Blues brothers e l’eterno conflitto tra libertà e statalisti

di SERGIO RICOSSA I due protagonisti del film, i fratelli Jake ed Elwood Blues, non sono stinchi di santo (il primo è appena uscito di galera); ma sono personaggi veri perché in loro il male e il bene si mescolano formando un cocktail tutto sommato accettabile. L’uomo esclusivamente buono è rarissimo, ammesso che esista, e…

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“Blues brothers e l’eterno conflitto tra libertà e statalisti” è stato scritto da Leonardo e pubblicato su Miglioverde.

Il socialismo è il male, è il diavolo che “divide et impera”

di FRANCO CAGLIANI Quella del creare divisioni per incrementare la litigiosità dei sudditi, di chi è sottoposto al potere, non è certamente un’arte innovativa, ma conta su migliaia di anni di esperienza. Come ha scritto Paolo Zanotto nel libro “Cattolicesimo, protestantesimo e capitalismo. Dottrina cristiana ed etica del lavoro”, pubblicato da Leonardo Facco Editore, Divisioni…

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Scuola pubblica, la macchina per fabbricare mansueti elettori

di DENIS DE ROUGEMONT Io credo all’assurdità di fatto dell’istruzione pubblica. Credo anche che non si possa riformare l’assurdo. Chiedo soltanto che mi si spieghi perché trionfa e perpetua; con quale diritto ci schiaccia. La risposta è semplice, terribilmente semplice: con il diritto della Democrazia. L’istruzione pubblica e la Democrazia sono sorelle siamesi. Sono nate…

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Sondaggio Tecnè (13 aprile 2024): Europee 2024

Sondaggio Tecnè (13 aprile 2024): Europee 2024

L’Agenzia Dire ha pubblicato il 13 aprile 2024 sul suo sito internet un nuovo sondaggio elettorale realizzato da Tecnè riguardante le prossime elezioni europee.

Le intenzioni di voto

Sondaggio Tecnè (13 aprile 2024): Europee 2024

La fiducia nel Governo

Sondaggio Tecnè (13 aprile 2024): Europee 2024

La fiducia nei leader politici

Sondaggio Tecnè (13 aprile 2024): Europee 2024

Per consultare l’elenco dei sondaggi Tecnè riportati su Scenaripolitici.com potete andare nella sezione “Gli altri istituti”, oppure cliccare qui.

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“Sondaggio Tecnè (13 aprile 2024): Europee 2024” è stato scritto da The Watcher e pubblicato su Scenaripolitici.com.

Il Piano Mattei si è fermato a Tunisi

Giorgia Meloni prosegue la sua infruttuosa spola con Tunisi, portando spiccioli al costoso autocrate Saied. Nel frattempo, il realismo ci spinge a restare nel teatro delle giunte golpiste del Sahel
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“Il Piano Mattei si è fermato a Tunisi” è stato scritto da Mario Seminerio e pubblicato su Phastidio.net.

M5S, Gilda Sportiello in aula parla dell’aborto: “14 anni fa ho scelto di abortire”

L’intervento della deputata del M5S, Gilda Sportiello, nell’aula della Camera contro l’emendamento della maggioranza in merito all’aborto

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“M5S, Gilda Sportiello in aula parla dell’aborto: “14 anni fa ho scelto di abortire”” è stato scritto da Lucrezia Ciotti e pubblicato su Notizie.it.

La Cina annuncia nuove misure di stimolo economico

La Commissione Nazionale per lo Sviluppo e la Riforma della Cina (NDRC), il principale ente di pianificazione economica del Paese, ha recentemente annunciato una serie di misure di stimolo per rafforzare ulteriormente l’economia cinese. Queste azioni seguono l’ottimo risultato del 5,3% di crescita del PIL nel primo trimestre dell’anno, che riflette un buon avvio e una forte dinamicità pronta a essere liberata, scrive il quotidiano Global Times.

Per sostenere questa crescita, il governo ha previsto di facilitare i piani di investimento attraverso il bilancio centrale e di promuovere ulteriori emissioni di titoli del tesoro. Nonostante le sfide persistenti legate a un ambiente esterno complicato e una domanda interna insufficiente, l’economia cinese continua a mostrare una crescita solida e costante grazie alle politiche di supporto e al consumo.

Liu Sushe, vice capo della NDRC, ha dichiarato che il governo accelererà i piani di investimento del bilancio centrale, con un’allocazione di 700 miliardi di yuan (circa 96,7 miliardi di dollari) per quest’anno. Oltre il 30% di questi fondi è già stato assegnato. Liu ha inoltre sottolineato l’importanza di migliorare l’efficienza degli investimenti e di guidare gli investimenti da tutta la società.

Le recenti misure di stimolo sono state accolte positivamente dagli esperti, che hanno evidenziato l’efficacia delle politiche governative nel sostenere l’economia. Cao Heping, economista dell’Università di Pechino, ha sottolineato come la combinazione di una politica monetaria relativamente accomodante con il supporto fiscale abbia rafforzato l’economia stabile.

Nonostante la performance economica positiva, alcuni media occidentali continuano a sostenere la teoria del “Peak China”, affermando che la crescita economica cinese ha raggiunto il suo apice. Tuttavia, Song Guoyou, vice direttore del Centro per gli Studi Americani dell’Università Fudan, ha ribattuto sottolineando che la Cina continua a distinguersi tra le principali economie globali.

Il progresso strutturale dell’economia cinese è evidente, con una crescita annuale del 6,7% nel settore manifatturiero e un aumento del 7,5% nella produzione di manifattura ad alta tecnologia. Questi settori, come la stampa 3D e i robot di servizio, stanno contribuendo a iniettare nuova linfa nello sviluppo economico.

Nonostante le sfide persistenti, tra cui un ambiente esterno complesso e una domanda interna debole, la Cina mantiene un trend di ripresa economica e miglioramento a lungo termine. Gli esperti sono fiduciosi che con l’implementazione di politiche corrispondenti, la crescita del secondo trimestre non dovrebbe essere inferiore al 5,3%.

In conclusione – afferma il Global Times – la Cina continua a mostrare segni di robustezza economica e di resilienza. Con l’implementazione di ulteriori politiche di sostegno e l’upgrade strutturale in corso, il Paese è ben posizionato per mantenere e consolidare la sua traiettoria di crescita positiva nel corso dell’anno.

USA riattivano sanzioni petrolifere contro il Venezuela

Il governo statunitense non rinnoverà la licenza 44 che consente un parziale alleggerimento delle sanzioni per il settore petrolifero e del gas del Venezuela, in scadenza giovedì.

Secondo la Reuters, che cita alti funzionari statunitensi, la decisione è stata presa a causa di quello che gli Stati Uniti considerano il mancato rispetto di alcuni impegni elettorali da parte dell’amministrazione venezuelana.

Precisamente, il Dipartimento del Tesoro statunitense ha rilasciato una licenza sostitutiva alla 44, per dare alle aziende 45 giorni – fino al 31 maggio – per “chiudere” i loro affari e le loro transazioni con il settore petrolifero e del gas venezuelano.

Nell’ottobre dello scorso anno, il governo statunitense ha annunciato la revoca parziale di alcune sanzioni contro il Venezuela, relative al settore petrolifero, dell’oro e del gas, in seguito all’accordo firmato tra il governo venezuelano e la Piattaforma Unitaria nel 2023.

Secondo le fonti consultate dall’agenzia, “mentre Maduro ha rispettato alcuni impegni previsti dall’accordo dello scorso anno, non ne ha rispettati altri, tra cui quello di permettere all’opposizione di candidare il candidato di sua scelta contro di lui alle elezioni presidenziali del 28 luglio”.

“Di conseguenza, l’amministrazione Biden intende lasciare che l’attuale congedo generale di sei mesi scada senza essere rinnovato poco dopo la mezzanotte EDT (0500 GMT di giovedì)”, hanno dichiarato i funzionari a condizione di anonimato.

Blinken “esprime preoccupazione” sulla cooperazione russo-cinese

Il Segretario di Stato nordamericano Anthony Blinken intende esprimere, durante la sua prossima visita in Cina, la preoccupazione degli Stati Uniti per il fatto che Pechino stia aiutando la Russia a costruire la sua base industriale di difesa per combattere in Ucraina. Lo riferisce la Reuters, citando il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.

“Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a un flusso di materiali dalla Cina alla Russia che quest’ultima sta utilizzando per ricostruire la propria base industriale e produrre armi che poi appaiono sul campo di battaglia in Ucraina”, ha dichiarato Miller durante un briefing con la stampa. Washington è “incredibilmente preoccupata”.
 
In precedenza, un portavoce dell’ambasciata cinese ha dichiarato alla Reuters che la Cina non è parte in causa nel conflitto ucraino e che il semplice commercio tra Cina e Russia non dovrebbe essere limitato a causa delle ostilità.
 
Il presidente Joe Biden ha sollevato la questione in una conversazione telefonica con il presidente cinese Xi Jinping all’inizio del mese, dopo la quale i funzionari statunitensi hanno dichiarato che Blinken si sarebbe recato in Cina nelle prossime settimane. I dettagli della visita non sono ancora stati resi noti.
 
Blinken ha sollevato la questione con i ministri degli Esteri della NATO a Bruxelles all’inizio del mese e ne discuterà anche in occasione di un incontro con le controparti del G7 in Italia questa settimana, scrive Reuters.

Shannon: accompagnata al ballo di fine anno da oltre 100 motociclisti

Lei è Shannon, una giovane affetta da una serie di patologie che l’hanno costretta al ricovero in ospedale. Ma al suo ritorno a scuola è stata presa di mira dai compagni che l’hanno portata a rinunciare al ballo di fine anno, uno dei suoi più grandi sogni. Tuttavia grazie all’intervento della mamma e alla magia dei social, è accaduto qualcosa di completamente inaspettato. ❤

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“Shannon: accompagnata al ballo di fine anno da oltre 100 motociclisti” è stato scritto da Redazione Notizie.it e pubblicato su Notizie.it.

Strage di erba: oggi il processo di revisione

Strage di Erba, oggi a Brescia la nuova udienza per la richiesta di revisione del processo a carico di Olindo Romano e Rosa Bazzi. La coppia, in carcere da gennaio 2007, è stata condannata in via definitiva all’ergastolo nel 2011 per l’omicidio di Raffaella Castagna, suo figlio il piccolo Youssef Marzouk di due anni, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.

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All’Isola dei Famosi c’è un gigolò?

Sull’Isola dei Famosi c’è un gigolò? @viviamabazzani1 lo conferma, dichiarando di aver avuto un’esperienza diretta con lui. La ragazza infatti gli ha chiesto il listino prezzi e varie informazioni, ma ciò che scopre la lascia senza parole.
Cosa ne pensate?

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“Non vedo l’ora che il suo dolore possa smettere di esistere”

@carlottaferlitoo parla apertamente del dolore per la malattia della madre e di quanto sia difficile affrontare determinate situazioni. Per l’atleta questa non è vita ed è assurdo che una persona non possa scegliere di smettere di soffrire.
Cosa ne pensate?

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“Cose per cui non spendo soldi”

Perché spendere soldi inutilmente? @michellecoran racconta di come risparmia quotidianamente sulle piccole cose, a partire dal beauty per finire con la spesa o i vestiti. Essere in grado di fare le cose da soli può avere molti vantaggi.
E voi in cosa riuscite a risparmiare?

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Peter Sloterdijk: Regole per il parco umano

 

È in uscita per Tlon Edizioni Non siamo ancora stati salvati. Saggi dopo Heidegger di Peter Sloterdijk. Clonazione, scoperte geografiche e coscienza delle macchine, umanismo e pessimismo, mostri e metafisica sono solo alcuni dei temi che attraversano i dieci saggi che compongono questo affresco di filosofia e storia della cultura contemporanea.
Ne ospito qui un estratto.
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Una risposta alla Lettera sull’“umanismo” di Heidegger

I libri, così ha detto una volta il poeta Jean Paul, sono delle lettere un po’ più consistenti inviate agli amici. Con questa frase ha definito con grazia e in modo essenziale, la natura e la funzione dell’umanismo: una telecomunicazione che istituisce amicizie attraverso il medium della scrittura. Ciò che dai tempi di Cicerone risponde al nome di humanitas è, sia in senso lato che in senso stretto, una conseguenza dell’alfabetizzazione. La filosofia, da quando è diventata un genere letterario, acquisisce nuovi adepti scrivendo in modo contagioso di amore e amicizia. Non solo è un discorso sull’amore di sapienza, ma vuole anche riuscire a conquistare gli altri a questo amore. Il fatto che la filosofia scritta possa farsi degli amici tramite i testi le ha permesso di mantenere il suo potenziale di contagio dai suoi inizi, più di 2500 anni fa, fino a oggi. Si è continuato a scrivere filosofia di generazione in generazione come se fosse una lettera a catena, e nonostante tutti gli errori di copiatura, o forse proprio grazie a questi, la filosofia ha sedotto copisti e interpreti con il suo influsso socializzante.

L’anello più importante in questa catena di lettere fu senza dubbio la ricezione degli invii greci operata dai Romani. Solo l’assimilazione romana ha reso comprensibile il testo greco per l’impero e perlomeno mediatamente lo ha reso accessibile alle culture europee più tarde, dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente. Certo gli autori greci si sarebbero meravigliati se avessero saputo quali erano gli amici che un giorno avrebbero ricevuto le loro lettere. Ma fa parte delle regole del gioco della cultura scritta che i mittenti non possano conoscere in anticipo i loro reali destinatari, e ciononostante gli autori si lanciano nell’avventura di inviare le loro lettere a degli amici non ben identificati.

Le spedizioni postali, che noi chiamiamo tradizione, non avrebbero mai potuto venire consegnate, se la filosofia greca non fosse stata codificata su rotoli di pergamena trasportabili. E i Romani stessi non sarebbero stati capaci di stringere amicizia con i mittenti di questi scritti, se i lettori greci non si fossero messi a loro disposizione, aiutandoli a decifrare le lettere venute dalla Grecia. L’amicizia che matura nella lontananza ha dunque bisogno di entrambe le cose: delle lettere e di quelli che le consegnano o le interpretano. Certo se i lettori romani non fossero stati pronti a stringere amicizia con le trasmissioni a distanza dei Greci, non ci sarebbero stati i riceventi, e senza l’entrata in gioco dei Romani con la loro grandiosa recettività, le trasmissioni greche non avrebbero mai raggiunto lo spazio dell’Europa occidentale, abitato ancor oggi da gente interessata all’umanismo. Non ci sarebbero così né il fenomeno dell’umanismo, né una parte significativa dei discorsi filosofici latini, né le più tarde culture filosofiche di lingua nazionale. Il fatto che oggi, qui, stiamo parlando in tedesco di questioni che riguardano l’uomo, lo dobbiamo non da ultimo alla prontezza con cui i Romani lessero gli scritti dei maestri greci come delle lettere inviate agli amici in Italia.

Se prendiamo in considerazione le conseguenze epocali della posta greco-romana, appare evidente la stretta parentela con lo scrivere, l’inviare e il ricevere testi filosofici. Certo il mittente di questo tipo di lettere d’amicizia spedisce i suoi scritti in giro per il mondo senza conoscere i destinatari, oppure, nel caso li conosca, è convinto che la trasmissione delle lettere continui al di là di essi, e possa provocare una molteplicità indefinita di amicizie possibili con lettori anonimi, che spesso non sono ancora neanche nati.

Dal punto di vista erotologico l’amicizia ipotetica tra lo scrittore di libri e di lettere e quelli che li ricevono, rappresenta un caso di amore a distanza. E proprio nel senso in cui lo intendeva Nietzsche, secondo il quale la scrittura è il potere di trasformare l’amore per il prossimo e per ciò che ci è più vicino in un amore per la vita sconosciuta, lontana e a venire. La scrittura non sarebbe solo un ponte telecomunicativo tra dei vecchi amici, che al momento dell’invio della lettera vivono distanti l’uno dall’altro, essa comporterebbe invece anche un’azione di seduzione nella distanza, una seduzione che si spinge verso l’ignoto. Detto con il linguaggio magico della vecchia Europa: la scrittura opera una actio in distans, con lo scopo di stanare l’amico sconosciuto, e di spingerlo a aderire al circolo degli amici. Il lettore che si cimenta con la “lettera più consistente” infatti può intendere il libro come una lettera d’invito e se si lascia sedurre dalla lettura finisce per entrare nella cerchia di coloro che sono chiamati a testimoniare della ricezione della trasmissione.

Si potrebbe ricondurre così il fantasma comunitario, che sta alla base di tutti gli umanismi, al modello di una società letteraria, i cui membri scoprono, attraverso le letture canoniche, il loro amore comune per dei mittenti che fungono da ispiratori. Nel cuore dell’umanismo così inteso scopriamo una fantasia di setta o di club, il sogno cioè della solidarietà destinale tra coloro che sono stati scelti perché capaci di leggere. Per il vecchio mondo infatti, fino alla vigilia dello Stato nazionale moderno, la capacità di leggere ha significato qualcosa come l’appartenenza a una élite basata sul segreto. Un tempo la conoscenza della grammatica veniva considerata in molti luoghi come il simbolo della fascinazione. E difatti già nell’inglese medievale dalla parola grammar derivò la parola glamour.[1] ciò vuol dire che chi è capace di leggere e scrivere sarà capace di fare anche altre cose impossibili. Gli umanizzati innanzitutto non sono nient’altro che la setta degli alfabetizzati e come in molte altre sette anche in questa vengono in luce dei progetti espansionistici e universalistici. Inoltre lì dove l’alfabetismo divenne fantastico e pretenzioso, nacque anche la mistica grammatica o letterale, la kabbala, animata dall’entusiasmo nell’osservare i tipi di scrittura usati dal creatore del mondo.[2] Dove invece l’umanismo divenne pragmatico e programmatico, come nelle ideologie classico-umanistiche degli Stati nazionali borghesi del xix e xx secolo, il modello della società letteraria si estese sino a diventare la norma della società politica. Da quel momento in poi i popoli si organizzarono all’interno di uno spazio nazionale in associazioni di amicizia forzosa, totalmente alfabetizzate e votate a un canone di lettura vincolante.

Accanto agli autori antichi, comuni a tutta l’Europa, vengono mobilitati ora anche i classici nazionali e moderni, le cui lettere rivolte al pubblico assurgono, grazie al mercato dei libri e alle scuole superiori, a fattori determinanti nella creazione delle nazioni. Che cosa sono infatti le nazioni moderne se non la finzione efficace di un pubblico di lettori che proprio grazie a questi scritti diventano una cerchia di amici affiatati? Il servizio di leva per la gioventù di sesso maschile, e il servizio di lettura dei classici per i giovani di entrambi i sessi, ecco ciò che caratterizza l’epoca borghese classica; quell’epoca dell’umanità armata e acculturata, cui oggi i nuovi e vecchi conservatori guardano con nostalgia, e contemporaneamente senza speranza, del tutto incapaci di elaborare un canone letterario mediatico-teoretico. Chi voglia farsene un’idea aggiornata dovrebbe riflettere su come sono falliti penosamente i tentativi di un dibattito nazionale, tentato di recente in Germania, sulla presunta necessità di un nuovo canone letterario.

In realtà gli umanismi nazionali, amanti delle letture, hanno avuto la loro epoca di fioritura dal 1789 al 1945. Al loro centro risiedeva, cosciente del proprio potere e compiaciuta di sé, la casta dei vecchi e nuovi filologi. Questi si sentivano incaricati di iniziare i nuovi arrivati al circolo di quelli che ricevono le autorevoli “lettere più consistenti”. In quest’epoca il potere degli insegnanti e il ruolo centrale dei filologi si fondano sulla conoscenza privilegiata di quegli autori che erano considerati i mittenti degli scritti che fondano la società. L’umanismo borghese per sua natura non è altro che il mandato di imporre alla gioventù i classici, e di sostenere la validità universale dei testi nazionali.[3] Le stesse nazioni borghesi sarebbero così in certa parte dei prodotti letterari e postali, finzioni di un’amicizia destinale con lontani connazionali, con lettori legati da un comune sentire, lettori di autori semplicemente appassionanti, propri e comuni nel contempo. Oggi quest’epoca appare irrimediabilmente perduta, ma non perché gli uomini non sarebbero capaci di adempiere al loro compito letterario a causa di una disposizione decadente. L’era dell’umanismo nazional-borghese è giunta a compimento perché l’arte di scrivere lettere che ispirino amore a una nazione di amici, anche se venisse esercitata in modo ancora così professionale, non sarebbe più sufficiente a tenere insieme il filo telecomunicativo tra gli abitanti di una moderna società di massa. Attraverso lo stabilirsi mediatico della cultura di massa nel Primo Mondo, la coesistenza degli uomini nelle società attuali è stata posta su nuovi fondamenti: dopo il 1918 con la radio, dopo il 1945 con la televisione, e oggi ancora più con le attuali rivoluzioni della rete informatica. Come si può facilmente vedere, questi fondamenti sono decisamente post-letterari, post-epistolari e di conseguenza post-umanistici. Se per qualcuno il prefisso “post” in queste formulazioni è troppo drammatico, può sostituirlo con l’avverbio “marginalmente”.

La nostra tesi allora consisterebbe nel dire che le grandi società moderne possono produrre le loro sintesi politiche e culturali solo marginalmente ormai attraverso i media letterari, epistolari e umanistici. Ciò non significa affatto però che la letteratura sia alla fine, essa piuttosto si è trasformata in una sottocultura sui generis, e sono passati i giorni della sua esaltazione come portatrice degli spiriti nazionali. Il legame sociale non è più, nemmeno in apparenza, qualcosa che ha principalmente a che fare con libri e lettere. Nel frattempo sono passati a condurre il gioco i nuovi media della telecomunicazione politico-culturale che hanno ridimensionato di molto il modello delle amicizie nate dalla scrittura. È finita l’era dell’umanismo moderno come modello di scuola e di formazione, poiché non ci si può più illudere di poter organizzare le macrostrutture politiche ed economiche in base all’amabile modello della società letteraria.

[1] L’espressione “magia, fascinazione” viene dalla parola “grammatica”.

[2] Che il segreto della vita dipenda strettamente dal fenomeno della scrittura è anche la grande intuizione della leggenda del Golem. Cfr. M. Idel, Le Golem, éd. du Cerf, Paris 1992; nella prefazione al libro H. Atlan si richiama al rapporto di una Commissione insediata nel 1982 dal Presidente degli Stati Uniti con il titolo Splicing Life. The Social and Ethical Issue of Genetic Engineering with Human Beings, i cui autori si rifanno alla leggenda del Golem.

[3] E naturalmente anche la validità nazionale dei testi universali.

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“Peter Sloterdijk: Regole per il parco umano” è stato scritto da Giorgiomaria Cornelio e pubblicato su NAZIONE INDIANA.