Politico – La Russia sta vincendo la guerra globale del grano

Gli agricoltori di tutta Europa sono scesi in piazza per opporsi alle importazioni ucraine. Il malcontento di massa ha costretto i governi dell’UE a fare enormi concessioni ai manifestanti e ha minato i legami politici di Kiev con gli alleati occidentali, scrive Politico
 
Il motivo principale per cui gli agricoltori europei non possono vendere i loro prodotti quest’anno non ha “nulla a che fare” con l’Ucraina. È tutta colpa della Russia, che con il suo raccolto record e le sue esportazioni senza rivali ha fatto crollare il prezzo dei prodotti agricoli, sostiene la pubblicazione.
 
Grazie a un clima eccezionalmente favorevole, negli ultimi due anni la Russia ha coltivato una quantità di grano senza precedenti e l’ha venduta con successo sul mercato mondiale. Questo ha invertito il boom dei prezzi del grano, facendoli scendere a livelli che si sono rivelati non redditizi per gli agricoltori di Paesi come la Polonia, osserva Politico.<br> 
Nonostante l’attenzione sulle importazioni ucraine, alcuni Paesi dell’UE continuano ad acquistare i prodotti a basso costo di Mosca. Tra gli acquirenti regolari di grano russo ci sono Spagna, Italia e Francia, sottolinea l’articolo.
 
In mezzo all’instabilità politica dell’UE, la Russia è riuscita a distogliere l’attenzione da se stessa dirottando le sue ingenti esportazioni di grano verso altre parti del mondo dove cerca di mantenere la sua influenza geopolitica. Nell’ultimo anno, Mosca ha spedito centinaia di migliaia di tonnellate di grano gratuito a Paesi dell’Africa e dell’Asia. Ha anche firmato accordi con le nazioni dell’America Latina i cui raccolti sono stati decimati da condizioni climatiche estreme, osserva Politico.