Nassiriya, strage dell’ambulanza “Wikileaks smentisce italiani”

Nuovi documenti smentiscono la versione ufficiale della battaglia. A Nassiriya nessuno sparo dall’ambulanza colpita dagli italiani. Un altro file smonta l’ipotesi del suicidio del militare Salvatore Marracino: ¬´E’ stato colpito accidentalmente¬ª. Tra i documenti riservati resi noti ce ne sono due che ribaltano la riocostruzione di fatti drammatici che hanno avuto gli italiani per protagonisti in Iraq. Non sparavano gli occupanti del mezzo di soccorso iracheno colpito durante la ¬´battaglia dei Lagunari¬ª, nell’agosto 2004 sui ponti di Nassiriya, in Iraq, e poi esploso perché raggiunto dai colpi dei soldati italiani: è quanto si legge nella documentazione messa online da Wikileaks. I militari italiani dissero di aver risposto al fuoco proveniente dal veicolo iracheno.

Fonte stralcio & Notizia integrale from Corriere.it 25 Ott.2010 & Wikileaks su Reset Italia

Marracino colpito da fuoco amico from Repubblica.it

In Francia Marea Montante in Italia Monta la Monnezza

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Anticipo che l’articolo, corredato da video e foto, è lungo, perch謆 ho scelto di mettere in chiaro¬† alcuni link,¬†¬† che difficilmente vengono aperti, come si fa con le finestre sulla strada. E andrò a tratti, ora in Francia, ora in Italia. Inizio con la proposta¬† del primo documento,¬† senza testo,¬† ma che invito ad ascoltare e vedere : http://vimeo.com/16050285
La protesta di Terzigno è anche questa, fatta da gente comune che da tempo diffonde la sua storia, anche a scuola per la strada in famiglia: esiste e resiste. Poi ci spiegherà il¬† capo dello Stato del Vaticano residente in Italia con tanti Din Don Dan, cosa significa trovare “con il concorso e la buona volontà di tutti una giusta e condivisa soluzione al problema”¬† e¬† “inviare”¬† il¬† vescovo di Nola,¬† con un messaggio rivolto alle popolazioni di Boscoreale e Terzigno per dire che Egli¬† segue con “paterna attenzione” le preoccupanti notizie¬† e per farsi interprete “della Sua vicinanza spirituale” di¬† “Sua Santitଆ che volentieri imparte la Sua benedizione alle care popolazioni dell’area”.
[vimeo]http://vimeo.com/16050285[/vimeo]
Michele Basso ha tradotto invece certe storie marginali francesi:¬† che saranno due anni in più per avere la pensione? E’ Marea Montante. “Il governo lo temeva e questa volta aveva ragione. I giovani sono entrati in ballo, non solo nei cortei dinamici e pieni di vita delle manifestazioni nazionali del 12 e 16 ottobre, ma tutti i giorni da una settimana a questa parte, praticando lo sciopero in movimento da un liceo all‚Äôaltro. Quegli scioperi in movimento che sono sul punto di diffondersi tra i diversi settori di salariati.Hanno una bella faccia tosta quei ministri che volevano contrapporre l‚Äôun l‚Äôaltra le generazioni! Secondo loro, i pensionati andrebbero in pensione troppo presto, il che sarebbe a detrimento dei giovani, e bisognerebbe che noi pagassimo più contributi, per un tempo più lungo guadagnando di meno, e accontentarci di una pensione miserabile, e altre stupidaggini. L‚Äôazione di disinformazione non ha funzionato. Tutte unite, le diverse generazioni del mondo del lavoro¬†! Nelle piazze, negli scioperi, nei blocchi, nelle assemblee interprofessionali, nelle manifestazioni, negli slogan! FERROVIERI INSEGNANTI LICEALI TASSISTE CAMIONISTI…E MOLTI ALTRI ! Tanto più che questa settimana, non soltanto i liceali, i nostri figli, sono entrati in ballo. I ferrovieri si sono collocati in prima fila, ma sono stati chiari¬†: ‚Äúla nostra locomotiva non deve avanzare da sola, aderite allo sciopero‚Äù, hanno detto agli altri salariati. E alla fine della settimana il loro appello è stato capito. Infatti, di locomotive, ce n‚Äôerano già alcune altre: i portuali, i lavoratori delle mense e i postelegrafonici di Marsiglia, gli apprendisti delle raffinerie … Ma occorreva che ciò si moltiplicasse, dopo il nuovo successo della manifestazione nazionale di martedì 12 ottobre. Allora tra i professori e i maestri, per esempio, dove fino ad allora si esitava, se n‚Äôè discusso¬†: ¬´¬†non ¬†si possono lasciare soli i ferrovieri¬†! ¬ª. E in qualche giorno, centinaia di licei sono stati bloccati, e non solo dagli studenti. ¬†E quando il governo ha ordinato ai prefetti di usare i lacrimogeni e i flashballs contro i ragazzini, i professori, i sindacalisti e molti altri sono arrivati a protestare, a interporsi, a sostenere i liceali. Ciò che succede in una parte degli insegnanti, accade anche in un mucchio di altri settori, e non solo nel settore pubblico. Nelle manifestazioni, i lavoratori del settore privato, delle piccole, medie e grandi imprese, si mostrano sempre più. Oh, tutto questo non esplode di colpo, ci sono la disoccupazione, i bassi salari, i lavori precari, i ricatti padronali. Allora si riflette, si pesano le possibilità di un autentico movimento generale, si osserva. Ma gli stati d‚Äôanimo si evolvono rapidamente, il tempo sociale si accelera. FINE DELL’ISOLAMENTO Per ora, ¬†sono spesso minoranze a prendere l‚Äôiniziativa, ma un po‚Äô dovunque nel paese. Ci si riunisce in assemblee generali.¬† Non si entra subito per forza in sciopero, ma si partecipa a¬† brevi interruzioni del lavoro, ad adunate locali. Si va a vedere i salariati vicini, si va a sostenere i ferrovieri o il blocco delle raffinerie. Perché è una delle caratteristiche più promettenti del movimento in corso: i salariati in lotta, o sul punto di aderirvi, escono dall‚Äôisolamento, dalla loro sola impresa, dal loro solo settore.¬† Si stanno costituendo nuclei inter-imprese. Tutte queste iniziative locali devono tendere ad un unico scopo, verso un solo movimento generale irresistibile. Ecco come a poco a poco il paese potrebbe arrivare allo sciopero generale, quello autentico. ¬†¬†Quel nuovo Maggio ‚Äô68 a cui tutti pensano e che potrebbe divenire un ottobre 2010,¬† ancora più pericoloso per il governo e il padronato. Un maremoto sociale che porti via, al suo passaggio, non solo la scellerata riforma delle pensioni, ma anche tutti i piani contro il lavoro, i salari e le conquiste sociali.”

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Il 21 ottobre si veniva a sapere in Itaglia, che “L’accesso all’aeroporto di Marsiglia-Provence, bloccato per cinque ore dai manifestanti contro la riforma delle pensioni, 謆 stato sbloccato, secondo fonti giornalistiche sul posto. I circa 200 manifestanti hanno lasciato il sito mentre arrivavano le forze dell’ordine. La circolazione ha ripreso regolarmente ed 謆 in corso di smaltimento la coda di diversi chilometri formata da veicoli costretti a fermarsi prima dello sbarramento. Molti viaggiatori sono stati costretti ad abbandonare le loro auto sul ciglio della strada e a raggiungere l’aeroporto a piedi. Il presidente Nicolas Sarkozy ha ribadito di voler andare fino in fondo con la legge di riforma, il cui voto definitivo in Senato 謆 previsto per giovedì.”

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Da una traduzione di gran lunga meno curata ma essenziale, si apprende¬† da Indymedia cosa avviene nella periferia francese:” Dagli ambienti gerarchici della polizia parigina,¬†¬† dopo l’ospedalizzazione di un liceale di 16 anni ferito al volto da uno sparo di flashball, arriva una dichiarazione: ‚ÄúIl prefetto di Parigi, nella foga dell’incidente di Montreuil, ha disposto di non¬† utilizzare più il flashball‚Äù. Questo è stato quanto dichiarato, venerdi 15 ottobre, dal¬†¬† prefetto des Hauts-de-Seine, Patrick Strzoda, durante un incontro con la stampa, secondo quanto dice l’AFP…¬† La prefettura¬† di polizia non ha confermato l’informazione, accontentandosi d’affermare che Michel Gaudin aveva ‚Äúricordato le condizioni restrittive d’utilizzo del flash-ball, tanto sul piano tecnico che su quello giuridico‚Äù. In mattinata varie centinaia di liceali si sono ritrovati davanti al municipio di Montreuil a sostegno del ragazzo che dovrebbe essere giunto¬† presso l’ospedale parigino Lariboisiere. Cronologia dei fatti, narrati dalla vigilia. La polizia é d’uscita, questo giovedi 14 ottobre, a Montreuil-sous-Bois. Due espulsioni di squatts e dei violenti scontri con dei liceali in sciopero, nello spazio di qualche ora. Il prefetto della Seine-Saint-Denis, Christian Lambert, già massimo dirigente del RAID (corpo della polizia speciale) ha messo in campo i grandi mezzi. Camionette di CRS, tonfa, flashball, gas lacrimogeni, con mire differenti Poi ci son stati lacrimogeni e flash ball e ho visto il ferito nel furgone dei pompieri. Un altro ragazzino é stato arrestato e ammanettato di fronte ai compagni. Delle ragazzine si sono beccate le loro prime manganellate. ‚ÄúMandare in questa maniera i CRS su dei ragazzini, in sciopero, é inammissibile‚Äù. E denuncia l’iperbanalizzazione dell’utilizzo del flashball nelle banlieu, ‚Äúpropio dove gli sbirri hanno un sentimento d’impunità totale. Dei poliziotti non intervenirebbero mai in questa maniera nel centro di Parigi‚Äù. Degli scontri violenti hanno avuto luogo, la stessa polizia lo riconosce. Secondo un’usanza rodata in questi situazioni, la prefettura della Seine-Saint-Denis diffonde tramite l’AFP i ‚Äúsuoi elementi di linguaggio‚Äù: i poliziotti ‚Äúsono stati presi come bersaglio di ogni sorta di proiettili, un giovane di 16 anni é stato leggermente ferito in faccia da uno sparo di flashball‚Äù, l’adolescente é stato portato all’ospedale Andre-Gregoire di Montreuil e l’Ispezione generale dei Servizi ‚Äúé stata sequestrata‚Äù dal prefetto. ‚ÄúDal momento che dei liceali bloccano degli stabilimenti non possiamo più¬† rispondere della loro sicurezza, poiché alcuni blocchi rischiano di degenerare in rivolte urbane‚Äù, dichiara l’ispettore Daniel Auverlot. Woerth: “Ringrazio il sangue freddo delle forze dell’ordine‚Äù Verso le 13.00 parecchie centinaia di allievi di tre licei di Montreuil, Condorcet, Eugenie-Cotton et Jean-Jaures, si trovano davanti al municipio. Margot, ultimo anno, spiega perché manifesta contro le pensioni: ‚Äúnon blocchiamo per piacere. Sarkozy vuole obbligare i nostri genitori a lavorare più¬† a lungo, senza che abbiano nessun diritto in più, quando poi noi dal momento che arriviamo nel mondo del lavoro non avremo lavoro. √à la storia del mondo alla rovescia!‚Äù A quell’ora, oltre ai liceali, una folla eterogenea di Montreuillois si ritrova davanti al municipio, degli insegnanti indignati, dei sindacalisti della CGT, e degli impeigati territoriali in collera, degli agenti del municipio incalzati dai militanti che si oppongono alle espulsioni dei rom. Messaggi in rapida successione e disordinati al megafono, discussioni a ripetizione sugli avvenimenti della giornata. Deraglia in tutti i sensi. Alcuni liceali raggiungono, in metro, le manifestazioni parigine a Jussieu o davanti al Medef. Altri, in maniera spontanea marciano in città. Prima di attraversare la tangenziale in direzione del liceo Ravel, una cinquantina di loro si immergono in un centro commerciale, riuscendone con la stessa rapidità con cui sono entrati, ma seminando il panico tra i commercianti. Una volta a Parigi il loro corteo si divide le forze dell’ordine intervengono ancora una volta con i gas. Gli occhi arrossati, parecchi giovani rientrano a casa con un sentimento d’incomprensione enorme: ‚Äúdomani riverremo, bloccheremo il liceo e avremo le nostre felpe incappucciate le nostre scarpe da ginnastica e del materiale per difenderci!‚Äù ci dice Fatima, al liceo Eugenie-Cotton. Nel pomeriggio le violenze hanno una¬† eco fino al senato dove Dominique Voynet (Verdi), la sindaca della città prende in disparte Eric Woerth (UNP): “ho ben capito che avete cercato di dare la responsabilità alla sinistra dei disordini che solo la vostra cecità e la vostra sordità possono spiegare (…), che siete in difficoltà di fronte alla strada. Ma vi pongo la domanda: il potere é cosi tanto debole da ridursi a questo tipo di provocazioni? Cosa puo mai valere un potere politico quando é ridotto a sparare sui propri figli? Alle domande¬† il ministro del lavoro risponde : “ringrazio per il sangue freddo le forze dell’ordine in Francia‚Äù prendendosela ‚Äú con tutti coloro che spingono i giovani a scendere in strada‚Äù. Durante una conferenza stampa, Dominique Voynet precisa che il liceale colpito dal flashball ha ‚Äútre fratture al volto e che sarà operato domani (venerdi) e che rischia di perdere un occhio‚Äù. Dagli ambienti gerarchici della polizia parigina,¬†¬† dopo l’ospedalizzazione di un liceale di 16 anni ferito al volto da uno sparo di flashball, arriva una dichiarazione: ‚ÄúIl prefetto di Parigi, nella foga dell’incidente di Montreuil, ha disposto di non¬† utilizzare più il flashball‚Äù. Questo è stato quanto dichiarato, venerdi 15 ottobre, dal¬†¬† prefetto des Hauts-de-Seine, Patrick Strzoda, durante un incontro con la stampa, secondo quanto dice l’AFP. Questo richiamo al non uso del flashball, è stato¬† inoltrato¬† giovedi alle 11.00, ed esteso¬† ai tre dipartimenti della piccola corona sulla quale il prefetto di Parigi ha autorità, ossia la Seine-Saint-Denis, les Hauts-de-Seine et le Val-de-Marne.Risultato: persone in strada, sans papier arrestati, liceali sotto chock, nei quali uno in ospedale per una ferita al viso da flashball e un’atmosfera elettrica dappertutto in città. Tutto comincia con l’espulsione di due squatts all’alba. I poliziotti fanno irruzione in un posto chiamato ‚Äúle hangar‚Äù nel quale alloggiavano degli stranieri sans papier, principalmente di origine maliana. Secondo parecchie testimonianze, sei persone sono state arrestate e messe in prigione preventiva. Tocca poi allo squatt della Demie-Lune, li vicino, a venire accerchiato. Ci vivevano da due anni dei militanti attivi nella lotta contro le espulsioni dei rom e dei sans papier, Il luogo serviva anche da sala concerti e dibattiti, nella direzione dello squat La Clinique, il cui sgombero un anno e mezzo fa s’era terminato con una dramma simile: un manifestante era stato gravemente ferito a un occhio da uno spaqro di flash ball. Presente giovedi mattina al momento dei fatti un residente della Demie Lune incontrato davanti al municipio di Montreuil racconta che i poliziotti hanno distrutto le porte, che hanno imposto alle persone che vivevano nello squatt di prendere solo il minimo necessario e che le ruspe sono arrivate subito per distruggere tutto. Allertato su quello che stava succedendo lo scrittore Yves Pages si é recato nelle vicinanze dello squatt. Ha spiegato che da li un dispiegamento di polizia é partito verso il liceo Jean-Jaures. “Li ho seguiti in scooter‚Äù ci dice, ‚Äúe là davanti al liceo ho visto dei poliziotti iperarmati in tenuta robocop, uno spiegamento di forze assolutamente sproporzionato di fronte alla situazione. Sono un genitore di un allievo del liceo e allora ho chiesto a uno dei poliziotti una spiegazione. Mi ha messo sotto il naso il flash ball e mi ha detto: ‚Äústi stronzetti non dovrebbero far altro che restare a casa dai loro genitori, stronzo.‚Äù Un altro, con gas lacrimogeno pronto all’uso, mi ha detto che in qualche modo si dovevano pur difendere.” Venerd쬆 mattina annuncia di denunciare la Commissione nazionale di deontologia e di sicurezza‚Äù e a proposito dell’utilizzo del flashball ricorda che ‚Äúquando l’arma é apparsa si diceva che non era un’arma letale, mentre nei fatti¬† é un’arma molto pericolosa e imprecisa che può¬† spaccare le ossa‚Äù. Mediapart – 14 ottobre 2010 – Carine Fouteau, Hugo Vitrani”

Chissà cosa ne è stato della protesta dei pastori sardi a oltranza , che l’Ansa il 21 ottobre si premurava dirci: “da due giorni presidiano il palazzo del Consiglio regionale della Sardegna. Ieri notte, infatti, non 謆 andata a buon fine la mediazione tentata dall’assessore dell’Agricoltura e dalla presidente dell’Assemblea. Oggi il leader del Movimento, Felice Floris ha spiegato che ci sono state ‘solo promesse generiche. Noi rimaniamo qui e continuiamo la nostra battaglia’, ha annunciato.”

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Il Governo spromuove la monnezza campana facendo ampia pulizia con¬† femmine vetero ciociare: si aprono gli Spot…


“Questo Paese è profondamente malato e razzista e fascista e intollerante, non perchè alcune decine di donne e uomini tirano monnezza a uno che sbraita a fini elettorali di vita e di morte ma perchè un bambino di otto anni, porta come un marchio da lager, il suo essere napoletano e viene picchiato perchè è nato lì. E‚Äô un fatto di cronaca, accaduto nel trevigiano. I genitori hanno dovuto trasferirlo in un altro paese del vicentino, legare la loro esistenza al nomadismo dei rifiuti. E‚Äô vero: i rifiuti hanno viaggiato da nord a sud e da sud a nord e da est a ovest e viceversa, in un girotondo di morte e di malaffare.‚ÄúSe mi mandi ancora in quella scuola mi uccido‚Äù: lo chiamano bullismo. No, è pura cieca violenza che si mangia nelle sante famiglie italiane, dove si piangono i morti in tv e dove si festeggia per la vittoria di un Grande Fratello o del partito che vince. E‚Äô l‚ÄôItalia della scommessa: vediamo quanto regge ancora questo sistema, vediamo se è importante e vitale insegnare nelle scuole la Vita dell‚Äôembrione. Vediamo se è importante mangiare pane e diossina e respirare amianto e democrazia, vediamo se è importante sapere quanto ci costa tutto questo, anzi non saperlo affatto. Potrebbero prenderci per pazzi, nel mondo, per non reagire. Anzi non parliamone, come avevano consigliato per Ferrara, minimizziamo l‚Äôaccaduto come, per delicatezza, intende fare il dirigente scolastico. Tanto gli italiani scordano presto.”¬† L’ avevo¬† scritto ai primi di aprile del 2008.

“nell’immondezzaio i disperati cercano da mangiare, cercano in mezzo alla gente, in mezzo alla strada domandando, voi figli di nessuno negli anni dimenticati…dovunque vada¬† l’alba sulla mia strada senza catene vi andremo insieme …” i miei¬†¬† auguri¬† perch謆 la Luna scenda dal monte come i rifiuti e la Marea salga.

Doriana Goracci

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Terzigno come G8 Genova 2001? Diretta WebTv

Prosegue la diretta WebTV da Terzigno anche oggi Venerdì 22 Ottobre su Reset Italia. Da un redazionale in Rete spunta fuori la domanda ed il paragone. Cariche violente e fumogeni per ‘far rispettare la legge’. In un’atmosfera che ricorda troppo i giorni tragici del G8.
Tante immagini e video stanno girando in Rete e saranno testimonial se Terzigno ricorda quel G8 a Genova. Certamente da una diretta WebTv nulla sfuggirà…
Per la lettura di questo redazionale al seguente link, e per ricordare quei giorni a Genova un documentario per non dimenticare. 7 Video del documentario di Francesca Comencini “Carlo Giuliani, ragazzo”. Sperando che a Terzigno si trovi una soluzione al meglio per risolvere i problemi che ben conosciamo, seguiamo la diretta WebTv. Arrivederci al prossimo post, sempre sperando in Libertà,¬†dal Vostro affezionato Cartapazio Bortollotti.

Diretta WebTv da Terzigno from CorriereTv.it

Su Facebook è avvenuta una grande magia “E’ ritornata Doriana”

E per la serie “emozionato come non mai” è doveroso farvi sapere, non quanto è buono il formaggio con le pere. Ovvero, indi e percui, la nostra Doriana è ritornata su Effebì grazie ad una grande magia.
Ho avuto notizia in questo istante del perchè, del percome e del perquando. Ovvero, Doriana, nonchè Goracci vi racconterà con post all’uopo, e non all’uovo, per filo e per segno perchè c’haveva lasciato lo zampino, e perchè Facebook l’ha fatta rientrare. Ovvero, ed adesso bando alle emozioni, andiamo a trovare Doriana sul suo profilo per raccontare ognuno con le sue parole cosa è la Forza Incredibile della Rete. Quell’incredibile forza che sprigiona mille click in nome della Democrazia e della Libertà di Espressione. Quell’incredibile forza che non conoscono quelli che non conoscono la magia della Grande Madre Rete!
Un grazie da parte mia, e da Fratel RobertoAldo che è commosso come un coniglietto, per questa bellissima notizia al Team Assistenza di Facebook. Grazie a chi ha donato questa grande felicità!
Solo una piccola riflessione è dovuta. La rivolgo a tutte le persone che non sono in Rete e non capiscono un bel belino di quello che Noi della Rete facciamo per la difesa della Libertà di Espressione. A queste persone lancio un segnale. Buttatevi in Rete che è meglio. Buttatevi per sapere. Buttatevi perchè prima o poi voleranno belini. Noi della Rete sapremo prima di tutti dove voleranno, quanti saranno, e se saranno scrosci locali o tsunami in ogni dove, paese, contrada e città.
Concludendo, un grande abbraccio alla nostra cara Doriana che non è un blogger a caso come tutt* quell*che sono su Reset. Reset Italia non è un blog a caso. E’ nato per caso, ma dopo quasi 4 anni di web ha superato i 5 milioni di letture. 5 Milioni di letture non sono un caso. Sono una bella belinata di letture…Buone Pesche…Ooops…Data la stagione “buon castagne” a tutt* ovunque Voi siate!
Chiudo emozionato come non mai con la benedizione citrulla e consueta…
Ed in nome della Rete, del Web e del Mouse…Che la Buona Comunicazione sia sempre con Noi con un Video che mi sembra all’uopo. Non riscrivo la solita rima “e non all’uovo” perchè poi uno di questi giorni mi tirate delle uova elettroniche e con tutta ragione. FratelMaghetto come ben sapete è un gran menabelini…un Gran segreto sconosciuto ai più…Non fatelo trapelare in Rete…Massima riservatezza…Non vorrei che lo venisse a sapere il Cavalier Cortese e poi mi facesse pagare le spese…

NdA…La foto dove si vede Doriana mi è sembrata all’uopo e non all’uovo…Oggi la buona comunicazione in Rete ha vinto. Ha vinto la buona volontà di uno di Noi cittadini della Rete!

Il duo “The Felpats” from Doriana’s home¬†partecipano felici all’evento…

Image from Silvana Grassi Facebook

 

Berlusconi & intercettazioni “Non si può più telefonare, dobbiamo rimediare”

“Non so voi, ma io sto vivendo con molta difficolta’ questa cosa che ormai non si puo’ parlare al telefono. Ormai si moltiplicano gli appuntamenti, gli incontri di persone, e’ veramente terribile…”. Silvio Berlusconi interviene al ministero dell’Economia per introdurre la riforma fiscale alle parti sociali. Con una battuta parla del problema delle intercettazioni telefoniche e avverte: “E’ terribile bisogna trovare un modo per garantire la sicurezza e l’inviolabilita’ delle conversazioni. Dobbiamo rimediare” a questo problema.

Quanto sopra il lancio stampa delle affermazioni del Premier in data odierna sull’argomento intercettazioni. Chiaramente il Premier esprime la sua opinione. Anche Noi in Rete possiamo esprimere la nostra opinione. Cogliamo quindi l’occasione per riascoltare dalla storia della repubblica italiana alcune intercettazioni per riflettere sulle affermazioni del Premier.
In attesa che il governo riparta alla carica sul tema delle intercettazioni, che lambirebbe anche il mondo della Rete, e sempre sperando in Libertà, arrivederci al prossimo post dal Vostro affezionato Cartapazio Bortollotti.

Cariche di Alleggerimento con Prove di Democrazia Itagliana

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Sarò concisa nel riportare alcuni¬† fatti con Alleggerimenti di oggi: martedì 19 ottobre 2010. Il titolo è di poco differente da quello che diedi l’11¬† febbraio del 2009. Un saluto alla Piazza Facebook: dicono che siamo i più connessi al mondo, che “più che una moda Facebook sembra una febbre, una seconda pelle, una dipendenza, un bisogno.Gli italiani, e non soltanto i più giovani, non riescono più a vivere senza il loro social network di riferimento, in una “interrealtà” dove le emozioni non sono più soltanto virtuali ma neanche del tutto vere, e dove la community accompagna ogni passaggio della giornata, ogni fase della vita, amore, lavoro, nascite, morti, matrimoni, divorzi.”

Quelle che vi riporto sono notizie vere, non so cosa avverrà stasera nella Casa del Grande Fratello o nel salotto Ballarò. Vi abbraccio. Spero a presto.

Doriana Goracci

4 morti sul lavoro. Non sono morti in guerra. Non sono eroi: “In Alto Adige un operaio è morto mentre era impegnato con alcuni colleghi nella costruzione di una cabina elettrica. Un altro operaio ha perso la vita schiacciato da due bus a Palermo e un terzo lavoratore di origini albanesi mentre stava lavorando e’ rimasto incastrato tra lo sportello di un silos ed un grosso quantitativo di crusca, che in quel momento cadeva da alcuni metri di altezza. La quarta vittima e’ un agricoltore deceduto nelle campagne del Foggiano.”

Guerriglia urbana in centro di Cagliari Dopo lancio bottiglie partono le cariche: “Le forze di polizia hanno effettuato un lancio di lacrimogeni per disperdere i manifestanti del Movimento pastori sardi che avevano tentato di forzare un ingresso laterale del palazzo del Consiglio regionale in via Roma, tirando bottiglie di vetro prese da un cassonetto per la raccolta differenziata. E partita poi una carica con scene di guerriglia urbana nel centro di Cagliari.”

Terzigno: blocco stradale, isolati comuni vesuviani Dimostranti salgono su tetto edificio comunale e irrompono nell’ufficio del sindaco di Boscoreale Intifada a Terzigno, assalto ai camion:”Nel bilancio della notte di disordini a Terzigno, oltre ai cinque arresti di dimostranti e ai tre poliziotti feriti, vanno aggiunti due autocompattatori dati alle fiamme. Nella mattinata un sesto dimostrante è stato arrestato mentre lanciava una pietra contro un autocompattatore.”

Presidi al Palazzo di giustizia e in Procura A Reggio Calabria arriva l’esercito.

Lodo Alfano Approvato lo scudo anche per fatti precedenti alla carica: “La commissione Affari costituzionali ha approvato con 15 voti a favore e 7 contrari l’emendamento del relatore Carlo Vizzini al lodo Alfano in base al quale “i processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l’assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare”

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da Kontrapunkte
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Rogne di Casa Nostra Europa Palestina con CastrAzione o Sinergia

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Alcune notizie scelte per voi, tratte dall’Ansa e da Rainews24. 1)”Il premier Berlusconi, il figlio Piersilvio e altri dirigenti Mediaset indagati a Roma per evasione fiscale e reati tributari”. 2)”Fiom, Maroni teme infiltrazioni nel corteo. Epifani: Se sa qualcosa ci informi” 3)”Partenone chiuso: i dipendenti del ministero della Cultura,¬† hanno incrociato le braccia in solidarietà con i 350 precari che stanno per perdere il lavoro.” 4)”12 raffinerie francesi sono tutte ferme oggi per uno sciopero contro la riforma delle pensioni e i manifestanti hanno bloccato l’oleodotto che rifornisce i due principali aeroporti di Parigi.” Aggiungo un video, dal Lontano Paraguay, appena giunto su Internet: Agente massacra 13enne con pugni e calci.

Troverete¬† anche una mail , tratta dalla lista degli iscritti all’ISM, di Filippo Bianchetti al Manifesto, la sua richiesta con risposta del quotidiano comunista e le sue deduzioni, le ultime notizie in merito al convoglio VivaPalestina, verso Gaza.¬† E ora prima di ciò che vi ho enunciato, aggiungo¬† la mia opinione. Spesso molto spesso, quando ho tentato di ricollegare certe distruzioni della nostra cultura e dell’ambiente di Casa¬† nostra, ho avuto in risposta iniziative dalla e per la Terra di Palestina e viceversa, del mondo. Forse non si è consapevoli, di quanto è disgregato il movimento, di quanto si possa contare sulle solite persone che da anni e troppi, continuano a non ricollegare i Fatti internazionali con quelli Locali. Parto dal mio paese, Capranica, dove risiedo e composto di poco più di 6.000 abitanti, con una buona percentuale di cittadini stranieri e in ogni caso non nati nello stesso comune. Del Bene Comune del territorio, sembra non gliene importi a nessuno, presi dagli Aereoporti che non volano e le Ferrovie da ripristinare, da integrazioni lontane anni luce e ricostruzioni di un centro storico ridotto a un fantasma felliniano. E in questo stesso paese, esistono persone che non si tirano indietro a cui batte¬† il¬† cuore per motivi altissimi e nobili, come quello della Liberazione e del Riconoscimento della Palestina. Passo le Informazioni raccolte, e da Reset-Italia, le raccolga poi chi crede. Facebook ancora non ha risposto nè a me nè a centinaia di sostenitori, sul perchè della mia disattivazione. E’ Infanzia Negata, Umanità Negata e Dignità altrettanto, dovunque accada. E si tratta di Nostri Diritti.

Il messaggio che più mi ha colpita in questi ultimi giorni è l’Orto sinergico di un ex collega bancario, contadino contemporaneo. Serve l’Agricoltura e la Cultura: è emergenza Orto comune.

Doriana Goracci

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Lattakya, giovedì 14 ottobre 2010 Dopo 13 giorni di quarantena a Lattakya (Siria), il convoglio VivaPalestina5 sta per riprendere il suo viaggio verso Gaza. Una lunga estenuante attesa, una logorante trattativa, molte notizie contraddittorie sulle intenzioni del governo egiziano; poi nella serata di mercoledì, attraverso messaggi rimbalzati dall‚ÄôItalia, prima ancora che da conferme dirette, la certezza che finalmente è arrivata l‚Äôautorizzazione e può riprendere la marcia del convoglio verso la striscia di Gaza assediata. Questo lungo braccio di ferro con le autorità egiziane la dice lunga su come l‚Äôassedio di Gaza sia totale e asfissiante. Le dichiarazioni e assicurazioni ripetutamente rilanciate, dopo il massacro della Mavi Marmara, secondo le quali il valico di Rafah era aperto al passaggio di aiuti umanitari si rivela per quello che è: una sistematica e grossolana menzogna. Del resto una delle condizioni imposte al convoglio, il divieto di ingresso ai tir carichi di cemento conferma la ferocia dell‚Äôembargo a cui la popolazione di Gaza è sottoposta: i bombardamenti, cumuli di macerie, case, interi quartieri, gli edifici pubblici distrutti e poi il divieto di ricostruire, di dare un tetto ai moltissimi che ne sono privi. Un boicottaggio selvaggio organizzato da Israele e avallato da tutti i governi occidentali, Italia in testa, quegli stessi governi che non esitano ad alzare scandalizzati lamenti davanti alla richiesta della società civile palestinese di applicare nei confronti dello Stato di Israele, la campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS). Il doppio standard che dimostra la cecità e l‚Äôopportunismo del campo ‚Äúimperiale‚Äù, quello delle guerre di civiltà, della lotta al Terrorismo, della ‚Äúdemocrazia‚Äù esportata con la forza delle armi, una strategia geopolitica che ha contagiato anche il nostro paese, infrangendo alcuni punti fondamentali della nostra Costituzione. Oggi, a mezzogiorno, Kevin Owen, il coordinatore del convoglio ha confermato ufficialmente l‚Äôautorizzazione all‚Äôingresso e ha dettagliato meglio i problemi da affrontare nell‚Äôimmediato. Il desiderio sarebbe quello di imbarcare tutta la carovana su un unico traghetto, ma il piccolo porto di El Arish verso cui siamo diretti non permette l‚Äôattracco a navi oltre un certo pescaggio. Per questo potrebbe essere necessario utilizzare due vettori o addirittura, ipotesi estrema, trasferire gran parte degli attivisti per via aerea. Problemi tecnici che richiederanno ancora qualche tempo per essere sciolti. Intanto bisogna ripulire il campo profughi che ci ha ospitato per 13 giorni e restituirlo alla comunità palestinese in condizioni decenti. Fa caldo, fa ancora molto caldo a Lattakya, ma l‚Äôafa sembra oggi molto più sopportabile. Sabato o forse domenica saremo a El Arish, 30 km dal valico di Rafah. Non mancheranno altri ostacoli e tentativi di allungare i tempi da parte egiziana. Insieme alle delegazioni di 30 paesi, insieme agli altri 400 attivisti, e 35 di loro erano sulla Mavi Marmara, stiamo compiendo un pellegrinaggio laico. Per altre delegazioni è un pellegrinaggio religioso. Dalle tombe dei caduti in Turchia, al campo profughi di Lattakia, un luogo simbolo della sofferenza e della speranza, che non può morire, di rientrare nelle proprie case. Poi la Striscia di Gaza ove si sta commettendo una delle barbarie più disumane dei nostri tempi.

Free Palestina! Boycott Israel!

dal Blog di Rough Moleskin

ISM-Italia

Press conference delle ore 11: Kevin Ovenden fa il punto della situazione. Dopo l‚Äôok formale delle autorità egiziane si va definendo il quadro dell‚Äôoperazione di trasferimento del convoglio dal porto siriano di Lattakya al porto egiziano di El Arish. Il traghetto che effettuerà il trasporto è già partito dalla Grecia. L‚Äôimbarco a Lattakya è previsto per domenica mattina. Essendo un traghetto veloce, il percorso dovrebbe essere compiuto in circa 18 ore. Durante il viaggio è prevista una sosta sul punto in cui la Mavi Marmara è stata attaccata nel maggio scorso dalle unità navali israeliane, per rendere omaggio alle 9 vittime. La nave sarà certamente affiancata e tenuta sotto controllo da unità della marina israeliana, ma le probabilità che possa ripetersi una azione violenta sono minime. A scoraggiare una tale azione sarà prima di tutto la presenza a bordo di molti rappresentanti e corrispondenti dei media di tutto il mondo. In ogni caso gli attivisti adotteranno esclusivamente e tassativamente forme di difesa passiva, senza lasciare spazio a nessuna provocazione. Una volta arrivati al porto di El Arish il trasferimento al valico di Rafah e l‚Äôentrata a Gaza dovrebbe essere rapido e avvenire entro la sera di lunedì 18 ottobre. Gli egiziani non hanno posto vincoli alla permanenza del convoglio a Gaza, ma tenuto conto del contesto e della situazione, è opportuno non gravare troppo sulla ospitalità dei palestinesi. La permanenza quindi non sarà prolungata oltre tre giorni e giovedì 21 gli attivisti dovrebbero dirigersi all‚Äôaeroporto del Cairo per fare ritorno ai loro paesi di origine. A Gaza il primo compito sarà la consegna di tutti gli aiuti umanitari. E‚Äô prevista una cerimonia in cui la terra raccolta sulle tombe delle vittime turche della Mavi Marmara sarà utilizzata per piantare alcuni ulivi, in ricordo di quelle vittime. Altri dettagli verranno forniti nei prossimi meeting. Questo pomeriggio, al capo profughi di Lattakya, è prevista una cerimonia. Nel compound che ci ha ospitato per 14 giorni verranno piantati 5 alberi di ulivo, uno per ognuno dei 5 continenti presenti nel convoglio VivaPalestina 5. Ricordiamolo ancora una volta: 380 attivisti di 30 diversi paesi (fra i quali 40 reduci della Mavi Marmara), 147 veicoli, aiuti umanitari per 5 milioni di dollari. Domani, sabato 16 ottobre, si svolgerà una grande cerimonia di saluto ed è annunciato l‚Äôarrivo da Beirut di George Galloway.

Lattakya, venerdì 15 ottobre

Ho mandato questa lettera al giornale che leggo da sempre, Il Manifesto, con richiesta di pubblicazione.Non è stata pubblicata, ma ho ricevuto la risposta riportata sotto. Credo che la cosa abbia un interesse non solo personale, per cui la diffondo.

Caro Manifesto,prendo spunto dal tema Palestina, che seguo attivamente, per¬† dirti che in questi giorni, sfogandomi con amici per la quasi totale assenza, sulle tue pagine, di commenti alla manifestazione PER LA VERITA‚Äô, PER ISRAELE, di Fiamma Nirenstein-Frankenstein (bravo, Vauro!) a Roma, il 7 ottobre, mi ponevo il dubbio se continuare a comprarti. Ho visto poi che altri giornali della sinistra hanno invece pubblicato parecchie cose su questo. A parte i bellissimi articoli di Michele Giorgio dalla Palestina, dal giornale, da anni, sembrano venire solo imbarazzati silenzi, niente che somigli a quell‚Äôattenzione per ciò che in Italia viene dai movimenti (se riguarda Israele), che era nei presupposti e che tutti si aspetterebbero ancora. La risposta degli amici è stata all‚Äô incirca: ‚Äúl‚Äô ideale sarebbe seguirne diversi, di giornali in effetti Il Manifesto ormai lo scorriamo senza trovare che poco; per esempio, sulla Palestina ogni tanto ti mette una chicca, per fortuna, e lo fa quasi solo lui, ancora, ma sempre meno‚Ķ‚Äù Penso che molti abbiano ormai perso la speranza, e che come me ti comprino per abitudine, o per affezione, ma senza più crederci: diversi ti hanno già abbandonato, e alcuni mi
prendono in giro, per questa mia ‚Äùdebolezza‚Äù. E non nascondiamoci dietro questa storia dei contributi statali che vengono tagliati; è da molto tempo che periodicamente ce lo chiedi, e noi lettori ti sovvenzioniamo ‚Äústraordinariamente‚Äù, ma tu sei sempre in crisi lo stesso, ti sei accorto? Non credo nemmeno che la strategia giusta, per noi lettori che ti vogliamo bene e ti abbiamo sempre sostenuto,¬† possa esser quella di tener la bocca chiusa su certe tematiche scottanti, di nascondersi, di non prender posizioni che potrebbero farti apparire troppo estremista a certi occhi, a certi poteri forti ed occulti, per la paura di aumentare la probabilità di interruzione di sovvenzioni statali. Facendo mie impressioni che ricevo da comuni amici, prevedo e temo che se il Manifesto chiuderଆ Fiamma Nirenstein-Frankenstein brinderà con grande gioia.¬† Non farà altrettanto quando a chiudere saranno altri giornali della sinistra perchè sono un’altra cosa,¬† anche dal punto di vista simbolico.¬† Il Manifesto ha rappresentato sin dal suo primo giorno di vita (e ancora oggi per noi rappresenta) qualcosa di importante per la causa palestinese e per tutti coloro che ci lavorano.Ti prego, ascoltaci; non seguire solo tue spinte interne, che noi non conosciamo ma che evidentemente ci sono, e che a nostro avviso ti stanno portando fuori rotta.
Filippo Bianchetti Varese

RISPOSTA DI MICHELANGELO COCCO, CAPO
REDAZIONE ESTERI DE “IL MANIFESTO”

gentilissimo filippo,alla manifestazione “per la verità, per israele” hanno partecipato quattro gatti, tra cui i soliti nirenstein, pacifici, fiano, veltroni (solo invideo) con le eccezioni (a mio avviso – per motivi diversi – poco significative) di rita levi montalcini e roberto saviano il giorno dopo il corriere della sera ha pubblicato una foto da cui si capiva chiaramente il flop e un articolo che, pur provandoci in tutti i modi, non riusciva a nobilitare quell’appuntamento a nostro giudizio quella manifestazione è stata un’operazione di pubbliche relazioni mal riuscita, perché promossa da ultrà filo israeliani con scarsa credibilità A CHE PRO DARLE VISIBILITA’??? abbiamo quindi scelto il basso profilo, scelta che a mio avviso si è rivelata azzeccata per quanto riguarda gli “imbarazzanti silenzi”, non so a cosa tu ti riferisca, così come quando parli di “spinte interne”: se una cosa qui non manca, questa è la LIBERTA’ anche le altre critiche che fai al giornale le trovo molto ingenerose: il quotidiano da un po’ ormai è a 16 pagine: gli spazi si sono ristretti e nel mondo non c’è solo la palestina inoltre, come saprai, stiamo lavorando in condizioni molto difficili a causa di una grave crisi economica/editoriale mi auguro che vorrai continuare a leggerci, magari più attentamente saluti comunisti

Commento:
anche se importante, Cocco non rappresenta tutto il giornale; se così fosse rischieremmo davvero di perderlo. Spero che la sua risposta non sia condivisa da tutta la redazione, perché in tal caso il giornale che ritengo più importante per la Palestina, anche grazie al lavoro del caro Stefano Chiarini, perderebbe ancor di più la sua credibilità su questo tema per noi molto più caro del destino del Manifesto.

Filippo Bianchettihttp://www.associazionerays.org/foto/trapianto.jpg

Facebook e la Rimozione della Piastrella Oscena

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Non pagheremo per i vostri errori“.Così ha annunciato  un gruppo di lavoratori precari del Ministero greco della Cultura, bloccando ieri  l’entrata dell’Acropoli di Atene e  impedendo ai turisti di visitare il principale sito archeologico nazionale. I manifestanti chiedono il rinnovo del contratto e protestano contro i licenziamenti. La mobilitazione dei lavoratori iniziata precedentemente, ma senza impedire ai turisti di accedere al Partenone, si è invece trasformata nel blocco delle attività e dei turisti, dalle 8 locali (le 7 italiane) fino alle 18. I lavoratori hanno innalzato un grande striscione sul quale è stato scritto “Non pagheremo per i vostri errori”.

Il 12 ottobre 2010, la sottoscritta Doriana Goracci,  è stata disattivata completamente dell’account da Facebook,  forse grazie all’interessamento di una Vascabellauna ditta che da oltre vent’anni opera per promuovere la tecnica di: Cambio vasca in acrilico senza rompere piastrelle” e per 2 pugni di segnalazione, un’immagine offensiva, di cui riportavo la denuncia io per prima,  delle donne e dell’UDI.

Riprendo  la comunicazione  in Rete da Reset-Italia.net fino  a dove può essere accolta, non su Facebook,  dove è iniziato dal 12 ottobre il periodo di confino obbligatorio, che non ho nessuna intenzione di pagare indebitamente, confortata da gruppi di Amiche e Amici sullo stesso Facebook e  su Reset-Italia, dove collaboro come autrice da anni e  senza interruzione  per fare Giornalismo Partecipativo con Voci anche non iscritte all’Ordine. Una tassa da pagare, quindi che viene chiesta, oltre alle comuni e incessanti , che paghiamo in molti in Itaglia e all’estero, per  la non proprio brillante e intelligente gestione in inglese,  di chi decide cosa rimuovere, cosa è offensivo, cosa è lesivo per la dignità altrui. Ho avuto il difetto grave di accompagnare un’ immagine peraltro reperibile su un certa Vasca Bella e il sito dell’UDI, che è stata denunciata da centinaia di persone.

Il mio caso, non è un caso di Mala Informazione…sono una delle tante grulle e grulli che crede nella Libertà d’Espressione e di Informazione, a cui si chiede di pagare  pegno a un team molto attento a ben altri Affari, fatti con le informazioni su di noi, cosa ci piace cosa compriamo  per dove andiamo…tutte cosette che  personalmente non mi sono curata affatto di nascondere, come ciò che reperivo in Rete, attraverso testimonianze e informazioni locali, buttate là tra migliaia di altre e che sono usa esaminare e raccogliere e magari ricollegare. Ma forse è osceno denunciare…come scrive l’UDI a Facebook.

Non è il mio Anno Zero, sono solita  non essere trattata e aver accettato, contratti neanche occasionali, da nessun Media o Editore ma aver partecipato e collaborato con molti, a titolo di piacere e gratuito e in copy left.

Gli attestati di affetto e le iniziative che sono seguite in Rete, prima che me, onorano voi, per saper tradurre e ridare a chi ci legge, informazioni e tangibile affetto per l’umanità, che non è fatta solo di Affari e non si ferma a nuotare in una vasca e a fare da piastrella.

Come ho iniziato concludo , con un’altra informazione, di violenza inflazionata: “I carabinieri hanno arrestato, per duplice tentato omicidio, Salvatore Antonino Lombardo, 69 anni, pensionato.L’uomo ha provato a uccidere figlia (disabile) e moglie, rimaste ferite, nel Nisseno. La donna, alla quale il marito aveva chiesto con insistenza denaro, è riuscita a chiamare il 112, che ha trovato il pensionato con un mestolo da cucina in mano, che infieriva contro le due familiari.”

Quest’ ultimo affresco famigliare, farebbe sorridere vedendo l’arma casalinga usata, ma chi prova su di sè la violenza non ride affatto. Quanto all’automatica domanda, La risposta ti è piaciuta? del Team Facebook: No, non l’ho gradita affatto e neanche la Rete. Poi chiamatela Censura, sono abituata ad averla incontrata, la Signora.

Da una Capranica autunnale,  vi rimando motivo ed immagi  registrate per un altro Ritorno a casa, era il 18 e 19 ottobre 2008. Grazie per il rivogliamo su Facebook che avete organizzato. La Musica ci dà forza: ci incontreremo prima o poi, nella realtà.

Doriana Goracci

Questa è la realtà
no non cambierà
se non ti dai una mossa

A una donna 99 posse

 

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C’era una volta Michele Santoro che venne punito con 10 giorni di sospensione…

Si racconta che nel lontano 13 Ottobre 2010,al Vostro mago delle fiabe capitò di leggere quasi stupefatto che Michele Santoro è stato punito con 10 giorni di sospensione. Sarà senza stipendio dal 18 ottobre, e potrebbero saltare due puntate del suo programma.
Ovvero questo è uno stralcio nel senso dello stralcio del lancio stampa della notizia
Dieci giorni di sospensione e di mancata retribuzione a partire da lunedì 18 ottobre. Sarebbe questo, a quanto si apprende, il contenuto della lettera consegnata stamattina a Michele Santoro dall’azienda dopo il richiamo delle direzione generale per la puntata d’apertura di Anno Zero. Il provvedimento disciplinare o potrebbe indirettamente implicare la sospensione di una o due puntate di ¬´Annozero¬ª.

Ovvero, al di là delle opinioni e dei limiti del mondo, e dagli schieramenti di tutti i colori dell’arcobelino, non so come la pensate Voi, ma è proprio vero che nel paese del cucù succede tutto e di più. Lasciamoci così senza rancor e brevemente con un Video all’uopo e non all’uovo. Cerchiamo di ridere cari Lettori perchè la situazione è grave ma non è seria.
Tutto era già stato scritto e nessuno si immaginava tanto quanto è accaduto, sta accadendo ed accadrà.
Quale sarà la prossima magia oscura che colpirà di Bel Paese? Per il momento la nostra Doriana Goracci ha avuto l’account chiuso su Facebook per una foto che era una pubblicità in Rete.
Fermiamoci e ridiamo il più possibile. Guardiamoci il Video perchè nel paese del cucù c’è posto solo per quelli del “ballo del cuà…cuà“. Per Doriana e quelli come Noi per fortuna che c’è Reset Italia una voce libera, e che speriamo rimanga libera. Difendiamo la Libertà d’espressione perchè fino a che non ci tocca qualche magia oscura…Non riusciamo a capire quanto è buono il formaggio con le pere.
Cuindi clicchiamo a più non posso e non molliamo l’osso perchè dopo Santoro, visto che lui ci guadagna un mare di soldi…e cuindi è come se non fosse successo nulla di questa punizione, poi tocca a Noi della Rete che facciamo informazione a Gratis e, diciamolo in gran segreto e non fatelo trapelare in Rete, ci rompiamo il belino alla grande, facciamo delle belinate di lavoro e non vediamo un cent in nome della Democrazia e della Libertà. Indi e percui, sosteniamo la nostra Doriana Goracci, facciamo Rete, condividete e non fate delle belinate. Il fascismo del Terzo Millennio c’è, non si vede, ma colpisce. E cuindi poi, ovvero prima o poi…Toccherà anche a qualcuno di Noi come Doriana. Buone Pesche a tutt* ovunque voi siate ed in piena Libertà…quella con l’accento sulla “a”.

Gruppo Facebook “Rivogliamo Doriana”

Gruppo Facebook “Rivogliamo Doriana”

2 pugni da Nord al Centro con Comune Violenza

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Ieri sera mi era arrivata su FB, tramite l’UDI, la storia di una vascabella, e una signora che fortemente irritata dalla pubblicità che aveva vista e¬† ritenendola lesiva per le donne,¬† scrive il suo sdegno, con una mail, alla Ditta. Le risponde il proprietario dell’azienda, Rullo Pasquale : “Cara Fabiana, hai tempo da perdere?¬† vieni qui che ci facciamo una bella scopata insieme, se sei abile e¬† passabile. Altrimenti non rompere i coglioni.”

Stamattina mi sono trovata costretta a comunicare altra news sempre su FB : “20enne ROMANO pregiudicato, manda in coma con un pugno violentissimo 32enne ROMENA infermiera professionale: Metro ROMA . Non è un film.” La cronaca racconta: “…Il ragazzo e la donna si trovavano in fila per fare il biglietto, quando tra i due 謆 nato un diverbio. In un secondo momento, quando la cosa sembrava finita, la lite si è riaccesa mentre i due si erano allontanati dallo sportello. Dalle parole il 20enne 謆 passato ai fatti colpendo violentemente con un pugno il volto della donna, che 謆 caduta all’indietro priva di sensi. Immediato e’ stato l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Roma Cinecittଆ che con i militari impegnati nell’operazione “strade sicure”, dopo avere raccolto le testimonianze dei presenti hanno rintracciato e arrestato l’aggressore.La donna prontamente soccorsa e trasportata d’urgenza presso il policlinico “Casilino” è stata operata per le gravissime lesioni riportate al cranio ed 謆 tuttora in coma. Il pregiudicato 謆 stato condotto presso il carcere romano di Regina Coeli, a disposizione dell’Autoritଆ Giudiziaria.”

Dopo una immediata calata di proteste scritte e telefonate, la foto “figabella” mi risulta che sia¬† stata rimossa dal signor Pasquale. Strade Sicure :¬† dal Portale delle Missioni svolte dalla Forza Armata in territorio nazionale e internazionale, sappiamo cosa fanno, con la¬† Difesa ed Esercito.¬† Sappiamo benissimo quali Risorse Umane e Tecnologiche siano riservate “generosamente”¬† alla cittadinanza delle metropoli e quali Chiacchiere. Non abbiamo capacità di rimuovere la violenza che continua a camminare in maniera manifesta e strisciante. Ma l’impegno io l’ho preso con me: zitta da morta. Alla vostra sensibile attenzione, nessuno e nessuna si senta escluso. Non c’è niente da vedere, ma da spalancare gli occhi e il cuore e il cervello. Cattivo¬† come adesso non lo sono stato mai? Dal pugno alla carezza? Viceversa…Figurati noi, se non sappiamo.

Dandosi il caso che continuano a giungere¬† in questo 12 ottobre 2010, mentre scrivo¬† aggiornamenti come questo: “Operaio uccide moglie, arrestato Accoltellata la donna, forse marito non accettava separazione. BERGAMO, 12 OTT- Ha accoltellato e ucciso la moglie al culmine di una violenta lite nella loro casa di Treviglio (Bergamo). Arrestato un 51enne. I¬† carabinieri hanno trovato la donna, 48 anni, riversa a terra nel sangue in salotto, con un coltello conficcato nello sterno. Il marito, un operaio, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario, mentre scappava. I due stavano per separarsi ma forse l’uomo non si 謆 mai rassegnato alla fine della matrimonio e ha colpito la moglie a gola e torace”, Allego anche il Comunicato che mi è appena arrivato, da Valentina che mi scrive: Spero che la stampa non faccia morire anche questa notizia.Ripeto per tutte e tutti: Non ci rassegniamo.

Doriana Goracci

Comunicato ai MEDIA

Questa sera, 12 Ottobre 2010, ore 18.30-19.00 si svolgerà a Roma, una manifestazione cittadina autorganizzata, **sopratutto apartitica**, sono invitati uomini e donne sensibili al problema….Protestiamo contro l’ennesima violenza sulle donne, da parte degli uomini senza distinzione di nazionalità. Porteremo i nostri lenzuoli insanguinati per sensibilizzare l’opinione pubblica, sulla violenza contro le donne, sopratutto per futili motivi e in casa. L’odio verso le donne alimentato da stampa, tv e dalla cultura maschilista italiana, deve essere eliminato attraverso forme di educazione nelle scuole e in famiglia.

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Speciale diretta WebTv Cile “Minatori raggiunti da trivella” Foto & Video

Post aggiornato in tempo reale” “Discussioni su chi sarà il primo a risalire” I minatori intrappolati da due mesi nella miniera cilena di San Jose’ sono stati raggiunti dalla trivella.
La notizia e’ stata segnata dagli applausi dei tecnici che hanno alzato le braccia in segno di vittori, la sirena del campo ha suonato. I familiari si sono abbracciati e hanno suonato i clacson delle auto. Gruppi di persone stanno salendo sull’altura che sovrasta Campo Esperanza dove sventolano 32 bandiere cilene e una boliviana per l’unico minatore straniero.

Discussioni su chi sarà il primo a risalire from Adnkronos 9 Ott.2010

Fonte Notizia CorriereFlashNews 14:21 9 Ott.2010

Le foto dei familiari from Repubblica.it

Nel circo che aspetta il ritorno…& Image post from LaStampa.it

Il Blog dal Cile “La sonda è arrivata al rifugio

Non vola l’ Aereoporto e la Ferrovia i Pendolari Viterbesi Invitano a strisciare la Notizia

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Si parte! E partiamo da questa notizia: Si può fare. Raggiungere in treno la Capitale in poco più di un’ora è possibile. Ad affermarlo l’assessore all’Aeroporto Giovanni Bartoletti.”

Questa meravigliosa dichiarazione dell’assessore, diventato tale per l’Aereoporto che non vola, è stata fatta congiuntamente al sindaco Marini dopo aver raggiunto Roma con il treno, partendo dalla stazione di Porta Fiorentina. E’ una dichiarazione di disprezzo totale nei confronti di chi quotidianamente o saltuariamente utilizza la ferrovia Roma Viterbo e viceversa, di chi nulla sa dei percorsi da calvario, dei ritardi senza giustificazione e senza annunci, delle corse e delle stazioni soppresse, della perdita di tempo ed energie nel tentativo di mediare con i Diritti inderogabili del cittadino. In compenso è nostro dovere, viaggiare muniti di biglietto, abbonamento, obliterare , stare zitti e mugugnare fra noi, trovare un passaggio, ricorrere alla macchinetta che non c’è, arrivare al lavoro, che non c’è, in orario. E dire che la Ferrovia Capranica Civitavecchia Orte Strisciò la Notizia


Bene, care Istituzioni e Amministrazioni che avete a cuore solo i Vostri Affari, un appuntamento esiste, non è un progetto, è un Invito venerdì 8 ottobre a S. Martino al Cimino Palazzo Doria Pamphili, a partire dalle ore 16. Poi parlateci dei vostri Progetti, che volano come le Azioni. Alla prossima parliamo di sanità, scuola, lavoro, che volano via…La letterina sulla Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte, ve la sto inviando insieme all’INVITO, alla FESTA DEL TRENO: E’ valido per Tutte e Tutti, è Gratis. In fondo quanto scrissi in un  settembre trapassato Un bel giorno si volerà, era il 2008, inviandolo alla Tua Voce…Nostra? Cordiali saluti, non aspettiamo: ci siamo e Resistiamo. Il  Ritorno a casa,dell’ottobre 2008, rimane tale e quale. Grazie.

Doriana Goracci

Capranica (Vt)


INVITO

Egregi signori, in occasione dell’ inizio della progettazione, finalizzata alla riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte, il giorno 08 ottobre 2010 a S. Martino al Cimino Palazzo Doria Pamphili, i comitati e le associazioni indicono LA FESTA DEL TRENO alla quale la loro partecipazione è particolarmente gradita.

Questo il programma:

ore 16,00 Apertura mostra fotografie ore 16,30 Tavola rotonda sul tema:La ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte, considerata dalla Unione Europea strategica per tutto il Centro Italia e per i collegamenti transeuropei,necessaria per il riequilibrio territoriale, la rottura dell’ isolamento e per lo sviluppo economico e turistico dell’ Alto Lazio. Presentazione proposta realizzazione Ferrovia Circumcimina. Ore 18,00 Brindisi augurale Ore 18,30 Riconoscimenti Ore 19,00 Proiezione immagini della linea ferroviaria La ringraziamo della cortese attenzione. Cordiali saluti.

Raimondo Chiricozzi, Ennio La Malfa, Gabriele Pillon, Giacomo Traini

Sono stati invitati i cittadini e le istituzioni Ingresso libero

Ufficio Stampa Coordinamento Comitati
Tel Fax 0761 626783 Email: [email protected] Via Resistenza,3  01037 Ronciglione VT


CoordinamentoComitato provinciale Accademia Kronos Comitato per la riapertura della linea
Comitato promozioni  Viterbo  ONLUS  ferroviaria CIVITAVECCHIA CAPRANICA ORTE ALTO LAZIO

e per lo sviluppo economico della Tuscia

al Ministro dei Trasporti On. Altiero Matteoli
al Presidente Commissione Trasporti Camera dei Deputati On. Mario Valducci
al Presidente Commissione Lavori pubblici Senato della Repubblica Sen. Luigi Grillo
ai Parlamentari eletti nel Lazio Umbria Marche Camera dei deputati
ai Senatori eletti nel Centro Italia
all’Amministratore delegato Ferrovie dello Stato ing. Mauro Moretti
al Presidente ITALFERR dr.ssa Maria Rita Lorenzetti
all’Amministratore delegato ITALFERR ing. Renato Casale

al Presidente del Consiglio regionale del Lazio on. Mario Abbruzzese
al Presidente della Giunta Regione Lazio on. Renata Polverini
all’Assessore ai Trasporti Regione Lazio on. Francesco Lollobrigida
al Presidente della commissione Mobilità Regione Lazio on. Giovanni Di Giorgi

ai Consiglieri regionali della Regione Lazio

al Presidente Autorità Portuale on Fabio Ciani
al Presidente Centro Merci Orte dr. Marcello Mariani

al Presidente della Provincia di Viterbo on. Marcello Meroi
all’ Assessore ai Trasporti Provincia di Viterbo Franco Simeone
al Presidente Commissione Trasporti Provincia di Viterbo Bruno Capitoni
ai Componenti Giunta e ai Consiglieri provinciali Provincia di Viterbo

al Presidente della Provincia di Roma on. Nicola Zingaretti
all’ Assessore ai Trasporti Provincia di Roma Amalia Colaceci

al  Presidente della Giunta Regione Umbria on. Catiuscia Marini
all’assessore ai trasporti Regione Umbria Silvano Rometti

al Presidente della Provincia di Terni on. Feliciano Polli
all’ Assessore ai Trasporti Provincia di Terni Domenico Rosati

al Presidente della Provincia di Perugia on. Marco Vinicio Guasticchi
all’ Assessore ai Trasporti Provincia di Perugia Stefano Feligioni

al Presidente della Giunta Regione Marche on. Gian Mario Spacca
all’ Assessore ai Trasporti Regione Marche on. Luigi Viventi

al Commissario prefettizio Provincia di Macerata dr. Sandro Calvosa
all’ Assessore ai Trasporti Provincia di Ancona Carla Virili

al Presidente della Provincia di Ancona on. Patrizia Casagrande Esposto,
al Presidente Comunità Montana dei Cimini Angelo Cappelli
al Sindaco del Comune di Civitavecchia Gianni Moscherini
al Sindaco del Comune di Tarquinia Mauro Mazzola
al Sindaco del Comune di Allumiere Augusto Battilocchio
al Sindaco del Comune d  Tolfa Alessandro Battilocchio
al Sindaco del Comune di Monteromano Maurizio Testa
al Sindaco del Comune di Blera Francesco Ciarlanti
al Sindaco del Comune di Veiano Caterino Donati
al Commissario prefettizio del Comune di Vetralla drssa Emiliana Carelli
al Sindaco del Comune di Barbarano Angelo Guerrini
al Sindaco del Comune di Capranica Paolo Oroni
al Sindaco del Comune di Ronciglione Massimo Sangiorgi
al Sindaco del Comune di Caprarola Alessandro Cuzzoli
al Sindaco del Comune di Fabrica di Roma Giuseppe Palmegiani

al Sindaco del Comune di Civitacastellana Gianluca Angelelli
al Sindaco del Comune di Vignanello  Federico Grattarola
al Sindaco del Comune di Vallerano Mauro Giovannini
al Sindaco del Comune di Soriano nel Cimino Domenico Tarantino
al Sindaco del Comune di Vitorchiano Gemini Ciancolini

al Sindaco del Comune di Corchiano Bengasi Battisti
al Sindaco del Comune di Gallese Angelo Massa
al Sindaco del Comune di Orte Dino Primieri
al Sindaco del Comune di Viterbo Giulio Marini

al Sindaco del Comune di Terni Leopoldo Di Girolamo
al Sindaco del Comune di Narni Stefano Bigaroni
al Sindaco del Comune di Spoleto Daniele Benedetti
al Sindaco del Comune di Foligno Nando Mismetti
al Sindaco del Comune di Perugia Wladimiro Boccali
al Sindaco del Comune di Nocera Umbra Donatello Tinti
al Sindaco del Comune di Gualdo Tadino Roberto Morroni
al Sindaco del Comune di Fossato di Vico Mauro Monacelli
al Sindaco del Comune di Assisi Claudio Ricci
al Sindaco del Comune di Fabriano Roberto Sorci
al Sindaco del Comune di Jesi Fabiano Belcicchi
al Sindaco del Comune di Macerata Romano Caranzini
al Sindaco del Comune di Falconara Marittima Goffredo Brandoni
al Sindaco del Comune di Ancona Fiorello Gramillano

al dr. Enrico Luciani già Presidente commissione Trasporti Regione Lazio
al dr. Renzo Trappolini già Assessore ai Trasporti provincia di Viterbo
all’ on. Giancarlo Gabbianelli già Sindaco di Viterbo
all’ ing. Gabriele Bariletti consulente tecnico dei comitati per la ferrovia
al’ arch. LIISTRO Università Roma 3
alla signora Anna Fendi
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Nuovo Aeroporto Viterbo
Un bel giorno si volerà
di Doriana Goracci

Sabato 6 settembre , a Capranica, il paese sulla rupe tufacea come quasi un’ isola tra il verde della Cassia dei Cimini e il bosco della via Francigena, si è tentato di volare al Tempio romanico di san Francesco, con un incontro dal tema: “Aeroporto di Viterbo: prospettive”. L’ iniziativa, non sembrava davvero organizzata dalla minoranza consiliare Nuove Energie e dal Circolo territoriale di Alleanza Nazionale di Capranica, tale l’ autorevole e partecipata presenza: la senatrice Laura Allegrini, il Sindaco di Viterbo on. Giulio Marini, l’ avv. Bartoletti assessore con delega all’ aeroporto, l’ avv. Antonio Barberani del Popolo della Libertà di Orvieto, il prof. Guidi dell’ Università di Viterbo e l’ ing. Giovanni Niro e molti, molti altri, sindaci compresi di paesi vicini. Nell’ invito non si lesinavano aggettivi d’ accompagno: prestigiosa iniziativa, costruttivi rapporti, l’ imperdibile opportunità, l’ enorme flusso di visitatori, la rivoluzionaria prospettiva e di contro per chi non partecipa al sogno: sviluppo asfittico e improduttivo orizzonte, marginalizzazione. Erano invitati tutti i cittadini e gli interessati:ci sono stata. Lorella Martin, giovane e brillante moderatrice, nonchè consigliera della minoranza a Capranica ha moderato ciò che non c’era da moderare e ponendo domande. Dopo l’ introduzione di Lucilla Chiasserini, capogruppo di Nuove Energie e la presenza non formale di altre donne come Maria Gabriella Grassini e Raffaella Saragoni, è iniziato il discorso della senatrice Allegrini, che ha riportato subito, dalla recente visita a Viterbo, le speranze di Berlusconi per le europee, del 51% e poi dritta al cuore del problema: “Siamo consapevoli che non ci sono le infrastrutture, che non abbiamo il finanziamento ma l’ aereoporto mette in movimento l’ imprenditoria locale e il collegamento con Roma su ferro e gomma. Abbiamo Marini e Tajani, Matteoli crea e completa la filiera”. E ripartendo dalla nota cabina di regia, chiede a Marini che l’ Aereoporto sia bello…che ci sono i finanziamenti comunitari, che i costi ambientali non saranno drammatici, che si sollevano temi interessanti e piccanti(?), che entra in gioco la capacità di attrarre e far rimanere dentro Viterbo, i turisti, come chi passa per Fiumicino e ci prende almeno un caffè, che Matteoli è disperato per la trattativa dell’ Alitalia con i sindacati, che “noi” dobbiamo trovare lavoro per i “nostri” ragazzi viterbesi, che ci sono i numeri per farlo. L’ avvocato Bartoletti, fatto consigliere comunale ad hoc per l’ ereoporto, aggiungerà che solo fino a ieri li chiamavano pazzi sognatori e ha un chiodo fisso: i corsi di formazione per le nuove generazioni. Non
nasconde che la sinergia è trasversale tra le forze della sinistra e la destra e comincia il suo incalzante discorso fatto di battaglie e pelle d‚Äôoca, di bagni termali che si potrebbero offrire ai passeggeri, con tanto di accappatoio, di 18.000 posti tra indotto e tecnici, che ci sono ben 4 chilometri tra l’ Aereoporto e Viterbo e che se non fanno l’ Aereoporto non faranno neanche le infrastrutture e che poi, siamo seri: “Come ci andate voi a Fiumicino, col treno o in auto?”.
Conclude che ha comprato in internet per suo figlio, una bicicletta senza pedali o giù di lì, pagata in dollari ma fabbricata in Cina e consegnata in 3 giorni, altro che futuro, questo è già il presente. Non me ne voglia il sindaco Marini, di cui non trascrivo niente e gli altri meritevoli dell’ iniziativa ma questi senza meno mi sono sembrati i cavalli di battaglia e di Troia che sono circolati. Quando ancora il convegno, primo di altri prossimi cinque, non era iniziato, sullo sfondo dormivavano, da sempre, all’ interno di san Francesco, i gemelli Francesco e Nicola Anguillara, morti nella prima decina del  ‘400. Dietro di me due signore discutevano sugli spari per legittima difesa ma una consigliava di farlo solo in aria, perchè si sa che la legge in Italia…Di lato un piccolo gruppo di anziani signori, pragmatici più delle prime, argomentavano di ponti e infrastrutture: “Se tu gli fai sentì che poi guadagnà, vedi come se movono…ma lo sai che il ponte sotto la Manica l’ hanno fatto in 5 anni?” Seguivano paragoni di costruzioni edili locali… A casa, fuori: i pendolari che non sognano più un bel niente, le nuove e vecchie generazioni, le energie che non partecipano se non alla loro sopravvivenza, le donne che preparano il ragù per domani, la spesa al supermercato per la settimana, evitando formaggi agli escrementi di topi, un salto dal parrucchiere per la pizza rituale del sabato sera.
Siamo un villaggio globale s’ intende, senza fondi, sfondato dalle parole e dai fatti dell’ economia e della finanza che vanno avanti, dagli sfondamenti e dalle rifondazioni e fondazioni che non costruiscono niente, se non gli affari globali e privati. Vedrai, vedrai, a forza di beccare in basso, un bel giorno si volerà, in alto: forza Italia, mettiamocela tutta. Altrimenti, nisba. Doriana Goracci
Domenica, 07 settembre 2008

Ustica Guglielmo Sinigaglia e le Cose Schifose

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Non è che siano poi così belli i barboni, i clochard…a meno che il libero camminatore lo voglia, di dormire dove capita e chiedere qualcosa per mangiare. Di solito si tratta di miseria, indigenza acuta, accompagnata da una profonda solitudine: si sente un randagio e di questi tempi, il rischio di essere fatto fuori è confermato dalle Direttiva Europea in fatto di vivisezione. E’ così che¬† apprendo dalla solita Rete Segnalazioni,che ” Da sei mesi Guglielmo Sinigaglia, ex ufficiale del Sismi indagato per la strage, ha scelto di vivere a Milano chiedendo l’ elemosina Da colonnello a barbone per paura”. Non ho capito a quando risale l’articolo, dove si parla di lire e strage. Quale strage? Ne abbiamo parecchie e insolute, vado avanti e incontro Ustica, con le sue 81 vittime. Devo essere sincera, leggendo al volo , provo un moto di diffidenza e disgusto: Sismi Stay Behind prescrizione avvocati notai borsa Accademia Militare Sid Servizi segreti Legione Straniera Andreotti Folgore Gheddafi Libia missile Standard esplosivo Dynagel Sbs Mig Strage morti testimoni…Chi sa parli

 

Questo signore era per me un perfetto sconosciuto fino ad oggi, e non abito a Milano ma continuando a leggere un’ intervista di Gianluca Neri a Guglielmo Sinigaglia, Ustica: Colpito Affondato,ho pensato che la Cosa ci riguardi, come le stragi. Insolute. Sembra facile direUstica: qui sait, doit parler,chi sa parli: quì non si trovano Eurodeputati disposti a vivisezionare il Caso.Motivo per cui tirare fuori uno come Guglielmo Sinigaglia potrebbe essere semplice,dallo stato di povertà, che spero abbia risolto: altrimenti cosa ci rimane ? Sperare che miagoli Gatta Mammona? Sarà Pi curpa da Ignuranza che non sappiamo? Quanta paura, vero, Icaro? Ma si Le cose schifose, meglio tenerle lontane, come le stragi e i barboni.

Doriana Goracci


MILANO Da colonnello a barbone per paura

Era in servizio come colonnello del Sismi la sera del 27 giugno 1980, quando il Dc-9 Itavia precipitò nel mare di Ustica, con le sue 81 vittime. Oggi Guglielmo Sinigaglia, 46 anni, ex membro di Stay Behind, fa il barbone a Milano, pur risultando tra gli indagati eccellenti nell’inchiesta del giudice Priore. Il suo nome è finito nell’elenco degli inquisiti per reticenza, ma certo oggi lui sembra temere più qualcosa di oscuro e indecifrabile che la semplice violazione del segreto istruttorio.Voglio stare ancora con mia moglie , sussurra , vedere mio figlio
nascere e crescere. Ma quella sera fu guerra, sì, guerra vera. Priore ha ragione, tutto però finirà nel nulla tra meno di un anno, il 29 giugno del 2000. I reati militari cadono in prescrizione dopo 20 anni, un giorno e dodici ore. Corsa contro il tempo, dunque? Nella borsa Guglielmo porta con sè fotocopie di documenti e tracciati radar, i cui originali sono in mani sicure, avvocati e notai che li tirerebbero fuori nel caso mi succedesse qualcosa. Nomi da far tremare i palazzi romani, e non solo. La carriera che porta Guglielmo dal Sismi alla vita da clochard, comincia trent’anni fa, quando a soli 16 anni entra all’Accademia Militare di Modena, fiore all’occhiello nella formazione di giovani 007. Tra i primi per punteggio, viene messo in incubatrice da quello che allora si chiamava il Sid e addestrato per divenire membro attivo dei servizi segreti. A 21 anni, entra a tutti gli effetti in Stay Behind, organizzazione grazie alla quale potrà addestrarsi all’estero con i Seals americani, i giovani Sbs inglesi (gli stessi che poi un giorno avrebbe indicato come i veri autori materiali dell’affondamento del DC-9) e la Legione Straniera. In 24 anni di servizio, da giovane sottotenente otterrà cinque passaggi di carriera, fino al grado di colonnello. Ma i suoi guai cominciano nel ’93, quando Andreotti, in seguito ai fatti di via Monte Nevoso, per decreto scioglie sostanzialmente la struttura, collocando al di fuori dell’apparato militare tutti i suoi componenti. Da lì Guglielmo continuerà a rivendicare con testardaggine la propria posizione, con clamorose, ma vane proteste. Fino all’esaurirsi degli ultimi risparmi e alla scelta obbligata, vivere di elemosina. Proprio poco dopo aver messo incinta sua moglie, Diana. Ha una spalla rotta e dolorante, Guglielmo, pantaloni corti, scarpe da tennis, calzini, canottiera e bendaggio rigido. Vestito come l’ultimo dei disperati, da quasi sei mesi ha scelto di vivere per strada, di prendere botte e coltellate, di farsi una doccia a diecimila lire una volta ogni quindici giorni, di stare lontano dalla donna che gli darà un figlio, raccogliendo l’elemosina in corso Vittorio Emanuele, sotto le insegne del cinema Astra. Al suo fianco, fin dall’inizio c’è sempre un collega clochard, Silvio Diligenti, coetaneo, compagno di sventure ed ex maresciallo della Folgore. A Guglielmo la spalla l’ha rotta un altro disperato, la notte di un mese fa. Uno che gli aveva visto tirar fuori un telefonino, quando la moglie l’aveva chiamato, e che doveva aver pensato: se un barbone ha il cellulare, che cavolo di barbone sarà mai? E chissà cos’altro nasconde nel portafogli. E invece no, quel telefonino con scheda ricaricabile era un regalo di sua moglie, Diana Moffa, che vive a La Spezia. La donna che lo chiama, per sapere come sta, se lui la ama ancora, se quel figlio lo vedranno insieme, se davvero è ancora deciso a fare quella vita e fino a quando. Eh sì, perché Guglielmo il barbone, l’ex colonnello del Sismi che sa molto di quello che avvenne quella notte, ha deciso di fare il clochard per amore. La strada, per Guglielmo, non è solo dormire sotto la luna, sul marmo dei gradini di una chiesa con la spalla rotta e cercare di fermare i passanti con una fase di Esiodo, il primo poeta greco, su un pezzo di cartone (La vostra indifferenza uccide la nostra speranza). La strada è soprattutto violenza. Pochi giorni fa, l’ultima aggressione: uno gnomo vestito di nero cerca di portargli via la scatola delle scarpe piena di monete, trentacinquemila lire in tutto. Lui, più alto di mezzo metro e largo il doppio, prova a reagire, brandendo l’unico braccio a disposizione. In tutta risposta l’altro gli punta un coltello alla gola. Intanto arriva Silvio, afferra il nano per le spalle e lo mette faccia a terra, ma nel frattempo una coltellata alla spalla e una al ginocchio di Guglielmo fanno in tempo ad arrivare lo stesso.Ci si può fare una tal guerra tra poveri per l’elemosina?, sbraita ora Guglielmo.
E se parlassimo della guerra, quella vera, che avvenne la sera del 27 giugno sui cieli di Ustica? Guglielmo Sinigaglia vorrebbe farlo il meno possibile. Mi hanno preso troppo a lungo per mitomane. Già interrogato più volte, Guglielmo ha fornito la sua versione dei fatti: si trattò di un complotto occidentale per uccidere Gheddafi, che quella stessa sera era partito in aereo da Tripoli, e insediare in Libia un governo filo-occidentale. Le dichiarazioni, molte delle quali già agli atti, scendono poi nel dettaglio.´Qualche politico italiano avvisò il leader libico, che così atterrò a Malta. Nel frattempo il Dc-9 Itavia si infilò nell’aerovia denominata zombie (che in codice sta per capo di stato ostile), una sorta di corridoio tre chilometri
per cinque. Un sottomarino francese lanciò un missile Standard, con carica di prossimità, che costrinse l’aereo ad ammarare bruscamente. Sulla superficie fu affondato con esplosivo Dynagel dagli Sbs inglesi. Ma c’è dell’altro.La strage di Bologna fu architettata per distogliere l’attenzione da Ustica. Da chi? Fate voi. Cosa prova quando pensa alle 81 vittime? Penso che le vittime siano 117. In che senso? Aggiungerei i 36 testimoni morti in circostanze misteriose. Uno scivola sulla buccia di banana sulla scala del metro a Termini, uno legge il giornale e non si avvede del paraurti di una macchina, un altro investito da un bambino di 4 anni col triciclo… Lasciando perdere quelli che si sono impiccati in casa.Enrico Fovanna
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Alda Merini piomba in Rete con le sue grandi emozioni

A quasi un anno dalla scomparsa della poetessa milanese, tante iniziative per ricordarla e una pagina Web dedicata che registra un mare di contatti. La figlia: “Mia madre donna di una generosità che non si può spiegare, per questo è così amata.”
“Una donna attuale sempre. L’artista per eccellenza, che non finge né a se stessa né agli altri. Lei è genuina come ciò che scrive, nei suoi versi riflette la vita di tante donne. Se l’avessi qui con me, l’abbraccerei e le regalerei una collana, so che a lei piacevano moltissimo”.
“Alda c’è, e veleggia tra i nostri messaggi, tra le nostre umili poesie. Lei si è sempre accettata, cosa che gli altri non hanno fatto con Lei”. Vale la pena visitare il sito della poetessa Alda Merini 1, anche se non si conoscono le sue parole.

Quanto sopra lo stralcio della bellissima notizia su Alda Merini che è pubblicata a questo link.
E dato che la news è particolarmente emozionante, io e il mio fratellino citrullo andremo di corsa a leggere tutto e di più di Alda. Una donna che non si può dimenticare. Una donna che aveva dentro una grande magia. La magia del Cuore.
Ed ora stop alle emozioni personali. Andate a lubrificarvi il vostro Cuore sul link e diffondete la notizia. Fate Rete…fate Rete e ripeto…Fate Rete in nome della Democrazia e della Libertà.
Se poi volete farlo anche in nome della Libertà di Espressione, io ed il fratellino fiabologo vi inviamo un abbraccione grande come il mare!
Saluti ed al prossimo post, sempre sperando nella Libertà della Rete. Quella Rete che ogni giorno ci permette di comunicare anche se non sappiamo remare.
Le rime finali sono state imposte da FratelMaghetto che vi saluta dal suo antro ove fabbrica le sue pozioni tecnologiche. Vi manda a dire che per il meteo sull’Italia si prevedono “forti scrosci di belini” specialmente sulla capitale dell’Impero Romano.
Cosa vorrà dire il fratellino con il naso rosso? Sicuramente è un messaggio tipo “Radio Londra” blindatissimo? Forse il fratellino è venuto a sapere cosa sta accadendo a Palazzo in queste ultime ore? Ci sarà di mezzo il Cavalier Cortese che “piace, piace, piace…come il Crodino, o Mariastella Gelmini che non piace ai grandi e nemmeno ai piccini?
Cmq, stiamo in campana perchè se come dice il fratellino citrullo “pioveranno belini”, attrezziamoci con impermeabili ed ombrelli usa e getta perchè sicuramente non sarà acqua di sorgente, ed è trapelato che ha uno strano profumo che non è alla violetta di Parma!
Stop. Mi fermo qui. Ora andate a trovare Alda ed emozionatevi a più non posso, e mi raccomando “non mollate l’osso”. Ripeto “Non mollate l’osso”…

NdA…I fan di Reset su EffeBì stanno raggiungendo quota “Mille“…E questa non è un’emozione da poco. Grazie a tutt* i Nostri lettori!

Facebook Down in tutte le parti del mondo “Conferma da Twitter”

“Il presente post sarà aggiornato sulla notizia in tempo reale” “Facebook è ritornato nuovamente accessibile alle 0re 21:03” Da Twitter arrivano conferme da tutte le parti del mondo e in tutte le lingue più o meno note: Facebook è da alcuni momenti in down in ogni parte della terra. Non funziona neppure il Facebook Connect ed il “Mi piace” presente in miliardi di siti al mondo. Chissà quando il social network numero 1 tornerà a funzionare…

Fonte News & Giornalettismo 22 Sett.2010