Scontri nel Nagorno Karabakh tra Armenia e Azerbaigian: Putin esprime preoccupazione

 

Il riacutizzarsi del conflitto mai risolto tra Armenia e Azerbaigian ha come ovvio provocato reazioni in quei paesi a vario titolo coinvolti nelle vicende. 

 

Se la Turchia ha immediatamente ribadito il proprio sostegno incondizionato all’Azerbaigian, il presidente russo Vladimir Putin ha espresso grave preoccupazione per l’escalation della situazione nel Nagorno-Karabakh, come riferito dal servizio stampa del Cremlino dopo la conversazione telefonica di Putin con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan.

 

“La conversazione si è concentrata sulla situazione nella zona del conflitto del Nagorno-Karabakh. La parte russa ha espresso seria preoccupazione per gli scontri armati su larga scala. Ha evidenziato che ora è importante fare tutto il possibile per prevenire un’ulteriore escalation del conflitto e fermare le ostilità”, ha riferito il servizio stampa. 

 

L’agenzia TASS riferisce inoltre che la telefonata è avvenuta su iniziativa della parte armena. 

 

La situazione in Nagorno-Karabakh si è surriscaldata il 27 settembre – evidenzia ancora l’agenzia russa – quando l’Azerbaigian ha dichiarato che le sue posizioni erano state oggetto di un vasto fuoco da parte dell’Armenia. L’Armenia, a sua volta, ha affermato che l’esercito azero ha organizzato un’offensiva in direzione del Nagorno-Karabakh. Un certo numero di insediamenti nel Nagorno-Karabakh – secondo Yerevan – compreso il suo centro amministrativo Stepanakert, sono stati bombardati dall’Azerbaigian. Entrambe le parti riferiscono di vittime, anche tra i civili. Le autorità armene hanno imposto la legge marziale e annunciato la mobilitazione dei riservisti.