Elezioni Presidenti Camera e Senato. Salvini stana Berlusconi, ma…

centrodestra-berlusconi-salvini-meloniSalvini, con le elezioni dei presidenti di Camera e Senato, sta giocando una partita rischiosa: cercare di affermare la propria leadership sul centrodestra e parimenti, cercare, da leader, di fare un governo con il M5S. Una partita che se vinta, potrà dargli onore e gloria, ma che se persa potrà essergli elettoralmente fatale, perché un eventuale malgoverno con i cinquestelle – e con il centrodestra in pezzi – sarebbe il preludio dell’oblio.

Eppure le scelte sono davvero limitate e assecondare il Cavaliere nei suoi desiderata (un governo di centrodestra con il PD) potrebbe altrettanto costargli caro in termini di credibilità e leadership. Senza contare che, in tale caso, dovrebbe rassegnarsi o a fare accordi con il partito che più di altri ha perso questa competizione elettorale, ovvero a fare opposizione per altri cinque anni, mentre il M5S con la stampella piddina (s)governa il paese.

D’altra parte, è anche vero che le mosse di Salvini hanno avuto l’effetto di stanare Berlusconi, che ha chiaramente manifestato la propria insofferenza nel non essere più il leader del centrodestra, fino al punto di mettere in discussione la tenuta stessa della coalizione con questo suo insistere su Romani presidente del Senato, anziché proporre un nome di sintesi, capace di ottenere anche il gradimento dei grillini. Lo scopo, peraltro, è abbastanza chiaro: Romani non è gradito ai grillini, e dunque, per il Cavaliere, tenere ferma questa candidatura serve, da una parte, per minare le ambizioni di Salvini nel consolidare la propria leadeship sul centrodestra, e dall’altra ostacolare qualsiasi tentativo leghista di fare un accordo di governo con i cinquestelle.

Cosa accadrà oggi non si sa. Però è certo che Salvini – per come la vedo io – non dovrebbe giocare la partita che Berlusconi gli vuole far giocare. Dovrebbe semmai cercare di tenere unita la coalizione, tentando paritempo di imporre la propria linea agli alleati. Per quanto sia difficile, è l’unica strada percorribile. L’alternativa è un’alleanza contronatura con i grillini, con il rischio di naufragare presto e male, oppure un governo di centrodestra, completamente snaturato dalla rinnovata predominanza berlusconiana e dall’influenza piddina, ovvero l’opposizione.

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Guest Post da Il Petulante


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