Moratorie

Poc’anzi su Twitter Alessandro Braglia ha “posto alla nostra attenzione” il tema delle moratorie bancarie. Nel ringraziarlo per l’affettuosa sollecitudine mi limito a osservare che il tema ci era ovviamente ben presente, tant’è che i nostri europarlamentari, quei brutti nazixenofascioleghisti con cui le associazioni di categoria danno ordine di non parlare fino a quando non è troppo tardi per farlo, avevano scritto qualche tempo fa a José Manuel Campa:

(la lettera la trovate o ritrovate qui), per chiedere su questo tema, di cui all’epoca nessuno parlava perché nessuno era consapevole, un’attenzione che a giudicare dalla risposta:

(che trovate qui), non mi pare ci sia esattamente stata.

Ora, il tema è molto semplice: non siamo noi ad aver voluto questo mondo, queste regole assurde di cui gli altri farisaicamente denunciano in ritardo l’irrazionalità. Questo mondo lo ha voluto soprattutto chi ora ne è vittima, ma, grazie al prezioso lavoro degli operatori informativi e di alcune associazioni di categoria, è stato istruito a denigrare nel nostro Paese e non sostenere nelle sedi internazionali il nostro lavoro.

Quindi, forse, si potrebbe anche dire che ognuno ha il diritto di vivere nel mondo in cui ha scelto di vivere.

O no?

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“Moratorie” è stato scritto da Alberto Bagnai e pubblicato su Goofynomics.