Anche se non trovi le parole A Novi Sabato 9 ottobre ore 20e30

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/files/2010/08/35987_116903558362495_116903398362511_121568_2669680_n.jpgScena pakistana in casa italiana: “L‚Äô8 marzo di quest‚Äôanno¬† le donne di Novi, tra cui alcune dell‚ÄôUDI, sono andate ad invitare le famiglie di stranieri residenti nel loro paese ad¬† un pranzo multiculturale, organizzato dal Comune, pranzo preparato da¬† una¬† pakistana, una¬† cinese, una¬† marocchina e¬† un‚Äôitaliana. Quando hanno bussato alla casa di Begm Shnez per invitare tutti, anche gli uomini, il marito avrebbe¬† detto: ‚Äúsignora non si avvicini mai più alla mia casa perché noi le ragazze e le donne le teniamo in casa. Andiamo al 3 ottobre 2010: “Movente del delitto la ribellione della giovane, 20 anni, a un matrimonio combinato. La madre avrebbe preso le sue difese e sarebbe stata uccisa dal marito con una pietra, mentre la figlia sarebbe stata colpita a sprangate dal fratello. E’ successo a Novi di Modena.” E’ carica di condizionali la notizia, come è certa la morte di Begm Shnez,¬† 46 anni. Il movente è la Tradizione, che vuole il padre padrone Butthamad Kahn: un matrimonio combinato per la figlia. E la figlia 20enne, ridotta in “gravi condizioni” a sprangate, dal fratello di 19 anni. E’ stato pagato caro e per sempre il coraggio di queste due donne, straniere in Italia. Rimangono gli altri figli piccoli e grandi, alcuni hanno visto tutto e non scorderanno mai. Vorrei che una folla immensa di donne e uomini, andasse non solo al funerale ma a rendere amicizia a quella ventenne che sentirà pure su di sè, parte della responsabilità della morte della madre, che l’ha difesa. Mentre scrivevo quello che avete letto ho avuto il comunicato dell’Udi che segue: Sappiate che la Staffetta continua. “Per questo saremo in tante alla fiaccolata a Novi , Sabato 9 ottobre, come in tante siamo state venerdì scorso alla fiaccolata di Portici per Teresa. Un ‚Äòaltra donna, un‚Äôaltra madre che ha pagato con la vita l‚Äôaver denunciato il violentatore della figlia.”

Non ha nazionalità la violenza e nemmeno l’amore: anche se non trovi le parole… A NOVI Sabato¬† 9 OTTOBRE ore 20e30

Doriana Goracci.



FEMMINICIDIO NOVI: signora non si avvicini mai più alla mia casa…‚Äè

L‚Äô8 marzo di quest‚Äôanno¬† le donne di Novi, tra cui alcune dell‚ÄôUDI, sono andate ad invitare le famiglie di stranieri residenti nel loro paese ad¬† un pranzo multiculturale, organizzato dal Comune, pranzo preparato da¬† una¬† pakistana, una¬† cinese, una¬† marocchina e¬† un‚Äôitaliana. Quando hanno bussato alla casa di Begm Shnez per invitare tutti, anche gli uomini, il marito avrebbe¬† detto: ‚Äúsignora non si avvicini mai più alla mia casa perché noi le ragazze e le donne le teniamo in casa. ‚Äú Segregare le donne in casa, tenerle chiuse e sotto controllo è una tendenza comune al patriarcato in tutte le latitudini e ¬†le donne devono faticare molto, spesso pagare con la vita un NO per sé e per le proprie figlie. A noi donne italiane basta guardarci indietro, appena alle spalle, per sapere quanta strada abbiamo fatto, ma anche quanta rimane da fare se la prima causa di morte rimane per tutte il FEMMINICIDIO. Per questo saremo in tante alla fiaccolata a Novi Sabato 9 ottobre, come in tante siamo state venerdì scorso alla fiaccolata di Portici per Teresa. Un ‚Äòaltra donna, un‚Äôaltra madre che ha pagato con la vita l‚Äôaver denunciato il violentatore della figlia.

Novi di Carpi: ancora un FEMMINICIDIO

Da un amico di Facebook ricevo un video Bella ciao ‚Äì Coro delle Mondine di Novi (MO) con queste parole ” un ‚Äù Bella Ciao‚Äù in ricordo di Begm Shnez, questo è il fiore della partigiana morta per la libertà ‚Ä¶.(di sua figlia)”
http://www.youtube.com/watch?v=bwME-ciVRiY


Modena Comunicato stampa dell’UDI di Modena

Con orrore apprendiamo che nella nostra Provincia, a Novi, un’altra donna è morta e un’altra ancora è gravemente ferita, colpite dalla furia degli uomini della loro stessa famiglia. Marito e padre, l’uno, figlio e fratello l’altro. Ci stringiamo attorno alla giovane Nosheen, ricoverata al Ospedale Nuovo di Modena S.Agostino ‚Äì Estense (Baggiovara), perchè possa guarire al più presto, almeno dalle ferite del corpo e ritornare alla sua scuola, alla sua vita. Sui giornali e nei primi commenti viene fatto il parallelo con la vicenda di Hiina Salem, e Sanaa Dafani, giustiziate dagli uomini di casa.Anche oggi, a Modena, la vittima è una donna pachistana, ma Begm Shnez, 46 anni, probabilmente una buona musulmana è l’eroica mamma che ha tentato, riuscendovi, di difendere la figlia, convinta che dovesse e potesse rifiutare un matrimonio combinato. L’UDI- Unione Donne in Italia, denunciando ormai da anni il ‚Äúfemminicidio‚Äù, sa che esso è trasversale alle culture e se ha un’impronta così prettamente “culturale”, come nel caso di Hiina, Saana e Begm, è da imputarsi non a questa o a quella religione, ma ad una “tradizione” primitiva e violenta contro il genere femminile. Pensiamo dunque che nella nostra Provincia si debbano moltiplicare gli sforzi per favorire l’integrazione sociale di comunità eventualmente chiuse ed isolate, per consentire passaggi generazionali e culturali meno traumatici. Pensiamo però che si debba guardare bene in faccia alla realtà: i dati presentati in tante occasioni (es.: Staffetta di donne contro la violenza sulle donne) ci dicono che in media 120 donne all‚Äôanno muoiono per femminicidio in Italia. Bisogna dunque porsi interrogativi che rinuncino alle strumentalizzazioni e cerchino di capire perchè tante donne, ogni giorno, finiscono picchiate, ferite ed ammazzate dagli uomini anche nelle nostre case e famiglie. Chiediamoci infine perchè il giovane fratello di Nosheen, non sia riuscito a spezzare quella spirale di violenza che, alla fine, lo ha armato. L’UDI sta dedicando i suoi sforzi per eliminare la violenza di genere dalla vita di giovani donne e giovani uomini; per questo andiamo nelle scuole, per questo chiediamo a tutti uno sguardo e una riflessione profonda su quanto è successo. Per dire che non dimenticheremo mai Begm Shnez, per stare vicino a Nosheen, soprattutto per dire BASTA AL MASSACRO DELLE DONNE, le UDI di Novi, Carpi e Modena, chiamano tutte/i ad un gesto di solidarietà e di protesta:

una fiaccolata che si svolgerà a Novi – Sabato 9 Ottobre 2010 ore 20,30

Modena, lì 4 Ottobre 2010 IL COORDINAMENTO UDI MODENA


ROMA (3 ottobre) – Un dramma che ricorda la tragedia di Hina Saleem, quello accaduto a Novi di Modena, dove padre e figlio ‚Äúpuniscono‚Äù a sprangate una giovane che rifiuta il matrimonio combinato e poi con un sasso mettono a tacere per sempre la madre che difendeva la figlia. Quest’ultima è grave, ma non in pericolo di vita. √à accaduto attorno alle 16.30 nel cortile di un edificio di Novi di Modena, in via Bigi Veles 38. In quella casa la famiglia, madre, padre e cinque figli, vivono da alcuni anni. La ventenne Nosheen si ribella alla decisione familiare di darla in sposa a un connazionale. In casa ci sono anche due degli altri tre figli più piccoli della la coppia, Hamad Kahn Butt, operaio di 53 anni, e Begm Shnez, 46. A colpire la ragazza con una spranga sarebbe stato il fratello di 19 anni, Humair Butt, anche lui operaio, aiutato dal padre, che poi avrebbe impugnato una pietra con la quale colpire la moglie, di 46 anni, uccidendola. Alla scena hanno assistito alcuni vicini, che hanno chiamato i soccorsi. Sono intervenuti il 118, per una corsa verso il grande ospedale di Baggiovara. I carabinieri hanno fermato padre e figlio li hanno portati in caserma a Novi per un lungo interrogatorio: i due hanno scelto di fare scena muta. Padre e figlio arrestati. Al termine dell’interrogatorio Hamad Kahn Butt è stato arrestato per l’omicidio della moglie Begm Shnez e il figlio Humair Butt per il tentativo di omicidio della sorella Nosheen. Resta confermato il movente: a scatenare il pestaggio della giovane e le sassate sulla madre sarebbe stata la ribellione della ragazza alle nozze combinate e della madre per le violenze contro la figlia. Già in passato ci sarebbero stati episodi di maltrattamenti in famiglia, anche ai danni della donna uccisa. I due arrestati sono stati portati nel carcere di sant’Anna.Sono molti gli interrogativi che restano aperti. Nel paesone della provincia modenese la comunità pakistana è grande, impiegata soprattutto in agricoltura. Sconcerta la somiglianza tra questa storia e quella di quattro anni fa nel Bresciano, per la quale Mohamed Saleem, il padre di Hina, è stato condannato a 30 anni di carcere, mentre i due cognati della vittima hanno avuto 17 anni a testa per avere aiutato il padre ad occultare il cadavere. A Novi un rifiuto di nozze combinate, a Sarezzo la voglia di vivere liberamente la relazione col proprio fidanzato italiano. In entrambi i casi, la logica del possesso fino alle più estreme conseguenze ha reso spietati assassini due padri. E soggiogate fino alla morte le mogli, le figlie.

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Auguri Mobili allo Stato del Vaticano Italiano

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In Sicilia, sabato 2 ottobre a Messina, ¬† sono¬† calati¬† non solo il papamobile¬† domenicale ma anche circa 10.000 italiani residenti in Italia per dire No al Ponte, dati i costi della ‚ÄúMadre di tutte le Grandi Nefandezze‚Äù. Ma di fronte alla “mancanza del lavoro”, all’ “incertezza per il futuro”, e alla “sofferenza fisica e morale” provocata dalla “criminalità organizzata”, Benedetto XVI ha espresso ai siciliani la sua vicinanza, invitandoli a “non aver paura di testimoniare con chiarezza i valori umani e cristiani”. Le cifre dei Fedeli si decuplicano¬† a Palermo, come fossero miracoli di pane e pesci e si parla di 100.000 persone,¬† a ” guardare” estasiate il Messaggio Papale ,¬† con la preghiera: Santo Padre alleluja evviva eccolo è Mobile!

C’è stato un passaggio del suo discorso che mi ha colpita: “Ci si deve vergognare del male, di ciò che offende Dio, di ciò che offende l’uomo; ci si deve vergognare del male che si arreca alla Comunità civile e religiosa con azioni che non amano venire alla luce” aggiungendo poi di¬† “non scoraggiarsi” e a non pensare che di fronte al male “non ci sia nulla da fare…Il giusto, invece confida in una realtà nascosta ma solida, confida in Dio e per questo avrà la vita”. Il papa è ricorso all’esempio di don Pino Puglisi, sacerdote ucciso dalla mafia a Palermo nel 1993 come¬† il sindaco di Palermo, Diego Cammarata. Din Don Dan, campane a Festa come si usa la domenica: Tempi di Fede e Speranza.

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Ricordo altri Auguri Scomodi come quelli di Tonino Bello don: ‚ÄúDai a questi miei amici e fratelli¬† la forza di osare di più. La capacità di inventarsi. La gioia di prendere il largo. Il fremito di speranze nuove. Il bisogno di sicurezze li ha inchiodati a un mondo vecchio, che si dissolve,¬† così come hai inchiodato me su questo scoglio, stasera,¬† col fardello pesante di tanti ricordi.¬† Dai a essi, Signore, la volontà decisa¬† di rompere gli ormeggi.¬† Per liberarsi da soggezioni antiche e nuove.¬† La libertà è sempre una lacerazione!¬† Non è dignitoso che, a furia di inchinarsi, si spezzino la schiena per chiedere un lavoro ‚Äòsicuro‚Äô.¬† Non è giusto attendersi dall‚Äôalto le ‚Äòcertezze‚Äô¬† del ventisette del mese.¬† Stimola in tutti, nei giovani in particolare,¬† una creatività più fresca, una fantasia più liberante,¬† e la gioia turbinosa dell‚Äôiniziativa¬† che li ponga al riparo da ogni prostituzione‚Ķ Il Bambino che dorme sulla paglia ti tolga il sonno e faccia sentire il , guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio. Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finchè la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini, o il bidone della spazzatura, o l‚Äùinceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa. Giuseppe, che nell‚Äù affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie‚Ķ‚Äù E queste non erano solo parole ma opere, azioni che Tonino Bello metteva in atto quotidianamente¬† per “la chiesa del grembiule”,¬† senza bavaglio.

I love Milingo? Amo la Libertଆ di Pensiero. Ma sembra che ci siano difficoltà ad esprimere liberamente¬† l’amore per altro, che non sia Uno e Trino, in Itaglia.

Ora caro Stato del Vaticano io so che nulla possiamo in questo piccolo Stivale sfondato dalla corruzione e abbiamo sempre meno diritto alla parola che mi¬† prendo senza permessi e mi consente, cionostante, deve rendere conto lo Stato italiano di come impiega i suoi soldi, compresi quelli per accogliere un capo di altro stato, qual’ è il vostro, Papa Benedetto XVI nato Joseph Alois Ratzinger, non nuovo ad invitare i giovani a cercare Dio , piuttosto che il posto fisso e il lavoro. E quanto al papamobile che invita a vergognarsi¬† ” del male che si arreca alla Comunità civile e religiosa con azioni che non amano venire alla luce”,¬† ¬† lo invito io a rendere visibili e chiari i conti dello Ior, banca inaccessibile ai comuni mortali e¬† italiani che convive in Terra nostra non santa, l’Istituto Opere di Religione: “Il bilancio e tutti i movimenti che vengono fatti dall’Istituto sono noti solo ed esclusivamente al Papa, al collegio dei cardinali che lo gestiscono, al Prelato dell’istituto, al Consiglio di sovrintendenza, alla Direzione generale ed ai revisori dei conti”.

Non parlo di¬† altri Misteri Gaudiosi, perchè di gaudio non ne hanno procurato affatto a giovani corpi, con cui si sono intrattenuti molti suoi ministri.¬† Pace, caro lei e voi, non ne abbiamo, e ricordiamo la Malarazza che imperversa in Italia, senza pari in Europa, libera di agitare Inviti e Ponti : va trattata¬† tirando fuori bastoni e denti. E mi rifaccio a uno stornello del 1857, scritto da un cantastorie ( un certo Lionardo Vigo ) che per quel periodo destò così tanto scalpore da ricevere una censura dalla Chiesa. La Classe Divina e Terrena, ha molti traduttori, di seguito invio un brano della canzonetta, che viene rivisitato puntualmente. Saluti¬† e non scomodatevi a rispondere:¬† lo faremo noi e senza pregare nessuno… Grazie non dimentichiamo, con l’aiuto di Ipazia e altre altri Invisibili che sono¬† la Nostra Storia, anche se non vi piaccia.

Doriana Goracci

p.s. i costi della visita del Papa a Palermo, riportati nella foto, sono solo una parte di ciò che è stato speso dall’Itaglia.

Nu servu tempu fa rintra na piazza
prigavu a Cristu ‘n cruci e ci ricia:
Cristu lu me padruni mi strapazza
mi tratta comu ‘n cani pi la via
si pigghia tuttu culla so manazza
mancu la vita mia rice ch’mia?
distruggila Gesù sta malarazza
distruggila Gesù fallu pi mia
si!fallu pi mia?!
Ti lamenti.. ma che ti lamenti?
Pigghia lu bastuni e tira fora li denti



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Foto scattata a Palermo il 3 ottobre 2010

Ciao Amico Compagno Partigiano Raffaelino De Grada

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Non ci saranno funerali di Stato, nè folle oceaniche in Chiesa ma vorrei che si sapesse quanto segue: “Lunedì 4 ottobre 2010, alle 11, nella sala Napoleonica dell‚ÄôAccademia di Belle Arti di Brera, in via Brera, 28 a Milano,¬† verrà allestita la camera ardente, per l‚Äôultimo saluto a Raffaele De Grada. Ieri, venerdì 1 ottobre 2010, ci ha lasciato per sempre, all‚Äôetà di 94 anni, Raffaele De Grada, chiamato Raffaelino per distinguerlo dal padre noto pittore del Novecento italiano, è stato comandante partigiano, medaglia d‚Äôoro della Resistenza, parlamentare del Partito Comunista Italiano, consigliere del Comune di Milano, scrittore, insegnante all‚ÄôAccademia di Brera e presidente onorario della Sez. ANPI Martiri di Via Tibaldi di Milano. E‚Äô stato, tra l‚Äôaltro uno degli animatori di “Corrente”, esemplare movimento artistico d’avanguardia fondato a Milano dal Ernesto Treccani in posizione di fronda rispetto al regime mussoliniano e alla cultura ufficiale in linea con le direttive fasciste.”

Aveva 94 anni questo signore,¬† che¬† io non conoscevo, come invece con un balzo al cuore ha appreso chi come l’ amico¬† Antonio Camuso da Brindisi scrive:¬† “…De Grada, un nome che ha accompagnato la mia generazione¬† negli anni¬† della gioventù vissuta a passo di corsa,¬† ma sapendo che,¬†¬† nel caso avessimo smarrito la strada sarebbe bastato semplicemente fermarsi,¬† riprender fiato e chieder consiglio a uomini come ‚ÄúRaffaelino‚Äù…”

Qualcuno di noi ha avuto la straordinaria possibilità di conoscere i nonni, magari anche attraverso un racconto. Pochi giorni fa un’ autrice di Reset-Italia, Doriana Puglisi, ci aveva descritto,¬† Assieme ai nonni,¬† la sua scelta di lavorare per loro e con loro, in una struttura residenziale per anziani e concludeva il suo racconto di vita così:¬† “C‚Äôè sempre stato un nonno pronto a donarti il suo sorriso: magari anche senza denti, ma ti ha sorriso‚Ķe in quell‚Äôistante ti ha donato il tuo momento felice. Anche questa è vita, anche questo è amore‚Ķ” Vi allego la lettera comunicato dell’Associazione La Conta, e ringrazio chi me l’ha segnalata. Parla della sua vita, quella di un Amico, un Compagno, un Partigiano che ci ha donato più di un sorriso.

La canzone Ciao Bella Ciao, nessuno ce la porterà via, come chi è vissuto e morto per la Libertà. Si, ora e sempre Resistenza.

Doriana Goracci.


CIAO RAFFAELINO DE GRADA

Ieri, venerdì 1 ottobre 2010, ci ha lasciato per sempre, all‚Äôetà di 94 anni, Raffaele De Grada. Raffaele De Grada, chiamato Raffaelino per distinguerlo dal padre noto pittore del Novecento italiano, è stato comandante partigiano, medaglia d‚Äôoro della Resistenza, parlamentare del Partito Comunista Italiano, consigliere del Comune di Milano, scrittore, insegnante all‚ÄôAccademia di Brera e presidente onorario della Sez. ANPI Martiri di Via Tibaldi di Milano. E‚Äô stato, tra l‚Äôaltro uno degli animatori di “Corrente”, esemplare movimento artistico d’avanguardia fondato a Milano dal Ernesto Treccani in posizione di fronda rispetto al regime mussoliniano e alla cultura ufficiale in linea con le direttive fasciste. La sua scomparsa è una grave perdita per la cultura italiana, per ciò che ha rappresentato nel mondo dell‚Äôarte e nell‚Äôimpegno civile, etico, intellettuale e morale; per l‚Äôimpegno antifascista e per l‚Äôattività svolta in tutta la sua vita nelle istituzioni e nella società, contribuendo a rendere l‚ÄôItalia più giusta, libera e democratica. Raffaelino De Grada nasce a Zurigo nel 1916. Rientrata in Italia con la famiglia, Raffaelino inizia gli studi a San Gimignano, proseguendoli poi a Firenze e a Milano, dove si laurea nel ’39, allievo di Antonio Banfi e Matteo Marangoni. Dal ’35 pubblica saggi e scritti d’arte sulle principali riviste del tempo. Arrestato per attività politica contro il regime nel ’38 e nel ’43 e mobilitato in Sicilia nel 1941, dopo l’8 settembre ’43 organizza con Pajetta e Curiel il “Fronte della gioventù”, prima in Lombardia poi in Toscana, dove assume il comando militare della Brigata partigiana del Fronte per la liberazione di Firenze. Commentatore politico e dirigente Rai, è la prima voce di Radio Milano dopo la Liberazione il 27 aprile 1945. Dirige il Giornale Radio del Nord Italia sino al 1949; è nominato consigliere di amministrazione della Rai e svolge per anni il ruolo di critico d’arte alla radio. Dal ’49 al ’51 è a Parigi, segretario italiano del Comitato mondiale dei partigiani della Pace ed è tra i primi firmatari dell’appello di Stoccolma contro la bomba atomica. Eletto al consiglio comunale di Milano dal ’46 nelle liste del Partito comunista, lascia l’incarico nel ’59, allorché viene eletto deputato al Parlamento italiano. Dal ’65 all’86 è titolare della cattedra di Storia dell’arte all’Accademia di Brera. Dal ’71 al ’76 dirige l’Accademia e la Pinacoteca comunale di Ravenna. Dal 1989 al 2000 dirige l’Accademia di Arte e restauro “Aldo Galli” di Como. De Grada ha collaborato con importanti testate nazionali e ha scritto per le pagine del “Corriere della Sera”. Ha scritto saggi fondamentali nella storia dell’arte moderna, tra cui Boccioni, l’Ottocento italiano, Boldini e i Macchiaioli. Lo ricordiamo con l‚Äôintensità ed il rispetto che ha sempre legato tutti noi alla sua figura, che rimarrà esempio e punto di riferimento nelle nostre coscienze e nel nostro impegno.
CIAO, RAFFAELINO, GRAZIE PER TUTTO QUANTO CI HAI INSEGNATO. SARAI CON NOI, PER SEMPRE!
L’Associazione la Conta si stringe, nel cordoglio più sentito, alla moglie ed a tutti e suoi cari. Un sentito e forte abbraccio anche a tutti della Sezione ANPI Martiri di Viale Tibaldi ed al Coordinamento delle Sezioni ANPI della Zona 5 di Milano. I funerali di Raffaelino si svolgeranno lunedì 4 ottobre 2010, alle 11, nella sala Napoleonica dell‚ÄôAccademia di Belle Arti di Brera, in via Brera, 28 a Milano, dove verrà allestita la camera ardente, per l‚Äôultimo saluto.

La Sezione ANPI Barona si stringe, ¬†nel cordoglio più sentito, ¬†alla moglie ed a¬† tutti e suoi cari. Un sentito e forte abbraccio anche a tutta la Sezione ANPI Martiri di Viale Tibaldi ed al Coordinamento delle Sezioni ANPI della Zona 5 di Milano.


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BELLA CIAO CANTO PATRIOTTICO E SPARTITO

25 APRILE 1945 LIBERAZIONE D’ITALIA

Ustica Guglielmo Sinigaglia e le Cose Schifose

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Non è che siano poi così belli i barboni, i clochard…a meno che il libero camminatore lo voglia, di dormire dove capita e chiedere qualcosa per mangiare. Di solito si tratta di miseria, indigenza acuta, accompagnata da una profonda solitudine: si sente un randagio e di questi tempi, il rischio di essere fatto fuori è confermato dalle Direttiva Europea in fatto di vivisezione. E’ così che¬† apprendo dalla solita Rete Segnalazioni,che ” Da sei mesi Guglielmo Sinigaglia, ex ufficiale del Sismi indagato per la strage, ha scelto di vivere a Milano chiedendo l’ elemosina Da colonnello a barbone per paura”. Non ho capito a quando risale l’articolo, dove si parla di lire e strage. Quale strage? Ne abbiamo parecchie e insolute, vado avanti e incontro Ustica, con le sue 81 vittime. Devo essere sincera, leggendo al volo , provo un moto di diffidenza e disgusto: Sismi Stay Behind prescrizione avvocati notai borsa Accademia Militare Sid Servizi segreti Legione Straniera Andreotti Folgore Gheddafi Libia missile Standard esplosivo Dynagel Sbs Mig Strage morti testimoni…Chi sa parli

 

Questo signore era per me un perfetto sconosciuto fino ad oggi, e non abito a Milano ma continuando a leggere un’ intervista di Gianluca Neri a Guglielmo Sinigaglia, Ustica: Colpito Affondato,ho pensato che la Cosa ci riguardi, come le stragi. Insolute. Sembra facile direUstica: qui sait, doit parler,chi sa parli: quì non si trovano Eurodeputati disposti a vivisezionare il Caso.Motivo per cui tirare fuori uno come Guglielmo Sinigaglia potrebbe essere semplice,dallo stato di povertà, che spero abbia risolto: altrimenti cosa ci rimane ? Sperare che miagoli Gatta Mammona? Sarà Pi curpa da Ignuranza che non sappiamo? Quanta paura, vero, Icaro? Ma si Le cose schifose, meglio tenerle lontane, come le stragi e i barboni.

Doriana Goracci


MILANO Da colonnello a barbone per paura

Era in servizio come colonnello del Sismi la sera del 27 giugno 1980, quando il Dc-9 Itavia precipitò nel mare di Ustica, con le sue 81 vittime. Oggi Guglielmo Sinigaglia, 46 anni, ex membro di Stay Behind, fa il barbone a Milano, pur risultando tra gli indagati eccellenti nell’inchiesta del giudice Priore. Il suo nome è finito nell’elenco degli inquisiti per reticenza, ma certo oggi lui sembra temere più qualcosa di oscuro e indecifrabile che la semplice violazione del segreto istruttorio.Voglio stare ancora con mia moglie , sussurra , vedere mio figlio
nascere e crescere. Ma quella sera fu guerra, sì, guerra vera. Priore ha ragione, tutto però finirà nel nulla tra meno di un anno, il 29 giugno del 2000. I reati militari cadono in prescrizione dopo 20 anni, un giorno e dodici ore. Corsa contro il tempo, dunque? Nella borsa Guglielmo porta con sè fotocopie di documenti e tracciati radar, i cui originali sono in mani sicure, avvocati e notai che li tirerebbero fuori nel caso mi succedesse qualcosa. Nomi da far tremare i palazzi romani, e non solo. La carriera che porta Guglielmo dal Sismi alla vita da clochard, comincia trent’anni fa, quando a soli 16 anni entra all’Accademia Militare di Modena, fiore all’occhiello nella formazione di giovani 007. Tra i primi per punteggio, viene messo in incubatrice da quello che allora si chiamava il Sid e addestrato per divenire membro attivo dei servizi segreti. A 21 anni, entra a tutti gli effetti in Stay Behind, organizzazione grazie alla quale potrà addestrarsi all’estero con i Seals americani, i giovani Sbs inglesi (gli stessi che poi un giorno avrebbe indicato come i veri autori materiali dell’affondamento del DC-9) e la Legione Straniera. In 24 anni di servizio, da giovane sottotenente otterrà cinque passaggi di carriera, fino al grado di colonnello. Ma i suoi guai cominciano nel ’93, quando Andreotti, in seguito ai fatti di via Monte Nevoso, per decreto scioglie sostanzialmente la struttura, collocando al di fuori dell’apparato militare tutti i suoi componenti. Da lì Guglielmo continuerà a rivendicare con testardaggine la propria posizione, con clamorose, ma vane proteste. Fino all’esaurirsi degli ultimi risparmi e alla scelta obbligata, vivere di elemosina. Proprio poco dopo aver messo incinta sua moglie, Diana. Ha una spalla rotta e dolorante, Guglielmo, pantaloni corti, scarpe da tennis, calzini, canottiera e bendaggio rigido. Vestito come l’ultimo dei disperati, da quasi sei mesi ha scelto di vivere per strada, di prendere botte e coltellate, di farsi una doccia a diecimila lire una volta ogni quindici giorni, di stare lontano dalla donna che gli darà un figlio, raccogliendo l’elemosina in corso Vittorio Emanuele, sotto le insegne del cinema Astra. Al suo fianco, fin dall’inizio c’è sempre un collega clochard, Silvio Diligenti, coetaneo, compagno di sventure ed ex maresciallo della Folgore. A Guglielmo la spalla l’ha rotta un altro disperato, la notte di un mese fa. Uno che gli aveva visto tirar fuori un telefonino, quando la moglie l’aveva chiamato, e che doveva aver pensato: se un barbone ha il cellulare, che cavolo di barbone sarà mai? E chissà cos’altro nasconde nel portafogli. E invece no, quel telefonino con scheda ricaricabile era un regalo di sua moglie, Diana Moffa, che vive a La Spezia. La donna che lo chiama, per sapere come sta, se lui la ama ancora, se quel figlio lo vedranno insieme, se davvero è ancora deciso a fare quella vita e fino a quando. Eh sì, perché Guglielmo il barbone, l’ex colonnello del Sismi che sa molto di quello che avvenne quella notte, ha deciso di fare il clochard per amore. La strada, per Guglielmo, non è solo dormire sotto la luna, sul marmo dei gradini di una chiesa con la spalla rotta e cercare di fermare i passanti con una fase di Esiodo, il primo poeta greco, su un pezzo di cartone (La vostra indifferenza uccide la nostra speranza). La strada è soprattutto violenza. Pochi giorni fa, l’ultima aggressione: uno gnomo vestito di nero cerca di portargli via la scatola delle scarpe piena di monete, trentacinquemila lire in tutto. Lui, più alto di mezzo metro e largo il doppio, prova a reagire, brandendo l’unico braccio a disposizione. In tutta risposta l’altro gli punta un coltello alla gola. Intanto arriva Silvio, afferra il nano per le spalle e lo mette faccia a terra, ma nel frattempo una coltellata alla spalla e una al ginocchio di Guglielmo fanno in tempo ad arrivare lo stesso.Ci si può fare una tal guerra tra poveri per l’elemosina?, sbraita ora Guglielmo.
E se parlassimo della guerra, quella vera, che avvenne la sera del 27 giugno sui cieli di Ustica? Guglielmo Sinigaglia vorrebbe farlo il meno possibile. Mi hanno preso troppo a lungo per mitomane. Già interrogato più volte, Guglielmo ha fornito la sua versione dei fatti: si trattò di un complotto occidentale per uccidere Gheddafi, che quella stessa sera era partito in aereo da Tripoli, e insediare in Libia un governo filo-occidentale. Le dichiarazioni, molte delle quali già agli atti, scendono poi nel dettaglio.´Qualche politico italiano avvisò il leader libico, che così atterrò a Malta. Nel frattempo il Dc-9 Itavia si infilò nell’aerovia denominata zombie (che in codice sta per capo di stato ostile), una sorta di corridoio tre chilometri
per cinque. Un sottomarino francese lanciò un missile Standard, con carica di prossimità, che costrinse l’aereo ad ammarare bruscamente. Sulla superficie fu affondato con esplosivo Dynagel dagli Sbs inglesi. Ma c’è dell’altro.La strage di Bologna fu architettata per distogliere l’attenzione da Ustica. Da chi? Fate voi. Cosa prova quando pensa alle 81 vittime? Penso che le vittime siano 117. In che senso? Aggiungerei i 36 testimoni morti in circostanze misteriose. Uno scivola sulla buccia di banana sulla scala del metro a Termini, uno legge il giornale e non si avvede del paraurti di una macchina, un altro investito da un bambino di 4 anni col triciclo… Lasciando perdere quelli che si sono impiccati in casa.Enrico Fovanna
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Hei Hombre! Siamo a Portici il 1 ottobre per Teresa Buonocore

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Quello che riporto è il Comunicato, per l’iniziativa dedicata a Teresa Buonocore. E’ la mamma di Portici che ha osato testimoniare contro lo stupratore della figlia. “Nei giorni scorsi è stata depositata la sentenza di primo grado contro un uomo condannato a 15 anni di carcere per aver compiuto violenze sessuali contro tre minorenni, a Napoli:un imprenditore di Torre Annunziata‚e un geometra di 53 anni raccontano le confuse cronache giornalistiche, con precedenti violenti. L’ uomo si trova adesso detenuto a Modena. Al processo, tre anni fa, si era costituita parte civile anche la madre di una delle bambine, che si chiamava Teresa Buonocore e aveva quattro figli. Incensurata 51enne residente a Portici, ammazzata nella sua auto mentre andava al lavoro: Due moto l’ hanno affiancata e chi vi era sopra le ha sparato quattro colpi calibro 9.” A 48 ore dal fatto, si sa chi è stato, materialmente.

Come per me , sarà per molte altre donne un dispiacere grande non esserci ma ci saranno e saranno tante , che ricorderanno, una, l’ultima morta ammazzata e sappiamo o non sappiamo chi è stato, c’è da impazzire per il dolore di ciò che ha vissuto, come ha pagato per amare la figlia, la vita. Peggy Adam disegnò Luchadoras, storia a fumetti di donne a testa alta, contro il femminicidio reale a Ciudad Juarez. Reale anche la violenza, quì in Italia, che zittisce, non racconta, solleva il caso, non a caso che ritiene opportuno comunicare. Che differenza c’ è, mi chiedo, tra la lapidazione e quello che accade qui?  ha detto Elena Coccia, l’ avvocato di Teresa Buonocore nel  processo. Nessun silenzio, Libera finalmente: l’avremmo voluta in vita e continuare a dirlo e aiutare ad esserlo, lei…noi. Altre due donne dovranno testimoniare come Teresa Buonocore: Libere finalmente o Ammazzate Tutte?

Senza Paura, una più una, più una SING FOR YOU: Venerdì 1 Ottobre alle ore 18,30 Una fiaccola, più una, più una per Teresa Piazza S. Ciro,  Portici (Napoli),  Italia

Doriana Goracci

Venerdì 1 Ottobre alle ore 18,30 Una fiaccola, più una, più una ‚ per Teresa Piazza S. Ciro  Portici (Napoli) ‚ Italia

Saremo tutte in piazza, a Portici con le donne di Portici, con tutte le donne che hanno paura, con tutte quelle che hanno coraggio, Per lei che ha vinto la paura, per avere il coraggio di andare verso la libertà di sua figlia e delle figlie di tutte, vogliamo scandire le parole che avrebbe detto, se le armi omertose della famiglia  non l’ avessero zittita. Teresa voleva vivere, parlare e compiere i gesti necessari a tutte. Teresa non cercava la morte, cercava la vita come deve essere vissuta, e ha chiesto allo Stato di vincere con lei sull‚Äôarroganza efferata che spezza le vite di bambine, bambini e donne. Ancora una volta è stato troppo tardi, un altro motivo per dire basta con tutta la forza che abbiamo e per dire che non basta deplorare. Un altro motivo per chiedere che tutti, ma prima di tutti lo Stato, scelgano da che parte stare. Gli assassini hanno colpito per affermare il diritto a disporre dei corpi e delle coscienze, per stabilire chi comanda. Il grido delle donne, la loro capacità di opporsi al controllo mafioso sulle loro vite sono un patrimonio di civiltà che non può e non deve essere più essere dissipato e calpestato. All’ orrore non si risponde con le lacrime. Il coraggio delle donne, il coraggio di Teresa, rivendica il riscatto della politica dalle complicità con chi usa donne e bambini come oggetti. Ci vogliono atti concreti, ci vuole una legge organica contro le violenze, ci vuole la salvaguardia delle vittime, perché sono le testimoni, il bene più prezioso per costruire la giustizia. Ci vuole coraggio e i politici devono finalmente averne, quello delle donne troppo spesso finisce nel sangue. Invitiamo tutte ad essere con noi, con una fiaccola per la libertà dal silenzio che avvolge un crimine antico e organizzato, che deve e può essere sconfitto: di fronte al dolore di sua figlia e di ognuna, mobilitarsi perchè Teresa sia l‚’ ultima è un dovere non un’ utopia.

BASTA MORIRE PER ESSERE LIBERE

BASTA MORIRE DA DONNE PER LIBERARE TUTTI DALL’ ORRORE

Udi di Napoli, Udi Di Portici, La Camera delle donne, Associazione Maddalena, Arcidonna, Donne Medico Arcilesbica, Istituto Campano per la Storia della Resistenza, Femminismo a Sud, UDI Monteverde (Roma), Consigliera di Parità della Provincia di Napoli, Donne in nero Napoli, Pina Orpello dell‚ÄôANPI, Dolores Madaro ‚Äì Anpi, UIL Napoli, UIL Campania, UDI Catania, UDI Romana La Goccia, DonneSudonne, Rosa Oliva ‚ Aspettare stanca, Cooperativa Eva, Centro Antiviolenza Eva, Centro Antiviolenza Aradia, Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario, UDI ‚le orme‚ Reggio Calabria, UDI Lentini. CEDAV Messina, Controviolenzadonne, MediterraneanMedia- Cosenza, CGIL Campania, Associazione Sottì e n’ coppa, Sportello Antiviolenza Lilith, Associazione Salute donna, Centro La Magnolia, AFEM (association femmes Europe Meridionale), CISL Campania, CISL Napoli, Casa Internazionale delle Donne- Roma, Tina Femiano, Centro antiviolenza ERINNA- VT, Rosanna Leone, Associazione Onesto Rossi, Viviana Esposito, UDI Cerchio del Lago (Brescia), Napolipuntoacapo, Unione donne Terzo millennio (Torino) , Cooperativa Lì Orsa Maggiore, Fondazione Mediterraneo, Clorinda Boccia Burattino, Centro Donna Artemisia, Maria De Marco, Comitato 29 Agosto (Acerra- NA), Maria Grazia Pagano, Ass.voce donna (Castrocaro- Forlì), Comunità per donne maltrattate Karabà- Coop.Dedalus, Annamaria Carloni, Commissione Pp Oo Provincia di Napoli, Caffè delle donne‚Udi Trieste, Fuoricampo lesbian group (Bologna). Luisa Menniti, Valeria Valente, comitato Internazionale 8 Marzo, Maschile Plurale e Uomini in Cammino, Barbara Maffione, Patrizia Gubellini, Rete Lilliput-Nodo Napoli, Clitorixstrix (BO), Ars e Labor Campania, Luisa Iodice, Luisa Laurelli, Liberamente, Dream Team, Donne In Nero Bologna, Tavola delle donne sulla violenza di Bologna, Club delle donne di Siracusa, Comitato Piero Gobetti, Cellula Concioni, Uscita Libera, associazione Exit, Associazione Rosso democratico, Arcigay Antinoo, Giuristi democratici, Associazione culturale del Plebiscito, UAAR, Associazione Orlando Bologna, Legambiente Napoli- Centro antico, Giovanna Consonni, Marcella Raiola, da Bologna :Altracittà, Armonie e  Quelle che non ci stanno‚Claudia Preto, La Consulta Laica, Rosangela Pesenti- Gruppo Romano di Lombardia, VAS- Campania, Libera, Alex Zanotelli, Udi di Modena, Marisa Santoianni, Ines Barone , Centro LISA, Lia Cacciottoli, Casa delle donne Maltrattate ‚Äì Milano CADM, Titti Marrone, Lia Cacciottoli, Federcasalinghe, AFFI (ROMA), Consulta Femminile della Campania, Sandra Tugnoli Pattaro (Università di Bologna), Associazione Safija (Polignano a mare), Collettivo Mariposas (Genova), Casa delle donne Ester Scardaccione (Potenza)

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A qualcuno piaceva Tony Curtis

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A me piacque tanto A qualcuno piace caldo…”Per le sue ottanta primavere Tony Curtismorto la notte scorsa a 85 anni – si era fatto fotografare ‘quasi’ nudo dalla rivista Vanity Fair: come si addice ad una leggenda del cinema mondiale. E parlando dell’attore la parola ‘leggenda’ non 謆 usata a sproposito”.

Un colpo di vento se l’è portato via. Partiti, partiti tutti…Nessuno è perfetto… baby…Un bacio anche se non fଆ caldo.

Doriana Goracci

Su e Gi√π come la Fiducia e la Luna

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Guarda quà, leggi su, clicca là, metto quì, tutte per, tutti con…e¬† passano i giorni e gli anni e poi e poi e poi¬† : Tremila merluzzi per tutti nell’Accampamento Esperanza, famiglie, soccorritori, carabineros e persino per i minatori bloccati sottoterra a quasi 700 metri di progondità. Una delegazione del comune di Licanten, un porto di pesca a oltre mille chilometri dal sud di Copiapò, ha mandato un omaggio ai minatori intrappolati e alle loro famiglie di tremila pesci, con i quali è stato organizzato oggi un vero e proprio banchetto, per gente che di solito di pesce ne vede poco, in mezzo al deserto di Atacama. Merluzzi cotti alla brace saranno fatti arrivare anche in fondo al pozzo, avvolti in alluminio per cercare di tenerli in caldo, perché anche i 33 minatori possano partecipare alla festa.”

Guarda quà, leggi su, clicca là, metto quì, tutte per, tutti con…e¬† passano i giorni e gli anni e poi e poi e poi : “Decine di voli cancellati, treni, bus, metro, ospedali e scuole in servizio minimo, e perfino il re si 謆 fermato, in segno di neutralità: la Spagna ha vissuto oggi il primo sciopero generale dell’era Zapatero, convocato dai due grandi sindacati del paese, Ugt e Ccoo, contro la riforma del mercato del lavoro e la manovra antideficit decise dal governo”

Guarda quà, leggi su, clicca là, metto quì, tutte per, tutti con…e¬† passano i giorni e gli anni e poi e poi e poi: “ Governo ottiene fiducia alla Camera con 342 sì.¬† I no sono 275. Fli e Mpa: noi siamo decisivi”

Guarda quà, leggi su, clicca là, metto quì, tutte per, tutti con…e¬† passano i giorni e gli anni e poi e poi e poi : La guardia di finanza di Ascoli Piceno ha scoperto una maxi evasione fiscale da 57 mln, in cui sono coinvolte 110 imprese di 8 regioni. L’indagine per associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e alle frodi fiscali ruota attorno ad uno studio professionale di consulenza fiscale con sede a Civitanova Marche (Macerata). Accertate violazioni all’Iva per oltre 15,5 mln, e fatture false per 8,3 mln.”

Guarda quà, leggi su, clicca là, metto quì, tutte per, tutti con…e¬† passano i giorni e gli anni e poi e poi e poi : Il potere delle Big Pharma in EU: dal 1 aprile 2011 diventeranno illegali in EU le erbe per la salute

Guarda quà, leggi su, clicca là, metto quì, tutte per, tutti con…e¬† passano i giorni e gli anni e poi e poi e poi : Angustiati per il Paese. Riforme subito “Ai cattolici con doti di mente e di cuore diciamo di buttarsi nell’agone, di investire il loro patrimonio di credibilità, per rendere più credibile tutta la politica”. E’ l’appello del cardinal Angelo Bagnasco.

Guarda quà, leggi su, clicca là, metto quì, tutte per, tutti con…e¬† passano i giorni e gli anni e poi e poi e poi : Fermare la mano del boia“. E’ questo che il ministro degli esteri Franco Frattini chiede all’Iran, dopo il “grandissimo risultato” raggiunto di evitare “l’orrore della lapidazione” per Sakineh ora serve un passo in più: bloccare “la tragedia dell’esecuzione”

Guarda quà, leggi su, clicca là, metto quì, tutte per, tutti con…e¬† passano i giorni e gli anni e poi e poi e poi : ” La guerra è finita Il 3 ottobre la prima guerra mondiale sarà ufficialmente finita. La Germania dovrebbe versare l‚Äôultima tranche dei risarcimenti.”

Guarda quà, leggi su, clicca là, metto quì, tutte per, tutti con…e¬† passano i giorni e gli anni e poi e poi e poi¬† da Facebook: “Luigi Berlinguer sulla vivisezione rispondo alle vostre proteste. Ecco il perché del mio voto http://www.luigiberlinguer.it/dettaglio/110644/fb/vivisezione_il_mio_voto_per_una_legge_migliore”

E poi e poi e poi cantava Giorgio Gaber“… questo gran parlare che mi viene addosso bocche indaffarate, volti da rubriche di successo eterne discussioni sono innocue esibizioni, ma fa effetto questo gusto, questo sfoggio di giocare all’uncinetto con le opinioni sono stanco vorrei andarmene lontano ma purtroppo mi ci invischio ogni volta mi accanisco è una droga, non ne posso fare a meno.E poi e poi e poi è un gran bombardamento di notizie la vita è piena di ingiustizie di soprusi veri devi dare una mano non puoi tirarti fuori devi andare a votare, poco convinto devi fare il tuo intervento devi partecipare a questo gioco di potere sempre più meschino e scaltro e tutto quello che io sento è qualcos’altro è qualcos’altro. E poi e poi e poi e poi e poi…Ci siamo noi, un uomo e una donna con tutte le nostre speranze, le nostre paure che a fatica ogni giorno cerchiamo di capire cos’è questa cosa che noi chiamiamo amore.”

Dan√ßando Root’s Reggae…


“…Marrazzo,Berlusconi, le Libertà, la Chiesa, la Giustizia, la Lega, la Famiglia, il Lavoro, i Suicidi, la Crisi dei Valori, e l‚ÄôItalia dei Valori, i Primati e le Primarie‚Ķnon lo so neanche io, ma spesso andando avanti, mi rendo¬† conto che gli Animali possono liberarci, a noi umani, con amore cura e solidarietà, dall‚Äô Animal Liberation Front.com, oltre il mito e la protezione della specie scomparsa.Sulla via dell‚Äô Arte e il Mestiere di vivere la vita e non morirne, facendo 4 salti tra le notizie ‚Äúdrammatiche‚Äù della Famiglia.” Concludevo così, l’autunno scorso i 4 Salti in Famiglia, rimetto quindi¬† Wonderful World, video che era stato rimosso per scadenza di condizioni d’Uso, rimesso rimosso…taglia e ricuci…cicli e ricicli.

Doriana Goracci


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Cave Canem Attenti a Chi?

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“Il cadavere di un pitbull ucciso da ignoti 謆 stato recuperato in mare nella tarda mattinata di ieri da personale del Commissariato di Polizia di Muggia (Trieste), che lo ha reso noto solo oggi. I Vigili del fuoco hanno collaborato al recupero del corpo del cane, un esemplare adulto, che galleggiava all‚Äôaltezza del Circolo della Vela. A segnalare telefonicamente alla Polizia l‚Äôaccaduto una persona che ha avvistato il cane dalla propria abitazione‚ĶMorte naturale apparente ma il titolo della notizia ne racconta un’altra di storia innaturale,¬† Trieste: recuperato in mare cadavere di pitbull annegato con 6 chili di pesi al collo. Certo la Razza…pitbull… fa paura e fa la guardia e il coniglio trema di paura. Continua così la storia di padroni e¬† collari a strozzo, delle scommesse sugli animali da corsa, da combattimento, della ricerca¬† che coltiva chi¬† selezionare e torturare. Vorrei che parlassero, che avessero un microfono aperto, le persone che mi hanno raccontato le loro storie in questi anni, loro e degli animali a cui hanno salvato la vita, da cui hanno avuta salva la vita loro, grazie agli animali.¬† Li mangiamo. Cave Canem , in lingua latina sta a significare attenti al cane. La bestia che fa paura…Sappiate che non abbiamo alcun timore di dire di chi dobbiamo, dovete avere paura. Il 25 settembre a Roma c’eravamo per nostra volontà di urlare, assassini aprite le Gabbie: TUTTE. I Media siamo Noi, e¬† non attendiamo…oltre.¬† Facciamo che dovete stare attenti, la misura è colma.


Vi leggiamo attraverso tutte le vostre fasi europarlamentari e le leggi erogate: le Direttive Infami. Questa è una Raccomandata senza bolle papali e statali, senza ricevuta di ritorno, a gratis. Per vostra Insicurezza e¬† Conoscenza,¬† gli occhi li teniamo ben aperti, e non ci siamo montata la testa, è tutt’uno con¬† il cuore.¬† Apritele voi, le vostre teste,¬† sulle Voci e¬† Volti del Corteo¬† Nazionale contro la vivisezione: Donne Uomini e Animali. Non è che l’inizio, la prima parte.

Doriana Goracci




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foto tratta da Morirecontro

Forse è un errore umano, forse è un orrore

mani grandi
Creative Commons License photo credit: *Aemaeth*

Phillipp Habel è annegato dopo essere stato sbalzato fuori dall’auto colpita dalle eliche ed è stato recuperato poco dopo dai sommozzatori dei vigili del fuoco; Melanie Starzynky è rimasta legata alle cinture di sicurezza dell’Opel Astra station wagon, ed è stata trascinata sul melmoso fondo del porto. La loro auto è stata ripescata solo nel pomeriggio dai sommozzatori. La coppia aveva noleggiato l’auto in Germania, ad una filiale della Hertz di Stoccarda…

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25 settembre a Roma vince Passaparola contro la Vivisezione

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Facciamo che per una volta si racconti chi  NON  c’era a Roma il 25 settembre 2010 per la Prima Manifesta Azione Nazionale contro la Vivisezione. Intanto chi NON sapeva niente perchè i Media erano Imbavagliati o presi dal Raccolto Altre News. Andiamo avanti…NON c’era l’ombra di Movimenti pacifistinonviolentituttiattaccati, NON c’erano Fedeli Cristiani e Cattolici, NON c’erano Scout Missionari Din Don Dan con Rivoluzione Signore e Signori della Repubblica sotto al Braccio, NON c’erano Venditori Appaltati dei Quotidiani Liberazione  e Il Manifesto , NON c’erano rappresentanti di Partito Sindacati e Laici Movimenti,  NON c’erano signore e signori giovani e/o anziani che c’ho ben altro da pensare ma vado alla Partita del Cuore.

Già perchè tornando in quel del  Viterbese, dove sono presi dalla Raccolta delle Nocciole, con la mì sorella siamo incappate in una folla festosa che andava allo stadio, colori giallo rossi, era la Roma de Noantri…NON c’erano le 300.000 persone che il 3 ottobre 2009 affollarono Piazza del Popolo, con Resistenza e Amore, per la Manifestazione per la libertà organizzata della Federazione Nazionale della Stampa: “No all’informazione al guinzaglio”. NON  c’erano gli Indignati Permanenti contro e per il Parlamento.NON c’erano le Telecamere delle TV di Stato e Private. Ai  Tiggì, è passato Nisba.

Quanti c’erano e sbattuti in cifre da sballo in primo piano ?  “Diecimila secondo gli organizzatori, cinquemila per la Questura. Sono i manifestanti convenuti da tutta Italia a Roma per protestare contro la direttiva sulla vivisezione approvata dal Parlamento Ue. Manifestazioni analoghe si sono tenute a Napoli, Cagliari, Catania, Milano e Torino.”

C’erano tante tante PERSONE,  venute non solo da Roma ma da tutte le città d’Italia, da Sud a Nord e passando per il Centro, note per la loro bestialità testarda nell’essere contro la Tortura  sugli Animali, praticata dalla Vivisezione, controfirmata a Bruxelles l’8 settembre, da 52 Facce Italiane di Bronzo, a Destra e Sinistra e al solito passando per il Centro , Papponi e Ancelle del Sacro Affare, comunemente detti anche Europarlamentari, 52 italiane e italiani da non dimenticare come il loro Esercito della Salvezza delle Case Farmaceutiche e Indotto: A cui non daremo Pace, finchè esiste tutto questo…


La Giornata della Liberazione dalle Gabbie contro la Vivisezione è stata tra le innumerevoli ,che io ho vissuto dal luglio del 2001, la prova che tutto è possibile se lo vogliamo, senza delega alcuna. Mi permetto  solo una critica all’organizzazione, che  a volte ho  già tentato: non fateci camminare per ore, dove ci guardano solo i palazzi chiusi i negozi altrettanto  i ministeri figuriamoci e gli alberi pure di Villa Borghese, prendiamoci la strada la Piazza, occupiamola, stiamo fermi come Animali al Pascolo, allo stato brado,  Liberi e senza Protezione. Forse stando fermi in una qualunque Piazza del Popolo…possiamo spiegare a chi ci guarda e NON sa cosa succede a chi è in Gabbia, chi fa clic per la Tortura e NON sapeva quel che faceva ma sa quanto prende a fine ed inizio mese, sa come è garantito, sa come si fa Informazione…e Propaganda. Sediamoci sdraiamoci insieme, c’è fretta di rimanere in Vita.Grazie Web Grazie Facebook Grazie a chi non c’era ma ci ha seguito con affetto. Io e un Coniglio, a caso capitati il 25 settembre a Roma, per Aprire le Gabbie: scoprendo che appena  dietro la porta di casa mia… nostra, si può osare, e tentare tutto. In polinesiano si dice Tamata. Grazie Passaparola, i Media siamo Noi.

Doriana Goracci


TAMATA E L’ALLEANZA: “…E’ una parola polinesiana, che Moitessier usò come titolo per il suo libro, quel “Tamata e L’ Alleanza”, che è oggi divenuto il suo testamento spirituale, Tamata è anche il nome della sua barca che aveva per albero un palo del telegrafo.Questo delirante e realista, come nessuno mai, navigatore, oggi non c’ è più, ma rimane il dono della sua parola. Bene io questa parola “tamata”, l’ ho fatta mia: vorrei che fosse nostra Sempre Bernard Moitessier spiegò l’ Alleanza degli uomini macachi, solidali e in pace, che devono muovere, rimuovere un grande enorme tronco. Bisogna “tentare”: farlo rotolare. In un’ intervista, Bernard Moitessier ebbe a dire:” No, non rischio più di spingermi troppo o non abbastanza lontano: perchè prima il sogno è andato fino in cima al sogno… e poi ha oltrepassato il sogno. E ora si deve tentare”. Credo che dovremmo riappropriarci della sfida, intesa non come competizione, ma come osare il sogno, le strade che non sono mai state praticate, quelle che piacciono ai bambini e agli anziani, lunghe e ombrose, piene di anfratti dove nascondersi per gioco o nascondere l’ affanno, dove fermarsi a ragionare o mangiare avidamente per poi riprendere il cammino, dove tutti sanno che è vietato scoraggiarsi, che è giusto tentare, tentare, tentare…”

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Anche PARIGI ERA CON NOI, CONTRO…

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Prima Manifesta Azione Nazionale contro la Vivisezione a Roma il 25 settembre

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I Media? Non ne sanno niente. Facciamo conto che gli hanno messo la museruola, oltre il bavaglio. Facciamo conto che a 52 europarlamentari italiani hanno messo un burka e hanno firmato, sotto tortura, la direttiva della Vergogna Europea, a Bruxelles. Diamocela noi una mano e anche 4 zampe a diffondere la notizia, a fare comunicazione: le news ci vengono scaraventate addosso, a migliaia…possiamo dedicare almeno pochi minuti “anche” a questa?

Oggi ci sarò e saremo in tanti, sarà poi La solita Conta delle bestie in Piazza. Sostenete gli animali, chi vive in gabbia, chi è acciuffato come fosse un criminale e si sperimenta la sua sofferenza.

Vi mando l’ appello di un bambino che ho trovato navigando di notte…un video vero e a qualcuno darà fastidio, perchè dice “… vi ammazzo…così proverete anche voi cos’è soffrire, gli animali sono come noi , animali che piangono per il dolore forte…”. Non è andato a squola militare, guarda internet e il mondo che ha intorno. Da fare paura anche e sopratutto ad un animale, acchiappato ingabbiato torturato. Un mondo dove si è persa la semplicità istintiva della caccia e raccolta, d’Amore. Vi aspettiamo, anche se piove, Euro Governo Ladro.

Doriana Goracci

Riferimenti e aggiornamenti su http://roma25settembre.wordpress.com/

Direttiva europea sulla vivisezione: tutta la storia 15/08/2010

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A Squola di Guerra Gelmini i Pampini Cretini

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Il 19 settembre è stato pubblicato un articolo su Famiglia Cristiana che annuncia : Alla scuola militare Con un accordo Gelmini-La Russa via a un corso che prevede la divisione degli studenti in “pattuglie”, lezioni di tiro con la pistola ad aria compressa e percorsi “ginnico-militari”. E così ricollegando i miei quasi sessant’anni di scuola ed esami che non finiscono mai, mi chiedo come mai la Cultura e la Denuncia dell’Informazione, siano  in mano longa di una famiglia cristiana fondata su cattolicissime religiose Lotte per il Santo Sepolcro, che tanto mi ricordano l’Urna elettorale. Quanto portano voti ed ex voti queste Indignazioni ? Quanto si è dormito sul Guanciale e Caviale degli scranni parlamentari per arrivare al punto che la Cultura e la Scuola siano in mano alla signora neo mamma Gelmini? E allora ricordo e non mi stanco di ricordare e inoltrare quanto scrissi e che non ebbe accesso e successo sulla Carta e Online, tantomeno risposte a chi domandai il perchè di tanto silenzio, come l’onorevole Touadi che si offrì al posto dell’onorevole Franceschini: era il 17 ottobre.

Ne riporto il passaggio che mi sta a cuore: “L’ allora presidente del consiglio comunale di Desenzano sul Garda per Forza Italia, fu espulsa dal consiglio, su mozione del suo partito, con la seguente motivazione [Delibera del consiglio comunale n. 33 del 31/03/2000]: “manifesta incapacità ed improduttiva politica ed organizzativa” Il documento può essere consultato da chiunque a questo link, che ho rattrappito per facilità di lettura: http://snipurl.com/sjkfy dove si può liberamente prendere nota e visione nella Consultazione atti amministrativi pubblicati all’ Albo Pretorio di Desenzano sul Garda la MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, Maria Stella Gelmini, Proposta N. 20561,Atto 33 del 31/03/2000, PRESENTATA DAI CONSIGLIERI DI MINORANZA E RINVIO ELEZIONE NUOVO PRESIDENTE: APPROVATA, e con le presenze e i nomi di tutte le consigliere e consiglieri, compresa la nostra attuale Ministro della Pubblica Istruzione MARIA STELLA GELMINI: il maiuscolo l’ ho copiato dal documento.”

E  andavo oltre, forse concentrandomi poco sul Tema, per cui  riporto un altro brandello  a mio avviso essenziale  per capire in che mani siamo: “Per concludere, gentile onorevole, il 17 ottobre a Roma, è stata una bella manifestazione, grande non certo come quella del 3 ottobre a Piazza del Popolo: forse il mondo cattolico era impegnato in altre faccende? Lo dice anche Repubblica che gentilmente ci offre immagini della piazza, on line, 200.000 persone. Si dà il caso che nella mattinata l’ avevo acquistato il giornale la Repubblica, io non li compro da molto e uso il pc ma stavolta il quotidiano per la Manifestazione Nazionale contro il Razzismo, portava “la notizia” in Cronaca di Roma, su una colonnina a destra pagina V equivalente a pagina 68 del volume quotidiano, dove dopo aver spiegato che sarebbero state 55 le linee deviate o limitate, e annunciava che sul palco alla Bocca della Verità, avrebbero parlato tra gli altri il presidente arcigay Aurelio Mancuso, Concita De Gregorio, Moni Ovadia, Haidi Giuliani e don Tonino dell’ Olio di Libera. La Fortuna, lo spero, ha voluto che ci siamo ritrovati per pochi metri vicini, prima di quella Bocca della Verità, che ci avrebbe inghiottiti nel clou finale della Manifestazione. Non le pare Onorevole che la Libera Informazione abbia già fatto un’ abbondante ricreazione scantonando le notizie che mal si digeriscono?

Il Maestro diceva in classe Fate silenzio! ai bambini. Conosceva bene il signor Mussolini come far correre la piccola Gioventù Italiana e la Balilla degli Agnelli, questo è necessario riconoscerglielo e saperlo, come gli Orti che risorsero e risorgono con Obama e Alemanno. Quindi curate, curate gli orti e prendete le vostre precauzioni antiaeree. Anch’ io combatto, anch’ io fo la mia guerra, con fede con onore e disciplina  desidero che frutti la mia terra e curo l’ orticello ogni mattina, l’orticello di guerra e prego Dio che vegli su di te babbuccio mio.
Ma da questo a tollerare e rassegnarci ad essere trattati come tanti Pampini Cretini su una nave da guerra che approda indisturbata, ce ne passa , anche se c’è da convenire che la Propaganda Fide sa bene come  trovare Unioni a destra e sinistra, per centrare l’obiettivo sensibile.

Avanti e indietro nei diari della mia disordinata memoria, con i DIN DON DAN: Rivoluzione alla Rai, annotavo “ il 9 giugno 2007  Bush, a Roma , dedicò ben 55 minuti alla Comunità di Sant’ Egidio e disse: You are the international army of compassion – Voi siete un esercito internazionale di compassionevoli  ed entrando nel merito sostanziale: Non vedo l’ ora di ascoltare le vostre strategie nel gestire alcuni dei problemi più difficili del mondo. Sono fiero della vostra organizzazione e ringrazio tutti i vostri membri per avere delle anime così caritatevoli. Il Forum di Prima Pagina- RaiTre, è chiuso da giugno.” Era dicembre del 2008.

Dalla Sfiducia deliberata alla Signora Gelmini nel 2000, da Forza Italia, siamo arrivati dopo dieci anni a parlare di lei, come colpevole di questo disastro istruttivo. Leggo che le Trasmissioni sono state rinnovate senza Bavaglio.

E allora che aspettiamo a fare nostra la Lezione, l’esortAzione  Non insegnate ai Bambini… che cantava un meraviglioso libertario Autore come Giorgio Gaber?

Concludo come a gennaio del 2009 in quanto  all’inizio riporto la foto di bambine israeliane che sorridono disegnando messaggi su bombe per la Palestina: è l’infanzia negata dalla guerra. “Sogno dei gigli bianchi strade di canto e una casa di luce Voglio un cuore buono e non voglio il fucile Voglio un giorno intero di sole e non un attimo di una folle vittoria razzista Voglio un giorno intero di sole e non strumenti di guerra Le mie non sono lacrime di paura sono lacrime per la mia terra Sono nato per il sole che sorge non per quello che tramonta.” Da una poesia di Mahmoud Darwish.

Giro Giro Tondo Cambia il Mondo?

Doriana Goracci




 

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23 settembre 2010 Teresa Lewis condannata a morte in Virginia

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Sarò breve come la soluzione¬† letale in vena¬† che il boia somministrerà a Teresa Lewis, oggi 23 settembre 2010. Dicono i nostri giornali che solo sul web si spera in un miracolo:” Dopo il governatore della Virginia, anche la Corte Suprema ha negato la grazia a questa disabile mentale di 41 anni, condannata a morte sette anni fa con l’accusa di aver organizzato l’omicidio del figliastro e del marito…Nel sito che chiede la sua salvezza, 謆 possibile vedere un video, davvero toccante, in cui scorrono alcune foto dell’infanzia di Teresa e sullo sfondo la si sente cantare da dentro le sbarre ‘I need a miracle’, un gospel famosissimo, il suo preferito”


Oggi la Lewis, in un carcere di blocchi di calcestruzzo, è l‚Äôunica donna nel braccio della morte. Passa il tempo cantando canzoni del Vangelo, si vanta di suo nipote neonato e passa i giorni in isolamento virtuale, tra la lettura di una Bibbia consumata e la visione di reality show…Lewis è diventata una fonte di forza per altre donne, pregando e cantando con loro. Dalla cella 108, Teresa Lewis trascorre le sue giornate scrivendo a amici di penna e pregando ad alta voce. Guarda ‚ÄúBallando con le Stelle‚Äù, ‚ÄúAmerica‚Äôs Got Talent‚Äù e ‚ÄúI Love Raymond‚Äù, ma evita drammi di polizia come ‚ÄúCSI‚Äú, perché le ricordano gli omicidi che ha commesso. ‚ÄúIo dico a Gesù ogni giorno: se continuano a lasciarmi vivere, quello che ho passato, il mio delitto, serviranno per portare la gente a Gesù,‚Äù ha detto. ‚ÄúMi sento di poter insegnare loro molte cose i miei errori, perché Dio mi ha fatto vedere quello che ho fatto e che cosa avrei potuto fare.‚Äù

Il 17¬† febbraio del 1600, Giordano Bruno fu condannato a bruciare vivo a Roma,¬† dalla Santa Inquisizione Cattolica. Queste le sue¬† parole:¬† ¬´Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell’ascoltarla¬ª. Teresa Lewis dice al Washington Post:¬† ‚ÄúSono spaventata a morte, io voglio vivere‚Äù. E canta Ho bisogno di un miracolo.

Non ho appelli da proporvi, adesioni e¬† clic¬† ma rammento che lo Stato del Vaticano non ha mai firmato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, redatta¬† a Parigi il 10 dicembre del 1948 e promossa¬† dalle Nazioni Unite. La forma spesso è sostanza, come un patibolo, una sentenza di morte. Sing for you.

Doriana Goracci


“Uno, due…¬† uno, due, tre, quattro
Sweet and high at the break of dawn Dolce e alta la rottura dell’alba
Simple tune that you can hum along too Semplice motivo che si può¬† canticchiare
I remember there was a time Ricordo che ci fu un tempo
When I used to sing for you Quando l’ ho usato per cantare per voi”

Sing for you Tracy Chapman

Roma 25 settembre Kanellos Aiutaci Tu !

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C’è un cane in Grecia che sa bene da quale parte stare, quando c’è da lottare per i Diritti e la Libertà: il suo nome è Kanellos. Non so che lingua usi quando abbaia ma credo che non ci sia bisogno di traduzione, a quanto sto per dirvi, partendo da un Animale, che partecipa alla Protesta. Non basta un clic, mi piace.

Tradotto, è invece il messaggio che si legge su Facebook, in più lingue: BLOCCO DELLA HOME DI FB PER 15 MINUTI CONTRO LA VIVISEZIONE Luogo: OVUNQUE-EVERYWHERE-EN TODAS PARTES-PARTOUT-UBERALL Ora:sabato 25 settembre 2010 12.00.00 12.30 NON PUBBLICATE E NON CONDIVIDETE NULLA,LA HOME DEVE RESTARE BLOCCATA!ADERITE NUMEROSI !!! Passate parola,se a quell’ora non siete al PC, fatelo fare agli amici e ai parenti!! SE NON PUOI ANDARE A ROMA FALLO!CONDIVIDILO NELLA TUA BACHECA. ENGLISH: Unpublished and do not share anything, THE HOME SHOULD STAY LOCKED! JOIN MANY! Spread the word if you’re not at that time to the PC, do it to friends and relatives! If you… can not go to Rome do it! Share it in your dashboard. ESPANOL: Sin publicar y hacer cualquier cosa que no compartimos, la casa debe LOCKED ESTANCIA! Unirse a muchos! Haga correr la voz si no est√°s en ese momento a la PC, lo hace a amigos y familiares! SI USTED NO PUEDE HACER EN ROMA! Compartir en su tablero de instrumentos. FRANCAIS :Non publiés et ne rien partager, la maison doit rester enfermé! Rejoignez les nombreux! Faites passer le mot si vous n’√™tes pas à l’époque pour le PC, il ne aux parents et amis! SI VOUS NE POUVEZ PAS faire à Rome! Partager dans votre tableau de bord. DEUTSCHE: Unver√∂ffentlichte und teile nicht alles, Heimatadresse verriegelt! JOIN viele! Spread das Wort, wenn Sie zu diesem Zeitpunkt nicht an den PC sind, tun Sie es an Freunde und Verwandte! IF YOU CAN DO NOT in Rom! Sagen Sie es in Ihrem Dashboard

Ma cosa accade dunque a Roma il 25 settembre¬† a Piazza della Repubblica alle 15? Ci sarà un CORTEO NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE, contro la Direttiva che è stata redatta a maggio dal Parlamento Europeo, col beneplacito anche di nostre/i 52, ripeto in lettere cinquantadue,¬† Europarlamentari, che a vario titolo di partito¬† sono seduti e intendono non staccarsi dalla poltrona, votando spesso ciò che ignorano, tanto¬† il loro stipendio non cambia:Il Parlamento Europeo approva la Direttiva pro vivisezione. Vergogna vergogna vergogna! “…La Direttiva è stata creata per non mettere alcun limite e impedimento ai vivisettori, non inserendo neppure un metodo sostitutivo ai test sugli animali e concedendo quanto segue: 1) Riutilizzare più volte lo stesso animale anche in procedure che gli causano intenso dolore, sofferenza e angoscia, anche di seguito. 2) Sperimentare anche su cani e gatti randagi. 3) Eseguire toracotomie, in altre parole l‚Äôapertura del torace, senza anestesia né analgesici che limitino in alcun modo la sofferenza del malcapitato. 4) Costringere animali a isolamento forzato, nuoto forzato o altri esercizi che portano inevitabilmente all‚Äôesaurimento, quindi morte…”

Cambia invece la vita degli animali sottoposti alla tortura cosiddetta scientifica, che¬† non sa far altro che replicare la parte più mostruosa e meno umana di ciò che la Scienza ha innovato. Tento peraltro dopo aver letto fiumi di notizie e testimonianze e passato in visione solo una minima parte di ciò che la Rete generosamente ha profuso, di chiarire alcuni lati, oscuri. Scusate se inserirò solo alcuni video per chi mi legge in web e che ho scelto.

Da AgireOra riporto l’introduzione e alla fine troverete integralmente il testo della Direttiva europea sulla vivisezione: la storia in breve che è stata pubblicata il 15 agosto 2010. Un testo ampiamente esaustivo in merito alle innovazioni…sulla vivisezione che a Bruxelles concordano : “Questa campagna si propone di informare i cittadini sulle attività delle associazioni che finanziano la ricerca medica e in particolare sulla destinazione delle donazioni che esse ricevono. Tale conoscenza è per tutti noi un diritto ed una necessità. Solo scegliendo con consapevolezza è possibile aiutare davvero i malati e al contempo salvare la vita di tanti animali: infatti, molte persone non sanno che la loro donazione per la ricerca contribuisce al finanziamento di esperimenti su animali che non sono utili per i malati. Il nostro obiettivo è una ricerca medica di base realmente efficace per gli esseri umani. La nostra ferma convinzione, sostenuta da un numero sempre più vasto di scienziati, è che la ricerca su animali, inutile nella migliore delle ipotesi, sia spesso fuorviante e dannosa, e trasformi l’essere umano nell’unica vera ed inconsapevole cavia di ogni nuova cura e di ogni nuovo farmaco. Siamo convinti che chiunque preferirebbe sostenere le associazioni che portano un reale beneficio ai malati, come le associazioni la cui ricerca scientifica si basa sullo studio dell’organismo umano e quelle che promuovono la prevenzione o offrono assistenza ai malati.”

Ringrazio FioriGialli che da tempo lottano per la chiusura di Green Hill e di tutti Laboratori Macello, e¬† che hanno messo a disposizione l’organizzazione di mezzi da varie parti d’Italia per venire il 15 settembre:¬† potete anche questo elenco, consultarlo¬† alla fine dell’articolo. Ringrazio Medici Internazionali con la LIMAV, che rappresentanoÔªø oggi “una realtà internazionale importante in continua crescita: essa conta, distribuiti in tutto il mondo, alcune migliaia di membri, fra i quali docenti universitari, primari, ricercatori e liberi professionisti. Hanno un sito internet: http://www.limav.org/. Guardatelo e divulgate l’indirizzo web, perÔªøÔªø favore!” Ringrazio quanti hanno manifestato in passato, con tutti i mezzi¬† considerati spesso illegali, come in quella Azione Liberatoria nel 1993 del Morini: http://www.chiuderemorini.net/ . Ringrazio l’ OIPA Italia e quanti parteciparono il 4 ottobre 2008 ad¬† una manifestazione contro la sperimentazione sugli animali nelle Università dell’Insubria di Busto Arsizio (VA). Così come¬† durante il Carnevale, l’ Uninsubria che scese¬† in piazza¬† a Busto Arsizio contro le torture praticate all’interno dell’ Università.

Ringrazio il cane Kanellos per la forza che comunica, gli animali per la loro infinita pazienza nei nostri confronti. “Dalla parte dei malati, della scienza, e degli animali: come salvare delle vite senza sacrificarne altre. Perché nel ventunesimo secolo non c’è più posto per gli esperimenti sugli animali”. Ritroviamoci, il 25 settembre a Roma: passate parola. Contro ogni gabbia¬† tortura e morte. “E non insegnate ai bambini…la vostra morale e se proprio volete insegnate la magia della vita…”

Doriana Goracci

Vivisezione : Sostituzione degli esperimenti su animali in Europa Quanto c’e’ da sapere sulla nuova direttiva europea che regolamenta la vivisezione (versione breve).

Introduzione

A settembre 2010 quasi certamente verrà approvata la versione finale della nuova direttiva europea sulla vivisezione, che andrà a sostituire quella attuale che risale al 1986. Data la complessità della materia, e la lunga storia di questa “battaglia” tra la lobby dei vivisettori e le associazioni antivivisezionista, durata circa 4 anni, vorremmo spiegare come sono andate le cose, le alterne vicende di questa lotta, e alcuni risultati positivi ottenuti. Certo, non positivi come noi vorremmo, sono piccole cose rispetto a quanto vorremmo noi. Non c’è davvero da rallegrarsi, anzi, c’è da rimanere amaramente delusi da quanto la lobby dei vivisettori sia più forte di noi e da come gli eurodeputati diano vergognosamente retta più a loro che agli antivivisezionisti, ma per lo meno rispetto alla direttiva attuale dei passi avanti sono stati fatti, non certo passi indietro. E’ anche importante sottolineare che dopo l’approvazione finale di questa direttiva, la battaglia si sposterà a livello nazionale, dove l’attuale legge che regolamente la vivisezione andrà rivista. E’ qui che dovremo cercare di ottenere il più possibile per gli animali, e sarà davvero dura, visto l’accanimento con cui la lobby pro-vivisezione si è battuta a livello europeo. Sarà lo stesso probabilmente anche qui, e seppure sarà più facile seguire l’andamento dei lavori in Italia piuttosto che a Bruxelles, bisognerà impegnarsi davvero molto, quindi… state tutti all’erta! Allo stato attuale delle cose, la lobby pro-vivisezione è estremamente più forte di quella antivivisezionista. D’altra parte, loro lo fanno come lavoro, e si tratta di multinazionali chimico-farmaceutiche, università, grosse associazioni per la ricerca medica, hanno gioco facile a convincere gli eurodeputati, vergognosamente influenzabili; quindi non c’è da stupirsi, anche se c’è da indignarsi e rattristarsi. Finché non cambierà questo stato di cose, l’abolizione della vivisezione – che è l’unico vero obiettivo cui ciascuno di noi vuole arrivare – sarà ancora lontana, e dovremo lottare con le unghie e coi denti per ogni singolo passo, per quanto piccolo, nella giusta direzione, che è quella del salvare animali. Perché ogni vita salvata VALE, non possiamo trascurarla in nome di un proclama di principio senza riscontri nella realtà. In questa ottica va letta la battaglia portata avanti. Fin dal 2006, le associazioni che si sono preoccupate di fare lobby a livello europeo per ottenere una legislazione migliore dell’attuale (seppure in un contesto in cui la sperimentazione su animali esiste e continuerà a esistere per chissà quanti decenni), associazioni con le quali nel nostro piccolo abbiamo collaborato come AgireOra Network, sono state Animal Defenders International e la Fondazione Dr. Hadwen. Noi certamente non abbiamo le risorse e la possibilità di organizzare un’intensa azione di lobby a Bruxelles per contrastare i vivisettori, ma abbiamo divulgato in Italia le iniziative di queste associazioni, serie e capaci, in modo da sostenerle, perché per “portare a casa” qualcosa per gli animali era molto importante il sostegno del pubblico dei singoli stati membri. E grazie alla partecipazione di tanti di voi, è stato utile! Va sottolineato comunque che nessuna petizione, azione via mail o qualsiasi forma di protesta serve, se non c’è poi qualcuno che usa questo “sostegno di base” per fare lobby attiva a Bruxelles, contattando sul posto i singoli eurodeputati e membri della Commissione e del Consiglio. Ogni azione di questo tipo è fine a se stessa, sfogo personale, non serve davvero, se non c’è nessuno che fa lobby, mentre per chi fa lobby, il sostegno popolare è utilissimo, quindi questi due aspetti devono sempre andare assieme! Il progetto di sostegno in Italia a questa battaglia a livello europeo da parte di AgireOra è stato chiamato “Sostituzione degli esperimenti su animali in Europa” ed è descritto alla pagina:
http://www.agireora.org/progetti/endeutest.html
Visto che le cose da dire sono davvero tante, abbiamo preparato due resoconti (linkati vicendevolemente), uno più breve e uno più dettagliato. Leggete l’uno o l’altro a seconda del tempo che avete e dell’interesse per la materia. Ciascuno è diviso in tre sezioni:
1) La storia dal 2006 al 2010
2) Confronto tra la vecchie e la nuova direttiva: le novità positive
3) Quello che si voleva ottenere e non è stato ottenuto

Grazie a tutti,
AgireOra Network


Resoconto breve

(quello dettagliato si trova alla pagina: Direttiva europea sulla vivisezione: tutta la storia)

1 – La storia dal 2006 al 2010

Occorre innanzitutto sapere che l’approvazione della direttiva è passata attraverso i vari organismi dell’UE: prima la Commissione, poi le commissioni del Parlamento Europeo, poi il Parlamento Europeo in sessione plenaria, poi il Consiglio dei Ministri, e infine dovrà passare di nuovo al Parlamento in plenaria.

In ciascuno di questi passi la direttiva ha subito peggioramenti o miglioramenti.

Gennaio 2007
Si parte con una petizione del Dr. Hadwen Trust che si concentra sui metodi alternativi. In un anno e mezzo circa, vengono raccolte circa 150.000 firme, di cui il 18% dall’Italia. Le associazioni antivivisezioniste fanno lobby sulla Commissione per ottenere una prima versione della direttiva che contenga dei punti positivi per salvare animali.

Novembre 2008
La Commissione rilascia una prima bozza di direttiva, che è abbastanza positiva, ed è certamente migliore di quello che si riesce alla fine a ottenere.

Febbraio 2009
Il passo successivo consiste nella discussione della bozza della Commissione al Parlamento Europeo, non in seduta plenaria, ma nelle 3 commissioni Ambiente, Industria e Agricoltura. Per questo motivo nel febbraio 2009 si fa pressione via mail, da tutte le nazioni europee, scrivendo a tutti i parlamentari.

3 marzo 2009
A inizio marzo, si fa pressione via mail sui membri delle commissioni che esamineranno la direttiva.

13 marzo 2009
Il voto all’interno delle 3 commissioni va MALISSIMO, a causa dell’accanitissima azione di lobby portata avanti dai vivisettori. La direttiva peggiora davvero di molto.

18 marzo 2009
A questo punto collaboriamo con ADI per il lancio in Italia della campagna Salviamo i Primati, mettendo a disposizione delle cartoline che ciascuno può stampare e inviare a Bruxelles, e poi rinnovando la pressione via mail, con le stesse richieste inviate a inizio marzo e in più la protesta per il camportamento vergognoso tenuto dagli eurodeputati fattisi influenzare dalla lobby vivisettoria.
Ovviamente era questo il momento in cui protestare, fare pressione, rinnovare le nostri richieste per sostenere l’azione informativa degli attivisti antivivisezionisti a Bruxelles, e infatti così facendo diversi emendamente peggiorativi sono stati ritrattati.

Aprile 2009
Anche il Dr. Hadwen Trust aumenta la pressione, e in accoppiata all’azione di lobby fatta attraverso i suoi scienziati a Bruxelles, lancia un’altra petizione popolare, in forma di “manifestazione virtuale”, chiamata “Rendiamo la sperimentazione animale storia passata”. Come AgireOra la divulghiamo in Italia, raccogliendo migliaia di adesioni.

Maggio 2009
A maggio c’è la votazione della direttiva al Parlamento Europeo non più nelle singole commissioni, ma in plenaria. La situazione migliora un po’, certamente grazie all’azione antivivisezionista svolta nelle settimane precedenti.

1 settembre 2009
Il passo successivo è l’esame della direttiva da parte del Consiglio, per questo l’azione di lobby antivivisezionista si concentra sui ministri delle singole nazioni. In Italia, divulghiamo una nuova petizione di ADI.

11 settembre 2009
Organizziamo in Italia, assieme ad ADI la conferenza stampa per la campagna “Salviamo i primati”, che rende note le richieste della petizione di cui sopra.
Inoltre, stampiamo oltre 7.000 cartoline da mandare a Bruxelles, che vengono esaurite in poche settimane e vanno a inondare le scrivanie dei rappresentanti italiani al Consiglio UE.
Questo è utile agli attivisti antivivisezionisti che fanno lobby sul posto, i quali si incontrano coi rappresentanti del Consiglio e con la Presidenza (in quel momento è di turno la Svezia, che ha un atteggiamento positivo verso la protezione degli animali e la diffusione dei metodi alternativi, e questo è MOLTO importante).

7 dicembre 2009
In questa data vi è una riunione tra la Commissione Europea, il Parlamento Europeo, e il Consiglio dei Ministri.
Le notizie che ne escono non sono buone: l’obbligo di una autorizzazione completa per tutti gli esperimenti su animali, che dovrebbe essere uno dei capisaldi della nuova direttiva, è stato indebolito, e anche l’obbligo di applicazione dei metodi alternativi è stato limitato, richiedendo agli sperimentatori di usare le alternative “approvate dalla legislazione Comunitaria”, il che significa che non vi sarà obbligo di utilizzo di molti metodi alternativi scientificamente soddisfacenti solo perché questi non sono passati lungo il complicato iter burocratico di approvazione dell’UE.

Inizio 2010
Nei primi mesi del 2010, l’azione di lobby antivivisezionista si intensifica molto, con contatti coi consulenti del Consiglio dei Ministri e con la Presidenza svedese. Grazie a questo, i peggiori emendamenti votati dal Parlamento del maggio 2009 vengono eliminati.

Maggio 2010
A questo punto la versione finale della direttiva viene pubblicata: http://register.consilium.europa.eu/pdf/it/10/st06/st06106.it10.pdf
Questa verrà votata a settembre dal Parlamento Europeo in sessione plenaria. La lobby pro-vivisezione non dovrebbe quindi avere più spazio per fare la sua opera distruttrice, i cui risultati in parte sono rimasti nella direttiva, ma che in parte sono stati invece risolti dall’azione antivivisezionista. Dopo il voto del Parlamento, dunque, la battaglia si sposterà nei singoli Stati Membri.

2 – Confronto tra la vecchie e la nuova direttiva: le novità positive

Dove è “migliore” la direttiva vecchia In un punto solo, cioè sulla questione animali randagi, la direttiva vecchia è migliore, perché pone un divieto totale di uso, mentre quella nuova pone lo stesso divieto ma prevede una deroga per “casi eccezionali” e documentabili. Sarà necessario, in sede di implementazione nazionale, far sì che questa deroga non sia prevista. Dove è migliore la nuova Esiste invece una lunga serie di punti positivi della nuova direttiva rispetto alla vecchia, che sono importanti specie per quelle nazioni che non hanno una legislazione più restrittiva, ma che semplicemente implementano la vecchia direttiva. In Italia abbiamo già una situazione favorevole perché in diversi campi (ma non in tutti) si implementano già norme più restrittive, ma in tanti paesi questo non avviene, quindi la nuova direttiva porterà in questi paesi dei miglioramenti. Anche per l’Italia, comunque, vi saranno miglioramenti, specie per la parte che riguarda il rilascio delle autorizzazioni. Ecco una breve panoramica delle novità positive della direttiva che sta per essere approvata, in ordine sparso. Queste sono tutti aspetti che nella direttiva vecchia NON ESISTONO e vengono introdotti solo con la nuova. – Autorizzazione obbligatoria e istituzione di comitati nazionali consultivi E’ da notare che ad oggi, né a livello europeo né a livello italiano esiste questo obbligo, e che quasi tutte le procedure sperimentali avvengono in regime di notifica, cioè lo sperimentatore notifica al Ministero della salute il fatto che inizierà una sperimentazione, ma non deve attendere nessuna autorizzazione, può procedere già subito all’esperimento. Quindi questo nuovo obbligo è un miglioramento fondamentale, perché consente agli organi di controllo di NON dare l’autorizzazione quando ritengano che la sperimentazione non vada fatta, per vari motivi. C’è comunque un limite di tempo, cioè le risposte devono essere date entro 40 giorni, ma è anche obbligatoria l’istituzione di un comitato nazionale consultivo a tutela degli animali, che può vigilare anche sul rilascio delle autorizzazioni, e che avrà quindi la possibilità di intervento, in modo che l’obbligo di valutazione non sia bypassato dal Ministero, ma sia attuato davvero. – Classificazione della sofferenza E’ previsto, e prima non esisteva, l’obbligo di indicare sulla richiesta di autorizzazione il “livello di sofferenza”. Più alto è, maggiori sono gli obblighi per il rilascio dell’autorizzazione. – Valutazione restrospettiva Per ogni progetto deve essere eseguita una valutazione dopo la fine del progetto che espliciti quanto questo sia risultato “utile”. Questo è non obbligatorio solo nel caso di progetti con sofferenza “lieve” o del tipo “non risveglio” (l’animale viene anestetizzato, usato, e poi ucciso prima che si risvegli). – Pubblicazione delle informazioni sui progetti Anche questa è una novità importante: per ogni progetto che usa animali deve essere reso pubblico il suo contenuto, senza ovviamente dati personali o riservati, ma deve esserci una descrizione del progetto, degli animali usati e tutte le revisioni successive (che mostrano se quel progetto ha raggiunto i risultati cercati o se è stato inutile). In questo modo ci sarà maggior possibilità di agire legalmente contro la realizzazione dei vari progetti. – Valutazione costi/benefici Ogni richiesta di autorizzazione deve obbligatoriamente prevedere una valutazione dei costi (in termini di sofferenza degli animali) rispetto ai benefici attesi per la salute umana o animale. Questo deve essere fatto a cura di persone NON responsabili del progetto, per mantenere una reale indipendenza. – Forme fetali di mammiferi e cefalopodi Sono stati inclusi anche questi nell’ambito della direttiva, perché a oggi non sono compresi nella protezione e quindi su di loro poteva essere fatta qualsiasi cosa. – Didattica e indagini medico legali Questi 2 campi sono stati inclusi nella direttiva, prima non lo erano, il che significa che per esempio nella didattica non esisteva alcuna norma a livello europeo, quindi in tutti gli stati in cui non è stata inserita una norma apposita, si possono usare animali nell’insegnamento pre e post laurea senza alcuna regola, senza dover chiedere permessi o mandare notifiche agli organi di controllo. La legge italiana norma già la didattica (anche se molto male, perché lascia scappatoie nell’applicazione), ma altre leggi nazionali no. Ora ci sarà l’obbligo di normare anche questo aspetto, non lasciare il completo far-west che vige oggi. – Scimmie antropomorfe E’ stato inserito il divieto di uso di scimmie antropomorfe (non TUTTE le scimmie, solo gorilla, scimpanzé, bonobo, gibboni, orangutan) tranne in casi eccezionali. Questo è utile perché per alcuni esperimenti i vivisettori sostengono che solo queste specie (scimpanzé, in particolare) possono essere usate, e se vi è un divieto, di fatto questi esperimenti non si faranno più. – Ispezioni Anche qui alcune novità. Nelle vecchia direttiva non si prevedeva alcun obbligo sulle ispezioni in stabilimenti che utilizzano o allevano animali. Nella nuova sono previste ispezioni obbligatorie e a sorpresa, per almeno 1/3 degli stabilimenti utilizzatori deve esserci un’ispezione annuale, e per tutti quelli che usano scimmie l’ispezione è obbligatoria (ad oggi le ispezione non vengono fatte praticamente mai). Inoltre l’UE ha facoltà di controllare chi esegue le ispezioni per vigilare sul suo lavoro. – Reinserimento degli animali che non saranno più usati in esperimenti Esiste un articolo che parla esplicitamente di questo aspetto (nella vecchia direttiva esisteva solo mezza frase) e che obbliga, per tutte quelle specie in cui il reinserimento è consentito, che gli stabilimenti di allevamento e utilizzatori offrano la possibilità agli animali di socializzare. – Metodi alternativi Seppure non siano stati ottenuti in questo settore i risultati che si speravano, ci sono comunque novità positive nella nuova direttiva. Viene istituito il “laboratorio di riferimento dell’Unione” per lo sviluppo e la convalida di metodi alternativi senza animali. Inoltre, questi metodi alternativi vanno sviluppati anche per il campo della ricerca di base, non solo per i test regolatori come avviene adesso. Gli stati membri devono individuare dei laboratori nazionali che portino avanti studi di convalida e che siano coordinati dal laboratorio dell’Unione. La direttiva dice esplicitamente che “gli Stati membri assicurano che una procedura non venga eseguita qualora la legislazione dell’Unione riconosca altri metodi o strategie di sperimentazione per ottenere il risultato ricercato che non prevedano l‚Äôimpiego di animali vivi” (art 13)

3 – Quello che si voleva ottenere e non è stato ottenuto

Abbiamo visto sopra le cose positive ottenute. Quello che invece si voleva ottenere e non è stato ottenuto nonostante l’enorme ed encomiabile lavoro delle associazioni internazionali che hanno fatto lobby antivivisezionista a Bruxelles è qui elencato: – Limiti restrittivi sul riuso degli animali in esperimenti successivi. Questo non è stato ottenuto, rimane la situazione attuale. – Restrizioni sugli esperimenti sulle scimmie, per evitare il loro utilizzo in “esperimenti non essenziali che non riguardano situazioni di vita o di morte di condizioni debilitanti per gli esseri umani”. Questo non è stato ottenuto. Di fatto, le scimmie non antropomorfe si possono ancora usare, e anche per il divieto della loro cattura in natura si dovranno aspettare molti anni. – Divieto per didattica, indagini medico-legali
Anche questi divieti non sono stati ottenuti, ma per lo meno didattica e medicina legale sono state incluse nella direttiva, prima non lo erano e quindi gli animali potevano essere usati in quei campi senza alcuna restrizione o autorizzazione, a livello europeo.

– Divieto di eseguire esperimenti che provocano sofferenze gravi
Non è stato ottenuto, ma solo il divieto su ogni procedura che “causi dolore, sofferenza o angoscia intensi che potrebbero protrarsi e non possano essere alleviati”.

– Metodi alternativi
Alcuni passi avanti sono stati fatti, come sopra spiegato, ma quello che si voleva era un obbligo a usare qualsiasi metodi alternativo esistente, mentre la direttiva limita questo ai casi delle metodologia altermative “approvate dalla legislazione Comunitaria”, il che significa che non vi sarà obbligo di utilizzo di molti metodi alternativi scientificamente soddisfacenti solo perché questi non sono passati lungo il complicato iter burocratico di approvazione dell’UE.

Conclusioni

Come già detto nell’introduzione, a causa della disparità di forze tra l’industria della vivisezione e gli attivisti antivivisezionisti, l’obiettivo finale, il solo che vogliamo, dell’abolizione della vivisezione è ancora lontanissimo, ed è molto difficile anche ottenere dei passi avanti per far uccidere meno animali. Nonostante questo, grazie all’impegno serio e costruttivo di alcune associazioni, e al sostengo di tantissime persone in tutta Europa, è stato possibile porre un freno ai danni che stavano facendo i vivisettori e alla loro influenza sugli eurodeputati, ottenend a livello europeo qualcosa di positivo, dei piccoli passi nella direzione giusta, anche se rimane molto deludente che siamo ancora così lontani dagli obiettivi anche minimi che vorremmo. Notizia dal progetto di AgireOra Network: ‘Sostituzione degli esperimenti su animali in Europa’. L’iniziativa ha lo scopo di fare pressione sui legislatori dell’UE affinchè si impegnino a sviluppare ed implementare metodi che non comportino l’uso di animali e che potrebbero salvare milioni di animali da laboratorio e migliorare la qualità della ricerca e della sperimentazione.”

CONTRO LA VIVISEZIONE E I CRIMINI NASCOSTI

VIVISEZIONE LIBERAZIONE ANIMALI

Manifestazione contro la vivisezione a Busto Arsizio (VA)


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ROMA – Sabato 25 settembre 2010
CORTEO NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE
Ore 15.00 ­ Piazza della Repubblica
Milioni di animali ogni anno vengono torturati nei laboratori di vivisezione, sottoposti ad esperimenti crudeli, sfigurati, ingabbiati, incatenati, legati ai tavoli operatori, avvelenati e lasciati soffrire e
morire. Questa è la ricerca medico-scientifica portata avanti dai baroni della medicina, finanziata e avvallata dal governo. Una ricerca che prevede lo sterminio di un milione di esseri viventi nella sola Italia, ogni singolo anno. Giorno dopo giorno, agonia dopo agonia. Questi esseri viventi sono prodotti su scala industriale dentro allevamenti specializzati, cresciuti in condizioni asettiche e creati come
oggetti su cui accanirsi nella ricerca di non si sa quale soluzione ai mali che noi stessi umani abbiamo provocato. Green Hill di Montichiari (BS) è l‚Äôunico allevamento di cani ‚Äúda laboratorio‚Äù rimasto in Italia, uno dei più grandi d‚ÄôEuropa. Da Montichiari mensilmente 250 cuccioli di beagle vengono spediti verso l‚Äôinferno dei laboratori farmaceutici di tutta Europa, per il profitto di una multinazionale della sofferenza che gestisce questo lager, l‚Äôamericana Marshall Farm Inc. Si tratta a tutti gli effetti di una fabbrica, dove questi animali non vedono la luce del sole, non toccano erba, non respirano aria naturale. Capannoni in cui sono stipati 2500 individui in attesa di un destino atroce. La chiusura di un lager come Green Hill è un imperativo che ha portato migliaia di persone a battersi in prima persona e scendere in piazza, per dire NO alla vivisezione e NO alla tortura. Avere fermato i folli piani di espansione di questo allevamento, che prevedevano la costruzione di altri
cinque capannoni sotterranei in cui imprigionare ulteriori 2500 cani, è stato un primo grande successo, l‚Äôinizio di un cammino in cui molte persone hanno finalmente scoperto di avere dentro di sé le potenzialità di fare la differenza ed essere parte di un cambiamento. Fermare i loro affari, smascherare chi ha legami con questo luogo di sofferenza, aprire gli occhi sullo scottante problema della vivisezione, tenuto troppo a lungo nascosto, sono gli attuali obiettivi della campagna ‚ÄúSalviamo i cani di Green Hill‚Äù. La lotta contro Green Hill sta assumendo sempre più importanza e valore
simbolico dal momento in cui non ci troviamo solamente noi contro di loro. Non ci siamo infatti rinchiusi a Montichiari per una lotta ai ferri corti, ma stiamo allargando il cerchio delle responsabilità di questa ignobile situazione, andando sempre più in alto, laddove qualcuno si arroga il potere di decidere delle sorti e delle vite di milioni di esseri viventi. E proprio da queste persone vogliamo andare il 25 settembre con un corteo che ha una valenza storica significativa. La chiusura di Green Hill potrebbe essere decretata in un attimo se dal Ministero della Salute avessero la decenza di far applicare a questo allevamento le norme della Regione Lombardia previste per tutti gli altri allevamenti di cani. La stessa Asl regionale e la stessa Regione Lombardia hanno evidenziato una discrepanza nel caso Green Hill. Adesso l‚Äôultima parola spetta al Ministero. Lo stesso Ministero che ogni anno autorizza esperimenti e decreta la morte degli animali, che autorizza sul territorio italiano la presenza di multinazionali della sofferenza che allevano animali per il solo e unico scopo di farli torturare a morte. Qualcosa si smuove e il problema sta diventando tangibile anche per loro, che stanno attendendo le nostre mosse. Sabato 25 settembre dobbiamo essere di nuovo in tanti, tantissimi, con l‚Äôintenzione di arrivare fino al Ministero. Manifesteremo per far sentire la voce di chi è rinchiuso in una gabbia o in un laboratorio, per pretendere la chiusura di Green Hill e di tutti gli allevamenti, per dire NO alla vivisezione, per far vedere che non siamo più disposti ad attendere oltre. Per cambiare finalmente qualcosa!
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APPUNTAMENTO:
SABATO 25 settembre ­ Ore 15.00 ­ Piazza della Repubblica РROMA
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Per maggiori informazioni: www.fermaregreenhill.net ­
roma25settembre.wordpress.com
Al momento sono previsti pullman da Brescia, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Napoli/Caserta e dalla Puglia. Altri pullman saranno confermati a breve e i contatti visibili sui nostri siti. Se volete organizzare un pullman dalla vostra città contattateci alla mail [email protected]
NAPOLI/CASERTA: [email protected]

Boom ! Lettera al Direttore

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L’ho ricevuta or ora la Lettera da Viterbo, che inaugura oggi la Settimana Viterbese¬† dedicata alla disabilità:”Non più limiti” . E’ di¬† quelle lettere che ahim謆 non fanno ridere per niente, altro che¬† gli indimenticabili¬† Totò e Peppino,¬† e pur non essendo¬† una direttora di niente ma un’amica di Peter Boom, difensore del Libero Pensiero e dei Diritti Civili, contro ogni violenza… redigo e inoltro. Chi è ? Basta aprire questo link per¬† sapere quasi tutto: http://digilander.libero.it/pboom/. Intanto è un’Amico con l’A maiuscola e poi oltre al¬† cenno della sua biografia,¬† posso solo raccomandarvi di LEGGERLA QUESTA LETTERA¬† del¬† Forestiero Straniero nel nostro Paese, residente dal 1956¬† e farla girare. Grazie attente¬† lettrici e lettori della Rete e Redazioni LocalNazionali, nonch謆 un anticipato grazie¬† alle aziende sanitarie e amministrative¬† degli utenti,¬† consumati nell’attesa…Forse gli animali potrebbero insegnarci tante cose…Non più limiti per l’umana provvidenza.

Doriana Goracci

LETTERA AL DIRETTORE

Leggo con sgomento che questa settimana è dedicata agli handicappati. E mi¬† sono chiesto se fosse un’operazione prettamente propagandistica alla quale¬† partecipano tutte le autorità. Nel settembre 2003¬† fui reso handicappato da una iniezione anestetica spinale¬† (anzi due, perché alla prima il dottor Lepri non riuscì a penetrare con l’ago¬† dentro la spina¬† dorsale) all’ospedale Belcolle di Viterbo. Avevo firmato per l’anestesia totale spiegando al dottore le ragioni di questa mia esigenza.
Quando uscii dall’ospedale dopo¬† l’operazione (eseguita alla perfezione dal¬† chirurgo Massimo Fattorini) non sentivo più quando il piede della gamba destra¬† mi arrivava a terra.
Mi consigliarono di prendere il Neurontin, che non mi fece¬† niente. Dopo sei mesi un medico mi disse che non sarei più guarito perché i nervi ancora non riescono a guarirli, in questo caso il nervo sciatico della¬† mia gamba destra risultò lesionato. Cammino male, storto e solo per piccole¬† distanze con un bastone seggiola, faccio continue cure (pagate da me) e i dolori si fanno sentire sempre. Andai dall’avvocato che dovette scrivere¬† all’ospedale per ottenere la cartella clinica (a me dissero che era andata¬† persa) e fui anche in seguito trattato con metodi che non esito a definire mafiosi, indegni per la professione dei medici ed altrettanto vergognosi per un¬† ospedale. Andai dal Servizio Sociale (sic!!!) del Comune di Viterbo dove ho¬† presentato le domande per farmi almeno rimborsare le due seggiole Stannah che¬† ho dovuto mettere a casa, non ho sentito più niente.
La Commissione Invaliditଆ della ASL evidentemente e anche giustamente è un apparato molto diffidente (a causa di tutte le invalidità dichiarate falsamente) e mi ha quest’anno¬† riconosciuto il 70% di invalidità (40% per la sordità e solo il 30% per la¬† gamba). Per conoscere questa percentuale ho passato una mattinata negli uffici (palazzo di vetro, ma di vetro poco trasparente) della ASL senza ottenere una¬† risposta e per ottenerla ho di nuovo dovuto chiedere aiuto all’avvocato.
Invece di assistere¬† gli handicappati mi pare che veniamo soltanto ostacolati e meno male che cammino ancora un po’, ma per quelli che stanno peggio di me , questo mondo e questa burocrazia dev’essere un inferno al quale non ci si¬† riesce nemmeno a ribellare. Sono caduto parecchie volte (la gamba destra può cedere completamente ed all’improvviso) col risultato¬† che anche il ginocchio¬† destro si è rovinato per cui ritengo di aver diritto almeno ad un¬† accompagnamento, un indennizzo.
A Viterbo l’esistenza per gli handicappati non è semplice, i parcheggi riservati sono spesso occupati abusivamente e a¬† Bagnaia, dove abito, regna la più completa anarchia, il borgo giorno e notte¬† invaso da macchine che non hanno permessi. La irresponsabilità del Comune è in¬† questo caso enorme, perché ambulanze, Vigili del Fuoco e persino le Forze¬† dell’Ordine hanno difficoltà o sono¬† addirittura impossibilitati di passare in caso di necessità. Durante le sacrosante feste parcheggiare diventa¬† impossibile: non hanno la sensibilità e l’intelligenza di assegnare posti¬† alternativi temporanei dove gli handicappati possono lasciare le loro macchine.
Che vergogna!!! Altrettanto irresponsabile è il fatto che le strisce pedonali¬† sono quasi cancellate e che non vengono mantenute visibili.
Nell’ultimo mese¬† sono stato quasi investito per tre volte dalle macchine, una situazione di¬† grande pericolo più volte segnalata ma…. nessuna risposta.
Quando vado in piazza del Comune, gentili vigilesse mi fanno sempre parcheggiare per poter accedere agli uffici, per andare in qualche negozio, per  partecipare ad un convegno in Prefettura o allo Schenardi.
La sera del 10  agosto per poter assistere al concerto del mio amico Harold Bradley nel cortile  del Comune, ho parcheggiato dove le suddette vigilesse mi fanno sempre parcheggiare e senza arrecare  nessun danno alla sicurezza o impedimento alla circolazione.
La mia macchina aveva il contrassegno dell’invalidità bene¬† esposto e accanto c’era parcheggiato l’automezzo dell’organizzazione del¬† concerto con tanto di autorizzazione del Comune. All’uscita abbiamo trovato le¬† multe. L’organizzatore si è scusato, ha preso la multa mia dicendo che l’avrebbe portata dal Sindaco Marini.
Può darsi che il solerte vigile abbia¬† fatto legalmente il suo dovere, ma il risultato pratico è che il centro storico¬† per me diventa zona praticamente off limits, salvo quando ci trovo le mie care¬† vigilesse, forse più ligie e anche più comprensive di tanti loro colleghi. La multa mi è ora arrivata a casa e vorrei che il Sindaco si attivasse per¬† levarmela.

L’elenco sarebbe ancora lungo, ma spero che le mie richieste ricevano una¬† risposta adeguata anche perché certamente non peseranno sul deficit del Comune o altri enti implicati.
Peter Boom.

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Saviano riunisce la Generazione Bella Politica

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Saviano e la “Sfida per la democrazia“, un bel ComunicaInvito a cura di Generazione-Italia, gli stessi per intenderci  che hanno scritto il 5 settembre corrente anno 2010, FINIamola con le contestazioni: “Abbiamo qualche amico anche a Palazzo Grazioli. E qualche uccellino lì intorno. Che ci hanno rivelato una notizia interessante. Sventati i pullman degli squadristi, grazie alla nostra denuncia, alla testimonianza di Vitale Mattera e chi più ne ha più ne metta, hanno ben pensato nel palazzo romano di immaginare un’ altra forma di contestazione nei confronti del Presidente della Camera che domani terrà il suo intervento in quel di Mirabello, all’ interno della ormai famosa e attesissima Festa tricolore futuro e libertà. L’ idea era semplice, poco simpatica e nemmeno tanto nuova: esporre dei cartelli con su scritto “FINIamola”. Avevano anche fatto gli appositi sopralluoghi. Tutto pronto insomma, ma li abbiamo sgamati ancora una volta. E quindi il gioco si ripete: siamo sicuri che avendo svelato l‚Äôintenzione, domani non avremo la sfortuna di assistere a questa manifestazione stupida e desolante. Altrimenti, conosciamo il mandante. O quanto meno il suo indirizzo.”

Politicamente corretti, apprendiamo dunque che: “Gianfranco Fini e Valter Veltroni saranno il 25 settembre prossimo a Pollica, per una iniziativa sulla legalità, organizzata dalle loro due fondazioni, Generazione Italia e Democratica. L’ iniziativa, a cui parteciperà anche Roberto Saviano, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio dai veltroniani Salvatore Vassallo e Marco Minniti e dai finiani Italo Bocchino e Marco Minniti. L’ iniziativa, intitolata”Sfida per la democrazia” . Su questioni come la legalità ‚ha detto Italo Bocchino (Fli) illustrando la manifestazione ‚e fatti preoccupanti come l’ uccisione del sindaco di Pollica-Acciaroli, si deve lavorare su un fronte comune con iniziative che spingano i partiti a isolare la criminalità e a non tollerare zone grige. E’  positiva questa convergenza per affrontare un tema con due grandi leader. Per Marco Minniti (Pd) ‚è  un elemento importante che due organizzazioni che fanno riferimento a schieramenti politici diversi decidano di organizzare questa iniziativa insieme. Abbiamo a che fare con mafie radicate in Italia con ramificazioni internazionali forti. L’ impegno della politica deve essere per una lotta senza quartiere alle mafie. C’ è bisogno di un’ assunzione di responsabilità  da parte della politica che deve tagliare i rapporti con la mafia. Le mafie votano e fanno votare. Ma è  importante che quei voti la politica li respinga. Per il vice presidente della Commissione antimafia, Fabio Granata (Fli), quella a Pollica ‚ è una manifestazione della bella politica che su questi temi non può non parlare un linguaggio univoco. Non si può  pensare che non ci sia un nesso tra i soldi che mancano per le auto della polizia e i 60 miliardi drenati dalla corruzione e i 120 miliardi gestito dalle mafie e dalle ecomafie. “

“Si dà il caso che non è un modo di dire che non passiamo il tempo a pettinare le bambole, né tantomeno a smacchiare i giaguari” era maggio del 2009 e Saviano, come altre stimabilissime persone della Stampa e del Parlamento, hanno ritenuto non rispondere mai di certe scelte e contraddizioni insostenibili. No, non  si può pensare, è vero, che siamo così imbecilli da credere che basti Roberto Saviano, per reggere il Moccolo alla Democrazia. Signora che devo ancora conoscere e sarà un piacere incontrarla in Futuro, a  prescindere dalle Generazioni e le Famiglie in Parlamento e nel Mondo Finanziario, sempre Corretti, come un caffè. Quanto alla Bella Politica, nessun timore, le Trasmissioni sono riprese, sulle Tv, Tornano Tutti i   Contratti e i Fatti, con Palinsesti Rai. La Malavida cresce sana e robusta, politicamente corretta, of course: a pistole puttane e cocacola.

Doriana Goracci

p.s. ringrazio l’avv. Salvatore Viglia che ha sempre dato spazio a chiunque, compresa la sottoscritta, sul suo sito Politicamente Corretto. Per chi avesse  dei dubbi,  leggere Voce del Verbo Sputtanare, da cui riporto non solo la Musica.


http://www.politicamentecorretto.com/files.php?file=Pdl2_107091272.gifimmagine tratta da FINIamola con le contestazioni

Oggetto smarrito Bye Bye Pace

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Era il 19 agosto¬† scorso,¬† quando mi ero appuntata questa fantastica notizia: “Con oltre dieci giorni di anticipo rispetto al calendario stilato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la guerra in Iraq, durata circa sette anni e mezzo, 謆 virtualmente finita”.

Sui giornali di oggi 18 settembre 2010, si apprende che c’è un altro caduto sul fronte del Lavoro in Afghanistan: Il tenente Romani – celibe, con molte missioni in prima linea alle spalle – è stato ucciso nel distretto di Bakwa, nella parte orientale della provincia ad altissimo rischio di Farah, ad un anno esatto dalla strage di Kabul, in cui vennero uccisi altri sei parà della Folgore.

Tornando indietro di un mese, ¬† la redazione dell’Ansa, riportò¬† molto onestamente che si trattava di una fine virtuale. Ed entrava nel “merito”: Secondo la Nbc, l’ultima brigata da combattimento ha superato durante la notte la frontiera che separa l’Iraq dal Kuwait, oltre sette anni dopo l’inizio della guerra, il 20 marzo 2003, che ha portato al rovesciamento del regime di Saddam Hussein. Fonti dell’amministrazione Obama hanno però¬† precisato che la missione di combattimento cambierà natura solo ”dal 31 agosto, quando le brigate rimaste saranno riconvertite in forze di assistenza” alle truppe irachene. Ad oggi, secondo le stesse fonti, i militari Usa stanziati in Iraq sono 56.000 e solo a fine mese scenderanno come previsto a 50.000. Una guerra, quella in Iraq, decisa dall’allora presidente Usa George W. Bush, convinto che Hussein possedesse armi di distruzione di massa (che non sono poi state mai trovate). Una guerra che ha portato a spaccature in Europa, visto che la Gran Bretagna ha combattuto al fianco degli Stati Uniti, mentre paesi come la Francia hanno guidato quello che si può definire un ‘fronte del no’. Bush aveva dichiarato la fine dei combattimenti in Iraq il primo maggio del 2003, in un famoso discorso, quello della ‘Mission Accomplished’ a bordo della portaerei Lincoln, al largo di San Diego in California. In realtଆ i combattimenti sono durati molto più¬† a lungo, con oltre 4mila morti militari americani e decine di migliaia di vittime irachene, e tensioni fortissime nel biennio 2006-’07. Si 謆 dovuto attendere il cosiddetto ‘surge’ del generale americano David Petraeus, nel 2007, per iniziare a vedere una progressiva stabilizzazione della situazione nel paese. In base agli impegni presi da Obama, le truppe combattenti Usa in Iraq, che a un certo momento avevano raggiunto le 150mila unitଆ circa, devono lasciare il paese entro la fine di agosto 2010. Il ritiro di tutti i militari 謆 in calendario entro la fine del 2011. Obama ha deciso il ritiro dall’Iraq anche per rafforzare l’impegno americano in Afghanistan, l’altra guerra degli Stati Uniti in questi anni, dove i militari Usa e Nato sono attualmente 150mila circa. Secondo un giornalista della Nbc ‘embedded’ (cioe’ che viaggia insieme a militari in Iraq) la brigata combattente che per ultima ha lasciato l’Iraq è la 4/a Stryker. Secondo la rete televisiva, ”una volta che tutti questi militari sono usciti dal Paese, l’operazione Iraqi Freedom, quella da combattimento in Iraq, 謆 terminata”.

L’ 11 settembre scorso, come un mantra si sono ripetuti articoli e commemorazioni, in America e nel Mondo. In ossequio ai morti, a chi è ancora vivo e ci crede nella Pace e ancora Teatri sciagurati di nuovi luoghi di culto, per accendere ancora odio e furore, in nome di un dio, e che sia unico e che siano tanti i Fedeli accecati dall’Amore. Navigando, si perchè virtualmente si può fare anche quello, mi sono imbattuta in un video dove parla un certo signor Jimmy Walter. E il video credo sia recente, molto,¬† ed è sottotitolato in italiano. Chi è costui? Riporto e quasi tutto, so che i link raramente vengono aperti…Perchè almeno non virtualmente partecipare anche a questa versione della Pace in Guerra e viceversa?

Amate lo Straniero, almeno provateci, quasi come foste voi Straniero, in America, in Europa, in Italia…

Doriana Goracci

“Così ogni tanto cerco attorno¬† chi dallo sguardo fa sfuggire¬† sul piombo grigio di ogni giorno¬† la voglia di partire.
Siamo stranieri a ‘sta cittଆ siamo stranieri a questa terra¬† a questa infame e dura guerra¬† alla viltà e al letargo.
Prendiamo il largo verso altrove¬† dove non seppellisci i sogni¬† dove non inghiottisci odio¬† e arrivi a odiare i tuoi bisogni.”

Straniero Alessio Lega

“James (Jimmy) W. Walter, Junior (Fort Erie, 1947) è un imprenditore e teorico della cospirazione statunitense. √à ufficialmente coinvolto nel Movimento per la verità sul 11/9. √à noto per aver finanziato degli spot televisivi per chiedere la riapertura delle indagini sugli attentati dell’11 settembre 2001 e per aver offerto premi in denaro a chiunque fosse capace di¬† dimostrare che il World Trade Center sia stato distrutto senza l’uso di¬† esplosivi Walter è il più grande dei due figli di James W. Walter, Sr., costruttore e industriale di Tampa, Florida. Specializzato in matematica e scienze, ha completato la sua istruzione alla Asheville School in North Carolina, gli fu offerto il dottorato alla Università del North Carolina, ma lo rifiutò per specializzarsi in economia per volontà del padre. Walter si è laureato in Business Administration alla Università del North Carolina nel 1969,e ha lavorato con il padre per due anni. L’influenza politica del padre gli ha permesso di entrare nelle riserve dell’Air Force e di stare lontano dal fronte nella Guerra del Vietnam; diventò ufficiale e servì gli USA per quattro anni. Dopo aver lasciato le Walter Industries, Walter ha vissuto a New York, Hong Kong,
e Tampa. Nel tempo ha cambiato diversi lavori per diverse industrie,¬† comprese le pubbliche relazioni per un’impresa finanziaria a New York, e ha fondato diverse società. Ha vissuto come un playboy, facendo uso di alcol e cocaina,fino agli inizi degli anni 80, quando ha cambiato stile di vita rinunciando alla cocaina e alle sigarette con l’aiuto della Rational Emotive Behavior Therapy, ideata dal dottor Albert Ellis. All’età di 35 anni, a Walter fu diagnosticata la sindrome di Tourette che lo ha reso inquieto e frenetico. √à descritto come un personaggio¬† irruente, ma di solito è in grado di contenere i suoi scatti d’ira. Il 28 maggio, del 1991, Walter e Jack Edwards ha scritto a quattro mani Banzai, You Bastards (ISBN 028563027X), la storia degli abusi subiti da Edwards in un campo di prigionia Giapponese durante la Seconda guerra mondiale. Quando suo padre è morto nel gennaio del 2000, Walter ha ereditato¬† una fortuna calcolata attorno ai 7‚Äì14,3 milioni di dollari; lui dice 11¬† milioni. Molti dei quali sono stati spesi per le sue iniziative. Non riceve più uno stipendio, ma introiti dai suoi investimenti. Dal gennaio 2005, Walter vive, in un esilio autoimpostosi, a Vienna in Austria, dopo essere stato attaccato e minacciato a causa delle sue campagne d’opinione. All’inizio degli anni novanta, Walter con l’aiuto di un fondo¬† monetario e con un investimento personale di 3 milioni di dollari ha¬† fondato Life Skills Foundation, un centro di qualificazione professionale e di orientamento per exdetenuti in Florida. Il progetto ebbe buoni risultati, ma fu chiuso per i tagli all’economia voluti dal governatore. Walter è anche il fondatore della “Walden Three”, una fondazione educativa non-profit a Santa Barbara, in California dove si elaborano idee per uno sviluppo urbano e ambientale¬† sostenibile…Walter si oppose alla Guerra del Vietnam. Il 27 febbraio 2003, Walter ha speso US$125,000 per comprare una pagina intera sul New York Times dove attaccava la giustificazione del Segretario di Stato Colin Powell che dava il via libera all’invasione dell’Iraq. La pagina era intitolata “Powell Lied?” . Walter ha creato un disegno che ritrae George W. Bush come una scimmia “Chicken-Hawk-In-Chief” che è stato poi applicato su t-shirts, sweatshirts, e su un intero costume.Nel Maggio 2004, a Williamstown nel Vermont uno studente è salito all’onore della cronaca nazionale per aver indossato, in una scuola di Williamstown, una delle t-shirt create da Walter. Gli fu intimato di coprire le parti del disegno che mostrano Bush mentre beve alcol e sniffa cocaina.Il 30 agosto 2006, la Seconda Corte d’Appello distrettuale ha sentenziato che la scuola sbagliò a censurare la maglietta, ed il 26 giugno 2007 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rigettato l’appello, lasciando invariata la sentenza.Nell’Ottobre 2004 Walter avvia la sua campagna d’opinione sugli attentati dell’11 settembre 2001, con l’acquisto di pagine intere sul New York Times e sul Wall Street Journal, e spot televisivi della durata di 30 secondi sulla CNN, su Fox News, e ESPN. Nei quali si affermava che nessun aereo impattò il Pentagono, e che il palazzo 7 del World Trade Center fu demolito con esplosivi¬† dall’interno. Si richiedeva una nuova inchiesta su cosa accadde negli attentati dell’11 settembre 2001, e rimandava gli spettatori al sito internet reopen911.org. Associato alla campagna, Walter finanziava, sempre nell’Ottobre 2004, un sondaggio alla Zogby, il cui risultato provò che il 66% dei residenti di New York City chiedevano una inchiesta più profonda riguardo gli eventi del 11 settembre. Walter disse che aveva cominciato la campagna per influenzare le elezioni presidenziali contro George W. Bush. L’idea di Walter è che i dirottatori degli aerei furono sostituiti da droni comandati a distanza che si schiantarono nel World Trade¬† Center e nel Pentagono,e che i palazzi furono rasi al suolo con esplosivi posizionati prima del giorno degli attentati, per creare il pretesto per l’invasione statunitense dell’Afghanistan del 2001 e l’invasione dell’Iraq del 2003. Walter non ha ancora esposto una valida teoria sulla fine che abbiano fatto i passeggeri degli aerei dirottati. Sul sito web, Walter¬† offriva $10,000 per la spiegazione matematica di come sia possibile che¬† le torri del World Trade Center siano collassate per il fuoco e l’impatto, come riporta il Rapporto della Commissione sull’11 settembre. Nel 2005, il premio è salito a $1,000,000 per la prova che non siano stati usati esplosivi nel collasso del World Trade Center. Il 10 novembre, e l’11 novembre 2004, Walter apparve nel corso del programma della CNN Anderson Cooper 360¬∞, dove dibatteva con il giornalista Gerald Posner sul clamore suscitato dalla sua campagna d’opinione. 9 maggio 2005, Walter partecipò a “Conspiracy Theories” episodio del programma Showtime sulla televisione via cavo Penn & Teller: Bullshit!, Nel dicembre 2004, Walter stimò che il costo totale della campagna era arrivato ad oltre i 3 milioni di dollari; mentre nel dicembre 2005 era salito a 5.5 milioni. Nel mese di Maggio 2005, Walter finanziò un tour europeo di conferenze per William Rodriguez e per il suo avvocato nella causa Rodriguez contro Bush, Philip Berg. Rodriguez sostiene che lui aveva salvato centinaia di persone nel World Trade Center che erano state intrappolate dietro le porte antincendio¬† chiuse. Nel 2006, Walter andò in Malaysia con Rodriguez, per partecipare a una conferenza con Michael Collins Piper. Rodriguez e Walter sono stati anche in Venezuela.Nel 2005 Walter ha prodotto un documentario video intitolato Confronting the Evidence e ne ha distribuito gratis oltre 300,000 copie su DVD,Confronting the Evidence è stato trasmesso su Rai 3 il 24 settembre, 2006 alle 21:00, durante il programma Report.


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Due chiacchiere profetiche con nonno Noam e nonno Hopi

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Siccome le notizie, le news in inglese, puzzano davvero tanto e non mi piace fare il colamerda, stamattina vi propongo un’intervista tradotta in italiano da Vanessa Bellardinelli, non nuova su queste pagine, a Noam Chomsky,  tratta da New Statesman con questo titolo President Obama is involved in war crimes right now . E un video, sottotitolato anch’esso in italiano, che offre speranze, in questo catastrofico scenario di Eventi climatici. Il protagonista è un altro anziano signore, nativo americano, della tribù degli Hopi. Dicono che sono profezie, io non ho molta simpatia per i Profeti, perchè stimolano spesso Guerre per la Pace. I due che insieme vanno per la Terza Età, li amo per la loro lucidità intellettuale e pratica di vita.

Fischiettando Com’è profondo il mare…perchè pare che pure i pesci cominciarono a pensare…” Realizzare che siamo tutti una famiglia. E’ come la vita, non c’è una fine della vita.”

Doriana Goracci

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Parole di Saggezza e Profezia Hopi:”Il tempo evolve e arriva in un posto dove si rinnova. C’è prima un tempo per la purificazione, poi il tempo per il rinnovo.Siamo molto vicini a questo tempo. Ci dissero che avremmo visto l’America venire e andare, nel senso che l’America sta morendo dall’interno, perché si sono dimenticati le istruzioni su come vivere su questo pianeta. Sta arrivando il tempo in cui le profezie e l’incapacità dell’uomo di vivere sulla Terra in un modo spirituale arriverà ad un incrocio di grandi problemi. Gli Hopi credono, io credo che se non si è spiritualmente collegati alla Terra, e non si capisce questa cosa, la realtà spirituale di come vivere sulla Terra, è probabile che non ce la si farà.
Quando arrivò Colombo iniziò quella che noi chiamiamo la prima guerra mondiale. perché con lui arrivarono tutti dall’Europa. Alla fine della seconda guerra mondiale eravamo in America 800 mila. Da 60 milioni a 800 mila. Siamo stati quindi quasi sterminati qua in America. Tutto è spirituale, tutto ha uno spirito. Tutto ci è stato portato dal Creatore. Alcuni lo chiamano Dio, altri Buddha, altri Allah, altri con altri nomi. Noi lo chiamiamo Konkachila.
Noi siamo sulla Terra solo per alcuni inverni, poi andiamo al mondo degli spiriti. Il mondo degli spiriti è molto più reale di quanti molti credono. Il mondo degli spiriti è tutto. Oltre il 95% del nostro corpo è acqua. Per rimanere sani bisogna bere dell’acqua buona. Quando gli europei arrivarono con Colombo, potevamo bere da qualunque fiume. Se gli europei avessero vissuto nel mo(n)do indiano potremmo ancora bere tutta l’acqua. L’acqua è sacra, l’aria è sacra. Il nostro DNA è fatto dello stesso DNA degli alberi. L’albero respira quello che noi respiriamo, noi abbiamo bisogno di quello che l’albero espira. Abbiamo quindi un destino comune con gli alberi. Siamo tutti dalla Terra. Quando la terra, l’acqua e l’atmosfera saranno compromesse, sarà la Terra a creare la propria reazione. La Madre sta reagendo. Le profezie Hopi dicono che le tempeste e le alluvioni saranno sempre più grandi. Per me non è una cattiva notizia il fatto che ci saranno grandi cambiamenti. Non è negativo, è l’evoluzione. Quando si guarda all’evoluzione nel tempo, nulla rimane uguale. (…riferendosi alle scimmie) Noi diciamo sempre, può darsi sia il vostro antenato, ma non è certo il nostro. E’ un parente, ma non un antenato. Bisogna imparare a piantare qualcosa. Questa è la prima connessione. Bisogna trattare tutte le cose come spirito. Realizzare che siamo tutti una famiglia. E’ come la vita, non c’è una fine della vita.”

L’ intervista: Noam Chomsky

Traduzione di Vanessa Bellardinelli

Si considera più uno scienziato o un attivista politico? Se il mondo dovesse scomparire, sarei felice di dedicarmi esclusivamente alla scienza che considero molto più interessante e stimolante. Ma siccome il mondo ha la brutta abitudine di restare allora debbo dedicarmi per forza a problemi più impellenti.Che cosa pensa del Presidente Obama? E’  coinvolto in crimini di guerra in questo preciso momento. Per esempio, assassinii mirati sono un crimine. E questi sono aumentati sotto Obama. Se si leggono i documenti pubblicati da WikiLeaks, ci si trovano numerosi attacchi a civili.Che cosa ha pensato il giorno in cui Obama ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace? Guardando alla storia del Premio Nobel, direi che non è neanche l’ esempio peggiore. E poi gli è stato dato prima che avesse il tempo di commettere molti crimini di guerra.Esiste ancora un valido motivo per rimanere in Afghanistan? Nel 1985, non ci saremmo mai posti la domanda: “C’ è ancora un valido motivo per cui i russi debbano rimanere in Afghanistan?” La verità è che l’ invasione è un atto criminale. Quindi la domanda dovrebbe essere questa: C’è  ancora ragione di perpetrare il crimine?Ma questa domanda presupporrebbe una certa legittimazione. Mettere da parte le domande sulla moralità e la legalità del fatto e semplicemente discutere sui motivi che spingono il governo americano a rimanere è una considerazione troppo spiccia.Che cosa le piacerebbe succedesse in Afghanistan? Deve esserci un accordo politico interno. Che ci piaccia o no, i Talebani sono afghani, per cui ci deve essere un accordo tra loro. Le potenze geograficamente rilevanti debbono partecipare all’ accordo, inclusi Pakistan, India e gli Stati Uniti,  per il semplice motivo di essere lì, non perché abbiano il diritto di esserci.E’  preoccupato per la mancanza di esperienza in politica estera da parte di Obama? Non penso che l’ esperienza sia molto utile o per lo meno, un attributo indispensabile per una politica estera sensata. Henry Kissinger aveva molta esperienza. Ma nonostante tutto fu coinvolto nel più grande genocidio in Cambogia.Gli obiettivi della politica estera statunitense sono giusti? Prendiamo il più grande obiettivo: il pericolo iraniano. Il regime clericale e brutale in Iran è un pericolo alla popolazione locale e non è certo l ‘ unico da quel punto di vista. Il fatto che l’ Iran rappresenti un pericolo per gli Stati Uniti d’ America è stato presentato al Congresso di funzionari del Pentagono solo ad Aprile  e loro stessi hanno sottolineato che il pericolo non è a livello militare ma a livello di stabilità della regione.E’  d’ accordo con questa analisi? E’  semplice propaganda imperialista. La stabilità per loro equivale ad un’ invasione del Paese da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna ed all’ imposizione di un regime di loro scelta. Ma se l’ Iran prova ad interferire, allora viene considerato destabilizzante.Che cosa pensa di David Cameron? E’  troppo presto per dirlo. Le sue politiche e le sue dichiarazioni non mi hanno di certo colpito.Cameron ha dichiarato, di recente, che la Gran Bretagna ha un “rapporto speciale”  con gli Stati Uniti. Peggio per l’ Inghilterra. Questa relazione rappresenta uno stigma per il vostro Paese da ormai lungo tempo.Ritiene che Paesi come la Bolivia abbiano qualcosa da insegnare al resto del mondo? Sì. La Bolivia è il Paese più povero del Sud America, ed è stato devastato dalle politiche economiche neoliberali. Negli ultimi anni, la maggioranza della popolazione ha conquistato un crescente potere e vinto numerose battaglie contro la privatizzazione dell‚Äôacqua. Poi sono entrati nell‚Äôarena politica ed hanno eletto qualcuno del loro rango. La gente ora si sente più coinvolta nei problemi politici. La loro crescita economica è al momento, penso, la migliore in America Latina.E‚Äô ottimista sul futuro della sinistra? Non credo abbia molto senso essere ottimisti, come non credo abbia molto senso specularci sopra. In un modo o nell‚Äôaltro, gli obiettivi non cambiano.Vota? Spesso lo faccio, sebbene senza entusiasmo. Negli Stati Uniti, in pratica c‚Äôè un solo partito: il partito degli affari. Questo partito ha due fazioni chiamate Democratici e Repubblicani le quali differiscono tra loro nel modo di applicare le stesse politiche. Sono largamente avverso a queste politiche. Così come lo è la gran parte della popolazione.Che cosa vorrebbe dimenticare? Ho molti rimpianti come per esempio, la guerra in Indocina. Sono stato a lungo coinvolto in questa guerra, rischiando anche una condanna alla reclusione. Ma ho il grosso rammarico di essere intervenuto solo a metà degli anni ’60, quando era già troppo tardi.C’ era un progetto dietro? Beh, avevo qualche linea guida a livello generale. Ma erano così banali che mi vergogno a dirle. Quello che non era banale era invece cercare di applicarle in particolari situazioni.Siamo tutti spacciati? Se ci fosse un osservatore su Marte, probabilmente sarebbe sorpreso da quanto a lungo siamo riusciti a sopravvivere. La sopravvivenza della nostra specie è minacciata da due cose: una possibile guerra nucleare ed una possibile catastrofe climatica. E noi stiamo coscientemente andando incontro ad entrambe. Questo ipotetico marziano probabilmente ne dedurrebbe che gli umani sono un mero sbaglio evolutivo. “

Articolo originale: http://www.newstatesman.com/international-politics/2010/09/war-crimes-interview-obama

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Burka Ma Donna

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Mi sento di parte, oggi francese, perchè in questo pezzo di mondo è fatto divieto indossare in luogo pubblico il burka. Si, là gira.  Volete sapere quanti millimetri di carne umana femminile sono esposti ai raggi del sole indossando il burka? Provate a metterlo voi, lo scafandro, io lo feci e mi sembrò di perdere i sensi, solo per un minuto. Provate a girare la città, ben protetti come dei palombari fine secolo, immersi nel Male. E’ una regola civile quella che impedisce di finire inghiottita in un burka, senza neanche poter dire: aspetta…ma donna.Andatevene all’inferno voi e le gabbie e i muri, che opprimono la vita.  No, nessuno sa come viva, come muoia.Lo sa il Burka.


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Le ho viste con i miei occhi pochi giorni fa da Primark a Manchester, la coppia residente in Inghilterra, quelle gambe che la fanno correre tra i banchi di un gran magazzino, con bimbo e compagno, lui anche con due bella braccia esposte e piene di peli e il faccione contento, tra baffi e barba , di quel manichino al  fianco da esibire,  tale e quale a un lenone, a un pappa dei nostri paesi, che gode dell’esposizione della carne. Poi fu la volta a York, di un’ altra che camminava da sola, di primo mattino. Di  entrambe le donne era impossibile vedere anche solo gli occhi, udire il respiro. Magari urlassero all’improvviso:  sarebbe un’esplosione.

A luglio di quest’ anno, nel blog del Corriere della Sera , si lanciava la moderazione inglese: “Il 67 per cento degli¬†inglesi vorrebbe che il burka venisse messo al bando. Lo rivela un sondaggio d’opinione di YouGov. Dunque: Londra seguirà l’esempio francese? Questione delicata e controversa. Ma, Damian Green, conservatore, neo ministro dell’immigrazione, esclude al cento per cento che Westminster approvi un provvedimento del genere: “Sarebbe contrario alle convenzioni sulla tolleranza e il reciproco rispetto” Adottare una politica più severa sugli ingressi dei clandestini non significa che alle donne musulmane debba essere proibito di coprire il volto. Giusto o sbagliato che sia, irritante o no, due considerazioni: 1) l’autorevolezza di un governo si consolida quando non cavalca i populismi e corre così il rischio di trovarsi in rotta di collisione con i suoi elettori; 2) una classe dirigente coraggiosa, di destra o di sinistra, ha il dovere di essere impopolare quando sono in gioco principi e valori universali. Ogni nazione ha sensibilità diverse, Il Regno Unito, pur colpito dal terrorismo, sa dare ancora esempio di equilibrio e di saggia moderazione.”

In Inghilterra ho visto spariti i cassonetti, incubo terrorismo, umanizzati da donne e uomini che ramazzano il centro della city. Se si ferma quella donna in burka, si siede, potrebbe sembrare un misero mucchio di stracci. Neri per giunta. Cenci da litigare nel dialogo tra le genti e le religioni.


 

Viene da bestemmiare, perchè non c’è nulla di male a negare il potere, sia pure imprecando. Qualcuno ricorda  i membri del Ku Klux Klan che “indossano le tuniche bianche con il cappuccio, nascondendo le loro facce, sul modello di alcune confraternite penitenziali cattoliche”? “Una spiegazione di questa usanza è che questi abiti rappresentano gli spiriti dei soldati che tornano dal mondo dei morti per vendicarsi e terrorizzare i loro nemici. Un’altra spiegazione riportata è l’ “anonimato del lavoro ben fatto” infatti i membri del KKK credono che il compito sia stato assegnato loro direttamente da Dio,  e indossano tunica e cappuccio in segno di umiltà. ” Ecco, peccato che  l’umiltà femminile è legge perenne a cui la donna deve sottomettersi 24 ore su 24, tranne quando è libera di  farsi fottere.

Che Misteri i Voti i Veli la Politica…

E non ridete, non venite avanti come cretini,  non pensate che da noi il burqa non gira, non attecchisce. Il Colpo Grosso è svestirla la donna, e farne bottino e chiamarla la Casa della Libertà.Non prendiamoci in giro, non prendeteci in giro. Avete parlato di Liberazione e Pace esportata, avete detto al mondo che avevate asportato il burka, il terrorismo islamico. I mandanti di questa Moda, sono i signori della Guerra, che la portano con i soldi e il sangue, come chi se la inventa la sacra guerra, per gli Affari suoi, di alta Finanza, blindata da un burka, velatissima.Quanto al futuro, ascolti:” i suoi figli fascisti  veleggeranno  verso i mondi della Nuova Preistoria.  Io me ne starò là,  come colui che  sulle rive del mare  in cui ricomincia la vita.  Solo, o quasi, sul vecchio litorale  tra ruderi di antiche civiltà,  Ravenna  Ostia, o Bombay – è uguale  con Dei che si scrostano, problemi vecchi quale la lotta di classe  che  si dissolvono…” Scriveva Pier Paolo Pasolini, era di una disperata vitalità.

Perché continuiamo in questo modo? We’re lost in a masquerade …

Doriana Goracci

 

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ImpresSionismi e Voli di Banane

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L’articolo di John Pilger che segue, parla di propaganda, di false realtà e Fatti.¬† Un discorso vecchio per molti, e nuovo magari per altri. Non mi sembra¬† così “spinto” accostare quanto Noam Chomski espose sulla lotta di classe e la Rabbia. La rabbia si sposta sul Governo e non sulle Aziende che¬† rimangono invisibili, come i loro profitti. Nell’articolo si accenna¬† alle Banche, ad esempio.¬†Nell’articolo si accenna alla¬† propaganda del fumo, che apparve come libertà di esprimersi pubblicamente per le donne: molti anni fa.Un’occasione di riflessione e analisi. L’azione? Mi piace ricordare Frank Zappa : “Le ultime elezioni hanno posto le basi¬† per i prossimi 500 anni di medioevo”. Absolutely free ed era il 1968. La Liberazione è un esercizio quotidiano: tento da una vita di smettere di fumare…Free your mind…sembra facile. E allora via via vieni via di quì…sembra facile…Chips chips chips Du du du¬† Ci Bum¬† bum bum.

Doriana Goracci




Bandiere alzate, notizie fabbricate by John Pilger

Il tanto rumore per nulla a Washington circa una possibile ritirata delle truppe americane dall‚ÄôIraq è solo l‚Äôultima trovata per offuscare la determinazione Americana di continuare a combattere la guerra. Lo stesso modo di manipolare le notizie è usato anche qui, in Gran Bretagna. Edward Bernays, il nipote americano di Sigmund Freud, è considerato l‚Äôinventore della propaganda moderna. Durante la Prima Guerra Mondiale, faceva parte di un gruppo di liberali influenti che escogitarono una campagna governativa segreta per persuadere gli americani che fosse necessario spedire le loro truppe in una sanguinosa guerra in Europa. Nel suo libro Propaganda, pubblicato nel 1928, Bernays scrisse che ‚Äúl‚Äôintelligente manipolazione delle abitudini organizzate ed opinioni delle masse è un elemento importante in una qualunque società democratica‚Äù e che i manipolatori ‚Äúcostituiscono un governo invisibile che è il vero potere governante del Paese‚Äù. Invece di propaganda, Bernays coniò l‚Äôeufemismo delle ‚Äúpubbliche relazioni‚Äù.L‚Äôindustria di tabacco americana lo ingaggiò con l‚Äôintento di convincere le donne che fosse accettabile fumare in pubblico. Associando il fumo all‚Äôemancipazione femminile, Bernays trasformò delle banali sigarette in ‚Äúfiaccole della libertà‚Äù. Nel 1954, si inventò una congiura comunista in Guatemala come scusa per delegittimare il governo democraticamente eletto le cui riforme democratiche stavano minacciando il monopolio del traffico delle banane fino ad allora detenuto dalla United Fruit Company. Il colpo di stato fu definito ‚Äúliberazione‚Äù.Bernays non era un fervente uomo di destra. Era un liberale elitario che credeva nella ‚Äúcostruzione del consenso pubblico‚Äù per il raggiungimento di uno scopo più grande. Questo poteva essere ottenuto tramite la creazione di ‚Äúfalse realtà‚Äù che poi sarebbero diventate ‚Äúnotizie‚Äù. Eccovi alcuni esempi dei giorni nostri:

Falsa realtà Le ultime truppe di assalto hanno lasciato l‚ÄôIrak ‚Äúcome promesso e secondo programma‚Äù, ha dichiarato il Presidente Barack Obama. I telegiornali sono stati invasi da immagini cinematiche ritraenti gli ‚Äúultimi soldati americani‚Äù ritratti alla luce del tramonto mentre varcano il confine con il Kuwait.

Fatto I soldati non sono mai partiti. Almeno 50.000 truppe continueranno ad operare in 94 basi militari in Irak. I raid aerei americani rimarranno invariati così come rimarranno operative le forze speciali di assalto con licenza di uccidere. Il numero di ‚Äúmercenari militari‚Äù (al momento circa 100.000) è in crescita. La maggior parte del petrolio irakeno è ora sotto diretto controllo delle forze occupanti.

Falsa realtà I presentatori della BBC hanno descritto la partenza delle truppe americane come una sorta di ‚Äúesercito trionfante‚Äù che ha ottenuto ‚Äúun incredibile cambio nel futuro dell‚ÄôIrak‚Äù. Il loro comandante, David Petraeus, è descritto come ‚Äúcelebrità‚Äù, ‚Äúfascinoso‚Äù e ‚Äúincredibile‚Äù.

Fatto Non c‚Äôè stata nessuna vittoria. Infatti, il disastro è catastrofico ed il tentativo di presentarlo come qualcosa di completamente diverso è il classico esempio del modello di campagna di Bernays per ‚Äúspacciare‚Äù lo sterminio della Prima Guerra Mondiale come ‚Äúnecessario‚Äù e ‚Äúnobile‚Äù. Nel 1980, Ronald Reagan, nella sua campagna per la presidenza degli Stati Uniti, spacciò l‚Äôinvasione del Vietnam, durante la quale oltre tre milioni di persone persero la vita, come una ‚Äúcausa nobile‚Äù, un tema poi ripreso entusiasticamente da Hollywood. Oggi, i film sulle guerra in Irak hanno una simile dinamica, con gli invasori descritti al contempo idealisti e vittime.

Falsa realtà Non si conosce l‚Äôesatto numero dei morti in Irak. Di solito si cita un numero ‚Äúindefinito‚Äù o altre fonti azzardano un ‚Äúdecine di migliaia‚Äù.

Fatto Almeno un milione di irakeni sono morti come diretta conseguenza dell‚Äôinvasione guidata dalla coalizione Anglo-Americana. Questo numero, secondo l‚ÄôOpinion Research Business, si basa su una ricerca accurata della John Hopkins University in Washington, DC, i cui metodi sono stati segretamente definiti come ‚Äúottima pratica‚Äù e ‚Äúsolidi‚Äù dal consigliere scientifico capo del governo Blair. Questi numeri sono raramente riportati o presentati ai ‚Äúfascinosi‚Äù generali americani. Come non lo è lo sfratto di quasi quattro milioni di irakeni, il mal nutrimento della stragrande maggioranza dei bambini irakeni, l‚Äôepidemia di malattie mentali e l‚Äôinquinamento ambientale.

Falsa realtà L‚Äôeconomia Britannica ha un deficit di un miliardo di sterline che va ridotto tramite dei tagli al servizio pubblico e aumento delle tasse, nello spirito perfetto del ‚Äúsiamo tutti nella stessa barca‚Äù.

Fatto Non siamo tutti nella stessa barca. Quello che è incredibile di questo trionfo delle pubbliche relazioni è che solo 18 mesi fa, l‚Äôesatto opposto riempiva tutte le prime pagine dei giornali e dei telegiornali. Poi, in una specie di stato di shock, la realtà è venuta alla luce, anche se solo per breve tempo. I giochi sporchi di Wall Street e della City di Londra sono venuti allo scoperto, così come la venalità delle tanto celebrate facce di bronzo. Miliardi di soldi pubblici sono finiti in mano ad organizzazioni incapaci e truffaldine meglio conosciute come banche, che hanno potuto farla franca grazie all‚Äôappoggio dei laburisti.

Poco meno di un anno dopo, i profitti record ed i bonus pagati ai dirigenti sono poco più di un vago ricordo e il ‚Äúbuco nero‚Äù non è più colpa delle banche ma dei cittadini che ora debbono accollarsi il debito per qualcosa di cui non sono responsabili. Il coro dei media, folgorati dalla saggezza, che spacciano questi tagli come ‚Äúnecessità‚Äù, è unanime: dalla BBC al the Sun. Un colpo da maestro, direbbe Bernays.

Falsa realtà Ed Miliband offre una ‚Äúgenuina alternativa‚Äù come nuovo leader dei laburisti.

Fatto Miliband, come suo fratello e quasi tutti quelli che oggi si candidano a capo del partito laburista, è parte integrande dell‚Äôinfluente mondo dei New Labour. Come parlamentare e ministro laburista, non ha fatto nulla per rifiutarsi di servire Blair né ha parlato contro la natura guerrafondaia del partito. Ora definisce l‚ÄôIrak come un ‚Äúerrore madornale‚Äù. Chiamarlo errore è un insulto alla memoria dei morti. Si dovrebbe definirlo un crimine di dimensioni enormi.¬† Milliband non ha nulla di nuovo da dire circa le altre guerre coloniali combattute, nessuna delle quali considerate un errore. Come si guarda bene dal chiedere una giustizia sociale base secondo la quale, per esempio, coloro che ci hanno spinto nel baratro della recessione dovrebbero farsi carico di tirarci fuori e che la minoranza britannica dei super ricchi dovrebbe essere soggetta ad una maggiore tassazione, a cominciare da Rupert Murdoch.

La buona notizia è che le false realtà spesso falliscono laddove la gente si fida della propria intelligenza critica. Due documenti classificati e recentemente pubblicati da WikiLeaks testimoniano la preoccupazione della CIA per le popolazioni dei Paesi europei le quali, opponendosi alle politiche di guerra governative, non soccombono alla normale propaganda attuata attraverso i media.

Per chi ha in mano le sorti del mondo, questa è una vera patata bollente, in quanto il loro potere si basa esso stesso sulla falsa realtà secondo la quale la resistenza popolare non funzioni. Invece sì.

Ringrazio  per la traduzione italiana,  Vanessa Bellardinelli.

Articolo originale: http://www.newstatesman.com/international-politics/2010/09/pilger-iraq-false-war-public

L’immagine iniziale che ho scelto è This is a plane opera di Miki ‘Ringhio’ Vergani


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