Sembrano susseguirsi senza soluzione di continuità le provocazioni alla Russia. Quasi quotidianamente, infatti, velivoli afferenti alle forze della NATO compiono voli nei pressi dello spazio aereo russo costringendo i caccia di Mosca ad intervenire per evitare che i velivoli spia possano introdursi nello spazio aereo della Russia.
Un caccia russo Sukhoi Su-27 è decollato per intercettare un aereo da ricognizione RC-135 dell’aeronautica statunitense sul Mar Baltico, secondo quanto riferito mercoledì dal Centro di controllo della difesa nazionale russo.
Il 19 agosto, i radar russi hanno rilevato un obiettivo aereo sul Mar Baltico che si avvicinava al confine di Stato della Russia, ha detto il Centro.
“Un caccia Su-27 delle forze di allarme di reazione rapida della difesa aerea della flotta baltica è stato richiamato per identificare l’obiettivo aereo e prevenire la violazione del confine di Stato russo. L’equipaggio del caccia russo si è avvicinato all’aereo a distanza di sicurezza e lo ha identificato come un Aereo da ricognizione strategico della US Air Force RC-135”, ha informato il Centro di controllo della difesa nazionale russo.
Dopo che l’aereo spia statunitense si è allontanato dal confine di Stato della Russia, il caccia di Mosca è tornato sano e salvo al suo aeroporto di origine.
L’aereo spia nordamericano non ha violato il confine di Stato russo. L’aereo russo Su-27 ha rispettato tutte le regole internazionali di utilizzo dello spazio aereo, ha sottolineato il Centro di controllo della difesa nazionale.