Il compagno Serra

Qualche giorno addietro un sollecito Alfredo D’Attorre su Twitter citava con accorati accenti di assenso un articolo in cui Michele Serra, noto economista, discettava (senza saperlo) di monopoli naturali, invocando l’intervento dello Stato. La privatizzazione fu un errore, ci diceva compunto Alfredo, mentre elogiava la concinnitas di Serra, che nel suo pezzo si scagliava contro “il presupposto della concorrenza come elemento salvifico e migliorativo”, che decadrebbe nel caso di infrastrutture nevralgiche che per loro natura sono “un unicum“. E qui siamo di fronte a due “mirabilia maragdagali”, di cui stenterei a dirvi quale sia la più sorprendente! Non so se mi stupisce di più la fresca naïveté di Alfredo, che definisce “un errore” le privatizzazioni (quando invece furono una deliberata e consapevole scelta strategica di chi allora governava: e chi governava, allora?), o la tardiva resipiscenza, la riscoperta delle virtù dell’intervento pubblico in economia, da parte di chi elogiava Monti “vero liberale”, dopo aver difeso a spada tratta il vero liberalizzatore Bersani. Eppure, era stato Prodi a spiegare a Serra che cosa vuol dire privatizzare! Come mai quella spiegazione ora non lo convince più? Credo che voi lo capiate bene, e quindi non devo spiegarvelo io.

Attenti, compagni: la rete nasconde, ma non ruba!

Yours.
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“Il compagno Serra” è stato scritto da Alberto Bagnai e pubblicato su Goofynomics.