Vaccino Covid non sufficiente, virus è batteriofago.Sconvolgente ricerca italiana

“Vaccino Covid19 attuale non sufficiente: ci vuole altro per debellare il virus”. Il Sars Cov 2 entra nei batteri: questo cambia tutto.

“Sars Cov 2 è anche un virus batteriofago. Significa che entra nei batteri e replica il suo RNA anche da lì. Abbiamo finalmente l’evidenza scientifica, con tanto di foto del virus mentre colonizza il batterio. Ciò significa che stiamo seguendo procedure da integrare. Per debellarlo ci vuole altro rispetto ai virus classici. Non servono solo le chiusure, serve disinfettare e prevenire. Ed ora c’è il razionale scientifico per cui funzionano gli antibiotici. Avremo bisogno di un vaccino anche contro le tossine che abbiamo trovato e producono i nostri batteri, in maniera molto simile al meccanismo della difterite. I vaccini attuali non saranno sufficienti. Fra un po’ avremo molte più varianti: la variante lombarda, veneta, di Milano e di Roma”.
La scoperta fatta da Carlo Brogna, Simone Cristoni e gli altri dottori del gruppo di ricerca con la capofila Craniomed, fondata nel 2018 per studiare le proteine, è sensazionale.

(…)

Che conseguenze ha questa scoperta su tutto quanto si sta facendo per contenerlo?

Enormi. In primis,  visto che  è anche un  batteriofago bisogna accettare l’evidenza che sta ovunque. Colonizza fogne, acque, mari. Tutto (ecco perché si aveva notizia del virus nella papaia o nel frigo, nelle fogne Olandesi o di Milano, ndr). Non credo che basti chiudere tutto periodicamente senza  disinfettare continuamente, come hanno fatto in Cina, le scuole, luoghi pubblici, mezzi di trasporto,  le strade. La disinfestazione periodica dovrebbe essere fatta con protocolli prestabiliti  e coordinati. Certo, la mascherina è una protezione, ma  non sufficiente. Il contatto e la trasmissione orofecale rappresenta una altra spiegazione agli aumenti continui dei positivi. Inoltre essendo ubiquitario e replicandosi velocemente è riduttivo parlare di variante brasiliana o inglese: fra poco avremo moltissime varianti , la variante lombarda, laziale, poi quella milanese e romana e poi quella individuale! Insomma lo avremo tutti nel giro di qualche anno. La cosa positiva è che ora abbiamo il razionale su come curarlo precocemente  e il fattore tempo risulta importantissimo.  Si può curare con gli antibiotici ed evitando alcuni farmaci”

Leggi l’articolo completo inerente la scoperta del ricercatore Carlo Brogna su Affari Italiani

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L’Aquila in piazza per non essere dimenticata “Diretta webTv”

“E’ iniziata la diretta WebTV della manifestazione da L’Aquila”¬† E’ possibile seguire in diretta streaming la manifestazione dalla partenza a piazza d’Armi, all’arrivo e gli interventi sul palco a piazza Duomo, previsto intorno alle ore 17 .¬† Le troupe di inviati di www.abruzzo24ore.tv sono composte da Marco Signori, Luca di Gaicomantorio Diego Lepiscopo e Alessandro Di Giacomantonio. In studio Maria Laura Carducci, Filippo Tronca, Massimiliano Nibid.

20 Novembre All‚Äô Aquila Non C‚Äôè Posto per Macerie e Manganellate di Democrazia from Reset

Fonte News Testo e Streaming from Abruzzo24ore.Tv

 

20 Novembre All’ Aquila Non C’ è Posto per Macerie e Manganellate di Democrazia

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“Sono passati quasi due anni dal terremoto e quì all’ Aquila va sempre peggio, per questo abbiamo deciso di tornare ancora una volta in piazza. Lo faremo il 20 novembre, invitando i movimenti a partecipare e a farsi carico di una situazione drammatica. Sulla nostra pelle si è fatto e si sta facendo di tutto, la nostra città sta morendo, tra il disinteresse generale: vi invitiamo a stare un giorno con noi, per capire, per lottare.”

Stavolta chi scrive questo, non è Luigia o Laura Tarantino o Miss Kappa, all’ anagrafe Anna Pacifico Colasacco o tante altre e altri che ho proposto e conosciuto in rete e nella vita, ma Epicentro Solidale. Lo dice la parola stessa, quanto sia importante esserlo e insieme, da qualunque parte provenga l’aiuto e come è possibile e un po’ anche se ci sembra impossibile. Andando avanti nell’articolo si legge. ” Oggi L’ Aquila è una città fantasma, svuotata, senza più abitanti, dove si sopravvive senza diritti, senza lavoro, senza casa, con una crisi economica e sociale che colpisce sempre più persone. Ma la crisi di questa città è la crisi di un intero sistema e quanto viviamo noi è un modello che rischia di riproporsi, in dimensioni e modalità ancora più drammatiche. Manifestare a L’ Aquila non significa solo essere a fianco di circa centomila persone. Significa soprattutto capire che le catastrofi oggi rappresentano sia la nuova frontiera dell‚Äôarricchimento, sia la forma di governabilità, il modello con il quale imporre l‚Äôordine attraverso lo stato di emergenza. Il terremoto ha rappresentato il varco oltre il quale ciò che prima non era politicamente conveniente è diventato condivisibile, “necessario”. Si sta distruggendo un territorio e si sta riducendo una città ad un’ unica strada, ad un centro commerciale, ad una serie di dormitori, ad una miriade di baracche. Contemporaneamente ci vengono rubati i diritti: prima del terremoto nessun@ avrebbe accettato la limitazione delle proprie scelte, persino nell’ agire quotidiano, nessun@ avrebbe accettato di essere trattato non più come un cittadino ma come un mendicante costretto a ringraziare. Nessun@ avrebbe accettato di essere licenziato dall’ oggi al domani, di perdere la propria attività lavorativa, di vivere tra transenne, cancelli, colonne di mezzi militari e divise di ogni genere. Nessun@ avrebbe tollerato che i morti, i crolli, le difficoltà, la miseria, diventassero oggetto di speculazione per le grandi imprese o di propaganda per i politicanti. Questo è il vero volto del “miracolo” aquilano: un disastro! Si sono serviti di operazioni ciniche e violente: la militarizzazione del territorio, i sistemi di controllo, i campi, la sovraesposizione del G8, la Protezione Civile, i commissariamenti, le menzogne, il buonismo, la creazione di falsi nemici e di falsi miti. Vogliono produrre una società priva di ogni capacità critica, decisionale, resistenziale, frantumata in tante microscopiche nicchie; una società che rinunci alla propria dignità in cambio di quattro baracche con il televisore al plasma. E vogliono un territorio ridotto a merce. E’  quanto sta accadendo qui, in quella che era una tranquilla cittadina di provincia, è quanto potrebbe accadere ovunque! Epicentro Solidale.”

Questa volta riporto altre voci come le Donne in nero dell’Aquila, non so quante siano ma spiegano chiaramente: “…la nostra resistenza è quotidiana anche senza riunioni e striscioni… Questa manifestazione nazionale per noi significa opporci a tutto ciò che abbiamo sempre contrastato: militarizzazione, razzismo e violenze, occupazioni di territori, guerre, ma oggi significa partire ancora più in profondità da noi stesse, che abbiamo dentro le ferite, gli strappi e le perdite, che il terremoto ci ha provocato.”
E altre da Vicenza, dove ancora si lotta contro l’allargamento della base militare, e da Novara, dove sarà sede della linea di assemblaggio finale dei cacciabombardieri F35, che con molt chiarezza dicono: “Ci indigna il fatto che il centro de L’Aquila sia ancora pieno di macerie e vuoto di vita, mentre il governo prosegue nel progetto F35, già costato a noi cittadini italiani 2 miliardi di euro, che prevede l’acquisto di 131 bombardieri, al costo di almeno 100 milioni di euro ciascuno. …Per questo simbolicamente e provocatoriamente vi regaliamo per il 20 novembre almeno 25 di quei cacciabombardieri: con i corrispondenti 2,5 miliardi di euro si potrebbe “ristrutturare il centro storico dell’Aquila, 5.000 case inagibili, l’ospedale e la casa dello studente”.

Sempre le stesse Persone che sono contro la Malarazza, la Tav, il Ponte, il Vat, le Macerie di Democrazia.

Se non fossi stata chiara, spesso mi disperdo: la  Manifesta Azione Nazionale è sabato 20 novembre a L‚’ Aquila. Non rido e non dimentico neanche io…i Terremotati Manganellati a Roma il 7 luglio 2010 nel Bel Paese dallo Stivale Sfondato.

La voce di Alessandra Cora ancora vive.

Doriana Goracci


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SOS L’AQUILA chiama ITALIA
20 novembre 2010
L’AQUILA – MANIFESTAZIONE NAZIONALE
PARTENZA ORE 14 da PIAZZA D’ARMI

Guarda la lista delle adesioni!

Per adesioni scrivere a anno1aq[at]gmail.com

Come arrivare, il percorso, dove parcheggiare

E’ consigliata l’uscita autostradale (A24), L’Aquila Ovest. Di li gli autobus procedono per poche centinaia di metri, fanno scendere le persone nel punto di inizio della manifestazione (Piazza D’Armi – Via Corrado IV) e proseguono vuoti fino all’area designata per il parcheggio (viale Gran Sasso)

Guarda la mappa del percorso e dei parcheggi

Prenotazione autobus: Trento – Marina 339.8918578 | Verona – Eugenio 340.3228533 | Vicenza Nord Est – Olol 338.1212235 | Torino – Ezio 333.7640360, Silvia 349.2189851 | Val di Susa – Maurizio 334.8655120 | Milano – Andrea 346.3989550, Luca 335.7633967 | Bologna – Ludovica 389.6874064, Martina 333.4867501 | Firenze – Doretta 333.9938910 | Perugia – Ermelinda 349.1441295, Antonio 320.4407552 | Roma – Bartolo 320.0855289, studenti università Stefano 328.9073489, altri numeri Roma: 320.0855289 – 334.3358006 – 329.9565127 | Ciampino – Fabio 349.7863626 | Marche – Marianna 333.1295984 | Pescara – Renato 338.1195358 | Napoli – Laura 338.3031201 | Matera – Sandro 349.1894737 | Palermo – Radio Aut 333.6394387

Per dormire all’Aquila: 348.9953458


http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/binary_files/gallery/Sos_Laquila2___manifesto_locale_17161.jpg

L’archeologia a portata di smartphone, lo dice il Cnr

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Navigare con il proprio cellulare tra musei e siti archeologici virtuali. √à una delle molte novità presentate ad ‚ÄòArcheovirtual‚Äô, mostra delle tecnologie per i beni culturali organizzata dall‚ÄôItabc-Cnr nell‚Äôambito della Borsa mediterranea del turismo archeologico. Dove l‚ÄôIstituto presenta anche la prima rete europea dei virtual museum.

Tra un sms e un mail, grazie ai dispositivi di ultima generazione, sarà possibile navigare nella topografia di Teramo antica, nella Dublino del Medioevo e nella Leicester romana. Sono alcune delle novità presentate ad Archeovirtual, vetrina delle tecnologie realizzate in Europa nel settore dei beni culturali organizzata dall‚ÄôIstituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del Consiglio nazionale delle ricerche (Itabc-Cnr) e ospitata dal 18 al 21 novembre a Paestum. Archeovirtual si tiene nell‚Äôambito della XIII Borsa mediterranea del turismo archeologico, promossa e realizzata dalla Provincia di Salerno e dalla Regione Campania, in collaborazione con Leader sas, NVidia e ProjectionDesign.

‚ÄúI nuovi cellulari, grazie all‚Äôincremento di capacità di memoria e a particolari algoritmi di compressione dei dati, offrono la possibilità di navigazione in tempo reale in ambienti 3D con ingenti contenuti multimediali‚Äù, spiega Augusto Palombini dell‚ÄôItabc-Cnr. ‚ÄúTali dispositivi si avviano a divenire i protagonisti del turismo dei prossimi anni, quale supporto più efficace per i sistemi di guida dei siti di interesse culturale‚Äù.

Il Cnr ha allestito ad Archeovirtual 18 progetti in 3D. ‚ÄúIl visitatore viaggerà nel tempo, esplorando gli insediamenti della villa di Oplontis e dell‚Äôantica Cartagine‚Äù, commenta Sofia Pescarin archeologa dell‚ÄôIstituto e direttore scientifico della mostra, ‚Äúsi muoverà nel clamore della battaglia delle Termopili, entrerà in una tomba cinese del primo secolo a.C., prenderà parte all‚Äôassassinio del principe Francesco Ferdinando a Sarajevo, costruirà personalmente una nave con i carpentieri romani e osserverà l‚Äôapplicazione dei colori di Giotto. L‚Äôedizione di quest‚Äôanno comprende anche una sezione dedicata a studenti e giovani ricercatori già autori di applicazioni di notevole qualità‚Äù.

Durante un workshop (18 novembre, ore 15-19; 19 novembre, 9.30-13.30) verrà presentata ila più grande rete europea di musei virtuali (V-MusT.net). Il progetto, coordinato dall‚ÄôItabc-Cnr, sarà inaugurato a febbraio 2011 e durerà quattro anni, con la partecipazione di università e istituzioni di Italia, Belgio, Bosnia-Herzegovina, Cipro, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Olanda, Spagna, Svezia.

I musei virtuali – si legge nel programma ‚Äì ‚Äúrappresentano un nuovo modello per comunicare, interagire e comprendere la realtà che ci circonda‚Äù. L‚Äôiniziativa nasce dall‚Äôesigenza di condividere il know how nel settore, affinché l‚ÄôEuropa possa acquisire ‚Äúla stessa maturità raggiunta nel cinema e nei videogames‚Äù, superare la frammentazione della propria ricerca, identificare i musei virtuali del futuro e stimolare la competitività dell‚Äôindustria nell‚Äôinformation and communication technology.

Materiale e immagini

Brescia Cronache di una domenica di novembre italiana

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Va così, che una domenica 14 novembre 2010, le famiglie italiane e le persone che non lo sono italiane ma risiedono in Italia, cercano di riposarsi, non come dice solo il buon Dio ma il Buon senso. E anche io mi sono voluta prendere una vacanza del corpo e della mente e me ne sono andata con un pezzo di famiglia mia in un bosco della Tuscia, dove si sta come d’autunno stanno le foglie, cadute a terra a formare un tappeto umido per le piogge e giallo marrone rosso. Basta guardare giù in basso¬† e¬† c’era un fermento di vita, funghi animaletti gatti selvatici, altri che occhieggiano e non li vediamo, altri sono andati già in letargo e poi insetti laboriosi, come un ragno estroso che si portava appresso una foglia…Era sospesa nell’aria e non scendeva stava a dondolare nello spazio, tenuta così da un filo di seta che reggeva miracolosamente al vento dolce e autunnale. Quando sono rientrata a casa col mio Cestino, senza funghi, state tranquille Forze dell’Ordine ‘che non ci capisco niente e non voglio avvelenarmi, sono andata a collegarmi col mondo di Facebook e ho appreso da un’amica che la situazione era molto tesa per i 4¬† Su su sulla Gru e quelli giù che non sapevano come fare per per rassicurarli e farli mangiare e farli scendere e resistere a tanto scempio della Legalità e della Sicurezza. E così, tra una passata e l’altra di informazioni da Quì Brescia Cibo e acqua per i quattro sulla gru alle 18 di domenica 14 novembre e Radio Onda d’Urto, si è fatta notte e mi ero addormentata dopo un Report di Autority dei Loro Affari, oscuri ai più e ora un po’ più noti ma siamo in Itaglia si sa, Bella e Gentile e ci vuole molta pazienza e coraggio, oltre che pane. Leggo QuìBrescia e poi un comunicato di Radio Onda d’Urto e infine è apparso un cuore fatto con delle candele, dal basso verso la Gru, perchè lo possano vedere da lassù, e me l’ha passato un’amica che non conosco nella realtà, ma è vero l’amore che ci porta a resistere contro questa Italia, che si chiede ancora se conviene: oh che sarà.¬† E¬† ho trovato un video “fatto in casa con delle diapositive” e allora passo questo, anche questo, per chi non avrà mai giudizio e per rimanere umani per un mio fratello che guardi il mondo e non la Tivù…nell’itaglietta piccola così come la provincia piccola così come certi ometti piccoli così…e un grande che comunica…cantando… Attenti al vicequestore.


Vi ricordo che i 4 rimasti su, non chiedono il VOTO o di entrare in un’URNA ma chiedono il permesso di soggiorno che hanno amaramente e inutilmente pagato e questi sono i rimasti sulla Gru:

RACHID. Marocchino, 35 anni, ha lasciato la scuola dopo la prima media. In Italia ha distribuito volantini.SAJAD. Pakistano, 27 anni, è laureato e ha un master in lingue. √à arrivato in Italia tre anni fa.ARUN. Pakistano, 24 anni, ha lavorato distribuendo volantini. JIMI. Egiziano, 25 anni, tecnico informatico, ha lavorato come metalmeccanico fino ad agosto.

Sabato 6 novembre accadeva che certi diritti distorti hanno redatto un articolo riportando: ¬´Basta truffare gli immigrati ‚Äì grida un migrante dalla gru – abbiamo pagato tutti i contributi¬ª Da ultimo un messaggio da un amico, Vladimiro Cordone, su Fb: “Ehiii….voi..sulla gru mi sentite? Siamo in tanti con voi, lo so che non ci vedete, siete troppo in alto per noi. Non ci fanno salire fin lassù, siamo in tanti. Gli Italiani non sono tutti razzisti. Avete sentito? Siamo in tanti, il nostro sogno 謆 di farvi scendere liberi. Lo sappiamo che è difficile ma noi siamo con voi. Avete sentito? ” Con tanti tanti tanti distinti saluti a chi non vede non sente non parla e carica…Oh che sarà: c’è tempo c’è spazio per tutte e tutti. Forse la Trattativa è a una svolta. In Italia

Doriana Goracci

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Ah che sarà che sarà che vanno sospirando nelle alcove¬† che vanno sussurrando in versi e strofe che vanno combinando in fondo al buio¬† che gira nelle teste e nelle parole che accende candele nelle processioni¬† che va parlando forte nei portoni e grida nei mercati che con certezza¬† sta nella natura nella bellezza quel che non ha ragione ne mai ce l’avrଆ quel che non ha rimedio ne mai ce l’avrà quel che non ha misura.¬† Ah che sarà che sarà che vive nell’idea di questi amanti che cantano¬† i poeti più deliranti¬† che giurano i profeti ubriacati che sta sul cammino dei mutilati¬† e nella fantasia degli infelici che sta nel dai e dai delle meretrici¬† nel piano derelitto dei bambini ah che sarà che sarଆ quel che non ha decenza ne mai ce l’avrଆ quel che non ha censura ne mai ce l’avrà quel che non ha ragione.¬† Ah che sarà che sarà che tutti i loro avvisi non potranno evitare¬† che tutte le risate andranno a sfidare che tutte le campane andranno a cantare¬† e tutti i figli insieme a consacrare e tutti i figli insieme a purificare¬† e i nostri destini ad incontrare perfino il Padre Eterno da così lontano¬† guardando quell’inferno dovrà benedire quel che non ha governo ne mai ce l’avrଆ quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà quel che non ha giudizio.¬† Ah che sarà che sarà quel che non ha governo ne mai ce l’avrଆ quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà quel che non ha giudizio.¬† Ah che sarà che sarà quel che non ha governo ne mai ce l’avrଆ quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà quel che non ha giudizio. (C. Buarque de Hollanda – I.Fossati)

Fonti:

http://dirittipertutti.gnumerica.org/

http://www.radiondadurto.org/

http://www.quibrescia.it/

http://www.dirittidistorti.it/

COMUNICATO STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE DIRITTI PER TUTTI SUI FATTI DI SABATO 13 OTTOBRE IN VIA SAN FAUSTINO

Nel tardo pomeriggio di ieri, al termine di una manifestazione molto partecipata per esprimere sostegno ai quattro immigrati sulla gru di via San Faustino, alcune decine di persone totalmente estranee al presidio nei pressi della gru, sconosciute a noi e a tutti i partecipanti al presidio, all‚Äôimprovviso e all‚Äôinsaputa degli altri manifestanti, hanno per pochi minuti tentato di sfondare il fitto dispositivo di polizia e carabinieri che all‚Äôaltezza della chiesa di San Faustino impedisce di avvicinarsi alla gru. L‚Äôunico risultato concreto ottenuto da chi ha compiuto quest‚Äôazione è stato lo scatenare altre cariche di polizia, dopo quelle che senza alcun motivo le forze dell‚Äôordine avevano compiuto già lunedì 8 novembre. Anche ieri nel corso delle cariche polizia e carabinieri hanno operato fermi e pestaggi indiscriminati, che sono documentati dalle immagini video a disposizione di tutti. Non ci risulta che nel corso di questi fatti cose o vetrine abbiano subito danneggiamenti. Gli attivisti del presidio hanno fatto tutto quanto era nelle loro possibilità per riportare la calma fra i numerosissimi partecipanti in quel momento, mentre i pochi autori del tentativo di sfondamento subito fallito si stavano già dileguando. Ci sono volute decine di muniti e tanta fatica per riportare la calma. Soprattutto perché la tensione, anche tra i migranti, è oramai a un livello molto elevato. La responsabilità totale dell‚Äôinnalzamento costante della tensione in tutti questi giorni è da attribuire al ministro degli Interni, all‚ÄôAmministrazione comunale di Brescia, al Prefetto, ai più alti dirigenti della Questura di Brescia. Alla mancanza di qualsivoglia risposta positiva alle richieste dei migranti sulla gru da 15 giorni, si aggiunge il fatto, di inaudita gravità, che da giorni quelle quattro persone sono tenute in condizione di isolamente pressoché assoluto. Un vero e proprio stato d‚Äôassedio imposto dalle autorità appena elencate. Uno stato d‚Äôassedio che impedisce ai migranti sulla gru persino di comunicare con l‚Äôesterno, di ricevere una visita medica, indumenti. Di fatto, viene costantemente ostacolata e spesso impedita anche per più giorni consecutivi la stessa fornitura di cibo. Vengono tolte condizioni vitali che non possono essere negate a nessun essere umano, nemmeno in situazione di guerra. Contro quelle quattro persone, la loro dignità e il loro coraggio, è in atto una pressione talmente forte da diventare vera e propria vessazione. Siamo sulla soglia della barbarie. E la barbarie è impossibile da governare, per chiunque. Chiediamo con forza a tutti coloro che possono intervenire di muoversi con la massima urgenza per contribuire alla reale rimozione di questo stato d‚Äôassedio. Rinnoviamo a tutti e tutte l‚Äôappello a continuare con la massima partecipazione il presidio di sostegno in via San Faustino. Non lasceremo mai soli i ragazzi sulla gru. La loro lotta è la nostra lotta. Brescia, 14 novembre 2010 Associazione Diritti per Tutti

LA SOLIDARIETA’ E’ UN ARMA: MANDATECI I VOSTRI COMUNICATI DI SOLIDARIETA’. PARTECIPATE AL PRESIDIO.

Dopo lo sgombero del presidio in Piazzale Cesare Battisti con la violenza da parte della polizia e dei carabinieri guidati dal questore vicario di Brescia Emanuele Ricifari nella mattinata dell‚Äô8 novembre a Brescia, la lotta non si arresta e prosegue in via San Faustino, a pochi passi dalla gru occupata. Porta la tua solidarietà! Partecipa al presidio! Partecipa alla lotta! PERMESSO SUBITO PER TUTTI E TUTTE! I comunicati di solidarieta‚Äô vanno mandati a [email protected]; gli SMS al 335-1220759, per intervenire in diretta chiama al 030 45670

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Facebook censura Antonello Zappadu

Il fotoreporter sardo noto per le foto con ragazze di Berlusconi annuncia che il suo account è stato chiuso dal social network. Aveva appena postato note e immagini su Bossi e sullo stesso Premier. Nella mia pagina Facebook¬ª, dice Zappadu, ¬´ho pubblicato spesso post di riflessione o spunti sulle foto dove veniva ritratto l’ex premier ceco Topolanek nudo a Villa Certosa, foto che stanno facendo il giro del mondo fuorché in Italia, dove sono ancora sotto sequestro da parte del Garante della Privacy¬ª. Potrebbe essere questo il motivo della chiusura? Non si sa. Un’altra ipotesi, su cui riflette lo stesso Zappadu, è che invece la chiusura abbia a che fare con la recente pubblicazione di un post in cui il giornalista parlava della presunta relazione tra Umberto Bossi e Luisa Corna e accennava al fatto che la notte in cui il leader della Lega aveva avuto l’ictus i due fossero assieme.

Fonte stralcio & Notizia integrale from L’Espresso.it 10 Nov.2010

Claudio Messora chiede aiuto alla forza incredibile della Rete

E per la serie “occorre che la Rete si disbelini”, e “questa non è un fiaba del sottoscritto”, ovvero la situazione del caro amico blogger Claudio Messora è grave nel senso che un oscuro incantesimo lo ha colpito. Cosa è successo? Quale arcano sortilegio lo ha colpito? Innanzitutto non gli è caduto il gatto nel cesso. Ovvero, non ve la spiego leggete sul suo VideoBlog, e leggete alla sua pagina di Facebook in tempo reale cosa comunica Claudio. Poi, la Rete si disbelini nel senso di disbelinarsi. Ovvero aiutare per quello che è possibile e che si è a conoscenza, perchè la Rete non è solo condivisione ma è qualcosa di più. Indi e percui, diamoci una mossa e non raccontiamoci delle musse.
Aiutiamo Claudio. Chi è a conoscenza al meglio porga il suo aiuto. Magari sentite anche Pluto.
La situazione è grave ma cerchiamo di essere allegri perchè non siamo soli. Siamo in Rete e questa è una grande magia. Questo post sarà attenzionato ed aggiornato perchè la Rete non è solo navigare o condividere. La Rete è, nonchè e perciocchè, ed anche pure…Volersi bene!
Indi e percui mi fermo cuì. Post breve ma efficace. Siatelo anche Voi. Bastano pochi e semplici click per aiutare un amico. E Claudio Messora non è un amico a caso.
Buone castagne a tutti quanti specialmente ai naviganti che aiuteranno Claudio perchè lo zoccoluto peloso, con i tacchi che striscia la coda ed odora di zolfo sta attanagliando il suo blog. E se non vi è mai successo nulla, non potete comprendere cosa scoppia dentro. Un saluto a Claudio. Un saluto ad un Grande Blogger. Un blogger che è storia della Rete. Inutile aggiungere…Condividete!

La casta si lamenta dei controlli dell’Inps…

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La casta si lamenta dei controlli dell’Inps: Alle ultime verifiche è risultato che solo 60 deputati circa su 630 hanno contratti regolari con i loro assistenti parlamentari. Eppure c’è chi si lamenta perché l’Inps ha deciso di controllare. Lo rivela in un video l’on. Antonio Borghesi di Idv. Per capire il concetto di casta vi consiglio di un breve passaggio a questo link

Eppur che siamo donne le gambe Omsa ce le mandano in Serbia (Fase 2 Licenziamento Collettivo)

Un’amica mi scrive oggi una lettera che ne contiene un’altra dalle lavoratrici dell’Omsa e io ve la mando come l’ho ricevuta, porta una prefazione che sempre più spesso leggo: “Fate girare per favore, domani potremo essere noi ad essere licenziati!!! Valentina Vandilli.”Vorrei tanto accompagnarla con un Je ne veux pas travailler ma le cose non stanno così…


Dopo pagine e pagine della cronaca nera inviavo, tempo addietro, una canzone antica,  Sante Caserio di Pietro Gori: era il il 1894. E se la memoria non mi inganna già su Reset-Italia, qualcuno scrisse C’ era una volta Omsa che gambe ed ora non c’ è più. Quanto, chi e dove, va sparendo? E quando finisce la Cassa Integrazione, quale Pacchetto Sicurezza sarà consegnato con Foglio di via ? A chi lotta, un abbraccio grande, perchè ci sono donne uomini e bambini che continuano a camminare, sulla strada e Insieme.

Quanto sopra l’ho scritto a novembre dello scorso anno. Il 30 dicembre 2011: “Le lavoratrici Omsa invitano tutte le donne ad essere solidali con loro, “boicottando” i marchi Philippe Matignon – SiSi – Omsa – Golden Lady – Hue Donna – Hue Uomo – Saltallegro – Saltallegro Bebè – Serenella e vi sarebbero grate se voleste dare il vostro contributo alla campagna, anche solo girando questo video a quante più persone potete se non altro per non alimentare l’indifferenza… Basta alla legislazione che protegge sempre gli interessi unicamente lucrativi degli imprenditori !!”

Omsa Licenziamento collettivo: Licenziamento collettivo. È questo il destino che attende le 240 lavoratrici della Omsa, storico marchio delle calze italiane che al termine della cassa integrazione, perderanno tutte il lavoro. Oggi l’annuncio ufficiale dell’azienda che sposterà la produzione in Serbia.

Aggiorno dunque  con un video a loro dedicato da Alessandro Lanzani, per spiegare le  amare “novità “: Omsa chiude e licenzia a Faenza ma apre in Serbia. E noi ?

A settembre La Vecchia talpa parla con una lavoratrice Omsa

E ancora Per ricordare,    video Bologna – Donne OMSA in piazza Maggiore 22 Ott 2011: Intervento di Marina e Anna, lavoratrici e donne dell’Omsa di Faenza, dal palco in Piazza Maggiore a Bologna. “Indignate e impegnate e sempre a testa alta” nel far conoscere la loro storia e quella delle colleghe con cui condividono le preoccupazioni per il loro futuro lavorativo.

 

 Anno Nuovo, Fase Nuova? Vergogna ItaGlia, CresciTAGLIA…

Il resto dell’articolo rimane tale e quale. Grazie a chi BOICOTTA.

Doriana Goracci

Faenza: assordante silenzio sull’ emergenza all‚’ Omsa
Le lavoratrici OMSA invitano tutte le donne ad essere solidali con loro: boicottiamo i seguenti marchi: Omsa Serenella Golden Lady Philippe Matignon Sisi Hue DonnaHue Uomo Saltallegro Saltallegro Bebè Mandarina Duck

E’ con grande tristezza che inoltro questa mail…La stessa cosa è successa alle lavoratrici della Perla, che ora ha trasferito la produzione in Cina, della Mandarina Duck, ecc.Anche se il nostro caro presidente del consiglio parla di segni positivi ho la netta impressione che quest’anno e i prossimi a venire saranno davvero disastrosi per l’Italia. Amiche e amici,vi porto via un po’ di tempo raccontandovi quello che sta succedendo in questi giorni a Faenza, più o meno nell’indifferenza generale. Lo stabilimento OMSA di Faenza (RA) sta per essere chiuso, non per mancanza di lavoro, ma per mettere in pratica una politica di  delocalizzazione all’estero della produzione per maggiori guadagni. Il proprietario dell’OMSA, il signor Nerino Grassi, ha infatti deciso di spostare questo ramo di produzione in Serbia,dove ovviamente la manodopera, l’energia e il carico fiscale sono notevolmente più bassi. Questa decisione porterà oltre 300 dipendenti, in maggior parte donne e non più giovanissime, a rimanere senza lavoro.Le prospettive di impiego nel faentino sono scarse e le autorità hanno fatto poco e niente per incentivare Grassi a rimanere in Italia o per  trovare soluzioni occupazionali alternative per i dipendenti,salvo poi  spendere fiumi di parole di solidarietà adesso che non c’è più niente da fare. Da giorni le lavoratrici stanno presidiando i cancelli dell’azienda, al freddo, notte e giorno,in un tentativo disperato di impedire il trasferimento dei macchinari,(tentativo documentato anche da Striscia la Notizia sabato scorso,ma ad onor del vero il servizio è  stato brevissimo e piuttosto superficiale). Trovo sempre più allucinante che in Italia non esistano leggi che possano proteggere i lavoratori dall’essere trattati come mere fonti di reddito da lasciare  in mezzo a una strada non appena si profili all’orizzonte l’eventualità di un guadagno più facile. Le lavoratrici vi sarebbero grate se voleste dare il vostro contributo alla campagna,anche solo girando questa mail a quante più persone potete se non altro per non alimentare l’indifferenza. Le lavoratrici OMSA ringraziano quindi per l’aiuto e il supporto che vorrete dargli quali ennesime vittime di una legislazione che protegge sempre più gli interessi unicamente lucrativi degli profitto e lucro nel lavoro dipendente,imprenditori che non la vita e la  condizione lavorativa dei dipendenti.

Faenza: assordante silenzio sull’ emergenza all‚’ Omsa

Istituzioni sotto accusa per la gestione della crisi che investe 346 persone. Il 15 marzo 2011 si esaurirà  la cassa integrazione straordinaria¬†e loro rischiano di trovarsi senza lavoro Ravenna, 12 ottobre 2010 – CRISI OMSA: il ministero dello Sviluppo economico ha  richiamato  la proprietà dell’ industria tessile, il gruppo Golden Lady. Infatti non è stata ancora fissata la data dell’ incontro fra proprietà, istituzioni e sindacati che avrebbe dovuto avere luogo entro il 30 settembre. Questo nonostante le sollecitazioni da parte di Gian Pietro Castano, responsabile dell’ unità ministeriale per le aziende in crisi. Il rinvio dell’ incontro ha, secondo i sindacati, solo una spiegazione: la proprietà non ha ancora individuato imprenditori pronti a insediarsi nel sito e a ricollocare il personale. Lo stabilimento di via Pana va quindi lentamente  spegnendosi : quasi tutti i macchinari sono stati smontati. Sono trascorsi 230 giorni da quando i rappresentanti delle istituzioni (Castano, l’ allora sindaco Claudio Casadio, l’ allora assessore regionale Duccio Campagnoli e i segretari nazionali dei tessili di Cgil, Cisl e Uil) hanno accettato la volontà di un florido gruppo industriale di chiudere  l’ Omsa a Faenza per trasferire la produzione in Serbia, in cambio di un anno di cassa integrazione e di un impegno a “favorire l’ insediamento di nuove attività imprenditoriali”. Dopo 230 giorni, il gruppo Golden Lady non è stato ancora in grado di proporre un’ alternativa per quelle 346 persone che per 10, 20, 30 anni hanno contribuito alla sua crescita e ricchezza. Continua a prendere tempo, ma il tempo le lavoratrici e i lavoratori Omsa non ce l‚’ hanno: fra 150 giorni, il 15 marzo 2011, si esaurirà il primo anno di cassa integrazione straordinaria. E loro rischiano di trovarsi senza lavoro e senza ammortizzatore sociale: l’ erogazione di un secondo anno di cassa straordinaria infatti è vincolata alla ricollocazione di almeno 104 dipendenti. ANCHE sul fronte delle azioni finalizzate alla ricollocazione del personale, la proprietà si è mossa con estrema lentezza: ha aperto la procedura della mobilità solo per 20 persone e ha individuato un’ azienda specializzata nella ricollocazione di personale. Lavoro più‚ solo nel mezzo dell’ estate. Lentezze e ritardi nel fissare incontri, nel dare risposte, o non risposte, alle lavoratrici e ai lavoratori; ben più veloci i tempi per smontare macchine e cessare l’ attività. Il tutto senza che le istituzioni  il sindaco Giovanni Malpezzi, il vicepresidente della Provincia, ossia l’ ex sindaco Claudio Casadio, il deputato Pd Gabriele Albonetti, anche lui presente ad alcuni degli incontri al Mise ‚abbiano ritenuto opportuno denunciare  il comportamento di un grande imprenditore, Nerino Grassi, e della sua Golden Lady, leader internazionale della calza. “IL SECONDO gruppo manifatturiero della provincia ‚Äî afferma il coordinatore della Cgil, Idilio Galeotti ‚delocalizza, porta via 346 posti di lavoro in un periodo di piena crisi e le istituzioni tacciono, o quasi. Neppure un rimprovero per un grande imprenditore che chiude e se na va, perchè delocalizza. Confindustria tace e le istituzioni non ritengono di coinvolgerla. Non solo, dopo tante prepotenze da parte del gruppo Golden Ladyprosegue Galeotti  c’ è ancora chi si illude che se stiamo buoni, se teniamo bassi i toni della vertenza, Grassi regalerà qualcosa”. “Non si è ancora capito che questo comportamento favorisce solo l’ uscita in silenzio dell’ azienda dalle sue responsabilità. E lascia nei problemi non solo le e i dipendenti Omsa, ma la città di Faenza, i suoi cittadini, il suo territorio. Territorio dove tutto è fermo: la ripresa economica non si respira ancora”. Claudia Liverani

E già che ci siamo… Quante donne ancora dovranno cantarla? Che ERA BELLO IL MIO RAGAZZO


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by Enzo Apicella

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Franco Baggiani and Grooves Explosion, il nuovo cd del musicista italiano

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Nasce da un’idea del trombettista Franco Baggiani l’ultima produzione Sound Records, con la particolarità di essere il primo disco del catalogo, suonato interamente con lo Stick. In collaborazione con Moreno Ricchi, che oltre ad aver suonato lo stick in 8 dei 10 brani complessivi, ne ha curato gli arrangiamenti e i missaggi. Ospite speciale è la promoter italiana della Stick Enterprises, Virna Splendore, all’opera in “Terminal” e “25.9.1983”. La formazione è completata dalla cantante Romina La Salandra, che ha realizzato le linee melodiche vocali, e da Antonio Montanari, solista alla chitarra e ai synth. Speciali ringraziamenti a Tomas Mulinacci che ha suonato in duetto con Antonio Montanari in “Call Center”.
Interamene composto da Franco Baggiani. Oltre la tromba del musicista italiano (toscano) coadiuvato da Moreno Ricchi Stick, Virna Splendore – Stick in “Terminal” e “25.9.1983” (promoter ufficiale della Stick Enterprises in Italia), Romina La Salandra alla Voce, Antonio Montanari Chitarra e Sinth e da Tomas Mulinacci alla chitarra in duetto con Antonio Montanari in “Call Center”.

Considerazioni del tutto personali: non possiamo far altro che pensare che uno come Baggiani che sforna quattro cd l’anno tutti diversi l’uno dall’altro, abbia qualcosa da dire…bello l’uso dello stick e interessanti le composizioni.

Dieci i brani della raccolta: 1) Niente di personale; 2) Lippa’s Groove, 3)¬† Giusto compromesso, 4) Terminal, 5) Call center, 6) Unghebo’s ghisa, 7) Han sessione, ottava traccia 25.9.1983, 9) Judo fu e decima e ultima traccia: Puro dico.

Altra produzione “Soundrecords”. Ma chi è la Soundrecords:

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“L‚Äôetichetta Sound Records nasce a Pontassieve(Fi) presso Sound, il gruppo che, oltre a racchiudere in sé un grande numero di centri musicali e scuole di musica del centro Italia, si occupa da tempo di produzioni (Urbanfunk, Soundgospeltrain, in Dynamics, The Sound Street band, varie big bands e gruppi jazz, gospel, funk, elettronica e rock) e di servizi per la musica in generale. La scelta di creare una propria etichetta è nata dall‚Äôesigenza degli artisti orbitanti intorno a Sound di dotarsi di uno strumento di produzione su misura per le proprie esigenze artistiche: dunque, dopo un breve lasso di tempo nel quale sono maturate tali riflessioni, la scelta autonoma è parsa l‚Äôunica possibile. Sound Records è interessata al jazz e alla musica popolare contemporanea in ogni sua forma, con un‚Äôattenzione a 360 gradi intorno alla contemporaneità con artisti della propria scuderia. Il percorso produttivo è iniziato con il SoundGospelTrain ed è proseguito con il Chorus Quintet, con The Sound Street Band e con gli Urbanfunk, che sono ritornati sul mercato con un progetto nuovissimo e diverso dal passato. Altre realtà sicuramente da citare sono l‚ÄôITALIAN PROJECT di Andrea Coppini, il Trittico trio, il quintetto di Franco Baggiani, TATTOO con Marco Galardi e un percorso di contaminazione fra jazz e poesia con artisti importanti della scena teatrale italiana. Dal Dicembre 2008 Sound Records apre definitivamente le proprie porte a tutti quegli artisti meritevoli che operano nei più diversi contesti musicali: dalla classica contemporanea, all’hard rock, dalle nuove musiche acustiche alla world music, dalla dance al dark. Siamo interessati anche a proporre ristampe, download esclusivi di opere prodotte all’estero etc… Le nostre antenne sono già puntate verso i tanti fermenti che animano il sottomondo musicale”
Direttore esecutivo: Franco Baggiani
Direttore artistico: Antonello Cresti
Progetto grafico: Francesco Fusi
Programmazione: Stefano Pardini
ADDETTO STAMPA
Leonardo Bartoletti
           
           
           
           
           
           
           
           
           
   

Specchietti e ricami per allodole e altre creature umane

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Da un giornale web, On Tuscia, che mi è caro leggere, in quanto tratta della terra dove risiedo, alcune mattine addietro apprendo: “Nella giornata di giovedì, alle ore 10,45, una pattuglia del corpo forestale di Viterbo, durante il servizio d‚Äôistituto, ha proceduto al controllo venatorio di un cacciatore umbro, C.S., 40 anni, in località ‚ÄúVaccareccia‚Äù nel Comune di Viterbo.Durante la verifica si è accertato che l’uomo aveva abbattuto un esemplare di pispola (Anthus pratensis), specie non cacciabile e che, inoltre, esercitava la caccia alle allodole con l‚Äôausilio di un richiamo acustico elettromagnetico. Gli uomini del corpo forestale hanno quindi eseguito il sequestro dell‚Äôarma con relative cartucce, del richiamo e dell‚Äôesemplare abbattuto in violazione alla normativa vigente. La sanzione ex art. 30 lett. h) della L. 157/92 prevede l‚Äôammenda fino a 1.500 per ogni fattispecie (abbattimento di uccelli nei cui confronti la caccia non è consentita e utilizzo di richiami vietati) e la confisca del richiamo stesso.L’uomo è stato segnalato all‚Äôautorità giudiziaria e seguirà comunicazione anche al settore caccia e pesca della Provincia di Viterbo e alla Questura di Viterbo per valutazioni relative al porto d‚Äôarmi.”

Proseguendo le letture locali sul web, non sapevo che era¬† stato avviato… ” il Piano Strategico, processo avviato dal Comune di Capranica inerente il nuovo modo di progettare lo sviluppo della città sotto tutti i punti di vista e con la collaborazione della cittadinanza, ha visto svolgersi la sua prima riunione, con gli agricoltori, giovedì scorso e ora l‚Äôamministrazione incontrerà gli imprenditori e gli artigiani il prossimo 28 ottobre.…Al fine di ottimizzare lo sviluppo dell‚Äôagricoltura si può guardare, ad esempio, all‚Äôintroduzione di colture che possano essere realizzate durante i tempi morti della nocciolicoltura producendo così occupazione e ricchezza…” Le conclusioni non mi sono nuove:” I presenti hanno compilato un questionario con i propri dati anagrafici al fine di mantenere un costante contatto con l‚Äôamministrazione comunale durante lo sviluppo del Piano Strategico. Non è escluso, infine, che data la quantità e la qualità di sollecitazioni emerse, non si possa ritornare ad incontrare gli agricoltori per approfondire alcuni aspetti particolarmente importanti per la pianificazione strategica.”

E passando dagli specchietti per le allodole con richiami vari, ai Ricami…mi chiedo , che si aspettava¬† a mettere in prima pagina, storie come questa:”Dona Victoriana Sipac Mactzul è una tessitrice del Guatemala che nel 1983, in piena epoca di repressione delle comunità indigene, con un gruppo di donne maya decise, coraggiosamente, di mettere a frutto la conoscenza dell‚Äôarte della tessitura avviando un‚Äôattività produttiva, per creare una fonte di sostentamento. In questi giorni, è in Italia, ospite di Altromercato, la principale organizzazione di commercio equo e solidale nel nostro Paese, per promuovere la produzione tessile dell‚Äôassociazione guatemalteca Aj Quen, da lei fondata nel 1989, e per scambi di vedute con alcune imprese italiane. Nella sua agenda, anche la Tuscia, dove ha incontrato Italia Garipoli, una vita dedicata al ricamo e al restauro di manufatti tessili. Sono state dense di emozioni, le tre ore trascorse nel laboratorio di Tre Croci (frazione di Vetralla), presenti Miranda Boi, vicepresidente della Cna Associazione Provinciale di Viterbo, Alessandro Montesi, coordinatore del Consorzio Ctm Altromercato per l‚ÄôArea Centro Italia, Chiara Politini, volontaria della Bottega del Commercio Equo e Solidale di Viterbo, e Alessandra Piermattei, presidente dell‚ÄôAssociazione Mani Unite a livello provinciale.Prima, le presentazioni. Sono due esperienze di vita molto diverse, certo, quelle di Dona Victoriana e di Italia Garipoli, quest‚Äôultima di origine calabrese, stabilitasi nella provincia di Viterbo circa quaranta anni fa. Ma, nel raccontarsi, le due donne hanno scoperto di avere tante cose in comune, innanzitutto la passione, ‚Äúl‚Äôamore per il lavoro che non fa sentire la fatica‚Äù, come ha detto l‚Äôartigiana guatemalteca, esperta di telaio a cintura, ‚Äúbordado‚Äù (cucitura di applicazioni sui tessuti) e confezionamento, che ha spiegato come le donne indigene siano riuscite a costituire, in diverse zone del Guatemala, ventisei gruppi di lavoro, ciascuno con una specializzazione, tutti aderenti all‚Äôassociazione Aj Quen, oggi forte di 800 soci. ‚ÄúIl vostro Paese -ha affermato- è il nostro principale mercato‚Äù. Victoriana e Italia condividono altresì il sogno di tramandare le tradizioni produttive della loro terra. ‚ÄúSpero che i giovani si avvicinino all‚Äôarte del ricamo, perché non si disperda un prezioso patrimonio di saperi. Dobbiamo far riscoprire il valore della manualità e delle cose belle: questo mestiere, dove peraltro esistono opportunità di occupazione, non può estinguersi. Oggi, invece, il rischio c‚Äôè‚Äù, sono state le parole di Italia Garipoli (che ha anche un negozio a Roma).Durante la visita al laboratorio, lo scambio di informazioni sui tessuti utilizzati e su alcune tecniche di lavorazione. Dona Victoriana ha scattato, affascinata, decine di foto mentre Italia le mostrava, illustrandone le caratteristiche, alcuni dei suoi lavori -tovaglie, lenzuola, tende-, un abito da sposa antico da restaurare, una splendida collezione di pizzi e alcune fibre, come i fili di canapa e quelli ottenuti dalla ginestra. Altrettanto interesse, l‚Äôartigiana della Cna, colpita da alcuni lavori di grande precisione, dalla vivacità e dall‚Äôaccostamento dei colori, ha manifestato verso la manifattura del Guatemala. Entusiasta anche Miranda Boi: ‚ÄúQuesto incontro ci ha molto arricchito sul piano culturale. E‚Äô esemplare la storia di tante donne che, attraverso il lavoro, aggregandosi, hanno superato una fase drammatica, hanno migliorato le loro capacità economiche e, come nel caso di Victoriana, sono riuscite a far studiare i loro figli, ad aprire la prospettiva di un futuro migliore. Con la stessa passione e la straordinaria voglia di farcela che animano le nostre imprese al femminile‚Äù. In ricordo della giornata, la vicepresidente della Cna ha donato all‚Äôartigiana del Guatemala un pezzo in ceramica prodotto da un‚Äôimpresa della Tuscia nata e gestita da donne.” Pettegolezzi tra donne mentre tagliano e cuciono?

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Cercando qualche notizia in più, su questo incontro, mi sono resa conto che il¬† testo era stato fornito da Maremma Oggi il 25 maggio 2010, sotto la voce artigianato. Non dico che mi sento un’allodola, sono stonata e non cinguetto ma¬† da piccola ricordo ancora i ricami che facevo con mia madre, quando non c’era ancora la tivù e l’informazione web. Mio padre, dopo 4 calci al pallone e giri di campo per allenamento da arbitro, incollava francobolli, di sera. Ma ho trovato un appuntamento a Capranica , dove si ricicla¬† arte fermo al¬† 2008, per il pomeriggio di sabato 6 novembre , XIII Festa grande in enoteca, organizzato da una donna imprenditrice del Garden Center Linea Verde Nicolini : vino novello musica jazz con Fabio Fenucci Gianbattista Gioia Luca Celestini e cibi di qualità. Tanto per non Puntare sul turismo giudiziario per rilanciare la Tuscia, come ben illustrato su Viterbo Oggi. Mando per posta virtuale, anche questa.

Take Five! Amava l’improvvisazione Dave Brubeck, e respinse molte offerte fino all’annullamento di¬† programmi¬† televisivi¬† per¬† tendenza discriminatoria, non affatto isolata nell’ambiente musicale, difendendo l’Amicizia e l’ Arte che non ha confini. Buona giornata alla Libera Creativitଆ con casalinghi¬† Taglia e Cuci, perch謆 le Reti sono Invisibili

Doriana Goracci


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Robotica tra etica e diritto, ne parla l’Ittig-Cnr

Il Comitato scientifico dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del Cnr, coordinato da Giancarlo Taddei Elmi. In collaborazione con il Dipartimento Identità Culturale del Cnr organizza il Seminario – Tavola rotonda: Robotica tra Etica e Diritto, mercoledi 24 novembre 2010, alle ore 9.00, presso la sede dell’ITTIG-CNR, in via dei Barucci n¬∞ 20.
La giornata di studio mira a discutere in modo interdisciplinare un tema di grande attualità, gli esiti etici e giuridici della robotica intesa come scienza che costruisce e applica le macchine robotiche. I domini dove vengono utilizzati oggi i robot sono molteplici e molteplici sono le funzioni che questi svolgono.
L’aspetto etico può essere visto sotto due profili, come etica della robotica, ossia le regole per i costruttori e gli utilizzatori dei robot e come etica dei robot, ossia le regole di comportamento dei robot stessi. Anche l’aspetto giuridico ha due profili, uno di diritto della robotica ossia la regolamentazione giuridica della costruzione e dell’uso dei robot e delle conseguenze da essi prodotte e l’altro dei diritti dei robot, ossia la regolamentazione giuridica dei comportamenti e delle azioni dei robot con attribuzione di diritti e doveri e previsione della responsabilità degli effetti delle loro azioni. Discuteranno questi temi filosofi della scienza e del diritto e informatici.
Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria scientifica e organizzativa Giancarlo Taddei Elmi, è consigliabile l’iscrizione gratuita, vista la disponibilità limitata di posti a disposizione, entro il 23 novembre 2010 al Fax 0554399605 o via email: [email protected]

Alice senza niente, è record per l’e-book gratuito sul precariato

 Esce oggi 28 Ottobre Alice senza niente, il romanzo gratuito di Pietro De Viola

Sono stati più di 5000, nel corso delle prime 48 ore, i download dell‚Äôe-book gratuito Alice senza niente.
Pietro De Viola, autore del romanzo e ideatore dell‚Äô originale campagna pubblicitaria ‚Äúa costo zero‚Äù non usa mezzi termini: ‚ÄúAlice senza niente si sta rivelando un successo con pochi precedenti. Scrivere un romanzo su disoccupazione e precariato, svelare pochissimi particolari su un blog (alicesenzaniente.splinder.com), utilizzare strumenti come Facebook o Youtube per la promozione e distribuirlo gratuitamente (su alicesenzaniente.altervista.org) è stata una scelta azzeccata. Il romanzo sta arrivando ovunque: dal 28 ottobre è stato scaricato in 50 Paesi, dalla Cina al Brasile.‚Äù
Dopo i primi articoli sui media nazionali sono in aumento i download dell‚Äôe-book gratuito che parla di precariato e disoccupazione giovanile. Le email arrivano in continuazione: ‚ÄúQuelli che mi hanno fatto più piacere sono i commenti di chi ha letto il libro in una sola notte e ne è rimasto entusiasta. E‚Äô la dimostrazione che uno scrittore sconosciuto e senza alcun editore può trovarsi al centro di un caso mediatico-letterario. Ho come l‚Äôimpressione che i lettori non aspettassero altro‚Äù.

Per scaricare gratuitamente il libro di Pietro De Viola, Alice senza niente: www.alicesenzaniente.altervista.org

Geapress comunica: Gatto Francofonte, tutti denunciati i responsabili. Di loro si occuperà la Procura dei minori.

Indagini concluse e tutti denunciati. Sono cinque i minori responsabili del video prima inserito e subito tolto dal gruppo ‚Äúmala crew‚Äù. Sono stati già notiziati dagli inquirenti. Maltrattamento di animali, dunque, il reato. La Procura dei Minori del Tribunale di Siracusa si occuperà ora del loro caso. Impossibile stamani poter parlare con il Sindaco di Francofonte, dove si è consumato il misfatto. Qualche imbarazzo in Comune, poi qualcuno ci dice che è il giorno dei morti.

Sulla vicenda è invece intervenuto il Presidente della Provincia di Siracusa On.le Nicola Bono che così ha dichiarato ‚Äú‚ÄúEsprimo il mio sdegno nei confronti di un atto di gratuita violenza nei confronti di un essere indifeso che, al contrario, merita rispetto e considerazione.Condivido perfettamente, essendo da sempre un sostenitore della tutela degli animali la nuova iniziativa di legge governativa tesa ad introdurre una specifica ipotesi di reato per la violenza agli animali che prevede fino a due anni di carcere in ordine alla gravità delle azioni commesse‚Äú.

Il video, caricato inizialmente nel gruppo neocostituito ‚Äúmala crew‚Äù, era stato subito oggetto delle proteste di utenti indignati i quali, a quanto pare, si beccarono pure risposte strafottenti da parte di alcuni del gruppetto. Secondo quanto appreso da GeaPress le indagini avrebbero fatto capo sia alla Polizia Postale che all‚ÄôArma dei Carabinieri. Ora la conferma. Stamani tutti denunciati e già notiziati.

A parte le attenuanti, tra cui la particolare situazione dei minori che si spera possano essere recuperati per quello che hanno fatto anche dagli assistenti sociali, GeaPress precisa l‚Äôincongruità di una legge, quale quella sul maltrattamento, la quale prevede solo multe e basse pene reclusive non applicabili, comunque, in flagranza di reato. Le previsioni di pena più pesanti non valgono inoltre per le condotte colpose, ma solo per quelle dolose, tra le quali, evidentemente, anche il grave fatto occorso a Francofonte. Solo in casi remoti, comunque, chi tortura un animale potrà finire in carcere.

Conclusioni personali: andrà come al solito tutto a “tarallucci e vino”, in Italia è così. Basta buonismo, basta bravate di minorenni, pene severe. Lavori socialmente utili ? Lavori …. e non aggiungo altro il resto ai commenti dei lettori. Mi ha fatto piacere l’intervento del Presidente della Provincia, desolante il comportamento delle altre istituzioni politiche.

Contro le emozioni preconfezionate

Il futuro di noi nati negli anni novanta è un mistero; cresciuti in un contesto sociale degno del miglior romanzo fantasy-apocalittico, ci rapportiamo a questo scenario distopico in così tanti modi che è impossibile dare una valutazione generale. √à tuttavia lecito notare che una maggioranza non si rende conto dello stato di degrado (o forse se ne rende conto e alza le spallucce) e trascorre le giornate della sua vita lasciandosi vivere piuttosto che vivendo, lasciando che gli altri gli indichino e gli forniscano ciò di cui c’è bisogno, insomma una maggioranza di cittadini passivi.
Questa passività è alimentata da un grande sistema fatto di vestiti creati in serie a misure standard e pronti all’uso, fast food dove il pranzo è servito in venticinque secondi, apparecchi hi-tec hi-fi slim smart da usare un mese e gettare quando diventano ruderi. Problema trascurabile, suggerisce qualcuno, se ti crea problemi questa merce non la compri e tutto è risolto, giusta osservazione, ma il problema diventa grande quando la logica del fast food invade spazi che non le appartengono come ad esempio i sentimenti.
Scrittori cantanti e registi hanno deciso di prendere la strada che li porterà al successo, è molto semplice: film, libri e canzoni devono essere solo dei contenitori da cui ragazzi e ragazze possano prendere frasi, atteggiamenti, intere scene da riprodurre nella vita reale, i rapporti con le persone non sono veri spontanei, originali, sono dei surrogati.
Ovunque in giro, sui muri, sui banchi di scuola, nei social network, gli adolescenti usano frasi fatte scritte da pseudo-artisti, cantanti e scrittori, perdendo di originalità, creando falsi miti e false icone.
Il motivo di tutto ciò? √à più facile, per farlo non c’è bisogno di pensare.
Una ragazza può molto semplicemente andare al negozio e chiedere una storia d’amore con una coca cola light e il tutto per soli 4,99.
Ogni mese da libri e canzoni vengono tratte frasi d’amore, situazioni romantiche, personaggi stereotipati, invece di trovare le parole per esprimersi basta cercare qualcuno che abbia detto qualcosa di simile e fare ‚Äúcopia e incolla‚Äù, o meglio ‚Äúcondividi‚Äù.
Nonostante ciò c’è tutt’ora qualcuno che dice ‚ÄúNo, grazie‚Äù.
Andrea Di Tillo ha deciso di cercare tra le sue conoscenze tutti quei giovani che hanno scelto di dire ‚ÄúNo, grazie‚Äù; chi pensa con la sua testa, chi spegne la televisione per stare con la famiglia o con gli amici, chi non comunica solo per sms o chattando, chi non ha la faccia a forma di XD, chi è padrone della sua vita e vive ogni momento fino in fondo.
Nel suo corto Generazione Zero Di Tillo fà domande ai suoi coetanei, parla con loro e li ascolta, chiede la loro opinione dicendo ‚Äúio mi interesso‚Äù.
Il giovane regista si interessa dei problemi della generazione che non si sente rappresentata da ciò che è commerciale, la generazione che pensa con la sua testa.
Chi non produce frasi da ripetere davanti a un tramonto o da scrivere sul banco ma dei pensieri completi e aperti alla discussione civile ora sa a chi rivolgersi, generazione zero.

Un Primo Novembre di Santi

http://www.cittadicelano.it/public/calendario_eventi.bmp

Ringrazio Wikipedia e chi l’aggiorna,¬† altrimenti come avrei fatto a ricordare tutte queste sante azioni nei secoli? Ne ho scelti alcuni, e¬† se c’è qualcosa che non ti va ” dillo alla luna La voglio in faccia la verità e se sarà dura la chiamerò sfortuna Maledetta Sfortuna…”
Scritto nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, quando dicono che Hallowen… fa incontrare gli spiriti e le streghe con i Santi. Altri ricordano Samain, la fine dell’estate.
Doriana Goracci


1 NOVEMBRE 885 РLa festa di Tutti i Santi viene spostata dal 13 maggio al 1º novembre da Papa Gregorio
1 NOVEMBRE 1745 – Papa Benedetto XIV pubblica la Lettera Enciclica Vix pervenit, sull’usura e altri guadagni disonesti
1 NOVEMBRE 1885 – Papa Leone XIII pubblica la Lettera Enciclica Misericors Dei Filius, sulla natura soprannaturale della Chiesa, sul potere ecclesiastico e sul potere civile, sulla iniquità delle ideologie moderne, sulla tendenza moderna ad emarginare la Chiesa e la sua autorità, sulla ingiustizia delle concezioni libertarie, sulla libertà religiosa, sulla funzione degli amministratori cattolici
1 NOVEMBRE 1911 – Gli italiani in Libia compiono il primo bombardamento aereo della storia
1 NOVEMBRE 1914 – Papa Benedetto XV pubblica la Lettera Enciclica Ad beatissimi apostolorum principis, sulle funeste condizioni che portano alla guerra, sui mali delle concezioni moderne, sulla erranza delle nuove ideologie, sulle divisioni tra Cattolici, sui mali del modernismo, sulla eccessiva indipendenza dei chierici
1 NOVEMBRE¬† 1952 – Operazione Ivy – Gli Stati Uniti detonano con successo la prima bomba all’idrogeno; nome in codice “Mike” [“m” for megaton], Sull’Isola Eniwetok nell’Atollo di Bikini, situato nell’oceano Pacifico
1 NOVEMBRE¬† 1960 – Durante la campagna elettorale per le presidenziali USA, John F. Kennedy annuncia l’idea dei Corpi della pace
1 NOVEMBRE¬† 1993 – Entra in vigore il Trattato di Maastricht, che stabilisce formalmente l’Unione europea
1 NOVEMBRE¬† 1998 – Viene istituita la Corte Europea dei diritti dell’uomo
1 NOVEMBRE¬† 2004 – Uccisa sui Pirenei Cannelle, l’ultima orsa femmina originaria del luogo. Il suo cucciolo è scappato ai cacciatori, ma gli esperti non sono fiduciosi sulla sua sorte.


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L’album di Franco Baggiani & Pulse “Smooth” √® terzo in classifica jazz alle radio francesi, ma non solo

FRanco Baggiani & Pulse

Una buona notizia nel panorama musicale di qualità: nel mese di Ottobre 2010 l’album di Franco Baggiani & Pulse “Smooth” è terzo in classifica fra i più ascoltati nel programma “cult” di jazz condotto da Gilles Boudry della radio nazionale francese (RCV 99 FM / 41 bd Vauban, Lille France). Decisamente oltre ad essere un altro successo della “Soundracords”, che vive solo di tam tam della rete e concerti dal vivo, un successo personale del trombettista Franco Baggiani che ha fatto del jazz (ma non solo) una espressione culturale oltre che a seguire con umiltà l’insegnamento nelle scuole del circuito “Sound” della provincia di Firenze.

Ad un mio approccio di complimenti per il nuovo successo avuto nel panorama musicale di qualità, per di più fuori dai confini italiani, Franco Baggiani mi ha fatto notare che in questo momento erano più importanti le Scuole di Musica dei Comuni di Dicomano, Londa e Rufina, gestite dall‚ÄôAssociazione Sound, che basano la loro attività su una lunga esperienza maturata in anni di lavoro nella Val di Sieve, con un forte radicamento nel territorio e una profonda conoscenza dei suoi abitanti. L‚Äôofferta formativa della scuola si avvale di un gruppo di docenti di elevato livello professionale, noti musicisti e docenti esperti come Monica Masini, Leonardo Passigli, Marco Cattarossi, Moreno Ricchi, Francesco Russo, Perla Cangi, Fabio Ferrini, Franco Baggiani, Juana Esteban etc. Attraverso un lavoro d‚Äôequipe che stimola un confronto continuo e un arricchimento reciproco, gli insegnanti garantiscono una didattica moderna, vivace e allo stesso tempo rigorosa.
‚ÄúPromuovere e diffondere la cultura musicale ‚Äì dichiara Franco Baggiani – è sempre stato l’intento della scuola di musica sia attraverso le attività didattiche, rivolte a futuri professionisti o ad appassionati amatori, sia nell’ideazione e organizzazione di eventi musicali così stimolanti per gli allievi e per il pubblico. La musica in questo senso costituisce anche un eccellente veicolo di conoscenza e di incontro fra realtà culturali diverse‚Äù
‚ÄúFinalità principale della scuola ‚Äì ribadisce Franco Baggiani – è garantire un‚Äôofferta formativa musicale di base per tutte le età, a partire dalla prima infanzia. Si promuovono in particolar modo tutte le attività rivolte a bambini e adolescenti, con un insegnamento articolato su obiettivi cognitivi, affettivi e psicomotori e privilegiando la dimensione attiva dell‚Äôinsegnamento/apprendimento‚Äù.
‚ÄúLa continuità didattica della formazione musicale di base ‚Äì conclude Franco Baggiani – è comunque garantita attraverso percorsi formativi di livello avanzato. Oltre allo studio individuale dello strumento, la scuola si impegna a stimolare le dinamiche di gruppo avvicinando l‚Äôallievo alla pratica vocale e strumentale d‚Äôinsieme; sono incoraggiate l‚Äôesplorazione e la scoperta attraverso un‚Äôeducazione all‚Äôascolto del singolo in relazione al lavoro degli altri. Il momento d’incontro e di comunicazione coinvolgente ed altamente espressiva del suonare insieme sta infatti alla base dello sviluppo non solo musicale ma anche formativo di ciascun individuo.‚Äù
Per qualsiasi altra informazione consultare i siti internet: www.francobaggiani.it; www.sound-musiche.it; www.soundrecords.it.

Franco Baggiani, tra lo schivo e l’estroverso, non finisce mai di sorprendere.

Per chi non lo conosce in un “pezzo” oltre venti anni di immagini.