Vaccini, rabbia psicologi: “Umiliati e offesi. Draghi mal consigliato”

 

Come sempre avviane nel Belpaese si deve trovare il capo espiatorio di tutti i mali del momento. Da ieri sera, grazie al Presidente del Consiglio Mario Draghi i nuovi mostri sono gli psicologi, in quanto “senza coscienza”, “saltafila” hanno tolto i vaccini alle categorie più fragili.

La replica a Draghi è arrivata da David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) che, all’AdnKronos ha spiegato: “Credo che purtroppo il presidente Draghi sia stato mal consigliato, per il semplice motivo che gli psicologi, in quanto operatori sanitari, sono stati obbligati dal Governo stesso a fare il vaccino. Quindi non c’è stato salto di fila né richiesta da parte nostra, è stato il Governo che ha stabilito che, per proteggere i pazienti, tutti gli operatori sanitari dovessero essere vaccinati. Addirittura l’ultimo decreto prevede che, se non c’è vaccinazione, gli psicologici possano essere sospesi dall’attività professionale: c’è una contraddizione clamorosa, è evidente che un capo del Governo non possa sapere tutto ma i suoi consiglieri avrebbero dovuto conoscere questi fondamentali dettagli tecnici”. 

“L’altro aspetto è che chi evidentemente ha consigliato il presidente Draghi – continua Lazzari – non sa quello che fanno gli psicologi, la maggior parte dei quali sul campo, opera all’interno non solo delle strutture sanitarie ma in tantissime realtà con bambini, con soggetti disabili, con anziani nelle Rsa, nei consultori familiari, nelle comunità terapeutiche, siamo in mezzo alla gente e a contatto con le persone che aiutiamo e la ratio della norma era di non contagiarle, considerato che non tutto e non sempre si può fare online. Siamo offesi e anche umiliati, ma non me la prendo tanto con Draghi quanto con chi lo ha consigliato, probabilmente rimasto a molti decenni fa, con una visione antica dello psicologo e della psicologia”.