Fondamentali per l’occupazione e il sostegno in mancanza di lavoro

Tento di reagire alla sofferenza che provo nel vedere la disperazione di coloro che devono aggrapparsi ad un lavoro, anche se detestato, o non essendo più ¬† desiderati, perchè non abbiamo un sistema che garantisca e copra bene il passaggio da un lavoro all’altro, nel pubblico e nel privato, in modalità ¬†dipendente o autonoma. E immagino …
1) ¬†la concentrazione in uno stesso luogo di tutti gli aiuti per trovare lavoro: assistenza, orientamento, formazione, collocamento delle persone in cerca d’occupazione e erogazione di retribuzione sostitutiva
2) ¬†il finanziamento del regime d’assicurazione disoccupazione garantito dai contributi calcolati in base allo stipendio/compenso di qualsiasi genere:¬†3% (il 2% a carico del datore di lavoro e¬† 1% a carico del dipendente/collaboratore in monocommittenza, l’intero 3% a carico del lavoratore autonomo). Il contributo avrebbe un significato solidaristico, quindi chi ha più mezzi maggiormente contribuirebbe per aiutare tutti nei momenti di difficoltà

3) l’importo dell’indennità giornaliera: 20 euro netti, uguale per tutti in quanto garanzia di sopravvivenza, non vincolabile a tenore di vita precedente
4) che la persona in cerca d’occupazione debba accettare le offerte di lavoro/percorsi formativi¬†ragionevoli (in caso di rifiuto di due offerte ragionevoli, possa essere sanzionata).
Esempio lavoratore¬†dipendente/collaboratore che perde l’impiego: nel corso di un decennio poniamo versi,¬†¬†su un reddito IRPEF¬†di 15.000 euro l’anno,¬†150 euro (1%) e resti disoccupato per 2 anni, l’accantonamento sarebbe di 1.500 euro, mentre l’indennità ricevuta ammonterebbe a 14.600 euro. La differenza, 13.100 euro,¬†sarebbe coperta da chi continua a lavorare ininterrottamente, ma poichè il concentramento in unico luogo di assistenza, orientamento, collocamento e erogazione della retribuzione sostitutiva garantisce che venga avviato ad altro lavoro dipendente o autonomo richiesto dal mercato, il sistema complessivo dovrebbe reggere molto meglio di quanto regge ora.
Esempio lavoratore autonomo che perde mercato: nel corso di un decennio poniamo versi,¬†¬†su un reddito IRPEF¬†di 15.000 euro l’anno, 450 euro (3% intero) e abbia un periodo di crisi per 2 anni, l’accantonamento sarebbe di 4.500 euro, mentre l’indennità ricevuta ammonterebbe a 14.600 euro. La differenza, 10.100 euro,¬†sarebbe coperta da chi continua a lavorare ininterrottamente, ma poichè il concentramento in unico luogo di assistenza, orientamento, collocamento e erogazione della retribuzione sostitutiva garantisce che venga avviato ad altro lavoro dipendente o autonomo richiesto dal mercato, il sistema complessivo dovrebbe reggere molto meglio di quanto regge ora.
Nota bene: sia i lavoratori autonomi che quelli dipendenti verrebbero tutelati, ed entrambi sarebbero incoraggiati sia a mobilità interprofessionale che territoriale, non essendovi disparità di trattamento a livello regionale.
Vi sembra una proposta insostenibile? Ne avete una migliore? Si potrebbe sperimentare in un piccolo comune virtuoso per cominciare?

11 Risposte a “Fondamentali per l’occupazione e il sostegno in mancanza di lavoro”

  1. La proposta di Laura √® talmente di buonsenso che far√† fatica ad avere l’apprezzamento che merita. Spero di sbagliarmi. Io, da ex dirigente sindacalista, la condivido in toto. Avanti il prossimo, parere intendo… 😉

  2. Laura ci conosciamo da 24 ore ma forse abbiamo molto in comune per il futuro e il passato. Ora sei in questo Luogo di Comunicazione e Informazione, partendo col tuo personale e diventa collettivo. Grazie per la fiducia che ci hai dato. Con stima e affetto, parlo al singolare, sono pronta a mettere nero su bianco le risposte, che andranno discusse insieme da chi lavora da chi non lavora da chi è in pensione da chi ha a cuore la lotta, fatta con gioia e condivisione.

    n.b. Spero a presto e conto su commenti e interventi attivi e dato il Tema, non credo di chiedere troppo…

  3. Ebbene si, facciamola questa ammissione: abbiamo sbagliato tutta l’impostazione. Facciamo un’altra cosa: diamo ai datori di lavoro la libertà assoluta di mandarci a casa dall’oggi al domani. E poi tutti a farci prendere in carico dai Servizi per l’impiego, con il curriculum in mano. Dai Servizi naturalmente pretendiamo l’erogazione dell’indennità di disoccupazione con effetto immediato. Il patto parla chiaro, qua la mano: appena mi telefoni per avviarmi a un corso di formazione o a fare un altro lavoro, mi prendo l’impegno di provare. Se poi le cose non vanno, ritorno al Servizio a fare un patto nuovo. Fino a quando non mi trovo bene o il datore non mi vuole trattenere. Liberi entrambi di sceglierci, di alzarci la mattina con la gioia di essere attivi, perchè ogni uomo deve avere un buon motivo per alzarsi la mattina, sentendosi produttivo di beni e non di dolori.

  4. Cara Laura, ho condiviso quel che proponi, credo che da qualche tempo ci sia in giro l'idea di creare un fondo di Sostegno ai disoccupati o, un Assegno garantito di Sopravvivenza, o, un fondo di Solidariet√§ sociale ,come ho conosciuto qui in Germania. Trattandosi di "misure" a sostegno dei pi√º deboli, sarebbe un gran passo verso quella Solidariet√§ di cui tanto si parla e nessuno e'√Ñ riuscito finora ad Organizzare…politicamente e strutturalmente. Il sistema da te descritto ha similitiduni con la rete sociale tedesca che a dire il vero negli ultimi cinque anni e' parecchio scaduta, ma che tuttavia permette ancora di "sopravvivere" senza essere costretti a delinquere.Imm√§gino che ci√∂ sia possibile e fattibile, soltanto con la presa di coscienza da tutte le parti sociali che simili misure Sono Indispensabili per ridurre anche la criminalit√§ da Fame, da "bisogni primari"….sarebbe la Riforma del secolo, un nuovo patto sociale,un ricominciare, in un certo senso ,da "Cristiani".Non e' mai troppo tardi ….anche se a volte, penso che lo sia e,, "tendo al nichilismo"….ma e' solo un attimo di smarrimento che passa, quando alla memoria mi tornano, imm√§gini ed esempi, di tanti Italiani Onesti. G. emigrante

  5. P.S. Ho dimenticato di scrivere che, qualche "delinquente" st√§ pensando di spendere tredicimiliardi per "bombardieri"…..un terzo di quella cifra sarebbe gi√§ bastante per iniziare questa Riforma sociale…..imm√§gino ! G.

  6. ringrazio per questi primi commenti incoraggianti una discussione che mi piacerebbe coinvolgesse anche sindacalisti ed esperti di politiche attive per il lavoro e l'occupazione che possono influire su cambiamenti da fare. @giulioCara dici bene, e con i disastri che vediamo (incuria nei territori, mancata prevenzione che aggrava tragedie naturali) è una follia "lo stato di disoccupazione". Dove falliscono iniziative di sostegno, come accennavi, penso che vi sia mancanza di coordinamento nelle iniziative, o rilassatezza nei controlli e nei monitoraggi su esiti delle azioni, perchè la tensione deve essere sempre tenuta alta per scovare le occasioni e suggerire soluzioni "produttive di beni". E giustamente, più viene distribuito sostegno per il lavoro, meno rientrerà in carcere chi ne potrebbe uscire.

  7. Carissima Laura bentrovata su Reset, e benvenuta tra noi. Grazie per questo contributo significativo per quanto in argomento. Saluti e buoni post da FratelMaghetto

  8. Cara Laura, grazie per avermi citato (non in giudizio che e' peggio, come dice puffo saccente).Personalmente ho scritto a "Cara cgil@cgil. it" per raccontare, come funziona in germania il sindacato/i….nessuna risposta….ma non mi f√§ male,,,,non e' importante. Penso ci siano tanti Uomini Onesti in Italia. Il Probleme (secondo me) e' la quasi impossibilit√§ culturale di Troncare definitivamente con un Passato che ci dipinge "Culturalmente Diversi".E' talmente lungo il tema che staremmo qui a parlarne per anni…e non basterebbe lo stesso….Non certo per "incapacit√§ a Comprendersi", no…solo per Impossibilit√§ a descrivere le "Passioni e Pulsioni e le Idee di sessantamilioni di Individui che….Hanno Ragione….(l'altra alternativa non la vogliono neppure considerare probabile)…..Chiss√§ perche' e' cosi' o, cosi' a me pare….forse per la stessa ragione ,,,,anch'io sono un Imbecille Convinto di dire "La Verit√§"…..a risentirci o rileggerci….Forse. G.

  9. nessuna risposta fa male, molto male. Almeno sentissi fare una proposta migliore da parte loro! Cestinano, ignorano, ne ricevono tante che mica possono star dietro a tutte! Non ci dobbiamo scoraggiare, insistiamo cambiando canale, cercando gruppi nuovi che ci stiano a sentire e che ci dicano qual'è la loro opinione, la loro proposta alternativa. Magari un giorno qualcuno raccoglierà e farà sua l'idea. A me e te non interessa apparire a livello personale, fare carriera, ma se la nostra esperienza può servire non rinunciamo mai a seminare.

  10. ciao! dato che sono soprattutto i disoccupati che devono dire la loro, ho mandato questo post a un gruppo facebook che si potrebbe esprimere riguardo alla proposta che ho lanciato
    http://www.facebook.com/note.php?note_id=41295324
    vediamo cosa ne pensano e se il dibattito sale con altre proposte concrete.

    buona giornata!

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