Elezioni Politiche 2018: straordinaria vittoria del M5S, Italia divisa in due

Elezioni Politiche 2018 Italia

Il nuovo parlamento

Riepilogo risultati elezioni 2018

Trionfo del M5S con percentuali altissime soprattutto al Sud dove fa ‘cappotto’ in numerose regioni (prende tutti i seggi). Grave sconfitta per il Pd: Renzi si dimette, ma resta ancora sulla poltrona temendo che alcuni del PD sostengano un governo M5S.

Dominio della Lega nel Lombardo-Veneto. La situazione al momento è paralizzata: al centrodestra mancano circa 50 deputati, al M5s quasi 90. Un punto di partenza potrebbe essere la maggioranza che eleggerà i presidenti delle Camere

Il Movimento 5 stelle (M5s) aumenta i propri voti di oltre 1,5 milioni, passando da 8.704.809 nel 2013 a 10.522.272 di ieri. Una crescita di 7,1 punti percentuali (dal 25,5% al 32,6%). Il primo partito italiano, con una distribuzione dei consensi ampia sul territorio nazionale, sebbene con un maggiore insediamento nelle regioni del Centro-sud, cresce del 20,9% sui valori assoluti delle precedenti elezioni politiche. Si tratta di un fenomeno infrequente per i partiti “nuovi”, il cui risultato alle elezioni successive al debutto spesso si traduce in una débâcle tanto che spesso in letteratura si fa riferimento al concetto di flash party. Questi risultati indicano invece che il M5s non è un partito passeggero o estemporaneo rispetto alla storia politico-elettorale italiana, bensì un attore politico in corso di progressiva strutturazione territoriale e destinato a durare nel tempo, al di là degli accadimenti locali che lo contraddistinguono.

TUTTI I RISULTATI ELETTORALI

Scarica l’analisi sul voto fatta dall’Istituto Cattaneo (PDF)

 

 

Elezioni: M5S alla volata finale oltre il 40%. Exit Poll e proiezioni a partire dalle 23

exit poll proiezioni elezioni

In attesa degli exit poll, i sondaggi non possono essere diffusi, neppure i tanti sondaggi clandestini circolati in queste ore sotto banco, ma ormai appare chiaro che la vittoria del Movimento 5 Stelle sarà ancora più netta di quanto non si pensasse sino a pochi giorni fa, soprattutto al Sud.

Il PD è dilaniato dal gravissimo scandalo sui rifiuti che ha coinvolto i De Luca, messo a nudo dall’inchiesta di FanPage, oltre allo scandalo Consip, alle candidature imposte come la Boschi a Bolzano, a gran parte del partito e degli elettori fuggiti in Liberi e Uguali, la formazione di Bersani, D’Alema e Grasso che annovera anche Vendola, Civati, Fassina e tanti altri esponenti di sinistra.

Nel centrodestra Berlusconi arriva stracotto con le solite promesse che gli italiani conoscono da 25 anni e un candidato premier (Tajani) messo lì per arginare gli estremismi della Lega di Salvini e della Meloni.

Il resto non pervenuto. Il M5S invece si presenta con una squadra di governo fatta da straordinarie personalità del mondo accademico, un programma di investimenti per il Paese e il reddito di cittadinanza che sconfiggerà definitivamente la povertà. Non ci sono paragoni dunque è plausibile che il risultato giocherà a favore della compagine di Luigi Di Maio.

Intanto l’affluenza alle urne è più alta del solito. C’è caos alle urne, ritardi nello spoglio del voto estero. I primi exit poll e le prime proiezioni arriveranno a partire dalle ore 23.

Auspici o, peggio, possibilità

E MO TE SVEJI???
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No scusate, ma credevo che Fini fosse quasi credibile, ma non ce l’ho fatta. No. Lui è tetro, è falso. Per questo si allea con gentaglia come Lombardo, che pure può sembrare a tratti simpatico, con Rutelli, che simpatico non è mai stato, e Casini, incommentabile (e mi ruba anche le foto …che fossero quelli dell’Orwell Prize 2011 può starci, ma lui proprio no, eppure ci sta lo stesso).
Pierluigi Bersani, nel confronto dimostrato a ‘Via con me’ (RaiTre, 15 novembre 2010), ha prevalso, con argomentazioni più toccanti rispetto a quelle del fonditore (fondatore+traditore) vulgarmente noto come traNsformista.
Eppure non c’è da dimenticare che il PD è una discarica di politicanti orfani di autoritarismo ma proni di politichese e burocrazia à la Weber, quella che imbriglia e imbroglia lo stato, ossia i cittadini.
Mi piacerebbe che alle prossime politiche, quelle ormai imminenti – dacché il vile vecchio sàptrapo è moribondo – vi sia un ticket fra quattro presunti protagonisti della presunta buona politica: Vendola, Di Pietro, Bersani e Grillo.
I primi due soffrono di una base indefinita, vaga, fragile, ballerina. Bersani ha una base solida, come la merda. Grillo infine ha una base gassosa, come una scoreggia. Ma tutti assieme, forse, possono uscire dal culo come uno stronzo fiammante, inedito per la storia politica italiota. Come disse Mentana, auguri.

L’oggetto si rifà a questa (poco) spettacolare elencazione:

Ma è cusì ca passa lu tiempu.. sai iu sulla serra visciu le luci ca brillanu intra la notte comu fuechi… addru stae la gente mia intra li paisi… de qua subbra pare tuttu quetu… ca iou la sacciu ce mbete ca me face capire de chiui intra sta monotonia…

Vendola e Fini in corsa per Palazzo Chigi…

¬†Non c’è dubbio! Tra sei mesi saranno loro i candidati a Premier dai due schieramenti principali: Nichi Vendola e Gianfranco Fini. Il paese che si sta immergendo in una grave crisi economica e occupazionale scommetterà tra due visioni diverse del futuro incarnate in due personaggi politici ancora sulla cresta dell’onda. Entrambi provengono da formazioni politiche neonate, partorite da travagliate fusioni e scissioni. Entrambi siedono su scranni istituzionali, Vendola come presidente della Regione Puglia e¬† Fini come presidente della Camera dei Deputati. Tra i due non sono mancati reciproci indiretti apprezzamenti: Intervistato su La7 il 16 luglio scorso,¬† Vendola ha detto: “Se vinco le primarie sogno Fini come Avversario” e Fini, qualche giorno dopo, incrociandolo nel transatlantico, lo ha abbracciato.

Sarà un bel duello, probabilmente sarà il primo duello nella storia della Repubblica che deborderà dagli schemi tradizionali dei sondaggi. Una buona parte degli astensionisti ritornerà a votare fregandosene altamente dell’inquadramento ideologico dei candidati e si starà attenti più alle loro argomentazioni e alle loro ricette per uscire dalla crisi che alle classiche sponde partitiche di provenienza.

Rimane un piccolo grande problema: sapranno i due candidati far uscire la politica dallo stagno maleodorante in cui è finita? Quale nuovo sentiero riusciranno a percorrere per portare una qualche novità nel panorama politico prettamente gerontocratico e bacchettone?

La straordinaria novità è che i due candidati hanno in comune un fantastico obiettivo economico: Fini propone di alzare la tassazione delle rendite finanziarie dal 12,5 % al 25%, un obiettivo che è stato sempre il cavallo di battaglia del partito di Rifondazione comunista da cui proviene Vendola.

Certo, non è rassicurante pensare all’apparato che li ha circondati entrambi e che forse li circonda ancora. Dietro Vendola ci sono personaggi che hanno governato con Veltroni e con Marrazzo e, da assessori, non hanno apportato, a mio avviso, nessun contributo innovativo nella politica pubblica, anzi, hanno sposato, come sempre, la pratica delle lottizzazioni, dello spoil system e della realpolitik che rinnega la “mission” ideale originaria. Allo stesso modo i colonnelli di Fini hanno percorso le stesse logiche appropriandosi di posti negli apparati pubblici, nei meandri rai, negli anfratti postali ecc ecc.

La speranza di un riscatto della politica e di un colpo di reni di Vendola e Fini dovrebbe provenire, speriamo, dalla …. LEGGI TUTTO

 

(foto Vendola da: http://blog.leiweb.it/marinaterragni/2010/04/28/letero-niki/ )

(foto Fini da: http://elezioni.myblog.it/archive/2010/09/23/il-fini-giustifica-il-nudo.html )

Berlusconi ed il bigliettino di istruzioni a Cicchitto

Ieri per il Parlamento è stata una giornata da dimenticare. Cori da stadio, corna, insulti, pugni alzati ed anche bigliettini. Quello che vedete in foto sono le istruzioni del Premier per Fabrizio Cicchitto dopo l’intervento di Franceschini. Il testo è il seguente…¬´Dopo l’intervento di Franceschini è bene che, se puoi, tu avvalori e rafforzi i nostri risultati in materia di antimafia e legalitପ. Firmato, Silvio.
Forse il Premier ha confuso il Parlamento con uno dei tanti programmi televisivi dove annunciatrici ed annunciatori sono microfonati per seguire le istruzioni della regia?
Il Parlamento ieri ricordava tanto con quei bigliettini di istruzioni Ambra Angiolini microfonata da Boncompagni quando era alle prime armi. Da un Parlamento microfonato a suon di bigliettini sulla recita da fare occorre fare una riflessione o forse c’è qualcosa di più che ci sfugge?
Fra non molti giorni ricorrerà l’anniversario del ritrovamento del corpo di Giacomo Matteotti. Qualcuno se ne ricorderà in pieno Agosto? Forse ci sarà un bigliettino che dirà a chi di dovere di fare silenzio sulla ricorrenza della grigia e sorda aula di Montecitorio? Forse qualcuno nemmeno si ricorderà chi era Giacomo Matteotti ed il suo discorso che segnò la fine della sua vita?
Storie d’altri tempi? Forse. Ma la storia si ripete aggiornata e corretta per ricordarci che tutto di nuovo potrebbe succedere? Dalla Mongolia giunge notizia che si parla di purezza della razza. Spero basti per comprendere che la storia si ripete, svastisca compresa!
All’epoca si chiamava partito del listone, adesso come si chiama scrivetelo voi.
Ricordo ai lettori che Reset non chiude e rimane aperto visto che come titolò qualcuno in Rete “Sarà un’estate con il botto“, e cogliamo l’ccasione per riflettere sul fatto che il Parlamento è diventata solo una bella recita telecomandata dalla cabina di regia. Però la Democrazia è ben altra cosa. Chi può informi il Palazzo. A scuola non si passano bigliettini, in Parlamento sono “un must”. Ma per Certi Italiani, ¬†questa come tante altre, sono storie a parte!
Buona estate, arrivederci al prossimo post, e sempre sperando in Libertà, dal Vostro Cartapazio Bortollotti.

Tutte le foto di ieri a Montecitorio da RepubblicaMultimedia.it

Primavera 2011: sarà tempo di nuove elezioni?

Floating Voter
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Non che mi interessi della questione del voto elettorale. Ma una breve riflessione alla luce degli ultimi eventi di fanta-politica caratterizzanti il mercato politico elettorale di questo ultimo mese deve essere necessariamente effettuata.

Dico necessariamente perchè da osservatore e spettatore teatrale è anche mio dovere quello di riuscire a prevedere le prossime mosse tattiche del sistema proprio per smascherare ancor di più la falsità che connota quei burocrati politicanti e politichesi di destra centro e sinistra che occupano le poltrone rosse del parlamento pagate dai contribuenti italiani.

Quindi, avendo pagato il biglietto per assistere a questa pessima rappresentazione teatrale sarà mio diritto quello di prevedere la fine di questo melodramma?

Anche se non lo fosse beh lo farei comunque….

Sul punto mi viene in mente un manifesto scritto da alcuni compagni dell’autonomia operaia dal titolo ” certo che faccio politica. Ogni 4 anni mi slegano e mi fanno fare una croce su una scheda”.
Beh in Italia la media del voto per le politiche interne è di una nuova elezione ogni due anni e mezzo circa. Che spreco di danaro pubblico e di energia!!!

Questo governo reazionario è giunto alla sua fine.

Ma una cosa mi preme sottolinearla ovvero che hanno uno scopo ben preciso da raggiungere ovvero votare il prima possibile la legge bavaglio e poi i giochi si possono riaprire. Il punto è che tale legge verrà in qualche modo votata anche dalla finta opposizione del pd. La Finocchiaro dice che loro devono essere responsabili, quindi anzichè fare pieno ostruzionismo propongono emendamenti di modifica a questa legge che celerà ai più attenti lettori ed alla opinione pubblica importanti notizie sul sistema.

VIVA IL SENSO DI RESPONSABILITA’!

Sarà che il Pd è nel sistema? Chissà…

Probabilmente dopo l’estate ci sarà un rimpasto di governo giusto il tempo di preparare la nuova stagione elettorale, vedi il caso Bologna per esempio. Cosi il Pd, anzichè spingere per una vera opposizione avrà tutto il tempo di proporre nuovo segretario politico per il 2011 dato che Bersani ha il ruolo evidente di traghettatore bis.

In ogni caso chiunque sarà il candidato della non sinistra vuoi Vendola, vuoi Bersani, dall’altra parte ci troveremo qualche esponente confindustriale di grande spicco, nonchè probabilmente il finto moderato Fini( molto pericoloso!).

E’ chiaro che l’alternativa non esiste a livello elettorale nel senso che sono tutti complici del sistema e nel sistema, l’unica alternativa possibile è la rivoluzione sociale punto e basta.

Ma in Italia siamo, ad oggi, lontani anni luce da tale evento, salve qualche catastrofe naturale che forse aiuterà tutti noi!

Confido sempre nel potere supremo e rivoluzionario della natura!!!

Si, prevedo che per la primavera del 2011 si voterà.

Intanto approveranno la legge bavaglio, guarda caso proprio in coincidenza con il nascere della inchiesta sulla P3, ma si propone nel contempo anche l’allungamento del Segreto di Stato… e siano essi di destra o finta sinistra sono tutti e dico tutti con le mani sporche dal e nel potere corrotto,mafioso e massonico.

Chissà quante verità scomode verranno ancora una volta celate…

Mi sbaglierò? Il tempo, breve, risponderà a questo mio interrogativo(?).