Irlanda ed Estonia cedono alle pressioni: si alla “Minimun tax” europea per le aziende

di MATTEO CORSINI

La pressione suppongo che sia stata notevole. Fatto sta che Irlanda ed Estonia si sono “convinte” ad apoggiare la global mimimun corporate tax al 15%. Il ministro dell’Economia irlandese, Pascal Donohoe, ha parlato di “decisione pragmatica“. Un chiaro segnale di quanto ho sostenuto poc’anzi.

Danhoe afferma che la Commissione europeaha garantito anche che la direttiva sarà fedele all’intesa e non andrà oltre il consenso internazionale.” Come no: come quando si apre una falla in un argine, qualcuno può credere che non sia destinata a ingrandirsi. Purtroppo i fatti tendono a rivelare quanto sia illusorio tale punto di vista.

Basti pensare al giubilo di Janet Yellen, segretario al Tesoro Usa e promotrice della mimumum tax:

Che sia una vittoria per i tassatori e i consumatori di tasse non ne dubito. La logica e il buon senso mi fanno però pensare che se le tasse aumentano non può essere una vittoria per tutti, né che, almeno in parte, questa tassazione non sia traslata sui consumatori. La tassazione non può mai essere un evento win-win.

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