Dalla Russia contro l’ Orrore

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Nella notte¬† invio ¬† su Facebook una nenia dolce, tratta da un film di Tony Gatlif,¬† Swing,¬† e un ‘amica aveva scritto Per tutti i bambini che non sanno cos’è una ninna nanna. Poi non prendo sonno e leggo…Non metto le foto, che sono sull’Ansa del 25 ottobre. Vengono da un orfanatrofio russo, gestito da suore. Sono fuggite le ragazzine e hanno denunciato gli abusi:¬† Sospese le “attività “dell’istituto. Le suore non hanno ammesso. Da Mondo si aggiunge: ” Proprio la pubblicazione delle drammatiche testimonianze ha indotto le autorità a effettuare controlli presso l’istituto che hanno portato, oggi, alla drammatica conferma. Secondo quanto appurato, le ragazzine venivano regolarmente vessate dalle suore che le costringevano a lavorare nei campi dalle prime ore del mattino fino a tarda sera. Ogni piccola disobbedienza veniva punita con 12, 50 o 70 cinghiate. Spesso le ragazze venivano costrette a leggere salmi ad alta voce anche fino a tarda notte mentre la mattina seguente venivano svegliate anche alle cinque del mattino per lavorare. I media russi riportano che le prime denunce erano state avanzate già lo scorso anno, ma dopo verifiche non si era avuto alcun riscontro, per questo la vicenda era stata lasciata cadere. Fino alla fuga la scorsa settimana delle tre ragazze.¬† Alcune delle suore interpellate dalle autorità, e anche dalla diocesi della regione di Vladimir che è intervenuta, hanno riconosciuto di aver praticato varie punizioni sulle orfane accolte nell’istituto, ma non hanno ammesso i maltrattamenti, nemmeno sotto giuramento. Le attività dell’istituto restano sospese. In Russia lo scorso anno sono stati segnalati circa 100 mila casi di bambini vittime di abusi, fino a 2.000 sono morti a causa di violenze e maltrattamenti, mentre si contano circa 700 mila minori abbandonati, senza tutela, più di quanti erano alla fine della seconda guerra mondiale. Ma l’incubo non finisce qui per gli orfani russi: circa un terzo di quelli adottati negli ultimi tre anni sono stati restituiti agli orfanotrofi russi, anche a causa della crisi finanziaria che ha ritardato il versamento dei fondi statali.”

Nella stessa giornata si può anche apprendere che ” Il neosindaco di Mosca Sergei Sobyanin, che si è insediato la scorsa settimana, tra le sue prime disposizioni ha dato l’ordine di pulire le strade della capitale russa utilizzando aspirapolveri.¬† Lo ha reso noto l’ufficio stampa del comune di Mosca.¬† ‘Il sindaco ha notato che, nonostante le strade siano pulite, l’aria che si respira in cittଆ 謆 carica di polvere, per questo ha disposto che vengano utilizzate delle aspirapolveri’, ha riferito il servizio stampa del municipio.”

Corri corri scappa via …e urla al mondo la vergogna di chi ti ha rubato la vita, la libertà. Siano maledette e maledetti tutti coloro che abusano e negano l’infanzia, per¬† potere disumano.

SWING !

Doriana Goracci

Russia: orfanotrofio degli orrori

“Maltrattamenti e crudeli punizioni contro bambine di un orfanotrofio gestito nella regione di Vladimir da suore, a 200 km da Mosca, suscita indignazione in Russia dove il fenomeno è una piaga. Fino a 70 cinghiate, orari di lavoro estenuanti, punizioni continue, fino a 16 giorni a pane e acqua. Lo hanno raccontato al quotidiano Isvetsia 3 adolescenti fuggite dall’istituto e giunte a Mosca. Le suore non hanno ammesso i maltrattamenti ma le attività dell’istituto sono sospese.



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9 Risposte a “Dalla Russia contro l’ Orrore”

  1. Vi prego di diffondere questa storia "marginale", dietro ce ne sono migliaia come questa…Qualcuna di queste bambine ha parlato, e noi sappiamo solo cos√¨, chi √® stato…

  2. Era maggio del 2010, ringrazio Anna Saggese su FB per la segnalazione: "Non c’è nulla di strano negli orfanotrofi in Russia. Anche qui ci sono stanze piene di bambole e trenini, animaletti di peluche per la gioia di ogni bambino. Ci sono terapisti del linguaggio e infermiere 24 ore su 24. Sembra un luogo dove la “ricetta dell’amore” funziona. Peccato che nessuno viene a conoscere questi bambini. Non ci sono visite per le adozioni nè incontri con i futuri genitori.

    Sono infatti davvero pochi i piccoli adottati da coppie russe o straniere. Quelli che non ce l’hanno fatta a entrare nelle grazie di mamma e papà sparsi sull’emisfero, a 7 anni sono già considerati “troppo vecchi” per restare. E, a mo’ di pacchi, verranno spediti in un altro orfanotrofio. Riflesso dell’intrecciato sistema che, in Russia, assomiglia di più a un deposito di qualche magazzino che a un’istituzione nata per trovare una vera famiglia a chi non ce l’ha.

    Il caso della donna americana che ha rispedito al mittente un bimbo russo di 7 anni, con tanto di biglietto nel quale avvisava le autorità che non lo voleva più, ha fatto il giro del mondo. Già, perché il «pacco» di nome Artem Saveliev, adottato da una single del Tennesse nel settembre scorso e rimandato indietro sette mesi più tardi, era «troppo violento e con gravi problemi psicologici e comportamentali». Il comportamento della donna è stato motivo di grande indignazione per i vertici russi e ha focalizzato l’attenzione sulla situazione delle adozioni internazionali. Ma ha finito per oscurare la questione fondamentale. E cioè che in Russia ci sono troppi orfani e troppi orfanotrofi.Nel Paese so­no registrati come orfani “uf­ficiali” più bambini che durante la Seconda guerra mondiale: attual­mente sono 697.000 e allora, quando infuriava la distruzione, ne­gli anni ’40, erano 678.000. Ma due terzi degli attuali «orfani» sono in realtà «orfani sociali», vale a dire i loro genitori sono ancora vivi. Lo ha dichiarato alla Duma Yelena B. Mizuli­na, presidente della commissione parla­mentare per la fa­miglia, le donne e i bambini.Due anni fa il Parlamen­to approvò una leg­ge sull’assistenza a­gli orfani, e da allo­ra «di quasi due vol­te è aumentato il numero delle resti­tuzioni di orfani dal­le famiglie adottive agli orfanotrofi». «Gli esperti – ha det­to Mizulina – ritengono che ciò rap­presenti uno schiaffo umanitario contro i bambini: prima i loro geni­tori biologici li hanno rifiutati, e poi anche quelli adottivi». Secondo la deputata, negli ultimi due anni so­no stati restituiti agli orfanotrofi cir­ca 30.000 bambini adottati. Questa situazione si è creata perché nessuno si prende cura dei genitori adottivi, non offre loro varie forme di assistenza, afferma il presidente. Inoltre, a suo parere, le tenden­ze negative sono in gran parte pro­vocate dalla «commercializzazione stessa del processo di adozione de­gli orfani».«Molti – afferma la deputata – adot­tano dei figli per ottenere beni ma­teriali che poi in realtà non arriva­no, per cui i genitori adottivi si ve­dono incentivati a restituire i bam­bini, senza preoccuparsi dei danni psicologici che infliggono loro». Una situazione dovuta al degrado sociale delle grandi città come Mo­sca e San Pietroburgo, dove molta gente, nelle periferie, ma non solo, vive ancora nelle “khrushchoby” (le “baracche di Khrusciov”), i caser­moni costruiti in fretta negli anni ’60 del secolo scorso, oggi spesso fati­scenti o insufficientemente restau­rati, a fronte dei nuovi condomini che sorgono in città o nei dintorni più attraenti.

    Una tale situazione ri­guardante l’abuso nel settore delle adozioni, si intreccia con dati anco­ra più drammatici che vengono de­nunciati, ma con scarso successo, da vari esponenti del mondo politi­co e dell’assistenza umanitaria. Oltre ai dati sulle adozioni, la radio Ekho Moskvy ha dato spazio nei giorni scorsi a quelli riferiti dal commissario per i diritti dell’infanzia Pavel Astakhov: nell’ultimo anno ben 100.000 bambini sono stati vittime di violenze da parte di adulti, 2.000 bambini uccisi, 600 spariti nel nulla.Astakhov ha pro­posto che nel Paese venga riorga­nizzato e umanizzato il sistema di mantenimento e istruzione negli in­ternati per i bambini che hanno pro­blemi sociali in famiglia. «Gli internati – ha lamentato il com­missario – sono una forma di istitu­to molto chiusa, bisogna riorganiz­zarli, trasformarli in case-famiglia per bambini, costruite secondo il principio delle piccole famiglie. La riorganizzazione degli internati – ha aggiunto – è un nostro dovere per i bambini che vivono sotto la prote­zione dello Stato». E poi c’è il problema dei bambini che scappano di casa e semplice­mente scompaiono. «Spariscono e non si trovano più – ammette A­stakhov. E ogni anno il loro numero aumenta. Sommando i casi degli ul­timi anni arriviamo a circa 600 mi­nori spariti nel nulla. Non dobbia­mo dire che sono pochi: è una cifra enorme».
    http://www.blitzquotidiano.it/politica-mondiale/r

  3. ricevo da un'amica su FB, quanto di seguito: "Ti riporto queste cifre di un altro paese oltre oceano:Messico, tra 16 mila e 20 mila bambini, bambine e adolescenti vengono sfruttati sessualmente, secondo le cifre degli organismi non governativi. Il delitto è uno dei tre più lucrativi del crimine organizzato; però, il problema viene diminuito dal governo federale. Non esistono politiche pubbliche, una lotta effettiva, una legislazione armonizzata, un'attenzione alle vittime e, neanche, dati affidabili. Gli specialisti, osservano che l'omissione riflette che i bambini, ragazzine e adolescenti continuano a non essere considerati come cittadini. "

  4. Grazie Mario, √® talmente interessante che qualcuno…, ha pensato bene di segnalare come offensivo questo articolo e ho ricevuto vari avvisi dal team di Fb che mi diffidavano dall'inoltro non solo del "contenuto"con il suo link ma anche dal mettere in messaggi privati, il mio link di autrice di Reset…come puoi leggere, ho riportato una notizia dell'Ansa e di Mondo, trovate nella notte ed escludendo "per mia scelta" la pubblicazione delle foto, che ritenevo agghiaccianti.

    Ma non √® la prima volta, e forse non sar√† neanche l'ultima, che appena tocco l'argomento violenza su donne bambini animali e specie terrene ma minori, scatta il blocco, la segnalazione…L'argomento √® interessante, lo penso anche io, perch√® entra nel VIVO degli Affari che vengono commessi sui corpi umani e relativi Diritti disattesi, calpestati abusati. Grazie per avremi offerto la possibilit√† di commentare cos√¨ a lungo, con il tuo brevissimo apprezzamento, che ritengo sincero.

  5. Uno Stato che annualmente spende cifre da capogiro per gli armamenti ma non pensa alla tutela degli orfani ma,addirittura non li considera neppure cittadini,come può essere considerato civile e addirittura detenere il diritto di veto all'O.N.U.???! A che cosa serve la Carta dei Diritti dell'UOMO?! L' O.N.U. è nato nel primo dopo-guerra sotto le briglie delle grandi (PRE)POTENZE vincitrici che,forti del potere conseguito,col diritto di VETO ne hanno di fatto annullato ogni potere di intervento! Viviamo in una civiltà che riserva a chi non si può difendere,un'unico diritto: quello della MORTE!

  6. Giuliano chiedi all Stato del Vaticano, io non ne ho voglia…, perch√® non ha mai firmato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

  7. Cara Doriana, il Vaticano avrà le sue ragioni, a me non importa più di tanto. Io sò che i diritti dell'Uomo e della Donna,sono scaturiti dal Vangelo; prima di Gesù, schiavi,donne e bambini non godevano di alcun Diritto?! L'Europa,rinnegando le sue origini e abbracciando il nulla del relativismo, stà perdento la Dignità ed il Valore della vita umana con le nefaste conseguenze che ne derivano! Unico diritto perseguito accanitamente,quello della MORTE!

  8. Indirizzato al "pollice in gi√π.- Sarei curioso di sapere cosa non ritieni giusto nel mio commento?! Cordialmente G.L.

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