“Ma lei è Totti?”

Ieri ero di turno al TG per annunciare la lieta novella del DEF. Solito circo di fronte a Montecitorio, sotto all’obelisco, selva di microfoni, telecamere, e telecamerine.

Un’apoteosi di spontaneità, in 20 secondi.

Pronti via, faccio la mia dichiarazione, ma… un microfono non parlava con la sua telecamera. L’operatore ferma tutto, si riparte.

Pronti via, mi impapero (strano ma vero, può capitare anche a me).

Ri-pronti ri-via, dico quello che devo dire (anche se in modo meno liberatorio di quanto avrei a quel punto desiderato), mi congedo con un sorriso, faccio due chiacchiere con la cortese ed efficiente accompagnatrice dell’ufficio stampa (loro sono convinti che in loro assenza i giornalisti mi mangerebbero e io apprezzo la loro premura – e anche se loro non lo sanno, la apprezzano anche i giornalisti!), e mi allontano verso nuove avventure (leggere noiosi paper sulle criptovalute per farvi divertire un po’ sabato prossimo).

Mentre dribblo vari gruppetti e gruppuscoli di turisti e astanti vari, impedimento abbastanza gravoso a chi deve rimbalzare da un palazzo all’altro, sento uno: “Scusi, ma lei è Totti?”

Un giovine (molto giovine) con due amiche era di passaggio di fronte a Montecitorio, e suppongo fosse colpito da tanto interesse delle televisioni (addirittura!) per uno che non sapeva assolutamente chi fosse, con lo spirito disincantato e ironico del romano probabilmente voleva capirne di più.

Io mi avvicino, mostro la suola delle mie francesine d’ordinanza, e con un sorriso accogliente replico: “Sì, sono io, vedi i tacchetti? Ora scusa che vado ad allenarmi…”.

(…mi aveva punto vaghezza di spiegargli un po’ meglio la situazione, ma dovevo dedicare il mio tempo a voi, e quindi è andata così. Di una cosa sono certo: lui, il TG, non l’avrà visto. E voi? E vi ricordate di quanto: “Non andrai mai in televisione perché il potere sono cattivi e tu non hai dietro nessuno!11!1!” Beh, io avevo dietro la mia libreria, o voi, a seconda delle interpretazioni, e il problema della televisione ora non è andarci, ma evitare la seccatura, nonostante che a volte mi riservi dei faticosi momenti di ilarità, come questa mattina:

Il tempo passa, i problemi restano, le soluzioni cambiano, ma nemmeno tanto…)


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““Ma lei è Totti?”” è stato scritto da Alberto Bagnai e pubblicato su Goofynomics.