Cosa sapete dell’Italia Liberata su Facebook?

http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTGlszVYP1rRbzstjY1iHbkZzjUC06emsKdpsgHRejPyAvjMYBB_Q

In una serata iniziata il 20 novembre e conclusa 48 ore dopo, non cambia la musica,¬† perch謆 Tudo isto existe Tudo isto é triste Tudo isto é fado. Era iniziata¬† pesante o meglio sul finire della giornata, con certi stralci di cronaca come questo: “L‚ÄôAquila 20 novembre 2010, epicentro della crisi del XXI secolo, cuore dello sciacallaggio di stato… violentare la storia, il presente e il futuro degli abitanti di un territorio”


oppure: fra tre giorni trentennale del terremoto in basilicata e irpinia….fu cesura netta …ed è voragine oggi¬†¬† ti allego stasera (notte direi , vista l’ora) un link sul terremoto dell’80….è un documentario girato da Lina Wertmuller e trasmesso (se la memoria non mi inganna) un anno dopo e cioè nel 1981… il documentario comincia al minuto 0.46 …….(il link porta il numero 6 perchè chi l’ha pubblicato lo ha fatto mettendo in sequenza due documentari sul terremoto dell’80) …..http://www.youtube.com/watch?v=IwIGe1iiCsU …ti invito a guardarlo con calma , è un documento molto interessante che oltre a parlare del terremoto ne fa pretesto per ritrarre un sud italia in fuga dal passato, è un documento etnografico in un certo senso …. certe considerazioni mi ricordano pasolini e il mondo contadino…. un saluto e fammi sapere appena lo vedrai cosa ne pensi ….Risposi all’amica: Sarà colpa del Fado? ‚ÄúHa trovato la sua incubazione negli ambienti al confine della malavita e della piccola delinquenza urbana, analogamente a quanto accadde con il tango in Argentina e col samba in Brasile, e con la stessa canzone tradizionale napoletana‚Äù.

Ma il bello doveva venire, in una domenica di novembre che più piovosa non si poteva, illuminata dalla Luce del Mondo di un Don che si faceva partecipe dell’Apertura del Con Dom per Tutti! Annunciai che eravamo FORA DEL TUNNEL…!ANSA : “Il direttore del programma Unaids delle Nazioni Unite per la lotta contro diffusione del virus dell’aids, Michel Sidibe, ha definito un ”passo avanti significativo e positivo” …l’affermazione fatta da Benedetto XVI sull’uso del preservativo in particolari casi, contenuta nel libro-intervista ”La luce del mondo”. ”Questa iniziativa riconosce che un comportamento sessuale responsabile e l’uso del preservativo hanno un ruolo importante nella prevenzione di hiv/aids”, ha aggiunto.” E fu Giubilo, ci stavamo Liberando…con il Sesso Sicuro, che mi fu raccomandato in quanto delizioso spot francese.

Mandai un Secondo Aggiornamento. Il Papa: “Bisogna educare il popolo di Dio al silenzio” I COMMENTI NON SONO DISABILITATI.Tra battutacce da squola imbecille, riportai tutti all’ordine delle Armi e degli Affari, arrivava Report con Finmeccanica. Ma intanto nuove amicizie si intrecciavano tra cui una con un giovane africano, vivente…in Italia, forse…che mi manda in anteprima assoluta mondiale un video, Swèd Ellil.wmv, accompagnato così: “Mohamed Ben Hammouda dedicato a tutti gli amici… specialmente agli amici in Tunisia che non possono accedere a “Youtube” per una censura di stato”.

Mi era venuta in mente tra le altre cosette di FB, la storia AfroItaliana che avevo raccolto: “Marcus era uno smilzo di 50 chili, senza denti e veniva dal Gambia. Aveva girato mezzo mondo prima di arrivare a Rosarno.¬†Marcus aveva 35 anni ma ne dimostrava quasi il doppio e¬†viveva in un luogo che semplicemente negava la dignità umana… Ed è veramente inaccettabile che oggi esseri umani siano costretti a vivere in condizioni che di umano non hanno veramente nulla…Lo sento ieri sera: “Marcus domani vengo a trovarti”, e lui ” mi porti del riso per piacere…”Sembra proprio una storia a lieto fine, una di quelle che “e che cazzo una per il verso giusto ogni tanto…”, e invece stamattina qualcosa accade: vanno a trovarlo in ospedale alcune scout, tornano sconvolte con un borsello con dentro il telefono di Marcus e qualche effetto personale: “Peppe, Marcus sta male, è in coma!”Corriamo in ospedale e davanti a noi una scena raccapricciante: fai fatica a credere che era quello che ieri ti ha chiesto di portargli il riso. “Cos’è successo?” – “Probabilmente un ictus”, “aveva un problema serio al cuore, una¬†polmonite bilaterale e altre complicazioni…”Marcus era un piccolo grande uomo e ci lascia in eredità la sua saggezza africana, la sua dignità di lavoratore, il suo amore di padre e marito.Addio Marcus, la terra ti sia lieve…”

A serata inoltrata dopo un mare di risate di cuore e una gara a dare notizie equo solidali, mi sono trovata a scrivere, data la quantità spropositata di pioggia perchè il Tempo sappiamo che fa, quanto appresso: “pare che Paolo Conte abbia scritto solo Vieni Via Con Me DUNQUE…DICO DUE BALLE AD UN TIZIO SEDUTO PIU’ IN LA’… E ALLORA UNA GIORNATA AL MARE CHI VUOLE SE NE VA VIA CON SE’…TANTO PER NON MORIRE…DI LUNEDI’.

E stamattina si riprende a fare da ponte, con quella grande speranza che può dare una cerimonia significativa come quella che il Papa consegna gli anelli ai nuovi 24 cardinali e vedo davanti un futuro Rosso, rosso rosso come quello che ha sottolineato il Papa: “Sull’anello che oggi vi consegno, sigillo del vostro patto nuziale con la Chiesa, è raffigurata l’immagine della Crocifissione”, mentre “il color del vostro abito allude al sangue, simbolo della vita e dell’amore”.

Da ultimo da un certo Ufficio Stampa, cn cui ebbi anche un incontro privato di mail, mi sottolinea questa mia previsione di trend, con altra mail ricevuta per posta nella notte: “Pizzo, pelliccia e tanto rosso per le poltrone per top manager e leader politici griffate ‚ÄúVip‚Äù Ventata fashion per le sedute ¬†realizzate da Vittorio Pappalardo che si classificano nella top list dei regali per Natale dei Vip. Un must che è stato donato anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed al numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia.”E come molti mesi fa Adius ma vaffan….canta Piero Ciampi: “e non ridere non conosci l’educazione?”

Non torniamo¬† dove non ci siamo mai sedute, le poltrone non fanno per noi, tranne quella al pc e registriamo sulla pelle, come la Droga e il Traffico mondiale Multimediatico, con Agenzia Importazione Cocaina , hanno devastato interi non solo “quartieri degli USA, distruggendo cervelli e la volontà di lottare, di protestare…” ma qualsiasi Buon Senso Umano per il Bene Comune, finito in centinaia di tonnellate di¬† Mondezza e Rifiuti.Come dovrei concludere questo articolo secondo voi, se mai vogliamo chiamarlo così, il Report scellerato di nullafacenti su Facebook? Solo in un modo forse…e come l’ho iniziato: Tudo isto existe Tudo isto é triste Tudo isto é fado. Non contate sul nostro silenzio, abbaiamo starnazziamo ragliamo miagoliamo becchiamo,¬† con tutta la rabbia e l’amore che c’è ed¬† avremo. E così sia. Oggi niente Tappeti Rossi: Il mondo dello spettacolo si ferma, quasi tutto, perchè nei Titoli di coda c’è gente che lavora…Mi spiace per quanto non ho potuto riportare di Giornate vietate e dedicate ai Minori, e non fate l’ Amore in chat, fatelo nella vita.
Grazie Facebook.

Doriana Goracci

http://www.blogsicilia.it/wp-content/uploads/protesta_red_carpet1.jpg

Vengo via con te

‚ÄúLi ho visti, e sono schierati ancora una volta contro il popolo, con i fucili dietro la schiena ma con i fiori in mano, perchè con i fiori si sono presentati al popolo e con i fiori continuano a promettere, e hanno promesso pace e amore, uccidendo invece chiunque li ha preferiti, consapevoli che i prossimi cadranno ancora nel trucco dei fiori. Ed ogni volta sono nuovi nel viso ma vecchi nella promessa, nuovi nelle bandiere ma vecchi nei propositi, nuovi nella lusinga ma obsoleti nel canto, ed ogni volta cercano l’espediente migliore, sapendo di essere bravi nel dialogo, nelle parole, nella menzogna‚Äù.

Questo è il quadro che ho attaccato alle pareti di casa mia e che raffigura l’intera classe politica, nonché l’intera classe dirigente di questo paese che a mio modesto parere è immancabilmente destinato a fare una fine ingloriosa, terribile, drammatica.

Non sono né di destra né di sinistra né di centro. Lo premetto al fine di non suscitare commenti di parte, poiché ritengo che non siano mai esistiti i partiti e le fazioni, ma si tratti invece di un gruppo ‚Äúunico‚Äù ben organizzato (fino a qualche tempo fa), che di comune accordo ha deciso di impossessarsi dell’intero paese alle spalle degli ignoranti.

“Tutti a guardare, quello che guadagni e quello che rimane. Tutti a guardare i giochi a premi facili da indovinare”.

L’azzeccata trasmissione ‚ÄúVieni via con me‚Äù la quale ha come destino l’aumento dell’odiens settimana dopo settimana, è decisamente un programma impostato da chi e con chi cerca di riportare sul piedistallo una ‚Äúcerta sinistra‚Äù che pare abbia perso da decenni i suoi valori, (semmai ne ha avuti). Ogni soggetto (compreso Fini) invitato a presentarsi e a presentare il proprio anatema o le proprie esperienze o la propria canzonetta, è decisamente ‚Äúsinistrino‚Äù o ‚Äúsinistrato‚Äù o meglio ancora semplicemente ‚Äúsinistro‚Äù. Escludo Saviano, perchè non si può fare di tutta l’erba un fascio e oggettivamente è chiaro come il suo principale compito sia quello di mettere a nudo le vergogne che da secoli attanagliano il paese e dove nessuno sembra volersi addentrare. Un¬† Saviano bravissimo scrittore, eccezionale oratore.

Ora però non capisco cosa c’entri Saviano con il da sempre schierato comunista Paolo Rossi, il quale vede solo rosso anche di domenica,¬† e con l’astuto commerciante Ligabue, miliardario difensore (a chiacchiere) delle idee popolari, e non a caso caro amico di quel Bertinotti gonfio di denari che da un pò si è nascosto per godersi i proventi. D’altronde per apparire non devi essere ateo, non puoi essere apolitico e apartitico, devi altresì avere la lingua marrone, dote essenziale per avere udienza in questo paese.

Al di la di ogni considerazione del tutto personale, ciò non toglie che la trasmissione è spettacolare, meravigliosa, eccezionalmente innovativa nel suo palinsesto arcaico e obsoleto. In buona sostanza si è fatta televisione come si faceva 30 anni fa e come si sarebbe dovuta continuare a fare se non fosse che i partiti hanno posto il veto su determinati argomenti, piazzando sempre persone proprie nei punti chiave dei vari CDA, nelle direzioni, nelle regie, come ancora oggi è.

La trasmissione ‚ÄúVieni via con me‚Äù è una vera e propria trasmissione politica, mascherata da satira, la stessa satira grazie alla quale Beppe Grillo fu allontanato dalla TV nel 1993 dal sig. Bettino Craxi e company, e per la quale ancora oggi è in black list, considerato eversivo e sovversivo, probabilmente proprio perchè non avendo la lingua marrone ed essendo apolitico e apartitico non può, non deve entrare né lui né le sue idee liberali in questo circo mediatico, dove appartenere alla casta è indispensabile, fondamentale, ovvio. La cosa che mi lascia quanto meno perplesso è che non avendo più nessuna “palla credibile” da mettere in campo, l’intera classe politica odierna si sia messa a copiare per intero tutto ciò che Grillo aveva presentato come punti fondamentali per provare a cambiare il paese. Ma come? Avete detto in coro che è un comico pazzo e poi lo volete copiare in toto? Chi copia prende zero!

La TV è dei cittadini ma non la comandano i cittadini, i quali devono assolutamente essere succubi mentali di ogni qual si voglia notizia o programma studiato attentamente a tavolino, perchè se ancora non ve ne siete accorti, ogni minima cosa che passa in TV riconduce al potere politico e industriale, quest’ultimo in mano alla politica.

Fabio Fazio ha ‚Äúsimpaticamente‚Äù stilato una lista riguardante tutti coloro che non possono essere invitati per motivi di tempo, poiché ‚Äúdice‚Äù che 4 puntate hanno un grande limite, ovvero quello di non potere ospitare chiunque abbia qualcosa di sensato da dire. Certo, mi piacerebbe però stilare una lista di persone, normali cittadini non appositamente ingaggiati, che vorrebbero essere per ‚Äú10 minuti‚Äù al posto di Fabio Fazio, ma non credo di avere a disposizione 5 o 6 milioni di pagine. Eppure non prova vergogna, l’uomo di D’Alema, raccomandato dallo stesso in RAI con contratto blindato ad libitum eternum. E intanto ci ha “in maniera nemmeno tanto subdola” presentato la nuova coalizione politica del nostro paese, ovvero Fini e il suo “nuovo partito” con Bersani e il suo “non sono partito” che a loro volta si uniranno a tutti gli aventi diritto Casiniani-Rutelliani- Tabacciani ecc…in un’unica orgia “democratica”¬† con la quale indendono cozzovigliare per altri 5-10 anni almeno, salvo sveglie popolari, che d’altronde dubito possano avvenire.

Troppo facile dire che sono tutti uguali, che non fanno certo gli interessi del popolo ma che parlando alla pancia degli italiani che abboccano, fanno chi uno chi l’altro i propri interessi e quelli dei¬† propri padroni.

Troppo facile dire che ogni maledetto giorno ci troviamo dentro ad una tribuna elettorale continua, una campagna elettorale senza sosta, un combattimento a base di percentuali false ma raccontate come vere. Ogni giorno i politici tutti, compiono una continua promozione di se stessi e delle proprie ‚Äúcredenze e poltrone politiche‚Äù, delle proprie ragioni e dei propri ideali che disgraziatamente, per colpa dell’opposizione di turno, non sono mai riusciti a porre in essere in oltre mezzo secolo.

Troppo facile considerare che il mestiere del politico è il più rimunerato al mondo ed è quello che ti consente di creare ‚Äúuna posizione‚Äù societaria invidiabile per tutti gli amici e i parenti più stretti, ma anche quelli larghi. Un mestiere che ti consente di creare o distruggere chiunque. Non è un caso se in paese di mignotte le stesse si attacchino come le zecche ai cani del potere, e chi ha il potere è unicamente il politicante.

Infine, è facilissimo capire che, chi ha detto che la TV è morta ha azzardato una previsione con largo anticipo, forse tra qualche anno, ma con internet limitato a pochi, sarà molto dura. Tutto tranne che morta, stanca, appositamente appisolata, stupida, ridicola e indifferenziata, ma non morta. Chi la produce e chi l’adopera lo sa benissimo, ma quelli che lo sanno ancora meglio sono coloro che ne sfruttano le qualità soporifere e ipnotiche. La prima regola che viene insegnata a chi fa TV è che per rimanere immuni alla verità e a quello che sono i bisogni del popolo non si devono guardare mai le notizie in rete e non si deve mai sapere di cosa ha realmente bisogno il popolo, e infatti chi fa TV non naviga appositamente per non sapere, non confondersi, non scoprire.

Caro Fabio Fazio, io verrei volentieri¬† “via con te” e con tutta la tua banda. Perciò non appena vi viene voglia di dire tutta la verità fammi un fischio. Te lo dissi già di persona a Milano una quindicina d’anni fa, e mi rispondesti (prendendomi per il culo) che non sapevi fischiare, non so se nel frattempo hai imparato, ma temo di no.

Moreno Corelli

Il porno-rocker del sabato sera “Tyte Stone Buaba” Video

Il rocker del sabato sera è una star comparsa nelle news non per le performance musicali della sua band “Tyte Buaba Stone“. Roland Lutz salta in cronaca a causa dell’elezione del nuovo giudice supplente del tribunale distrettuale di Einsiedeln che non era una notizia particolarmente interessante.
Ma poi si è scoperto che l’unico candidato in lizza, Roland Lutz del partito conservatore dell’Ucd, ha un passatempo molto particolare: padre di famiglia e serioso imprenditore di giorno, rocker ¬´porno¬ª la notte. Con la sua band ama esibirsi praticamente nudo, col solo tanga addosso. Un po’ come Borat nell’omonimo film. In Svizzera non si parla d’altro ed¬†i Video della band sbancano la Rete…

Fonte stralcio & Notizia integrale from Corriere.it 13 Nov.2010

Italia Bella mostrati Gentile con Pane e Coraggio

 

http://www.skande.com/wp-content/uploads/2010/04/gianlucapetrella3elioguidi.jpg

Forse  sono troppe le cose che vorrei passare e non sono tutte belle, forse a volte  amareggia  e non solo a me,  sapere che ciò che è stato scritto prima della nostra riapertura dal 2007 è andato perso, compresi i commenti,  tolgo il forse e pubblico quanto avevo già scritto poco più di un anno fa e recuperato da altro sito che mi ospitava: Ricordi al Bel Sole di Tripoli. Tra le ultime notizie “nuove” che arrivano dall’Africa, una: Un Nuovo Muro, Contro i Migranti. “Avrà inizio a novembre la costruzione della barriera fra Israele ed Egitto. Servirà a fermare gli africani che provano ad entrare nello Stato ebraico”. Tutto questo l’avevo in bozza da luglio 2010. Oggi è il 13 novembre, non so se il nuovo Muro è iniziato, so che oggi a Brescia c’è una Manifestazione con Corteo fino a una Gru, dove stanno appesi degli Umani che cercano e danno Pane e Coraggio proprio come una Musica di Ivano Fossati ci ricorda.

E alla fine c’è un video dove parla uno di noi, uno che ha deciso di dirle le cose che vede e sente, da anni, da quando è nato in terra di Sicilia ed è emigrata non solo in Italia…la Nuova Mafia.


Italia Bella Mostrati Gentile, cantavano alla fine dell’800 …Torno indietro quindi, come si fa da vecchi, e vi offro uno spaccato che mi sembra sempre dolorosamente attuale, aggiungo qualche video e foto “amarcord“. Concludo con il profumo dell’Africa  e la Sun Ra Arkestra, che ci ispira sempre speranza e forza negli umani e nelle creature che abitano la Terra, perchè “Pane e coraggio ci vogliono ancora che questo mondo non è cambiato pane e coraggio ci vogliono ancora sembra che il tempo non sia passato…”.

Doriana Goracci

Ricordi al bel sole di Tripoli

Ce l’ ha messa tutta mia madre, una vita, a fare intendere alle mie sorelle e a me che nonno non era un fascista. Era nata a Tripoli, lei, il padre e il nonno. Da parte materna, avevano avuto i natali in Egitto e in Marocco da almeno tre generazioni. Racconti partiti  da quel magnifico affabulatore di nonno Umberto, per fare omaggio col nome al re, come la sorella che si chiamava Italia: i viaggi sul Rex, i caffè di Nizza, la bisnonna che disse no all’ altare, le vergate della maestra sulle mani per fare i pesciolini‚  a tutte tranne alla nipote reale, i matrimoni , la casbah con i martelli che battono  rame e argento, le nuotate al porto, il calesse,  feste da ballo,  aromi di¬  spezie e cuscus, Venera la balia, gli amori degli ufficali, la lavandaia araba, i maltesi,  corse a cavallo, il terremoto…


Ma quali colonizzatori, erano commercianti di legname gli uni e laterizi gli altri, qualcuno prima degli anni ’40 aveva esagerato, si narra di uno zio che conservava un orecchio nel portafoglio staccato ad un capo arabo, il battesimo di mia madre con Graziani come padrino, la capacità di mio nonno cresciuto in una famiglia di atei che nascose battesimo e comunione e  poi diventò l’ interprete di Balbo‚mia madre scrisse un libro per sè e per noi di memorie, con gli occhi dell’ infanzia, il diario di una piccola italiana fuggita per sempre da Tripoli, dalla Libia: gli inglesi bombardavano, divenne una piccola giovane profuga, italiana.


Il riscatto avvenne a Roma quando la sua famiglia fascista, erano  in tre, ospitò in casa  per un anno una famiglia di quattro persone: erano ebrei.

Insieme alla musica che ha amato quanto le figlie e il marito, per fortuna riposa e non vede e non sente: non ha avuto mai  voce e dignità di pubblicazione il racconto della sua Tripoli.

Si è affannata lei e loro e tutti a farci capire quanto gli italiani si sentivono rappresentati dal Duce, attaccati a una radio a sentire il Verbo, sentirsi parte dell’ Italia, sentirsi dentro.

Andò sotto il Balcone mio nonno e disse a Tripoli di ascoltarlo: urlò prima di tutti Viva l’ Italia!

Fu la¬† liberazione, un tripudio di massa. Proseguì lei con l‚Äôamica Renata a camminare giù verso Roma, da Monteverde per andare al Conservatorio di Santa Cecilia, con timori non da poco‚c’ erano soldati e truppe di colore‚ magari alle faccette nere lei c’ era un po’  più abituata.

Era rimasta sola a raccontare in famiglia quell’ incrocio spettacolare di arabo spagnolo francese e siciliano, la vitalità degli italiani, il riscatto dalla vergogna dell’ occupazione e il postumo odio di Gheddafi: noi io non capivo, non sapevo, non vedevo, non avevo mai vissuto il disonore‚ e digitando oggi il suo nome , tante volte chissà‚ scopro che è rimasta traccia di lei sulla rete, per aver partecipato come oratrice ad un convegno, dal nome emblematico: Quasi tutto ancora da vivere‚ è una presentazione di una gustosa divagazione fantastico-poetica sui piaceri dell’ immaginazione o, se volete su sussurri e grida della fantasia .

Ho ascoltato per almeno venti anni il Racconto,  alternato a quello asciutto e fatto di terra dai nonni contadini toscani, profughi a Roma per un portierato, comunisti. Tutti questi  intimismi li avevo già chiamati  Fascismo di ritorno.

Mi affanno, ci affanniamo a mostrare le Odierne Vergogne, di una Tripoli che spedisce e ci manda, di un’ Italia che rimanda e spedisce il Razzismo , la Mafia, il Fascismo, e continua a campare con gli Affari internazionali.

Dicono che si comincia a superare un passato fatto di sangue e stragi, di intolleranze e odio, che stiamo diventando sempre più buoni e comprensivi, dicono  e ancora dicono e ci mostrano il sole dell’ Avvenire. Un presente mai diventato così chiaro.

Ce la dicono e ce la mettono tutta per farci capire quanto siamo comprensivi e giusti, quanto sia doveroso punire chi sia profugo, chi scappa.

Ce la mettono tutta e pubblicano tutto, quello che possa farci scordare, cosa significa essere umani e vivere in Terra come tali.

Quasi tutto ancora da vivere, forse c’ è una speranza per i sussurri e le grida della fantasia.

Doriana Goracci

10 maggio 2009



http://2.bp.blogspot.com/_TDOKmFHsTtU/Sqe3KOr0dCI/AAAAAAAAACI/LMptE6JDz-g/s1600/La%2Bfiera%2Bdi%2BTripoli%2Bnel%2B1927.jpg

Legge Bacchelli al “Califfo” ma vogliamo scherzare?

cal

Il momentaccio del Califfo: è caduto e guadagna “poco”
Notizia del 8 novembre 2010 – 16:30 su LIBERO NEWS
Franco Califano non riesce più a fare serate e di Siae prende “solo” 10.000 euro a semestre. Il suo legale: un momento difficile ma non chiederà aiuto allo Stato
…..

Vorrei proprio vedere: dieci mila euro ogni sei mesi sono 1.667 euro al mese, ben oltre un buon stipendio di un operaio che si ammazza di lavoro. E per ammazza è compreso nel prezzo anche morire sul lavoro.

Hanno esagerato, il maestro sta poco bene e ora è in via di miglioramento. Più che altro si trova in difficoltà emotiva ma sicuramente non ci sono le condizioni per chiedere la legge Bacchelli“. Questo quanto dichiarato dall’avvocato di Franco Califano Marco Mastracci all’ADNKRONOS. “√à vero – ha aggiunto Mastracci – che è caduto e si è rotto tre vertebre e quindi non può lavorare, però ha tanti amici che gli stanno dando una mano, soprattutto per far fronte alle sue necessità primarie. Il maestro è stato frainteso, sicuramente non si trova per strada“.

Temeva che tutto finisse per diventare una noia terribile. Franco Califano è invece finito a combattere contro un nemico ancora più temibile, la miseria. O almeno è ciò che il cantautore 72enne sostiene, invocando l’aiuto di Stato per il suo caso “disperato”: ¬´Il 15 luglio di quest’anno – racconta al Corriere – sono caduto dalle scale e mi sono rotto tre vertebre. Questo incidente ha fatto venir meno la mia unica consistente fonte di reddito, ovvero le serate. E mi ha messo in ginocchio¬ª.

Tanto che il Califfo ora chiede per sé l’applicazione della legge Bacchelli, quella che prevede un vitalizio per i grandi artisti, intellettuali e sportivi che versano in situazioni d’indigenza: ¬´Io non credevo che fosse possibile – ammette – Ma alcuni amici, come il mio medico curante e il senatore Domenico Gramazio del Pdl hanno preso a cuore il mio caso e mi hanno spiegato che esiste una legge, la cosiddetta legge Bacchelli, che prevede un sussidio mensile vitalizio per persone che abbiano dato lustro alla cultura italiana. Ne so poco, ma mi sembra di avere tutti i requisiti per beneficiarne¬ª.

Poco importa che Califano incassi più di 1.600 euro al mese in diritti d’autore: ¬´¬´Mah, io non so bene come funzioni la Siae, so soltanto che prendo circa diecimila euro a semestre. Sempre diecimila. Non ce la faccio. In questo momento non sono più autosufficiente¬ª. Il sostegno statale per lui è quasi dovuto: ¬´√à vero, sono stato un artista di fama, ma ho avuto anche un sacco di guai . Non dimentichiamo che fui arrestato nel 1970 per possesso di stupefacenti, nella vicenda che coinvolse Walter Chiari, e rifinii in carcere nel 1983 per lo stesso motivo e pure per porto abusivo di armi, questa volta insieme a Enzo Tortora. In entrambi i processi sono stato assolto perché il fatto non sussiste. Forse lo Stato mi deve qualcosa¬ª.

I meriti artistici, sia come autore per altri sia come interprete, non mancano al Califfo e i bisogni, ora che anni di eccessi chiedono il conto, sembrano reali. Eppure, a molti potrebbe apparire irrispettoso concedere un beneficio a una persona che ammette di aver sempre fatto la bella vita: ¬´Non ero uno che badava a spese . Quando usciva un nuovo modello di auto il primo veicolo disponibile era il mio. Per non parlare delle moto. Quando avevo storie con attrici importanti abitavo all’Excelsior o al Grand Hotel. Avevo sempre come minimo tre macchine, una Mercedes, una Jaguar decappottabile e una Maserati o una Ferrari¬ª.

Ecco, forse oggi potrebbe accontentarsi di un po’ di meno.


D’oro √® d’oro…ma per chi?

“Allo Zecchino d’oro i bambini cantano brani per bambini, e non hanno nessuna intenzione di imitare gli adulti che spesso, diciamocelo, non sono per niente esempi da imitare”.

Queste parole sono uscite niente “popò” di meno che dalla bocca di frate Alessandro Caspoli, direttore dell‚ÄôAntoniano di Bologna, il quale annuncia così un altro passo dello Zecchino d‚ÄôOro fuori dalla Rai, in cerca di spazi alternativi dedicati esclusivamente ai ragazzi.

Da noi ¬´ i bambini non sono star ad uso degli adulti ¬ª ha dichiarato a Milano Massimo Bruno, direttore dei canali satellitari tematici di De Agostini, sollecitando ¬´una riflessione seria su come tutelare l‚Äôinfanzia in tv¬ª. ¬´Continuiamo a vedere su Rai e Mediaset ragazzini che cantano testi per adulti, scimmiottando gli adulti, vestiti e truccati da adulti ‚Äì ha aggiunto ‚Äì. Da noi è l‚Äôesatto contrario, i bambini si divertono e cantano canzoni per bambini¬ª. ¬´Commenteremo ogni testo, senza esasperare troppo il senso della competizione, ma divertendoci insieme ¬ª, ha garantito Ossini. ¬´ Io ho tre figli ‚Äì continua ‚Äì e di certa tv non ne posso più ¬ª

« Non bisogna lasciare in secondo piano quello che mettiamo in bocca ai bambini – ha spiegato sempre frate Alessandro Caspoli, direttore dell’Antoniano –. Pensiamo di poter fare la differenza senza essere dei bacchettoni » . Questo, aggiunge il religioso insieme al direttore di rete.

¬´Noi vogliamo dare quello spazio che la Rai non dava, per esempio, ai retroscena dello Zecchino¬ª, ha aggiunto Bruni. Queste non saranno forse le prime prove di un eventuale salto sul satellite anche dello storico Zecchino d‚ÄôOro? ¬´ I meccanismi di lavoro in Rai sono più complicati ‚Äì ha ammesso fra Caspoli ‚Äì. Non escludiamo, per il futuro, di spostarlo tutto su satellite ¬ª.

Io mi domando invece: ma perchè non¬†spostarlo direttamente nel cestino una volta per tutte?

Mi spiego meglio:

Sono d’accordissimo che i bambini non debbano imitare gli adulti nel cantare, tanto meno nel vestiario e ancora meno nel comportamento, ma è anche vero che conosco molto bene l’ambiente dell’Antoniano e altrettanto quello dello zecchino d’oro, e ad onor del vero mi meraviglio come dei genitori, invece di lasciare che i loro figli facciano una normalissima vita da bambini, li portino all’interno di certi ambienti che definire sacrileghi e orrendi è un complimento. Non voglio fare il guasta feste, ma le evidenze sono tali che si fa fatica a non fare ormai di tutta l’erba un fascio.

lo stesso frate Caspoli, direttore dell’Antoniano, e si un frate, ma che indossa il saio solo ed esclusivamente quando viene ripreso dalle tv o quando è in “missione commerciale” , per esempio ricordo che quando andava a fare i contratti con Del Noce, arrivava agli uffici della RAI di Roma vestito come Fabrizio Corona, e poi una volta arrivato, si chiudeva in bagno e tirava fuori dalla sua valigetta il magnifico “saio di circostanza”, e così saliva presso gli uffici preposti e concludeva il contratto “di rito”, per poi una volta concluso, smettersi gli abiti talari e via, verso nuovi e chissà quanto gentili orizzonti. Il “buon frate Caspoli” quante personalità ha? Ma quanti “ecclesiastici” sono realmente dotati dei requisiti tali per essere “amanti del prossimo” piuttosto che semplici mestieranti della religione, così come esistono i mestieranti della politica?

Personalmente non ho mai creduto, pur essendo credente, che un essere umano, uomo o donna che sia, nella propria vita possa fare a meno dei desideri della carne, e non sto parlando dei più volgari ed espliciti, anche di quelli certo, ma anche di semplici e banali desideri comuni, basati sulla curiosità e sulla voglia di provare cose nuove e nuove esperienze come è insito nella natura umana, oppure crediamo davvero che esiste una classe¬†privilegiata che è in grado di vivere in questo mondo con i piedi e le mani e altri organi già appoggiati nell’altro mondo del quale sostengono di appartenere? Persone in carne ed ossa, più carne che ossa, che non provano nessun desiderio di vita? Dedicati solo ed esclusivamente al prossimo e per il bene del prossimo? Beh! Se così fosse verrebbe automatico chiedersi come mai però, nel caso dell’antoniano di Bologna, in relazione allo zecchino d’oro hanno contratti miliardari con la Warner Bros per la riproduzione e duplicazione e distribuzione di audio visivi, e prima di questa l’hanno avuta per decenni con la Sony Music e non con la piripina o la caccialacatena, ma fior fiore di major della musica e dello spettacolo che se si muovono avranno avuto, hanno e avranno un buon motivo no?

Sono scettico¬†ma pronto a cambiare opinione qualora mi si diano nomi e cognomi di famiglie che hanno tratto benefici e beneficenze da queste operazioni faraoniche che durano da oltre mezzo secolo. Oppure che mi dicano in quale punto della bibbia, (che non conoscono minimamente) sta scritto che esiste una classe sacerdotale la quale può e deve godere di “speciali privilegi terreni”, in attesa di ricevere la chiamata celeste per diventare cosa? Angeli? E con quale merito terreno? Ma per piacere!!!

Credo, anzi sono convinto che la¬†chiesa cattolica abbia raccontato e stia raccontando più menzogne di Giuda, abbia fatto e stia facendo più danni e porcherie di qualsiasi governate politico sia mai esistito a mai esisterà, il tutto grazie all’immensa ignoranza e timore dell’inesistente che regna nel mondo, e che loro stessi hanno creato e fomentato nei secoli. La considerazione più logica è focalizzare due passaggi biblici su tanti. Il primo è che Gesù rivolgendosi ai sacerdoti dell’epoca disse: “avete fatto della casa del Padre mio una spelonca di ladroni” e la seconda la quale anch’essa non ha bisogno di essere interpretata dice: “siete come i sepolcri imbiancati, che dal di fuori apparite di bell’aspetto ma dentro siete pieni di ossa di morti”.

Ripeto che sono pronto ad essere smentito con tanto di prove alla mano e aspetto. Fino ad allora però, un consiglio spassionato che posso dare ai genitori che vorranno¬†riflettere è che seppur i tempi non sono del tutto maturi, meglio che i bambini giochino per conto proprio o con i propri simili piuttosto che ritrovarsi a giocare con lo “zucchino d’oro” di qualcuno che poi oltre a non sapere spiegare il perchè, viene, come la storia insegna, coperto e protetto da chi “crede” e ci fa ancora credere che l’abito non fa il monaco.

Lo fa, lo fa, eccome se lo fa!

Moreno Corelli

Franco Baggiani and Grooves Explosion, il nuovo cd del musicista italiano

baggiani

Nasce da un’idea del trombettista Franco Baggiani l’ultima produzione Sound Records, con la particolarità di essere il primo disco del catalogo, suonato interamente con lo Stick. In collaborazione con Moreno Ricchi, che oltre ad aver suonato lo stick in 8 dei 10 brani complessivi, ne ha curato gli arrangiamenti e i missaggi. Ospite speciale è la promoter italiana della Stick Enterprises, Virna Splendore, all’opera in “Terminal” e “25.9.1983”. La formazione è completata dalla cantante Romina La Salandra, che ha realizzato le linee melodiche vocali, e da Antonio Montanari, solista alla chitarra e ai synth. Speciali ringraziamenti a Tomas Mulinacci che ha suonato in duetto con Antonio Montanari in “Call Center”.
Interamene composto da Franco Baggiani. Oltre la tromba del musicista italiano (toscano) coadiuvato da Moreno Ricchi Stick, Virna Splendore – Stick in “Terminal” e “25.9.1983” (promoter ufficiale della Stick Enterprises in Italia), Romina La Salandra alla Voce, Antonio Montanari Chitarra e Sinth e da Tomas Mulinacci alla chitarra in duetto con Antonio Montanari in “Call Center”.

Considerazioni del tutto personali: non possiamo far altro che pensare che uno come Baggiani che sforna quattro cd l’anno tutti diversi l’uno dall’altro, abbia qualcosa da dire…bello l’uso dello stick e interessanti le composizioni.

Dieci i brani della raccolta: 1) Niente di personale; 2) Lippa’s Groove, 3)¬† Giusto compromesso, 4) Terminal, 5) Call center, 6) Unghebo’s ghisa, 7) Han sessione, ottava traccia 25.9.1983, 9) Judo fu e decima e ultima traccia: Puro dico.

Altra produzione “Soundrecords”. Ma chi è la Soundrecords:

ssrr

“L‚Äôetichetta Sound Records nasce a Pontassieve(Fi) presso Sound, il gruppo che, oltre a racchiudere in sé un grande numero di centri musicali e scuole di musica del centro Italia, si occupa da tempo di produzioni (Urbanfunk, Soundgospeltrain, in Dynamics, The Sound Street band, varie big bands e gruppi jazz, gospel, funk, elettronica e rock) e di servizi per la musica in generale. La scelta di creare una propria etichetta è nata dall‚Äôesigenza degli artisti orbitanti intorno a Sound di dotarsi di uno strumento di produzione su misura per le proprie esigenze artistiche: dunque, dopo un breve lasso di tempo nel quale sono maturate tali riflessioni, la scelta autonoma è parsa l‚Äôunica possibile. Sound Records è interessata al jazz e alla musica popolare contemporanea in ogni sua forma, con un‚Äôattenzione a 360 gradi intorno alla contemporaneità con artisti della propria scuderia. Il percorso produttivo è iniziato con il SoundGospelTrain ed è proseguito con il Chorus Quintet, con The Sound Street Band e con gli Urbanfunk, che sono ritornati sul mercato con un progetto nuovissimo e diverso dal passato. Altre realtà sicuramente da citare sono l‚ÄôITALIAN PROJECT di Andrea Coppini, il Trittico trio, il quintetto di Franco Baggiani, TATTOO con Marco Galardi e un percorso di contaminazione fra jazz e poesia con artisti importanti della scena teatrale italiana. Dal Dicembre 2008 Sound Records apre definitivamente le proprie porte a tutti quegli artisti meritevoli che operano nei più diversi contesti musicali: dalla classica contemporanea, all’hard rock, dalle nuove musiche acustiche alla world music, dalla dance al dark. Siamo interessati anche a proporre ristampe, download esclusivi di opere prodotte all’estero etc… Le nostre antenne sono già puntate verso i tanti fermenti che animano il sottomondo musicale”
Direttore esecutivo: Franco Baggiani
Direttore artistico: Antonello Cresti
Progetto grafico: Francesco Fusi
Programmazione: Stefano Pardini
ADDETTO STAMPA
Leonardo Bartoletti
           
           
           
           
           
           
           
           
           
   

Stanno scoppiando tutte le marene e pioveranno belini?

Ed eccoci cari e straspummeggianti lettori, nel senso dello straspumeggio, ovvero si racconta che la situazione è grave. Infatti stanno scoppiando a Palazzo tutte le marene. Diciamo che, anzi e “diggiamolo”, le previsioni del tempo danno pioggia di belini in ogni dove, paese, contrada e città.
Oggi Giorgio ha detto che il paese soffre. Belin ragazzi se lo dice Giorgio, è il vangelo. Se invece lo dice, e magara, nonchè e perdunque, quel pisquano di FratelMaghetto che si soffre, scoppia un putiferio. Infatti il fagiolo grosso bianco di spagna in scatola è aumentato di 3 cent. Ovvero del dieci per cento. Per Certi Italiani sono 3 cent, per gli Altri Italiani è il 10%. Ripeto il Dieci per Cento!
Fratel RobertoAldo aveva scritto che “Quanto è triste l’Italia“, ed io oggi ho pescato in Rete un post ove si racconta di Italiani felici. Ho il vago timore, che hanno fatto le domande per il sondaggio, molto mirato, per dare certi numeri e non fomentare inutili allarmismi. Anche perchè Giorgio, nel bel tempo che fu, quando saltarono tutte le marene della finanzia disse ” che la situazione non era da panico”, e di “non fomentare inutili allarmismi”.
Io aggiungo che era peggio. Peggio nel senso che, ovvero e pertanto, se non vai a comprare qualcosa e non hai l’occhio clinico, non noti che i prezzi sono alle stelle. Ovvero, le mele che costavano mille lire al Kg. ora sono a 2.700 Lire ed anche di più, sempre con l’accento sulla “u”. Ovvero…Grazie “Euro”.
Nel frattempo Giulio si è preso con la Stefania. Non dire cretinate, ed è scoppiato un polpettone in data odierna per pochi milioni di Euro. Invece, credevo avessero litigato sui famosi 98 miliardi di euro, leggi slot-machines, che stanno andando in cavalleria, e sarà una grande ed oscura magia.
Daccordo che avevamo risparmiato una belinata di soldi con l’ora solare, ennesima mussa colossale propinata agli Italiani l’altro giorno che chiaramente se la sono bevuta come potete leggere cliccando al link di Fratel RobertoAldo.
Chiaramente, però, e diciamolo, più che il governo guidato dal Partito dell’Amore, è il governo guidato dal Partito che racconta delle Musse. Possiamo dire, anzi diciamolo…Ovvero…Ci manca solo il pelo. Ma dato che il lupo perde il pelo ma non il vizio e fa scoppiare tsunami di belini in ogni dove, possiamo dire che la situazione è grave ma non è seria?
Orsù, facciamoci coraggio tanto anche Lor Signori sono di passaggio. Cuindi e concludendo, aspettando l’intervento di Gianfranco Fini da Perugia, che sicuramente “non dirà nulla”, perchè il logoramento del Cavalier Cortese sarà molto lungo, e Gianfry non baderà a spese perchè era da anni che si lavorava il Cavalier Cortese, e molti non si sono accorti di questo bel lavorio, perchè gli italiani non sanno cosa è la politica, vi propongo una proposta. Ovvero un bel Video che…vi lascio curiosi. Per i vecchioni come me sarà operazione nostalgia. Per i più giovani sarà immediatamente pensare “ma quanto erano abelinati i nostri genitori”. Indi e percui, attrezzatevi per i vari tsunami che sono a stretto giro di posta, rinnovo il consiglio di opportune mutande con il sottogola, magari nel modello “fetish” visto che ormai siamo alle sevizie erotiche conclamate. Ovvero, ci hanno tanto menato il belino da Palazzo che non se ne può di più. Ovvero, lasciamoci cusì senza rancor, perdoniamo chi dirige il traffico, ovvero quei pisquani che sono seduti a Palazzo, tanto per una famosa legge della natura “ognuno si annienta con le sue armi”. Anche loro periranno, forse e magara entro l’anno!
La rima c’è, due belinate ce le siamo dette, non rileggo, prendete compresi nel prezzo strafalcioni e sgrammaticature varie che sono volute perchè come ben sapete, FratelMaghetto non solo è citrullo, ma è anche un prodogioso menabelini in Rete. Cuindi condividete perchè “porta bene”.
Ma e però, non fatelo trapelare in Rete. Massima riservatezza. Non vorrei che lo venisse a sapere anche la figlia del padrone che come potete ben vedere sa fare bene il minestrone!
Arrivederci cari Lettori, chiudo questo lunghissimo polpettone sperando di aver donato un pò di allegria che è una grande magia. In caso contrario, come diciamo a Genova “me ne battu u belin”. L’importante è averci messo il Cuore. E FratelMaghetto ogni giorno ci mette il Cuore ed anche le gambe. Sono gonfie un casino. Fortuna che non possono parlare anche quando sono al mare!
Ed in nome della Rete, del web e del Mouse, che la buona comunicazione sia sempre con Noi…Click!

Esplode un colossale polpettone politico sul Festival di Sanremo “Bella ciao & Giovinezza”

Ed ecco, quel belinone del Vostro mago delle fiabe,¬†per la serie “tipitipititipiti”, oppure per la serie “in via dei ciclamini al 123”, e perchè no “una rosa di sera non diventa mai nera”, ovvero pare, infatti si racconta, e circola nei corridoi, che a Sanremo sta scoppiando un colossale polpettone.
Le previsioni del tempo danno “pioggia di belini” sul palco dell’Ariston, ma, ed anche pure su tutto l’aere del paese del cucù.
Indi e percui, puntiamo sulla notizia non in lontananza perchè da Genova a Sanremo è una belinata fare un salto, e non è una bella distanza, cusì ci sta anche la rima.
Ovvero, la notizia è questa. Sta facendo il giro della Rete. Ci sono già i sondaggi ed è il nuovo tormentone. Ma la domanda sorge spontanea. Ma cuando è che la smetteremo di menarci la salciccia con la rivisitazione? Nessuno se ne ancora accorto che “la non democrazia regna sovrana”, infatti ci sono anche le bagasce di regime?
Per conoscere il significato di “bagasce di regime” fate un giro in Rete e, chiaramente massimo rispetto per le bagasce, “quelle vere”, che a mio vedere sono delle assistenti sociali.
Però, mi raccomando” quelle vere. Quelle che ogni giorno non vanno a Palazzo. Ci starebbe la rima, però cosa volete, non vorrei che mi leggesse il Cavalier Cortese e poi…Mi facesse pagare le spese!
Indi e percui, nell’attesa di sapere tutto e di più sull’esplosione di questo ultimissimo “polpettone politico”, e per sapere, non quanto è buono il formaggio con le pere, ma per sapere, ove, perduncue, e percuando, magara avvisate anche l’Arnaldo, orduncue per sapere “quando ci sarà lo tsunami di belini”. Ove avverrà il grande evento? Dove ci sarà il top del “diluvio di belini”, a Palazzo Grazioli, all’Ariston di Sanremo, oppure al Quirinale ove il silenzio di Giorgio è tombale, nel senso che…Belin c’è uno strano silenzio, o dico abelinato? Come mai Giorgio non esterna su quanto in argomento?
Vabbeh, mi fermo cuì. Però, diggiamolo. Non se ne può di più. Stamattina Fratel RobertoAldo mosso da un impeto di tristezza ha postato sto belin di post. Gli ho detto di tutto. Abbiamo litigato. Gli ho tirato dietro il mouse, una belinata di biscotti, il naso rosso, e gli ho urlato…La smetti di intristire la Rete? Basta con le tristezze. Armiamoci di allegria che è una grande magia!
Ora Fratel RobertoAldo è seduto ammutolito con un cerottone sulla bocca. Come mai si è ammutolito? Quale oscuro sortilegio lo ha colpito? Ci sarà di mezzo il Mago Tarallo perchè non ha fatto l’ultimo ballo, oppure la Maga Taragna perchè il gusto ci guadagna?
Concludendo, e concludendo, e concludendo, e concludendo nel senso del concludere e del condividere, fate Rete e condivideRete perchè porta bene e toglie la sfiga di torno che ci arriva da Palazzo ogni giorno anche se non è mezzogiorno. Infatti sono le 16,52.
Cuindi, riassumendo, non rileggo, prendetevi compreso nel prezzo tutto e di più, porgo buone castagne a tutt* quant* ovunque voi siate. Lasciamoci cusì senza rancor con una canzone del Festival di Sanremo del bel tempo che fù, quello con l’accento sulla “u”. Lei era lei. Il Festival era quello di Sanremo e FratelMaghetto era tanto abelinato, aveva dismesso le braghe corte, credeva nelle favole tanto quanto adesso, perchè essere “abelinati” è una grande magia perchè ha il profumo della Democrazia. Ovvero, la rima nella chiusa c’è, il Video anche pure, due belinate ce le siamo dette, ora guardate il Video ed emozionatevi in silenzio perchè “la Resistenza continua”.

Il calcolo dei furbi

Indipendentemente¬† che uno sia ateo, agnostico o credente, la nota biblica ‚Äúè più probabile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago piuttosto che un ricco entri nel regno dei cieli‚Äù,¬† ha un significato incredibilmente ‚Äúvisibile‚Äù nel periodo storico che stiamo attraversando.

Sorvolando il regno dei cieli, ovvero, tralasciando ciò che potrebbe essere considerato divino, rimaniamo come si usa dire, con i piedi per terra. Oggi, chi ha molto, sia in senso economico che materiale, si è psicologicamente e fisicamente distaccato dal resto dell‚Äôumanità, i ricchi e i benestanti si considerano loro stessi una classe ‚Äúdiversa‚Äù, guardando sempre di più dall‚Äôalto verso il basso chi non ce la fa, e considerando i meno abbienti non come persone che vanno aiutate ma come ‚Äúzavorra‚Äù, catalogandoli sempre più spesso con termini dispregiativi che sono diventati di uso comune: miserabili, poveracci, straccioni, barboni, parassiti ecc..

Ogni giorno sempre di più i cosiddetti ‚Äúbenestanti‚Äù si defilano dalle responsabilità civili che dovrebbero essere la buona norma del vivere, e si sentono compiaciuti e appagati se ogni tanto mandano un sms di solidarietà da un Euro a qualche ente pro-beneficenza reclamizzato in tv, il quale a sua volta nel 99% dei casi l‚Äôunica beneficenza la fa a se stesso, della serie: ‚Äúcosì facendo farete felice un bambino, ed io mi sento ancora un bambino‚Äù.

Siamo pieni di cantastorie del nulla, da Guccini a Vasco Rossi, da Ligabue a Jiovanotti, filosofi dalla nota facile formata sempre e solo dal solito giro armonico a cui viene cambiata appena la melodia, ciarlatani commercianti viaggiatori che pieni d‚Äôaria e di falso moralismo impartiscono lezioni di vita dall‚Äôalto delle loro ville a 4 piani o dei loro yackt da 500 milioni, rigorosamente intestati a chissà quale off shore. Esseri che promettono opere di beneficenza faraonica ma che puntualmente si trattengono il ‚Äúricavato‚Äù non realizzando mai un cacchio, nemmeno una lapide alla memoria di quei 4 deficienti che ancora gli vanno appresso credendo che‚Ķ.

Siamo imballati di intellettualoidi impegnati in trattative silenziose e inciuci colossali che puntualmente scaturiscono in apparizioni in pompa magna su questa o quella rete televisiva battendo cassa ad onor di puttanate.

Il benestante non ha più tolleranza per nessuno, odia gli operai, i precari, i cassintegrati, ama i giornali però, e riesce facilmente a dialogare con mafiosi e puttanieri, mignotte e fancazzisti, quelli che non chiedono niente e danno soltanto, pare addirittura a gratis certe volte.

Il benestante non ha paura del nucleare, perché gli hanno detto che ‚Äúè sicuro‚Äù e lui ci crede. Non teme gli inceneritori dietro casa e non gli frega niente della privatizzazione dell‚Äôacqua. Conosce bene i suoi miti politici ed è convinto che essi faranno sempre i suoi interessi, perciò li vota e continuerà a votarli. Sa benissimo che i suoi miti andranno in pensione dopo solo due anni e mezzo di ‚Äúattività‚Äù parlamentare, così come è al corrente che percepiscono miliardi di rimborsi elettorali illeciti, e che il loro divertimento preferito è costituito da semplici e innocue festicciole a base di prostitute minorenni, con la variante di qualche trans, il tutto sempre e rigorosamente condito con mazzette e cocaina, un mix poco alcolico ma dagli effetti esilaranti immediati, uno spettacolo da non farsi mancare.

Il benestante non naviga in rete perché su internet si dicono solo cazzate, perciò guarda la tv e ne va fiero, perché sa che tutti i canali appartengono a Berlusconi che è uno dei suoi più gettonati miti, ed è consapevole che gli sono state regalate da D‚ÄôAlema, un altro mito intramontabile che ha dato vita alla sua immagine riflessa così da poter essere in più posti senza presenziare, Bersani.

Il benestante sa che se vuole continuare ad avere ricchezza e impunità, (dichiarando il 2% delle proprie entrate fiscali girando in Maserati intestata alla vecchia nonna morente, e lasciare i soldi all‚Äôombra del ciliegio in fiore), dovrà continuare ad appoggiare i suoi miti. Sa benissimo che molti di questi miti sono pieni di querele di ogni sorta e che in un qualsiasi altro paese il 75% di loro sarebbero dietro le sbarre e l‚Äôaltro 25% a godersi il sole caldo di Hammameth, ma sa anche che probabilmente non andranno mai in galera, perché il benestante ha capito che la giustizia non può essere riformata ma semmai lo fosse, sarebbe riformata in peggio per i poveracci e quindi lui non ha di che temere, lui è benestante, lui vota sempre dalla parte giusta.

Al benestante non interessa che i suoi miti stanno seduti in parlamento chi da 60 chi da 50 oppure 40 o 30 anni, e che insieme a loro siedono spesso anche i loro familiari, figli portaborse e mogli portatrici sane, ed è consapevole che gli tocca mantenerli tutti compreso cani gatti e canarini e affini, ma è un gioco che vale la candela, occhio non vede cuore non duole.

Il benestante adora il grande fratello e tutti gli spettacolini teatrali di contorno che lo fanno sognare e riposare in pace. Ama il TG1 perché non gli fa paura, ma butta un occhio al TG5 perché ogni tanto è giusto conoscere persone nuove, fatto salvo il giretto su Studio Aperto perché anche l‚Äôocchio vuole la sua parte.

Il benestante non teme il clima, sa che su Rete4 ci sono gli aggiornamenti climatici continui, perché il tempo è importante e il benestante lo sa, il tempo è denaro.

Un Primo Novembre di Santi

http://www.cittadicelano.it/public/calendario_eventi.bmp

Ringrazio Wikipedia e chi l’aggiorna,¬† altrimenti come avrei fatto a ricordare tutte queste sante azioni nei secoli? Ne ho scelti alcuni, e¬† se c’è qualcosa che non ti va ” dillo alla luna La voglio in faccia la verità e se sarà dura la chiamerò sfortuna Maledetta Sfortuna…”
Scritto nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, quando dicono che Hallowen… fa incontrare gli spiriti e le streghe con i Santi. Altri ricordano Samain, la fine dell’estate.
Doriana Goracci


1 NOVEMBRE 885 РLa festa di Tutti i Santi viene spostata dal 13 maggio al 1º novembre da Papa Gregorio
1 NOVEMBRE 1745 – Papa Benedetto XIV pubblica la Lettera Enciclica Vix pervenit, sull’usura e altri guadagni disonesti
1 NOVEMBRE 1885 – Papa Leone XIII pubblica la Lettera Enciclica Misericors Dei Filius, sulla natura soprannaturale della Chiesa, sul potere ecclesiastico e sul potere civile, sulla iniquità delle ideologie moderne, sulla tendenza moderna ad emarginare la Chiesa e la sua autorità, sulla ingiustizia delle concezioni libertarie, sulla libertà religiosa, sulla funzione degli amministratori cattolici
1 NOVEMBRE 1911 – Gli italiani in Libia compiono il primo bombardamento aereo della storia
1 NOVEMBRE 1914 – Papa Benedetto XV pubblica la Lettera Enciclica Ad beatissimi apostolorum principis, sulle funeste condizioni che portano alla guerra, sui mali delle concezioni moderne, sulla erranza delle nuove ideologie, sulle divisioni tra Cattolici, sui mali del modernismo, sulla eccessiva indipendenza dei chierici
1 NOVEMBRE¬† 1952 – Operazione Ivy – Gli Stati Uniti detonano con successo la prima bomba all’idrogeno; nome in codice “Mike” [“m” for megaton], Sull’Isola Eniwetok nell’Atollo di Bikini, situato nell’oceano Pacifico
1 NOVEMBRE¬† 1960 – Durante la campagna elettorale per le presidenziali USA, John F. Kennedy annuncia l’idea dei Corpi della pace
1 NOVEMBRE¬† 1993 – Entra in vigore il Trattato di Maastricht, che stabilisce formalmente l’Unione europea
1 NOVEMBRE¬† 1998 – Viene istituita la Corte Europea dei diritti dell’uomo
1 NOVEMBRE¬† 2004 – Uccisa sui Pirenei Cannelle, l’ultima orsa femmina originaria del luogo. Il suo cucciolo è scappato ai cacciatori, ma gli esperti non sono fiduciosi sulla sua sorte.


http://www.soloimagen.net/public/gifs/halloween-calabaza.gif

Il bunga bunga è una storia istituzionale italiana oppure è l’ultimo tormentone web? Il caso sbarca in Parlamento

“La VideoReplica del Premier” “Il bunga bunga diventa un caso politico ed esplode in Parlamento” Il “bunga bunga” è un nuovo termine apparso in data odierna nel linguaggio politico italiano.
Di cosa si tratta? E’ nuovo ballo che ricorda il tuca tuca? Questo termine viene fuori dai racconti di certe feste che la stampa tradizionale sta pubblicando in queste ore. E’ una nuova storia istituzionale italiana? Il bunga bunga ci riguarda? E’ già un tormentone del web? Chi sono i protagonisti del bunga bunga? E’ un gioco, oppure forse c’è qualcosa che ci sfugge?
Vi lascio alla lettura completa ai link in calce su questa nuova storia dove il bunga bunga è saltato fuori per caso. Nell’attesa che si sappia qualcosa di più su quanto in argomento, e sempre sperando in Libertà, rivediamoci una delle tante armi di distrazione di massa. Il tuca tuca. Lei è Raffaella Carrà. Lui è l’indimenticabile Alberto Sordi. Distraiamoci, ed arrivederci al prossimo post dal Vostro affezionato Cartapazio Bortollotti.

Pd e Idv all’attacco from LaStampa.it 28 Ott.2010

La mia verità sulle notti ad Arcore & Feste e ragazze “Indagati Emilio Fede e Lele Mora

I legali del Premier “Una colossale montatura

Emilio Fede e il concorso di bellezza

Image from Gianni Falcone Facebook

Un bambino semplice

Dove sono finiti i bambini?
Quelli che andavano a scuola al mattino, quelli che i genitori li andavano a prendere all’uscita di scuola e si andava a pranzo, ogni tanto a mangiare la pizza o un panino veloce ma quasi sempre a casa propria, e che nel pomeriggio facevano prima i compiti e poi si poteva giocare, dove sono finiti?
Ci sono ancora, eccome! Fortunatamente ci sono ancora anche se un po‚Äô acciaccati dalle novità evolutive di questo mondo e dalla moda. Si perché alcuni di loro guardano i propri simili in tv e rimangono perplessi, si chiedono come mai loro devono studiare e fare una vita ‚Äúnormale‚Äù quando nel piccolo schermo vedono alcuni compagni che fanno le pubblicità o che addirittura cantano e vengono osannati come fossero navigate star.
Quanto c‚Äôè di vantaggioso e ottimale dietro la presentazione ‚Äúoscena‚Äù di bambini che vengono dati in pasto ai telespettatori così come si “donavano” i cristiani in pasto ai leoni nelle grandi arene?
‚ÄúChe schifo‚Äù dico io. Ma sarò l‚Äôunico a pensarla così?
Ho sempre odiato la mercificazione dei bambini sotto ogni forma, non a caso già dall‚Äôetà di 4 anni e mezzo gridai davanti alla commissione dello zecchino d‚Äôoro: ‚Äúper questi signori non canto perché non li conosco‚Äù aggiungendo anche un‚Äôaltra piccola frase che è meglio non dire.
Personalmente non mi sembra ‚Äúnaturale‚Äù che i bambini vengano ‚Äúutilizzati‚Äù per scopi commerciali. Né quando vengono buttati davanti ad una telecamera per fare un spot pubblicitario né tanto meno quando diventano protagonisti inconsapevoli di programmi dove devono cantare brani di altrettanti interpreti famosi, entrando già in tenera età in una competizione assurda, subdola e che non gli appartiene.
Probabilmente la storia di Nikka Costa, (figlia del celebre e compianto produttore discografico Don Costa) che da bambina prodigio è stata scaraventata in un mondo terribile che l‚Äôha divorata in ogni senso, e che non guarda in faccia a nessuno pur di fare soldi, non ha insegnato nulla. Non solo, ma come sempre vige il menefreghismo mescolato con il narcisismo e il meismo, il volere apparire sempre belli e bravi e primeggiare ad ogni costo per raggiungere sogni effimeri. Colpevoli di questo sono i genitori nel 99% dei casi. Ovviamente parliamo di genitori di merda eh, anche qui nel 99% dei casi.
Non lo scopro io e non è una novità che dietro le quinte del mondo dello spettacolo vi sono tutte le peggio cose del sistema, è un mondo a parte e non lascia possibilità di pentimento, una volta nel vortice non se ne esce più, o perlomeno non se ne esce più dall‚Äôessere ‚Äúnormali‚Äù.
Non molto tempo fa per un genitore era motivo di orgoglio e di vanto se il proprio figlio riusciva negli studi e di conseguenza nel lavoro, è anche vero che il lavoro scarseggia parecchio mentre di mignotte e rimbambiti c’è sempre bisogno. E’ un mercato florido che non conosce crisi.
Si dovrebbero fare solo ed esclusivamente programmi musicali con adulti, cabaret, programmi di politica e di informazione, di denuncia, film e cartoni animati, ma lasciamo stare i bambini, lasciamoli vivere, lasciamoli fare una vita da bambino semplice, senza stellette e gradi sulle spalline e senza medaglie, avranno tutto il tempo di combattere quando saranno adulti, ma solo se li facciamo diventare adulti mentre possono e devono guardare il mondo con occhi da bambino, costruendosi la propria personalità e carattere giorno dopo giorno, giocando e piangendo per cose che appartengono ai sogni e desideri e amarezze che attraversano ognuno in base all‚Äôetà. Stupidaggini per noi, ma problemi veri per loro, e a volte insormontabili, per i quali hanno bisogno di aiuto e di rispetto.
Ecco, poi però abbiamo il coraggio di scandalizzarci quando sentiamo parlare del dilagare di piaghe orribili come la pedofilia, quando vediamo e leggiamo di adulti che senza ritegno e vergogna alcuna si lanciano addosso a minorenni come se l‚Äôetà non contasse più, perché in questa lurida società abbiamo ‚Äúlivellato‚Äù ogni credo, abbiamo gettato acido muriatico su ogni censura tranne quelle che dovrebbero fare riflettere.
Per forza succedono porcherie inimmaginabili, i bambini vengono rapiti dalla loro vita privata e portati sul palcoscenico degli orrori, e le menti malate (troppe ormai) non li vedono più per quello che sono, bambini, ma li catalogano così come una macchina, un divano, un quadro, un vestito, oggetti usa e getta.
Siamo una società finita, morta, all‚Äôinterno di una cattedrale spoglia di immagini, la quale per riempire gli immensi spazi vuoti non calcola più i confini tra ciò che è lecito e ciò che è idolatria, e ogni giorno sempre più si sventra il canone del buon senso che per secoli ha tenuto in piedi l‚Äôunione dei popoli, la famiglia.
Se sei un genitore, non chiedere a tuo figlio cosa vorrà fare da grande, aiutalo solo a diventarlo.
Se sei un bambino, prendi per mano i tuoi genitori e digli: “mi piacerebbe essere un bambino, un bambino semplice”.

L’album di Franco Baggiani & Pulse “Smooth” √® terzo in classifica jazz alle radio francesi, ma non solo

FRanco Baggiani & Pulse

Una buona notizia nel panorama musicale di qualità: nel mese di Ottobre 2010 l’album di Franco Baggiani & Pulse “Smooth” è terzo in classifica fra i più ascoltati nel programma “cult” di jazz condotto da Gilles Boudry della radio nazionale francese (RCV 99 FM / 41 bd Vauban, Lille France). Decisamente oltre ad essere un altro successo della “Soundracords”, che vive solo di tam tam della rete e concerti dal vivo, un successo personale del trombettista Franco Baggiani che ha fatto del jazz (ma non solo) una espressione culturale oltre che a seguire con umiltà l’insegnamento nelle scuole del circuito “Sound” della provincia di Firenze.

Ad un mio approccio di complimenti per il nuovo successo avuto nel panorama musicale di qualità, per di più fuori dai confini italiani, Franco Baggiani mi ha fatto notare che in questo momento erano più importanti le Scuole di Musica dei Comuni di Dicomano, Londa e Rufina, gestite dall‚ÄôAssociazione Sound, che basano la loro attività su una lunga esperienza maturata in anni di lavoro nella Val di Sieve, con un forte radicamento nel territorio e una profonda conoscenza dei suoi abitanti. L‚Äôofferta formativa della scuola si avvale di un gruppo di docenti di elevato livello professionale, noti musicisti e docenti esperti come Monica Masini, Leonardo Passigli, Marco Cattarossi, Moreno Ricchi, Francesco Russo, Perla Cangi, Fabio Ferrini, Franco Baggiani, Juana Esteban etc. Attraverso un lavoro d‚Äôequipe che stimola un confronto continuo e un arricchimento reciproco, gli insegnanti garantiscono una didattica moderna, vivace e allo stesso tempo rigorosa.
‚ÄúPromuovere e diffondere la cultura musicale ‚Äì dichiara Franco Baggiani – è sempre stato l’intento della scuola di musica sia attraverso le attività didattiche, rivolte a futuri professionisti o ad appassionati amatori, sia nell’ideazione e organizzazione di eventi musicali così stimolanti per gli allievi e per il pubblico. La musica in questo senso costituisce anche un eccellente veicolo di conoscenza e di incontro fra realtà culturali diverse‚Äù
‚ÄúFinalità principale della scuola ‚Äì ribadisce Franco Baggiani – è garantire un‚Äôofferta formativa musicale di base per tutte le età, a partire dalla prima infanzia. Si promuovono in particolar modo tutte le attività rivolte a bambini e adolescenti, con un insegnamento articolato su obiettivi cognitivi, affettivi e psicomotori e privilegiando la dimensione attiva dell‚Äôinsegnamento/apprendimento‚Äù.
‚ÄúLa continuità didattica della formazione musicale di base ‚Äì conclude Franco Baggiani – è comunque garantita attraverso percorsi formativi di livello avanzato. Oltre allo studio individuale dello strumento, la scuola si impegna a stimolare le dinamiche di gruppo avvicinando l‚Äôallievo alla pratica vocale e strumentale d‚Äôinsieme; sono incoraggiate l‚Äôesplorazione e la scoperta attraverso un‚Äôeducazione all‚Äôascolto del singolo in relazione al lavoro degli altri. Il momento d’incontro e di comunicazione coinvolgente ed altamente espressiva del suonare insieme sta infatti alla base dello sviluppo non solo musicale ma anche formativo di ciascun individuo.‚Äù
Per qualsiasi altra informazione consultare i siti internet: www.francobaggiani.it; www.sound-musiche.it; www.soundrecords.it.

Franco Baggiani, tra lo schivo e l’estroverso, non finisce mai di sorprendere.

Per chi non lo conosce in un “pezzo” oltre venti anni di immagini.

Dalla Russia contro l’ Orrore

http://www.rai.it/SITITG/Static/immagine/14/OrfaniBambiniFotoSimbolo.jpg

Nella notte¬† invio ¬† su Facebook una nenia dolce, tratta da un film di Tony Gatlif,¬† Swing,¬† e un ‘amica aveva scritto Per tutti i bambini che non sanno cos’è una ninna nanna. Poi non prendo sonno e leggo…Non metto le foto, che sono sull’Ansa del 25 ottobre. Vengono da un orfanatrofio russo, gestito da suore. Sono fuggite le ragazzine e hanno denunciato gli abusi:¬† Sospese le “attività “dell’istituto. Le suore non hanno ammesso. Da Mondo si aggiunge: ” Proprio la pubblicazione delle drammatiche testimonianze ha indotto le autorità a effettuare controlli presso l’istituto che hanno portato, oggi, alla drammatica conferma. Secondo quanto appurato, le ragazzine venivano regolarmente vessate dalle suore che le costringevano a lavorare nei campi dalle prime ore del mattino fino a tarda sera. Ogni piccola disobbedienza veniva punita con 12, 50 o 70 cinghiate. Spesso le ragazze venivano costrette a leggere salmi ad alta voce anche fino a tarda notte mentre la mattina seguente venivano svegliate anche alle cinque del mattino per lavorare. I media russi riportano che le prime denunce erano state avanzate già lo scorso anno, ma dopo verifiche non si era avuto alcun riscontro, per questo la vicenda era stata lasciata cadere. Fino alla fuga la scorsa settimana delle tre ragazze.¬† Alcune delle suore interpellate dalle autorità, e anche dalla diocesi della regione di Vladimir che è intervenuta, hanno riconosciuto di aver praticato varie punizioni sulle orfane accolte nell’istituto, ma non hanno ammesso i maltrattamenti, nemmeno sotto giuramento. Le attività dell’istituto restano sospese. In Russia lo scorso anno sono stati segnalati circa 100 mila casi di bambini vittime di abusi, fino a 2.000 sono morti a causa di violenze e maltrattamenti, mentre si contano circa 700 mila minori abbandonati, senza tutela, più di quanti erano alla fine della seconda guerra mondiale. Ma l’incubo non finisce qui per gli orfani russi: circa un terzo di quelli adottati negli ultimi tre anni sono stati restituiti agli orfanotrofi russi, anche a causa della crisi finanziaria che ha ritardato il versamento dei fondi statali.”

Nella stessa giornata si può anche apprendere che ” Il neosindaco di Mosca Sergei Sobyanin, che si è insediato la scorsa settimana, tra le sue prime disposizioni ha dato l’ordine di pulire le strade della capitale russa utilizzando aspirapolveri.¬† Lo ha reso noto l’ufficio stampa del comune di Mosca.¬† ‘Il sindaco ha notato che, nonostante le strade siano pulite, l’aria che si respira in cittଆ 謆 carica di polvere, per questo ha disposto che vengano utilizzate delle aspirapolveri’, ha riferito il servizio stampa del municipio.”

Corri corri scappa via …e urla al mondo la vergogna di chi ti ha rubato la vita, la libertà. Siano maledette e maledetti tutti coloro che abusano e negano l’infanzia, per¬† potere disumano.

SWING !

Doriana Goracci

Russia: orfanotrofio degli orrori

“Maltrattamenti e crudeli punizioni contro bambine di un orfanotrofio gestito nella regione di Vladimir da suore, a 200 km da Mosca, suscita indignazione in Russia dove il fenomeno è una piaga. Fino a 70 cinghiate, orari di lavoro estenuanti, punizioni continue, fino a 16 giorni a pane e acqua. Lo hanno raccontato al quotidiano Isvetsia 3 adolescenti fuggite dall’istituto e giunte a Mosca. Le suore non hanno ammesso i maltrattamenti ma le attività dell’istituto sono sospese.



http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/63/Balalaika,_garmon_and_a_shepherd%27s_horn.jpg

Fantasticando

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash2/hs394.ash2/67240_161380470557410_114707741891350_396808_7108967_n.jpg

Buttare all’aria tutto

rinascere

moltiplicare le proprie energie

raccogliendo le ultime forze

sventagliare l’anima al vento

esser moribondi e poi rialzarsi

aprire il proprio intelletto

a chi lo vuole ascoltare

a chi vuol vedere l’anima tua

esultare

a chi mostra la sua in tutta la pienezza

questo è l’uomo

questo sono io

essenza dell’essenza

e vagare

da un polo all’altro

fino a riscoprir me stessa

fino a trovare i miei desideri

il resto è pochezza

il resto ve lo lascio

illumina le tue giornate

di una luce che mai possedesti

e il tuo mattino luminoso

sorgerà a porgerti la mano

Capita che perdi il senso della misura, della quantità, del concreto. E fantasticando ti trovi su un tram che ti porta, che ne so, nei castelli di Ludwig il pazzo, o dal Conte Dracula o chissà dove, nel castello di Cenerentola, nella casa di Hansel e Gretel. Sei lì, in uno di quei posti e ti comporti come il gatto dagli stivali, anche se sei in Transilvania, e sei Eolo che va a scavar diamanti nella grotta di Polifemo, Ulisse dentro il cavallo di Troia.
Ma guarda tu che pensieri, il massimo della fantasia, della pazza lucidità, dell‚Äôassurda incoerenza, la mia, quella di stasera, quella di sempre.
Fantasticando sono un fiore: un‚Äôarnica, gialla, nella sua essenza guarisco i mali, fuori e dentro, i semi volando attecchiscono un po‚Äô più in la, dove altre arniche nasceranno, è il ciclo, il ciclo della vita, l‚Äôimmenso ed unico, Madre Natura ha pensato, ha fatto. Fantasticando sono un fiume, con la sua acqua che scorre, ricevo acqua dalle cime,
la porto alla vita, al mare, i sassi costa fatica passarli, bisogna dividersi, piegarsi, muoversi, strisciare, vegliare la crescita delle trote, nutrirle. Ognuno ha un suo perché, un suo senso, ogni cosa ha la sua ragione.
Fantasticando devo dire che ogni miseria può venir sconfitta, ogni guerra abolita, fabbriche di armi rivedute in cibo, rarità divenire usualità.
Fantasticando galoppo Efeso, lassù nel suo cielo ambrato di un meriggio di primavera, verso una nuova visione, una ragione che dica ci sono, una realtà che sa di miraggio, che non sia pulviscolo negli occhi, che non sia lo sciorinamento di un rosario a cui bisogna sempre dire hora pro nobis. Fantasticando siamo noi, come siamo, perché siamo e perché ci siamo.
Fantasticando questa nostra vita la possiamo rendere novella o favola o tragedia, come vogliamo. Fantasticando ci vogliamo bene, ama il prossimo tuo come te stesso.

Ringrazio Arturo Caltabiano per la sua opera qui raffigurata

Doriana Puglisi

E io me ne fregio…

petr

Ettore Petrolini per tutto quello che è riuscito a darci dal punto di vista artistico, ma in questo brano riesce a dipingere la politica del suo tempo con una delicatezza e una perniciosità magistrale, …la satira di Petrolini era molto apprezzata da Mussolini che per quel che mi risulta non lo ebbe a censurare mai…la domanda che sorge spontanea ascoltantolo è …cosa è cambiato in Italia dopo tanti anni? Sembrerebbe nulla, la parte in cui dice “quando il popolo si abitua a dire che sei bravo…” è attualissima.

Ettore Petrolini (Roma, 13 gennaio 1884 ‚Äì Roma, 29 giugno 1936) è stato un attore e drammaturgo italiano, specializzato nel genere comico. √à considerato uno dei massimi esponenti di quelle forme di spettacolo a lungo considerate come teatro minore, termine con il quale si identificavano il teatro di varietà, la rivista e l’avanspettacolo. Viene ricordato nello spettacolo l’atteggiamento sbeffeggiante verso la dittatura che portò il grande attore, in occasione della medaglia che Mussolini gli volle conferire, a pronunciare l’immortale ringraziamento: “E io me ne fregio!”. La sua importanza nel panorama del teatro italiano è oggi pienamente riconosciuta. Riassumendo in sé l’attore e l’autore, Petrolini ha inventato un repertorio ed una maniera che hanno profondamente influenzato il teatro comico italiano del Novecento.

A Trieste è vietato suonare per strada

silenzio

Tempo addietro vagando per le strade di Trieste, incontrai dei musicisti c.d.di strada.
Sorridevano,erano allegri, erano “vivi”.
Si avvicinarono senza recarmi alcun disturbo, nessun stato di insicurezza coglieva il mio essere uomo libero, in una terra e città che voglio credere ancora libera. Chiesi cortesemente di suonare Bella Ciao.

La suonarono.

In quel frangente di tempo ove anni di storia e sofferenza scorrevano sulle note di quella che dovrebbe essere il nostro inno nazionale, ho vissuto una grande emozione, una splendida sensazione che probabilmente sarà destinata e rimanere solo un ricordo di vita vissuta.

Dico questo perchè, con delibera del Comune di Trieste, entrata in vigore il 15 ottobre 2010 ( prot. Corr 2/5/42/1-2010), nella splendida città di confine, la Giunta Comunale capeggiata dal Commendatore della Repubblica nonchè Grande ufficiale, Roberto Dipiazza si dispone in via autoritaria il divieto di suonare per strada…

Tale ordinanza dal seguente titolo: “Limitazioni all’esercizio dei mestieri di strada, di suonatore ambulante, cantante, cantastorie e similari” prevede in sostanza che “dal momento che i suonatori che spesso vi insistono chiedendo anche la questua, creano notevole disturbo sia alle attività commerciali ivi presenti, sia ai passanti, aumentando così la sensazione di scadimento della qualità della vita urbana e conseguente senso di insicurezza; al fine di prevenire e di eliminare quei comportamenti che possono causare scadimento della qualità della vita e del decoro urbano”, il musicista verrà prima allontanato, se persiste avrà il sequestro dello strumento, se persiste ancora pagherà una multa di 100 euro.

Salvo che non si rientri nella categoria di “artisti particolarmente qualificati”, beh in questo caso potrà essere rilasciata una specifica autorizzazione ad esibirsi nell’ambito della zona considerata.

Ma avranno creato una commissione ad hoc per stabilire chi è artista qualificato o meno? Quali saranno i criteri? Chi ha diritto di giudicare il “valore” della musica?

Suonare uno strumento musicale per le vie di Trieste conferisce senso di insicurezza?

Follia pura.

Ma è la triste realtà affermata in Trieste.

Un tempo non lontano si passeggiava per le vie della città, imprigionata dalle catene della burocrazia e del consumismo, ascoltando le note musicali di chi con passione ed allegria elargiva note di vita; da oggi,a Trieste, ciò sarà solo mera utopia.

Sembra che il prossimo passo di questa Giunta Comunale sia quello di vietare ai giovani extracomunitari di vendere cose per strada: ¬´Irragionevole vedere dei marcantoni che vendono libri illeggibili per via, perché non vanno a lavorare, a un‚Äôagenzia interinale, o alla Caritas?¬ª. Questo è quanto si legge sul Piccolo di Trieste

Addio a Joan Sutherland

La Stupenda o The incomparable, come i melomani amavano chiamare Joan Sutherland, è morta ieri a Les Avants vicino Montreaux in Svizzera, dove si era ritirata dopo aver abbandonato le scene 20 anni fa. Aveva 83 anni. E’ stata una delle più grandi protagoniste dell’opera nel Novecento: nata il 7 novembre 1926 a Sydney, ha interpretato almeno 60 ruoli, dalla Lucia di Lammermoor nel ’59 a Londra, con la regia di Franco Zeffirelli, che le diede popolarita’ in Europa in una sola notte a 32 anni, alla Traviata di Verdi, e poi ancora I puritani e La sonnambula di Bellini.
La Sutherland è stata una diva-antidiva, riservata ma non senza leggende, come quella secondo cui amava lavorare all’uncinetto in camerino, tra una scena e l’altra o cantando ancora in questi ultimi anni di vita, passeggiando nel giardino di casa, con ronzante voce di baritono.
In questo video, la sua interpretazione di ‘Casta diva’ dalla Norma di Bellini, 1981.

Fonte testo e Video from RepubblicaTv.it 11 Ottobre 2010