Il PD, alla disperata ricerca di voti, s’inventa un dialogo col Popolo Viola. Ma la verit√† √® un’altra…

pd e popolo viola non c'entrano nulla
SCREENSHOT L’articolo ‘incriminato’ sull’Unità

Riportiamo volentieri un post pubblicato sul sito ufficiale del Popolo Viola (ilpopoloviola.eu) in cui si sottolinea come le voci secondo cui il Partito Democratico stia cercando un dialogo/accordo/non-sappiamo-cosa con lo stesso Popolo Viola siano assolutamente fantasiose, prive di fondamento. Da tempo un tale Gianfranco Mascia si autodefinisce in più occasioni portavoce/rappresentante/membro del Popolo Viola che, invero, non ha rappresentanti o portavoce ufficiali e, ogni volta che parla, anteponendo il suo nome, scatena l’ira delle centinaia di migliaia di attivisti viola che non lo conoscono, non sanno chi sia.

Ora, il Partito Democratico, che prevede un quasi imminente crollo del berlusconismo, si ritrova alla disperata ricerca di voti per risalire dal quel (più che giusto) 25% in cui è D’Alema e soci l’hanno confinato, così, tramite un organo di stampa vicino, L’Unità (che percepisce il finanziamento pubblico all’editoria), dirama una notizia falsa (foto): quella secondo cui il Popolo Viola abbia aperto un dialogo con il PD. In realtà si tratta del dialogo tra due marginali, il Mascia, appunto, e un certo Scalfarotto, che da anni lo sentiamo come alternativa del centrosinistra (in effetti alle primarie raccolse l’invidiabile cifra dello 0.5% che oggi gli consente di essere vice-presidente del PD, evidentemente cooptato dalla nomenklatura che invece non ha sbattuto le porte in faccia a Pannella, Di Pietro e Beppe Grillo).

Ci piacerebbe sapere se Mascia e Scalfarotto si saranno presi un caffé alla buvette parlando di ministeri e sottosegretari…
Orbene, un briciolo di verità Silvio Berlusconi la dice: certa stampa di sinistra è faziosa e falsa (se non direttamente indirettamente, come in questo caso). Ma ha ragione solo a metà poiché, evidentemente, questo atteggiamento è condiviso con la sua stampa, che non è da meno. Cosa resta? Una stampa completamente alienata dalla realtà, un giornalismo che diventa propaganda elettorale o, peggio, pubblicità ingannevole. E per fortuna resta un indefinito arcipelago di bloggers, rigorosamente lontani dal .it – che di questi tempi non si sa mai… anche il bavaglio alla rete e ai suoi bloggers è bipartisan e i giornalisti si guardano bene dal metterlo in rilievo, scioperano solo per la loro casta.

C‚Äôè aria di elezioni anticipate e il Partito Democratico risorge improvvisamente con una delle sue geniali e più memorabili intuizioni: si inventa un rapporto, anzi ‚Äúuna discussione‚Äù con i movimenti, in particolare col popolo viola. Una discussione che non esiste (e che viene sparata in home-page sul sito del quotidiano del Pd) se non nella fervida fantasia dell‚Äôautrice dell‚Äôarticolo e di chi l‚Äôarticolo ha commissionato. Ma come, dove avverrebbe questa ‚Äúdiscussione‚Äù? E tra chi? Semplice alla Festa de L‚ÄôUnità di Roma dove a stringere il rapporto partiti movimenti ci sarebbero Ivan Scalfarotto del Pd e un dipendente di Italia dei Valori, Gianfranco Mascia, il Forrest Gump del movimentismo, uno che un giorno si qualifica come MoveOn, un altro come Boicotta il Biscione e un altro ancora come popolo viola. A seconda di ciò che serve. Stasera Mascia, più volte diffidato dall‚Äôusare il movimento per fini personali (grazie al movimento è già stato assunto da Italia dei Valori e ha pubblicato un libro) spiegherà alla platea dell‚ÄôUnità come costruire una relazione tra se stesso e il Pd. Non è che Idv lo vuole liquidare?

Ovviamente il popolo viola, assolutamente autonomo da tutti i partiti (anche quelli che considera rispettabili), con questo ménage à trois (Mascia-Scalfarotto-Fornario) non c‚Äôentra nulla…

17 Risposte a “Il PD, alla disperata ricerca di voti, s’inventa un dialogo col Popolo Viola. Ma la verit√† √® un’altra…”

  1. Il mi piace √® ironico … possibile che un incontro organizzato per dialogare con i movimenti, non solo quello viola cmq rappresentato anche da Toscano e da Perugia, venga utilizzato per risentimenti che nulla hanno a che fare con lo spirito dell'iniziativa?

  2. Creare un mivimento come il Popolo viola può servire a contestare un governo che stà distruggendo l'Italia, ma dopo?. Non è abbastanza far cadere un governo, bisogna crearne un'altro, e come farlo se non con i partiti? quali? quelli che oggi sono all'opposizione, il Popolo Viola ora ci vuole per punzecchiare i partiti che dovrebbero formarne uno nuovo spingendoli a far pulizia dei vecchi politici se coinvolti in affari loschi o poco puliti, la "questione morale" deve avere la priuorità.

  3. Chiedo ufficialmente, quindi, chi sono i rappresentanti del Popolo Viola, chi li ha nominati, quale il vostro statuto e dove è possibile incontrarvi per ascoltarvi.

    Non sar√† che √® normale che un movimento abbia dei leader carismatici non eletti? Capita…costituitevi partito allora, cos√¨ risolvete tutto…io penso, invece, che molto popolo viola voglia farsi ascoltare ed ascoltare. Il PD non sta parlando con i Viola per chiss√† quale motivo, anche perch√© quello era un dibattito dove mancava il PD che vogliamo cambiare e c'era solo quello che ci piace…mah.

  4. @cristiana alicata – cara cristiana, mettiamoci popolo viola, movimento 5 stelle, agende rosse, 'fai la valigia', valigia blu…. sono movimenti pressappoco spontanei, politica dal basso che supera le stantie organizzazioni partitiche cui siamo abituati, fatte di tessere e cooptazioni.

    certo, l'arrivismo è rischia di trovare terreno più fertile nell'amalgama non istituzionalizzato, ma è l'indistinta varietà la garanzia del disinteresse individuale.

    occorre modificare schemi di pensiero per immaginare un'organizzazione politica alternativa, basilare, orientata, condivisa e non suddivisa.

    nella galassia dell'alternativa vi sono forze organizzate tradizionalmente (es. l'italia dei valori, verticistica e non sempre meritocratica), forze ibride (es. il movimento 5 stelle, dove si assiste a cooptazioni del leader maximo, scissioni alla base, defezioni – v. de magistris e alfano e coesione elettorale fondata sul programma), forze indistinte, inclassificabili, politiche (dunque non antipolitiche) sia pur apartitiche, come il popolo viola.

    chi è il capo del popolo sovrano che costituzionalmente detiene il potere nella nostra repubblica? nessuno. allo stesso modo cos'è il popolo viola? un'espressione, un popolo, appunto.

    il popolo sovrano in qualsiasi momento ha il diritto, costituzionalmente garantito, di decidere, scavalcando le rigidità istituzionali. lo fa attraverso le elezioni, ma se queste sono falsate, come accade al momento, lo potrebbe fare in altri modi poiché la costituzione parla di diritti e doveri e resta di ordine superiore agli strumenti, comprese leggi elettorali, tanto più se falsate (si pensi a preferenze bloccate, conflitto di interessi, rimborso spese elettorali che falsano le pari opportunità di partenza, violazione del vincolo di mandato, etc.).

    come sarebbe in teoria il popolo delle libertà che però di autonomismo popolare ha ben poco per via di una situazione esplosiva innescata da un verticismo estremo del capo/padrone e dei suoi sodali cooptati i quali generano periferiche suddivisioni feroci tra la base, letali. il pdl invero è un gdl ossia un 'gregge delle libertà' pretese in proporzione allo status quo. i successi elettorali sono la sommatoria di micro e macro interessi individuali difatti, berlusconi, nello slogan dei sostenitori della libertà invoca "difendi i tuoi interessi". i tuoi, non quelli della società, evidentemente. w l'onestà.

    il pd in tutto ciò dove si colloca? monco di quel verticismo fondato sul capo/padrone, vive le suddivisioni ai vertici, una crisi di leadership cronica vissuta sin dai tempi della bolognina (o anche prima) e amplificata con le successive fusioni che in realtà sono state aggregazioni alla rinfusa con l'aspirazione di una crescita elettorale, puntualmente (e giustamente) tradita. il pd vive la coesistenza di dirigenti perturbanti il necessario cambiamento, ad ogni livello. nessun leader, tanti capetti legati a doppio filo a una poltroncina, che sia di governo od opposizione, dunque un partito inaccessibile (i probiviri lo attestano ogni qualvolta un c.d. outsider prova a scalarlo). evidentemente non è un partito di tutti, ma solo dei soliti che cambiano veste sperando di apparire nuovi. questo pd di fatto non parla col popolo viola. sono solo alcuni suoi dirigenti in cerca di visibilità che provano a parlare con sedicenti rappresentanti di un popolo che ancora non ha eletto i suoi rappresentanti e non per questo va punito.

    i rappresentanti si eleggono con libere elezioni, non con assemblee segrete o congressi di partito in cui è matematico che nessuno che non sia qualcuno possa mai contare un cazzo. il più grande favore a berlusconi, ancora oggi, continuano a farlo i dirigenti del pd che, a questo punto c'è da chiedersi se non siano complici di cotante fortune del desueto teleimbonitore di arcore.

  5. condivido, il problema verrà quando molti di coloro che hanno lottato e continuano a farlo si vedranno sopraffatti dai soliti arrivisti della domenica, arrampicatori di professione.

    però è inutile continuare a pretendere che i vecchi partiti fondino di nuovi, farebbero solo un'operazione di re-branding (vedi ds/margherita -> partito democratico o cdl -> pdl o udc -> partito della nazione, etc.)

    ti ritrovi sempre i soliti volti che significa le solite cerchie di amici, gruppi di interessi, cricche, etc.

    per cambiare un paese non si deve pretendere di cambiare i governanti, ma le leggi.

    si cominci dalla reintroduzione del voto di preferenza. cosa fa o dice il pd su questo? nulla, perché evidentemente è una manovra berlusconiana che conviene a lor signori. sono tante, troppe le cose da migliorare sulle quali il pd non proferisce parola il che costringe a credere che o son complici o son fessi. poiché i fessi non riuscirebbero a galleggiare per così tanti decenni a spese di tutti, peraltro senza un briciolo di capitale proprio (almeno in partenza, oggi hanno anche yatch di lusso ma è tutto frutto delle vostre tasse).

  6. possibile. chi dice che l'intero popolo viola sia d'accordo nel fare un incontro col pd? che peraltro in passato ha boicottato iniziative del popolo viola tipo il famoso no-berlusconi day dello scorso dicembre?

    ora che si paventano le elezioni si cerca un dialogo simbolico con rappresentanti autoproclamati.

    personalmente non sapevo nulla di questo incontro e come me migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di sostenitori, amici, pubblico indistinto che si riconosce nel popolo viola, era a conoscenza.

    solo i soliti (ig)noti evidentemente sordi ai molteplici richiami da pi√π parti di evitare di strumentalizzare la loro presenza in un movimento collettivo per meri fini personali.

  7. Intanto per favore siate corretti politicamente, si chiamano feste democratiche dell'unità o se vi aggrada di più in alcuni casi feste dell'unità dei democratici: le maiuscole non le conosco.Se qualcuno invece la conosce questa Signora Democrazia , sorella o almeno parente della Costituzione, io sarei felice di intrattenermi con entrambe, e quasi camparci insieme.

    Quanto alla diatriba, ci stavo ma di sbieco chi √® costui lei non sa come mi "muovo" io…una curiosit√† estiva: dov'era il popolo viola (non dico arcobaleno per Caritas e Misericordia onnipresenti sui luoghi del dramma…) il 7 luglio a Roma, quando √® stato lanciato sul web un S.O.S. gigantesco come una citt√† in ricostruzione?Vedete di non raccontare corbellerie perch√® c'ero e una certa pratica reale di strada, ce l'ho. Batto i tasti e non il marciapiede.

    Concludo con qualcosa che ho trovato in rete, ne stralcio un brano e il resto se vi va lo leggete."…A mio parere gli individualismi dovrebbero essere accantonati, soprattutto se il nostro contributo, si traduce con un semplice click di mouse e in un istante, azione per niente paragonabile al disagio di chi trascina il peso di un corpo diversamente abile per tutta (tutta) la vita.

    Per me il Viola è la gente, è color di Popolo. Sono tutti quelli che sono scesi, scendono e scenderanno nelle piazze. Sono i gruppi locali, ragazzi e adulti che stampano volantini e allestiscono banchetti. E’ la gente che sobbalza per il fratello in difficoltà, che non ci sta a digerire i soprusi dei potenti e conseguentemente le ingiustizie sui più deboli. Il Viola è la forza che in noi ci fa gridare basta ! Mai ci saremo immaginati che il Viola – parliamo esclusivamente del coordinamento nazionale – incarnasse i tratti stessi del potere che combatte. Viola non sono certo questi piedistalli umani, egoici e annebbiati da un potere, che mai come in questa circostanza logora chi ce l’ha. Possibile che gli amministratori di questo sedicente coordinamento non abbiano trovato di meglio che pubblicizzare in più di un’occasione il film della D’Addario, al posto invece di dedicare anche solo 5 minuti oppure un link ad una delle tante lodevoli iniziative della rete? Immagino che al popolo Viola arrivino richieste di ogni tipo ogni giorno, ma c’è da chiedersi allora con quali criteri determinati personaggi scelgano poi cosa realmente pubblicizzare oppure snobbare. Perchè se le premesse sono queste, a me sorgono solo tanti inquietanti dubbi.

    Sta per certo che per me Viola non sono loro, ma il colorito imbarazzato della loro vergogna."
    http://iltulipano.wordpress.com/2010/07/08/ambigu

  8. concordo pienamente Doriana, il popolo viola è ad oggi una massa indistinta ma, purtroppo, in mano a chi gestisce in nome di esso i mezzi di comunicazione (es. il sito e le pagine facebook)
    se si cerca di fare rete rispondono picche, come fu quando reset, che pur diede spazio ampissimo al no-berlusconi day, fu boicottato, come accadde anche ai tempi di rai per una notte (in quel periodo anche il popolo viola mi pare non fu citato tra i siti sostenitori).
    insomma ciascuno bada a se stesso, contano le sigle, gli individual-ismi, soprattutto quando c'è da fare, partecipare, condividere. è banale dirlo, ma è la realtà.
    mascia o chi per lui sta al popolo viola come rutelli sta alla politica italiana: a che titolo parla e soprattutto, se la politica è rappresentanza, chi rappresenta?

  9. Il '68 e, il Popolo Viola.Il caldo e' forte anche qui, ma non sono diventato pazzo..Ho appena ascoltato M.Travaglio,in Passaparola Icirca quattromila attenti ascoltatori). Parla del Sistema di "Amici degli Amici".Magistrati corrotti o, sotto minaccia o Ricattabili, Faccendieri come Carboni,piccoli e quasi sconosciuti politicanti che danno del "Tu" a tutti….dietro a tutto ci√∂ Gli Affari e il Dio Denaro che, Danno oggi, IL Piacere del Potere che, come Camilleri dice….e' meglio che fottere. Il popolo Viola e' la cosa Migliore accaduta nell'ultimo anno…..non la si dovrebbe Guastare per Presunzione.Moltissimi anni f√§ un giovane di nome Raffaele Cutolo, cre√∂ le basi di quel che oggi e' La Camorra . Con una sola parola fece comprendere ai compagni di carcere che, per Vincere, bisogna essere Uniti ma ancora pi√º importante "Organizzati".Penso che, se questo movimento Spontaneo….(potrebbero gi√§ esserci degli Infiltrati, per quanto Romanzesco ci√∂ possa sembrare),non riesce a Crearsi una Struttura Politica-tutto e' politica-, sar√§ il frutto di una Stagione. La "Libert√§ Ideologica" del MV…..ricorda il fiore non coltivato….un edlweiss, morir√§ libero come e' nato….se qualcuno lo Raccoglie, morir√§ lo stesso ma si sapr√§ che e' esistito…..Penso…alle Rose di Danzica, alla Resistenza in tutto il mondo e al Sessantotto del Marzo Francese che , mise insieme Studenti e Operai e fece tremare mezzo mondo.Penso ci siano Persone Lodevoli e Adamantine anche dentro il fango della Politica….ebbene si crei…se si pu√∂, una Idea dell√†gire Insieme a quelle Persone. Penso….di non esagerare, questa volta. Giulio l'emigrante.

  10. Il tempo vedi Giulio, quelle persone in Politica,le ha fatte diventare cos√¨ adamantine che sono intoccabili e intaccabili, sempre lodevoli per caritas e misericordia. Si, si non √® che l'inizio, ucci ucci sento odor di votucci.e voi sapete quanto per me puzza l'Urna. E non esagero mai, perch√® questo "sento". Esagero per altre persone. Pensa Giulio se camminassero insieme a passo fermo verso Montecitorio e il palazzo della Madama…studenti e operai…e a che fare? per passare dall'idea dell'agire, all'azione.Ma Enzo Apicella mi sembra che oggi ci racconti un'altra storia…rispetto alle teste e le testate.

  11. Premesso che non sono del PD e non lo voto, a me questi movimenti tipo "Popolo Viola" che non si sa cosa cazzo siano, non si sa cosa vogliano, non si sa chi li rappresenti, e che qualunque cosa fai (se li ignori, se cerchi il dialogo con loro) si lamentano, e poi di solito SI ASTENGONO DAL VOTO, mi sembra abbiano PIU' responsabilità riguardo al mantenimento di Berlusconi al potere rispetto ai cittadini che hanno aderito a un qualunque partito o associazione di opposizione. Almeno il M5S si è fatto partito, ha le sue liste, si presenta alle elezioni e non disdegna, con i suoi eletti, di dialogare con le altre forze elette. Ma sto Popolo Viola, che rappresenta?

  12. Cara Doriana, un Sistema , e' un Sistema….e' ci√∂ che chiamiamo un compromesso tra i nostri propri ideali e la necessit√§ di vivere Insieme, che lo si voglia o no,componendo delle regole,,per quel che valgono.Non mi piace dire, facilmente…tutti i Politici sono una "massa" di disonesti opportunisti….Non mi piace, non avere persone intorno delle quali, possa fidarmi. Quanto a Enzo Apicella…..il manganello,,,,non e' quello che f√§ pi√º male,,,,La Saggezza non esiste, ha scritto qualcuno….forse, si fanno prove di trasmissione…..A volte, evito di leggere certe Notizie—sul Male nel mondo….non mi servono a niente…non mi dicono Niente ch'io non conosca….Forse…personalmente non mi Sento dalla Parte dei Buoni, mi sento da tanti anni dalla parte dell'uomo che Non s√§ perche' cammina, lavora e pensa.Infine, non vedo differenza tra un Manganello e un Bastone…..ne tra una pietra e un proiettile….sono ambedue in grado di uccidere.Democrazia…? Da qualche parte esiste.Ne sono quasi sicuro…G.

  13. "Ma sto Popolo Viola, che rappresenta?" Un cazzo.

    Forse meglio della merda che rappresenta sua emittenza il teleimbonitore spacciato.

    Un paese con tanti cazzi, puntualmente travolti da una valanga di merda. E il PD sta a guardare le (5) stelle.

    Epiteti a parte, il mio punto a difesa del popolo viola era solo sull'impossibilità fattiva attuale di avere rappresentanti ufficiali (che pure in un certo senso non mancano, ma chi li ha eletti? chi li conosce?)

    Un movimento basato sul pulsante 'mi piace' di facebook, che pure riesce meglio di altri, non ha un corpus istitutivo pieno. Il 'mi piace' non è tanto per il movimento 'popolo viola' bensì per le idee che rappresenta, finalmente spoglie di etichette partitiche.

    Oggi quel movimento indistinto è fondamentale per rappresentare lo sdegno all'unisono, laddove le sigle partitiche non riescono.

    Nonostante gli ostacoli bipartisan ai suoi piccoli megafoni il messaggio in qualche modo passa. Però c'è da dire che quando il popolo viola sarà partito, se mai dovesse divenire, quello sarà l'inizio della sua fine e forse la fine di ogni popolo viola che deve la sua esistenza a B. che a sua volta deve la sua esistenza al PD. Quindi semplificando il Popolo Viola deve la sua esistenza al PD e questo non fa una grinza.

  14. Cara Doriana, dici bene, quanto a m√®: camicie nere, camicie brune, camicie rosse,camicie viola,camicie a righe ed a pallini le metterei tutte sotto naftalina! Quando si decider√† di mettere sul tavolo i reali problemi della nostra povera Italia e del suo bistrattato Popolo? Quando,politici preparati ed affiancati da tecnici, metteranno sullo stesso tavolo uno spettro di soluzioni possibili? Quando sar√† dato al popolo il diritto di scegliere le persone (non le caste dei politici immortali) delle quali pensa di potersi fidare? Utopia? Forse,ma sicuramente meglio della "Babilonia"attuale, un'alluvione di parole parole perole parole inutili ed inconcludenti! Che ci vuoi fare…sono un inguaribile sognatore malgrado l'et√†. Cordialmente come sempre Giuliano

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