Vengo via con te

‚ÄúLi ho visti, e sono schierati ancora una volta contro il popolo, con i fucili dietro la schiena ma con i fiori in mano, perchè con i fiori si sono presentati al popolo e con i fiori continuano a promettere, e hanno promesso pace e amore, uccidendo invece chiunque li ha preferiti, consapevoli che i prossimi cadranno ancora nel trucco dei fiori. Ed ogni volta sono nuovi nel viso ma vecchi nella promessa, nuovi nelle bandiere ma vecchi nei propositi, nuovi nella lusinga ma obsoleti nel canto, ed ogni volta cercano l’espediente migliore, sapendo di essere bravi nel dialogo, nelle parole, nella menzogna‚Äù.

Questo è il quadro che ho attaccato alle pareti di casa mia e che raffigura l’intera classe politica, nonché l’intera classe dirigente di questo paese che a mio modesto parere è immancabilmente destinato a fare una fine ingloriosa, terribile, drammatica.

Non sono né di destra né di sinistra né di centro. Lo premetto al fine di non suscitare commenti di parte, poiché ritengo che non siano mai esistiti i partiti e le fazioni, ma si tratti invece di un gruppo ‚Äúunico‚Äù ben organizzato (fino a qualche tempo fa), che di comune accordo ha deciso di impossessarsi dell’intero paese alle spalle degli ignoranti.

“Tutti a guardare, quello che guadagni e quello che rimane. Tutti a guardare i giochi a premi facili da indovinare”.

L’azzeccata trasmissione ‚ÄúVieni via con me‚Äù la quale ha come destino l’aumento dell’odiens settimana dopo settimana, è decisamente un programma impostato da chi e con chi cerca di riportare sul piedistallo una ‚Äúcerta sinistra‚Äù che pare abbia perso da decenni i suoi valori, (semmai ne ha avuti). Ogni soggetto (compreso Fini) invitato a presentarsi e a presentare il proprio anatema o le proprie esperienze o la propria canzonetta, è decisamente ‚Äúsinistrino‚Äù o ‚Äúsinistrato‚Äù o meglio ancora semplicemente ‚Äúsinistro‚Äù. Escludo Saviano, perchè non si può fare di tutta l’erba un fascio e oggettivamente è chiaro come il suo principale compito sia quello di mettere a nudo le vergogne che da secoli attanagliano il paese e dove nessuno sembra volersi addentrare. Un¬† Saviano bravissimo scrittore, eccezionale oratore.

Ora però non capisco cosa c’entri Saviano con il da sempre schierato comunista Paolo Rossi, il quale vede solo rosso anche di domenica,¬† e con l’astuto commerciante Ligabue, miliardario difensore (a chiacchiere) delle idee popolari, e non a caso caro amico di quel Bertinotti gonfio di denari che da un pò si è nascosto per godersi i proventi. D’altronde per apparire non devi essere ateo, non puoi essere apolitico e apartitico, devi altresì avere la lingua marrone, dote essenziale per avere udienza in questo paese.

Al di la di ogni considerazione del tutto personale, ciò non toglie che la trasmissione è spettacolare, meravigliosa, eccezionalmente innovativa nel suo palinsesto arcaico e obsoleto. In buona sostanza si è fatta televisione come si faceva 30 anni fa e come si sarebbe dovuta continuare a fare se non fosse che i partiti hanno posto il veto su determinati argomenti, piazzando sempre persone proprie nei punti chiave dei vari CDA, nelle direzioni, nelle regie, come ancora oggi è.

La trasmissione ‚ÄúVieni via con me‚Äù è una vera e propria trasmissione politica, mascherata da satira, la stessa satira grazie alla quale Beppe Grillo fu allontanato dalla TV nel 1993 dal sig. Bettino Craxi e company, e per la quale ancora oggi è in black list, considerato eversivo e sovversivo, probabilmente proprio perchè non avendo la lingua marrone ed essendo apolitico e apartitico non può, non deve entrare né lui né le sue idee liberali in questo circo mediatico, dove appartenere alla casta è indispensabile, fondamentale, ovvio. La cosa che mi lascia quanto meno perplesso è che non avendo più nessuna “palla credibile” da mettere in campo, l’intera classe politica odierna si sia messa a copiare per intero tutto ciò che Grillo aveva presentato come punti fondamentali per provare a cambiare il paese. Ma come? Avete detto in coro che è un comico pazzo e poi lo volete copiare in toto? Chi copia prende zero!

La TV è dei cittadini ma non la comandano i cittadini, i quali devono assolutamente essere succubi mentali di ogni qual si voglia notizia o programma studiato attentamente a tavolino, perchè se ancora non ve ne siete accorti, ogni minima cosa che passa in TV riconduce al potere politico e industriale, quest’ultimo in mano alla politica.

Fabio Fazio ha ‚Äúsimpaticamente‚Äù stilato una lista riguardante tutti coloro che non possono essere invitati per motivi di tempo, poiché ‚Äúdice‚Äù che 4 puntate hanno un grande limite, ovvero quello di non potere ospitare chiunque abbia qualcosa di sensato da dire. Certo, mi piacerebbe però stilare una lista di persone, normali cittadini non appositamente ingaggiati, che vorrebbero essere per ‚Äú10 minuti‚Äù al posto di Fabio Fazio, ma non credo di avere a disposizione 5 o 6 milioni di pagine. Eppure non prova vergogna, l’uomo di D’Alema, raccomandato dallo stesso in RAI con contratto blindato ad libitum eternum. E intanto ci ha “in maniera nemmeno tanto subdola” presentato la nuova coalizione politica del nostro paese, ovvero Fini e il suo “nuovo partito” con Bersani e il suo “non sono partito” che a loro volta si uniranno a tutti gli aventi diritto Casiniani-Rutelliani- Tabacciani ecc…in un’unica orgia “democratica”¬† con la quale indendono cozzovigliare per altri 5-10 anni almeno, salvo sveglie popolari, che d’altronde dubito possano avvenire.

Troppo facile dire che sono tutti uguali, che non fanno certo gli interessi del popolo ma che parlando alla pancia degli italiani che abboccano, fanno chi uno chi l’altro i propri interessi e quelli dei¬† propri padroni.

Troppo facile dire che ogni maledetto giorno ci troviamo dentro ad una tribuna elettorale continua, una campagna elettorale senza sosta, un combattimento a base di percentuali false ma raccontate come vere. Ogni giorno i politici tutti, compiono una continua promozione di se stessi e delle proprie ‚Äúcredenze e poltrone politiche‚Äù, delle proprie ragioni e dei propri ideali che disgraziatamente, per colpa dell’opposizione di turno, non sono mai riusciti a porre in essere in oltre mezzo secolo.

Troppo facile considerare che il mestiere del politico è il più rimunerato al mondo ed è quello che ti consente di creare ‚Äúuna posizione‚Äù societaria invidiabile per tutti gli amici e i parenti più stretti, ma anche quelli larghi. Un mestiere che ti consente di creare o distruggere chiunque. Non è un caso se in paese di mignotte le stesse si attacchino come le zecche ai cani del potere, e chi ha il potere è unicamente il politicante.

Infine, è facilissimo capire che, chi ha detto che la TV è morta ha azzardato una previsione con largo anticipo, forse tra qualche anno, ma con internet limitato a pochi, sarà molto dura. Tutto tranne che morta, stanca, appositamente appisolata, stupida, ridicola e indifferenziata, ma non morta. Chi la produce e chi l’adopera lo sa benissimo, ma quelli che lo sanno ancora meglio sono coloro che ne sfruttano le qualità soporifere e ipnotiche. La prima regola che viene insegnata a chi fa TV è che per rimanere immuni alla verità e a quello che sono i bisogni del popolo non si devono guardare mai le notizie in rete e non si deve mai sapere di cosa ha realmente bisogno il popolo, e infatti chi fa TV non naviga appositamente per non sapere, non confondersi, non scoprire.

Caro Fabio Fazio, io verrei volentieri¬† “via con te” e con tutta la tua banda. Perciò non appena vi viene voglia di dire tutta la verità fammi un fischio. Te lo dissi già di persona a Milano una quindicina d’anni fa, e mi rispondesti (prendendomi per il culo) che non sapevi fischiare, non so se nel frattempo hai imparato, ma temo di no.

Moreno Corelli

Una grande famiglia

Nutella and more
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C’era una volta la Nutella.

Chi non ha assaggiato almeno una volta nella vita o addirittura divorato un bel bicchiere di Nutella.

Nocciola, latte, burro di cacao e pasta di cacao. Già, una volta era così. Oggi non esiste più, ovvero, esiste ancora la Nutella, ma non esistono più gli ingredienti tanto naturali che la componevano, al loro posto una serie di emulsionanti e di oli vegetali di cui non si conosce né l’origine né la provenienza perchè chi la produce se ne guarda bene dal metterne la tracciabilità sul prodotto, scopriremmo cose realmente schifose.

La grande famiglia Ferrero, si è adeguata alla svelta a quella globalizzazione che ci ha regalato di tutto e di più, ma nonostante questo è una famiglia talmente rispettabile che non conta come producono, conta invece “quanto” producono e che forza hanno sul territorio nazionale. Non a caso nel suo Blog anche il comico Beppe Grillo in questi giorni ha esaltato la famiglia Ferrero e i prodotti da questi commercializzati nel mondo come se fossero veramente meravigliosi. In verità si tratta di schifezze e prima o poi qualcuno in Italia o all’estero se ne dovrò accorgere, al di la di coloro che incassano soldi o favori per dire che questi prodotti sono eccellenti.

Non c’è più in commercio nessun prodotto Ferrero che sia fatto con burro e/o pasta di cacao, quindi i Ferrero non producono e non distribuiscono più cioccolata, ma sostanze le quali non ci è dato sapere, anzi, ci è dato sapere in parte, lo vediamo dalle minuscolissime scritte riportate sulle confezioni di ogni prodotto, quasi invisibili e del tutto insignificanti.

La tracciabilità dei prodotti vale per molti ma non per tutti, nella macellazione per esempio, si deve (giustamente) sapere dove è nato l’animale, quindi il paese d’origine, poi dove è stato allevato, ed infine dove e quando è stato macellato. In tutto ciò un servizio veterinario segue l’iter fino a che la bistecca viene confezionata e messa in vendita.

Mi sono preso la briga di leggere l’etichetta della famosissima Fiesta Ferrero, quella che ti tenta 3 volte tanto, e dopo essermi premunito di lente di ingrandimento, ho letto quanto segue:

descrizione: tortina all’arancia con liquore ricoperta al cacao magro.

Ingredienti: zucchero, farina di frumento, grassi vegetali non idrogenati, sciroppo di glucosio-fruttosio, uova, liquore.

Vino liquoroso, aromi, zucchero, aromi, olio vegetale non idrogenato, scorze di arancia candite, cacao magro 2%, amido di frumento, siero di latte in polvere, succo d’arancia, latte scremato in polvere, aromi, emulsionanti (mono e di gliceridi degli acidi grassi, lecitina di soja), agenti lievitanti (carbonato d’ammonio, difosfato disodico, carbonato acido di sodio), sale.

Avete mai provato in casa vostra a fare un tortino usando questi ingredienti? Fortunatamente no, alla prima sniffata vi avrebbero portato d’urgenza al pronto soccorso.

Noi chiediamo: la provenienza dei prodotti utilizzati qual è? Mah!!! Il latte in polvere che latte è ma soprattutto da dove viene? Meglio non saperlo? Il cacao magro in polvere lo hanno fatto passare vicino alla catena di produzione per dargli il sapore (2%) da dove viene?. La voce aromi che tipo di aromi sono e da dove provengono? Il liquore e il vino liquoroso così come il succo di arancia che roba è? Si può sapere da dove provengono? Gli emulsionanti che roba è?

Ogni tanto vi chiedete cosa mangiamo ma soprattutto cosa diamo da mangiare ai bambini? Anche questa è purtroppo una domanda che quasi nessuno si fa, per comodità forse, o più semplicemente perché viviamo nell’era del disinteresse.

Di una cosa siamo certi, che alla grande famiglia Ferrero così come altre industrie dolciarie che riempiono gli scaffali dei supermercati di merendine, snack, biscottini e sfizioserie varie, probabilmente non interessa  nulla della nostra salute e tanto meno quella dei nostri figli, i quali vengono (insieme a noi) bombardati da ogni sorta di pubblicità ingannevole, e questo senza che nessun garante li blocchi sul nascere o quanto meno gli faccia dire la verità sui prodotti commercializzati, ma sappiamo bene che esistono molti mezzi per silenziare chi dovrebbe sorvegliare no? Il più vecchio e sempre funzionale è il grano‚ ma si tratta di quello senza chicchi però, è piuttosto un “grano” cartaceo.

In TV ci sono decine di programmi che si occupano di cibo, come si prepara e quanto si può spendere, ma nessuno di questi si preoccupa di denunciare le aziende, centinaia, che mentre da una parte descrivono gli ingredienti dall’altra non dicono da dove provengono occultandone quindi l’origine stessa.

Programmi di denuncia come  Report per citarne uno su tanti, mentre si occupa di case, ville, inceneritori, sanità e quanto altro, potrebbe rimanere qualche volta più vicino a casa propria e occuparsi di queste mega industrie che  divorano  miliardi di euro senza curarsi delle cause che l’assunzione di questi alimenti provocano in chi li consuma, specie i bambini, che ignari assorbono tutto ciò che noi adulti gli propiniamo ogni giorno. Magari capiremmo il perchè i tumori in età infantile sono aumentati del 34% dal 1998 al 2008 ovvero in soli 10 anni. Chiaro?

La Ferrero era un simbolo nel passato ed ancora oggi lo è rimasto, ha solo cambiato genere, adesso pare il simbolo di una presa per il culo, ma siamo talmente persi negli eventi mondiali che probabilmente ognuno di noi è disposto a dirsi: proprio questo modo di sragionare  ha permesso e permette a certi signori di farla franca e di proseguire con le loro poco etiche strategie di marketing. Basta avere tanti soldi e promuovere un prodotto che questo diventa essenziale, la potenza dei media è assoluta, lo vediamo anche in politica e nessuno può smentirlo.

Ma è anche vero che la grande famiglia Ferrero ha dato vita alla Fondazione Ferrero che si pensa possa essere nata proprio con l’intento di aiutare i loro primi clienti, i bambini. Ebbene, ci sono persone che dal 2000 scrivono puntualmente alla succitata fondazione chiedendo un aiuto per dare vita alla prima casa scuola in Italia per bambini autistici, la Ferrero non ha detto no, a quanto pare non ha proprio risposto, mai.

Moreno Corelli