Venezuela: Maduro proclamato candidato del PSUV alle elezioni presidenziali

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro è stato nominato come candidato alla presidenza del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) per le elezioni del 28 luglio, nomina che ha accettato.

“Alla luce della decisione presa dal popolo nei territori e ratificata da questo V Congresso straordinario del PSUV e da questo IV Congresso straordinario del JPSUV, vi comunico che accetto la candidatura presidenziale per le elezioni del 28 luglio”, ha dichiarato il capo di Stato bolivariano dal Poliedro di Caracas, dove si è svolta la cerimonia di proclamazione.

Davanti ai rappresentanti delle comunità, delle Unità di Battaglia Bolívar Chávez (UBCh), dei leader del PSUV e del JPSUV, il candidato ormai ufficiale della Rivoluzione Bolivariana, ha affermato: “Abbiamo un solo destino, la vittoria popolare del 28 luglio”.

Ha inoltre sottolineato che un totale di 4.240.032 militanti del PSUV lo hanno designato come candidato presidenziale in 317.187 assemblee di base. “Ci sono state 257.215 assemblee di strada, questo il giovedì. Il venerdì, in appena 48 ore, sono state convocate le assemblee comunitarie e si sono tenute 44.737 assemblee comunitarie con i loro leader e le loro squadre di lavoro; e poi il sabato si sono riunite le gloriose Unità di Battaglia Bolívar-Chávez, 15.234 UBCh”.

Maduro ha inoltre affermato: “Il PSUV ha fatto un esercizio esemplare della metodologia del popolo, dal basso verso l’alto, per prendere questa decisione. Pochi diffondono questi numeri perché fanno male e bruciano gli oligarchi, i cognomi”. 

Il leader venezuelano ha ringraziato la partecipazione e la candidatura dei giovani del partito, dei membri della direzione nazionale del PSUV, del popolo organizzato delle comunità e della UBCh, e ha sottolineato il sentimento di amore e patriottismo che caratterizza il chavismo. “Il chavismo è una famiglia piena di amore per la patria, il chavismo è il bolivarismo del XXI secolo, sposato con le idee di tutte le generazioni. Siamo mossi dall’amore per ciò che è nostro, per la storia. Sono qui per voi, per la vostra forza, per la vostra intelligenza”.

La cerimonia di proclamazione si è svolta al suono di uno slogan: “Ascoltate oligarchi: el pueblo, unido, jamás será vencido!”.