Colerosi Collerici Collusi Sconosciuti

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Stando a Città del Messico si può seguire l’Italia? Stando ad Haiti si può seguire il Colera? Stando a casa propria si può seguire cosa c’è dentro¬† Casa? Un’ opinione da chi¬† ad Haiti c’è stato con 4 romaniIo continuo a fare ‚Äù questo‚Äù Ponte. Ho messo RadicalShock nel titolo, così chi si schifa, salta: Quelli che benpensano‚Ķ(gennaio 2010). E allora? Andare camminare lavorare...con i contanti, con tanti tanti tanti tanti auguri ! Per le visite guidate era d’obbligo la prenotazione…E tranquilli che L’epidemia di colera si stabilizza, come la Monnezza: “Sono oltre 250 i morti per il colera ad Haiti e 3mila i contagiati”…e “altrimenti credo che sarଆ necessario intervenire in modo più duro di quanto non si sia fatto finora”.

Chiacchiere intorno alla rivoluzione, talking about Revolution.

Doriana Goracci


diario da Città del Messico.¬†Colerosi

‚ÄúAd Haiti ci sta IL COLERA. ci stanno la gente che muoiono di colera!!‚Äù Questo gridano i giornali di mezzo mondo, leggendo le agenzie che vengono da quel buco del culo antillano dimenticato nel corso di questi nove mesi, in cui tutti abbiamo avuto ben altro a cui pensare. In Italia per esempio ci hanno messo due giorni in più del resto del mondo a riportare la notizia sui giornali. Erano tutti troppo impegnati a comprare i biglietti del pullman per Avetrana, per andare a vedere i ‚Äúluoghi dell‚Äôorrore‚Äù della ‚Äúpovera Sarah S(ti)cazzi‚Äù crepata per mano di zio e cugina.

Allora mentre stavo onlain a prenotare un volo comitiva Città del Messico-Avetrana, nell‚Äôattesa del pagamento con carta di credito, ho sfogliato le pagine dei giornali e ho visto che ad Haiti si muore di colera. Dice che ci so stati tipo ducento morti. Lo dice il presidente (ah, perché ad Haiti c‚Äôhanno pure il presidente? ah non‚Ķ non pensavo). Siccome il pagamento è un po‚Äô lento (ao, c‚Äôho pur sempre una connessione messicana) e non mi si aprono le foto di Sarah e Sabrina e Michele e Mariangela, allora vado un attimo su uichipedia a vedere che cazzo è sto colera. a un certo punto dice ‚ÄúIl batterio si trasmette per via oro-fecale, tramite l‚Äôingestione di acqua o cibi contaminati da esso. I molluschi, a causa della loro azione filtrante, sono in grado di accumulare al loro interno un buon numero di vibrioni, costituendo, così, un buon mezzo d‚Äôinfezione qualora siano consumati crudi o poco cotti.‚Äù

Orofecale. mi viene in mente la parodia della allora ministra Fumagalli Carulli ‚ÄúSimpson‚Äù in un programma della Dandini degli anni 90‚Ä≤. Lei spiegava che si chiamano rapporti OROGENITALI perché i rapporti con i genitori sono d‚Äôoro!

ecco. Orofecale vuol dire che mangiarsi la propria (o altrui) merda infetta è d‚Äôoro. fa bene. Poi in un ulteriore attacco di noia mi chiedo. Ma come? Ma chi è che si mangia la merda? Dai, seri, come fanno? Cioè, come? In che senso? dai, vabbè che so negri quelli a Taiti, ma che schifo, no?

Non mi riesco a capacitare che una cosa tipo sto famoso colera gli viene alla gente. Ancora oggi. Maddai, non l’avevamo debellato? Ma poi Haiti non era risolto tutto? so passati mille mesi, te pare che ancora questi rompono le palle?

Però sta cosa de colera me suona, già l‚Äôavevo sentita‚Ķ non mi ricordo esattamente, ma già l‚Äôho sentita. Soprattutto st‚Äôaccoppiata negri-colera mi suona tantissimo‚Ķ Mentre si carica la pagina del video girato dalla madre di Sarah mentre lo zio e il cane la stupravano e la cugina si masturbava guardandoli e brunovespa si masturbava guardando il cane vado a recuperare un vecchio post su Haiti. Questo. Un altro me all‚Äôepoca scriveva ‚ÄúTra qualche giorno una dottoressa che viene dal Cile a riconoscere i cadaveri negli hotel mi dirà che la malaria e il colera si trasmettono bevendo acqua infetta con gli umori dei cadaveri lasciati per strada. Ma questo adesso ancora non lo so. E non ho ancora visto il sorriso stanco di questa donna mentre cerca di spiegarmi l‚Äôorrore. Per cui per me sono solo persone che si procurano l‚Äôacqua in questo primo pomeriggio torrido di Haiti. Sono passati poco meno di tre giorni dal terremoto e non si cammina per la strada.‚Äù

E allora va da sé che mi ricordo pure di questo. dove lo stesso stronzo di prima scriveva: ‚ÄúParlando con un‚Äôamabile e bionda dottora americana della Florida che è venuta a amputare arti ad Haiti, la pratica più comune tra i suoi colleghi che si trovano davanti fratture esposte incancrenite come se piovesse e hanno a disposizione solo cartone e garza per ingessare o le seghe circolari di prima per amputare, discuto sul problema malattie, e lei sostiene che no, non c‚Äôè un vero pericolo epidemie. Certo, a meno che la gente non si metta a bere l‚Äôacqua infetta inquinata da monnezza e liquidi corporei fuoriusciti dai cadaveri. La guardo basito. Ma cosa cazzo credi che stia facendo la gente lì fuori? Ah, dice lei, magari gli haitiani lo fanno che c‚Äôentra? Ah, scusa infatti sono una minoranza gli haitiani che stanno terremotati ad Haiti. Scusa, so stronzo io!‚Äù

Ora, non è per fare il fico e dire ‚Äúio l‚Äôavevo detto‚Äù, però l‚Äôavevo detto. E non solo io. Perché se l‚Äôavessi detto io non vorrebbe dire un cazzo. Il problema è che lo sapevano un po‚Äô tutti, che si poteva prevedere, che magari invece di fare un‚Äôoccupazione militare e poi scordarsi di questi poveracci si poteva fare qualcosa in più per migliorare le condizioni dell‚Äôacqua. Ah, perché dimenticavo di dire che non è che questi sono stronzi che si mangiano la loro (o altrui) merda. √à che l‚Äôacqua che hanno a disposizione è infetta. √à piena di merda, in senso letterale. E quindi alla lunga diventa quasi inevitabile che si piglino il colera. E se uno si legge uichipedia, essa ti dice pure che la malattia si manifesta nel 20% degli infetti. E che degli infetti il 40-50% crepa. Io mi aspetterei altri morti. Da ammucchiarsi sulle centinaia di migliaia che già ci sono stati.

Ora finalmente mi si è aperta la pagina dei fedeli di Padre Pio che insieme a un circolo di Forza Italia (so che non esiste più, ma io sono retrò) di Monza hanno organizzato 17 pullman per la ‚Äúcasa degli orrori‚Äù comprensivo di pranzo al sacco con Anna Maria Franzoni, quindi non ho più tempo per pensare a questi ‚Äúcolerosi terremotati‚Äù. Del resto diciamoci la verità. Ma a noi che cazzo ce ne frega?

Ah. Ho visto il video quello di vespa. Da paura!


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da Kontrapunkte
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Terzigno e Manganelli

polizia

Terzigno, piccola cittadina che sorge alle falde del Vesuvio ha vissuto tre volte la distruzione a causa della ribellione di madre natura, del Vesuvio.

Non a caso il motto Ter Ignis da cui deriva probabilmente il nome attuale Terzigno, significa tre volte il fuoco.

Tre volte morte.

Tre volte distruzione.

Ma Terzigno, grazie all’orgoglio dei propri abitanti, del proprio popolo ha alzato sempre la testa, anche sfidando madre natura.
Quindi, se Terzigno è rinata tre volte, non credo che cederà alla becera volontà camorristica consistente nell’imporre la realizzazione della discarica nel parco Nazionale del Vesuvio.

Il popolo esprime il proprio dissenso, lotta per l’autodeterminazione delle proprie scelte, lotta per il diritto alla salute e quindi, alla vita.

Manganelli, l’attuale capo della Polizia ha dichiarato che :
«CՏ rammarico per il fatto che temi che altri soggetti sono chiamati a risolvere trovino in un ruolo di supplenza le forze di polizia». «Noi Рha aggiunto Рnon siamo certo nemici di chi manifesta, facciamo il nostro lavoro» Fonte

Ma su repubblica.it si legge altro ovvero: “C’è rammarico per il fatto che temi che altri soggetti sono chiamati a risolvere trovino in un ruolo di supplenza le forze di polizia”, ha detto il capo della polizia, Antonio Manganelli, commentando gli scontri a margine di un’audizione al Senato. “Noi – ha aggiunto – non siamo certo nemici di chi manifesta, facciamo il nostro lavoro. Siccome a Terzigno si deve sversare, faremo in modo che questo sia possibile anche se dovesse costare l’uso della forza”, ha concluso. Fonte

D’altronde di cosa stupirsi? E’ un dato di fatto che la Polizia serve lo Stato e la volontà politica dominante.

In via generale il servire comporta obbedire, ovvero sottomettersi ai voleri altrui e ciò comporta in sostanza annichilire la propria ragione, l’emozione, la sensibilità umana, la solidarietà civile; servire vuol dire mangannellare!

Manganelli, un nome una realtà incontestabile.

Manganelli è espressione della scuola De Gennaro.

Quando si insediò come capo della Polizia dichiarò le seguenti parole:
“Saluto ed abbraccio il prefetto De Gennaro, con vera gratitudine, con ammirazione, con affetto, con l’amicizia e la stima cementate da tanti anni di lavoro comune.
Dobbiamo essere tutti orgogliosi di aver avuto un grande Capo della Polizia. Io, che ho avuto il privilegio di stargli vicino, ne ho conosciuto l’onestà profonda, il senso dello Stato, la dedizione incondizionata, la lealtà”. Fonte

Giusto per ricordare qualcosina su De Gennaro…nel giugno 2010 il prefetto Gianni De Gennaro è stato condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione dalla corte d’appello del tribunale di Genova, che lo ritiene colpevole di istigazione alla falsa testimonianza. Secondo il tribunale De Gennaro convinse il vecchio questore del capoluogo ligure, Francesco Colucci, ad “aggiustare” la sua testimonianza durante il processo per il sanguinario blitz nella scuola Diaz, ultimo capitolo del G8 del 2001. ( tratto da repubblica del giugno del 2010).

Carlo Giuliani vi ricorda nulla?

Noi non dimentichiamo e mai dimenticheremo!

Quindi, in sostanza, rammarico istituzionale ed ipocrita quello espresso dall’attuale Capo della Polizia, ma le sue parole, riprese solo da alcuni quotidiani sono chiare: “Siccome a Terzigno si deve sversare, faremo in modo che questo sia possibile anche se dovesse costare l’uso della forza”.

Evviva la democrazia, evviva la sovranità popolare, evviva l’ipocrisa vigente in questo regime!

Terzigno come G8 Genova 2001? Diretta WebTv

Prosegue la diretta WebTV da Terzigno anche oggi Venerdì 22 Ottobre su Reset Italia. Da un redazionale in Rete spunta fuori la domanda ed il paragone. Cariche violente e fumogeni per ‘far rispettare la legge’. In un’atmosfera che ricorda troppo i giorni tragici del G8.
Tante immagini e video stanno girando in Rete e saranno testimonial se Terzigno ricorda quel G8 a Genova. Certamente da una diretta WebTv nulla sfuggirà…
Per la lettura di questo redazionale al seguente link, e per ricordare quei giorni a Genova un documentario per non dimenticare. 7 Video del documentario di Francesca Comencini “Carlo Giuliani, ragazzo”. Sperando che a Terzigno si trovi una soluzione al meglio per risolvere i problemi che ben conosciamo, seguiamo la diretta WebTv. Arrivederci al prossimo post, sempre sperando in Libertà,¬†dal Vostro affezionato Cartapazio Bortollotti.

Diretta WebTv da Terzigno from CorriereTv.it

Cariche di Alleggerimento con Prove di Democrazia Itagliana

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Sarò concisa nel riportare alcuni¬† fatti con Alleggerimenti di oggi: martedì 19 ottobre 2010. Il titolo è di poco differente da quello che diedi l’11¬† febbraio del 2009. Un saluto alla Piazza Facebook: dicono che siamo i più connessi al mondo, che “più che una moda Facebook sembra una febbre, una seconda pelle, una dipendenza, un bisogno.Gli italiani, e non soltanto i più giovani, non riescono più a vivere senza il loro social network di riferimento, in una “interrealtà” dove le emozioni non sono più soltanto virtuali ma neanche del tutto vere, e dove la community accompagna ogni passaggio della giornata, ogni fase della vita, amore, lavoro, nascite, morti, matrimoni, divorzi.”

Quelle che vi riporto sono notizie vere, non so cosa avverrà stasera nella Casa del Grande Fratello o nel salotto Ballarò. Vi abbraccio. Spero a presto.

Doriana Goracci

4 morti sul lavoro. Non sono morti in guerra. Non sono eroi: “In Alto Adige un operaio è morto mentre era impegnato con alcuni colleghi nella costruzione di una cabina elettrica. Un altro operaio ha perso la vita schiacciato da due bus a Palermo e un terzo lavoratore di origini albanesi mentre stava lavorando e’ rimasto incastrato tra lo sportello di un silos ed un grosso quantitativo di crusca, che in quel momento cadeva da alcuni metri di altezza. La quarta vittima e’ un agricoltore deceduto nelle campagne del Foggiano.”

Guerriglia urbana in centro di Cagliari Dopo lancio bottiglie partono le cariche: “Le forze di polizia hanno effettuato un lancio di lacrimogeni per disperdere i manifestanti del Movimento pastori sardi che avevano tentato di forzare un ingresso laterale del palazzo del Consiglio regionale in via Roma, tirando bottiglie di vetro prese da un cassonetto per la raccolta differenziata. E partita poi una carica con scene di guerriglia urbana nel centro di Cagliari.”

Terzigno: blocco stradale, isolati comuni vesuviani Dimostranti salgono su tetto edificio comunale e irrompono nell’ufficio del sindaco di Boscoreale Intifada a Terzigno, assalto ai camion:”Nel bilancio della notte di disordini a Terzigno, oltre ai cinque arresti di dimostranti e ai tre poliziotti feriti, vanno aggiunti due autocompattatori dati alle fiamme. Nella mattinata un sesto dimostrante è stato arrestato mentre lanciava una pietra contro un autocompattatore.”

Presidi al Palazzo di giustizia e in Procura A Reggio Calabria arriva l’esercito.

Lodo Alfano Approvato lo scudo anche per fatti precedenti alla carica: “La commissione Affari costituzionali ha approvato con 15 voti a favore e 7 contrari l’emendamento del relatore Carlo Vizzini al lodo Alfano in base al quale “i processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l’assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare”

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da Kontrapunkte
http://claudiosala.wordpress.com/2010/10/18/pin-036/

Che ne avete fatto di questi corpi ?

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E’ da stamattina 18 ottobre 2010, che nel sottofondo, oltre alle musichette, sento strazianti denunce di madri e famiglie che chiedono di sapere cosa è accaduto al corpo del figlio…si trovava in carcere per strada aveva un conto con la giustizia o non lo aveva affatto. E la lista sarebbe lunga. A tutto questo alternarsi di voci, come in un incubo manicomiale, leggo che un altro corpo di donna, sciolto in 50 litri di acido, cerca ancora l’autore di tale punizione esemplare per il suo non silenzio. Mi riferisco precisamente a Lea Garofalo, di cui vi porto avanti¬† ampi stralci della stampa on line, che informa di sei¬† ordinanze di custodia cautelare ,¬† emesse nella notte dal procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e dai pm Marcello Tatangelo e Letizia Mannella. Ma prima che voi leggiate il Caso,¬† una volta ancora non lo conoscevo per niente, anticipo Il movente: ¬´Le ragioni poste alla base dell‚Äôeliminazione della donna risiedono nel contenuto delle dichiarazioni fatte ai magistrati, mai confluite in alcun processo, con particolare riferimento all‚Äôomicidio di Antonio Comberiati, elemento di spicco della criminalità calabrese a Milano durante gli anni ‚Äô90, ucciso per mano ignota il 17 maggio 1995¬ª, ha scritto il gip Giuseppe Gennari nell‚Äôordinanza ¬´le dichiarazioni fatte all‚Äôepoca dalla Garofalo individuavano, infatti, nei responsabili dell‚Äôomicidio l‚Äôex convivente della donna, Cosco Carlo, e il fratello di questi, Giuseppe, detto Smith… estorcere alla Garofalo il contenuto delle dichiarazioni rese all‚Äôepoca e, successivamente, di potere eliminare fisicamente la donna¬ª.

Leggo anche che “Dalle ore 13 di oggi l’Esercito avvierଆ la sorveglianza agli obiettivi fissi stabiliti dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Reggio Calabria delle strutture giudiziarie e dei rappresentanti della magistratura.” So anche¬† da Sud De-genere che è nato il blog delle donne calabresi in rete e dal loro Comunicato Stampa : “Numerose donne e associazioni femminili da tutta la Calabria si sono incontrate alla Casa delle Culture di Cosenza sabato 9 ottobre per istituire la Rete delle Donne Calabresi, gruppo nato spontaneamente ma non casualmente. Hanno deciso di fare rete per iniziare un confronto permanente sulle politiche di genere, quelle mancate e quelle da costruire. Si sono liberamente confrontate per sostenere il Centro contro la violenza alle donne ‚ÄúRoberta Lanzino‚Äù di Cosenza, in grave difficoltà per la mancata emanazione dell‚ÄôAvviso relativo alla Legge Regionale n. 20 del 21 agosto 2007 ‚ÄúDisposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri di antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà‚Äù. Solo ieri quell’altro Genere di Sud mi segnalava la (Dis)Umanità varia e¬†avariata. E ancora le donne UDI calabresi , commentano la mia piastrella rimossa, così: ” Cara Doriana hai tutta la nostra solidarietà.¬† Abbiamo chiesto la riapertura del tuo account e speriamo.¬† Intanto per una che viene zittita altre cento hanno parlato¬† qui http://udireggiocalabria.wordpress.com/ e qui http://donnecalabresiinrete.wordpress.com/”.

Vengo a sapere che se al Sud si lotta e la¬† polizia rimuove¬† il blocco dei manifestanti a Terzigno , al Nord si parla di bellezza marchio Brambilla, come quella pubblicizzata su Libero, a spesa dello stato che siamo noi:¬† quando si tratta di contribuire al Turismo, con i corpi…Lecco e dovunque sia piacevole essere in un’inserzione, viene pubblicato. Si, il pezzo oggi l’ho fatto lungo come il cappello, nessuno usa più portarlo e toglierselo al passaggio della morte.

Qualcuno tornerà? Se lo chiesero in molte e molti, a Livorno il 16 gennaio 2010 e l’inverno sembra , solo quello,¬† stia per tornare.

Doriana Goracci

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Lea Garofalo, la donna di 35 anni di Petilia Policastro che sarebbe stata uccisa e sciolta nell‚Äôacido, era sorella di Floriano Garofalo, un pregiudicato ucciso in un agguato l‚Äô8 giugno del 2005 nella frazione Pagliarelle. Floriano Garofalo, 40 anni, che era ritenuto il capo dei una cosca attiva a Pagliarelle, venne rincorso e ucciso con tre colpi di fucile che gli spappolarono la testa tanto da renderlo totalmente irriconoscibile…il 9 dicembre del 2002, in una Lancia Thema abbandonata a Ponte di ferro vennero rinvenuti i corpi carbonizzati di altri due componenti della famiglia di Pagliarelle: quelli dei cugini Francesco Garofalo, 38 anni, e Salvatore Garofalo, di 41 anni, che erano stati uccisi con un colpo di pistola alla nuca. Lea Garofalo era diventata collaboratrice di giustizia nel 2002 e aveva iniziato a parlare con i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro rendendo dichiarazioni ritenute utili alle indagini; era stata quindi ammessa, unitamente alla figlia, all‚Äôepoca ancora minorenne, avuta dal concivente Carlo Cosco, ad un piano provvisorio di protezione e trasferita a Campobasso…L‚Äôex convivente non le avrebbe perdonato la sua decisione di rompere il muro di omertà e di rivelare alla giustizia i particolari di alcuni delitti dei quali era a conoscenza, se non altro perchè avevano coinvolto la sua stessa famiglia.” 24 novembre 2009. Secondo la ricostruzione della Procura di Milano, Carlo Cosco attirò la ex compagna in via Montello con la scusa che dovevano incontrarsi per parlare del futuro della figlia e decidere tra le altre cose dove sarebbe andata a fare l‚Äôuniversità. I due parlano alla presenza della figlia, poi l‚Äôuomo dice che vuole fare salutare la ragazza agli zii. La madre però non vuole andare a incontrarli e si decide che aspetterà alla stazione centrale, dove le due donne prenderanno il treno per rientrare a casa.√à da questo momento che si perdono le tracce di Lea Garofalo, quando alcune telecamere la inquadrano nella zona del palazzo e lungo i viali che costeggiano il cimitero Monumentale mentre si allontana per recarsi presumibilmente verso la stazione. Solo che Lea alla stazione non arriva mai e la figlia l‚Äôaspetta invano insieme al padre, che nel frattempo è sempre rimasto con lei e che sarà il primo a chiamare la polizia denunciando la scomparsa della donna.¬†Poi come abbiamo visto la vicenda arriva sulle cronache nazionali solo a febbraio, quando la Procura di Campobasso ordina la custodia cautelare di Carlo Cosco e Massimo Sabatino per il primo tentato sequestro nel maggio 2009. Successivamente, il 24 febbraio, altre due persone vengono indagate per aver messo a disposizione alcuni capannoni nel milanese dove la donna sarebbe stata portata dopo la scomparsa e probabilmente uccisa. La svolta definitiva nelle indagini è arrivata questa notte. Il gip milanese Giuseppe Gennari ha emesso sei ordinanze di custodia cautelare, di cui due ‚Äì quella a Carlo Cosco e quella a Massimo Sabatino ‚Äì sono state notificate in carcere. Secondo il gip si è trattato di una vera e propria esecuzione ordinata da Carlo Cosco, che almeno quattro giorni prima del rapimento avrebbe predisposto un piano contattando i complici e organizzando tutto: il furgone dove è stata caricata a forza, il magazzino dove interrogarla per capire quello che aveva raccontato ai giudici,¬†e infine l‚Äôappezzamento dove si ritiene sia stata sciolta in cinquanta litri di acido. La distruzione del cadavere ha avuto lo scopo di ¬´simulare la scomparsa volontaria¬ª della collaboratrice e assicurare l‚Äôimpunità degli autori materiali dell‚Äôesecuzione…” Il movente ¬´Le ragioni poste alla base dell‚Äôeliminazione della donna risiedono nel contenuto delle dichiarazioni fatte ai magistrati, mai confluite in alcun processo, con particolare riferimento all‚Äôomicidio di Antonio Comberiati, elemento di spicco della criminalità calabrese a Milano durante gli anni ‚Äô90, ucciso per mano ignota il 17 maggio 1995¬ª, ha scritto il gip Giuseppe Gennari nell‚Äôordinanza ¬´le dichiarazioni fatte all‚Äôepoca dalla Garofalo individuavano, infatti, nei responsabili dell‚Äôomicidio l‚Äôex convivente della donna, Cosco Carlo, e il fratello di questi, Giuseppe, detto Smith¬ª. ¬´I fratelli Cosco¬ª continua il giudice ¬´benché consapevoli del fatto che la donna fosse a conoscenza delle loro responsabilità, non erano mai venuti a conoscenza del contenuto delle dichiarazioni della Garofalo, che nel frattempo aveva interrotto la relazione sentimentale con Cosco Carlo. Dal giorno della decisione di uscire volontariamente dal programma di protezione, nell‚Äôaprile del 2009, in seno alla famiglia Cosco è quindi maturata la consapevolezza di avere finalmente l‚Äôopportunità di poter estorcere alla Garofalo il contenuto delle dichiarazioni rese all‚Äôepoca e, successivamente, di potere eliminare fisicamente la donna¬ª.http://www.agoravox.it/local/cache-vignettes/L338xH480/Livorno-16-g945b-1a998.jpg