Nepal, ovvero il socialismo in alta quota. Meno peggio un re!

di MATTEO CORSINI

Il Nepal, Paese a me molto caro, è diventato repubblica dopo anni di guerra civile che ha posto fine alla monarchia. Dal 2015 è in vigore una costituzione che viene messa da tempo in discussione.
Il Paese ha una struttura federale, ma le capacità amministrative scarseggiano ovunque. Non credo che il problema in sé sia la forma federale, ma oggi sta crescendo il consenso per un ritorno della monarchia e nelle apparizioni pubbliche dell’ex re Gyanendra ci sono folle a seguirlo. Per inciso, si tratta del fratello del re Birendra che fu ucciso assieme ad altri membri della famiglia reale nel 2001, in un episodio che ancora ha elementi non chiari. Fatto sta che Gyanendra, a differenza del fratello defunto, non era amato dalla popolazione nepalese. Ma adesso pare che le cose siano cambiate.
Su un quotidiano nepalese ho letto un commento inintenzionalmente grottesco:
  • “In un Paese come il Nepal, dove gli organi che controllano l’economia di mercato non sono forti, dovrebbe essere introdotta un’economia mista, così come un sistema politico basato su socialismo e pesi e contrappesi. I sistemi importati dall’estero non hanno funzionato in Nepal.”
Ora, da quando è divenuto repubblica, il Nepal è sempre stato governato da coalizioni di partiti variamente comunisti, quindi l’economia di mercato è solamente quella informale. Viene invocato il socialismo, quando solo quello c’è stato da quando è finita la monarchia. Non per dire che il modello federale funzioni, ma tutto si può pensare che sia mancato in Nepal tranne una buona dose di socialismo.
Forse sarebbe hoppeianamente meno peggio il re, per lo meno ci sarebbero meno persone al potere da mantenere.

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Censura: non c’è limite allo schifo che fanno i politici!

di PIETRO AGRIESTI

Non c’è limite allo schifo che può fare un politico e non c’è limite alla capacità di questa gente di presentare una cosa sostenendo sia l’esatto contrario. Sono capaci di presentare la libertà di espressione come neonazismo e il più platealmente illiberale e antidemocratico controllo politico dell’informazione come difesa della libertà di espressione e della democrazia. E questo è solo un esempio, non c’è motivo di credere che su ogni altra questione la politica funzioni diversamente.

Ecco cosa propone per esempio Mario Voigt, politico tedesco di centrodestra (CDU) per “proteggere la democrazia”:

  • “Come possiamo proteggere la democrazia nell’ambito dei social media? Ci sono cinque approcci:
  • 1- Idealmente, dovremmo concordare di vietare i bot e di rendere l’uso di profili falsi un reato penale.
  • 2- C’è anche la questione di richiedere alle persone di usare i loro veri nomi, perché la libertà di espressione non dovrebbe essere nascosta dietro pseudonimi.
  • 3- C’è poi la questione se creare licenze revocabili per i social media per ogni utente, in modo che le persone pericolose non abbiano spazio online.
  • 4- Dobbiamo valutare come regolamentare gli algoritmi in modo da rivitalizzare la diversità delle opinioni nei social network.
  • 5- E dobbiamo anche migliorare le competenze mediatiche.”

Ma se la gente avesse competenze mediatiche (capacità di comprensione critica di ciò che legge e ascolta) sufficienti da capire proposte come queste, chi le fa si ritroverebbe infilato dentro un cassonetto un minuto dopo averle fatte.

 

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Inchiesta / Scurati, l’antifascismo e la censura nazicomunista di Lula e Maduro

di LEONARDO FACCO Oltre ad essere “trinariciuti”, ovvero ottusi come ben spiegava Giovannino Guareschi, i comunisti sono mentitori seriali, ipocriti, assassini e criminali. Da quando governa Giorgia Meloni – per la quale, chi mi legge lo sa, non provo alcuna stima – le cariatidi rosse gridano alla censura e al regime dell’informazione, loro che monopolizzano…

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Sondaggio Eumetra (18 aprile 2024): Europee 2024

Sondaggio Eumetra (18 aprile 2024): Europee 2024

Durante la puntata di Piazzapulita (La7) del 18 aprile 2024 è stato pubblicato un nuovo sondaggio realizzato da Eumetra sulle prossime elezioni europee.

Le intenzioni di voto

Sondaggio Eumetra (18 aprile 2024): Europee 2024
Sondaggio Eumetra (18 aprile 2024): Europee 2024
Sondaggio Eumetra (18 aprile 2024): Europee 2024

Per consultare l’elenco dei sondaggi Eumetra ripubblicati su Scenaripolitici.com potete andare nella sezione “Gli altri istituti”, oppure qui.

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“Sondaggio Eumetra (18 aprile 2024): Europee 2024” è stato scritto da The Watcher e pubblicato su Scenaripolitici.com.

Elezioni prossime: stanno ricostruendo l’Unione Sovietica, in versione democratica

di LEONARDO FACCO Il fatto che parassiti della politica come quelli di +Europa non perdano occasione per sostenere l’idea di rafforzare, e centralizzare, i poteri di Bruxelles, mi sprona a parlare sempre più male dell’URSE, ovvero dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Europee. Ciononostante, gli europeisti d’accatto, straccioni ideologici illiberali e quinte colonne del centralismo più becero,…

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Discorso sul denaro: la radice di ogni bene

di REDAZIONE*

«E così lei pensa che il denaro sia alla radice di tutti i mali?» disse Francisco d’Anconia. « Si è mai chiesto quali sono le radici del denaro? Il denaro è un mezzo di scambio, che non può esistere se non esistono merci prodotte e uomini capaci di produrle. Il denaro è la forma materiale del principio che se gli uomini vogliono trattare l’uno con l’altro, devono trattare scambiando valore con valore. Il denaro non è lo strumento dei miserabili, che vi chiedono il prodotto con le lacrime, né dei pescecani, che ve lo tolgono con la forza. Il denaro è reso possibile solo dagli uomini che producono. E’ questo che lei chiama male?

Quando accetta del denaro in pagamento dei suoi sforzi, lei lo accetta esclusivamente perché sa di poterlo dare in pagamento degli sforzi di qualcun altro. Non sono i miserabili o i pescecani che danno valore al denaro. Non basterebbero un oceano di lacrime né tutti i fucili del mondo per cambiare i pezzi di carta che si hanno nel portafogli col pane che ci servirà domani per sopravvivere. Quei pezzi di carta, che dovrebbero essere d’oro, sono un contrassegno d’onore… il nostro diritto sull’energia degli uomini che producono. Il portafogli è la nostra speranza che in qualche parte del mondo ci siano uomini che non tradiscano il principio morale che è alla radice del denaro. E’ questo che lei considera un male?

Ha mai osservato le radici della produzione? Dia un’occhiata a un generatore elettrico e osi dichiarare che è stato creato dagli sforzi muscolari di bruti senza cervello. Cerchi di far crescere un chicco di frumento senza la conoscenza lasciatale da uomini che l’hanno dovuta scoprire per la prima volta. Cerchi di ottenere il suo cibo solo con movimenti fisici … e scoprirà che la mente dell’uomo è alla radice di tutte le cose prodotte e di tutto il benessere che esiste sulla terra.

Ma forse vuol dire che il denaro è creato dal forte a spese del debole? Di che forza intende parlare? Non della forza dei muscoli o dei fucili. Il benessere è il prodotto della capacità dell’uomo di pensare. Allora il denaro è fatto dall’uomo che inventa un motore a spese di quelli che non l’hanno inventato? Il denaro è fatto dall’intelligenza a spese dell’idiozia? Dalla capacità a spese della incompetenza? Dall’ambizione a spese della pigrizia? Il denaro è fatto … prima che possa esservi tolto dai piagnistei o dai fucili … fatto dallo sforzo di ogni uomo onesto, a seconda della sua capacità. Un uomo onesto sa che non può consumare più di quanto abbia prodotto.

Commerciare per mezzo del denaro è il codice degli uomini di buona volontà.Il denaro poggia sull’assioma che ogni uomo è il proprietario della propria mente e dei propri sforzi. Il denaro non permette di valutare i nostri sforzi se non con la scelta volontaria dell’uomo disposto a commerciare in cambio i suoi sforzi. Il denaro ci permette di ottenere per i nostri prodotti e per il nostro lavoro quello che valgono per gli uomini che li acquistano, non di più. Il denaro non permette alcun affare all’infuori di quelli a beneficio reciproco secondo il libero giudizio dei contraenti. Il denaro ci impone il principio che gli uomini devono lavorare per il propriobenessere, non per la propria sofferenza, per guadagnare, non per rimetterci … il principio che non esistono bestie da soma, destinate a portare il peso della nostra cattiveria … che bisogna offrir loro valori, non ferite … che il vincolo che unisce gli uomini non è lo scambio di sofferenze ma lo scambio di merci. Il denaro ci impone di vendere, non la nostra debolezza alla stupidità degli uomini, ma il nostro talento alla loro intelligenza; ci impone di comprare non quello che ci offrono, ma quello che più soddisfa le nostre esigenze. E quando gli uomini vivono di commercio … avendo la ragione, non la forza, come arbitro finale … è il miglior prodotto che vince, la migliore realizzazione, l’uomo che ha più criterio e più abilità. E il grado della produttività dell’uomo determina la sua ricompensa. Questo é il codice dell’esistenza, il cui simbolo è il denaro. E’ questo che lei considera un male?

Ma il denaro è solo uno strumento. Ci condurrà ovunque vogliamo, ma non prenderà il nostro posto. Ci darà i mezzi per la soddisfazione dei nostri desideri, ma non ci procurerà i desideri. Il denaro è la frusta per gli uomini che tentano di invertire la legge della causalità

… per gli uomini che cercano di rimpiazzare la mente rubando i prodotti della mente.

Il denaro non comprerà la felicità all’uomo che non sa quello che vuole: il denaro non gli darà un codice di valori, se quest’uomo evade la conoscenza di ciò che deve valutare, e non gli procurerà uno scopo, se evade la scelta di quello che cerca. Il denaro non comprerà l’intelligenza allo sciocco, né l’ammirazione al codardo, né il rispetto all’incompetente. L’uomo che tenta di comprare il cervello di coloro che gli sono superiori, sostituendo il denaro al discernimento, finirà con l’essere vittima di quanti gli sono inferiori. Gli uomini intelligenti lo sfuggiranno, e gli imbrogli e le frodi si ritorceranno su di lui, spinte da una legge che non ha scoperto: che l’uomo non può essere più piccolo del suo denaro. E’ per questa ragione che lei lo chiama un male? Solo l’uomo che non ne ha bisogno, è adatto a ereditare il benessere … l’uomo capace di farsi una fortuna anche se non l’avesse. Se un erede è uguale al suo denaro, il denaro lo servirà: altrimenti lo distruggerà. Ma voi che guardate gridereste che è stato il denaro a corromperlo. Davvero? Non è stato lui, invece, a corrompere il suo denaro? Non invidiate un erede che non vale niente; la sua fortuna non è vostra, e voi non avreste agito meglio di lui. Non pensate che dovrebbe venir distribuita fra voi; gravare il mondo di cinquanta parassiti, invece che di uno, non farebbe rimanere la virtù che ha creato quella fortuna. Il denaro è una potenza vivente che muore senza le sue radici. Il denaro non servirà la mente incapace di esserne degna. E’ per questa ragione che lei lo chiama un male?

Il denaro è il mezzo per sopravvivere. Il verdetto che pronunciamo sulla nostra fonte di guadagno è un verdetto che pronunciamo sulla nostra vita. Se la fonte è corrotta, avremo dannato tutta la nostra esistenza. Abbiamo ottenuto il denaro con una frode? Sfruttando i vizi o la stupidità degli uomini? Imbrogliando gli sciocchi, in modo da ottenere più di quanto la nostra abilità meriti?

Scendendo a compromessi con i nostri principi? Facendo un lavoro che disprezziamo per gente che non stimiamo? Allora il denaro non ci darà un attimo né un centesimo di gioia. Allora le cose che acquisteremo diverranno non un tributo, ma un rimprovero. Non una conquista, ma il ricordo di una vergogna. Allora grideremo che il denaro è un male. Un male, solo perché non ci aiuterà a trovare il rispetto in noi stessi? Un male, perché non ci permetterà di goderci la nostra depravazione? E’ questa la radice del suo vero odio per il denaro?

Il denaro rimarrà sempre un effetto e si rifiuterà di divenire una causa.Il denaro è il prodotto della virtù, ma non ci darà la virtù né redimerà i nostri vizi. Il denaro non ci procurerà quello che non abbiamo guadagnato, né in materia né in spirito. E’ questa la radice del suo odio per il denaro?

O ha detto che é l’amore per il denaro, la radice di tutti i mali? Amare una cosa vuol dire conoscerne e amarne la natura. Amare il denaro vuol dire conoscere e amare il fatto che il denaro è la creazione di quanto di meglio abbiamo in noi, il mezzo di scambiare i nostri sforzi con gli sforzi di quanto di meglio c’é negli uomini. La prima a proclamare il suo odio per il denaro è proprio la persona disposta a vendere la propria anima per un centesimo … e ha tutte le ragioni per odiarlo. Quelli che amano il denaro sono disposti a lavorare, per procurarselo. Sanno di meritarselo.

Lasciate che vi dia un consiglio che vi aiuterà a capire il carattere degli uomini: l’uomo che detesta il denaro è quello che l’ha ottenuto in modo poco onorevole; l’uomo che lo rispetta se l’è guadagnato.

Sfuggite gli uomini che vi dicono che il denaro è un male. Questa frase è il campanello d’allarme, vi avvisa che c’è un pescecane in arrivo. Finché gli uomini vivranno insieme sulla terra e avranno bisogno di qualcosa per commerciare gli uni con gli altri … l’unico surrogato, se scartano il denaro, è il calcio di un fucile.

Ma il denaro esige da noi le più alte virtù, se vogliamo guadagnarcelo e mantenercelo. Gli uomini privi di coraggio, di orgoglio e di stima in se stessi, gli uomini che non hanno alcun senso morale del loro diritto al denaro e che non sono disposti a difenderlo come difenderebbero le loro stesse vite, gli uomini che chiedeono scusa perché sono ricchi … non rimarranno ricchi a lungo. Essi sono la preda naturale dei pescecani che stanno nascosti sotto gli scogli per secoli, pronti a saltar fuori al primo odore di un uomo che chiede di essere perdonato perché possiede il benessere. Si affretteranno a liberarlo della colpa … e della vita, come si merita.

Allora assisteremo al cammino degli uomini di due tipi … degli uomini che vivono con la forza, pur contando su quelli che vivono di commercio perché creino il valore del loro denaro … e degli uomini che vivono secondo virtù.

In una società morale, questi sono i criminali, e i codici sono fatti apposta per difenderci da loro. Ma quando una società stabilisce dei criminali-per-diritto e dei pescecani-per-legge, uomini che usano la forza per appropriarsi del benessere di vittime disarmate, allora il denaro diventa il vendicatore di colui che lo ha creato. Questi pescecani pensano che non ci sia pericolo a derubare degli uomini indifesi, una volta approvata una legge che li disarmi. Ma il loro furto diventa un magnete per gli altri ladri, che ruberanno il denaro a coloro che l’hanno a loro volta rubato. E così la gara continua non per quelli che sono i più abili a produrre, ma per quelli che posseggono la maggior dose di spietata brutalità. Quando si agisce secondo forza, l’assassino vince sul borsaiolo. E allora la società scompare, in un nuvolo di rovine.

Volete sapere se questo giorno arriverà? Attenti al denaro. Il denaro è il barometro delle virtù di una società. Quando vi accorgerete che il commercio é fatto non per consenso, ma per costrizione, quando vedrete che per poter produrre avete bisogno di un permesso da parte di uomini che non producono, quando vi renderete conto che il denaro vi sfuma dalle mani non per merci, ma per favori, quando osserverete che gli uomini diventaono più ricchi rubano e costringendo che lavorando, e che le leggi non vi proteggono contro di essi, ma proteggono loro contro di voi … quando vedrete che la corruzione viene ricompensata e l’onestà diventa un olocausto … allora capirete che la vostra società è condannata. Il denaro è una cosa tanto nobile che non scende a patti con i fucili o con la brutalità. Non permetterà ad una società di sopravvivere fra i pescecani e i ladri.

Ogni qualvolta fra gli uomini appaiono dei distruttori, cominciano prima di tutto a distruggere il denaro, perché il denaro è la protezione degli uomini e la base di un’esistenza morale. I distruttori si impossessano dell’oro, dando in cambio un mucchio di carta. Questouccide tutti i principi obbiettivi e consegna gli uomini al potere arbitrario, un arbitrario giudice dei valori. L’oro era un valore oggettivo, un equivalente della ricchezza prodotta. La carta é un’ipoteca su una ricchezza che non esiste, appoggiata da un fucile puntato su coloro che devono produrre. La carta é un assegno rilasciato dai pescecani legali su un conto che non é il loro: sulle virtù delle vittime. Attenti al giorno in cui l’assegno vi sarà rimandato indietro con sopra scritto: “Per mancanza di fondi”.

Quando avrete fatto del male un mezzo per sopravvivere, non vi aspettate che gli uomini rimangano buoni. Non vi aspettate che rimangano morali per far cuscino agli immorali. Non vi aspettate che producano, quando la produzione viene punita e il ladrocinio ricompensato. Non chiedetevi: “Chi distrugge il mondo?” Siete voi.

Siete in mezzo alle più grandi conquiste della più grande civiltà produttiva e vi chiedete perché vi cade a pezzi intorno, mentre condannate la sua linfa vitale … il denaro. Considerate il denaro come lo consideravano i selvaggi prima di voi, e vi chiedete perchè la giungla sta man mano inghiottendo le vostre città. Nella storia dell’uomo, il denaro è sempre stato rubato da pescecani di un tipo o dell’altro, i cui nomi cambiavano, ma i metodi rimanevano gli stessi: impossessarsi della ricchezza con la forza e tenere i produttori legati, diffamati, oppressi, privati dell’onore.

Quella frase sul male del denaro, che pronunciate con tanta virtuosa indifferenza, proviene da un’epoca in cui il denaro veniva prodotto dal lavoro degli schiavi … schiavi che continuavano a ripeterla, dopo che fu scoperta dalla mente di qualcuno, e rimasta così per secoli. Finché la produzione veniva regolata dalla forza e la ricchezza veniva conquistata con la violenza, poteva andar bene.

Però, attraverso secoli di miseria e di fame, gli uomini hanno continuato a esaltare i pescecani, a considerarli aristocratici della spada, aristocratici per nascita, aristocratici della burocrazia, e a disprezzare i produttori, a considerarli schivi, commercianti … e industriali.

Per la gloria dell’umanità, c’é stata, per la prima e ultima volta nella storia, una nazione del denaro

e non trovo miglior tributo da offrire all’America, perché questo significa: una nazione di ragione, di giustizia, di libertà, di produzione, di conquista. Per la prima volta, la mente dell’uomo e il denaro furono liberati e non esistevano più fortune-per-conqusta, ma fortune-per lavoro, e al posto degli uomini con la spada in mano apparvero i reali costruttori del benessere, i più grandi lavoratori, gli esseri umani più evoluti… gli uomini fatti da sé … gli industriali americani.

Se mi chiedete di nominare la più orgogliosa distinzione degli americani sceglierei… perché contiene tutte le altre… il fatto che sono stati loro a creare la frase “far soldi”. Nessun altro popolo e nessun’altra nazione aveva mai usato prima qeuste parole; gli uomini avevano sempre pensato alla ricchezza come a una quantità statica… da ereditare, chiedere, rubare, dividere o ottenere come un favore. Gli americani sono stati i primi a capire che la ricchezza deve essere creata. Le parole “far soldi” contengono l’essenza della moralità umana.

Eppure queste furono le parole per le quali gli americani furono condannati dalla cultura dei continenti dei pescecani. Ora il credo dei pescecani vi ha convinti a considerare le vostre più grandi conquiste come un marchio di infamia, la vostra prosperità come una colpa, gli industriali come delinquenti, e le vostre meravigliose fabbriche com il prodotto e la proprietà di un lavoro muscolare, il lavoro di schiavi, frustati come quelli delle piramidi d’Egitto. Il farabutto che dice di non vedere alcuna differenza fra il potere del dollaro e quello della frusta, dovrebbe imparare la differenza sulla sua stessa schiena … come penso che avverrà.

Finché e a meno che non scoprirete che il denaro è alla radice di ogni bene, sarete voi stessi gli artefici della vostra rovina. Quando il denaro finirà di essere il mezzo di scambio fra gli uomini, allora gli uomini diverranno gli schiavi degli uomini. Sangue, fruste e fucili … o dollari. Fate la vostra scelta … non c’è n’é altra … è giunto il momento”.

*Discorso sul denaro di Francisco D’Anconia (La Rivolta di Atlante, di Ayn Rand, Corbaccio editore)

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“Discorso sul denaro: la radice di ogni bene” è stato scritto da Leonardo e pubblicato su Miglioverde.

Sondaggio Piepoli (19 aprile 2024): Europee 2024

Sondaggio Piepoli (19 aprile 2024): Europee 2024

Sull’edizione del 19 aprile 2024 de Il Giornale è stato pubblicato un sondaggio sulle prossime elezioni europee realizzato dall’Istituto Piepoli.

Le intenzioni di voto

Sondaggio Piepoli (19 aprile 2024): Europee 2024

Per consultare l’elenco dei sondaggi Piepoli ripubblicati su Scenaripolitici.com potete andare nella sezione “Gli altri istituti”, oppure cliccare qui.

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“Sondaggio Piepoli (19 aprile 2024): Europee 2024” è stato scritto da The Watcher e pubblicato su Scenaripolitici.com.

La settimana phastidiosa – 27 aprile 2024

Macron, Draghi e la sindrome italiana della Ue – Gli astenuti in astinenza da debito – Le peggiori prassi e il Superbonus spalmabile – Babbo Natale e la tredicesima primaverile – Elly e il moto perpetuo che fa bene alla salute
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“La settimana phastidiosa – 27 aprile 2024” è stato scritto da Mario Seminerio e pubblicato su Phastidio.net.

Banche, liquidità e… Non tutto il collaterale ha la stessa qualità!

di MATTEO CORSINI

A seguito della crisi che ha colpito alcune banche regionali statunitensi un anno fa, le autorità di vigilanza hanno impostato una corposa (fin troppo voluminosa) revisione dei requisiti patrimoniali, che però potrebbero non essere risolutivi quando il problema è la liquidità.
Bill Dudley, già presidente della Fed di New York, ritiene che la soluzione alle crisi di liquidità delle banche consista nell’imporre alle stesse di “mantenere in via preventiva una quantità di collaterale (come titoli e prestiti a consumatori e imprese) per coprire tutte le loro passività a vista soggette a corsa agli sportelli“. Il collaterale dovrebbe essere depositato presso la Fed, che potrebbe quindi velocemente prestare alle banche (creandola dal nulla) base monetaria in caso di crisi.
A mio parere il problema non sarebbe risolto completamente, perché un conto è tenere riserve di moneta o titoli di Stato a breve termine (tipicamente con scadenza entro i 12 mesi); altro conto è utilizzare come collaterale titoli a lungo termine o prestiti, il cui valore può diminuire notevolmente in caso di aumento dei tassi di interesse o peggioramento della solvibilità dei debitori.
Silicon Valley Bank entrò in crisi perché aveva comprato grandi quantità di titoli di Stato a tasso fisso a lunga scadenza senza coprire il rischio di tasso (anche per motivi contabili e perché non avrebbe avuto un margine di interesse sufficiente a non operare in perdita) e a fronte di raccolta per lo più a vista e per di più non sufficientemente granulare.
Semplicemente le minusvalenze implicite sul portafoglio titoli rendevano il valore di mercato dell’attivo inferiore a quello del passivo, ossia la banca era divenuta di fatto insolvente, cosa che spinse i depositanti a fare uscire i loro soldi.
Non a caso la Fed istituì poi un programma annuale in cui prestava base monetaria alle banche prendendo titoli come collaterale valutati al valore nominale, e non a prezzi di mercato. Suppongo che il rischio di finire nella stessa situazione anche con la proposta di Dudley non sarebbe irrisorio.
Quindi va bene avere collaterale, ma non tutto il collaterale ha la stessa qualità. Le riserve monetarie dovrebbero essere preferite. Ma aumentarle significherebbe ridurre (fino ad azzerare) il regime di riserva frazionaria. Sarebbe la reale soluzione, ma non è voluta né dalle banche, né dai regolatori.

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“Banche, liquidità e… Non tutto il collaterale ha la stessa qualità!” è stato scritto da Leonardo e pubblicato su Miglioverde.

I post-comunisti non sono mai cambiati, sono rimasti tali e ancora governano

di PIETRO DI MUCCIO DE QUATTRO I postcomunisti, senza mai confessare il peccato di gioventù, per dire, hanno cercato di correggere il loro passato. Con ridicola disinvoltura la classe dirigente del Pci si è rifatta la verginità senza troppi riguardi per la decenza morale e politica. Più trasformisti di Fregoli, sostituendo senza pudore i ritratti…

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“I post-comunisti non sono mai cambiati, sono rimasti tali e ancora governano” è stato scritto da Leonardo e pubblicato su Miglioverde.

La storia dell’essere umano è una lotta continua contro le tasse

di JUAN NAVARRETE Da quando esiste lo Stato esistono le tasse. Oggi il cittadino medio si è abituato ad avere tasse tremendamente aggressive. Finanziare lo Stato attraverso queste imposizioni è diventato naturale come qualsiasi altra azione quotidiana della nostra vita. Ma non è sempre stato così! Anche le tasse comportano reazioni. Quando lo Stato non…

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“La storia dell’essere umano è una lotta continua contro le tasse” è stato scritto da Leonardo e pubblicato su Miglioverde.

Sondaggio Tecnè (20 aprile 2024): Europee 2024

Sondaggio Tecnè (20 aprile 2024): Europee 2024

L’Agenzia Dire ha pubblicato il 20 aprile 2024 sul suo sito internet un nuovo sondaggio elettorale realizzato da Tecnè sulle prossime elezioni europee.

Le intenzioni di voto

Sondaggio Tecnè (20 aprile 2024): Europee 2024

La fiducia nei leader politici

Sondaggio Tecnè (20 aprile 2024): Europee 2024

La fiducia nel Governo

Sondaggio Tecnè (20 aprile 2024): Europee 2024

Per consultare l’elenco dei sondaggi Tecnè riportati su Scenaripolitici.com potete andare nella sezione “Gli altri istituti”, oppure cliccare qui.

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“Sondaggio Tecnè (20 aprile 2024): Europee 2024” è stato scritto da The Watcher e pubblicato su Scenaripolitici.com.

Macron e la sindrome italiana sulla Ue

Nuovo discorso euro-programmatico del presidente francese. Da cui emerge ancora l’identikit di Mario Draghi. Deus ex machina per la rinascita e contro la paralisi o segno dell’euro-declino di rito italiano?
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“Macron e la sindrome italiana sulla Ue” è stato scritto da Mario Seminerio e pubblicato su Phastidio.net.

I sostenitori della cultura parastatale non sono altro che mercenari bugiardi

di MARCELO DUCLOS Javier Milei presenterà  alla Fiera del Libro il suo prossimo libro Capitalismo, socialismo e trappola neoclassica. Ciò che sembrava abbastanza logico ha finito per generare un dibattito inutile, dal momento che la stessa “Fundación el Libro”, che organizza il tradizionale evento, è intervenuta per stigmatizzare duramente il presidente. Per Alejandro Vaccaro, presidente della fondazione,…

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“I sostenitori della cultura parastatale non sono altro che mercenari bugiardi” è stato scritto da Leonardo e pubblicato su Miglioverde.

Amici veneti, il 25 aprile esponete la bandiera di San Marco

di ETTORE BEGGIATO

Oggetto: 25 aprile, SAN MARCO, festa nazionale veneta, esponiamo la bandiera veneta!

Da sempre nei territori della Serenissima Repubblica Veneta il 25 aprile si onora e si festeggia San Marco.

Il leone dell’evangelista è stato l’emblema religioso e politico della Repubblica Veneta, e continua ad essere la bandiera e il simbolo del popolo veneto.

E non a caso uno dei primi provvedimenti dei “giacobini” fu proprio quello di sospendere la festa di San Marco, arrivando a punire con la pena di morte chiunque gridasse “Viva San Marco”. (allego copia dei proclami datati 12 aprile e 24 luglio 1797).

E’ fondamentale riappropriarci della nostra identità, delle nostre feste, riscoprire l’orgoglio di sentirsi veneti e di sventolare gioiosamente la nostra bandiera, di esporla dalle nostre case: è l’unico modo per sconfiggere, o perlomeno attenuare gli effetti perversi di quella globalizzazione che sta mortificando culture, civiltà, lingue, costumi, identità diverse ma proprio per questo degne di essere rispettate, tutelate e valorizzate.

Il tutto in un’ottica europea affinchè l’Europa dei banchieri diventi l’Europa dei popoli e delle regioni; un’Europa in grado si svolgere quel ruolo che la storia le assegna, ma che sventuratamente non riesce a interpretare. Un’ Europa che veda protagonisti bavaresi e catalani, scozzesi e sardi, bretoni e baschi, ma anche i veneti.

ECCOVI 28 DATE STORICHE CHE SI CELEBRANO OGGI

 

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“Amici veneti, il 25 aprile esponete la bandiera di San Marco” è stato scritto da Leonardo e pubblicato su Miglioverde.

Sondaggio Ipsos (20 aprile 2024): Europee 2024

Sondaggio Ipsos (20 aprile 2024): Europee 2024

Sull’edizione del 20 aprile 2024 del Corriere della Sera è stato pubblicato un nuovo sondaggio elettorale realizzato da Ipsos sulle prossime elezioni europee.

Le intenzioni di voto

Sondaggio Ipsos (20 aprile 2024): Europee 2024

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“Sondaggio Ipsos (20 aprile 2024): Europee 2024” è stato scritto da The Watcher e pubblicato su Scenaripolitici.com.

Ancora soldi all’Ucraina? Il chiodo finale sulla bara degli Stati Uniti?

di RON PAUL Quando i futuri storici andranno alla ricerca dell’ultimo chiodo sulla bara degli Stati Uniti, potrebbero benissimo stabilire la data del 20 aprile 2024. Quel giorno il Congresso ha approvato una legge per finanziare due guerre e mezza, consegnare ciò che resta della nostra privacy alla CIA e alla NSA e dare al…

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“Ancora soldi all’Ucraina? Il chiodo finale sulla bara degli Stati Uniti?” è stato scritto da Leonardo e pubblicato su Miglioverde.

La perdita delle proprie radici sarà la fine dell’Occidente

di ALEX SWAN

Partiamo con una citazione di Papa Benedetto XVI tratta dal libro “Senza radici. Europa, relativismo, cristianesimo, islam”, del 2004:

  • “La multiculturalità, che viene continuamente e con passione incoraggiata e favorita, è talvolta soprattutto abbandono e rinnegamento di ciò che è proprio, fuga dalle cose proprie”. “C’è qui un odio di sé dell’Occidente che è strano e che si può considerare solo come qualcosa di patologico; l’Occidente tenta sì, in maniera lodevole, di aprirsi pieno di comprensione a valori esterni, ma non ama più se stesso; della sua storia vede oramai soltanto ciò che è deprecabile e distruttivo, mentre non è più in grado di percepire ciò che è grande e puro. L’Europa ha bisogno di una nuova – certamente critica e umile – accettazione di se stessa, se vuole davvero sopravvivere”. 

In realtà, coloro che odiano l’occidente, son sempre gli stessi, solo che prima si facevan chiamare comunisti, ed era facile riconoscerli e combatterli. Oggi si fanno chiamare democratici o persino liberal (negli USA) e si insinuano fra noi camuffati da agnelli, quando in realtà sono pericolosi serpenti che odiano la società liberale, la libera impresa, la proprietà privata e ogni cosa che non sia sotto il diretto controllo dello stato e non possa essere pianificata.

I comunisti hanno l’ossessione del controllo e della pianificazione al fine di raggiungere un bene superiore, la società utopistica perfetta. Popper li definiva costruttori di sistemi e sono incompatibili con la società occidentale, per questo vogliono distruggerla e per farlo ci vendono aria fritta, spacciandola per verità assoluta. Lo fanno per il nostro bene, ci dicono.

In realtà vogliono portarci all’inferno, come hanno sempre fatto, ovunque siano saliti al potere.

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“La perdita delle proprie radici sarà la fine dell’Occidente” è stato scritto da Leonardo e pubblicato su Miglioverde.

Cosa sono le “Sei lezioni” di Mises? 50.000 download del libro in pochi giorni

di JONATHAN NEWMAN Il libro “Politica economica: pensieri per oggi e per domani” di Ludwig von Mises è diventato molto popolare di recente. Il Mises Book Store ha esaurito le copie fisiche e il PDF, disponibile gratuitamente online, ha registrato oltre 50.000 download negli ultimi giorni. Questa ondata di interesse verso le idee di Mises è…

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“Cosa sono le “Sei lezioni” di Mises? 50.000 download del libro in pochi giorni” è stato scritto da Leonardo e pubblicato su Miglioverde.

Sondaggio Termometro Politico (19 aprile 2024): Europee 2024

Sondaggio Termometro Politico (19 aprile 2024): Europee 2024

Termometro Politico ha pubblicato il 19 aprile 2024 un nuovo sondaggio sulle intenzioni di voto nelle prossime elezioni europee.

Le intenzioni di voto

Sondaggio Termometro Politico (19 aprile 2024): Europee 2024

La fiducia nel Pres. del Consiglio

Sondaggio Termometro Politico (19 aprile 2024): Europee 2024

Per consultare l’elenco dei sondaggi di Termometro Politico riportati su Scenaripolitici.com potete andare nella sezione “Gli altri istituti”, oppure cliccare qui.

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