La casta de’ tassinari

World Class Traffic Jam
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Una notizia che si commenta da sola.

Il consiglio comunale di Roma ha approvato la delibera 21 che autorizza l’aumento delle tariffe dei taxi. Il provvedimento porta da 0,98 euro a 1,42 euro il costo chilometrico della tariffa progressiva per i primi cinque km. Passa da 40 a 45 euro (più 1 euro per ogni bagaglio) la tariffa di sola andata per l’aeroporto di Fiumicino, e da 30 a 35 euro la tariffa per l’aeroporto di Ciampino. Fissata a 120 euro la tariffa per il porto di Civitavecchia.
Il via libera alle nuove tariffe è arrivato con 30 voti favorevoli (maggioranza populista), 16 contrari e 1 astenuto.

Dopo i doverosi ringraziamenti di rito alla junta Alemanno, che da sempre propugnava (o propugnetta) una riduzione del carico fiscale ai cittadini, c’è da ribadire che tutto questo peserà sulle tasche dei cittadini i quali, oltre ad subire servizi di trasporto pubblico cari, carenti e di qualità precaria, da oggi dovranno pagare tariffe ancora più esorbitanti per un servizio offerto praticamente in regime di monopolio a differenza di altri paesi occidentali dov’è liberalizzato.
Con tutto il rispetto dei tanti tassisti onesti che compiono un lavoro pesante e faticano ad arrivare alle fine del mese, resta il fatto che il settore nel quale operano appare immotivatamente privilegiato rispetto ad altri e questi privilegi li pagano i cittadini. Liberalizzare il mercato significa invece introdurre nuovi operatori, concorrenti, magari più efficienti, creando moltissimi posti di lavoro. Significa anche consentire tariffe libere, riducendole e incentivando l’uso di taxi al posto di auto private soprattutto per brevi tragitti, risolvendo così anche il problema dei parcheggi. Invece se domani un tizio disoccupato, magari superando un pubblico esame di abilitazione, volesse operare con efficienza un servizio di trasporto pubblico, magari dove serve e non c’è o non basta o non è fornito bene, non può farlo, lo dice la legge, quella stessa legge scritta e riscritta da una classe politica che invece bada altamente a farsi i cazzi suoi e minacciare chi prova a intralciare o denunciare i propri affari.

I tassinari romani, se non tutti una buona parte di essi, evidentemente stanno da sempre simpatici al PdL tant’è che compaiono anche nel trash-clip ‘Menomale che Silvio c’è’ (menomale che il video c’è, a beneficio di qualche scettico che dovesse ancora nutrire dubbi circa il Q.I. di certo elettorato PdL).
Quando Bersani da ministro provò a liberalizzare le licenze, i taxisti scatenarono una guerra che bloccò Roma e il ‘pericolo’ (per loro) rientrò così come le speranze dei cittadini. Così continuiamo a vedere licenze tramandate di generazione in generazione e tariffe a lievitazione istantanea, prima di mettere in forno.
Chiaramente gli sventurati che saliranno a bordo… Coloro i quali giustificano e/o votano questi aumenti non si preoccupano poiché di norma viaggiano in autoblu a spese degli italioti tartassati che a volte li votano con allegria e, sorprendentemente, li difendono. Fortuna che sono sempre meno, ma c’è ancora qualche masochista convinto che questi aumenti continui sono nell’interesse del paese e dei cittadini. Se li paghi lui. Se i suoi punti di riferimento predicano libertà allora vorremmo davvero un mondo e un mercato più libero e contestualmente più sano, dove ciascuno può intraprendere e il migliore è premiato. Nell’Italia di oggi tutto ciò esiste solo in una dimensione onirica.

Guarda le foto dei personaggi coinvolti negli scontri di consiglio comunale. Cafoni? Giudicate voi

Taxi
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10 Risposte a “La casta de’ tassinari”

  1. Rimango allibito come ancora giornalisti che mettono la veste da economisti parlino di settori dei quali nn sanno nulla o quasi nulla .Fateci il favore pensate ad altro , avete già rovinato mezza italia cn le vostre liberalizzazioni .Facendo solo il sporco gioco di pochi potenti che invece di creare posti di lavoro hanno creato schiavi mentre lora si arricchivano sempre di + .Forse nn ti è chiaro che questa nn è soltanto una lottax avere una tariffa ; noi tassisti siamo ormai rimasti l'ultimo baluardo contro i grossi gruppi finanziari , contro i PADRONI che nn fanno altro che arrichirsi senza nessun vantaggio x l'utente .Anzi in molti casiladdove il servizio e liberalizzato peggiora.Per favore stia alla larga dai taxi parli di cose che conosce almeno evita di dire cavolate

  2. Parla di monopilio e di liberalizzazione senza sapere nulla del nostro settore.

    Ci sono circa 8000 NCC di fuori Roma che esercitano nella Capitale, questo lo chiama monopolio.

    Spero che nella sua redazione domani si trovi 100 psoudo gionalisti che divideranno con lei il suo stipendio.

  3. stipendio? questo è un blog scritto da cittadini, non siamo giornalisti, esprimiamo le nostre libere opinioni esercitando un sacrosanto diritto garantito dall'articolo 21 della nostra beata costituzione della repubblica italiana.

    detto questo, se domani volessi prendere un'auto e scarrozzare i passanti perché non posso farlo ma devo pagare una licenza? guidare un'auto è alla portata di tutti, non è mica una professione delicata come quella del medico o dell'ingegnere edile.

    certo, siamo d'accordissimo che lo stato debba garantire controlli ai fini della qualità, ma io non vedo una categoria.

    siamo d'accordo con voi, spesso il mercato fa il gioco dei padroni. però vedete, noi non siamo nè padroni nè padroncini ma cittadini che domani potrebbero prendere un taxi e non capiscono perché roma-fiumicino non potrebbe costare 15 o 20 euro (magari organizzando viaggi con più passeggeri) ma costa 45 più tutti i balzelli per bagagli, orari, etc.

    noi siamo per garantire una soglia minima, come il salario minimo di inserimento, poi chi è più astuto nell'organizzarsi, chi ha più voglia di lavorare, chi sa offrire qualità (es. sinergie con altri servizi) sarà premiato dal mercato. gli altri cambieranno mestiere, è la cosa più giusta per gli utenti, si chiama MERITOCRAZIA.

    oggi berlusconi che è particolarmente amato da vari tassisti promette semplificazioni normative per chi vuole fare commercio o impresa, promette (e fa) condoni, parla di libertà. stranamente questo non succede nella vostra categoria.

    d'accordo sulle autonoleggio con conducente, avete ragione, nel contesto attuale eludono le norme. anche per questo vorremmo cambiare il contesto, per far sì che a chiunque sia consentito di accedere a pari condizioni.

    i tassisti si organizzino in libere associazioni che operano magari in più città con offerte e promozioni, magari in abbinamento con altre aziende/settori.

    si garantisca un minimo fisso e la restante parte sia variabile in proporzione alle ore di lavoro (e non ai km altrimenti un tassista potrebbe fregare allungando il giro).

    sono soluzioni di un altro pianeta? l'italia deve cambiare in meglio.

    ci sono professionisti con 4 lauree magari con famiglia a carico che sono precari e percepiscono mille euro al mese o gi√π di l√¨, altri licenziati, disoccupati. come fanno a permettersi i prezzi che praticate? se costasse la met√† lavorereste di pi√π, forse questo non piace…

    quindi max rispetto per il vs. lavoro, ma anche meno arroganza soprattutto nei confronti degli utenti che vanno privilegiati sopra ogni cosa perché lo stato (e il comune) sono cosa pubblica, l'interesse prioritario è quello dei cittadini, non delle categorie (magari per un pugno di voti o per timore che bloccate la strada alle tantissime autoblu che sfrecciano indisturbate sui percorsi preferenziali, violando frequentemente il codice della strada con l'arroganza tipica di chi le occupa a nostre spese). siete cittadini anche voi, prima che tassisti. dobbiamo lottare uniti per cercare i cambiamenti di cui l'italia ha bisogno, senza arrocarsi su posizioni antiquate. basta con le corporazioni chiuse, libero accesso a tutte le professioni.

    un caro saluto

  4. Sentite, per cortesia, siamo veramente stanchi ed annoiati dai continui attacchi demagogici contro la nostra categoria…

    Ancora insistete a parlare di liberalizzazioni dei taxi quando per l' ennesima volta devo richiamare la vostra attenzione alla direttiva europea Bolkeinstein, che non prevede la liberalizzazione di tali servizi…

    Inoltre evidentemente non siete a conoscenza di numerosi fattori che giustificano gli adeguamenti tariffari…

    I taxi sono un servizio secondario ed alternativo, nell' ambito dei trasporti, al pi√π importante servizio collettivo..

    Il trasporto collettivo beneficia di finanziamenti pubblici pproprio per mantenere basso il costo del biglietto…

    Sapete a quanto viaggia un bus a km ? Certo che non lo sapete, ma non √® una sorpresa per me, il costo si aggira intorno ai 6 euro a km…

    Se tali finanziamenti non venissero erogati, dovreste pagare un biglietto non meno di 5-6 euro…

    I taxi non beneficiano di nessun contributo

  5. ….E le relative tariffe, proprio perch√® amministrate, necessitano di periodiche rivalutazioni poich√® i costi di gestione aumentano costantemente, e non di poco…

    Inoltre ritengo offensivo e provocatorio, da parte vostra, impostare qusto articolo con una dicitura tipica di chi nutre odio e rancore verso questa categoria : '' La casta dei tassinari '', veramente patetico e riduttivo da parte vostra…

    Alla luce dei nuovi adeguamenti, una persona minmamente intelligente dovrebbe capire, come da me esposto, che purtroppo sono necessari alla categoria, e nulla obbliga l' utenza a servirsene, se si ritiene siano cari…

    Un banale esempio ? Nessuno mi obbliga a comprarmi un capo firmato quand ne ho bisogno, posso tranquillamente ripiegare su prodotti, magari di qualità minore, ma che comunque possono soddisfare lo stesso le mie esigenze e disponibilità economiche.

    Chi ha orecchie intenda…

    Capisca chi potrà !

  6. Intervengo ora perchè non avevo letto niente di questo articolo. Vedo Rafhangel che cita, Bolkestein, vada a questa voce http://it.wikipedia.org/wiki/Direttiva_Bolkestein e ci sono interessanti informazioni su come vengono liberalizzati i servizi e i diritti dei cittadini, grazie anche al nonno Prodi. Tutti soggetti che non vanno in pensione e sostengono il Trattato di Lisbona, a vario titolo.

    Un po' ho viaggiato, per diporto, non per angoscianti motivi, all'estero. E mi sono ben guardata, non avendo la patente non solo dell'auto ma anche di altri Ordini, dallo scegliere una partenza o un arrivo,malgrado il basso costo offerto, dall'aereoporto Fiumicino Ciampino…a ore antelucane o postlucane, non avrei avuto scelta…avrei speso quanto il biglietto andata e ritorno low coast, per un paese europeo. E non solo non posso permettermelo o meno, per diporto, ma ritengo che il Bene Comune della mobilit√† per abili e disabili, mi riguardi, a prescindere. E non pu√≤ essere solo una ragione di Profitto, dove gli Approfittatori siedono in Itaglia "storicamente" in qualunque poltrona per amministrare quel famoso Bene Comune della Categoria Loro.

    Vede Rafhangel, ci sono molti molti molti motivi per cui se si √® usi andare con i mezzi pubblici, si ricorra improvvisamente a un taxi, e di solito √® un profondo dispiacere, contabile non umano, perch√® alle volte si incontrano persone e cittadin* che fanno il loro mestiere con buon senso e ascoltano le ragioni dell'altr*, magari discutendo senza sentirsi "toccati" come lei e chi √® intervenuto. Non so cosa dovrei capire e intendere, lei ha praticamente mandatoaffanculo chi chiede rispetto e dignit√† alla persona, non siamo un pacco e a volte pendoliamo…ALLA QUALITA' MINORE SIAMO ABITUATI COME CONSUMATORI E CONSUMATI in questo paese di merda:io non mi abituo, sono un banale esempio di persona comune e minimamente intelligente che non √® soddisfatta affatto e non delega.

    Le auguro di non trovarsi mai a che fare con i trasporti pubblici da pendolare, ogni giorno che il Padrone comanda per assolvere alle funzioni primarie, per sè e famiglia, più o meno allargata.

    Faccio parte di Reset-Italia come autrice, di cui mi onoro, esserne parte…a gratis.

  7. Cara Doriana, lungi da me mandare a quel paese chicchessia, ma non posso tollerare il titolo di questo articolo tendenzialmente offensivo…

    Gi√† quando ci si ostina a parlare di casta, di lobby, riferendosi alla mia categoria, mi viene veramente da piangere pensando a chi a profferisce tali affermazioni…O si vuole ancora cadere nel meschino tentativo da parte di Bersani, di equiparare una categoria di lavoratori, a vere caste quali i notai, gli avvocati, farmacisti, e professionisti vari ? Magari eludendo, di proposito, settori che veramente hanno in mano un indiscusso potere decisionale quali le assicurazioni, le finanziarie, le banche,il mercato immobiliare, i gestori di energia e telecomunicazioni, ed altro ancora…Ed √® contro queste vere lobby che occorre attivarsi per smantellare il loro potere, le parlo come un normale cittadino, un consumatore come tanti altri…Allo stesso modo ritengo che eventuali liberalizzazioni debbano essere attivate su ci√≤ che seriamente va a gravare sul bilancio di una famiglia, non certo su settori alternativi e non indispensabili. E' vero che la corsa in taxi per l' aeroporto possa costarle quanto un volo low cost, ma questo √® un paragone improponibile in quanto il volo in questione √® a pieno carico e trasporta decine di persone, non essendo certo individuale… La prego dunque di riflettere su ci√≤ che sta dicendo.

    Posso anche capire che si possa auspicare un servizio del genere con tariffe pi√π basse, e questo anche si potrebbe ottenere liberando le strade dal traffico caotico, creando una rete di corsie preferenziali, e soprattuto facendo seriamente rispettsre le norme del codice stradale, evitando la noncuranza, l' indisciplina, e tutti quei fattori che vanno a penalizzare la velocit√† commerciale del trasporto pubblico, ed allora certtamente i taxi costerebbero meno…

    Ma è pur vero che la responsabilità di questo ricada inevitabilmente sulle istituzioni, che devono seriamente attivarsi per far si che si possa vivere finalmente in un contesto civile di reciproco rispetto per il benessere comune.

    Un caro saluto.

  8. Intervengo concordando con Doriana. Se un'organizzazione non è in grado di consentire una ottimizzazione gestionale volta alla riduzione dei costi è giusto che lasci spazio ad altri operatori e comunque il punto che porta a definire 'casta' quella dei tassisti è il fatto che, come per altre professioni e/o mestieri, l'accesso sia contingentato. Le caste si creano in assenza di libera concorrenza (o in presenza di collusioni anche in condizioni di concorrenza).

    Un cittadino italiano che percepisce 1500 euro al mese (la media per il centrosud) non può permettersi né di viaggiare sui mezzi pubblici perché sono assolutamente inefficienti, né sui taxi, perché troppo cari per le sue tasche. E non si tratta di viaggi di piacere, ma spesso di lavoro o di necessità.

    Sono portato a credere che i servizi pubblici essenziali siano continuamente ridotti proprio per consentire a categorie particolari, destinate inizialmente a trasporti straordinari, di beneficiare di un vantaggio.

    Penso ad esempio all'aeroporto di Brindisi, collegato con Lecce da un bus di linea extraurbana (5 euro) che non è mai presente in coincidenza con gli arrivi delle compagnie low cost. Al suo posto vi sono invece file di tassisti che lucrano oltremisura (50 euro e oltre per i turisti che riescono a fregare, un bel gesto di benvenuto o di addio per il territorio).

    Nel Regno Unito per una corsa si spende molto meno rispetto all'Italia, nonostante il costo della vita sia generalmente più elevato. Esistono differenti categorie di taxi a seconda della tariffa, ma il servizio in termini di puntualità e cordialità è efficace.

    Quindi nessun odio generalizzato verso chicchessia, solo l'auspicio che le categorie non siano chiuse. E resta il fatto che di monopoli professionali in Italia ce ne sono sin troppi, ma in un sistema in cui i privilegiati viaggiano in autoblu e gli altri sono costretti a ricorrere a mezzi privati o taxi perché il più delle volte il trasporto pubblico è precario se non inesistente (penso a Roma) è bene offrire una scelta più ampia in termini di prezzi.

    Se un tassista attuale non accetta le condizioni derivanti dalla liberalizzazione può sempre cambiare città o mestiere, la flessibilità non dev'essere un dazio per gli ultimi, ma una condizione di scelta a vantaggio di tutti. Di certo non è più tollerabile che ad ogni minimo tentativo di cambiare in meglio la situazione si agitino come disperati per non perdere quello che hanno maturato ad oggi. Provino ad organizzare trasporti multipli di passeggeri, provino a fare lobby anche per i diritti dei consumatori/utenti trasportati, non solo per i propri! E la smettano di privare migliaia di potenziali nuovi tassisti dallo svolgere un lavoro a condizioni migliori per i cittadini che lo chiedono e hanno pieno diritto. Il governo nel tollerare se non garantire i privilegi alla categoria dimostra tutta la sua impotenza o, peggio, collusione.

  9. Sig. Mangari, non so se lei ha postato il suo commento prima o dopo aver letto il mio ultimo post…

    Libero accesso per tutti ? Si, capisco il suo punto di vista, ma le ribadisco che questo settore non √® possibile liberalizzarlo secondo le norme europee…

    Effettivamente in Olanda i taxi sono stati liberalizzati, ma non si √® realizzato ci√≤ che lei auspica, ovvero la liberalizzazione di tale servizio √® stata controproducente per i consumatori, con tariffe, vedi Amsterdam, veramente proibitive, si informi…

    Ergo, le liberalizzazioni sono un' arma a doppio taglio, e nel nostro paese i settori interessati a tale provvedimento, non hanno prodotto significativi vantaggi per il consumatore, anche qui occorre bene informarsi.

    L' ipotesi di un libero accesso a questa professione andrebbe di pari passo con la liberalizzazione di tariffe e turni, non garantendo pi√π in questo modo la garanzia di un prezzo amministrato e reperiblit√† 24 ore su 24…

    Mi sembra chiaro , leggendo il suo post, che lei sia '' leggermente '' prevenuto, riportando in maniera un pò aleatoria l' esempio con il Regno Unito, ma da quello che mi risulta, andandomi a leggere il rapporto USB, Londra ad es. risulterebbe tra le più care in assoluto in Europa come tariffe taxi..

    La media dei cittadini che percepiscono 1500 euro al mese, non solo non possono permettersi il taxi sig. Margari, ma molte altre cose, a volte anche indispensabili, e non come una corsa in taxi della quale se ne pu√≤ fare anche a meno, essendo un servizio alternativo al servizio di trasporto collettivo…

    Allo stesso modo, il fatto di essere definiti una casta di privilegiati, diviene anche irritante, pensando ad esempio al fatto che non godiamo di ammortizzatori sociali, ferie pagare, malattie pagate, tredicesime e quattordicesime, malattie di tipo professionali, come invece tutti i lavoratori dipendenti ne godono eccome, in barba al principio di '' privilegio ''…Senza contare poi, tutti i rishi relativi all' impresa, guasti vetture, incidenti, rapine, nel contesto di una jungla urbana dove non esiste affatto tale riferimento a qualsiasi tipo di privilegio…

    Come vede, diviene molto facile puntare il dito contro gli altri, senza conoscerne realmente la cruda oggettivit√† dei fatti…

    Si tratterebbe allora di analizzare come mai nel nostro paese sia potuta avvenire una vergognosa ed incontrollata speculazione sul passaggio alla nuova moneta, che non poche polemiche ha suscitato rispetto al governo allora responsabile del nosto accesso alla comunità europea con relativo cambio di moneta.

    Allora, non staremmo qui a parlare di certe cose, quando il potere di acquisto dei salari non avesse subito gli effetti di scelte relative a personaggi di governo incompetenti e superficiali, che tutto questo hanno , anche indirettamente, generato.

    Qui a Roma, in passato, abbiamo anche provato a gestire servizi di trasporto collettivo come i taxi bus, un esperimento però fallito miseramente e utilizzato da poche persone.

    Io stesso ho effettuto tale servizio, mi sembra nel 2004.05, partendo dai capolinea di autobus per arrivare ad altri capolinea…Risultato ? Ho guadagnato l' ''onorevole'' somma di 3.000 lire l' ora, per contribuire alla sperimentazione di tale servizio.

    Dunque, come vede le idee e la disponiblit√† da parte nostra c' √® stata e tuttora esiste , con proposte del tipo sconti ed agevolazioni per le categorie meno fortunate quali pensionati al minimo, operai, disoccupati ed altro ancora, che con l' ausilio dell' amministrazione comunale potrebbero ottenere personal cards da utilizzare sui nostri taxi…Anche questo abbiamo proposto, ora attendiamo gli sviluppi della nostra richiesta.

    Un saluto.

  10. @Rafhangel РGrazie per la cortese risposta. Evidentemente i problemi sono tanti e in tutto ciò non è opportuno mettere contro tassisti contro consumatori. Diciamo che la causa di tutti i mali è l'ignavia dell'amministrazione pubblica di mettere mano al settore dei trasporti con intelligenza.

    Circa il Regno Unito c'è da dire che mentre i taxi ordinari hanno tariffe esorbitanti, le compagnie private (minicab) operano h24 con tariffe ragionevoli.

    Anche in Italia sarebbe bene differenziare qualità e prezzari, un po' come accade per chi viaggia su altri mezzi (treno, aereo, etc.)

    Il taxi purtroppo oggi non è sempre un bene voluttuario, ma una necessità per le categorie che vivono in aree non coperte da servizio di trasporto pubblico, che non dispongono di auto propria.

    L'amministrazione se ne infischia di tutto ciò Рe dei tassisti ai quali evidentemente concede qualcosa perché categoria organizzata rispetto alla massa indistinta di utenti che non ha capacità e modo di pretendere.

    Quindi nessun'accusa diretta al tassita in quanto lavoratore Рmettendo da parte i disonesti che come in tutte le categorie ve ne sono anche nella vostra Рma non è neppure giusto che i costi delle inefficenze li paghino tutti gli utenti finali che non possono scaricarli da nessuna parte.

    Speriamo in un futuro fatto di acutezza amministrativa (prospettiva molto lontana considerando la massa di criminali e/o incapaci che occupano il potere oggi giorno)

    resto dell'opinione che liberalizzazioni controllate e intelligenti producano di pi√π per il sistema, a vantaggio dei tassisti innanzitutto che non perderebbero certo il lavoro ma potrebbero scegliere tra compagnie pi√π efficienti che garantiscono loro migliori condizioni di lavoro e, agli utenti, tariffe pi√π ragionevoli.

    Un saluto.

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