Le Conseguenze dell’Invecchiamento e le Decisioni Individuali da Prendere

Ieri è uscito l’ennesimo bollettino di guerra sull’invecchiamento della popolazione italiana residente e sui flussi migratori.

Il fenomeno è globale ma questo non deve essere di conforto, al contrario deve fare riflettere su che futuro ci si può aspettare nelle diverse società-

Diamo per assodato che per ragioni culturali dominanti la società mondiale tenda ad invecchiare e diamo per assodato che nell’arco delle nostre vite noi non vedremo una inversione di tendenza,. Anche se il tema della demografia venisse messo al centro del dibattito politico mondiale, per invertire la spinta a non fare figli e neppure avere legami stabili ha bisogno di almeno una generazione per essere invertita.

E dunque bisogna fare molta attenzione ai dettagli.

Vivere in uno Stato e in un sistema sociale, in una condizione di invecchiamento generale della popolazione, rispetto che in un altro fa tutta la differenza del mondo. Bisogna immaginare i prossimi trent’anni sotto diversi punti di vista:

  1. la sostenibilità dei sistemi pensionistici nei vari paesi, o meglio il diverso grado di sostenibilità, detto in altre parole quanto gli attuali sistemi debbano peggiorare per fare fronte all’aumento degli assistiti rispetto a chi paga le prestazioni.
  2. la sostenibilità dei sistemi di sanità pubblica.
  3. la composizione qualitativa e culturale prevedibile (facilmente prevedibile) della popolazione residente in ordine non solo al saldo fra nati vivi e morti residenti ma anche ai flussi migratori dall’estero e i flussi migratori verso l’estero
  4. l’impatto della deflazione tecnologica e quali paesi sono più in grado di accoglierne gli enormi benefici.

Per me queste sono le stelle polari.

Se parliamo dell’Italia versare all’INPS che non sarà in grado di restituire prestazioni decenti e immaginare un futuro in Italia tra 20 o 30 anni in una situazione demografica aliena, con pochi italiani con una età media molto elevata e una maggioranza di giovani immigrati africani di medio bassa qualità culturale e probabilmente a maggioranza mussulmana è un autentico suicidio. L’unica ragione che riterrei valida per restare in Italia è se esiste un futuro individuale particolare e vantaggioso che prescinda dallo Stato e preveda una rete di protezione privata sia in termini di sicurezza personale che sociale e sanitaria.

Questo per me è il punto.

Ora parliamo delle alternative, anche se le società invecchiano possono però scegliere di attuare politiche di mitigazione del problema:

  1. bloccando ogni forma di immigrazione di scarsa qualità e con tratti culturali troppo lontani con quelli attuali
  2. stimolando l’immigrazione di qualità, il che significa letteralmente fare una guerra al resto del mondo per accaparrarsi le migliori intelligenze o al limite le persone più ricche e in grado di contribuire allo Stato senza esserne mai un peso.
  3. rimanendo competitivi in termini fiscali, burocratici e nella offerta di qualità di vita, questo ultimo aspetto diventa cruciale per chi decide di eleggere una nuova residenza effettiva.
  4. promuovendo l’innovazione e la deflazione tecnologica ad ogni livello in modo da sostituire il lavoro umano di basso-medio livello con servizi automatizzati, robot e intelligenze artificiali.

Il mio consiglio lo conoscete, se potete andate via dall’Italia perché attualmente è fra i paesi con la traiettoria demografica, sociale e culturale peggiore nel mondo occidentale. Fortunatamente, anche se per un caro prezzo, si può ancora scegliere.

p.s. no non credo che l’Italia possa cambiare riguardo fenomeni epocali come questo a meno che non passi da una crisi in cui è meglio non esserci. Ve lo assicuro.


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“Le Conseguenze dell’Invecchiamento e le Decisioni Individuali da Prendere” è stato scritto da FunnyKing e pubblicato su Rischio Calcolato.