Scene dalla vita di città: la Santa Inquisizione

Qualche tempo fa vi ho spiegato, fra tante altre cose, che rivestendo una carica elettiva ho potuto accumulare un discreto capitale relazionale, quel capitale in assenza del quale ogni aspirazione politica è confinata al dominio dello spontaneismo velleitario, per il semplice motivo che da soli non si va da nessuna parte. Questo capitale mi offre di quando in quando l’opportunità di avere uno sguardo più penetrante su certi processi della vita quotidiana che potrebbero altrimenti restare confinati in una inquietante opacità, di trovare il bandolo di matasse troppo ingarbugliate per il tempo che ho da dedicare loro.

Faccio subito un esempio, questo:

È stata annullata la pubblicazione del post intitolato “QED a valanga (45 e 46): il bacio della morte”

Blogger <[email protected]>

gio 27 apr, 00:47

a me

     Ciao,

          Come forse già saprai, le nostre Norme della community (https://blogger.com/go/contentpolicy) descrivono i limiti di ciò che consentiamo, e non consentiamo, su Blogger. Abbiamo ricevuto una richiesta di revisione per il tuo post intitolato “QED a valanga (45 e 46): il bacio della morte”. Abbiamo stabilito che viola le nostre norme e abbiamo annullato la pubblicazione dell’URL 

http://goofynomics.blogspot.com/2015/03/qed-valanga-45-e-46-il-bacio-della-morte.html, 

rendendolo non disponibile per i lettori del blog.

     Perché la pubblicazione del tuo post del blog è stata annullata?

     I tuoi contenuti hanno violato le nostre norme relative a malware e virus. Per ulteriori informazioni, visita la pagina sulle nostre Norme della community tramite il link fornito in questa email.

     Per pubblicare nuovamente il post, aggiorna i contenuti per fare in modo che aderiscano alle Norme della community di Blogger. Dopo averli aggiornati, puoi pubblicare nuovamente i contenuti all’indirizzo 

https://www.blogger.com/go/appeal-post?blogId=2821993064219628483&postId=1583826873248852538. 

Questo comporterà una revisione del post.

     Per ulteriori informazioni, consulta le seguenti risorse:

     Termini di servizio: https://www.blogger.com/go/terms

     Norme della community di Blogger: https://blogger.com/go/contentpolicy

     Cordiali saluti,

     Il team di Blogger

Sei anni fa, al ricevere una lettera simile, avrei semplicemente pensato: “Ci siamo! Andatevene a fare in culo voi e la vostra censura, fascisti di merda!” (avrei anche pensato “Ciao un cazzo!”: questo tipo di lettere, lo confesso, mi mette sempre di buonumore…), dopo di che avrei tirato dritto, dedicando (o meno) all’accaduto un post, e attrezzandomi per combattere su un’altra trincea.

Oggi è un po’ diverso, anche perché se da un lato tutto quello che verrà fatto a voi sarà come se fosse stato fatto a me, dall’altro tutto quello che viene fatto a me potrebbe un giorno essere fatto a voi! Quindi è mio dovere vedere che aria tira, anche per aiutarvi ad affrontare circostanze impreviste. Naturalmente di leggere i “Termini di servizio” e altri sproloqui in legalese generico assolutamente ridondanti e inutili non se ne parlava: non ne vedevo l’utilità, non ne avevo il tempo. Però (vedi alla voce “capitale relazionale”) oggi posso fare una cosa che cinque anni fa non potevo fare: chiamare al telefono (o meglio: mandare un Whatsapp) ai padroni del mondo!

Per farvi capire come sono messo, dal 27 aprile in cui ho ricevuto questo avviso terroristico (io disseminatore di malware? Magari, se avessi tempo, potrei anche pensarci…) il Whatsapp ai Signori del cyberspazio l’ho mandato il 2 agosto:

Caro Demiurgo, per non so quale motivo siete andati a pescare un mio post del 2015 per tirarmelo giù. Mi piacerebbe capirne il motivo in privato, atteso che non mi risulta di aver inserito malware, pornografia, ecc.

In risposta ottengo un cortese messaggio in cui mi viene detto che effettivamente sembrava strano anche ai Signori del globo che io mi dedicassi ad attività simili, e mi chiedevano l’URL, che è questo, ma non ci cliccate: il post in questo momento non esiste più:

[redatto: dopo la lieta e istantanea conclusione di questa istruttiva storia il post si vede ed è qui. Tuttavia Google non lo indicizza più e se cercate il suo titolo nel motore di ricerca non lo trovate…]

e nel backend mi appare (e mi appariva) con gli occhietti rossi e in bozza:

Aprendolo, non è che avessi particolari lumi:

C’era la perentoria citazione in giudizio bella in evidenza in basso nel riquadro nero, c’era er martelletto del compianto Sante Licheri in alto a destra, ma il problema non veniva evidenziato in alcun modo.

Il giorno dopo (il 3 agosto) arriva la (probabile) soluzione dell’arcano: 

Caro Alberto, ho capito cosa è successo. Il sito rifondazionemilano.org è stato violato e usato per lanciare campagne di phishing. Il tuo articolo è stato bloccato automaticamente perché conteneva un link a un sito di truffe. Se vuoi mantenerlo è sufficiente rimuovere il link e fare appello.

A una rapida ricerca su tutti i link, il link incriminato risulta essere questo, che peraltro rinvia a una pagina non più esistente (sulla cui pericolosità quindi avrei qualche dubbio):

http://www.rifondazionemilano.org/nws/milano-il-direttivo-cgil-impedisce-a-cremaschi-di-parlare/

Ricorderete l’episodio.

Che Rifondazione fosse una truffa lo avevamo capito dai tempi della tabellina dello zero. Che una truffa da cui ci eravamo tenuti ben distanti potesse danneggiarci, se pure in modo trascurabile, se pure indirettamente, dopo la sua sostanziale estinzione, questo era in effetti più difficile da intuire.

Comunque, ora che ho un po’ di tempo da perdere seguo le istruzioni dei Dominatori dell’universo: rimuovo il link, e clicco sul martelletto di Forum.

Vi racconterò come andrà a finire.

Intanto, fate tesoro di questa esperienza, la cui morale è che dei vostri contenuti potrebbero essere tirati giù col pretesto che altri potrebbero esserne danneggiati anche se voi non avete avuto alcuna parte attiva nella potenziale minaccia e anche se questa minaccia di fatto non esiste più, non può più nuocere:

La cosa un po’ mi inquieta, per voi, ovviamente: perché voi non avete il cellulare di Dio.

Io sì, ma lo uso solo per cose futili: annoiarlo mi dispiacerebbe.

Keep in touch!


(…ci sono dei commenti in coda. Per cortesia evitate gli Gnooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo. Mi occuperò di voi quando potrò farlo e a quel punto preferirete che non avessi avuto il tempo di farlo, perché delle vostre fisime nel frattempo si sta occupando il Mondo. Io, se potessi, vi consiglierei di non mettervi contro il Dibattito, ma la buona educazione mi preclude di dare commenti non richiesti…)

(…comunque il cellulare di Dio funziona:


ci hanno messo un nanosecondo: quindi è stata una macchina a prendere la decisione. Non c’è che dire, siamo in buone mani. Tranquilli?
…)

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“Scene dalla vita di città: la Santa Inquisizione” è stato scritto da Alberto Bagnai e pubblicato su Goofynomics.