Morte e Bellezza nell’Arma e nel Suicidio

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Il suicidio di una donna non è un fatto raro, tantomeno di un uomo: ci sono dei precedenti¬† nell’Arma. Ma se esce un titolo tra le news come questo: “AVEVA PRESTATO IL VOLTO PER UNA CAMPAGNA PROMOZIONALE DELL’ARMA, oppure Tenente carabinieri suicida in caserma: fu Miss Abruzzo e finalista a Miss Italia, la storia prende il volo, diventa bellezza commozione denuncia sgomento, profondo dolore.

“La tenente dell’arma dei carabinieri, Claudia Racciatti, 29 anni, finalista di Miss Italia nel ’99, testimonial ufficiale per l’Arma ed ex Miss Abruzzo, si è suicidata con un colpo di pistola al cuore nel proprio ufficio nella caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa in viale Giulio Cesare, a Roma…temeva forse di subire un’azione disciplinare: è questa una delle ipotesi relative al motivo del suicidio. Sembrerebbe, infatti, che l’ufficiale fosse stata accusata da alcuni commilitoni della sottrazione di beni personali. Per accertare e chiarire l’intera vicenda i carabinieri hanno ascoltato amici e familiari della tenente…vivace ed estroversa, era molto nota in città: lo scorso anno il suo volto sorridente era apparso su un manifesto dei carabinieri distribuito in tutti i Comuni d’Italia per lanciare il il corso per Allievi ufficiali dell’Arma presso l’Accademia militare di Modena. Claudia Racciatti si era arruolata vincendo il concorso dei Carabinieri nel 2003. L’ufficiale era la figlia di Domenico Racciatti, comandante della stazione del Corpo Forestale dello Stato di Vasto.Il padre: voglio chiarezza. ¬´A noi sembra strano e impossibile quello che è successo. Spero che si riesca a fare chiarezza, ora so solo che avevo una figlia e adesso non c’è più¬ª. Lo ha detto Domenico Racciatti, padre di Claudia.”

Poniamo il caso, che è successo realmente ad agosto 2010, che la stampa esca con questo titolo: San Casciano Val di Pesa, carabiniere suicida in caserma. Il gesto dovuto a una delusione d’amore, pensate che abbia una grande eco? “Un carabiniere, Angelo Ricciardiello, si è ucciso nella caserma dell’arma a San Casciano Val di Pesa, sparandosi un colpo di pistola alla testa la notte scorsa. Il gesto sarebbe dovuto a una delusione affettiva. Il militare, un 30enne originario di Calvizzano nella provincia di Napoli ma che dal 2007 era in servizio in Toscana, ha lasciato un biglietto alla ex fidanzata.Il corpo è stato trovato da un collega intorno alle 22.30 nella sua stanza all’interno della caserma. Nessuno in caserma ha udito lo sparo, forse il carabiniere si è sparato durante il temporale che si è abbattuto sul paese e il colpo è stato coperto dal rumore dei tuoni.”

Andiamo di poco più indietro, a giugno 2010, Carabiniere suicida su Raccordo anulare: chiusa una corsia, coda di 21 chilometri.”Un colpo di pistola per porre fine alla sua vita. Un suicidio consumato in una piazzola di sosta nei pressi dello svincolo Flaminia. Poi l’arrivo delle forze dell’ordine, dei colleghi del carabiniere morto, la chiusura di una corsia per permettere i rilievi. Infine gli automobilisti curiosi che hanno rallentato l’andatura fino a bloccare il traffico e provocare una coda lunga 21 chilometri.E’ avvenuto tutto nelle prime ore del mattino e l’Anas, preoccupata di diramare il comunicato sul traffico impazzito sul Raccordo anulare di Roma, ha classificato il suicidio come “incidente mortale” sottolineando che era coinvolta una sola auto, appunto quella del carabiniere che si era fermato nella piazzola. L’uomo, C.F. si è ucciso intorno alle 7 in un’area di servizio all’altezza del chilometro 17, probabilmente al termine di una lite con la moglie.Di fatto, si erano create delle code dallo svincolo dell‚ÄôAutostrada Roma-Napoli (km 39,300) allo svincolo per la Bufalotta (km 17,900), in carreggiata esterna. Il traffico è tornato però alla normalità dopo tre ore.”

In tutti e tre i casi, Claudia, Angelo e (solo una sigla per il¬† terzo)¬† C.F. , hanno deciso di porre fine, nel 2010, alla loro vita con un’arma, loro che erano nell’Arma. Più o meno contenuti dalle Grida Mediatiche, se non coperti dal Rumore di altri temporali ed ingorghi.

Rimane anche un numero, che vorrei non crescesse: cinquantotto, 58 suicidi nelle carceri italiane nel solo 2010.¬† Perlopiù non sappiamo i nomi,¬† si fanno sempre delle indagini, come per i morti sul lavoro: la Ricostruzione dell’evento.

Lascio a voi le conclusioni, ma io sentivo la necessità di avere pietà e compassione anche per chi¬† muore e non era bello, e non era giovane, e non aveva famiglia e non aveva un onesto lavoro e chissà cosa gli mancava per dire no alla vita: chissa chi è stato… Rimangono i Legami d’acciaio, come certi Messaggi di donne italiane che continuano ad amare tanto: ¬´L‚Äôelaborazione di un lutto non è mai facile se riguarda una persona che si amava molto ma, quando le cause della morte portano ad affrontare un processo, allora tutto diventa più difficile. Ciò perché infinite volte se ne devono ripercorrere le circostanze, riesaminare i particolari. E quanto più a lungo il processo si trascina, tanto più è difficile riappacificare i ricordi¬ª. Scriveva Franca Caliolo.

Diceva Cesare Pavese, morto suicida e non con un’arma ma col sonnifero,¬† forse “…sarà come smettere un vizio…scenderemo nel gorgo, muti.” Lo stesso scrittore che tempo prima aveva lasciato un biglietto sul tavolino: Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi.”


Doriana Goracci


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16 Risposte a “Morte e Bellezza nell’Arma e nel Suicidio”

  1. il suicidio mi ha sempre fatto pensare ad una punizione…una punizione per chi rimane senza aver capito lo sgomento, la solitudine, il dolore che viene vissuto per lo pi√π in silenzio. ci sono tanti drammi dietro a questi atti disperati e ci vuole anche tanto coraggio per metterli in opera. la vita √® un enigma quotidiano, non si pu√≤ mai ipotecare cosa ci aspetta…..

  2. E cos√¨ Gisella ma non possiamo neanche aspettare che ci vengano fornite solo talune notizie…√® quello che ho tentato di scrivere.

    dobbiamo provarci a leggere…le notizie che stanno dietro alle notizie e sempre pi√π indietro,fino a non saperle, scordarle…

  3. Questo è il commento di Vladimiro Cordone su FB, a quanto ho scritto ieri sera.. .http://www.reset-italia.net/2010/10/30/morte-e-bellezza-nellarma-e-nel-suicidio/
    spero che lo leggiate…Vladimiro Cordone:"ho letto in questi giorni con un certo se…nso di disgusto le cronache sul -suicidio-della-bella-carabiniera. La bellezza, la miss, le sue foto in costume tutto come per dirci: ma come √® stato possibile? Succede sempre cos√¨ quando quando a mo…rire per scelta sua occupa uno spazio con pi√π visibilit√†. Ecco allora la becera e ipocrita incredulit√†, non sanno cosa dire e allora inventano un personaggio, si sentono costretti dal mesterie, perch√© devono dare l'informazione, ma il risultato √® alquanto meschino e tragico.

    Per parlare di chi si uccide dovrebbero parlare di Loro, di esseri Umani, di sentimenti, di violente emozioni, dovrebbero conoscere il linguaggio dell'Anima, ma tutto questo non fa parte del loro bagaglio. In quello che scrivono, come lo scrivono mettono tutta la loro angoscia, la loro incapacità o paura di guardarsi dentro e magari riscoprirsi dannatamente uguali a quelli di cui stanno parlando. La Morte deve essere esorcizzata, celata e temuta e si vede che ne hanno paura, ancor più se questa è cercata perchè questa non fa parte del ciclo naturale Vita-Morte, il suicidio rompe gli equilibri, destabilizza le morali del dominio sulla Vita di improbabili potenze divine.

    Quanti sono i suicidi nel nostro credente Paese? Non lo sappiamo, non ce lo dicono e forse non lo sanno neppure loro.

    Sappiamo di chi muore condannato dentro le carceri, non bisogna studiare Freud per capire, per sentire la disperazione la solitudine, lo smarrimento e la scelta di fuga inappellabile definitiva da una non vita, con la morte come unica via di Liberazione, perché e proprio di Liberazione che si tratta, esistono esseri Umani che quotidianamente si battono per questo. ne hanno i mezzi, la forza, la volontà ma la Natura ci ha fatto, per fortuna, tutti diversi, molti di noi sono come naufraghi su questa terra dove precario é perfino il male sottile che si portano dentro, chi di noi non si è mai trovato con le spalle muro, disperato, con un senso di impotenza alzi la mano.

    La maggior parte di noi trova la via per rinascere e ricominciare, altri no, non lo fanno e forse neppure lo cercano o lo vogliono. Siamo talmente disabituati a parlare di Noi che quando lo facciamo proviamo quasi un senso di paura, le emozioni i sentimenti, i sogni le nostre paure non trovano ribalta in una società in cui tutto è mercificato con prezzo stabilito dalla legge della domando e l'offerta. Quello che abbiamo dentro, quello che siamo, la nostra dignità calpestata deve restare nascosta come fondo di magazzino scaduto. Basta guardarsi un po' in giro qui sulle bacheche di fb, io lo so, continuo a ripeterlo che dietro ci sono esseri Umani con Valori enormi, ma guarda se qualcuno si mostri nella sua complessa Umanità, qualcuno che si racconti, che abbia il bisogno di essere ascoltato. A culo la politica e la logica dei massimi sistemi, io me ne strabatto perchè questo è il loro gioco. Parlare di Noi vuol dire prendere coscienza di quello che siamo e questa è un arma potente che nessun partito o movimento ti può dare. Loro vogliono che sia così.

    Io so, cosa si nasconde dietro ad un suicidio, lo so perchè ne ho vissuto le dinamiche, più di una volta, io so perchè conoscevo la loro storia, io so perchè ho vissuto la fine del loro percorso e so anche quanto amassero la Vita alcuni di loro, poi hanno smesso di proporsi, alcuni non avevano scelta alcuni si, ma tutti hanno smesso prima di vivere che di morire, la Morte è solo la parola fine. Io penso che la cosa più importante che ognuno di noi sia quello di di dare una senso alla Vita, ognuno a modo suo, le motivaziani soo diverse ma il fine ultimo e uguale per tutti.

    Sentimenti come Amore, Amicizia, libertà fratellanza non sono dei dogmi politici o ideologici ma sono cose Nostre che nascono crescono dentro di noi e devono uscire con forza e invadere questo mondo buio, se a tutto questo mettiamo noi, un tappo ci soffochiamo e qualcuno scoppia.

    Non tutti i suicidi trovano la "nobilta" della cicuta Socratica, la maggior parte e pi√π "naturale" abbordabile ad ognuno di noi, quando leggiamo di un suicidio pensiamo a noi stessi, pensiamo al nostro Amore per la Vita, allora noi si, troveremo le parole per poter cercar di capire, non lo troveremo mai su nessun giornale.

    Se leggete attentamente le parole di Pavese leggete anche queste, sono di Maicoswki, spero si scriva cos√¨,… Come si dice, l'incidente √® chiuso. La barca dell'amore si e' spezzata contro il quotidiano. La vita e io siamo pari. Inutile elencare offese, dolori, torti reciproci. Voi che restate siate felici¬ª

    Ho messo queste parole perchè, forse, ci aiutano a capire tutti quelli che se ne vanno in silenzio. Ciao."

  4. L'azione pi√π ignobile, per quanto mi riguarda e se dovessi essere costretta a sentire commenti dopo la mia scelta di essere un suicida, sarebbe quella del giudizio: – Ma lasciatemi in pace, almeno qua! Che volete da me?

  5. http://www.larivieraonline.com/news.asp?id=4678
    ""Si chiama Salvatore Martino il cinquatottenne muratore che si è tolto la vita la notte scorsa nella piazza principale di Gioiosa Jonica.

    L’uomo, che viveva in una situazione di disagio, ha scelto di togliersi la vita nel modo più clamoroso possibile, ha scelto il centro del paese, la piazza dove, molto probabilmente, aveva trascorso anche tanti momenti belli, essendo il centro di ritrovo di tutti i gioiosani.""

  6. Di queste dolorose azioni,molte volte la colpa è di quella che chiamiamo società civile ma che in realtà è una società malata di egoismo di diffidenza e di chiusura per le persone in difficoltà.- In casa ci siamo tutti e stiamo tutti bene? Chiudiamo la porta,il prossimo è fuori e si arrangerà!? Che squallore la civiltà del consumismo che cresce anche i figli come polli d'allevamento.-

  7. Tragico aggiornamento : Maresciallo dei carabinieri uccide figlia 13enne e si suicida.Tragedia famigliare questa sera a Subiaco, un comune alle porte di Roma: un maresciallo dei carabinieri ha prima ucciso la figlia di 13 anni e ferito gravemente la figlia piu' grande, di 15, poi si e' tolto la vita puntando contro di se' la stessa arma, una pistola, con la quale aveva sparato alle ragazzine.

    Il dramma sarebbe avvenuto alle 18.30 circa nell'abitazione del militare al termine di una lite a causa di 'Facebook' con una delle figlie dell'uomo.Il maresciallo ha anche un altro figlio, presente in casa al momento della tragedia. La moglie, un'insegnante, invece, non era in casa. La ragazzina ferita si trova ora all'ospedale di Subiaco con due colpi d'arma da fuoco che l'hanno raggiunta al torace e a una gamba.

    La sorella, invece, e' morta sul colpo dopo essere stata ferita alla testa. Anche il maresciallo, 40 anni, e' morto all'istante dopo essersi sparato, sempre con la pistola d'ordinanza, alla testa. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri del nucleo investigativo di Frascati tra l'uomo e una delle ragazzine ieri sarebbe nata un'animata discussione al telefono, probabilmente proprio a causa del popolare social network molto amato dagli adolescenti. Lite che poi sarebbe proseguita oggi pomeriggio.

    L'uomo ha cosi' impugnato la pistola d'ordinanza e in un impeto inspiegabile di follia ha sparato alla testa la figlia piu' piccola. Poi ha colpito anche l'altra ragazzina. Al momento del raptus del militare, nell'appartamento di via XX settembre a Subiaco c'era anche il terzo figlio mentre la moglie del maresciallo dei carabinieri era fuori casa.Il maresciallo viene descritto come un militare 'irreprensibile', un uomo tranquillo che non aveva mai dato segni di squilibrio o reazioni violente. Il militare da un anno prestava servizio al nucleo operativo della compagnia di Subiaco. Ma prima, per diversi anni, era stato centro reclutamento nazionale dell'arma. Un ruolo affidatogli proprio per le sue capacita'. Il maresciallo oggi, come tutti i giorni, aveva lavorato nel suo ufficio fino al tardo pomeriggio.

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