I siti dei nostri partner da non perdere

Ecco alcuni siti internet che consigliamo

Dal negozio online con ottime idee regalo utili e originali ai nootropi per il biohacking o all’agenzia digital marketing e SEO che offre una prima consulenza gratuita a tutti.

Scopri il network di Oltre.Digital

Digital Agency Belgium

Consulente SEO Milano

Negozio online di regali originali

Vendita Prodotti Alimentari

Free online courses with certification

Nootropi efficaci per aumentare le funzioni cognitive

X-Playn Questions & Answers

 

Siti internet consigliati da non perdere

Moda italiana: vendita abbigliamento made in Italy online

Sempre più persone acquistano online anche per via del lockdown e per il fatto che c’è una scelta infinita di modelli, taglie, colori e stili che si possono facilmente abbinare, risparmiando tempo, stress (parcheggi, traffico, carburante) e scelte molto limitate proposte dai commercianti locali che spesso alterano i prezzi per coprire i loro costi non irrilevanti.

I vantaggi di acquistare abbigliamento online

Invece acquistare online consente anche ottimi risparmi, garantendo la possibilità di comparare offerte fra vari venditori, selezionare il trasporto più rapido, economico, pratico e scoprendo di più sui brand, la loro storia, i loro abbinamenti migliori in termini di stili e tendenze.

Per questo è nato Extra Topping, lo shop online dedicato all’abbigliamento italiano di qualità, l’eccellenza della moda Made in Italy più trendy, che rende popolare il nostro Paese nel mondo.

Negozio abbigliamento Made in Italy

Su Extra Topping puoi trovare proposte fashion di altissimo livello a prezzi assolutamente concorrenziali dai migliori fornitori come le camicie su misura Apposta, il brand di abbigliamento per uomo Lanieri, le borse da donna di Corsia Italia o la collezione di D’Arienzo che propone giacche e giubotti in pelle per uomo, donna e bambini, oltre a T-Shirt di tendenza o personalizzate e abbigliamento per calciatori e squadre di calcio.

Nonostante gli oltre 3000 capi selezionati con cura e proposti a prezzi speciali, vi sono sempre nuove proposte e offerte in arrivo.

Visita Extra Topping e scopri la moda italiana di qualità conveniente.

PA: la luna della digitalizzazione, il dito dello smart working

Più che stigmatizzare il lavoro agile, serve sanzionare pesantemente le amministrazioni pubbliche che continuano a trascinare i piedi sul processo di informatizzazione e digitalizzazione

L’articolo PA: la luna della digitalizzazione, il dito dello smart working proviene da Phastidio.net.

___________

“PA: la luna della digitalizzazione, il dito dello smart working” è stato scritto da The Editor e pubblicato su Phastidio.net.

 

Il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione italiana ha certamente creato problemi, ma appare proprio che vi sia, nella stampa e nella politica in generale, una contrarietà a priori, da cui derivano continue inchieste, articoli ed interviste volte ad evidenziare inefficienze. Con evidenti amplificazioni e banalizzazioni.

Il Sole 24 Ore del 16 ottobre ne è la prova, con due articoli distinti. Il primo, “Covid e smart working nella Pa: permessi edilizi ridotti del 25-30%”, di Paola Pierotti e Giorgio Santilli, sciorina una serie di numeri, per evidenziare la riduzione dei titoli edilizi segnata nel 2020 rispetto al 2019.

E’ un fatto ineccepibile, come lo sono i numeri della flessione dell’attività edilizia. Ma, si tratta, tuttavia di mezze verità.

Risulta, quindi, certamente fondato affermare che l’attività edilizia sia stata influenzata dallo smart working, che ha reso più difficoltosa l’asseverazione tecnica dei progetti, visto che i progettisti hanno avuto maggiori difficoltà a contattare gli uffici per ottenere certificazioni di destinazione urbanistica e consulenze preventive.

La digitalizzazione prosegue a gonfie vele nel Paese, ed è testimonianza il fatto che anche le agenzie di marketing digitale registrano una crescita sostanziale in questi ultimi mesi caratterizzati dall’emergenza Covid19, ma la Pubblica Amministrazione ancora stenta ad adeguarsi e il settore edilizio è una delle cartine tornasole che testimoniano questo fatto.

Se il legislatore nazionale comprendesse che le PA non sanno, non possono e non vogliono autovalutarsi, un’amministrazione che dichiara di non avere attività compatibili con lo smart working, contestualmente confessa di avere un organizzazione arcaica e di violare da anni ed anni la normativa sintetizzata prima; andrebbe, allora, valutata da organismi esterni e terzi e pesantemente sanzionata, non solo vietando qualsiasi erogazione di premi, ma anche prevedendo commissariamenti e interruzioni della carriera politica per chi negli anni ha negato investimenti e programmazioni nell innovazione.

Ma questo ovviamente non avverrà mai. E quella pubblica amministrazione che ancora gestisce immani archivi cartacei ed emette certificati che non servono, continuerà ad autopremiarsi come quell’altra PA che ha deciso di investire ed entrare negli anni 2000 investendo nel digitale e rendendo possibile il lavoro agile.

Leggi l’articolo completo su Phastidio

Google monopolizza il web? Pro e contro di una situazione scomoda all’Europa

Ormai non è più un segreto il fatto che Google domini il mondo delle ricerche web.

La sua posizione dominante di mercato è evidente, anche se varia a seconda del dispositivo utilizzato.

Sui desktop/laptop la quota di mercato di Big G supera l’ottanta per cento su scala globale. Sui dispositivi mobili invece sale addirittura al 96%.

L’Unione Europea ha provato più volte a frenare questo predominio di internet da parte di una società americana, che se si somma al predominio di Facebook sui social (si ricordi che la società di Zuckerberg possiede anche Whatsapp, Instagram, Messenger, Oculus) e Microsoft, pone l’Europa in una situazione di evidente svantaggio. Il resto del web infatti è nelle mani di società cinesi (un mercato a parte che invade anche l’occidente con TikTok) e russe (Yandex e VK). E poi ci sono Microsoft con Bing, e Yahoo! a completare il quadro e nell’eCommerce, ovviamente, Amazon su tutte seguita da eBay.

Dinanzi a questa situazione per avere successo nel mercato online è importante sapersi muovere in linea con quanto prescritto da Google. Si possono realizzare ottime campagne search per promuovere i propri prodotti ma è possibile anche cancellare notizie da Google per proteggere la reputazione personale o di un brand.

Nei prossimi anni vedremo cosa accadrà, se da un lato l’Unione Europea riuscirà a frenare questo monopolio di fatto delle ricerche, e se nel contempo riusciranno a emergere nuovi protagonisti dal mercato europeo che al momento appare ancora frammentato e debole, segno di scarsi investimenti in innovazione.

Google quota mercato ricerche internet

 

Quando il Biscione aveva Falce & Martello

Navigando in Rete si trovano sempre tante cose dimenticate. Da una foto su Google è ritornata a galla questa vecchia storia del 1988. Dalla foto alla storia, come ben sappiamo, in Rete è un istante. E’ un vecchio manifesto, che affianca il marchio Publitalia accanto alla bandiera rossa con falce e martello: è il manifesto della Progress Informacjia Reklama, Progresso Informazione Pubblicità, la partnership realizzata nel 1988 tra Berlusconi e la tv di Stato dell’Unione Sovietica.
Publitalia, grazie alla mediazione di alcuni dirigenti del Pci, nell’88 ottenne l’esclusiva della raccolta pubblicitaria degli enti e aziende dell’Europa occidentale che volevano piazzare i loro spot in Urss.
Osserviamo dunque che quando c’è di mezzo il business anche “i poveri comunisti” sono una buona interfaccia commerciale. La storia però è saltata fuori esattamente per le politiche del 2006.
E dato che la memoria degli italiani è molto labile, far memoria è importante!
Una domanda prima di lasciarci. Ci sarà ancora questa partnership con la televisione sovietica?
Io non ho dubbi. Specialmente adesso che in Russia i comunisti non ci sono più.
Qualcuno però, come la buonanima di Amintore Fanfani, invece li fa apparire ancora in Italia e dicono che mangiano i bambini. Per quanto riguarda invece la Cina, qualcuno ha fatto credere che li fanno bolliti. Il punto è che qualcuno ci ha creduto perchè una “NonVerità” ripetuta 10 volte, diventa poi una Verità. Infatti tutti credono che in Italia ci sia un gran pullulare di comunisti.
In realtà il vero pullulare è a mano opposta, ove il nero fa buona compagnia con il verde e nessuno se ne accorge. Ma forse per Certi Italiani, questa è una storia che non è in argomento!
Buona lettura, sempre sperando in Libertà, ed arrivederci alla prossima storia dimenticata dal Vostro affezionato Cartapazio Bortollotti

Quando il Biscione aveva falce e martello 2 Marzo 2006

Poveri fin da piccoli

sssss

Devastante dal punto di vista socio-economico l’articolo pubblicato da Rosanna Dassisti sull’Almanacco della Scienza n¬∞ 14 del 10 novembre 2010.

Sono oltre un milione e mezzo i bambini indigenti in Italia, più degli anziani. Lo dicono i dati Istat, presentati nel corso di un seminario organizzato dall’Unicef Italia e dal direttore dell’Istituto centrale di statistica Linda Laura Sabbadini. Dal 1997 al 2009 l’incidenza della povertà in Italia è rimasta più o meno stabile (il 10-11% delle famiglie e il 13% degli individui) anche se, nel frattempo, cresceva nelle famiglie numerose e diminuiva negli anziani, soprattutto al Nord. “Ciò dipende dal cambiamento generazionale”, precisa Sabbadini. “Gli anziani di oggi spesso hanno un titolo di studio più alto che ha garantito loro migliori condizioni economiche in età più avanzata”.

Nel periodo di riferimento, la povertà relativa è cresciuta nelle famiglie con quattro componenti (dal 12,9% al 15,8%), con cinque o più persone (da 22,3% a 24,9%) e con figli minori (dal 14% al 15%), con due o più figli minori (dal 17,7% al 18,5%), con membri aggregati (dal 14,9% al 18,2%) e con persone in cerca di occupazione (dal 22,5% al 24,9%). Al contrario, la povertà relativa è diminuita tra single (dall’11,2% al 6,5%), anziani soli (dal 16,3% al 10,2%), di coppie di anziani (dal 15,8% al 12,1%), famiglie di ritirati dal lavoro (dal 13,9% al 10,8%), soprattutto se residenti a Nord.

Le cose non vanno meglio sul fronte della povertà assoluta, misurata su un paniere di beni e servizi indispensabili per avere vita dignitosa. Nel 2009 le persone in tale condizione erano oltre tre milioni (il 5,2% del totale) di cui 649 mila minori: il 6,3% del totale dei minori e un quinto dei poveri assoluti. Il dato arriva al 9,2% tra i minori che vivono con i genitori e almeno due fratelli e tra le famiglie con membri aggregati. Inoltre, ben 401 mila minori assolutamente poveri vivono al Sud, dove rappresentano il 10,2% del totale di quelli residenti.

Tirando le somme, nel 2009 i minori poveri nel nostro Paese sono un milione e 756 mila, dei quali quasi il 70% (un milione e 179 mila) risiede al Sud. In particolare, i dati Istat attestano l’esistenza di 507 mila bambini poveri tra zero e cinque anni, 550 mila tra i sei e i dieci anni, 296 mila tra gli undici e i tredici e 403 mila tra i quattordici e i diciassette.

Cosa sapete dell’Italia Liberata su Facebook?

http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTGlszVYP1rRbzstjY1iHbkZzjUC06emsKdpsgHRejPyAvjMYBB_Q

In una serata iniziata il 20 novembre e conclusa 48 ore dopo, non cambia la musica,¬† perch謆 Tudo isto existe Tudo isto é triste Tudo isto é fado. Era iniziata¬† pesante o meglio sul finire della giornata, con certi stralci di cronaca come questo: “L‚ÄôAquila 20 novembre 2010, epicentro della crisi del XXI secolo, cuore dello sciacallaggio di stato… violentare la storia, il presente e il futuro degli abitanti di un territorio”


oppure: fra tre giorni trentennale del terremoto in basilicata e irpinia….fu cesura netta …ed è voragine oggi¬†¬† ti allego stasera (notte direi , vista l’ora) un link sul terremoto dell’80….è un documentario girato da Lina Wertmuller e trasmesso (se la memoria non mi inganna) un anno dopo e cioè nel 1981… il documentario comincia al minuto 0.46 …….(il link porta il numero 6 perchè chi l’ha pubblicato lo ha fatto mettendo in sequenza due documentari sul terremoto dell’80) …..http://www.youtube.com/watch?v=IwIGe1iiCsU …ti invito a guardarlo con calma , è un documento molto interessante che oltre a parlare del terremoto ne fa pretesto per ritrarre un sud italia in fuga dal passato, è un documento etnografico in un certo senso …. certe considerazioni mi ricordano pasolini e il mondo contadino…. un saluto e fammi sapere appena lo vedrai cosa ne pensi ….Risposi all’amica: Sarà colpa del Fado? ‚ÄúHa trovato la sua incubazione negli ambienti al confine della malavita e della piccola delinquenza urbana, analogamente a quanto accadde con il tango in Argentina e col samba in Brasile, e con la stessa canzone tradizionale napoletana‚Äù.

Ma il bello doveva venire, in una domenica di novembre che più piovosa non si poteva, illuminata dalla Luce del Mondo di un Don che si faceva partecipe dell’Apertura del Con Dom per Tutti! Annunciai che eravamo FORA DEL TUNNEL…!ANSA : “Il direttore del programma Unaids delle Nazioni Unite per la lotta contro diffusione del virus dell’aids, Michel Sidibe, ha definito un ”passo avanti significativo e positivo” …l’affermazione fatta da Benedetto XVI sull’uso del preservativo in particolari casi, contenuta nel libro-intervista ”La luce del mondo”. ”Questa iniziativa riconosce che un comportamento sessuale responsabile e l’uso del preservativo hanno un ruolo importante nella prevenzione di hiv/aids”, ha aggiunto.” E fu Giubilo, ci stavamo Liberando…con il Sesso Sicuro, che mi fu raccomandato in quanto delizioso spot francese.

Mandai un Secondo Aggiornamento. Il Papa: “Bisogna educare il popolo di Dio al silenzio” I COMMENTI NON SONO DISABILITATI.Tra battutacce da squola imbecille, riportai tutti all’ordine delle Armi e degli Affari, arrivava Report con Finmeccanica. Ma intanto nuove amicizie si intrecciavano tra cui una con un giovane africano, vivente…in Italia, forse…che mi manda in anteprima assoluta mondiale un video, Swèd Ellil.wmv, accompagnato così: “Mohamed Ben Hammouda dedicato a tutti gli amici… specialmente agli amici in Tunisia che non possono accedere a “Youtube” per una censura di stato”.

Mi era venuta in mente tra le altre cosette di FB, la storia AfroItaliana che avevo raccolto: “Marcus era uno smilzo di 50 chili, senza denti e veniva dal Gambia. Aveva girato mezzo mondo prima di arrivare a Rosarno.¬†Marcus aveva 35 anni ma ne dimostrava quasi il doppio e¬†viveva in un luogo che semplicemente negava la dignità umana… Ed è veramente inaccettabile che oggi esseri umani siano costretti a vivere in condizioni che di umano non hanno veramente nulla…Lo sento ieri sera: “Marcus domani vengo a trovarti”, e lui ” mi porti del riso per piacere…”Sembra proprio una storia a lieto fine, una di quelle che “e che cazzo una per il verso giusto ogni tanto…”, e invece stamattina qualcosa accade: vanno a trovarlo in ospedale alcune scout, tornano sconvolte con un borsello con dentro il telefono di Marcus e qualche effetto personale: “Peppe, Marcus sta male, è in coma!”Corriamo in ospedale e davanti a noi una scena raccapricciante: fai fatica a credere che era quello che ieri ti ha chiesto di portargli il riso. “Cos’è successo?” – “Probabilmente un ictus”, “aveva un problema serio al cuore, una¬†polmonite bilaterale e altre complicazioni…”Marcus era un piccolo grande uomo e ci lascia in eredità la sua saggezza africana, la sua dignità di lavoratore, il suo amore di padre e marito.Addio Marcus, la terra ti sia lieve…”

A serata inoltrata dopo un mare di risate di cuore e una gara a dare notizie equo solidali, mi sono trovata a scrivere, data la quantità spropositata di pioggia perchè il Tempo sappiamo che fa, quanto appresso: “pare che Paolo Conte abbia scritto solo Vieni Via Con Me DUNQUE…DICO DUE BALLE AD UN TIZIO SEDUTO PIU’ IN LA’… E ALLORA UNA GIORNATA AL MARE CHI VUOLE SE NE VA VIA CON SE’…TANTO PER NON MORIRE…DI LUNEDI’.

E stamattina si riprende a fare da ponte, con quella grande speranza che può dare una cerimonia significativa come quella che il Papa consegna gli anelli ai nuovi 24 cardinali e vedo davanti un futuro Rosso, rosso rosso come quello che ha sottolineato il Papa: “Sull’anello che oggi vi consegno, sigillo del vostro patto nuziale con la Chiesa, è raffigurata l’immagine della Crocifissione”, mentre “il color del vostro abito allude al sangue, simbolo della vita e dell’amore”.

Da ultimo da un certo Ufficio Stampa, cn cui ebbi anche un incontro privato di mail, mi sottolinea questa mia previsione di trend, con altra mail ricevuta per posta nella notte: “Pizzo, pelliccia e tanto rosso per le poltrone per top manager e leader politici griffate ‚ÄúVip‚Äù Ventata fashion per le sedute ¬†realizzate da Vittorio Pappalardo che si classificano nella top list dei regali per Natale dei Vip. Un must che è stato donato anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed al numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia.”E come molti mesi fa Adius ma vaffan….canta Piero Ciampi: “e non ridere non conosci l’educazione?”

Non torniamo¬† dove non ci siamo mai sedute, le poltrone non fanno per noi, tranne quella al pc e registriamo sulla pelle, come la Droga e il Traffico mondiale Multimediatico, con Agenzia Importazione Cocaina , hanno devastato interi non solo “quartieri degli USA, distruggendo cervelli e la volontà di lottare, di protestare…” ma qualsiasi Buon Senso Umano per il Bene Comune, finito in centinaia di tonnellate di¬† Mondezza e Rifiuti.Come dovrei concludere questo articolo secondo voi, se mai vogliamo chiamarlo così, il Report scellerato di nullafacenti su Facebook? Solo in un modo forse…e come l’ho iniziato: Tudo isto existe Tudo isto é triste Tudo isto é fado. Non contate sul nostro silenzio, abbaiamo starnazziamo ragliamo miagoliamo becchiamo,¬† con tutta la rabbia e l’amore che c’è ed¬† avremo. E così sia. Oggi niente Tappeti Rossi: Il mondo dello spettacolo si ferma, quasi tutto, perchè nei Titoli di coda c’è gente che lavora…Mi spiace per quanto non ho potuto riportare di Giornate vietate e dedicate ai Minori, e non fate l’ Amore in chat, fatelo nella vita.
Grazie Facebook.

Doriana Goracci

http://www.blogsicilia.it/wp-content/uploads/protesta_red_carpet1.jpg

Beppe Grillo (35,9) supera nei sondaggi Silvio Berlusconi (32,4)

Ieri il Premier a Lisbona ha parlato anche di politica interna ed ha sfoderato i sondaggi: ”L’ultimo mi dà al 56% dei consensi”. Dalla rilevazione periodica Demos “Atlante Politico”, chiaramente riferito al panorama italiano, però salta fuori un dato che forse il Presidente del Coniglio non conosce, oppure qualcosa potrebbe essergli sfuggito.
Beppe Grillo si attesta al 35,9 e Silvio Berlusconi 32,4. Altri nomi risultano nei sondaggi a superare il Premier, però essere superati da un personaggio “non politico”, anzi da un comico, è non solo un segnale. Nel sondaggio Demos del 13 Settembre 2010 il Premier era al 37,6 e Beppe Grillo al 31,2.
Forse il vero contendente è proprio un Beppe Grillo, un nemico di cui il Premier non parla mai? Nell’attesa di vedere cosa succederà a questo governo, ma sopratutto cosa ci sarà dopo, sempre sperando in Libertà, arrivederci al prossimo post dal vostro affezionato Cartapazio Bertollotti.

Nov.2010 “24mo Atlante Politico” & “23mo Atlante Politico” Sett. 2010 from Demos.it

[vimeo]http://vimeo.com/400282[/vimeo]

20 Novembre All’ Aquila Non C’ è Posto per Macerie e Manganellate di Democrazia

http://1.bp.blogspot.com/_sOHcijnvPoc/TM7MwFMASyI/AAAAAAAAAHM/D9lkIXMOxvk/s1600/iononridoenondimentico.jpg

“Sono passati quasi due anni dal terremoto e quì all’ Aquila va sempre peggio, per questo abbiamo deciso di tornare ancora una volta in piazza. Lo faremo il 20 novembre, invitando i movimenti a partecipare e a farsi carico di una situazione drammatica. Sulla nostra pelle si è fatto e si sta facendo di tutto, la nostra città sta morendo, tra il disinteresse generale: vi invitiamo a stare un giorno con noi, per capire, per lottare.”

Stavolta chi scrive questo, non è Luigia o Laura Tarantino o Miss Kappa, all’ anagrafe Anna Pacifico Colasacco o tante altre e altri che ho proposto e conosciuto in rete e nella vita, ma Epicentro Solidale. Lo dice la parola stessa, quanto sia importante esserlo e insieme, da qualunque parte provenga l’aiuto e come è possibile e un po’ anche se ci sembra impossibile. Andando avanti nell’articolo si legge. ” Oggi L’ Aquila è una città fantasma, svuotata, senza più abitanti, dove si sopravvive senza diritti, senza lavoro, senza casa, con una crisi economica e sociale che colpisce sempre più persone. Ma la crisi di questa città è la crisi di un intero sistema e quanto viviamo noi è un modello che rischia di riproporsi, in dimensioni e modalità ancora più drammatiche. Manifestare a L’ Aquila non significa solo essere a fianco di circa centomila persone. Significa soprattutto capire che le catastrofi oggi rappresentano sia la nuova frontiera dell‚Äôarricchimento, sia la forma di governabilità, il modello con il quale imporre l‚Äôordine attraverso lo stato di emergenza. Il terremoto ha rappresentato il varco oltre il quale ciò che prima non era politicamente conveniente è diventato condivisibile, “necessario”. Si sta distruggendo un territorio e si sta riducendo una città ad un’ unica strada, ad un centro commerciale, ad una serie di dormitori, ad una miriade di baracche. Contemporaneamente ci vengono rubati i diritti: prima del terremoto nessun@ avrebbe accettato la limitazione delle proprie scelte, persino nell’ agire quotidiano, nessun@ avrebbe accettato di essere trattato non più come un cittadino ma come un mendicante costretto a ringraziare. Nessun@ avrebbe accettato di essere licenziato dall’ oggi al domani, di perdere la propria attività lavorativa, di vivere tra transenne, cancelli, colonne di mezzi militari e divise di ogni genere. Nessun@ avrebbe tollerato che i morti, i crolli, le difficoltà, la miseria, diventassero oggetto di speculazione per le grandi imprese o di propaganda per i politicanti. Questo è il vero volto del “miracolo” aquilano: un disastro! Si sono serviti di operazioni ciniche e violente: la militarizzazione del territorio, i sistemi di controllo, i campi, la sovraesposizione del G8, la Protezione Civile, i commissariamenti, le menzogne, il buonismo, la creazione di falsi nemici e di falsi miti. Vogliono produrre una società priva di ogni capacità critica, decisionale, resistenziale, frantumata in tante microscopiche nicchie; una società che rinunci alla propria dignità in cambio di quattro baracche con il televisore al plasma. E vogliono un territorio ridotto a merce. E’  quanto sta accadendo qui, in quella che era una tranquilla cittadina di provincia, è quanto potrebbe accadere ovunque! Epicentro Solidale.”

Questa volta riporto altre voci come le Donne in nero dell’Aquila, non so quante siano ma spiegano chiaramente: “…la nostra resistenza è quotidiana anche senza riunioni e striscioni… Questa manifestazione nazionale per noi significa opporci a tutto ciò che abbiamo sempre contrastato: militarizzazione, razzismo e violenze, occupazioni di territori, guerre, ma oggi significa partire ancora più in profondità da noi stesse, che abbiamo dentro le ferite, gli strappi e le perdite, che il terremoto ci ha provocato.”
E altre da Vicenza, dove ancora si lotta contro l’allargamento della base militare, e da Novara, dove sarà sede della linea di assemblaggio finale dei cacciabombardieri F35, che con molt chiarezza dicono: “Ci indigna il fatto che il centro de L’Aquila sia ancora pieno di macerie e vuoto di vita, mentre il governo prosegue nel progetto F35, già costato a noi cittadini italiani 2 miliardi di euro, che prevede l’acquisto di 131 bombardieri, al costo di almeno 100 milioni di euro ciascuno. …Per questo simbolicamente e provocatoriamente vi regaliamo per il 20 novembre almeno 25 di quei cacciabombardieri: con i corrispondenti 2,5 miliardi di euro si potrebbe “ristrutturare il centro storico dell’Aquila, 5.000 case inagibili, l’ospedale e la casa dello studente”.

Sempre le stesse Persone che sono contro la Malarazza, la Tav, il Ponte, il Vat, le Macerie di Democrazia.

Se non fossi stata chiara, spesso mi disperdo: la  Manifesta Azione Nazionale è sabato 20 novembre a L‚’ Aquila. Non rido e non dimentico neanche io…i Terremotati Manganellati a Roma il 7 luglio 2010 nel Bel Paese dallo Stivale Sfondato.

La voce di Alessandra Cora ancora vive.

Doriana Goracci


http://2.bp.blogspot.com/_Vhva9F6BM20/TDSyvT-q4uI/AAAAAAAAD0k/fmOI2HOj7UU/s1600/abruzzo+il+popolo+dele+carriole+manifesta+a+roma+7+luglio+2.jpg


SOS L’AQUILA chiama ITALIA
20 novembre 2010
L’AQUILA – MANIFESTAZIONE NAZIONALE
PARTENZA ORE 14 da PIAZZA D’ARMI

Guarda la lista delle adesioni!

Per adesioni scrivere a anno1aq[at]gmail.com

Come arrivare, il percorso, dove parcheggiare

E’ consigliata l’uscita autostradale (A24), L’Aquila Ovest. Di li gli autobus procedono per poche centinaia di metri, fanno scendere le persone nel punto di inizio della manifestazione (Piazza D’Armi – Via Corrado IV) e proseguono vuoti fino all’area designata per il parcheggio (viale Gran Sasso)

Guarda la mappa del percorso e dei parcheggi

Prenotazione autobus: Trento – Marina 339.8918578 | Verona – Eugenio 340.3228533 | Vicenza Nord Est – Olol 338.1212235 | Torino – Ezio 333.7640360, Silvia 349.2189851 | Val di Susa – Maurizio 334.8655120 | Milano – Andrea 346.3989550, Luca 335.7633967 | Bologna – Ludovica 389.6874064, Martina 333.4867501 | Firenze – Doretta 333.9938910 | Perugia – Ermelinda 349.1441295, Antonio 320.4407552 | Roma – Bartolo 320.0855289, studenti università Stefano 328.9073489, altri numeri Roma: 320.0855289 – 334.3358006 – 329.9565127 | Ciampino – Fabio 349.7863626 | Marche – Marianna 333.1295984 | Pescara – Renato 338.1195358 | Napoli – Laura 338.3031201 | Matera – Sandro 349.1894737 | Palermo – Radio Aut 333.6394387

Per dormire all’Aquila: 348.9953458


http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/binary_files/gallery/Sos_Laquila2___manifesto_locale_17161.jpg

L’onere della prova, ne parla il Cnr

zdfrg

Andrea Camilleri, Luciano Pietronero e Giovanni Bachelet ne parleranno giovedi 25 novembre 2010, Roma, Cnr – Biblioteca “G. Marconi”, piazzale Aldo Moro 7, ore 17.20.

La ricerca del particolare è il punto di contatto tra l‚Äôindagine per la soluzione di un caso e l‚Äôesperimento scientifico; nello stesso tempo il particolare è la base di appoggio da cui muovere razionalmente e sperimentalmente per giungere alla definizione del sistema generale. Sia sul piano degli accadimenti umani, sia in quello fisico. La comparazione delle sequenze e per loro tramite la tentazione della legificazione del reale come via obbligata allo svelamento del vero, sono il terreno di confronto tra chi fa dell‚Äôindagine la propria missione, ben sapendo, però, che ogni affermazione postula, appunto, ‚Äúl‚Äôonere della prova‚Äù.

Onus probandi actori. Così il diritto romano: l‚Äôonere della prova spetta a chi promuove l‚Äôazione giudiziaria, il che, traslato nelle normali discussioni, equivale a dire che chi afferma qualcosa, ha poi il dovere di provarla. Vale per le azioni umane, ma anche per le teorie scientifiche le quali, però ‚Äì ha detto l‚Äôastrofisico inglese Stephen Hawking ‚Äì sono sempre provvisorie. Ipotesi che ‚Äì come ha sostenuto Albert Einstein ‚Äì ‚Äúnon sono unicamente determinati dal mondo esterno”.

Da Talete in poi l‚Äôuomo ha elaborato teorie su ciò che esiste, avvalorandole con gli esperimenti, sino a far coincidere il metodo sperimentale con quello scientifico. E così il pensiero umano è arrivato sino a Galileo. Oggi, però, il pensiero dell‚Äôuomo si è inoltrato in luoghi dove la definizione di esperimento si scontra con la nascita dell‚ÄôUniverso. Ed ecco allora che l‚Äôonere della prova ritorna‚Ķ.ma per scartare più che affermare.

Nella fisica contemporanea, le nozioni di legge, simmetria e spaziotempo sono strettamente interrelate, come tre vertici di un triangolo ognuno dei quali non può sussistere senza l’altro. La conservazione dell’energia è legata all’invarianza per traslazione nel tempo di un sistema fisico, la conservazione della quantità di moto all’invarianza per traslazione spaziale, e la conservazione del momento angolare all’invarianza per rotazioni nello spazio.

Immersi ina una serata di riflessione.

Da una prima elementare di Teramo

http://www.psicozoo.it/wp-content/uploads/2010/04/pedofilia2_N.jpg

Per il buon nome della scuola e dei bambini che “contiene”, trascrivo e racconto, che va sempre peggio o forse meglio, perch謆 trovo nel percorso accidentato della Rete, amiche ed amici sempre più attivi e preziosi e buttano lì: vedi un po’ Doriana, che ne pensi? Con alcune ci siamo elette vicine di casa, quasi fossimo vicine e ci prendiamo il caffè, con lo zucchero. Ma la vicenda che mi ha riportato Ida Sulpizi Donati, su Facebook, non posso lasciarla riposare al confino di una cronaca locale, dovete saperla, dovete conoscerla. In questi casi è d’obbligo la parola che detesto, il dovere, ma credo sia sempre un diritto anche sapere e io faccio da staffetta, qualcuno condivida e inoltri, quanto¬† Giancarlo Falconi dal blog partecipato e ideato da Lorenzo Di Pietro con ¬† Leo Nodari , Le Banane , ci descrive con estrema precisione e sensibilitଆ e che accade a Teramo.¬† E accade dunque di avere acquisito una nuova conoscenza, grazie alla Rete, a Facebook, sempre da usare con cautela, e se ce la fanno usare,¬† ma si resiste.

Grazie, perchè la Scuola sia amore per l’apprendimento e la conoscenza e non il voto, il profitto, la distruzione¬† del bene comune più grande che abbiamo: la Cultura. Dove sei Maestro Alberto Manzi, forse non è mai troppo tardi?


Che arrivi questa crisi di coscienze…: Sei andato a scuola e ti hanno detto “siedi al tuo posto”, e già lì hai smesso di credere che il tuo posto sia dappertutto. L’ha scritto Silvano Agosti , come Il¬† Ritorno di Pinocchio. Ce lo auguriamo¬† tutti e tocca dirlo e farlo.

Doriana Goracci


Teramo: Sospetti maltrattamenti a Scuola

Raccontare l‚Äôomertà. Raccontare la verità. L‚Äôossimoro della vita civile. Il resto è una conseguenza che nutre la nostra attesa. Si alzerà un polverone? Ci saranno delle querele? Denunce? Mi aspetto, ci aspettiamo questo e altro, ma in fondo essere mamma è una missione, la manna del coraggio, una forza, che travalica la vita umana e diventa filosofia emotiva. Il segreto dell‚Äôesistenza.La storia è cittadina. La voce era flebile, poi si è fatta confidenza, poi gruppo e ora denuncia pubblica. Il palcoscenico è la scuola Elementare Noè Lucidi. Un‚Äôinsegnante e gli alunni di prima elementare. Un bambino si alza per temperare la matita nel cestino, come a casa gli hanno insegnato, come vuole l‚Äôeducazione di una terra pulita, dell‚Äôordine delle cose, dell‚Äôaffetto e del rispetto per le cose in comune. Sublimazione Civica. La reazione dell‚Äôeducatrice, dell‚Äôinsegnante sarebbe stata violenta. Il racconto delle mamme si fa cupo e triste. Balbuziente. La maestra avrebbe afferrato il bimbo per i capelli e sbattuto al proprio posto. Avrebbe vietato agli altri bimbi di fare amicizia con lui. L‚Äôavrebbe isolato. Come esempio e monito per gli altri. Un‚Äôetichetta che l‚Äôinsegnante si porterebbe dietro da tempo. Cattedre cambiate, mutate nei luoghi e materie, senza macchia di provvedimenti disciplinari. La dicitura del protocollo è sempre la stessa.‚ÄùSemplicemente per il buon nome della scuola è meglio non divulgare questi episodi‚Äù. Alle presunte vittime, i bambini, chi ci pensa? Chi li tutela? Chi controlla?Le invettive verso il bimbo sono continuate per ore e ore di lezioni, fin quando un bimbo con la mano alzata, la figurazione della speranza di un mondo diverso, ha suscitato la rabbia dell‚Äôinsegnate ‚ÄúMaestra, io sono suo amico, giochiamo sempre insieme‚Äù. Eccola, la ribellione tutta infantile, che gli adulti di convenzione e vigliaccheria perdono di costume. Non vi racconto altro. Non vi racconto come la maestra avrebbe trattato il piccolo rivoluzionario, che osato reagire e violare lo stato di terrore. Chiediamo semplicemente: Alla Procura di Teramo di ascoltare la testimonianza delle mamme per raccogliere una denuncia dettagliata. Al Provveditore di Teramo di ascoltare il Dirigente scolastico della Noè Lucidi.

Chiedo scusa ai bambini‚Ķtutto ciò che le vostre mamme vi hanno insegnato, sui colori del mondo, sui profumi dei fiori, sulla bellezza dell‚Äôamicizia‚Ķè vero. ¬†Tutto Il resto è brutto e cattivo‚Ķcome la scuola degli adulti grigi.

Giancarlo Falconi


http://blog.libero.it/stelladnz/getmedia.php?*or%60zo%26imJwm5%27%7F4612619i%3A%2501%25%3Baalaemz%2Fzfadllteyc%3E%2519%27z%05kgonmghom%05jB

L’archeologia a portata di smartphone, lo dice il Cnr

bxf

Navigare con il proprio cellulare tra musei e siti archeologici virtuali. √à una delle molte novità presentate ad ‚ÄòArcheovirtual‚Äô, mostra delle tecnologie per i beni culturali organizzata dall‚ÄôItabc-Cnr nell‚Äôambito della Borsa mediterranea del turismo archeologico. Dove l‚ÄôIstituto presenta anche la prima rete europea dei virtual museum.

Tra un sms e un mail, grazie ai dispositivi di ultima generazione, sarà possibile navigare nella topografia di Teramo antica, nella Dublino del Medioevo e nella Leicester romana. Sono alcune delle novità presentate ad Archeovirtual, vetrina delle tecnologie realizzate in Europa nel settore dei beni culturali organizzata dall‚ÄôIstituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del Consiglio nazionale delle ricerche (Itabc-Cnr) e ospitata dal 18 al 21 novembre a Paestum. Archeovirtual si tiene nell‚Äôambito della XIII Borsa mediterranea del turismo archeologico, promossa e realizzata dalla Provincia di Salerno e dalla Regione Campania, in collaborazione con Leader sas, NVidia e ProjectionDesign.

‚ÄúI nuovi cellulari, grazie all‚Äôincremento di capacità di memoria e a particolari algoritmi di compressione dei dati, offrono la possibilità di navigazione in tempo reale in ambienti 3D con ingenti contenuti multimediali‚Äù, spiega Augusto Palombini dell‚ÄôItabc-Cnr. ‚ÄúTali dispositivi si avviano a divenire i protagonisti del turismo dei prossimi anni, quale supporto più efficace per i sistemi di guida dei siti di interesse culturale‚Äù.

Il Cnr ha allestito ad Archeovirtual 18 progetti in 3D. ‚ÄúIl visitatore viaggerà nel tempo, esplorando gli insediamenti della villa di Oplontis e dell‚Äôantica Cartagine‚Äù, commenta Sofia Pescarin archeologa dell‚ÄôIstituto e direttore scientifico della mostra, ‚Äúsi muoverà nel clamore della battaglia delle Termopili, entrerà in una tomba cinese del primo secolo a.C., prenderà parte all‚Äôassassinio del principe Francesco Ferdinando a Sarajevo, costruirà personalmente una nave con i carpentieri romani e osserverà l‚Äôapplicazione dei colori di Giotto. L‚Äôedizione di quest‚Äôanno comprende anche una sezione dedicata a studenti e giovani ricercatori già autori di applicazioni di notevole qualità‚Äù.

Durante un workshop (18 novembre, ore 15-19; 19 novembre, 9.30-13.30) verrà presentata ila più grande rete europea di musei virtuali (V-MusT.net). Il progetto, coordinato dall‚ÄôItabc-Cnr, sarà inaugurato a febbraio 2011 e durerà quattro anni, con la partecipazione di università e istituzioni di Italia, Belgio, Bosnia-Herzegovina, Cipro, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Olanda, Spagna, Svezia.

I musei virtuali – si legge nel programma ‚Äì ‚Äúrappresentano un nuovo modello per comunicare, interagire e comprendere la realtà che ci circonda‚Äù. L‚Äôiniziativa nasce dall‚Äôesigenza di condividere il know how nel settore, affinché l‚ÄôEuropa possa acquisire ‚Äúla stessa maturità raggiunta nel cinema e nei videogames‚Äù, superare la frammentazione della propria ricerca, identificare i musei virtuali del futuro e stimolare la competitività dell‚Äôindustria nell‚Äôinformation and communication technology.

Materiale e immagini

Smile sonréire poi sorrisi riso risaie me viè da ride

http://i60.servimg.com/u/f60/13/60/70/73/raices10.jpg

Il loro sorriso ci dice ‚Äúio so io, e voi non siete un cazzo‚Äù.¬† Mon dieu di chi sta parlando RadicalSchock alla fine del¬† diario da Citt√° del Messico. riso, risaie, me vié da¬†ride ? Di Antonio Iovine, il boss dei Casalesi. ‚ÄòO Ninno. Di Edgar Valdez, narcotrafficante messicano. Barbie. Detto questo, ride forse anche di qualche altro nome ma non voglio togliere a nessuno il gusto della lettura, perchè noi si guarda, molto, forse troppa televisione, finchè i denti ce li spezzano con una risata. Operazioni di Pulizia in corso.¬† Ancora…Sorridi.Sonréir. Smile.

E mi raccomando Hasta siempre Berlusconi! …dall’ Italia al Messico.


Doriana Goracci



diario da Citt√° del Messico. riso, risaie, me vié da¬†ride

Oggi c‚Äôé un bel sole nel Distrito Federal. l‚Äôarietta frizzante mi invoglia a fare passeggiate nei parchi, a sorridere alla vita.

Accendo il computer e con sette ore di ritardo mi metto a sfogliare versioni onlain di giornali patrii. Apro repubblica e vedo in primo piano la foto di un uomo sorridente. Passano le ore, il sito si aggiorna e cambiano le foto dell‚Äôuomo che non riconosco. Per√≥ esso é sempre (pi√∫) sorridente.

Intontito cerco di capire chi é cos√≠ importante da continuare a essere nella prima pagina di Repubblica per tanto tempo con tante foto, sempre sorridente.

Dice che si tratta di Antonio Iovine, il boss dei Casalesi. ‘O Ninno. Lui se la ride, col suo maglioncino magenta, anche un bell’uomo.

L‚Äôarresto é un gran ‚Äúcolpo al cuore al clan dei casalesi‚Äù cazzo. Davvero una grande operazione di polizia, la dimostrazione che per questo governo la lotta alla mafia é una priorit√° assoluta.

L‚Äôaltro giorno ci stava Roberto Saviano in televisione, per me su iutub, che diceva a Maroni, nel programma pi√∫ cazzuto della storia d‚ÄôItalia, quello che insieme ai compari fabiofazio e michelesantoro e serenadandini rappresentano la libert√° di espressione, di informazi√≥ne, la sinistra, e se li tolgono dalla rai allora vuol dire che siamo un paese piombato nel fascismo e invece se ci stanno allora siamo un paese democratico, e dunque mi accorgo che c‚Äôé una polemica in corso tra robertosaviano e robertomaroni. Uno dei due é ministro dell‚Äôinterno della lega, l‚Äôaltro é un famoso scrittore che come tutti sanno é il paladino della lotta alla mafia e l‚Äôunica voce autorevole e indiscutibile sul tema mafia. esso é L‚ÄôESPERTO.

e insomma, la polemica sorge perché robertosaviano ha detto che i leghisti del nord quelli che trascinano l‚Äôeconomia nazionale, loro volentieri usano il denaro che proviene dalla mafia, dalle mafie. Lo accettano nelle loro imprese, lo fanno entrare nei salotti puliti del nord, della gente onesta, dei celti che non si sporcano le mani.

Questo dice robertosaviano. E fino a prima era soltanto una verit√°, che da decenni é tale, per√≥ ora che l‚Äôha detta robertosaviano, allora diventa LA VERIT√Å maiuscola, e allora robertomaroni, che oltre a essere un musicista di grande livello e leghista é anche il ministro dell‚Äôinterno, allora robertomaroni si é risentito. C‚Äôé andato in puzza, come dicono qui in Messico.

Tutto questo per dire che il giorno dopo di questa polemica su temi di attualitá, arrestano un bell’uomo con un elegante maglione magenta. Proprio il giorno dopo. E quest’uomo, conosciuto dagli amici come ‘O Ninno, sorride. Sorride molto.

E allora nella mia mente si fa spazio l’immagine di un altro bell’uomo sorridente. Che indossava una polo Ralph Lauren verde quando lo hanno arrestato a Cittá del Messico qualche mese fa. Bello, biondo e sorridente in mezzo agli sbirri che lo tengono ammanettato di fronte alle macchine fotegrafiche.

Dammi un sorriso.

Flash.

Dammi senso dello stato.

Flash.

Dammi supponenza.

Flash.

Dammi sprezzo del pericolo.

Flash.

Anche l’uomo in verde ha un soprannome. Gli amici lo conoscono come La Barbie. Lui viene arrestato all’indomani di uno scandalo che colpisce al cuore le istituzioni messicane. Un’altra veritá che diventa VERITÁ. Il massacro da parte dei narcos di 72 migranti centroamericani nello stato di Tamaulipas.

Si sa cosa fa il narco, si sa cosa fanno ai migranti ma si preferisce tacere al riguardo, tanto come si preferisce tacere sui soldi che rinfrescano le finanze delle aziende del nord produttivo, marcite dal flusso ricco e costante di denaro mafioso.

E ci si scandalizza. Ci si indigna. E robertosaviano, che continua a dire cose ovvie e continuano a osannarlo o incularselo per questo.

E in questo delirio collettivo gli unici che ridono sono loro, i camorristi, in narcos. Che al momento dell’arresto decidono di rendere pubblica la VERITÁ, renderla evidente. Che sono loro che hanno in mano le redini delle nostre vite.

Il loro sorriso ci dice “io so io, e voi non siete un cazzo”.

17 novembre 2010 RadicalShock

Brescia con stragi italiane smacchiate

http://www.libri-universitari.it/foto/28maggiopiazzaloggia2.jpg

Una strage senza colpevoli Assolti i cinque imputati. Otto morti e cento feriti nella strage del 28 maggio 1974. L’assoluzione in base ad un articolo assimilabile alla vecchia insufficienza di prove” E se la prima notizia, è sulle pagine dei giornali e in Tivù, la seconda è già cotta, è scesa dalla Gru: a Brescia il 15 novembre sera. C’era un signore, tale pier Paolo Pasolini che era cosi supponente da dire io so. Aveva almeno il coraggio di dirlo. E scriverlo. Il maestro Manzi, dopo 8 provvedimenti disciplinari, continuava a dire non è mai troppo tardi.

‚ÄúMentre il giudice leggeva la sentenza, con la memoria andavo a quei tragici momenti in piazza, e ho sentito forte la sensazione che tutto sia avvenuto assolutamente per nulla‚Äù Queste le parole di “Manlio Milani, presidente dell‚Äôassociazione familiari dei caduti di piazza della Loggia e che in quel tragico giorno ha perso moglie e amici, scuote il capo e abbassa la voce. Martedì pomeriggio la sentenza è arrivata come una scure a porre la parola fine su una pagina di storia che Brescia e l‚ÄôItalia non vogliono dimenticare.”

Appenderei almeno un punto interrogativo, questi Storici Alleggerimenti lo suggeriscono.

“Sono le 20,52 – del 16 novembre 2010 – quando ha fine la vicenda dell‚Äôoccupazione della gru nel cantiere metrobus di via San Faustino a Brescia. I quattro immigrati ancora sul braccio meccanico hanno deciso di scendere…La fine della vicenda di via San Faustino è stata costantemente seguita anche in Loggia, dove, lunedì pomeriggio, si è svolta la seduta del consiglio comunale. Soddisfazione è stata espressa da tutti i rappresentanti delle istituzioni per la conclusione positiva della vicenda. Il sindaco Paroli ha un obiettivo: evitare che ‚Äúsituazioni del genere possano ripetersi‚Äù. Nicola Gallizioli (Lega Nord) ha detto che a vincere, alla fine, è stata la linea della legalità seguita dalle istituzioni, ma ha anche affermato che ‚Äúla vicenda è stata strumentalizzata‚Äù. Per Emilio Del Bono (Pd) ora è il¬† momento che Brescia ritrovi la serenità, mentre il vicecapogruppo del Pdl, Andrea Ghezzi, ha rivolto un ringraziamento ai fautori dell‚Äôaccordo, sottolinenando la vicinanza alle forze dell‚Äôordine, dopo le polemiche scatenate dagli interventi di polizia dei giorni scorsi.

Ricopio per intero questo intervento: “il vicesindaco Fabio Rolfi ribadisce¬† che “nessun permesso, nessuna moratoria e nessun presidio è stato concesso. La proposta arrivata lunedì sera verrà presa in considerazione, ma i quattro immigrati sono scesi perchè sfiancati da due settimane di permanenza lassù e non perchè è stata fatta qualche promessa. Per noi prima di tutto vale il rispetto della legge, e ora la città deve ripartire facendo i conti con l’insofferenza e la giusta indignazione per le modalità con le quali è stata portata avanti questa protesta”.


Gli stranieri in Italia, non si sono fatti mancare anche loro la strage: ” la sera di giovedi 28 settembre 2008 a Castelvolturno, mor쬆 Antonio Celiento, un pregiudicato affiliato ai casalesi, e sei immigrati africani, vittime innocenti della strage.”

Ricordo, tanto per rimanere in tema Comunicazione e Informazione, seppure¬† casalinga, perchè c’è uno Stato delle Stragi che non cambia.¬† Ci rimarrà almeno il diritto al delirio?

Doriana Goracci




http://www.pupia.tv/includes/tiny_mce/plugins/filemanager/files/fm/01_immagini/04_casertaprov/castelvolturno/00_cronaca/strage2.jpg

Vengo via con te

‚ÄúLi ho visti, e sono schierati ancora una volta contro il popolo, con i fucili dietro la schiena ma con i fiori in mano, perchè con i fiori si sono presentati al popolo e con i fiori continuano a promettere, e hanno promesso pace e amore, uccidendo invece chiunque li ha preferiti, consapevoli che i prossimi cadranno ancora nel trucco dei fiori. Ed ogni volta sono nuovi nel viso ma vecchi nella promessa, nuovi nelle bandiere ma vecchi nei propositi, nuovi nella lusinga ma obsoleti nel canto, ed ogni volta cercano l’espediente migliore, sapendo di essere bravi nel dialogo, nelle parole, nella menzogna‚Äù.

Questo è il quadro che ho attaccato alle pareti di casa mia e che raffigura l’intera classe politica, nonché l’intera classe dirigente di questo paese che a mio modesto parere è immancabilmente destinato a fare una fine ingloriosa, terribile, drammatica.

Non sono né di destra né di sinistra né di centro. Lo premetto al fine di non suscitare commenti di parte, poiché ritengo che non siano mai esistiti i partiti e le fazioni, ma si tratti invece di un gruppo ‚Äúunico‚Äù ben organizzato (fino a qualche tempo fa), che di comune accordo ha deciso di impossessarsi dell’intero paese alle spalle degli ignoranti.

“Tutti a guardare, quello che guadagni e quello che rimane. Tutti a guardare i giochi a premi facili da indovinare”.

L’azzeccata trasmissione ‚ÄúVieni via con me‚Äù la quale ha come destino l’aumento dell’odiens settimana dopo settimana, è decisamente un programma impostato da chi e con chi cerca di riportare sul piedistallo una ‚Äúcerta sinistra‚Äù che pare abbia perso da decenni i suoi valori, (semmai ne ha avuti). Ogni soggetto (compreso Fini) invitato a presentarsi e a presentare il proprio anatema o le proprie esperienze o la propria canzonetta, è decisamente ‚Äúsinistrino‚Äù o ‚Äúsinistrato‚Äù o meglio ancora semplicemente ‚Äúsinistro‚Äù. Escludo Saviano, perchè non si può fare di tutta l’erba un fascio e oggettivamente è chiaro come il suo principale compito sia quello di mettere a nudo le vergogne che da secoli attanagliano il paese e dove nessuno sembra volersi addentrare. Un¬† Saviano bravissimo scrittore, eccezionale oratore.

Ora però non capisco cosa c’entri Saviano con il da sempre schierato comunista Paolo Rossi, il quale vede solo rosso anche di domenica,¬† e con l’astuto commerciante Ligabue, miliardario difensore (a chiacchiere) delle idee popolari, e non a caso caro amico di quel Bertinotti gonfio di denari che da un pò si è nascosto per godersi i proventi. D’altronde per apparire non devi essere ateo, non puoi essere apolitico e apartitico, devi altresì avere la lingua marrone, dote essenziale per avere udienza in questo paese.

Al di la di ogni considerazione del tutto personale, ciò non toglie che la trasmissione è spettacolare, meravigliosa, eccezionalmente innovativa nel suo palinsesto arcaico e obsoleto. In buona sostanza si è fatta televisione come si faceva 30 anni fa e come si sarebbe dovuta continuare a fare se non fosse che i partiti hanno posto il veto su determinati argomenti, piazzando sempre persone proprie nei punti chiave dei vari CDA, nelle direzioni, nelle regie, come ancora oggi è.

La trasmissione ‚ÄúVieni via con me‚Äù è una vera e propria trasmissione politica, mascherata da satira, la stessa satira grazie alla quale Beppe Grillo fu allontanato dalla TV nel 1993 dal sig. Bettino Craxi e company, e per la quale ancora oggi è in black list, considerato eversivo e sovversivo, probabilmente proprio perchè non avendo la lingua marrone ed essendo apolitico e apartitico non può, non deve entrare né lui né le sue idee liberali in questo circo mediatico, dove appartenere alla casta è indispensabile, fondamentale, ovvio. La cosa che mi lascia quanto meno perplesso è che non avendo più nessuna “palla credibile” da mettere in campo, l’intera classe politica odierna si sia messa a copiare per intero tutto ciò che Grillo aveva presentato come punti fondamentali per provare a cambiare il paese. Ma come? Avete detto in coro che è un comico pazzo e poi lo volete copiare in toto? Chi copia prende zero!

La TV è dei cittadini ma non la comandano i cittadini, i quali devono assolutamente essere succubi mentali di ogni qual si voglia notizia o programma studiato attentamente a tavolino, perchè se ancora non ve ne siete accorti, ogni minima cosa che passa in TV riconduce al potere politico e industriale, quest’ultimo in mano alla politica.

Fabio Fazio ha ‚Äúsimpaticamente‚Äù stilato una lista riguardante tutti coloro che non possono essere invitati per motivi di tempo, poiché ‚Äúdice‚Äù che 4 puntate hanno un grande limite, ovvero quello di non potere ospitare chiunque abbia qualcosa di sensato da dire. Certo, mi piacerebbe però stilare una lista di persone, normali cittadini non appositamente ingaggiati, che vorrebbero essere per ‚Äú10 minuti‚Äù al posto di Fabio Fazio, ma non credo di avere a disposizione 5 o 6 milioni di pagine. Eppure non prova vergogna, l’uomo di D’Alema, raccomandato dallo stesso in RAI con contratto blindato ad libitum eternum. E intanto ci ha “in maniera nemmeno tanto subdola” presentato la nuova coalizione politica del nostro paese, ovvero Fini e il suo “nuovo partito” con Bersani e il suo “non sono partito” che a loro volta si uniranno a tutti gli aventi diritto Casiniani-Rutelliani- Tabacciani ecc…in un’unica orgia “democratica”¬† con la quale indendono cozzovigliare per altri 5-10 anni almeno, salvo sveglie popolari, che d’altronde dubito possano avvenire.

Troppo facile dire che sono tutti uguali, che non fanno certo gli interessi del popolo ma che parlando alla pancia degli italiani che abboccano, fanno chi uno chi l’altro i propri interessi e quelli dei¬† propri padroni.

Troppo facile dire che ogni maledetto giorno ci troviamo dentro ad una tribuna elettorale continua, una campagna elettorale senza sosta, un combattimento a base di percentuali false ma raccontate come vere. Ogni giorno i politici tutti, compiono una continua promozione di se stessi e delle proprie ‚Äúcredenze e poltrone politiche‚Äù, delle proprie ragioni e dei propri ideali che disgraziatamente, per colpa dell’opposizione di turno, non sono mai riusciti a porre in essere in oltre mezzo secolo.

Troppo facile considerare che il mestiere del politico è il più rimunerato al mondo ed è quello che ti consente di creare ‚Äúuna posizione‚Äù societaria invidiabile per tutti gli amici e i parenti più stretti, ma anche quelli larghi. Un mestiere che ti consente di creare o distruggere chiunque. Non è un caso se in paese di mignotte le stesse si attacchino come le zecche ai cani del potere, e chi ha il potere è unicamente il politicante.

Infine, è facilissimo capire che, chi ha detto che la TV è morta ha azzardato una previsione con largo anticipo, forse tra qualche anno, ma con internet limitato a pochi, sarà molto dura. Tutto tranne che morta, stanca, appositamente appisolata, stupida, ridicola e indifferenziata, ma non morta. Chi la produce e chi l’adopera lo sa benissimo, ma quelli che lo sanno ancora meglio sono coloro che ne sfruttano le qualità soporifere e ipnotiche. La prima regola che viene insegnata a chi fa TV è che per rimanere immuni alla verità e a quello che sono i bisogni del popolo non si devono guardare mai le notizie in rete e non si deve mai sapere di cosa ha realmente bisogno il popolo, e infatti chi fa TV non naviga appositamente per non sapere, non confondersi, non scoprire.

Caro Fabio Fazio, io verrei volentieri¬† “via con te” e con tutta la tua banda. Perciò non appena vi viene voglia di dire tutta la verità fammi un fischio. Te lo dissi già di persona a Milano una quindicina d’anni fa, e mi rispondesti (prendendomi per il culo) che non sapevi fischiare, non so se nel frattempo hai imparato, ma temo di no.

Moreno Corelli

Brescia chiama Italia Su per i Gi√π dalla Gru

http://2.bp.blogspot.com/_oIn6N0lY_CU/TM7qyig3rYI/AAAAAAAAAhM/q_pooZ74Ejk/s1600/67522_442403983470_786303470_5159790_1290017_n.jpg

Da 17 giorni aspettiamo che siano riconosciuti i diritti umani per quelli che erano in sei e sono rimasti in quattro. Stasera siamo tutti con quelli che sono giù.


Oggi abbiamo avuto notizie molto dure da mandare giù, aspettando che scendessero giù dalla Gru, perchè ” La prefettura di Brescia ha bocciato la controposta dei migranti . Nel tardo pomeriggio di lunedì, infatti, i legali che rappresentano i quattro che da 16 giorni occupano una gru del cantiere in San Faustino, si sono visti rifiutare la¬†richiesta di moratoria, e la possibilità di discutere i rigetti dei migranti bresciani uno ad uno in un tavolo prefettizio con le istituzioni. Rimangono valide le garanzie per i singoli individui, ai quali è stato assicurato che non finiranno in un Cie nè che saranno espulsi una volta scesi. Ora gli avvocati Vicini, Savoldi, Zucca e Pezzucchi, che rappresentano i manifestanti¬† hanno raggiunto la gru, per spiegare gli sviluppi della trattativa.”

Era una notizia attesa, ed è arrivata: sono tornati giù. In questa Italia che non riesce a lottare per i diritti per tutti , che scorda il suo recente passato di noi migranti,¬† di noi in cerca di pane e il coraggio non si compra e non si vende come la libertà. Grazie per questa amara lezione dove non ci sono vinti e vincitori dove sappiamo solo che la risposta è ancora soffiare nel vento senza fine e insieme…per difendere almeno la dignità di esseri umani.

Doriana Goracci



“…Potete respingere, non riportare indietro,
è cenere dispersa la partenza, noi siamo solo andata.
Faremmo i servi, i figli che non fate,
nostre vite saranno i vostri libri d’avventura.
Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino,
l‚Äôodore che perdeste, l‚Äôuguaglianza che avete sottomesso…”

Erri De Luca

I migranti sono scesi dalla gru

Era una notizia attesa, e finalmente è arrivata. I quattro immigrati che occupavano la gru da 17 giorni hanno lasciato il cantiere della metropolitana di San Faustino¬†a Brescia intorno alle 21,05. Insieme, fino all’ultimo, hanno compiuto una rampa di scale alla volta, aspettandosi l’un l’altro.
Ad accoglierli
nel cantiere, gli avvocati dell’associazione “Diritti per tutti” e gli agenti della questura, mentre gli attivisti del presidio e i rappresentanti di dell’associazione Diritti per tutti sono stati tenuti fuori, cosa che ha causato alcune tensioni (leggi qui). Intorno, una piazza festante, che ha scandito con slogan e applausi ogni passo che ha riportato i quattro a terra.
La soluzione della vicenda
è arrivata nonostante il tavolo prefettizio non abbia accolto la richiesta di una moratoria per discutere i rigetti delle domande di sanatoria fatti nel Bresciano (leggi qui), i quattro legali dei manifestanti hanno detto di aver ottenuto una serie di garanzie legate al problema degli extracomunitari che si son visti negare il permesso di soggiorno.¬†I quattro hanno anche ottenuto di non essere espulsi, nè di essere condotti in un Cie

http://claudiosala.files.wordpress.com/2010/11/pin-045.jpg?w=450&h=599

l’immagine di Pin Theon è tratta da http://claudiosala.wordpress.com/2010/11/15/pin-045/

C’era una volta un gatto ed un caimano…

Per la serie “incredibile ma vero”, oggi il vostro mago delle fiabe ed anche delle belinate in Rete, vi porge un bel Video a sorpresa “strepitoso”.
Ovvero, si racconta che nel lontano Novembre 2010, mentre il sole non splendeva all’orizzonte in Italia perchè forti piovaschi di belini stavano avvolgendo il Bel Paese ed anche il Cavalier Cortese, si racconta di un gatto, ovvero di un felpato alle prese con un caimano.
Ora qualcuno ci vorrà vedere un risvolto con il volto sconvolto, ma e però, nonchè per perduncue, se ce lo volete vedere, bene. Se non c’è lo volete vedere meglio!
Ma e però, al di là della fiaba in Video, che non è una fiaba, al di là delle opinioni e dei limiti del mondo, quanto vedrete non è solo un Video ma è un segnale di speranza perchè secondo me, Noi cittadini siamo il caro amico felpato, ed il caimano è…Ovvero vi lascio alla vostra fantasia vederci un risvolto con il volto sconvolto e guardate bene quel gatto!
Indi e percui, buona Rete, buona comunicazione, non vi dico abbiate fede, ma vi dico abbiate la speranza che prima o poi avverrà una grande magia che tutto e tutti porterà via, nessun colore escluso a Palazzo, e sarà una gran festa in ogni dove, paese, contrada e città.
Cuindi e concludendo, concludendo, ripeto concludendo, stiamo in campana questa settimana perchè sarà densa di emozioni, densa di colpi di scena e qualcuno ci lascerà “politicamente le penne”.
Buon Video, buon tutto, buone castagne, state in allegria perchè la situazione è grave, non è seria, ma e però, un felpato può esserci di sprone a sperare in un mondo migliore.
Facciamo come quel gatto che è coraggioso perchè purtroppo ci aspettano tempi molto bui. Anzi e “diggiamolo”…Sarà buio pesto se andiamo avanti cusì, e cuindi armiamoci di coraggio tanto anche Coloro i Quali sono di passaggio!
La favola è finita andate in Rete e condividete. FratelMaghetto se ne vola via di cuà perchè Fratel RobertoAldo è in ansia perchè non vede che sto trafficando nel cucinotto dato che oggi sono io di botte. Volete sapere il menù? Belin siete sempre curiosi come dei ricci. Ovvero, vi svelo il gran menù…Frittata con boraggine fresca dell’orto di NonnaMaria, patate aglio e rosmarino saltate in padella, e per primo maccheroncini a modo mio. Frutta e caffè d’orzo per concludere e perchè porta bene, nonchè peronde, toglie anche la sfiga di torno che ci arriva da Palazzo ogni giorno, da sempre, da secoli e “Non se ne può proprio di più“.

Brescia Cronache di una domenica di novembre italiana

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash2/hs568.ash2/149062_1574888529430_1152077362_31459080_1667724_n.jpg

Va così, che una domenica 14 novembre 2010, le famiglie italiane e le persone che non lo sono italiane ma risiedono in Italia, cercano di riposarsi, non come dice solo il buon Dio ma il Buon senso. E anche io mi sono voluta prendere una vacanza del corpo e della mente e me ne sono andata con un pezzo di famiglia mia in un bosco della Tuscia, dove si sta come d’autunno stanno le foglie, cadute a terra a formare un tappeto umido per le piogge e giallo marrone rosso. Basta guardare giù in basso¬† e¬† c’era un fermento di vita, funghi animaletti gatti selvatici, altri che occhieggiano e non li vediamo, altri sono andati già in letargo e poi insetti laboriosi, come un ragno estroso che si portava appresso una foglia…Era sospesa nell’aria e non scendeva stava a dondolare nello spazio, tenuta così da un filo di seta che reggeva miracolosamente al vento dolce e autunnale. Quando sono rientrata a casa col mio Cestino, senza funghi, state tranquille Forze dell’Ordine ‘che non ci capisco niente e non voglio avvelenarmi, sono andata a collegarmi col mondo di Facebook e ho appreso da un’amica che la situazione era molto tesa per i 4¬† Su su sulla Gru e quelli giù che non sapevano come fare per per rassicurarli e farli mangiare e farli scendere e resistere a tanto scempio della Legalità e della Sicurezza. E così, tra una passata e l’altra di informazioni da Quì Brescia Cibo e acqua per i quattro sulla gru alle 18 di domenica 14 novembre e Radio Onda d’Urto, si è fatta notte e mi ero addormentata dopo un Report di Autority dei Loro Affari, oscuri ai più e ora un po’ più noti ma siamo in Itaglia si sa, Bella e Gentile e ci vuole molta pazienza e coraggio, oltre che pane. Leggo QuìBrescia e poi un comunicato di Radio Onda d’Urto e infine è apparso un cuore fatto con delle candele, dal basso verso la Gru, perchè lo possano vedere da lassù, e me l’ha passato un’amica che non conosco nella realtà, ma è vero l’amore che ci porta a resistere contro questa Italia, che si chiede ancora se conviene: oh che sarà.¬† E¬† ho trovato un video “fatto in casa con delle diapositive” e allora passo questo, anche questo, per chi non avrà mai giudizio e per rimanere umani per un mio fratello che guardi il mondo e non la Tivù…nell’itaglietta piccola così come la provincia piccola così come certi ometti piccoli così…e un grande che comunica…cantando… Attenti al vicequestore.


Vi ricordo che i 4 rimasti su, non chiedono il VOTO o di entrare in un’URNA ma chiedono il permesso di soggiorno che hanno amaramente e inutilmente pagato e questi sono i rimasti sulla Gru:

RACHID. Marocchino, 35 anni, ha lasciato la scuola dopo la prima media. In Italia ha distribuito volantini.SAJAD. Pakistano, 27 anni, è laureato e ha un master in lingue. √à arrivato in Italia tre anni fa.ARUN. Pakistano, 24 anni, ha lavorato distribuendo volantini. JIMI. Egiziano, 25 anni, tecnico informatico, ha lavorato come metalmeccanico fino ad agosto.

Sabato 6 novembre accadeva che certi diritti distorti hanno redatto un articolo riportando: ¬´Basta truffare gli immigrati ‚Äì grida un migrante dalla gru – abbiamo pagato tutti i contributi¬ª Da ultimo un messaggio da un amico, Vladimiro Cordone, su Fb: “Ehiii….voi..sulla gru mi sentite? Siamo in tanti con voi, lo so che non ci vedete, siete troppo in alto per noi. Non ci fanno salire fin lassù, siamo in tanti. Gli Italiani non sono tutti razzisti. Avete sentito? Siamo in tanti, il nostro sogno 謆 di farvi scendere liberi. Lo sappiamo che è difficile ma noi siamo con voi. Avete sentito? ” Con tanti tanti tanti distinti saluti a chi non vede non sente non parla e carica…Oh che sarà: c’è tempo c’è spazio per tutte e tutti. Forse la Trattativa è a una svolta. In Italia

Doriana Goracci

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc4/hs995.snc4/76839_1559013587724_1606813454_1271158_4146439_n.jpg

Ah che sarà che sarà che vanno sospirando nelle alcove¬† che vanno sussurrando in versi e strofe che vanno combinando in fondo al buio¬† che gira nelle teste e nelle parole che accende candele nelle processioni¬† che va parlando forte nei portoni e grida nei mercati che con certezza¬† sta nella natura nella bellezza quel che non ha ragione ne mai ce l’avrଆ quel che non ha rimedio ne mai ce l’avrà quel che non ha misura.¬† Ah che sarà che sarà che vive nell’idea di questi amanti che cantano¬† i poeti più deliranti¬† che giurano i profeti ubriacati che sta sul cammino dei mutilati¬† e nella fantasia degli infelici che sta nel dai e dai delle meretrici¬† nel piano derelitto dei bambini ah che sarà che sarଆ quel che non ha decenza ne mai ce l’avrଆ quel che non ha censura ne mai ce l’avrà quel che non ha ragione.¬† Ah che sarà che sarà che tutti i loro avvisi non potranno evitare¬† che tutte le risate andranno a sfidare che tutte le campane andranno a cantare¬† e tutti i figli insieme a consacrare e tutti i figli insieme a purificare¬† e i nostri destini ad incontrare perfino il Padre Eterno da così lontano¬† guardando quell’inferno dovrà benedire quel che non ha governo ne mai ce l’avrଆ quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà quel che non ha giudizio.¬† Ah che sarà che sarà quel che non ha governo ne mai ce l’avrଆ quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà quel che non ha giudizio.¬† Ah che sarà che sarà quel che non ha governo ne mai ce l’avrଆ quel che non ha vergogna ne mai ce l’avrà quel che non ha giudizio. (C. Buarque de Hollanda – I.Fossati)

Fonti:

http://dirittipertutti.gnumerica.org/

http://www.radiondadurto.org/

http://www.quibrescia.it/

http://www.dirittidistorti.it/

COMUNICATO STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE DIRITTI PER TUTTI SUI FATTI DI SABATO 13 OTTOBRE IN VIA SAN FAUSTINO

Nel tardo pomeriggio di ieri, al termine di una manifestazione molto partecipata per esprimere sostegno ai quattro immigrati sulla gru di via San Faustino, alcune decine di persone totalmente estranee al presidio nei pressi della gru, sconosciute a noi e a tutti i partecipanti al presidio, all‚Äôimprovviso e all‚Äôinsaputa degli altri manifestanti, hanno per pochi minuti tentato di sfondare il fitto dispositivo di polizia e carabinieri che all‚Äôaltezza della chiesa di San Faustino impedisce di avvicinarsi alla gru. L‚Äôunico risultato concreto ottenuto da chi ha compiuto quest‚Äôazione è stato lo scatenare altre cariche di polizia, dopo quelle che senza alcun motivo le forze dell‚Äôordine avevano compiuto già lunedì 8 novembre. Anche ieri nel corso delle cariche polizia e carabinieri hanno operato fermi e pestaggi indiscriminati, che sono documentati dalle immagini video a disposizione di tutti. Non ci risulta che nel corso di questi fatti cose o vetrine abbiano subito danneggiamenti. Gli attivisti del presidio hanno fatto tutto quanto era nelle loro possibilità per riportare la calma fra i numerosissimi partecipanti in quel momento, mentre i pochi autori del tentativo di sfondamento subito fallito si stavano già dileguando. Ci sono volute decine di muniti e tanta fatica per riportare la calma. Soprattutto perché la tensione, anche tra i migranti, è oramai a un livello molto elevato. La responsabilità totale dell‚Äôinnalzamento costante della tensione in tutti questi giorni è da attribuire al ministro degli Interni, all‚ÄôAmministrazione comunale di Brescia, al Prefetto, ai più alti dirigenti della Questura di Brescia. Alla mancanza di qualsivoglia risposta positiva alle richieste dei migranti sulla gru da 15 giorni, si aggiunge il fatto, di inaudita gravità, che da giorni quelle quattro persone sono tenute in condizione di isolamente pressoché assoluto. Un vero e proprio stato d‚Äôassedio imposto dalle autorità appena elencate. Uno stato d‚Äôassedio che impedisce ai migranti sulla gru persino di comunicare con l‚Äôesterno, di ricevere una visita medica, indumenti. Di fatto, viene costantemente ostacolata e spesso impedita anche per più giorni consecutivi la stessa fornitura di cibo. Vengono tolte condizioni vitali che non possono essere negate a nessun essere umano, nemmeno in situazione di guerra. Contro quelle quattro persone, la loro dignità e il loro coraggio, è in atto una pressione talmente forte da diventare vera e propria vessazione. Siamo sulla soglia della barbarie. E la barbarie è impossibile da governare, per chiunque. Chiediamo con forza a tutti coloro che possono intervenire di muoversi con la massima urgenza per contribuire alla reale rimozione di questo stato d‚Äôassedio. Rinnoviamo a tutti e tutte l‚Äôappello a continuare con la massima partecipazione il presidio di sostegno in via San Faustino. Non lasceremo mai soli i ragazzi sulla gru. La loro lotta è la nostra lotta. Brescia, 14 novembre 2010 Associazione Diritti per Tutti

LA SOLIDARIETA’ E’ UN ARMA: MANDATECI I VOSTRI COMUNICATI DI SOLIDARIETA’. PARTECIPATE AL PRESIDIO.

Dopo lo sgombero del presidio in Piazzale Cesare Battisti con la violenza da parte della polizia e dei carabinieri guidati dal questore vicario di Brescia Emanuele Ricifari nella mattinata dell‚Äô8 novembre a Brescia, la lotta non si arresta e prosegue in via San Faustino, a pochi passi dalla gru occupata. Porta la tua solidarietà! Partecipa al presidio! Partecipa alla lotta! PERMESSO SUBITO PER TUTTI E TUTTE! I comunicati di solidarieta‚Äô vanno mandati a [email protected]; gli SMS al 335-1220759, per intervenire in diretta chiama al 030 45670

http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2010/11/PB060062-300x224.jpg

Da Cogne ad Avetrana “Sciacallaggio mediatico” o diritto di cronaca?

LA “MALA TELEVISION”…

 

 

SARAH SCAZZI: UCCISA “UNA VOLTA”, VIOLENTATA “RIPETUTAMENTE” DALLA TV!

 

Eravamo convinti che il “limite della decenza” fosse stato già abbondantemente raggiunto col “trattamento mediatico” riservato all’infanticidio di Cogne e superato in occasione dei delitti di Garlasco e Perugia.

Stando alle cronache che giungono da Avetrana, invece, occorre ammettere di essersi clamorosamente sbagliati…

 

Di fronte l’altare del “voyeurismo” pubblico (e la cassa privata dello “share”!) stiamo assistendo all’ennesima “messa in scena” di un orrore senza fine, ad un’informazione “urlata” che nega ogni forma di “rispetto” nei confronti del dramma di una quindicenne ammazzatta!

 

Quando, quel caldo pomeriggio del 26 agosto, Sarah Scazzi è scomparsa nel nulla, nessuno si sarebbe immaginato che il suo caso avrebbe suscitato tanto “clamore”.

Tutto, però, è improvvisamente cambiato (in un certo senso, “degenerato”!) quel 6 ottobre scorso, quando il corpo dell‚Äôadolescente pugliese è stato rinvenuto nelle campagne di Avetrana, immerso in un pozzo, dopo la “confessione shock” dello zio, Michele Misseri!

 

Negli stessi momenti del ritrovamento, in diretta tv, a “Chi l’ha visto” c’era Concetta Serrano, madre di Sara Scazzi, in collegamento proprio da casa Misseri!

E’ durante la trasmissione che arriva la notizia che nessuno mai si sarebbe aspettato!

Ed è a questo punto, però, che è accaduto “l’inqualificabile“: gli autori del programma, piuttosto che spegnere le telecamere e avvisare la madre col massimo riserbo delle notizie d’agenzia che pervenivano, hanno deciso di proseguire la diretta!

Federica Sciarelli, allora, dinanzi lo sguardo pallido, scioccato, pietrificato della madre di Sarah, le comunica in diretta di ritrovarsi nella casa del presunto omicida della figlia!

Costringere la signora Concetta a condividere (anche solo per “interminabili minuti”!) un momento di comprensibile disperazione (indipendentemente dall’assenza di lacrime, reagendo ogni persona “a modo proprio” alle emozioni…) davanti l’occhio vigile e ossessivo delle telecamere è stata un’ulteriore, crudele e gratuita “violenza” ai danni della famiglia Scazzi!

 

Il risultato auspicato dal programma è stato, ovviamente, raggiunto: “boom di ascolti” e grande visibilità su tutti i media!

Ma a quale prezzo???

ESISTONO RAGIONEVOLI “GIUSTIFICAZIONI” PER QUESTO “ACCANIMENTO MEDIATICO”?

 

Ad Avetrana, l’informazione italiana ha raggiunto il punto più “basso” degli ultimi anni, “spettacolarizzando” oltre ogni limite un dramma reale!

Del caso Scazzi, gettato nel “tritacarne televisivo”, si è fatto una sorta di “polpetta informe” con cui saziare la “curiosità famelica” di milioni di telespettatori (disposti, piuttosto che a deporre un “lenzuolo bianco” sulla vicenda, a chinare la testa “sempre più in fondo” nel pozzo!).

Sono state innumerevoli e “indegne” le speculazioni messe in atto sulla pelle di una giovane vittima, con buona pace:

a- per la “privacy” delle persone coinvolte;

b- per l’immagine di un “minore” (quale era Sarah);

c- e per il “garantismo” (che sarebbe dovuto nei confronti di persone, allo stato, meramente indagate!).

Per questo l’impressione è che la piccola Scazzi sia stata uccisa “una sola volta” (non sappiamo ancora esattamente da chi‚Ķ) ma violentata “ripetutamente” da una tv “senza scrupoli” a caccia di “visibilità” ed “ascolti”!

Non esiste “giustificazione alcuna” a questa ossessiva ed eccessiva “attenzione mediatica”!

Ed è proprio questo quello che cerco di spiegare (e dimostrare) nel DOSSIER ‚ÄúLA MALA TELEVISIONE‚Äù, che trovate PUBBLICATO sul blog ‚ÄúPanta Rei‚Äù, ALLA PAGINA: http://gaspareserra.blogspot.com/2010/11/la-mala-television.html

‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫

Gaspare Serra

Profilo facebook: http://www.facebook.com/Gaspare.Serra.IV

Blog Panta Rei“: http://gaspareserra.blogspot.com

Gruppo facebook “In difesa della libertà d’informazione e di satira (No alla censura!)”: http://www.facebook.com/group.php?gid=48446802407&ref=mf

Pagina facebook “Diritto di critica: in difesa della libertà d’informazione e di satira!”: http://www.facebook.com/libera.espressione

‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫ ‚óÑ‚ñ∫