A Firenze un cimitero per gli animali da affezione

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La proposta in una mozione dei consiglieri del Pdl della Provincia. Con una mozione che verrà sottoposta all’approvazione del Consiglio provinciale di Firenze, i consiglieri del Pdl Enrico Bosi, Samuele Baldini, Piergiuseppe Massai, con Massimo Lensi, Erica Franchi e Leonardo Comucci, invitano il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci ad individuare, attraverso il Piano territoriale di coordinamento provinciale, aree cimiteriali riservate all‚Äôinumazione di cadaveri di animali da compagnia e a promuovere, in assenza di fondi pubblici, le procedure di concessione a privati per la realizzazione del progetto del cimitero degli animali d‚Äôaffezione, anche avvalendosi della collaborazione di associazioni animaliste e/o di soggetti in grado di garantire un‚Äôadeguata gestione. A livello nazionale si profilano svariati progetti, tra i quali la decisione assunta dalla Giunta Comunale di Genova, a febbraio, di individuare un‚Äôarea per realizzare il primo cimitero pubblico per animali in una grande città dopo quello esistente ad Aulla, nonché la legge della Regione Abruzzo n.9 del 7 Maggio 2007 che detta i criteri e disciplina le modalità per l‚Äôistituzione di cimiteri per animali d‚Äôaffezione. La Regione Toscana ha approvato la legge n.20 Ottobre 2008 n.59 ‚ÄúNorme per la tutela degli animali‚Äù, nel cui preambolo si conferma ‚Äúl‚Äôesigenza di regolare le relazioni tra gli esseri umani e gli animali‚Äù, in seguito alla sensibilità crescente delle norme verso i bisogni degli animali in quanto ‚Äúesseri senzienti e non quali cose messe a disposizione del genere umano‚Äù, come riconosciuto dal Trattato dell‚ÄôUnione Europea di Lisbona, sottoscritto il 13 Dicembre 2007 da ventisette Stati. E’ stata riconosciuta pertanto alle specie zoofile domestiche una dignità che non ne dovrebbe escludere il beneficio della sepoltura in aree ad essa destinate, anche per consentire le manifestazioni di affetto che taluni desiderano esprimere in loro ricordo.

Mi duole il cuore, ma gli amici del centro-sinistra e sinistra della Provincia di Firenze “sono svegli o dormono” ?

Geapress comunica: Gatto Francofonte, tutti denunciati i responsabili. Di loro si occuperà la Procura dei minori.

Indagini concluse e tutti denunciati. Sono cinque i minori responsabili del video prima inserito e subito tolto dal gruppo ‚Äúmala crew‚Äù. Sono stati già notiziati dagli inquirenti. Maltrattamento di animali, dunque, il reato. La Procura dei Minori del Tribunale di Siracusa si occuperà ora del loro caso. Impossibile stamani poter parlare con il Sindaco di Francofonte, dove si è consumato il misfatto. Qualche imbarazzo in Comune, poi qualcuno ci dice che è il giorno dei morti.

Sulla vicenda è invece intervenuto il Presidente della Provincia di Siracusa On.le Nicola Bono che così ha dichiarato ‚Äú‚ÄúEsprimo il mio sdegno nei confronti di un atto di gratuita violenza nei confronti di un essere indifeso che, al contrario, merita rispetto e considerazione.Condivido perfettamente, essendo da sempre un sostenitore della tutela degli animali la nuova iniziativa di legge governativa tesa ad introdurre una specifica ipotesi di reato per la violenza agli animali che prevede fino a due anni di carcere in ordine alla gravità delle azioni commesse‚Äú.

Il video, caricato inizialmente nel gruppo neocostituito ‚Äúmala crew‚Äù, era stato subito oggetto delle proteste di utenti indignati i quali, a quanto pare, si beccarono pure risposte strafottenti da parte di alcuni del gruppetto. Secondo quanto appreso da GeaPress le indagini avrebbero fatto capo sia alla Polizia Postale che all‚ÄôArma dei Carabinieri. Ora la conferma. Stamani tutti denunciati e già notiziati.

A parte le attenuanti, tra cui la particolare situazione dei minori che si spera possano essere recuperati per quello che hanno fatto anche dagli assistenti sociali, GeaPress precisa l‚Äôincongruità di una legge, quale quella sul maltrattamento, la quale prevede solo multe e basse pene reclusive non applicabili, comunque, in flagranza di reato. Le previsioni di pena più pesanti non valgono inoltre per le condotte colpose, ma solo per quelle dolose, tra le quali, evidentemente, anche il grave fatto occorso a Francofonte. Solo in casi remoti, comunque, chi tortura un animale potrà finire in carcere.

Conclusioni personali: andrà come al solito tutto a “tarallucci e vino”, in Italia è così. Basta buonismo, basta bravate di minorenni, pene severe. Lavori socialmente utili ? Lavori …. e non aggiungo altro il resto ai commenti dei lettori. Mi ha fatto piacere l’intervento del Presidente della Provincia, desolante il comportamento delle altre istituzioni politiche.

Quattro animali morti in ogni nuova Mercedes Cls

 

“Trovato in rete” e, grazie alla traduzione di http://www.comedonchisciotte.org; ai lettori commenti e conclusioni dei contenuti e delle scelte industriali e non solo.

L’industria automobilistica è eccitata per la nuova Mercedes 2012 CLS. Tra le sue numerose caratteristiche di lusso l‚Äôinterno di pelle che ha richiesto l‚Äôuccisione di ben quattro animali. Un motivo di vanto per la casa automobilistica tedesca.

Non so voi, ma per me quattro animali morti vuol dire un prodotto di qualità! Con questo tipo di pubblicità ci puoi scommettere che sarò in prima fila presso la concessionaria Mercedes a cercare di ottenere un finanziamento per acquistare una nuova fiammante CLS!

In un’epoca in cui ciò che un tempo erano le convinzioni di una minoranza come il veganismo e i diritti animali sono oggi idee sempre più popolari, quando anche persone onnivore si sono pronunciate contro le pellicce e la caccia alle balene, si dimostra come un’azienda è completamente fuori dal mondo quando commercializza esclusivamente per gente facoltosa

Esiste una correlazione tra ricchezza e lo sfruttamento di animali, tra lusso e la personale inclinazione verso la gentilezza.

Naturalmente c’è una lunga tradizione culturale di animali usati come simboli di prestigio e ricchezza, l’esempio migliore è la pelliccia, che è ancora vista come un simbolo di ricchezza. Mentre la fabbrica e le sovvenzioni agricole hanno creato un prezzo artificialmente basso per la carne alla portata di chiunque, c’è stato un tempo nella recente storia umana che mangiare carne era riservato esclusivamente ai ricchi.

Questo aiuta a spiegare l’ ossessione culturale di marchi e prodotti di lusso con l’inserimento di animali morti. Oggi le celebrità ostentano le loro pellicce, le fabbriche di birra impacchettano le loro bottiglie dentro a scoiattoli impagliati, e la Mercedes conteggia sfrontatamente il numero di animali che è necessario uccidere per fabbricare gli interni delle proprie auto di lusso.

Il lusso è caratterizzato quasi completamente da sprechi. Nell‚Äôabbondanza, si dimostra una mancanza di preoccupazione per la frugalità, i costi, o le conseguenze. Ecco perché la carne è un bene di lusso e non importa quanto a buon mercato può essere prodotta. L’acqua, il cibo, il tempo, e i terreni richiesti per la produzione di carne sono astronomicamente superiori a quelli richiesti per la produzione di verdura, frutta o cereali.

Quando noi come società cominciamo a perdere alcune delle nostre preoccupazioni attraverso l‚Äôopulenza e il lusso possiamo iniziare a vedere i danni irreversibili che stiamo facendo non solo a noi stessi, ma anche agli animali e al pianeta. Quando inizieremo a vedere gli animali e la Terra come entità viventi e non solo come beni sfruttabili ci fermeremo per non trattarli più come status symbol da uccidere, mangiare, indossare, e per equipaggiare la linea delle nostre auto.

Mac McDaniel
Fonte: www.care2.com
Link: http://www.care2.com/causes/animal-welfare/blog/four-dead-animals-in-every-new-mercedes-cls/
25.08.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di AF

Veneto – caccia alle specie protette. Il Governatore Luca Zaia approva la delibera. L’annuncio raggiante dell’europarlamentare Sergio Berlato

Dall’Agenzia di Stampa GEAPRESS (http://www.geapress.org; http://www.facebook.com/profile.php?id=1341595381#!/pages/GeaPress/122884974413093?v=info&ref=ts) ricevo e divulgo la denuncia con “dispiacere”, ma con piacere nei confronti del lavoro e dell’impegno dell’agenzia sopracitata.

Veneto aperta la caccia alle specie protette. Il Governatore Luca Zaia approva la delibera. L’annuncio raggiante dell’europarlamentare Sergio Berlato (sito internet di dominio pubblico e istituzionale: http://www.sergioberlato.it; [email protected]). Famosissimo anche per aver votato l‚Äôotto settembre scorso la direttiva pro-vivisezione, l‚Äôeuroparlamentare del Pdl Sergio Berlato torna alla carica in favore delle cacce in deroga. L‚Äôannuncia diffondendo la bozza della delibera con lo spazio già predisposto per la firma del Presidente Luca Zaia (http://www.facebook.com/Lucazaia?ref=ts). Con tale atto, come più volte annunciato da GeaPress, si consentirà l‚Äôattività della caccia da capanno, ma anche vagante, a specie di piccoli uccelli protetti dalla legge. Tali forme di caccia sono state più volte oggetto di intervento della Corte Costituzionale, della Corte di Giustizia europea, oltre che dello stesso ufficio legale della Regione Veneto.

Il mese prediletto per questo tipo di caccia è ottobre. Non potendo avere la legge, bloccata lo scorso 19 settembre 2010 al Consiglio Regionale Veneto, si ricorre alla Delibera di Giunta facilmente impugnabile al Tar ma, se ben giocata sui tempi del ricorso, consentirà per un po‚Äô di tempo le tanto vietate cacce in deroga. Se il Presidente del TAR emanerà il Decreto Urgente, si tratterà di pochi giorni di caccia, ma se così non sarà bisognerà attendere l‚Äôudienza dove verrà decisa l‚ÄôOrdinanza di Sospensiva.

La proposta tanto pubblicizzata da Berlato consentirà di sparare a cinquecentoventiseimiladuecentoottantasei piccoli uccelli, tra storni, fringuelli peppole, frosoni, pispole e prispoloni (tutti protetti dalla legge). La Deliberà è stata adottata dalla Giunta Regionale, proprio ieri. Dovrà ora andare alla IV Commissione del Consiglio Veneto, e dovrà poi tornare in Giunta per l‚Äôapprovazione definitiva. Non ci vuole molto a capire che sarà approvata e pubblicata a ridosso del sei ottobre, data di inizio prevista per la caccia alle specie protette. Tutto dipenderà poi dal TAR.

E (n.d.r.) anche da noi. Facciamo sentire il nostro dissenso.

Vivisezione, no grazie

Parole, inutili. Prima di ogni parola, guardate i due video

PER MEMORIA

Roma – Sabato 25 settembre 2010 Ore 15.00 – Piazza della Repubblica – ROMA Corteo Nazionale contro la Vivisezione.

Bizzarra l’esternazione dell’europarlamentare Iva Zanicchi: ‚ÄúHo detto sì alla vivisezione perché non sapevo quello che votavo‚Äù , pubblicata da “Condividi la conoscenza” il giorno venerdì 17 settembre 2010 alle ore 9.27. La parlamentare europea ha votato un provvedimento che non gradisce affatto. ‚ÄúNon posso mica seguire i lavori di tutte le commissioni‚Äù, si giustifica. E dà la colpa ai collaboratori.
Animalista convinta ma favorevole alla direttiva UE sulla vivisezione che inserisce anche cani e gatti randagi sugli animali da sottoporre ad esperimenti. Un’intervista di Patrizia Pertuso alla parlamentare Europea Iva Zanicchi per l’edizione romana del quotidiano free-press Metro svela che la cantante non sapeva nemmeno cosa stava votando. Ribadisco Iva Zanicchi, parlamentare europeo per il Partito Popolare, ha votato a favore della direttiva UE sulla vivisezione.
D: “Ma lei non era un’amante di cani e gatti??”
R: ‚ÄúAssolutamente sì!!‚Äù
D: ‚ÄúPerò ha votato a favore della direttiva UE sulla vivisezione‚Ķ‚Äù
R: “Era necessario migliorare la legge esistente dell’89″
D: “Inserendo nella lista degli animali da vivisezionare anche cani e gatti randagi?”
R: “No, questo no…”
D: “Questo prevede la legge che ha votato.”
R: “Comunque, adesso passa tutto in mano al Governo…”
D: “un po’ comodo, non le sembra?”
R: ‚ÄúAvrei dovuto essere più forte ed astenermi‚Ķ. Mi sono fidata dei miei assistenti‚Ķ. Non posso mica seguire i lavori di tutte le commissioni!‚Äù
D: “Mi sta dicendo che non sa cosa ha votato?”
R: ‚ÄúBeh‚Ķ adesso comunque voglio rimediare: spingerò per sperimentare in vitro, tanto i risultati sono gli stessi‚Ķ.‚Äù
Patrizia Pertuso – Metro (quotidiano free-press) edizione romana – 15.09.10
Insomma,la Zanicchi mica può seguire i lavori delle commissioni. Queste cose fatele fare a un parlamentare europeo. Lei è soltanto una cantante. No?
Fonte:http://www.giornalettismo.com/archives/82179/zanicchi-detto-si-vivisezione/.

Altra voce del coro: PAOLO BARTOLOZZI

Esperimenti sugli animali: un po’ di chiarezza sulla Direttiva approvata dal Parlamento Europeo
pubblicata da Paolo Bartolozzi il giorno sabato 11 settembre 2010 alle ore 12.39
Estratto della Sessione 6-9/9/2010.
Dal sito del Parlamento Europeo http://www.europarl.europa.eu/news/public/default_it.htm

MENO TEST SUGLI ANIMALI PER ESPERIMENTI SCIENTIFICI: ECCO LE NUOVE REGOLE
In futuro gli esperimenti scientifici dovrebbero utilizzare meno animali, a seguito dell’approvazione da parte del Parlamento di una nuova legislazione che traccia un punto d’equilibrio fra protezione degli animali e necessità della ricerca scientifica. Il testo è frutto di un compromesso con il Consiglio dei ministri.
La direttiva, approvata ora in via definitiva, prevede l’obbligo per le autorità nazionali di valutare le implicazioni sul benessere degli animali per ogni test scientifico effettuato. L’obiettivo della nuova legislazione è anche la promozione di metodi alternativi di ricerca scientifica e la riduzione dei livelli di dolore inflitti alle cavie. Essa stabilisce infine limiti più severi per l’uso di primati e un regime di ispezioni per assicurare il rispetto delle regole. Gli Stati membri avranno ora due anni per conformarsi alle nuove regole.
Elisabeth Jeggle (PPE, DE), relatrice per il Parlamento, ha affermato, durante il dibattito mercoledì, che il compromesso raggiunto é un buon accordo e ha detto ai deputati: “se volete proteggere il benessere degli animali, sostenete la relazione”.
Priorità a metodi alternativi
Tutti gli Stati membri dovranno garantire l’utilizzo, ove possibile, di una procedura alternativa, scientificamente soddisfacente e riconosciuta dalla legislazione europea, che non comporti l‚Äôuso di animali. Un’altra disposizione garantisce che potranno essere approvate solo le procedure di sperimentazione che implicano metodi di soppressione che provocano il minimo di dolore, sofferenza e angoscia.
L’utilizzo di animali è pertanto consentito per la ricerca di base e per la cura di malattie, i test di efficacia dei farmaci, ma anche per l‚Äôinsegnamento superiore e le indagini medico-legali.
Una serie di clausole di salvaguardia sono state introdotte per lasciare la possibilità ai governi nazionali di derogare ad alcune specifiche disposizioni per rispondere a situazioni di emergenza, ma solo nel caso che tale deroga sia scientificamente giustificabile e dopo aver informato la Commissione. L’eventuale utilizzo di tali clausole deve comunque essere approvato dagli altri Stati membri.
Ridurre l’uso di primati senza ostacolare la ricerca
Il divieto proposto dalla Commissione sull’uso di grandi primati quali lo scimpanzé, il gorilla o l’orangotango, è stato in linea generale confermato dal testo approvato. Tuttavia, la proposta della Commissione avrebbe anche limitato l’uso di altri tipi di primati, quali ad esempio i macachi e gli ustiti, con il possibile effetto, secondo i deputati, di ostacolare la ricerca europea a fini medici per malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer.
Pertanto, il Parlamento ha deciso di permettere l’uso di tali primati, finché sia scientificamente provato che è impossibile raggiungere lo stesso risultato utilizzando specie diverse.
Classificazione della gravità delle procedure
La nuova legislazione introduce una serie di categorie del dolore inflitto alle cavie (“non risveglio”, “lievi”, “moderate” o “gravi”), secondo un emendamento approvato dal Parlamento durante la prima lettura della legge.
Per evitare la ripetizione della sofferenza infitta alle cavie, la Commissione aveva proposto di permettere il riutilizzo dell’animale solo per le procedure di sperimentazione con un livello di dolore al massimo classificato come “lieve”. I deputati hanno invece ritenuto che tale limite potesse risultare troppo severo e avere l’effetto indesiderato di richiedere l’uso di un maggior numero di animali per il raggiungimento dei risultati scientifici. Pertanto, in accordo coi governi nazionali, i deputati hanno deciso di consentire il riutilizzo delle cavie per esperimenti classificati come “moderati”, dopo aver consultato un veterinario.
Ispezioni e clausola di revisione
Per assicurare il rispetto delle nuove regole, i deputati europei hanno insistito sulla necessità di ispezioni regolari dei laboratori che effettuano esperimenti scientifici con l’uso di animali.
L’accordo raggiunto con il Consiglio prevede che siano ispezionati, annualmente, almeno un terzo dei laboratori, con una porzione di tali ispezioni da effettuarsi senza preavviso. La Commissione dovrà vegliare al rispetto di tale disposizione.
Infine, la Commissione dovrà presentare una relazione sull’efficacia della nuova legislazione, insieme a una proposta di revisione, 5 anni dopo la su entrata in vigore.
Interventi dei deputati italiani
Giancarlo Scottà (Lega, EFD) ha sottolineato che il testo trova un punto di equilibrio che permette di “utilizzare metodi che provocano il minor dolore possibile … senza ostacolare la lotta contro le malattie”.
Paolo De Castro (PD, S&D), presidente della commissione per l’agricoltura, ha ricordato che la votazione arriva dopo un anno e mezzo di “difficili negoziati”, affermando che il testo in esame “migliora la direttiva del 1986, ormai obsoleta” e rappresenta “un avanzamento rispetto alla legislazione attuale”.
Cristiana Muscardini (PdL, PPE) ha espresso la speranza che l’accordo sia presto rivisto per smettere di “esercitare esperimenti inutili e ripetitivi”, aggiungendo che con esprimenti in vitro o con simulatori del metabolismo umano “si possono raggiungere obiettivi più certi di quelli delle sperimentazioni animali”.
Elisabetta Gardini (PdL, PPE) ha invece sostenuto che “purtroppo, la ricerca sugli animali resta fondamentale e non esistono ancora alternative… a detta dei ricercatori”. “Grazie a questi metodi, abbiamo cure contro leucemia, diabete e certi tipi di tumori”, ha concluso.
Prima dell’inizio della votazione, Sonia Alfano (IdV, ALDE) ha criticato l’accordo, poiché permette “l’esperimento per scopi didattici e il riutilizzo degli animali anche con metodi che provocano dolore” e “non incentiverà l’uso di metodi alternativi”. Ha quindi chiesto il rinvio del testo in commissione parlamentare ma l”Aula ha respinto a maggioranza tale richiesta e dato il suo via libera al testo.

Intervista alla relatrice, Elisabeth Jeggle dal sito del Parlamento Europeo

PROTEZIONE DEGLI ANIMALI SI’, MA NON A SCAPITO DELLA RICERCA SULLE MALATTIE GRAVI

Elisabeth Jeggle, 63 anni, è parlamentare dal 1999 e vicepresidente del gruppo sul benessere degli animali
Sui cosmetici, siamo tutti d’accordo: gli esperimenti sugli animali si possono evitare. Ma quando in gioco c’è la vita umana, e la ricerca potrebbe aiutare a guarire gravi malattie come l’HIV, l’Alzheimer o la sclerosi multipla, è giusto mettere in primo piano il rispetto degli animali? Secondo Elisabeth Jeggle, gli esperimenti sugli animali devono essere limitati, ma questo principio non può in nessun modo costituire un ostacolo alla ricerca scientifica sulle malattie gravi. La Commissione europea ha proposto di mettere al bando gli esperimenti su alcune categorie di animali, inclusi i primati. Ma in maggio il Parlamento ha approvato una relazione che riduce le categorie di animali su cui la ricerca scientifica potrebbe applicarsi, sostenendo che un tale bando penalizzerebbe i ricercatori europei rispetto a quelli asiatici o americani. Lunedì di questa settimana, Commissione, Consiglio e Parlamento hanno trovato vari punti di compromesso sulla questione, che potrebbe essere definitivamente vagliata dall’Aula a febbraio 2010. La tedesca Elisabeth Jeggle, PPE, guida la delegazione parlamentare nei negoziati.

Onorevole Jeggle, di che cosa tratta questa direttiva?
La prima direttiva sulla tutela degli animali usati per ragioni scientifiche risale al 1986. A quei tempi, avevamo tutti legislazioni diverse in materia. Ora dobbiamo adattarla all’entrata di nuovi Paesi e alle nuove conoscenze. Il concetto chiave della nuova legge deve essere il principio delle tre “R”: rimpiazzare, ridurre e raffinare l’uso degli animali negli esperimenti scientifici. La legge riguarda soprattutto la ricerca scientifica per produrre medicine contro malattie sempre più diffuse a causa dell’invecchiamento della popolazione, come l’Alzheimer, la sclerosi multipla e il Parkinson.

Perché i negoziati sono così complicati?
Perché è un tema sensibile e molto emotivo. Ed è anche una questione importante: la protezione degli animali è un principio condiviso nella nostra società. D’altra parte, a nome della delegazione del Parlamento, io ho insistito sul rispetto della dignità umana, soprattutto degli anziani e dei malati. Questo era anche il senso del rapporto del Parlamento: la dignità umana è per noi una priorità . E’ difficile mettere insieme i due punti di vista, da un lato ho le associazioni di animalisti che vorrebbero mettere completamente al bando la ricerca sugli animali, ma dall’altro dobbiamo garantire che in Europa la ricerca possa andare avanti. Se siamo troppo restrittivi, la ricerca e l’industria andranno all’estero, e non avremo nessun impatto sulla protezione degli animali.

A che punto della procedura siamo?
La proposta della Commissione era più a favore degli animali. Il Parlamento ha votato il suo rapporto a maggio, ed eravamo tutti d’accordo che si trattava un compromesso ragionevole. Il mio compito, ora, è di introdurre quanti più elementi possibili della posizione del Parlamento nel testo finale. Ieri abbiamo affrontato una serie di questioni con il Consiglio e la Commissione. Ora dobbiamo riportarle ai nostri gruppi politici e vedere cosa ne pensano. Secondo me si potrà votare su un testo finale fra febbraio e marzo.

PER MEMORIA

elenco dei parlamentari italiani che hanno votato la legge europea:

1 – Gabriele ALBERTINI ( PPE – PdL)
2 – Magdi Cristiano ALLAM ( PPE – Io Amo l’Italia)
3 – Roberta ANGELILLI ( PPE – PdL)
4 – Antonello ANTINORO ( PPE – UDC)
5 – Alfredo ANTONIOZZI ( PPE – PdL)
6 – Pino ARLACCHI ( ALDE/ADLE – IdV)
7 – Raffaele BALDASSARRE ( PPE – PdL)
8 – Paolo BARTOLOZZI ( PPE – PdL)
9 – Sergio BERLATO ( PPE – PdL)
10 – Luigi BERLINGUER ( S&D – PD)
11 – Mara BIZZOTTO ( EFD – Lega Nord)
12 – Vito BONSIGNORE ( PPE – PdL)
13 – Mario BORGHEZIO ( EFD – Lega Nord)
14 – Antonio CANCIAN ( PPE – PdL)
15 – Carlo CASINI ( PPE – UDC)
16 – Sergio Gaetano COFFERATI ( S&D – PD)
17 – Giovanni COLLINO ( PPE – PdL)
18 – Lara COMI ( PPE – PdL)
19 – Paolo DE CASTRO ( S&D – PD)
20 – Luigi Ciriaco DE MITA ( PPE – UDC)
21 – Herbert DORFMANN ( PPE – SVP)
22 – Carlo FIDANZA ( PPE – PdL)
23 – Lorenzo FONTANA ( EFD – Lega Nord)
24 – Elisabetta GARDINI ( PPE – PdL)
25 – Roberto GUALTIERI ( S&D – PD)
26 – Salvatore IACOLINO ( PPE – PdL)
27 – Vincenzo IOVINE ( ALDE/ADLE – IdV)
28 – Giovanni LA VIA ( PPE – PdL)
29 – Clemente MASTELLA ( PPE – UDE)
30 – Barbara MATERA ( PPE – PdL)
31 – Mario MAURO ( PPE – PdL)
32 – Erminia MAZZONI ( PPE – PdL)
33 – Claudio MORGANTI ( EFD – Lega Nord)
34 – Alfredo PALLONE ( PPE – PdL)
35 – Pier Antonio PANZERI ( S&D – PD)
36 – Aldo PATRICIELLO ( PPE – PdL)
37 – Mario PIRILLO ( S&D – PD)
38 – Gianni PITTELLA ( S&D – PD)
39 – Vittorio PRODI ( S&D – PD)
40 – Fiorello PROVERA ( EFD – Lega Nord)
41 – Licia RONZULLI ( PPE – PdL)
42 – Oreste ROSSI ( EFD – Lega Nord)
43 – Potito SALATTO ( PPE – PdL)
44 – Matteo SALVINI ( EFD – Lega Nord)
45 – Amalia SARTORI ( PPE – PdL)
46 – David-Maria SASSOLI ( S&D – PD)
47 – Giancarlo SCOTTÀ ( EFD – Lega Nord)
48 – Marco SCURRIA ( PPE – PdL)
49 – Sergio Paolo Francesco SILVESTRIS ( PPE – PdL)
50 – Francesco Enrico SPERONI ( EFD – Lega Nord)
51 – Salvatore TATARELLA ( PPE – PdL)
52 – Iva ZANICCHI ( PPE – PdL)

Corteo Nazionale contro la Vivisezione sabato 25 settembre 2010 a Roma – Per memoria l’elenco dei parlamentari italiani che hanno votato la legge europea

Roma – Sabato 25 settembre 2010 Ore 15.00 – Piazza della Repubblica – ROMA Corteo Nazionale contro la Vivisezione.
Per chiudere Green Hill e tutti gli allevamenti di animali destinati ai laboratori e protestare contro la nuova legge europea.
Milioni di animali ogni anno vengono torturati nei laboratori di vivisezione, sottoposti ad esperimenti crudeli, sfigurati, ingabbiati, incatenati, legati ai tavoli operatori, avvelenati e lasciati soffrire e morire. Questa è la ricerca medico-scientifica portata avanti dai baroni della medicina, finanziata e avvallata dal governo. Una ricerca che prevede lo sterminio di un milione di esseri viventi nella sola Italia, ogni singolo anno. Giorno dopo giorno, agonia dopo agonia. Questi esseri viventi sono prodotti su scala industriale dentro allevamenti specializzati, cresciuti in condizioni asettiche e creati come oggetti su cui accanirsi nella ricerca di non si sa quale soluzione ai mali che noi stessi umani abbiamo provocato. Green Hill di Montichiari è l‚Äôunico allevamento di cani ‚Äúda laboratorio‚Äù rimasto in Italia, uno dei più grandi d‚ÄôEuropa.

PARTENZE DA ALTRE CITTA’ 

Pullman
Sono previsti pullman da varie città italiane.
Se avete intenzione di organizzare un pullman dalla vostra città contattateci alla mail [email protected] grazie.
Potete contattare i gruppi che li stanno organizzando alle seguenti e-mail:
FIRENZE: [email protected]
BRESCIA: [email protected]
VENETO: [email protected]
GENOVA: [email protected]
BOLOGNA: [email protected]
MILANO: [email protected]
TORINO: [email protected]
PUGLIA: [email protected]
NAPOLI/CASERTA: [email protected]
RIMINI: [email protected]

Per memoria l’elenco dei parlamentari italiani che hanno votato la legge europea:

1 – Gabriele ALBERTINI ( PPE – PdL)
2 – Magdi Cristiano ALLAM ( PPE – Io Amo l’Italia)
3 – Roberta ANGELILLI ( PPE – PdL)
4 – Antonello ANTINORO ( PPE – UDC)
5 – Alfredo ANTONIOZZI ( PPE – PdL)
6 – Pino ARLACCHI ( ALDE/ADLE – IdV)
7 – Raffaele BALDASSARRE ( PPE – PdL)
8 – Paolo BARTOLOZZI ( PPE – PdL)
9 – Sergio BERLATO ( PPE – PdL)
10 – Luigi BERLINGUER ( S&D – PD)
11 – Mara BIZZOTTO ( EFD – Lega Nord)
12 – Vito BONSIGNORE ( PPE – PdL)
13 – Mario BORGHEZIO ( EFD – Lega Nord)
14 – Antonio CANCIAN ( PPE – PdL)
15 – Carlo CASINI ( PPE – UDC)
16 – Sergio Gaetano COFFERATI ( S&D – PD)
17 – Giovanni COLLINO ( PPE – PdL)
18 – Lara COMI ( PPE – PdL)
19 – Paolo DE CASTRO ( S&D – PD)
20 – Luigi Ciriaco DE MITA ( PPE – UDC)
21 – Herbert DORFMANN ( PPE – SVP)
22 – Carlo FIDANZA ( PPE – PdL)
23 – Lorenzo FONTANA ( EFD – Lega Nord)
24 – Elisabetta GARDINI ( PPE – PdL)
25 – Roberto GUALTIERI ( S&D – PD)
26 – Salvatore IACOLINO ( PPE – PdL)
27 – Vincenzo IOVINE ( ALDE/ADLE – IdV)
28 – Giovanni LA VIA ( PPE – PdL)
29 – Clemente MASTELLA ( PPE – UDE)
30 – Barbara MATERA ( PPE – PdL)
31 – Mario MAURO ( PPE – PdL)
32 – Erminia MAZZONI ( PPE – PdL)
33 – Claudio MORGANTI ( EFD – Lega Nord)
34 – Alfredo PALLONE ( PPE – PdL)
35 – Pier Antonio PANZERI ( S&D – PD)
36 – Aldo PATRICIELLO ( PPE – PdL)
37 – Mario PIRILLO ( S&D – PD)
38 – Gianni PITTELLA ( S&D – PD)
39 – Vittorio PRODI ( S&D – PD)
40 – Fiorello PROVERA ( EFD – Lega Nord)
41 – Licia RONZULLI ( PPE – PdL)
42 – Oreste ROSSI ( EFD – Lega Nord)
43 – Potito SALATTO ( PPE – PdL)
44 – Matteo SALVINI ( EFD – Lega Nord)
45 – Amalia SARTORI ( PPE – PdL)
46 – David-Maria SASSOLI ( S&D – PD)
47 – Giancarlo SCOTTÀ ( EFD – Lega Nord)
48 – Marco SCURRIA ( PPE – PdL)
49 – Sergio Paolo Francesco SILVESTRIS ( PPE – PdL)
50 – Francesco Enrico SPERONI ( EFD – Lega Nord)
51 – Salvatore TATARELLA ( PPE – PdL)
52 – Iva ZANICCHI ( PPE – PdL)