Razzismo, fanatismo e servilismo all’imperialismo: il vero volto del sionismo

Ma è davvero una “bufala” l’annuncio di Netanyahu di spedire in Italia, Canada e Germania i tanti entrati clandestinamente in Israele? Lo affermano ora giornali come Repubblica, dopo averla diffusa. Ma la notizia è un’altra: quella dello sbalorditivo accordo tra Israele e l’Alto commissariato Onu per i Rifugiati per spedire in altri paesi non solo immigrati ma anche profughi.

Israele, del resto, già li spediva in Uganda per bypassare la Convenzione di Ginevra del 1951 che vieta di respingere profughi che scappano da guerre (non poche delle quali alimentate proprio da Israele). E tutto questo mentre ha continuato ad applicare la “legge del ritorno” e cioè accogliere chiunque sia “ebreo”; anzi, per meglio dire, chiunque sia “ebreo” e abbia un alto tasso di scolarizzazione o sia semplicemente ricco. Ha fatto così entrare (piazzandole in Palestina) migliaia di persone dell’Europa dell’Est dichiarate “ebree” da qualche rabbino mazzettaro mentre ha buttato fuori innumerevoli Falascha: “ebrei”, ma neri e poveri in quanto di etnia etiope. Poi ci sarebbe la faccenda dei sefarditi (“ebrei” un tempo cacciati dalla Spagna e residenti in Nord Africa) considerati pezze da piedi – o addirittura cavie – dai potentissimi “ebrei” ashkenaziti (provenienti dalla Germania del Nord ma originari del Caucaso). E ci sarebbero pure tutte le altre sconvolgenti storie di razzismo “ebraico” (tra cui gli accordi – in pieno Olocausto – tra leader sionisti e nazisti) narrate nel magistrale libro di Tom Segev “Il settimo milione”.

La causa di tutto cio? Un mostruoso coacervo di fanatismo religioso, razzismo e asservimento all’imperialismo che va sotto il nome di Sionismo e che ora ha dato vita ad uno “Stato ebraico” capace di imporre all’ONU lo smaltimento dei profughi.

Ditelo ai nostrani sionisti no-border come Saviano.

 

Francesco Santoianni