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Caro Saviano,
Purtroppo è proprio quello che è accaduto (anche) in occasione del tuo monologo in “Vieni via con me”, durante il quale sei caduto nelle stesse storture delle regole democratiche e della libertà di espressione, che stavi denunciando. Mi riferisco, in questo momento, alle tue affermazioni su Alfredo Galasso, che invitava Falcone a lasciare l’incarico a Roma nella procura nazionale antimafia:
¬´La persona che parla è l’avvocato Galasso, che è persona assolutamente per bene, esprime quello che pensava la sinistra e che a volte lo pensa ancora: stai facendo il collaborazionista a stare dentro le cose, a riformarle. La purezza che è stato lo spazio più grande che è stato concesso ai nemici della democrazia e delle organizzazioni criminali. Lo lasciano solo!…¬ª
¬´Persino un intellettuale come Sciascia ci cascò […] Sciascia ci cascò attaccando Paolo Borsellino, definendolo professionista dell‚Äôantimafia perché aveva vinto il posto di procuratore a Marsala per meriti antimafia e non per anzianità così come avviene in magistratura. Quindi lui [Sciascia] disse, vedete mafia ovunque perché volete mettere il turbo alle vostre carriere¬ª
Sciascia, in quel lungo articolo, mostrava la sua insofferenza per l’uso dell’antimafia come strumento per l’esercizio di un potere. Una distorsione della lotta alla mafia, che intuì e denunciò in maniera netta, che forse può essere chiarito da quel passaggio in cui Sciascia prende
¬´per esempio, un sindaco che per sentimento o per calcolo cominci ad esibirsi – in interviste televisive e scolastiche, in convegni, conferenze e cortei – come antimafioso: anche se dedicherà tutto il suo tempo a queste esibizioni e non ne troverà mai per occuparsi dei problemi del paese o della città che amministra (che sono tanti, in ogni paese, in ogni città: dall’acqua che manca all’immondizia che abbonda), si può considerare come in una botte di ferro. Magari qualcuno molto timidamente, oserà rimproverargli lo scarso impegno amministrativo; e dal di fuori. Ma dal di dentro, nel consiglio comunale e nel suo partito, chi mai oserà promuovere un voto di sfiducia, un’azione che lo metta in minoranza e ne provochi la sostituzione? Può darsi che, alla fine, qualcuno ci sia: ma correndo il rischio di essere marchiato come mafioso, e con lui tutti quelli che lo seguiranno¬ª
¬´Ebbe la gradevolezza di darmi una interpretazione autentica del suo pensiero che mi fece subito riflettere sul fatto che quella sua uscita mirava a ben altro. […] L’uscita fu sfruttata purtroppo all’interno di una pesante corrente corporativa della magistratura che sicuramente non voleva quei giudici e quei pool. E sono probabilmente le stesse componenti corporative della magistratura che si oppongono a che i pubblici ministeri, opportunamente coordinati, funzionino davvero¬ª
¬´Si misero a chiacchierare, è come se si conoscessero da sempre. Non è vero che in quella occasione ci fu una riconciliazione: non è vero perché fra i due non ci fu mai una frattura, nemmeno quando uscì quell‚Äô articolo. […] Leonardo Sciascia vent‚Äôanni fa aveva capito tutto prima degli altri¬ª
Due persone, dopo il tuo monologo a “Vieni via con me” di lunedì scorso, sono state macchiate da quello stesso fango che stavi raccontando. Ricorda, caro Saviano, che ogni tua omissione, ogni tua inesattezza, può facilmente essere un lubrificante per gli ingranaggi della macchina del fango.
[fonte: postillanea.blogspot.com]
 
Scateneremo contro la guerra civile. Berlusconi si sfoga nella notte di Seul con i vertici del partito riuniti dopo l’incontro Fini-Bossi. ¬´Non mi dimetterò mai¬ª, quasi grida al telefono Berlusconi dal ventunesimo piano dell‚ÄôHotel Hyatt, e dall‚Äôaltro capo del filo lo ascoltano tramite interfono tutti i gerarchi del suo partito, riuniti a 8962 chilometri di distanza. Il tono di voce è concitato, ¬´Fini vuole eliminarmi, mi vuole morto fisicamente per la storia di Montecarlo, è convinto che gliel‚Äôabbia montata io. Ma se questi faranno il governo tecnico noi gli scateneremo contro la guerra civile, avranno una reazione come nemmeno s‚Äôimmaginano…¬ª.
News & stralcio dal corrispondente da Seul Ugo Magri from La Stampa.it.
Mpa lascia insieme con Fli & Fini e Bersani ospiti a “Vieni via con me” Lunedì 15 Novembre…
Premier salta conferenza stampa e riparte… from Corriere.it 12 Nov.20110
Foto from LaRepubblica.it 12 Nov.2010
Si chiama Sweden Democratic Youth , il partito che si è piazzato in Svezia, la sua Fetta di Democrazia, testa e corpo di un¬† baldo Giovane,¬† Jimmie Akesson, nato il 17 maggio del 1979.
Non è certo lui l’artefice dei¬† Party notturni, che hanno preso piede in Svezia negli ultimi tempi. Dicono che anche la scorsa notte “come da varie notti, un immigrato è stato preso a fucilate a Malm√∂, città della Svezia meridionale. Nell’ultima settimana sono stati una dozzina gli stranieri che sono stati presi di mira. E una cinquantina dall’inizio dell’anno. Le sparatorie avvengono di notte o dopo il tramonto e le persone prese di mira sono solo ed esclusivamente non svedesi. ¬´Sembra certo che alla base di questi crimini vi siano motivazioni razziali¬ª, ha dichiarato Lars-Haakan Lindholm, portavoce della polizia cittadina. Per adesso non vi sono stati dei morti, anche se alcuni immigrati sono stati feriti, alcuni in modo serio.”
I bersagli non hanno genere, come fossero animali bersaglio di caccia, vengono colti dall’occasione propizia. Ad esempio: “Due giorni fa, due donne di 26 e 34 anni, emigrate da un Paese dell’est europeo, erano in una stanza situata al piano terra di un condominio. Alcuni proiettili, sparati attraverso una finestra, hanno colpito le due donne: la prima al braccio e la seconda alla schiena. Per fortuna, un bambino presente nella stanza è rimasto illeso. Ugualmente alla schiena è stato colpito, la scorsa settimana, un ragazzo di colore di 28 anni che era fermo ad una fermata di autobus. La pallottola ha sfiorato per soli cinque centimetri la spina dorsale.”
Dicono sempre le news dall’estero…che il “Clima sia stato favorito dal¬† successo elettorale alle ultime elezioni politiche del partito Democratici di Svezia guidato dal giovane Jimmie Akesson. Questo partito di estrema destra è entrato per la prima volta al Parlamento conquistando il 5.7% dei voti e venti seggi.”
A tutta destra dunque? In italiano, verde bianco e rosso, con una musica tra nitriti e spari e mandrie, che assordano se l’aprite…http://www.atuttadestra.net/?tag=jimmi-akesson, ho trovato un bell’articoletto settembrino sul Giovin Signore, che non ha niente a che vedere con certe nostre Trote. Si dice che: “Trentuno anni, capelli scuri, occhiali e abbigliamento all‚Äôultima moda. L‚Äôestrema destra in Svezia non si presenta sotto la forma aggressiva di un vichingo biondo, ma nei panni di Jimmi Akesson, classe 1979, da cinque anni leader dei Democratici di Svezia (Sd), il partito di estrema destra che ‚Äì se saranno confermati gli exit poll ‚Äì si appresta a fare il suo ingresso storico in Parlamento. Militante di Sd dall‚Äôetà di 15 anni, Akesson fu scelto nel 2005 per essere la figura di punta di un partito quasi inesistente alle elezioni precedenti. Alle legislative del 1998, Sd aveva raccolto solo lo 0,37% dei voti, poi l‚Äô1,44% nel 2002. Ma nel 2006, sotto la guida di Akesson, l‚Äôestrema destra ha raggiunto il 2,93% e oggi ha superato la soglia del 4% (al 4,6%, secondo gli exit poll) necessaria a conquistare seggi in Parlamento. Con il suo look rassicurante, Akesson ha modificato la percezione che gli svedesi avevano dell‚Äôestrema destra, attenuando nettamente l‚Äôombra del movimento Bevara Sverige Svenskt (‚ÄôManteniamo la Svezia svedesè) da cui gli Sd sono usciti. Nel 1995, quando quindicenne entrò nel partito, c‚Äôerano ancora militanti vestiti in uniforme nazista: ¬´Oggi siamo diversi ‚Äì ha detto in una recente intervista il giovane leader ‚Äì e gli elettori lo vedono¬ª. Ma Akesson, nato a Solvesborg (nel sud della Svezia) dove è consigliere comunale dal 1998, non ha dimenticato i temi fondamentali del suo partito: l‚Äôimmigrazione, la criminalità e i legami tra le due. ¬´Tutti gli immigrati non sono dei criminali, certo, ma c‚Äôè una connessione¬ª, ha detto, rivendicando un ¬´punto di vista conservatore¬ª e sottolineando come le politiche in merito a immigrazione e criminalità siano ¬´ciò che ci differenzia dagli altri partiti¬ª. Secondo osservatori e oppositori, però, i ‚ÄòDemocratici di Svezià, pur non essendo nazisti, continuano a essere razzisti. Secondo Anders Hellstrom, esperto di neonazionalismo in Scandinavia, Akesson è solo la parte visibile del partito, mentre la direzione ideologica di Sd sarebbe affidata da ¬´una banda di quattro: Akesson, Jomshof, Karlsson e Soder¬ª (quest‚Äôultimo è segretario del partito), i quali tentano di trovare una via ¬´tra l‚Äôestremismo e il populismo¬ª. ¬´Si potrebbe dire ‚Äì ha aggiunto l‚Äôesperto ‚Äì che cerchino di spingere più in là i limiti del legittimo, in equilibrio sul filo dell‚Äôaccettabile¬ª.
Ma tutto questo accade in Svezia, che sta diventando terreno difficile a quanto pare, per gli emigrati, Noi abbiamo lo stesso uno del ’79, un Mito, quale Roberto Saviano è nel riunire la Generazione Bella Politica: ci illustrerà,¬† perchè è ufficiale data la Repubblica delle News, con Fabio Fazio, un magnifico Vieni via con me, che non è la nota canzone di Paolo Conte.
Me ne ricordavo un’ altra:¬† fu cantata il 1 maggio del 2001 a Roma, prima che succedessero tante cosette, dai 99 posse¬† e Pino Daniele.
Guagliò, curre curre, che non c’è nessuna Casa Democratica con Mamma santissima che ti aspetta. La Liberazione è un esercizio quotidiano: Libera Frontiera e Libera Circolazione per Tutti , come in quel luglio del 2001. La Marea Monta, malgrado il fango. Il futuro comincia ora, al presente. Per noi INVISIBILI, che¬† sappiamo cos’è la gioia…
Doriana Goracci
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