My unfair lady Nouy

(…sono piuttosto oberato per via del direttivo INFER, che si svolgerà domani nella nostra bella sede, della quale vi devo parlare. La bamba oggi ve la dà Charlie Brown, che ha scritto per voi quelle che lui definisce banalità. Saranno anche tali per lui e per noi, ma finché non lo saranno anche per i nostri gazzettieri non saremo un paese libero…)


La recente “battaglia” di Tajani in sede di europarlamento contro “l’addendum” di M.me Nouy ha del tragicomico:
1) i parametri prudenziali sono parte integrante della funzione di vigilanza. Inutile andare a cercare commi di qui e paragrafi di là nelle “leggi” istitutive. La banca propone, la Vigilanza dispone. È così in tutto il mondo ed è così anche per la BCE;
2) se si accetta l’autorità di quel grande direttorio politico “di fatto” che è l’Eurogruppo non si può contestare un direttorio tecnico come la vigilanza della BCE.
Ma ancora una volta è l’aspetto strutturale di questo conflitto che forse interessa di più.
L’iniziativa di Tajani ha un movente politico, non tecnico: le banche italiane non reggeranno un ulteriore giro di vite regolamentare sui propri bilanci. MPS ha dimostrato che gli aiuti pubblici sono estremamente difficili da erogare in un’Italia ingabbiata dalle “regole” de Leuropa. Con una nuova stretta sugli NPL le banche italiane per ricapitalizzarsi dovranno essere cedute a fondi esteri od a banche estere. (Per i dettagli vedere alla voce: “Unicredit”.) Le tossicissime banche tedesche invece dormono (per ora) sonni tranquilli grazie alle “regole” di vigilanza asimmetriche ben evidenziate dal dott. Giacché. Le “leggi” per le quali si arrabatta Tajani si applicano ai nemici e si interpretano per gli amici. È la politica legislativa, baby.
E allora?
E allora abbiamo l’ennesima riprova che i “mercati liberi”- dove si rappresenta il “fair value” delle transazioni e degli asset – sono liberi solo all’interno di “regole” determinate non da leggi astratte ma dai rapporti di forza.
Alberto esorta sino allo sfinimento di prenderne atto della necessità di abbandonare in modo ragionato quel cambio fisso insostenibile chiamato “Euro” onde riequilibrare i rapporti di forza commerciali e politici in Europa. Ma nemmeno l’interminabile crisi finanziaria cui l’Italia è soggetta sembra bastare per aprire gli occhi alle nostre smidollate e svendute élite.
(…amen!…)

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“My unfair lady Nouy” è stato scritto da Alberto Bagnai e pubblicato su Goofynomics.