieme al marito, per poi trasferirsi con la famiglia nel Belgio, nel 1980. La morte improvvisa del marito la costrinse ad accettare lavori di basso profilo per mantenere il figlio…” Perchè un’altra Mama canta:” Mamma andremo tutti all’inferno Mamma andremo tutti all’inferno E’ veramente abbastanza piacevole prevedere dall’odore.”

Buon Agosto e Buone Giornate a tutte e tutti i Minori, i Ristretti di basso profilo, nessuno escluso. A quelli che viaggiano, non solo verso il Paradiso. Vi abbraccio.

Doriana Goracci

Mamma noi tutti andiamo all’inferno.
Mamma noi tutti andiamo all’inferno.
Sto scrivendo questa lettera e spero tu stia bene
Mamma noi tutti andiamo all’inferno
Mamma moriremo tutti
Mamma moriremo tutti
Smettila di farmi domande, odio vederti piangere
Mamma moriremo tutti
E quando andiamo non incolparci, si
Noi lasciamo il fuoco appena ci infiammiamo, si
Tu ci facevi così famosi
Non ti lasceremo mai andare
E quando te ne vai non tornare da me mio amore
Mamma siamo tutti pieni di bugie
Mamma noi siamo indicati per i voli
E giusto ora loro stanno facendo una bara per la tua misura
Mamma siamo tutti pieni di bugie
Bene mamma, cosa ha fatto la guerra alle mie gambe e alla mia lingua (?),
Tu avresti sollevato una bambina
Io sarei stato un figlio migliore
Se tu fossi stata capace di replicare l’infezione loro una volta avrebbero potuto amputarla (la gamba)
Tu saresti stata
Io sarei stato un figlio migliore
E quando andiamo non incolparci, si
Noi lasciamo il fuoco appena ci infiammiamo, si
Tu ci facevi così famosi
Non ti lasceremo mai andare
Lei diceva:”la pagherai, oh figlio mio
per cosa hai fatto qui
troverai un posto per te
e quando te ne andrai ti ricorderai giusto le tue maniere
E quando te ne andrai non tornare da me amore mio
Giusto!
Mamma andremo tutti all’inferno
Mamma andremo tutti all’inferno
E’ veramente abbastanza piacevole prevedere dall’odore
Mamma andremo tutti all’inferno

Da my chemical romance – mama

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Casini in vista? Macch√®…Hanno trovato l’Accordo!

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E’ con tanta tanta gioia che apprendo la notizia che tutti aspettavamo: si sono messi d’accordo sulla Guerra!¬† Si Guerra ai talebani agli scrocconi ai professionisti del nullaffare e noi conteremo in¬† questo Buon Costume della Sicurezza, lo emuleremo…orsù!¬† In alto i medi, gliela metteremo a tutti la Pace Sociale dentro,¬† fosse pure con alimentazione forzata, perchè è giusto Trattare obbligatoriamente chi ci ruba il Tempo a forza di Vere Balle.Dal nostro tempo rubato un¬† canto si alza:¬† Mao Zeitung! Tranquilli fateli divertire ‘sti terroristi,¬† ad Agosto ma quale perturbazione…,ci¬† pensano i Droni, poi vediamo chi vince la prossima. Forza Venite Gente…Avanti ! C’è sempre posto nell’Urna…Concertazione di Grandi Armatori eh? Buon agosto di ferro papaveri e fuoco…

Doriana Goracci

” Barack Obama e Hamid Karzai hanno rinnovato l’impegno a mantere forte la pressione sui talebani. In una videoconferenza di un’ora, il presidente americano e il suo collega afghano hanno anche concordato di sostenere la conferenza di Kabul, di lavorare insieme nella lotta alla corruzione, per rafforzare la sicurezza nel Paese e per il successo delle prossime elezioni parlamentari.”

“Napolitano ‘Molto inquieto per vicende politiche’. Schifani: basta falchi, no a esecutivi tecnici.Bondi meglio¬† le elezioni che paralisi. Montezemolo: Berlusconi delude Bersani, il premier rispetti la Costituzione Bossi: come si va avanti in un casino così?”


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Hanno ristretto Svastichella e Nina canta la Vita

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Dicono che molte notizie sono dopate sedate drogate, dicono tante cose i giornali della Repubblica Italiana, come¬† oggi che ricordiamo Tutte e Tutti il 2 agosto 1980…ma figurati…che abbiamo da ricordare i Morti? Saranno vivi i mandanti, al mare in montagna¬† in vacanza al lavoro di Casa Nostra? Noi, voi tu io¬† Ain’t Got No…non ho ottenuto niente…da questa giustizia ma vediamo se leggendo si riprende vita, cosa si compra, perchè Nina Simone non ha mai smesso di cantare.http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:vin8Y0vqT2JHwM:http://img149.imageshack.us

Il 28 luglio avevo letto una notizia che confortava¬† certe raccolte di monnezza e titolava: Traffico di droga, 21 arresti tra i capi c’è ‘Svastichella’ dove si aggiungeva che erano “In manette le bande di Tor Bella Monaca e Laurentino 38… 21 le persone raggiunte da provvedimento restrittivo, responsabili, a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Anche Alessandro Sardelli, meglio conosciuto come ‘Svastichella’, condannato in primo grado alla pena di 7 anni per il ferimento di una coppia di omosessuali all’uscita di una discoteca dell’Eur”.

Il giorno prima era stata la volta di Karima M., una modella che dichiara: ” Mi 謆 capitato di fare uso di cocaina insieme alla Canalis”. Sentita dal pm Di Maio perch謆 ha assunto cocaina insieme anche ad altre persone dello spettacolo, come¬† precisato da Karima, nel ‘cosiddetto giro del the Club’… giro di droga e presunte mazzette nei locali della movida milanese, con¬† arresti domiciliari per 5 persone.”

“Scoperta una nuova frontiera della droga: prodotti venduti sul mercato come profumatori ambientali, in realta’ contengono sostanze stupefacenti. Gli effetti sono analoghi a quelli dell’hashish e della marjuana ma di fatto non sono rilevabili in caso di esami biologici. Tre nuove molecole cannabinoidi sintetici contenute nei prodotti individuati e venduti via internet o negli smart shop sarebbero all’origine di 6 gravi casi di intossicazione registrati dal febbraio scorso, in Veneto e a Milano.”

“Dopo l’inchiesta su droga e vip, che ha portato alla chiusura di due noti locali a Milano, il sindaco di Sanremo ha fatto sapere di non essere più contento dell’ipotesi che Belen Rodriguez possa condurre la manifestazione. Come 謆 emerso dai verbali dell’indagine, iniziata tre anni fa, la modella argentina ha confessato di aver fatto uso di cocaina ed ha accusato un’altra soubrette televisiva, Francesca Lodo, di avergliela fornita e di averla invitata più¬† volte nei bagni dell’Hollywood, uno dei night-club a cui sono stati apposti i sigilli. La Lodo ha smentito tutto e ha annunciato querela nei suoi confronti e per Belen 謆 arrivata anche un’altra tegola.”

Fabrizio Corona s’infiamma e¬† difende Belen Rodriguez, che ha raccontato agli inquirenti di aver ¬´fatto uso di cocaina¬ª, anche se mai dentro la discoteca Hollywood, nonostante le sia stato proposto più volte. ¬´√à una vergogna – si è lamentato Corona, che con Belen ha una relazione tormentata – che sia stato fatto il suo nome in questa inchiesta solo per ‚Äúgonfiarla‚Äù¬ª. Quando Belen ha sniffato cocaina, ha aggiunto Corona, ¬´era solo una ragazzina. Ora ha un’immagine diversa ed è molto dispiaciuta per la ‚Äúpubblicità‚Äù che le è arrivata addosso con questa inchiesta¬ª. Riguardo alle indagini che hanno portato al sequestro dell’Hollywood e del The Club peril giro di droga che si era creato nei bagni e nei privè, il fotografo dei vip ha un’opinione netta: ¬´√à l’ennesimo scandalo, l’ennesima vergogna portata avanti dai magistrati che dovrebbero prendersela coi delinquenti veri. I magistrati hanno chiuso l’Hollywood perchè è l’Hollywood, ma per il consumo di cocaina dovrebbero chiudere tutti i bar, le discoteche e le università della cittପ.

Se a marzo arrivò il “solito” Allarme dall’Onu che dichiarava l’ Afghanistan,¬† leader mondiale per la produzione di hashish, la notizia oggi 2 agosto diventa che “una media di 2.300 donne si suicidano ogni anno in Afghanistan per ragioni legate alla violenza quotidiana e familiare e¬† si tolgono la vita, dandosi fuoco.”

Nessuno sa nulla di chi fa circolare questa Robba, chi spaccia e chi compra per il Giro, chi ricicla…e deposita il Profitto di queste Feste della dimenticanza attiva. Le mamme non sanno, i padri nemmeno, neanche le vedove come quella di J√∂rg Haider, leader dell‚Äôestrema destra austriaca morto nel 2008 in un incidente d‚Äôauto, che aveva accumulato 45 milioni di euro in Liechtenstein,¬† lo riferisce la rivista Profil,¬† citando fonti giudiziarie per una dozzina di società registrate in Liechtenstein e legate a Haider: la vedova del defunto governatore della Carinzia ha detto di non sapere nulla di questi fondi.

E la Rota, le ruote girano uh come girano…bisogna pedalare…Dal Tunnel forse non si esce più?

Nel¬† ’77 le¬† cantava Gipo Farassino quelle¬† ruote che girano. La miseria cresce spontanea e raramente viene attaccata da malattie e parassiti. “Ain’t Got No…I’ve Got Life …Non ho ottenuto niente…Ho la Vita” e me la mastico la difendo con le unghie e i denti la mia libertà, la mia vita, spacciala tu, con questo Profitto, come tale.Tracce cantate da Nina Simone, che non ha mai smesso di cantare.

Doriana Goracci

Non ho più una casa, non ho niente scarpe
Non ho soldi, non è ottenuto nessuna classe
Non ho nessuna gonna, Non ho nessun maglione
Non ho nessun profumo Non ho neanche un letto
Non ho nessuna mente,
Non ho nessuna madre Non ho nessuna cultura
Non ho nessun amico,
Non ho nessun amore, Non ho nessun nome
Non ho alcun biglietto, non è ottenuto alcun segno
Non ho nessun dio
e cosa ho ottenuto?
Perché sono in vita comunque?
yeah Che cosa ho ottenuto?
nessuno può togliere che? …
Ho i capelli. Ho la mia testa
Ho il mio cervello, ho ottenuto le mie orecchie
Ha  i miei occhi, ha il mio naso
mia bocca,  il mio sorriso
Ho ottenuto la mia lingua, ha ottenuto il mento
Ho il mio collo, Ho il mio cuore, la mia anima
la mia schiena, ho il mio sesso
Ho ottenuto le mie braccia, ho le mie mani,  le mie dita,
le mie gambe,  ho i miei piedi, ho le dita dei piedi,
il mio fegato, ho il mio sangue ..
Ho la vita,
Ho la mia libertà
Ho la vita
Ho la vita
e io la terrò
Ho la vita
e nessuno può¬† portarmela via
Ho la vita!

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Tradescanthia pallida detta comunemente Miseria

Passaggi e Committenze delle Anime Salve

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Inizio¬† dove finisce la vita del Caravaggio: “Caravaggio infatti venne a sapere della possibilità che la sua condanna a morte fosse revocata dal Papa Paolo V. Si imbarcò segretamente su un traghetto diretto a Porto Ercole, in Toscana: voleva arrivare a Palo, in territorio papale. Ma, per errore, venne arrestato.Rilasciato, tornò a Porto Ercole nel tentativo di recuperare i suoi beni, compresa la tela che gli era necessaria come merce di scambio per la sua libertà. Ma purtroppo la sua nave era già ripartita. In preda alla febbre e alla disperazione per veder svanire le sue speranze di salvezza, Caravaggio vagò delirante sulla spiaggia di Porto Ercole dove morì, a soli 39 anni, il 18 luglio del 1610. Pochi giorni dopo, giunse a Napoli la lettera che lo sollevava dalla condanna.”

Quante ore sono dedicate alla storia dell’arte, alla musica ad esempio, nella scuola dell’obbligo e del piacere poi, in Italia? La scuola secondaria di primo grado, in precedenza scuola media inferiore, è l’istituzione che rappresenta il primo grado dell’istruzione secondaria…:Le materie studiate sono (in media): Italiano (5 ore settimanali), Storia e Geografia (con Cittadinanza e Costituzione) (4 ore), approfondimento in discipline letterarie (1 ora), Matematica (4 ore),¬† Scienze (2 ore), Tecnologia (2 ore), Lingua Inglese(3 ore), Seconda lingua comunitaria (2 ore),¬†Arte e Immagine(2 ore), Musica (2 ore), Scienze motore e sportive (2 ore), Religione Cattolica o attività alternativa (1 ora).

Lascio quindi intatta una pagina scritta e riassunta per Caravaggio che ho ritenuto¬† gemellare con Anime Salve dove Fabrizio De Andrè lo incontra : “Passaggi di Tempo. Michelangelo Merisi detto Caravaggio, usava come modelli persone prese dalla strada. Le facce raffigurate nei suoi capolavori appartengono quindi a quella gente invisibile, molto spesso persone emarginate…le “Anime Salve” che Fabrizio De Andrè racconta in questa ed altre sue celeberrime canzoni. Ecco che tutto coincide e si sovrappone…”.

Non hanno mai compilato pagelle e non si sono seduti certamente in poltrona confutando di bocciature. Maestri di Vita e Anima. Questo è il mio doppio infinito, invisibile, caro Vaticano spa e Governo.it. Ti sembrano tempi in cui parlare di Anime? Si.

Doriana Goracci

“…io l’ho vista una volta la mia anima mi era uscita di bocca come il fumo di un sigaro mi ha chiesto se ero stanco di vivere ho detto: si ma vorrei insistere…si piange un attimo poi ci si lava l’anima e si dimentica.” Stefano Benni – Anima

Una vita movimentata come poche, vissuta intensamente e senza sosta.
Ottenne gloria ed onori, si guadagnò l‚Äôaffetto e la protezione dei potenti e dovunque andava la fama di un talento non comune lo precedeva. Ma affondò spesso, e volontariamente, tra la gente più semplice. Conobbe la fuga, la paura, il disonore, il disprezzo. Cercò la rissa, la violenza e lo scontro. E la sua morte sembra uno scherzo della storia.


Michelangelo Merisi nacque nel 1571. Non è certo se il luogo di nascita sia stato Milano o Caravaggio, un paese in provincia di Bergamo, dove la famiglia si era trasferita per sfuggire alla peste. E‚Äô sicuro comunque che egli si firmò sempre Michelangelo Merisi da Caravaggio, per questo meglio conosciuto semplicemente come Caravaggio.
Perse il padre prestissimo e la madre quand‚Äôera ancora un giovane ventenne. Dopo essersi liberato dei beni di famiglia e dopo i primi contatti con la pittura, nel 1592 lasciò definitivamente la Lombardia e si trasferì
a Roma.Qui trascorse qualche tempo come apprendista, presso la bottega di Lorenzo il Siciliano e poi in quella del pittore Antiveduto Grammatica. Entrambe si rivelarono esperienze economicamente poco redditizie e soprattutto poco stimolanti: Caravaggio imparò solo a dipingere velocemente ed in serie. A questi primi anni, risale una delle sue opere più famose: il Bacchino Malato (1593). A 23 anni entrò nella bottega del Cavalier d‚ÄôArpino: un pittore molto apprezzato nella Roma del tempo. Qui Caravaggio dipinse una grande quantità di nature morte con fiori e frutta. Ma l‚Äôapprendistato presso il Cavalier d‚ÄôArpino non durò a lungo: i due pittori si scontrarono presto a causa del carattere irrequieto di Caravaggio. Il 1595 è l‚Äôanno della svolta. La vita di Caravaggio cambiò quando conobbe il Cardinale Francesco Maria del Monte, il primo a comprendere il grande talento del pittore. Sotto la sua protezione, Caravaggio otterrà numerose committenze e la sua fama si diffonderà per tutta la capitale. Il Cardinale non solo gli commissionò un gran numero di opere private, per sé e per gli amici, ma gli fece anche ottenere le prime committenze pubbliche. Il rapporto di Caravaggio con le committenze pubbliche e con i soggetti sacri fu però sempre controverso: moltissime pale d‚Äôaltare e opere a tema sacro che gli erano state commissionate furono poi rifiutate. Il modo in cui egli dipingeva affascinava i suoi contemporanei ma ciò che egli dipingeva, la vividezza e la schiettezza con cui lo faceva era troppo ‚Äúumana‚Äù per essere accettata come oggetto di devozione e venerazione. Così accadde anche per le prime committenze pubbliche con La Conversione e il Martirio di San Matteo. La sua attività artistica fu sempre ostacolata dal carattere del pittore. Assiduo frequentatore di taverne e luoghi poco raccomandabili, era spesso al centro di risse e schiamazzi. La sicurezza con cui ostentava un talento non comune e la facilità con cui scivolava nella violenza gli procurarono non pochi problemi. Molti erano i suoi nemici anche tra i colleghi. In molti casi, riuscì a venir fuori da situazioni difficili solo grazie all‚Äôintervento dei suoi potenti amici ed ammiratori. Ma nel 1606, durante una rissa in cui anch‚Äôegli rimase ferito, Caravaggio uccise Ranuccio Tommasoni, con cui aveva già avuto altre discussioni precedenti. L‚Äôomicidio gli procurò la condanna alla decapitazione. L‚Äôunica cosa che potè fare fu fuggire immediatamente da Roma. Tra il 1606 e il 1607 Caravaggio è a Napoli. Qui venne accolto con tutti gli onori che accompagnavano la sua grande fama di pittore. Molti furono i committenti e gli ammiratori, notevole la sua influenza sulla pittura napoletana. Tra le tante opere di questo periodo, vale la pena di ricordare i Sette Atti di Misericordia e il Davide con la Testa di Golia. Nel 1607 Caravaggio parte per Malta. Qui conosce il Gran Maestro dell‚ÄôOrdine dei Cavalieri, che gli fece anche da modello per alcune tele. Nel luglio del 1608 riesce ad entrare anch‚Äôegli nell‚Äôordine. Si trattò però soltanto di una breve parentesi. Il 1 dicembre dello stesso anno ne fu allontanato: probabilmente giunse a Malta la notizia della condanna a morte che pendeva sulla sua testa. L‚Äôespulsione fu motivata definendo Caravaggio un uomo‚Äù foetidum et putridum‚Äù( fetido e putrido). Caravaggio si spostò allora in Sicilia. Tra il 1608 e il 1609 fu a Messina, a Catania e a Palermo. Marco Minniti, un vecchio amico del periodo romano, lo aiutò a trovare delle committenze. In Sicilia Caravaggio lavorò molto e molto velocemente. E‚Äô probabile che egli non si sentisse sicuro. La condanna a morte infatti diceva che chiunque avrebbe potuto decapitarlo in qualsiasi momento: sull‚Äôisola egli temeva per la sua vita. In questo periodo dipinse il Seppellimento di Santa Lucia e la Resurrezione di Lazzaro.Lasciata la Sicilia, ritornò a Napoli, ospitato dalla Marchesa Costanza Colonna. L‚Äôultimo periodo della vita di Caravaggio è alquanto rocambolesco, in linea, del resto, con tutta la sua vita. Caravaggio infatti venne a sapere della possibilità che la sua condanna a morte fosse revocata dal Papa Paolo V. Si imbarcò segretamente su un traghetto diretto a Porto Ercole, in Toscana: voleva arrivare a Palo, in territorio papale. Ma, per errore, venne arrestato. Rilasciato, tornò a Porto Ercole nel tentativo di recuperare i suoi beni, compresa la tela che gli era necessaria come merce di scambio per la sua libertà.
Ma purtroppo la sua nave era già ripartita. In preda alla febbre e alla disperazione per veder svanire le sue speranze di salvezza, Caravaggio vagò delirante sulla spiaggia di Porto Ercole dove morì, a soli 39 anni, il 18 luglio del 1610. Pochi giorni dopo, giunse a Napoli la lettera che lo sollevava dalla condanna.

da La Vita del Caravaggio

Mille anni al mondo mille ancora
che bell’inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo che bella compagnia
sono giorni di finestre adornate

canti di stagione
anime salve in terra e in mare
sono state giornate furibonde
senza atti d’amore

senza calma di vento
solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo
ore infinite come costellazioni e onde

spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e no basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro
i futuri incontri di belle amanti scellerate

saranno scontri
saranno cacce coi cani e coi cinghiali
saranno rincorse morsi e affanni per mille anni
mille anni al mondo mille ancora

che bell’inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo che bella compagnia
mi sono spiato illudermi e fallire
abortire i figli come i sogni

mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo
ti saluto dai paesi di domani

che sono visioni di anime contadine
in volo per il mondo
mille anni al mondo mille ancora
che bell’inganno sei anima mia

e che grande questo tempo che solitudine
che bella compagnia

Anime Salve Fabrizio De Andrè 1996


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A passo di Love Musica Muro e Morte

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Neanche fosse il pellegrinaggio¬† alla Mecca,¬† durante il mese lunare di Dhu l-Hijja (ed 謆 obbligatorio eseguirlo l’ Hajj almeno una volta nella vita, almeno per tutti quelli che siano in grado di affrontarlo, economicamente e fisicamente) e circa due milioni di persone ci si recano alla Mecca ogni anno, ” prova ardua e potenzialmente rischiosa e non sono infatti mancati negli ultimi anni gravi incidenti che hanno provocato un gran numero di morti fra i pellegrini”… il libero¬† pellegrinaggio Rave a Duisburg, Love Parade, il più grande rave party gratuito e legale che esista al mondo, giunto ad avere fino a un milione e mezzo di persone partecipanti, si è concluso, al momento, con 19 morti, tra cui una ragazza italiana¬† e più di 350¬† feriti.E’ strage.

“La Love parade del 1¬∫ luglio 1989 ebbe luogo quattro mesi prima della caduta del Muro di Berlino, organizzata dalla neonata Berlin Underground sotto l’iniziativa del dj Matthias Roeingh, alias “Dr. Motte”. Fu innanzitutto una manifestazione di tipo politico, per la pace e la fratellanza internazionale, cui la musica avrebbe dovuto servire da tramite e vi parteciparono 150 persone.”

Possono passare inosservati centinaia di migliaia di giovani che¬† vanno al grande raduno di Musica e Love dal 1989, nato a¬† Berlino, dopo il crollo del Muro? Aveva avuto una pausa l’anno scorso.

Non è accaduto di notte, luna piena¬† in Italia, ma nel pomeriggio quando “Una tremenda calca, e l’ondata di panico che ne è seguita all’ingresso e dentro un tunnel, principale via di accesso all’area dove si svolgeva la Love Parade di Duisburg, in Germania” ha causato tra quel milione e mezzo di persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni, una cifra tutta da toccare con amarezza infinita. La cronaca dice che ” In tarda serata la festa continuava sul luogo della tragedia… l’enorme sito di una ex acciaieria dismessa a metà degli Anni ’80 con all’interno uno scalo merci…”Urla, paura, panico”, descrive la Bild: “Migliaia di persone si sono scontrate, molti – almeno una dozzina di persone – sono stati stritolati, capovolti nella ressa e hanno dovuto essere rianimati da personale sanitario…La polizia – 1.200 gli agenti mobilitati – e i soccorritori sono giunti agevolmente sul posto, perché l’autostrada che fiancheggia il sito, delimitato anche dalla linea ferroviaria, era stata chiusa alla circolazione per tutta la giornata, ma raggiungere i feriti e le vittime è stato a lungo impossibile. …L’Unità di crisi della città di Duisburg ha deciso di non porre fine alla manifestazione per motivi di sicurezza…Le immagini tv in diretta mostrano però che la Love Parade continuava quando era già calato il buio. “
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Ieri 24 luglio 2010, sono stata ad Oriolo Romano , un piccolissimo centro del viterbese, dove nello stesso giorno di questa tragica¬† Love Parade, si svolge dal venerdì alla domenica, MusoFestival.

Volevo scrivere come feci in passato, di questo modestissimo numericamente Raduno, di gente in cerca di Love e musica ottima, emergente. Lo faccio lo stesso, raccontandovi una breve intervista avuta con Piero dei Franziska, uno dei due gruppi del sabato sera, musica reggae. Età media 30 anni, nascono come gruppo a Milano, nel 1999, sono in 9, uno solo di loro è delle Seichelles, gli ho chiesto se riescono a campare con i tour e i concerti, mi ha risposto che sono professionisti e il loro lavoro rimane quello di insegnare musica e farla. Mi ha scritto i suoi dati su una salvietta di carta, stavano finendo di mangiare nella piazza del comune, dove si erge lo stupendo Palazzo Altieri, quello che contiene la più grande galleria di ritratti di papi. Erano molto sereni, loro e il pubblico, c’era voglia di ballare e abbandonarsi al ritmo che induce a More Love…c’era vento fresco nella Tuscia e mi dicevo perchè questa festa non si propaga in migliaia di altre piazze, come quella di Oriolo Romano, semplice ma curata da professionisti, animata da giovani che chiedono solo di darlo e farlo l’amore…quasi fosse un lavoro, un impegno da curare.L’ingresso era libero, come a Duisburg.

Alcuni non sono mai più tornati a casa. Abbraccio chi gli voleva bene a quei ragazzi, è una disperata domenica per molte famiglie, per chi ama e non cesserà di crederci nella musica che viene dal cuore e rispetta Madre Natura. La musica è lotta e resistenza,in trasformazione.Fiesta si lucha tambien, come si dice nei Paesi Baschi: combattere divertendosi”. I Musi direbbero:gridalo Forte!

MORE LOVE: vivere una vita buona.

Doriana Goracci

More love for your brothers and your sisters
More love for your mother and father
More love for the young and the elders
More love,we come spread it cause yuh know we got it
Dem no know seh a love we come fi talk bout
North, east, west and down inna di south
See the people sleep inna di cold outta road
Caan find no water and dem caan find no food
Hey! Babylon yuh better hold down yuh tool
Make di people suffer and dem nah build no school
Brainwash di people dem with yuh idiot rule
Put yuh mother last, buy yuh girl yah new shoes
Everyman yuh know seh dat dem haffi have a woman
Give birth to Daniel increase di population
All over di world me see say nuff sufferation
See di whole a dem inna di same situation
Mother cry, baby cry, caan find solution
see wid a spliff dem waan carry yuh inna station
tell di babylon seh dem fe hear out we song
nah go mix up inna dem guns and bombs.
Boom sound
I love to see my people smiling inna life
Problem everywhere my brothers, so no need to cry
Always remember thath God is by your side
No matter if yuh black or white
Haffi theach di youth dem fe live a good life

More Love

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Dove andranno a finire morticini soldini e palloncini?

http://www.sannazzaro.com/pt2.gif

Attacco droni Usa in Pakistan, 16 morti
La Corea del Nord minaccia: risposta nucleare a manovre Usa
Le cinque banche italiane superano lo stress test
Licenziato uccide due datori di lavoro e si suicida
Dal 1 gennaio 2010, 38 detenuti, quattro agenti penitenziari e un dirigente generale si sono suicidati
Costerà più di 65 milioni di euro al mese ,contro i 51 del primo semestre 2010,¬† la conversione in¬† legge del decreto governativo di rifinanziamento semestrale delle¬† missioni militari italiane all’estero, tra cui la missione di guerra in¬† Afghanistan. Punto e a capo di nuove notizie, altre molto simili ma con dati al ribasso, le avevo redatte in aprile:Dove vanno a finire soldini morticini e i palloncini, usando il presente, lascio spazio alla Fantasia per il Futuro di questa splendida Itaglia nel Mondo.La colonna sonora l’ho lasciata uguale…ha superato lo stress delle News, come disse e cantò Renato Rascel: “
Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico”

Doriana Goracci


Dove andranno a finire i palloncini
quando sfuggono di mano ai bambini
dove andranno, dove andranno,
vanno a spasso per l’azzurrità.E’ felice di volare il palloncino
perchè sa che in fondo il cielo è il suo destino
piange il bimbo col nasino in su
mentre già non lo vede più.

E gli angioletti dal balcon di nubi di coton
gia fanno capolin
e di vedetta pronto c’è quell’angioletto che
raccatta i palloncin.

E nel cielo già si vendono i biglietti
del calcistico torneo degli angioletti
cherubini, serafini

giocheranno lassù negli stadi del cielo blu.

Renato Rascel 1956

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Cielo facciamo un bel “polpettone” cus√¨ ci tiriamo su tutte le marene?

the wizard of fables of Genoa

E per la serie “si racconta che nel lontano 2010 arrivò una colossale belinata di caldo”, eccomi, più citrullo che mai, cari strafragorosi lettori a proporvi una proposta. Ovvero, una riproposta.
Il Vostro SuperAbelinato mago delle fiabe ha pensato che per tirarci su tutte le marene, visto che la situazione è grave, ma non è seria, di rirallegrarci riraccontando quel bel polpettone alla¬†‚ÄùPrisencolinensinainciusol‚Äù. Un bel polpettone del tempo passato che può esservi sfuggito, tanto quanto il ruggito di FratelConiglietto, carissimo amico del Vostro FratelMaghetto.
Però, c‚Äôè un però. Il ‚ÄúPrisencolinensinainciusol‚Äù che vi porgevo, e che vi porgo in calce, non è quello del Celenta, è un caso Made in Russia che ho scoperto in Rete e che è un vero portento.
Ovvero, innanzitutto, nel senso di ‚Äúinnanzitutto‚Äù, ringraziamo il caro amico blogger ‚ÄúCattivaMaestra‚Äú, che ha scoperto questa perla ‚Äúsplendida e splendente‚Äù del terzo millennio che è da non perdere. E‚Äô talmente incredibile che mi scappa da ridere, anzi mi viene da scompisciarmi!
Ovvero, il protagonista canta una faccenda sconclusionata tipo il Celenta, ma e però, sta bucando la Rete. Bucando la Rete, non nel senso che poi scappano i pesci, nel senso che sta straripando e dalla Russia è finito in Usa, e poi magara sbarcherà su Marte per la gioia dei cari¬†amici marziani.
Indi e peronde, dopo la terribile sequela di rime che vi ho propinato, guardate il Video perchè è tanto clamoroso che, se per caso lo vede il Cavalier Cortese va a finire che lo assolda in campagna elettorale, perchè, anche se c‚Äôè la Carfagna, con questo personaggio incredibile, forse anche il voto ci guadagna, anche in grande abbondanza, mentre a FratelMaghetto diminuisce anche la panza, visto che la miseria è in grande vicinanza!
Vabbeh, ora scappo prima che mi tirate due pomodori elettronici, porto via tutte le marene, state in allegria, perchè come ben sapete, prima o poi arriverà una grande magia che travolgerà tutti e tutto in un battibaleno, chiaramente in un allegro girotondo esclamando tutti in coro ‚ÄúEvviva la Libertà‚Äù quella con l‚Äôaccento sulla ‚Äúa‚Äù, e che fa rima con Democrazia che è una grande magia!
Perdunque, il polpettone è finito, bello o brutto che sia, ora vedete il Video e invio come di consueto la mia terribilmente ‚Äústupida‚Äù benedizione elettronica. Siete pronti? Concentratevi bene!
Ed in nome della Rete, del Web e del Mouse, che le buone fiabe siano sempre con Noi…Click!
Ooops. Scusate, mi menticavo e quidni Vi imbelino anche il Video del Celenta così vediamo il confronto e la differenza. Ovvero, esclamando ‚Äútrullallà‚Äù, guardiamo di nascosto l‚Äôeffetto che fà, chiaramente con l‚Äôaccento sulla ‚Äúa‚Äù. ;-)

NdA. Saluti a tutti i naviganti ed in particolare “all’amico Giulio della Germania esterna” che sono certo gradirà, tanto quanto gradì all’epoca quando questo post vide la luce.
Era il 15 Marzo 2010, il sole era all’orizzonte, le rondini svolazzavano chiacchierine, e qualcuno in Rete si scompisciava dalle risate!

Questa di Evelyn è una storia vera come quella di Marinella

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Evelyn Moreiro, 19enne di origini sudamericane, venne trovata morta la mattina del 27 novembre 2009, in una casa di accoglienza: si era impiccata nella stanza di un convitto di suore a Viterbo, dove aveva ricevuto ospitalità per la notte in seguito ad una lite con i genitori. ” Il caso inizialmente era stato archiviato come ‘suicidio’ scaturito dalla fine di una storia d‚’ amore con un coetaneo”. Ma una penna non c’è e una sciarpa è strappata e “tre mesi dopo la morte della ragazza, il 27 febbraio, qualcuno ha lasciato un Cd nella cassetta della posta della famiglia Moreiro, contenente le pagine scannerizzate del diario di Evelyn“.La trasmissione della Rai Chi l’ha visto, aveva seguito la storia: “Potrebbe essere stata uccisa Evelyn Moreiro, la diciannovenne d’origine sudamericana trovata impiccata nel novembre 2009 in una stanza della casa di accoglienza di Viterbo in cui si era rifugiata dopo una lite con i genitori. La Procura di Viterbo ha disposto la riesumazione del cadavere: il pm Massimiliano Siddi, titolare dell’inchiesta aperta dopo un esposto dei genitori, ha raccolto alcuni indizi che hanno fatto insorgere il sospetto che la giovane non si sia suicidata, ma che potrebbe stata uccisa. L’impiccagione, quindi, sarebbe solo una messinscena architettata dal suo assassino per sviare le indagini. In queste ore, nell’obitorio di Montefiascone, è in corso l’autopsia. Il medico legale dovrà accertare se la ragazza al momento della morte fosse incinta e se il decesso possa essere attribuito a cause diverse dall’impiccagione. Sulla morte della ragazza è in corso un’altra inchiesta per violenza sessuale presso la procura del tribunale dei minori di Roma a carico di un giovane di Rignano Flaminio (Roma), paese in cui Evelyn viveva con la famiglia prima di trasferirsi nel Viterbese. Alcuni mesi dopo la morte, infatti, un suo amico recapitò in forma anonima ai genitori, residenti a Montefiascone, le copie di alcune pagine del diario sulle quali la ragazza raccontava di essere stata stuprata due volte dal giovane ora indagato.”

Perchè tiro fuori questa storia, chissa come simile a tante altre? Perchè ne avevo scritto, quando non si sapeva e si sapeva un ‘ altra storia dai Media, nel viterbese,come quella di Montalto: Questa di Marinella è una storia vera. Inutile riportarvi stralci, mi prendo tutto lo spazio, come allora. Spazio risibile, stando a quello che rimane, nei Fatti, nel web e nella stampa.Ma io sono una che continua a tifare per Tamata, l’osare…E ringrazio chi ha il coraggio di far emergere la Verità. Come disse Fabrizio De Andrè per La Canzone di Marinella: non è nata per caso, semplicemente perché volevo raccontare una favola d’ amore. E’  tutto il contrario… E non potendo fare niente per restituirle la vita, ho cercato di cambiarle la morte. “

Doriana Goracci


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“Finora nessuno aveva mai messo in dubbio la tesi del suicidio. Per gli inquirenti Evelyn si era impiccata nella stanza della struttura di accoglienza dove le suore l’ avevano ospitata per una notte. Ma i nuovi indizi raccolti dal pm Massimiliano Siddi avrebbero aperto la strada a una nuova ipotesi: quella dell’ omicidio.Sarebbe stato, in particolare, il biglietto lasciato da Evelyn poco prima di morire a suscitare le perplessità degli inquirenti. Ad oggi, infatti, non risulterebbe ancora chiaro come la ragazza abbia potuto scrivere quelle poche righe. Da quanto si apprende, Evelyn non aveva con sé una penna, né ce n’ era una nella stanza in cui alloggiava. Il dubbio è che sia stato qualcun altro a lasciare quel messaggio, spacciandosi per Evelyn. Uccidendo la ragazza e inscenando un suicidio, al solo scopo di depistare le indagini.L’ altro segnale scoperto dagli inquirenti sarebbe una sciarpa di Evelyn, trovata strappata. Come a suggerire una colluttazione con qualcuno che, dopo aver vinto la sua resistenza, potrebbe averla assassinata. Interrogativi che troveranno risposta soltanto quando sarà pronto l’ esito dell’ autopsia eseguita ieri pomeriggio sul corpo della ragazza. Un corpo che non trova pace, fatto riesumare dalla magistratura per condurre tutti gli accertamenti irripetibili necessari. Il medico legale dovrà verificare che le cause del decesso di Evelyn siano imputabili all’ impiccagione. Oltre ad accertare se la ragazza, al momento della morte, fosse incinta.”

Una ragazza di 19 anni, residente a Montefiascone, in provincia di Viterbo, è stata trovata impiccata…QUESTA DI MARINELLA E’ UNA STORIA VERA di Doriana Goracci 02/12/2009 13:07

Domenica 29 novembre non c’ è stato nessun benvenuto a Montalto di Castro, tantomeno alcun segno che il dialogo tra cittadini e istituzioni è una delle più alte espressioni di democrazia, fondamento della società e forma di collaborazione necessaria per la crescita civile e sociale. E’  sceso il silenzio sulle donne, quelle minori, quelle che non rilasciano dichiarazioni alle conferenze stampa, quelle che non sono invitate, quelle che non sono nessuno ma sono sempre da una parte, quelle che non sono complici e non pregano, senza alcuna protezione e benedizione qualificante e di ristoro. Alcune di loro erano il giorno prima alla Manifestazione Nazionale contro la violenza sulle donne, altre ci sono venute apposta a Montalto, da varie parti d’ Italia, dalla Sicilia e dall’  Emilia, dalla Lombardia e dal Veneto, non da Roma e non da Viterbo.

Si sono contate, erano 33, come gli anni di Cristo, o lo scioglilingua sui 33 trentini che trotterellando andarono a Trento‚Non le hacapeggiate‚ alcuna di loro ma l’ Associazione Erinna, unico centro antiviolenza di Viterbo e provincia, si è fatta carico di certe incombenze, come annunciare l’  insolito struscio prima di pranzo. In una dichiarazione resa il 20 ottobre al quotidiano online Unonotizie dissero: Non siamo forcaiole per cultura, anche di fronte a crimini odiosi, crimini che sentiamo sulla nostra pelle. Ammesso che ciò che apprendiamo dai giornali sia vero e fedele e rispetto a ciò che leggiamo, vorremmo dire due o tre cose sulla questione di Montalto di Castro‚ vorremmo sapere ancora se il comune di Montalto ha poi pagato gli avvocati dei ragazzi stupratori, o se si è ravveduto.. se non lo ha fatto è un segnale terribile, come lo è la reazione della maggior parte della cittadinanza di Montalto, che non sappiamo quale esito avrà sulla messa in prova‚ di condotta dei ragazzi visto l’ esempio che giunge loro dagli adulti e dagli adulti nelle istituzioni‚w l’ Italia, l’ Italia tutta intera.

Il sabato precedente, quello della manifestazione a Roma, si era avuta notizia dall’ Ansa che ‚ Una ragazza di 19 anni, residente a Montefiascone, in provincia di Viterbo, è stata trovata impiccata nella camera di un convento di suore a Viterbo, dove era stata ospitata dopo essere fuggita da casa. Il corpo, appeso ad una sciarpa legata ai tubi delle condutture dell’ acqua, è stato trovato da una suora che era andata a chiamarla. La giovane non avrebbe lasciato alcuno scritto per spiegare le ragioni del suicidio. L’ altro ieri, la diciannovenne aveva chiesto aiuto ad un parroco del quartiere Cappucci di Viterbo, al quale aveva spiegato di sentirsi frustrata e insoddisfatta della sua esistenza e di essere fuggita da casa. Il sacerdote, dopo aver parlato a lungo con lei, l’ ha accompagnata nel vicino convento di suore per farle passare la notte. La ragazza questa mattina si è alzata, si è lavata ed è scesa in refettorio dove ha fatto colazione con le suore, poi è tornata in camera. Poco dopo è arrivato il sacerdote,con il quale aveva un appuntamento, una suora è quindi salita in camera per chiamarla e l’ ha trovata impiccata. La giovane si era lasciata da poco tempo con il fidanzato ma gli investigatori escludono con certezza che la rottura della relazione possa essere all’ origine del suicidio. Inoltre, secondo quanto si è appreso, la giovane, a parte alcune incomprensioni tipiche dell’ età, aveva un rapporto normale con i genitori, il padre italo argentino e la madre di Montefiascone.

Altri giornali locali on line avevano scritto nel merito Si sentiva stanca e delusa dalla vita oppure 19enne si impicca in una casa di accoglienza ma anche un altro giornale locale, teneva a precisare: La 19enne non aveva problemi a scuola. Non si drogava, né aveva mai manifestato segni di malessere o di depressione. Lo stesso che oggi ci informa: Verranno celebrate, lunedì 30, le esequie della ragazza di 19 anni che si è impiccata venerdì nella casa di accoglienza in località Cappuccini. I funerali si terranno nella Basilica del Corpus Domini, nel primo pomeriggio, alle 15.

Domenica a Montalto , non una donna o un uomo ‚locali‚  hanno ritenuto farsi complici di queste donne, e manifestare solidarietà: le persiane erano tutte chiuse, la luce compostamente dietro le imposte come le persone, tantomeno navigava  alcuna presenza istituzionale,amministrativa, associativa, civile. In un clima di surreale silenzio, spezzato solo da alcune donne,le stesse hanno scritto al ritorno di quel Siamo tutte con Marinella : “Con tanti cartelli di denuncia, striscioni e slogans abbiamo attraversato le strade di un paese quasi deserto, in cui palpabile era l’ avversione per questa manifestazione. Per ogni donna stuprata e offesa siamo tutte parte lesa‚ siamo tutte con Marinella‚ sono bravi ragazzi e di famiglia buona, chi stupra le donne non si perdona‚ guai a chi ci tocca, ci difenderemo con la lotta.Questi ed altri slogans scanditi ripetutamente da tutte, la lettura di una lettera in solidarietà a Marinella, hanno costretto gli abitanti del paese a guardare da dietro le finestre e se da un lato qualcuno ha lanciato degli insulti, dall’ altro alcune donne hanno applaudito.Giunte davanti al Comune, disposte in cerchio con tutti gli striscioni e i pannelli, abbiamo chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco ed è stata letta una lettera di protesta e denuncia all’ A.N.C.I. Provenienti da varie città d’ Italia abbiamo denunciato con forza l’ humus maschilista e reazionario di colpevolizzazione nei confronti delle donne che subiscono violenza, la legittimazione istituzionale dello stupro che arriva a sottrarre soldi pubblici per difendere gli stupratori, come è accaduto nella vicenda di Marinella, una giovane donna violentata 2 anni fa in quel luogo, da un branco di ragazzi minorenni, l’ uso ‚privato‚ delle istituzioni e dei ruoli istituzionali a difesa della propria  famiglia  e dei suoi rampolli , il sindaco del paese, Carai, zio di uno degli stupratori, mise a disposizione dei  bravi ragazzi‚ 40.000 euro per la loro difesa col risultato vergognoso che il giudice decise, nonostante l’ ammissione delle violenze, di sospendere il processo e affidare i violentatori ai servizi sociali e l’ alimentarsi di un clima di ostilità da parte del paese nei confronti della ragazza violentata e di sostegno agli stupratori”

Tentando di guadare le agenzie di stampa del 29 novembre , mi imbatto in una dettagliata argomentazione sul silenzio scelto a proposito del suicidio ‚ blindato‚tra le mura di una casa di accoglienza religiosa, dove la fine di una vita è avvenuta inspiegabilmente: “A seguito di numerose segnalazioni di sdegno di nostri affezionati lettori circa le notizie di suicidi di minori e non che leggono su testate giornalistiche locali e altri quotidiani on line, viene spontaneo domandarsi se nella divulgazione di notizie tragiche e scabrose come queste non si vada alla ricerca di un recondito compiacimento di essere ‚ il primo ad aver dato la notizia‚  senza pensare che altri possono tralasciare di trattare massivamente tali argomenti. .. Il giornalista è tenuto a non  enfatizzare quei particolari di cronaca che possono provocare effetti di suggestione o emulazione‚come precisa il vademecum del 1995 integrativo della Carta di Treviso (forse mai sentita nominare).  Oggi sembra che la notizia di un suicidio stia sempre più diventando un fatto commerciale, per aumentare vendite o visite, e questo ci fa pensare di trovarci davvero al capolinea del buon senso. Dietro i prodotti vari dei media c’ è una figura: il giornalista. Non uno che vende frutta o chiodi (non ce ne vogliano i commercianti) ma informazioni e pensieri. E molti colleghi in virtù di questo spesso pensano di poter fare a meno di una responsabilità morale ed etica. Non spetterebbe a noi ricordarlo ma lo facciamo volentieri, la legge sulla stampa (nello spirito del comma VI dell’ articolo 21 e dell’ articolo 2 della Costituzione) pone un limite preciso all’ esercizio del diritto di cronaca. L’ articolo 15 punisce con la pena della reclusione da tre mesi a tre anni la pubblicazione di  stampati i quali descrivano o illustrino, con particolari impressionanti o raccapriccianti, avvenimenti realmente verificatisi o anche soltanto immaginari in modo da turbare il comune sentimento della morale o l’ ordine familiare o da poter provocare il diffondersi di suicidi o delitti. Voi vi buttate sul disastro umano col gusto della lacrima in primo piano! Gaber aveva proprio ragione.  In riferimento all’ ultimo fatto di cronaca, che conoscevamo e ieri non abbiamo dato perché impegnati a fornire ai nostri lettori informazioni su altri episodi, corredati da immagini appropriate, la ragazzina poco più che maggiorenne suicidatasi nella casa di accoglienza di un istituto monastico di via IV Novembre a Viterbo ha lasciato una lettera di scuse ai parenti per il gesto. La Squadra Mobile della Questura comunque sta indagando sul caso per scoprire se dietro l’ insano gesto possano esserci particolari motivazioni. Evitiamo di raccontarvi come la ragazzina, minuta e magrolina, abbia messo in atto il suicidio. Re.On.

Concludo questo lungo articolo, e vogliate scusarmi, con certe riflessioni di un anonimo autore su Indymedia il 3 luglio dal titolo Chi non si oppone muore!: a perdere la speranza sono anche coloro che in Italia ci sono sempre stati; voglio riportare, senza beneficio del dubbio perchè sono notizie tratte da testate giornalistiche, alcune vicende che dall’ inizio di quest’ anno riguardano il suicidio o il tentato di donne, uomini e adolescenti, e ai quali si dà poca eco con la giustificazione dello spirito di emulazione‚ ma che rispecchiano la solitudine, la disperazione e l’ impotenza in cui ci si sente costretti a vivere. Faceva seguito un lungo elenco e dei commenti, tra cui un episodio avvenuto a Capranica, il paese dove risiedo, il 22 giugno 2009: una donna aveva tentato il suicidio sdraiandosi sui binari, perchè le era morto il cane.

In questo mondo piccolo e antico,con i suoi suicidi e omicidi di stato,minori e minoritari, oggi annoto che ‚c’ è stata una piccola rivolta nel Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Bari. Un gruppetto di 15 immigrati ha appiccato il fuoco alle suppellettili di un modulo della struttura rendendo necessario l’ intervento di polizia e vigili del fuoco. Ancora ignoti per il momento i motivi della protesta. Ignoti rimarranno i motivi dei suicidi, e di uno stupro tra i tanti, messo in atto da minorenni, coetanei di Marinella.

E il silenzio, complice, sussurra verità inenarrabili ma alle volte grida alle donne con voce di donne e uomini, la colpa di essere tali. Noi non siamo complici con queste Macerie, con nessun stupro e nessun processo mediatico.Dal 1979 Le porte sono aperte ma il virus della violenza non è mutato:lo sfidiamo con la denuncia, emulando l’ amore per la vita e la libertà. Contateci.

Doriana Goracci

Non si sa se accoglieranno la proposta,

ma per questa notte gli strumenti

suoneranno, suoneranno‚

suoneranno. Santino Spinelli

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Blog e riferimenti sul caso di Evelyn Moreiro

http://www.chilhavisto.rai.it/dl/clv/Misteri/ContentSet-52b83528-13be-4928-8024-aa33768a8f7d.html

http://chilhavisto.blog.rai.it/2010/04/30/il-diario-di-evelyn/

http://mammadolce.wordpress.com/2010/05/03/evelyn-moreiro-suicida-a-19-anni-%E2%80%93-i-giornalisti-e-la-campagna-denigratoria-ai-danni-di-chi-le-voleva-bene/

http://nikiaprilegatti.blogspot.com/2010/07/niki-aprile-gatti-evelyn-moreiro-flavio.html

http://www.tusciaweb.it/notizie/2010/aprile/28_1evelyn.htm

Berlusconi duetterà con Aznavour?

Ultimissima news sulla presupposta annunciata performance canora del Premier. Il titolo del Giornale è eloquente: “E Berlusconi se la canta. Inchieste, dimissioni, liti interne…Ma il premier esorcizza il tutto andando ad esibirsi al Duomo di Milano con Aznavour: e fa bene.” Berlusconi starebbe quindi aspettando con ansia il concerto di lunedì sera del grande chansonnier francese, con il quale potrebbe addirittura scattare uno storico duetto. E intanto, in questo video che gira su YouTube, i due hanno in qualche modo già cantato insieme .

Fonte testo, Notizia & Video from RepubblicaTv.it 16 Lug.2010

Ti amo anche se non so chi sei

Ti Amo ‚ô•
Creative Commons License photo credit: ÑÔĶÖŨŤ » Ibrahim AlMazrouei «

CD realizzato da Roberto e Marinella Ferri con la supervisione di Franco Battiato per promuovere la donazione degli organi.

Uscirà il prossimo ottobre il CD: “Ti amo anche se non so chi sei”
realizzato da Roberto e Marinella Ferri con la supervisione di Franco Battiato, atto a promuovere la donazione degli organi – Patrocinato da FIRE – ANTF “G.Gozzetti” (BO) ‚Äì EpaC.
Questo CD è nato per iniziativa di Marinella e Roberto Ferri e con il supporto e la supervisione di Franco Battiato. Lo scopo è quello di diffondere,attraverso la musica,la cultura della ‚Äúdonazione degli organi‚Äù in considerazione della triste realtà, ovvero: le donazioni di organi sono notevolmente diminuite con conseguente perdita di numerose vite umane che invece potrebbero essere salvate. La partecipazione,a questo progetto,è stata massiccia da parte di numerosi artisti ed addetti ai lavori. I brani contenuti sono in parte noti,ma rielaborati, ed in parte inediti. Roberto Ferri ben conosce la realtà dei trapianti in quanto lui stesso trapiantato da tre anni di fegato ed appunto alla luce di questa conoscenza,lui stesso e la moglie Marinella stanno dedicando,dalla data del trapianto,grande attività atta a far conoscere le problematiche alle quali vanno incontro coloro che hanno necessità di entrare in lista di attesa, coloro che vi sono,coloro che muoiono nell‚Äôattesa in quanto non giunge loro un organo in tempo,come fu per Grégory Lemarchal, famoso artista francese, qui presente, che morì nel 2007 a soli 23 anni, in lista di attesa per trapianto e al quale non giunsero in tempo i polmoni di cui necessitava in quanto affetto da mucoviscidosi (fibrosi cistica). Tali problematiche sono conosciute da pochi come per esempio nel campo della epatologia:enorme diffusione di malattie del fegato (2.500.000 le persone affette da epatite B e C.
Oltre 2.000.000 le persone con epatopatia legata ad abuso di bevande alcoliche, 21.000 i decessi all’anno per cirrosi o tumore del fegato.
Le malattie epatiche sono la prima causa di morte nella fascia d‚Äôetà tra i 35 e i 44 anni e la terza nella fascia tra i 45 e i 54 anni). Proprio in funzione della ricerca scientifica rivolta allo studio ed alla cura di tali malattie onde evitare successivi trapianti epatici i proventi della vendita di tale CD – al netto delle spese sostenute ‚Äì verranno devoluti a tal fine ed alla promozione della donazione di organi. A tal ragione hanno dato il loro patrocinio alla iniziativa: – AISF Associazione Italiana per lo Studio del Fegato, – FIRE Fondazione Italiana per la Ricerca in Epatologia, – Associazione Nazionale Trapiantati di Fegato ‚ÄúG.Gozzetti‚Äù, – EpaC Onlus.
Gli Artisti che hanno voluto dare il loro contributo artistico al CD ‚ÄúTi amo anche se non so chi sei‚Äù: Lucio Dalla, Pia, Franco Battiato, Fiorella Mannoia, Iskra, Roberto Ferri, Marco Alemanno, Ron, Vincenzo Capezzuto, Massimo Ranieri, Sepideh Raissadat e Piccolo Coro Antoniano, Maddy Cattaneo, Alessandro Altarocca, Florence Donovan, Gianni Morandi, Fabrizio de André, Ivano Fossati, Anna Mazzamauro, Giuseppe Barbera e Grégory Lemarchal.
Vista la enorme importanza civile e la nobiltà dell‚Äôintento vi chiediamo di dare larga diffusione al progetto attraverso appunto questo CD musicale che ha visto la partecipazione e la generosità di tanti. Contatti: [email protected]. Sito Web: http://www.robertoferri.it; Ufficio: CENTOSUONI Edizioni musicali – Distribuzione EDEL.

Vuvuzela la straziante voce che non abbiamo ascoltato

http://2.bp.blogspot.com/_ydjzIsIyCQI/TB6r4doMt2I/AAAAAAAABcc/MwOt8zh89VE/s1600/vuvuzela.pngDa un amico della Rete, maglia Facebook, ricevo… si parla di calcio? Forse. Anche della voce¬† delle Las tribus del valle del Omo. Troppo straziante? Forse è meglio far vedere Cristiano¬† Ronaldo che Sputa alla telecamera dopo Spagna – Portogallo?

O forse volessimo ascoltare La vita secondo Galeano-Guerre silenziose?

L’amico che osa scrivere e accostare questi suoi pensieri, conclude con un Lux Aeterna, requiem for a dream. E non mi è dolce naufragare in questo deserto dove le vuvuzela sono e rimangono una voce straziante ma passo l’Informazione, senza Ordine alcuno, come dettato dallla testa in unione col cuore.

Grazie Amico caro, che oggi scrivi di te: ” Sto facendo un viaggio alle sorgenti del mio tempo per scoprire quando sono diventato un fiume“.¬†¬† Is this love cantava Bob Marley e questo è un video mandato da un’ amica. Oh Come sono fortunata…in italiano dice : “Sono volonteroso e capace¬† Così metto le carte in tavola¬† Voglio amarti e trattarti bene¬† Voglio amarti ogni giorno e ogni notte¬† Staremo insieme con un tetto sulla testa¬† Divideremo il rifugio del mio letto singolo¬† Divideremo la stessa stanza, Jah provvederà al pane Divideremo il rifugio del mio letto singolo”. Capito Africa?

Saranno gocce, c’è sete.

Doriana Goracci

Vuvuzela la straziante voce che non abbiamo ascoltato

I mondiali sono finiti, gli Dei in mutande sono tornati a casa, nella loro casa, nell’Olimpo dove un Umanità assetata dell’effimero li ha collocati.
Io personalmente ho seguito con occhio distaccato questo evento, non per supponenza o per senso aristocratico ma semplicemente perché questi mondiali sono stati un insulto alla ragione,

Il Sud Africa é uno dei Paesi più poveri al mondo ma ha organizzato i “giochi” più ricchi di sempre. Si muore di fame nei sobborghi di Soweto, il 17% della popolazione infantile é siero positiva. ¬†

” Le donne che hanno contratto l’AIDS sono segregate nei villaggi e oggetto di violenze e discriminazioni.

il Presidente della Repubblica e colpevole di violenza sessuale.

Nel periodo precedente ai mondiali c’è stato un incremento delle operazioni di polizia nei confronti di venditori ambulanti, cittadini sudafricani senza fissa dimora, rifugiati e migranti che vivono in insediamenti informali o in quartieri poveri ad alta densità abitativa.

La polizia si è resa responsabile di irruzioni, arresti arbitrari, maltrattamenti, estorsioni e distruzioni di insediamenti informali. Queste ultime sono state effettuate senza preavviso, predisposizione di un alloggio alternativo adeguato e risarcimento, in violazione delle leggi nazionali che proibiscono gli sgomberi forzati.”

Ma a noi tutto questo non appare, o non deve apparire, a noi arriva solamente il rimbalzare gioioso di una pallone inseguito da miliardari in mutande
.
Ora il gioco è finito il pallone non c’è più, tacciono le assordanti e fastidiose vuvuzeala.

In quelle poche volte che mi sono avvicinato a questi mondiali percepiva qualcosa di stonato,
un dettaglio che era sfuggito agli abili architetti dell’inganno, un qualcosa che solo li e che in nessun altro stadio al mondo trva dimora.

Ora che tutto è finito resta solo il silenzio, e di colpo mi rendo conto che questi mondiali non erano da vedere ma semplicemente da ascoltare.

Le vuvuzela non hanno taciuto un attimo, i telecronisti, i giornalisti e miliardi di persone davanti alla TV se ne sono lamentati trovandole oltrmodo fastidiose e irritanti.

Ma se c’è qualcosa che ha reso unici questi giochi sono proprio loro, le fastidiose vuvuzela.
Il loro suono non era un coro intonato, ma piuttosto un orrenda cacofonia di voci.

Le voci che noi non ascoltiamo, non vogliamo ascoltare le voci di un continente che chiede a noi soccorso ma che scacciamo con fastidio come facciamo con le mosche.

Ora il mondiale è finito, le TV ci hanno vomitato nelle case un Africa moderna, stadi super tecnologici, abbiamo ascoltato la sua musica, abbiamo spalancato la bocca davanti alle loro danze trascinanti, abbiamo visto un Africa al passo con i tempi, così ci sentiamo tutti un pò meglio perché il nostro ipocrita senso di colpa è stato un pò sopito, questo mondiale ci ha detto che in fondo non stanno poi così male.

Allora mi piace immaginare che le odiate vuvuzela diventino le ambasciatrici di una miriadi di villaggi di cui ignoriamo l’esistenza ma ne deprediamo le ricchezze.

Mi piace pensare che le vuvuzela si insedino nelle nostre case quando facciamo riunioni di famiglia sfogliand un depliant patinato per decidere dove sarà il prossimo safari.

Come vorrei che il fragoroso suono si infilasse sotto sotto le morbide lenzuola e si agitasse come una serpe che cerca di mordere alla cieca e ci si risvegliasse con l’orrore negli occhi.

Come mi piacerebbe, che per un attimo, ma solo per un attimo il loro suono squarciasse il silenzio che ci protegge dalla nostra coscienza.

Ma ora tutto tace, la festa è finita, se la vostra squadra del cuore ha vinto brindate con Stok, se ha perso consolatevi con Stok.

In fondo la morale di questi mondiale e sempre la stessa, c’è chi vince e c’è chi perde, di certo l’Africa non ha vinto.

E non solo a pallone

Vladimiro Cordone

( PS. Perdonatemi un po di retorica, ma come si dice :quando il troppo è troppo…)

 

Arrivederci a Lelio Luttazzi

Un grande protagonista della musica italiana ci ha lasciato. Il maestro e compositore Lelio Luttazzi è morto stanotte nella sua casa, a Trieste.
Lo si è appreso dal suo amico e agente, Roberto Podio, portavoce della famiglia.
Gli Autori di Reset e lo Staff partecipano al dolore dei familiari.
Ricordiamo Lelio Luttazzi con un Video. Un Video per portare rispetto ad un grande artista ed alla sua storia. La storia indimenticabile di Lelio Luttazzi.

Fonte e Notizia integrale Corriere.it 8 Lug.2010

La mia viat, filosofia del nulla di Lelio Luttazzi 1 Agosto 2002

Official Web Site Lelio Luttazzi & Biografia from Wikipedia

“Smooth” nel segno di Franco Baggiani, umori e suoni

JAZZASCONA_2010

Introdurre Franco Baggiani è impresa ardua, una fusione tra arte in prima persona e insegnamento di qualità, scuole nel territorio che producono talenti. Limitiamoci alla sola recentissima e mirata al tema dell’intensa attività artistica del poliedrico trombettista.

Pluri-premiato in Italia ed Europa come uno dei migliori interpreti jazz dello strumento. Dopo ‚ÄúMy way through the jungle‚Äù (2009), album incalzante e pieno di groove, che lo riporta al suo amore per il jazz eletrico ed al mood davisiano degli anni 70, arriva ‚ÄúSmooth‚Äù, il frutto di un progetto che nasce nel 2002 come ‚ÄúTattoo‚Äù e che ha dato vita nel 2006 al secondo album “Santur” e che, in questi anni, è andato perfezionandosi alla ricerca di nuove soluzioni all’interno della fusione del jazz con altre aree musicali. La combinazione di stili e generi diversi è una costante degli ultimi lavori di Baggiani che questa volta si avvale della collaborazione di Pulse (Marco Galardi) che sostituisce Mario Leonelli dei Govinda.

Questo musicista elettronico e ‚Äúvirtuale‚Äù, ha disegnato una sorta di tavolozza sonora elettronica, ora di sapore etno-indiano, ora jungle, ora house, sulla quale vengono disegnate repentine volute e temi distesi di chiaro sapore ambient incorniciate da umori e suoni veramente belli. Sitar, flauti indiani, tablas e una miriade di strumenti provenienti da altre culture, si incontrano con lo scattante e originale fraseggio del trombettista, ora chiaro e netto, ora con echi ed elaborazioni elettroniche che riportano il suono ad una dimensione ancestrale creando una osmosi timbrica di rara bellezza. Sperimentare non significa in ogni caso astrarsi dalla realtà, infatti con Smooth si può ballare con le groove di tendenza e scorgere le velate citazioni….

Superato il tempo in cui etichettare ogni nuovo disco, in Smooth ciascuno può trovare la propria dimensione. Unico e allo stesso tempo molteplice, ogni brano è capace di stimolare l‚Äôimmaginazione di ciascuno in modo diverso e peculiare. Non rimane che immergersi nell‚Äôoceano di suoni e creare lì il proprio habitat. Smooth è prodotto dalla Sound Records, giovane e coraggiosa etichetta fiorentina di musica jazz e d’avanguardia. La Sound Records nasce nel 1997 con l’obiettivo di produrre e prodursi fuori dagli schemi convenzionali. Propone un’idea imperniata sul jazz e territori limitrofi, ma sempre aperta alle contaminazioni e alle contemporaneità musicali. www.francobaggiani.it.