«Basta vedere la loro storia personale per rendersi conto che se riusciranno a conquistare la maggioranza nell’Assemblea Nazionale, per essere certi che non verranno qui a fare leggi, a criticare il governo o a controllare, che sono le attività che sempre dovrebbe svolgere l’Assemblea Nazionale, non verranno per raccogliere le voci del popolo e portarle al dibattito, si maschereranno da democratici, cercheranno di raggiungere l’Assemblea Nazionale per destabilizzare il paese e per tentare un colpo di stato come in Honduras, perché questa è la linea che gli impone l’impero nordamericano».
Queste sono le parole utilizzate dal Comandante Hugo Chávez Frías, nel 2010, in occasione di un’Assemblea del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) a Maracay. Parole profetiche che prevedono quanto accaduto domenica, dove con un colpo di mano nell’Assemblea Nazionale le forze di opposizione che detengono la maggioranza hanno provato il golpe istituzionale.
L’allora presidente Hugo Chávez, inoltre, descrisse con precisione le pratiche della rissosa opposizione venezuelana, che oggi come allora sono identiche: «Si accoltellano tra loro, basta vedere l’odio e l’irrazionalità che trasuda da i loro pori».