Povera Italia: un paese allo sbando

L‚ÄôItalia è allo sbando, in agonia, sono mesi che la classe politica annaspa sotto i colpi delle sue stesse contraddizioni a partire dai ministri leghisti, troppo interessati a ricattare il governo in cambio di un federalismo fiscale che verrà pagato grazie ad una manovra fiscale di oltre 20 miliardi di Euro, proseguendo per la sua classe dirigente corrotta e collusa, costellata di dimissioni forzate al fine di evitare collassi.

La triste realtà è dettata dai numeri, il tasso di disoccupazione è salito all‚Äô 8,8% ed è in crescita costante, gli stipendi sono i più bassi d‚ÄôEuropa, le casse integrazioni sono in scadenza e le proteste sui tetti delle fabbriche aumentano di giorno in giorno nonostante il caldo, i consumi si abbassano, il debito pubblico rimane altissimo e non esiste ancora un piano per mitigarlo; in tutto questo scenario le azioni del governo sono solo volte a garantirsi impunità e maggiori poteri, attraverso la legge sulle intercettazioni telefoniche e le varie norme a riforma della giustizia già approvate da un ramo del Parlamento. La crisi è del nostro sistema generale, uno Stato che si è auto inflitto una punizione estrema ed una penitenza ancor più grande, individuando in Berlusconi il male minore, orfana di un decisionismo dinamico che mancava nella vecchia politica ma che si è trasformato in una gigantesca costruzione di una nave di salvataggio, per i propri debiti, morali e materiali, accettando la contraddizione della Lega che ha minato le fondamenta di uno Stato dall‚Äôinterno anziché combatterlo onestamente dall‚Äôesterno, promulgando una legge elettorale che ha trasformato il Parlamento in una piazza inutile dove maturano scambi di interessi e stipendi incrociati tra regioni e provincie, mortificando la nostra impresa lasciandola immobile sotto i colpi della crisi delle esportazioni, privandola di nuovi impulsi.

Cantiamo il de profundis, la nostra Italia è quella vista ai mondiali, piccola e sparuta, debole e malconcia, affrettiamo i funerali per vederla rinascere quanto prima.

6 Risposte a “Povera Italia: un paese allo sbando”

  1. Cari Amici sono tornato dalla Grecia dopo 20 giorni di vacanza dove ho potuto verificare di persona in quale tragedia (greca) sono precipitati gli Amici Greci!? Sono appena rientrato nei prossimi giorni Vi aggiornerò! Un abbraccio a tutti!

  2. Bentornato Alessandro!

    Purtroppo la Grecia √® vicina in tutti i sensi…

    sul fronte fascismo l'avevamo anticipata di qualche decennio, mentre sul fronte default a quanto pare ha avuto la rivincita

    Nel frattempo, come puoi vedere, abbiamo dato una tinteggiatura a Reset 😉

  3. Egregio Maurizio,con tutto il rispetto.

    Penso che¬¥, almeno ad una parte d'Italia, ci√∂ che "elenchi" e' noto, anzi e' la parte che ha spesso gridato "al lupo" affinche' non accadesse…..Ma,,,,,, diceva un mio zio morto,-non ci possiamo fare pi√º niente-Penso dovremmo pensare al peggio che st√§ arrivando….grido anch'io al lupo e, certo esagero….maaa come diceva mio zio morto, dopo non ci potremo fare niente."Parabola, significa tarantella ballerina"-(traduco per i principianti di lingua siciliana)-Un giorno nasce un Uomo e, a causa sua, una nazione immensa si libera dai colonizzatori Inglesi. Un giorno nasce un Uomo e, a causa sua, una Nazione Colta e umanissima,rischia di diventare una cloaca massima dove solo gli "stronzi"galleggiano.Io,, e milioni come e pi√º di me,-tu compreso- non sono allo sbando…..combatto….con una spada di legno…combatto….con lettere "inutili" combatto o, forse, mi pare di combattere….a meno che' non sono la Farfalla che st√§ sognando di essere un uomo….nessuno scoraggiamento. Le Ere, durano millenni….gli uomini molto meno e "la Storia" , la si pu√∂ spesso Riscrivere….sursum cordae. G. emigrante,per grazia ricevuta…Stammi bene…anche Tu Alessandro che ha Vacanzato vicino alla Macedonia…Ciao Alessandro, G.

  4. E' il segno evidente che la cultura e la politica del "ghe pensi mi" ha fallito, ha risolto per intero solo il conflitto di interessi che da 20 un ventennio ramai grava su questo paese (ricattato da un dittatorello de noantri). Non √® come, si potrebbe pensare a mezzo servizio fra il governo e le sue aziende, no, √® sempre stato tutto sempre dalla parte delle sue aziende. Governare l'italia non √® come guidare una "Fabrichetta" ed √® ancora meno che l'Italia sia diventato qualcosa di pi√π di un paesotto della padana pianura…ma quale lega …quale federalismo…questo malsano berlusconismo √® molto ma molto peggio di quello che viene descritto…

  5. Caro Tito, se un "moscone" si mette a mangiare nel nostro piatto di chi √® la colpa? Del moscone o della nostra mancata prevenzione? Inutile imprecare ed insultare il moscone…..se non cambiamo comportamento e sopratutto se continuviamo solamente a guarci nei rispettivi piatti a vicenda e non prendiamo i necessari provvedimenti……dovremo continuare a mantenere il moscone! Cordialmente Giuliano Lucca

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