Stanno scoppiando tutte le marene e pioveranno belini?

Ed eccoci cari e straspummeggianti lettori, nel senso dello straspumeggio, ovvero si racconta che la situazione è grave. Infatti stanno scoppiando a Palazzo tutte le marene. Diciamo che, anzi e “diggiamolo”, le previsioni del tempo danno pioggia di belini in ogni dove, paese, contrada e città.
Oggi Giorgio ha detto che il paese soffre. Belin ragazzi se lo dice Giorgio, è il vangelo. Se invece lo dice, e magara, nonchè e perdunque, quel pisquano di FratelMaghetto che si soffre, scoppia un putiferio. Infatti il fagiolo grosso bianco di spagna in scatola è aumentato di 3 cent. Ovvero del dieci per cento. Per Certi Italiani sono 3 cent, per gli Altri Italiani è il 10%. Ripeto il Dieci per Cento!
Fratel RobertoAldo aveva scritto che “Quanto è triste l’Italia“, ed io oggi ho pescato in Rete un post ove si racconta di Italiani felici. Ho il vago timore, che hanno fatto le domande per il sondaggio, molto mirato, per dare certi numeri e non fomentare inutili allarmismi. Anche perchè Giorgio, nel bel tempo che fu, quando saltarono tutte le marene della finanzia disse ” che la situazione non era da panico”, e di “non fomentare inutili allarmismi”.
Io aggiungo che era peggio. Peggio nel senso che, ovvero e pertanto, se non vai a comprare qualcosa e non hai l’occhio clinico, non noti che i prezzi sono alle stelle. Ovvero, le mele che costavano mille lire al Kg. ora sono a 2.700 Lire ed anche di più, sempre con l’accento sulla “u”. Ovvero…Grazie “Euro”.
Nel frattempo Giulio si è preso con la Stefania. Non dire cretinate, ed è scoppiato un polpettone in data odierna per pochi milioni di Euro. Invece, credevo avessero litigato sui famosi 98 miliardi di euro, leggi slot-machines, che stanno andando in cavalleria, e sarà una grande ed oscura magia.
Daccordo che avevamo risparmiato una belinata di soldi con l’ora solare, ennesima mussa colossale propinata agli Italiani l’altro giorno che chiaramente se la sono bevuta come potete leggere cliccando al link di Fratel RobertoAldo.
Chiaramente, però, e diciamolo, più che il governo guidato dal Partito dell’Amore, è il governo guidato dal Partito che racconta delle Musse. Possiamo dire, anzi diciamolo…Ovvero…Ci manca solo il pelo. Ma dato che il lupo perde il pelo ma non il vizio e fa scoppiare tsunami di belini in ogni dove, possiamo dire che la situazione è grave ma non è seria?
Orsù, facciamoci coraggio tanto anche Lor Signori sono di passaggio. Cuindi e concludendo, aspettando l’intervento di Gianfranco Fini da Perugia, che sicuramente “non dirà nulla”, perchè il logoramento del Cavalier Cortese sarà molto lungo, e Gianfry non baderà a spese perchè era da anni che si lavorava il Cavalier Cortese, e molti non si sono accorti di questo bel lavorio, perchè gli italiani non sanno cosa è la politica, vi propongo una proposta. Ovvero un bel Video che…vi lascio curiosi. Per i vecchioni come me sarà operazione nostalgia. Per i più giovani sarà immediatamente pensare “ma quanto erano abelinati i nostri genitori”. Indi e percui, attrezzatevi per i vari tsunami che sono a stretto giro di posta, rinnovo il consiglio di opportune mutande con il sottogola, magari nel modello “fetish” visto che ormai siamo alle sevizie erotiche conclamate. Ovvero, ci hanno tanto menato il belino da Palazzo che non se ne può di più. Ovvero, lasciamoci cusì senza rancor, perdoniamo chi dirige il traffico, ovvero quei pisquani che sono seduti a Palazzo, tanto per una famosa legge della natura “ognuno si annienta con le sue armi”. Anche loro periranno, forse e magara entro l’anno!
La rima c’è, due belinate ce le siamo dette, non rileggo, prendete compresi nel prezzo strafalcioni e sgrammaticature varie che sono volute perchè come ben sapete, FratelMaghetto non solo è citrullo, ma è anche un prodogioso menabelini in Rete. Cuindi condividete perchè “porta bene”.
Ma e però, non fatelo trapelare in Rete. Massima riservatezza. Non vorrei che lo venisse a sapere anche la figlia del padrone che come potete ben vedere sa fare bene il minestrone!
Arrivederci cari Lettori, chiudo questo lunghissimo polpettone sperando di aver donato un pò di allegria che è una grande magia. In caso contrario, come diciamo a Genova “me ne battu u belin”. L’importante è averci messo il Cuore. E FratelMaghetto ogni giorno ci mette il Cuore ed anche le gambe. Sono gonfie un casino. Fortuna che non possono parlare anche quando sono al mare!
Ed in nome della Rete, del web e del Mouse, che la buona comunicazione sia sempre con Noi…Click!

Berlusconi & intercettazioni “Non si può più telefonare, dobbiamo rimediare”

“Non so voi, ma io sto vivendo con molta difficolta’ questa cosa che ormai non si puo’ parlare al telefono. Ormai si moltiplicano gli appuntamenti, gli incontri di persone, e’ veramente terribile…”. Silvio Berlusconi interviene al ministero dell’Economia per introdurre la riforma fiscale alle parti sociali. Con una battuta parla del problema delle intercettazioni telefoniche e avverte: “E’ terribile bisogna trovare un modo per garantire la sicurezza e l’inviolabilita’ delle conversazioni. Dobbiamo rimediare” a questo problema.

Quanto sopra il lancio stampa delle affermazioni del Premier in data odierna sull’argomento intercettazioni. Chiaramente il Premier esprime la sua opinione. Anche Noi in Rete possiamo esprimere la nostra opinione. Cogliamo quindi l’occasione per riascoltare dalla storia della repubblica italiana alcune intercettazioni per riflettere sulle affermazioni del Premier.
In attesa che il governo riparta alla carica sul tema delle intercettazioni, che lambirebbe anche il mondo della Rete, e sempre sperando in Libertà, arrivederci al prossimo post dal Vostro affezionato Cartapazio Bortollotti.

Wikileaks e il dossier segreto sull’Italia

Dopo la diretta video OnLine¬†sul caso più clamoroso dell‚Äôanno, con Julian Assange che relazionava¬†sui 92 mila i documenti segreti del Pentagono sulla guerra in Afghanistan dal gennaio 2004 al dicembre 2009 che sono stati pubblicati in Rete, oggi nuovo round da Wikileaks. Tocca all’Italia nei documenti segreti, dove viene svelato che nel 2007 l’Italia promise rinforzi in Afghanistan. Dalle tensioni sul caso Calipari, al grande gelo Bush-Prodi. Tutto nei rapporti riservati divulgati sul sito…

Fonte stralcio & Notizia integrale from Repubblica.it 28 Lug.201o

Bavaglio ai blog, da mercoledì in piazza from Repubblica.it

Wikileaks su Reset & I documenti pubblicati sul New York Times

Dai Pentagon Papers al video di Wikileaks di Anna Masera

Islanda il paese senza bavaglio da Repubblica.it

Noi & Loro di Vittorio Zambardino

C’era una volta Omsa che gambe ed ora non c’è più…

Ed oggi il vostro mago delle fiabe per la serie “ennesima fiaba oscura per molti lavoratori”, vi racconta che, ed ovvero, nonchè e perdunque, che è stato definitivamente chiuso a Faenza lo stabilimento Omsa. La proprietaria Golden Lady Company ne aprirà un altro in Serbia. La chiusura dello stabilimento ha portato al licenziamento di 350 dipendenti, molte donne. A dare notizia dell’accordo con il ministro dell’Economia serbo è la Filctem-Cgil. Il gruppo, che detiene i marchi Omsa, Golden Lady, Sisi’, Philipe Matignon, Filodoro, ha 7.000 dipendenti, 9 stabilimenti in Italia, 4 in Usa, 2 in Serbia, che presto saranno 3. Indi e percui, questa fiaba delle calze più famose del mondo termina in Italia con la frase…
E 350 dipendenti e le loro famiglie “non vissero felici e contenti”.
E’ la solita storia italiana della celebrata imprenditoria “che non c’è più”. Imprenditoria italiana che quando “tutto va ben madama la marchesa” sono la miglior imprenditoria del mondo, quando poi vengono tempi oscuri “portanto via il belino dall’Italia”. Cuindi scusate la parola del gatto!
Il punto è che 700 gambe ora sono disoccupate con annessi e connessi, ovvero le loro famiglie.
Ne avevo già parlato lo scorso Gennaio di questa fiaba oscura all’italiana di una celebrata imprenditoria che non c’è. Ripeto…Una celebrata imprenditoria che non c’è!
Ed ora cosa ne sarà di questi lavoratori per la maggior parte donne? Cassa integrazione, mobilità ed altre pisquanate all’insegna dell’elemosina come di consueto da uno Stato che anche lui non c’è?
Uno Stato che quando c’è da prendere è presente anche quando sei morto, ma quando c’è da aiutare nelle difficoltà è capace a fare solo l’elemosina, o dico abelinato?
Ogni riferimento al caso della social card, bonus pannolini, ¬†ed altre elemosine del terzo millennio non è puramente casuale. Come non è nemmeno puramente casuale la bella storia a cui l’Italia non partecipa relativamente al reddito minimo garantito alla cittadinanza che è una vergogna all’italiana insieme ad altre 2 nazioni delle 27 della Ue perchè qualche oscura magia ce lo tarpa, nel senso che “con il belino che in Italia” c’è il reddito minimo per i cittadini italiani, o dico abelinato? E cosa dirà quel simpatico pisquano del nostro commercialista con la sua splendida coccina oxfordiana made in Sonder? Dirà che la crisi è alle nostre spalle come possiamo vedere cuà e non cuì? Interverrà Giorgio per farci sapere che non bisogna fare catastrofismi, o Maga Magò farà una grande magia affinchè prima o poi tutti quanti porti via, ovvero questa moltitudine di sfigati che siedono a Palazzo e che non capiscono un XXXX? Le “x” purtroppo sono autocensura, perchè cosa volete con i tempi del belino che corrono se avessi scritto che a Palazzo non…poi e magara ci scappa un bel polpettone fatto scoppiare da qualche belinone che quando si alza al mattino non sa se scende di testa o di piedi. E a Palazzo mi risulta che di belinoni a tutto raggio non ne manchino. Indi e percui, facciamoci coraggio perchè la situazione è grave, ed è seria sopratutto per le 700 gambe sopracitate che ora sono disoccupate. La Rete sia di supporto a queste persone e non c’è bisogno di spiegarci come fare queste magie. Concludiamo con la perla mediatica che ci fa sapere che su Wikileaks c’è un bel dossier anche sull’Italia, cuindi teniamoci pronti a ridere a breve, con una foto dei lavoratori che lottavano per il posto alla Omsa, e rivediamoci quel Carosello che non solo faceva sognare, ma era il segnale positivo per tanti lavoratori. Ora questo segnale è solo un Carosello del bel tempo che fu e che non ritorna mai più. Ormai tutto finisce in Serbia, escluse chiaramente le 700 gambe in argomento che dovranno raccontarsela per sopravvivere. Ma, e però, come dice Giorgio, non facciamo catastrofismi, ma e però leggiamo anche cuà!
FratelMaghetto vi saluta e sempre sperando che non ci venga a mancare l’aria, non per il caldo, ma per la legge bavaglio, facciamoci corraggio tanto anche Coloro i Quali sono di passaggio!

NdA. Non rileggo, e prendete compresi nel prezzo errori, sgrammaticature e belinate varie!

Conferenza stampa di Wikileaks “Julian Assange in diretta video”

Diretta video OnLine¬†sul caso più clamoroso dell’anno. Sono 92 mila i documenti segreti del Pentagono sulla guerra in Afghanistan dal gennaio 2004 al dicembre 2009 che sono stati pubblicati dal New York Times, dal britannico Guardian e dal tedesco Spiegel in collaborazione con il sito Wikileaks, che lunedì mattina non era accessibile a causa del gran numero di accessi.

Diretta video della conferenza stampa con traduzione in tempo reale da CorriereTv.it

Wikileaks su Reset & I documenti pubblicati sul New York Times

Dai Pentagon Papers al video di Wikileaks di Anna Masera

Islanda il paese senza bavaglio da Repubblica.it

Noi & Loro di Vittorio Zambardino

Esplode la polemica sulla secessione tra Bossi e Alemanno

Lega Nord...Gente del Sud
Creative Commons License photo credit: joevanni_99

Nuovo confronto acceso sulla secessione. Esplode il conflitto tra Umberto Bossi e Sergio Alemanno. “Togliere la parola secessione dal nostro Statuto? Noi nel nostro Statuto ci mettiamo quello che vogliamo“. Umberto Bossi, segretario della Lega Nord e ministro delle Riforme, replica così al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che aveva avanzato ai leader del Carroccio questa richiesta. E ritorna a galla il quesito se la Lega Nord è illegale. La risposta è si, ed è una bella domanda che è stata posta direttamente al Viminale.
Il parlamentare Pino Pisicchio ha presentato un’interrogazione al Ministro Maroni sullo Statuto del Carroccio, che rivendica l’indipendenza del Nord. Ma la Camera l’ha giudicata ‘irricevibile’.
Nell‚Äôinterrogazione Pisicchio si rivolgeva al ministro dell‚ÄôInterno Roberto Maroni, leghista tra i più in vista, riprendendo un appello del novembre scorso che un gruppo di intellettuali e uomini politici aveva indirizzato ai presidenti delle Camere (¬´La Lega non spezzi l‚ÄôItalia¬ª).
Nel documento si sottolineava la questione dell‚Äôincompatibilità dello statuto della ‚ÄúLega Nord per l‚Äôindipendenza della Padania‚Äù con lo spirito e la lettera della nostra Costituzione (articolo 5, la Repubblica, una e indivisibile), in particolare di quell‚Äôarticolo 1 che stabilisce come obiettivo principale del movimento di Umberto Bossi ¬´il conseguimento dell‚Äôindipendenza della Padania, insieme con il riconoscimento internazionale della stessa quale Repubblica indipendente e sovrana¬ª
Leggiamo ed ascoltiamo la vicenda di questa interrogazione dalla voce di Pino Pisicchio, leggiamo lo statuto della Lega Nord, ringraziamo il settimanale che ha pubblicato quanto in argomento, però una riflessione estiva possiamo farla dato che Reset rimane aperto per ferie.
C‚Äôè qualcosa d‚Äôaltro in Parlamento di illegale, o qualche persona che non dovrebbe essere seduta in Parlamento, o come la legge elettorale perfettamente incostituzionale¬†di cui nessuno parla più nonostante vari ricorsi all’Ue e non solo?
Come proseguirà il parlamentare Pino Pisicchio in questa sua azione volta a chiarire la questione sull‚Äôillegalità della Lega Nord? Gli Italiani continueranno a far vivere nella perfetta illegalità il loro paese, tanto quanto un Premier che ha un concetto tutto suo di Democrazia e di Libertà, oppure si arriverà ad un ritorno alle urne inutile perchè con questa legge nulla cambierebbe?
Bossi afferma che nello statuto della Lega ci mette quello che vuole. Questa è solo una sua opinione perfettamente illegale. Quando è che gli Italiani porgeranno il quesito al Quirinale del come mai è stata permessa questa gravissima incostituzionalità?
In un altro paese del mondo quello che succede in Italia non sarebbe mai accaduto, ma come dice il mio fratellino maghetto…Nel paese del cucù succede sempre tutto e di più”.
Infatti la Democrazia sta sparendo coperta da un SottoFascismo del Terzo Millennio spalmato al Mulino Bianco con Pane & Nutella, il tutto trasmesso a reti unificate.
Solo la Rete si salva da questa dittatura, ma anche la Rete è in pericolo. Reset come ben sapete ha già fatto le valigie e non è più in Italia. Chi può in Rete faccia le valigie, non aspettatevi niente di buono da questo governo nei confronti della Rete. E’ la Rete la sede della Resistenza del nuovo millennio. A Palazzo lo sanno che siamo Noi il grande nemico che potrebbe sparigliare il loro grande gioco. Ecco perchè il Ddl intercettazioni è così importante. Mettere il bavaglio alla Rete è impresa ardua. E ripeto…Non illudiamoci, e chi può faccia le valigie.
E per comprendere quanto viviamo in un paese strano, per chi si fosse persa questa pubblicazione scomparsa dalle pagine OnLine della Padania, ma rimessa in onda da un partigiano italiano che dimora nella Grande Mela, vi porgo una bella ripassata estiva che è la conferma che la Lega Nord ha un solo obiettivo. La secessione è obiettivo così importante che fa cancellare pagine e pagine dal web, che però Voi potete rileggere a questo link.
E per risolvere tutto quanto sopra cosa si potrebbe fare visto che la colpa di tutto quando accade è indiscussa colpa di chi ha permesso tutte queste illegalità?
C’è una sola opposizione dice Antonio Di Pietro, che pone sempre sulla bilancia il problema unico ed indiscusso di questo paese. Il problema è Silvio Berlusconi.
C’è solo un sistema per risolvere il problema. Il Premier non è eleggibile in Parlamento.
C’è qualcuno nei palazzi romani che vuole risolvere la questione, oppure come dicevo prima è meglio fare le valigie, ed aggiungo non solo dalla Rete ma anche da questo bellissimo Paese?
Purtroppo la situazione è grave sotto il profilo istituzionale, e dal Quirinale giunge voce che non bisogna fare catastrofismi. Mi spiace ripetermi, forse sarà il colesterolo alto, ma chi può faccia le valigie, e non solo dalla Rete.
Fratel RobertoAldo vi saluta di corsa perchè oggi è di botte in cucina, ed il Fratellino fiabologo oggi ha messo nel menù frittata con gli zucchini, e già mi guarda con l’occhio torvo perchè vede che la stegamatura non avanza.
Lasciamoci con un Video che è in tono con il paese del cucù ove succede tutto e di più.
E’ il ballo del qua qua. Nel nostro paese tutto finisce a taralluci e vino perchè il benemato popolo italiano non è informato e quindi “non capisce un belino”.
Scusate la parolaccia del gatto, ma a Genova è un “must”, buona estate a chi non va in ferie perchè vuol dire che non ha santi in paradiso, padrini, famigli e caste varie di cui far parte.
Reset è aperto per ferie. Io e FratelMaghetto ci saremo per farci compagnia in Rete, e perchè no raccontarci sempre di più che “la situazione è grave, però non è seria“.
Buona estate, buon Video, ed alla prossima!

Il Times perde il 90% dei lettori online

In meno di¬†3 settimane da quando ha deciso di far pagare la sua edizione su Internet, i dati dimostrano una fuga degli utenti sul Web. E’ ancora presto per giudicare, ma è un fatto che vedere questi risultati non fa presagire che le news online a pagamento abbiano un roseo futuro.
Questa è la notizia che arriva dal WebNotes di Anna Masera su LaStampa.it con relativo link dal Guardian per annunciare il poderoso flop sull’argomento, ed è la conferma che alla Rete non si comanda. E’ la Rete che fa il mercato e non i vari Rupert Murdoch sparsi per il globo. La forza incredibile della Rete è fatta così. Ovvero, o gratis o gratis.
E quanto è successo al Times è un segnale importante in modo che anche gli altri editori online ora sanno come comportarsi con la Rete, e non¬†menare il belino con¬†le News a pagamento.
La Rete non si fa imbagliare, al contrario di quanto crede qualcuno a Palazzo.
E come direbbe il mio fratellino fiabologo, e pure citrullo, amarsi è bene, in Rete è meglio, però menarlo alla Rete non conviene perchè si corre il rischio di lasciarci lo zampino come Murdoch!
A proposito del Fratellino Maghetto, è doveroso farvi sapere che ha un momento molto difficile. Sempre chiuso in laboratorio in perfetto silenzio. Ho tentato di aprire la porta e mi è arrivato un mare di insulti, tra cui questa bella perla mediatica…Fratel RobertoAldo mi fai la cortesia di andare a menare una corba di belini da un altra parte!
Al che ho chiuso celermente la porta. Ed ho pensato. Come mai il fratellino è così pisquano più del solito? Chi lo ha fatto arrabbiare? Sarà stato il Cavalier Cortese che come ben sappiamo non sta badando a spese, oppure è la miseria che avanza e fa sempre di più una bella vicinanza?
Appena saprò buone nuove su FratelMaghetto vi informerò. Speriamo bene perchè tra caldo ed atmosfere economiche, e non solo, c’è da aspettarsi di tutto da lui quando sta troppo zitto!
Nel frattempo ricordiamoci che la Rete è libera e bella. Libera per il momento di esprimersi, e bella nella sua Democrazia. Mi sembra doveroso quindi concludere con un Video di una delle tante persone che in Italia hanno un concetto tutto particolare della Democrazia e della Libertà.
Ne prendo uno a caso e vi lascio curiosi. Chissà chi sarà? Un tempo quando eravamo abelinati e credevamo nella favole si rispondeva ChissaChiLoSa?

VideoReportage da RepubblicaTv.it sul ddl intercettazioni

‘Berlusconi e Minzolini nel registro degli indagati’. Ma la notizia non √® confermata

Tra le notizie che non riusciremo a leggere dai giornali in rete, nè da quelli cartacei, c‚Äôè la conferma dell‚Äôinviato della Stampa Guido Ruotolo alle voci che vorrebbero Silvio Berlusconi iscritto al registro degli indagati della procura di Trani, nell‚Äôambito dell‚Äôinchiesta nella quale sarebbero conservate le intercettazioni contenenti le pressioni che il presidente del Consiglio avrebbe tentato per ostacolare Annozero di Michele Santoro (Rai2) e Parla con Me di Serena Dandini (Rai3).

Riferisce Ruotolo a CnrMedia:
A Trani è indagato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, è indagato il commissario Innocenzi, è indagato il direttore del TG1 Minzolini. Per quanto riguarda i reati, non credo che la concussione riguardi tutti e tre. Credo riguardi il presidente del consiglio che dalla sua posizione di autorità ha cercato di avere trasmissioni meno critiche nei suoi confronti.

 

RETTIFICA

Su segnalazione del blogger L’89, riteniamo opportuno integrare il post con una rettifica poiché la notizia¬†non sarebbe verificabile in quanto senza data. Di fatto ad oggi non pare non vi siano aggiornamenti significativi sulla vicenda.

In proposito, scrive lo stesso blogger:

Il sito CnrMedia ha pubblicato ieri un‘intervista a Guido Ruotolo della Stampa nella quale il giornalista del quotidiano torinese si sentiva sicuro di una prossima iscrizione al registro degli indagati per Minzolini, Berlusconi e Innocenzi.

Il redattore del sito ha però dimenticato di allegare la data originale dell‚Äôintervento, risalente al 12 marzo. Traendo in inganno molti lettori ‚Äì sottoscritto compreso.

Torna buona l’idea che notizie del genere, inchieste del genere, sarebbero impossibili da continuare e divulgare una volta approvato il disegno di legge (sulle intercettazioni, ndr).

A meno che non si forniscano notizie vecchie omettendone la data.
U‘

Silvio Berlusconi, il membro dell’Agcom Giancarlo Innocenzi e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini sono indagati per concussione dalla procura di Trani, l’inchiesta è nelle mani del sostituto procuratore Michele Ruggiero. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza. I magistrati della Procura non hanno voluto commentare la notizia: “Oggi e domani non diciamo nulla, è inutile fare domande”.
Il retroscena. Il premier voleva mettere il bavaglio ad Annozero. Lo scrive oggi in prima pagina il Fatto quotidiano, citando l’inchiesta, durante la quale – in maniera del tutto casuale – sarebbero state intercettate le telefonate che dimostrerebbero le pressioni e gli interventi di Berlusconi contro la trasmissione di Santoro.
Nelle intercettazioni che risalirebbero a circa tre mesi fa, legate a un’inchiesta su carte di credito e tassi di usura, si leggono, a margine del fascicolo, i nomi di Berlusconi, Giancarlo Innocenzi (membro dell’Agcom) e del direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Tutti, secondo il Fatto, discutono della tv pubblica e dei suoi talk show. “La procura – scrive il giornale – ascolta in diretta le pressioni e le lamentele del premier per Annozero. Rivolte al membro dell’Agcom Giancarlo Innocenzi”. Con inviti molto espliciti a chiudere il programma. In un’altra di queste telefonate il presidente del Consiglio si lamenta della presenza del direttore di Repubblica Ezio Mauro e di Eugenio Scalfari in un’altra trasmissione da lui odiata, Parla con me, condotta da Serena Dandini.
Innocenzi avrebbe rassicurato il premier sulla “soluzione” del problema. E visto che per agire contro Annozero l’Agcom deve ricevere degli esposti, lo stesso Innocenzi si sarebbe detto disponibile a mobilitare alcuni suoi funzionari come consulenti sulla materia. Altrettanto clamorose le telefonate di Innocenzi al dg della Rai, Mauro Masi, in cui lamenta le continue pressioni del premier: “Nemmeno nello Zimbabwe”, è il commento del direttore generale.
Disponibilissimo a venire incontro alle esigenze del capo del governo, sulla base delle rivelazioni del Fatto, è il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, che Berlusconi chiama “direttorissimo”, e che si sarebbe detto pronto a intervenire, ad esempio, sul caso Spatuzza: e infatti il giorno dopo in tv arriva il suo editoriale, in cui definisce “bugie” le parole del pentito di mafia.
Le reazioni. “L’Agcom è un’autorità indipendente e autonoma che non ha mai esercitato censura preventiva – dichiara il presidente Corrado Calabrò – Noi parliamo attraverso i propri atti e questi atti dimostrano inequivocabilmente la sua indipendenza e autonomia di giudizio”.
Si chiama fuori anche Minzolini: “Non so di cosa si parla, non ho ricevuto nesssun avviso di garanzia e quale è il reato? Berlusconi mi avrà telefonato due o tre volte, non di più e comunque quanto Casini e gli altri. Siamo alla follia, credo di essere la persona più cristallina del mondo, quello che penso lo dico in tv”. “Tutto questo è demenziale, insulso, è un’intimidazione, ma non funziona assolutamente. Di fronte a una cosa del genere io vado ancora più dritto – continua il direttore del Tg1 Augusto Minzolini – Poi io con Santoro non c’entro nulla, faccio un’altra cosa, sono da un’altra parte”.
Si difende con veemenza anche Giancarlo Innocenzi che annuncia querele e contesta “le illazioni” sottolineando “l’assoluta inconsistenza delle intercettazioni e l’illiceità della loro pubblicazione”.

Sciopero bianco contro la legge bavaglio

 NO al DDL Intercettazioni - diffondi il post-it

Oggi, 9 luglio 2010, quasi tutti i giornali italiani non sono in edicola a causa dello sciopero di moltissimi giornalisti (ed editori) contro il vergognoso DDL Intercettazioni, ribattezzato dalla stampa ‘legge bavaglio’.

Anche molti blog si associano.

Reset Italia condivide appieno le ragioni di chi sciopera, ma non chiude perché:

  1. non è un organo di stampa ma un blog partecipativo fatto da cittadini-utenti della rete quindi non annovera né giornalisti né editori
  2. non è da ritenersi un blog italiano bensì europeo
  3. ritiene che i regimi si sconfiggano con l’informazione e non con il silenzio

 

Dichiarazione di Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori

Contro il bavaglio della P2

Licio Gelli¬†tempo fa è rimasto stupito per come l‚Äôallievo sia riuscito a superare il Maestro.

E si riferiva alla bravura di Berlusconi nell‚Äôattuare il Programma di Rinascita Democratica della P2. I ragazzi di oggi conoscono poco di questo piano, ma sicuramente sanno che il progetto del Venerabile è diametralmente opposto ai principi tracciati nella Costituzione.

La P2 era ed è una loggia massonica segreta, nata con evidenti fini di sovversione dell’assetto socio-politico-istituzionale che opera solo per tutelare e rafforzare gli interessi di un gruppo di persone. Oggi, molti dei suoi affiliati, tra i quali l‚Äôattuale Presidente del Consiglio, ricoprono ruoli di primo piano: stanno al Governo e in Parlamento. Queste affermazioni, purtroppo, non sono parte di una spy story, ma la verità. Infatti, è stato lo stesso Gelli a confermarlo in un‚Äôintervista rilasciata qualche mese fa. E la prova è sotto gli occhi di tutti: piano, piano, goccia a goccia, tutto quanto era inciso nel documento ritrovato a Villa Wanda si sta realizzando. Il percorso è lento perché i nostri padri costituenti, consapevoli delle insidie che avrebbero potuto esserci in uno Stato democratico, hanno ben pensato di porre una serie di pesi e contrappesi nella Carta, volti a ostacolare certe tentazioni eversive. Ma, dopo due anni di Governo Berlusconi, il puzzle sta per essere completato: controllo dei media, assoggettamento del potere giudiziario. Quest‚Äôultimo punto farebbe venir meno la separazione dei tre poteri e, quindi, per questa modifica occorrerebbe una riforma costituzionale e ben altri numeri. Insomma, il Governo ha ben pensato di aggirare l‚Äôostacolo, svuotando le funzioni della magistratura e togliendole le risorse necessarie.

E‚Äô in questo scenario che rientra il disegno di legge sulle intercettazioni. Un provvedimento che, rispondendo a un preciso disegno eversivo, è palesemente contrario ai concetti di legalità e di giustizia.

Infatti, oltre a imbavagliare la libera informazione e a zittire la Rete, priva i magistrati di uno strumento indispensabile per le indagini e viola palesemente il diritto costituzionale di essere informati e di ottenere giustizia.

Quelle contenute all’interno del disegno di legge sono norme criminogene che, se dovessero essere approvate, rappresenterebbero uno sfregio, un colpo durissimo all’intero sistema della giustizia e dell’informazione.

 
Ma cosa cambierà per i magistrati e per i giornalisti se il disegno di legge¬†dovesse diventare legge?

 

COSA CAMBIA PER I  MAGISTRATI:
 

– GRAVI INDIZI DI REATO: le intercettazioni sono possibili solo in presenza di gravi indizi e se assolutamente indispensabili per le indagini. Il Pm dovrà avere ‚Äúspecifici atti di indagine‚Äù cioè altri elementi concreti che provino le responsabilità di chi finisce sotto controllo.

– L‚ÄôAUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE: per ottenere l‚Äôok all‚Äôintercettazione non basterà più il pronunciamento del Gip ma sarà necessaria l‚Äôautorizzazione del tribunale collegiale.

РINTERCETTAZIONI AI PARLAMENTARI: quando si ascolta la voce di un parlamentare durante la conversazione di un indagato ogni atto deve essere secretato e custodito in archivio. Per proseguire nell’ascolto va chiesta l’autorizzazione alle Camere anche se il politico parla sull’utenza di terzi.

 COSA CAMBIA PER I GIORNALISTI:
 

– BLACK OUT SULLE INDAGINI: E‚Äô vietato diffondere notizie su qualsiasi atto anche se non segreto fino alla fine dell‚Äôudienza preliminare. Se la legge fosse già stata approvata, i cittadini non avrebbero saputo, ad esempio, né delle indagini sugli appalti del G8 e dell‚Äôeolico né delle drammatiche morti di Stefano Cucchi e Federico Aldovrandi.

РVIA LE TV DAL TRIBUNALE: niente riprese durante i processi senza il consenso di tutte le parti. Vietate anche le immagini dell’Aula.  I cittadini, quindi, non potranno seguire in tv le fasi del dibattito.

– LA NORMA D‚ÄôADDARIO: sono vietate le registrazioni e le riprese senza l‚Äôautorizzazione preventiva dell‚Äôinteressato. Per chi non è giornalista professionista è confermata la condanna a¬† 4 anni di carcere per le riprese e le registrazioni ‚Äúfraudolente‚Äù.

– WEB: i siti informatici sono equiparati ai giornali.¬† I blogger hanno l’obbligo di rettifica in 48 ore. Questo sancirebbe la morte del giornalismo partecipativo e della diffusione delle notizie via web.

Diciamo ‘no’ a questo provvedimento scellerato e per manifestare la nostra indignazione alla cosiddetta ‘legge bavaglio’ oggi abbiamo aderito con convinzione alla giornata del silenzio, promossa dalla Fnsi.

L‚ÄôItalia dei Valori proseguirà, senza se e senza ma, la sua battaglia in difesa della libera informazione e farà di tutto per evitare che a prevalere sia la strategia dei mattinali e delle veline tipica del regime di vecchia memoria.

E’ una battaglia per la democrazia, a difesa dello stato di diritto e di quei principi che i nostri padri costituenti hanno tracciato nella Carta.  Inoltre, se il ddl dovesse diventare legge, non ci arrenderemo e promuoveremo un nuovo referendum dimostrando a Berlusconi che sono milioni i cittadini che hanno capito che questo provvedimento blocca le indagini, copre gli affari di mafiosi e truffatori, imbavaglia la stampa calpestando palesemente il diritto di informare ed essere informati. 


Video