Abusivismo bipartisan, ad ogni temperatura

partito democratico e la destra espongono manifesti abusivi a roma - 2010
POLITICA TRA LA GENTE | Due di centinaia o forse migliaia dei manifesti abusivi politici che ogni giorno dell'anno riempiono le strade di Roma

Il buon esempio da parte dei ‘giusti’ non manca mai, anche a beneficio dei turisti che in questi giorni in cui si sfiorano i 40¬∞ affollano una Roma eterna capitale della sporcizia e dei disservizi grazie a chi la governa (o l’ha governata).
Non importa che i sedicenti giusti siano al governo o all’opposizione, né che condividano lo stesso bidone di una raccolta differenziata che spesso è fatta solo dai cittadini. Quel che conta è che non paghino le tasse di affissione, si rivolgano al lavoro nero e sporchino la città per promuovere i propri affari cercando adepti. In realtà l’affissione abusiva non produce risultati diretti se non in termini risibili. Il vero scopo delle affissioni è spesso quello di dimostrare la propria forza, la propria presenza, la capacità di violare il territorio, quasi a marcarlo come fanno i cani che pisciano negli angoli per dire: qui è roba mia.

Nessuna battaglia reciproca sulla questione, la guerra sarebbe controproducente anzi, una sanatoria puntuale che dopo la campagna elettorale fa sì che i manifesti abusivi dei partiti ricevano un iniquo trattamento di favore rispetto ad altri eventuali manifesti abusivi. Una multa irrisoria e via.

I manifesti elettorali sui bidoni dell’immondizia non fanno brutta figura, ma vanno molto d’accordo. Probabilmente il lavoratore in nero si divide tra due committenti, la destra di Storace, nata con idee battagliere e separatiste e poi tornata all’ovile, e il Partito Democratico il cui acronimo ancora tra gli italiani ricorda solo la targa di Padova o una fortunata bestemmia di moda al vaticano nei giorni peggiori del pedoscandalo internazionale (la festa è quasi finita eh?)

L’abusivo con secchio e ramazza da quasi due settimane, quotidianamente affigge gli updates del PD sull’ex gloriosa “festa dell’unità” ribattezzata “festa democratica” tra i mugugni di tutti, compreso chi ha inventato l’infelice definizione, ribattezzata quindi per limitare i danni “festa dell’unità di Roma senza numero civico / festa democratica III” presentata ai contribuenti (che probabilmente non sanno di finanziarla grazie alla legge sui rimborsi elettorali) da un pessimo manifesto degno del peggior eurociarpame velinistico berlusconeide.

Lo ha fatto anche oggi, asfaltando di colla il nome di Ignazio Marino, poi quello di Luca Barbareschi, illustre invitato del PD. Si parlasse un po’ di sinistra, di val di susa, di abruzzo, di P3.. altro che Luca Barbareschi, tra stand gastronomici, marketing berlusconiano e comunicazione di pessimo gusto.

E lasciassero in pace la città, devastata da strati di manifesti, affissi abusivamente sia negli spazi loro riservati sia dove capita, senza che la polizia municipale intervenga. Per carità, accadde lo stesso per il PDL, e continuerà ad accadere perché i padroni delle strade dei poveri elettori e tartassati sono loro. Le strade dei loro padroni invece restano immuni. Avete mai visto un manifesto politico sull’Aventino? Tanto più abusivo?

2 Risposte a “Abusivismo bipartisan, ad ogni temperatura”

I commenti sono chiusi.